Modulo 4: DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI
|
|
- Aureliano Speranza
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 C.I. MEDICINA DI LABORATORIO MICROBIOLOGIA CLINICA CL MEDICINA E CHIRURGIA AA Modulo 4: DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI Giovanni Di Bonaventura, PhD Università G. d Annunzio di Chieti-Pescara Nuovo Polo Farmacia, corpo D, III livello (tel ) Centro Scienze dell Invecchiamento (Ce.S.I.), V livello (tel ) gdibonaventura@unich.it
2 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI APPROCCIO GENERALE Presuppone un adeguata diagnosi clinica: corretto inquadramento differenziale sul piano clinico per restringere lo spettro delle indagini da eseguire Buona conoscenza della patogenesi delle infezioni sospette corretto prelievo ed invio di un adeguato campione clinico Diagnosi di laboratorio indispensabile quando: sia prospettabile uno specifico intervento profilattico o terapeutico il quadro clinico può essere sostenuto da più virus non correlati (forme esantematiche, forme enteriche acute, infezioni respiratorie) sia necessario seguire particolari categorie di pazienti (ad esempio, immunodepressi) si predisponga il controllo di preparazioni commerciali di emoderivati si ricerchi l agente eziologico di nuove o gravi patologie si eseguano indagini a carattere epidemiologico su una determinata popolazione
3 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI APPROCCIO GENERALE La diagnosi di laboratorio di una infezione virale può essere eseguita seguendo due approcci differenti: approccio DIRETTO, a cui è riconducibile una ricerca di tipo virologico, si avvale di tecniche atte ad identificare il virus direttamente nel campione clinico. Ad eccezione dell isolamento colturale, sono metodiche rapide, in grado di fornire una risposta al quesito diagnostico in poche ore o, al massimo, in giornata. isolamento virale (coltivazione) ricerca di particelle virali (microscopia) ricerca di antigeni virus-specifici (immunoenzimatica, IF) ricerca di acidi nucleici virali (biologia molecolare) approccio INDIRETTO, a cui è riconducibile una diagnosi di tipo sierologico, si avvale di tecniche in grado di rilevare nel siero dei pazienti la presenza di anticorpi contro specifici antigeni virali: ricerca di anticorpi vs antigeni virus-specifici
4 RICERCA VIRALE
5 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI ISOLAMENTO (COLTIVAZIONE) VIRALE E il GOLD STANDARD tra le metodiche utilizzate in diagnosi virologica. I virus sono patogeni intracellulari obbligati, quindi: richiedono l inoculazione in ospiti viventi adeguati (cioè: sensibili e permissivi) OSPITI PER L ISOLAMENTO DI: Fagi (batteriofagi o virus batterici) Batteri Virus animali Animale Uova embrionate Coltura cellulare animale Virus vegetali Pianta Coltura cellulare vegetale
6 ISOLAMENTO (COLTIVAZIONE) VIRALE OSPITI PER VIRUS ANIMALI Animale Topo, coniglio, maiale Embrione di pollo (uova embrionate) Ancora usata per la produzione di vaccini (influenzali) Colture cellulari Coltura di cellule adese a substrato (monostrato) oppure in sospensione (tessuto emopoietico: linfociti). Tre tipologie di coltura, a seconda dello spettro di infezione (n specie virali infettanti) e vita media: Colture primarie : cellule ottenute a seguito di separazione chimica/meccanica da campione bioptico. Ampio spettro di infezione virale ma vita a breve termine (1 generazione). Esempio: cellule di rene (canine, umane o di coniglio) per l isolamento di Paramyxovirus, Enterovirus, Adenovirus. Colture semicontinue (diploidi): derivano dall embrione umano. Spettro di infezione simile alle primarie, possono però essere mantenute per più generazioni (fino a 100). Esempio: fibroblasti fetali umani per isolamento di HSV, VZV, CMV, Adenovirus. Colture continue o trasformate : cellule trasformate (immortalizzate) ed aneuploidi, si replicano indefinitamente, sebbene presentino uno spettro di infezione più ridotto. Esempio: cellule HeLa, Caco-2, Hep-2.
7 ISOLAMENTO (COLTIVAZIONE) VIRALE TECNICA DI ISOLAMENTO Procedura: 1.Trattamento del campione per limitare la inattvazione virale (es. neutralizzazione ph urine; decontaminazione batterica in campioni altamente contaminate) 2.Semina del campione 3.Mantenimento ed ispezione delle colture (33-37 C; 1-2 volte al giorno) 4.Rilevazione di avvenuta replicazione virale. formazione di placche (aree localizzate di lisi/distruzione cellulare) comparsa di effetti citopatici caratteristici (CPE) 5.Tipizzazione del virus
8 ISOLAMENTO (COLTIVAZIONE) VIRALE TECNICA DI ISOLAMENTO Effetto citopatico (CPE o placca) Esposizione del monostrato cellulare al campione Rilevazione di antigeni virali (virus a crescita lenta o CPE-)
9 ISOLAMENTO (COLTIVAZIONE) VIRALE MATERIALI BIOLOGICI
10 ISOLAMENTO (COLTIVAZIONE) VIRALE CYTOPATHIC EFFECT (CPE) Sincizio: cellule giganti multinucleate formate dalla fusione, virus-indotta, di singole cellule. Paramyxovirus, Herpesvirus, HIV, RSV. RSV in coltura cellulare. Virus del morbillo. Sezione istologica di biopsia polmonare in paziente immunocompromesso con polmonite. Virus del morbillo. Cellule A549 (carcinoma gastrico umano).
11 ISOLAMENTO (COLTIVAZIONE) VIRALE CPE Corpi di inclusione: cambiamenti istopatologici cellulari causati, direttamente od indirettamente, dal virus: corpi del Negri (Rhabdovirus) inclusioni di Cowdry di tipo A (Herpesvirus, varicella-zoster) inclusioni ad occhio di gufo (CMV) CMV: inclusioni ad occhio di gufo
12 ISOLAMENTO (COLTIVAZIONE) VIRALE PLACCA LITICA Vaiolo su cellule di rene di scimmia (BSC40). Placca singola, 48 h. MOI: 1 Vaiolo su cellule di rene di scimmia (BSC40). Numerose placche, 48 h. MOI: 100 Formazione di placche litiche, evidenziate a seguito di colorazione con cristalvioletto Molteplicità di infezione (Molteplicity Of Infection, MOI): rapporto tra numero di agenti infettanti (batteri, virus) e numero di cellule infettate, presenti in un sistema sperimentale. Fields Virology, 4th ed, Knipe & Howley, eds, Lippincott Williams & Wilkins, 2001, Fig. 2-4
13 ISOLAMENTO (COLTIVAZIONE) VIRALE PRO & CON Consente di isolare, tipizzare e conservare il virus. Possibilità di isolare virus non sospettabili o non conosciuti al momento dell isolamento. Importante per HIV (diagnosi precoce in bambini nati da madri sieropositive) e CMV (diagnosi in bambini da madri con infezione in atto od immunodeficienti) Altamente sensibile e specifica, se associata ad ID sierologica TUTTAVIA: Richiede lunghi tempi di esecuzione, strumentazione dedicata, elevato expertise. E necessario un sospetto eziologico, in quanto i virus presentano un tropismo cellulare. Dipendente dalla presenza di virus vitali nel campione (la refrigerazione inattiva i virus «enveloped»). Impossibilità di coltivare alcuni virus (HPV, EBV, HBV, HCV, rotavirus). Poco sensibile (in caso di infezioni paucivirali) e specifico, se non associata ad altri tests (sierologici).
14 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI OSSERVAZIONE MICROSCOPICA Le ridotte dimensioni virali ( nm) richiedono l utilizzo della microscopia elettronica. Il campione viene attraversato da un fascio di elettroni in un sistema sotto vuoto; in tal modo, viene proiettata una immagine, ingrandita centinaia di migliaia di volte, su uno schermo a fluorescenza. L osservazione microscopica ha valore identificativo in quanto fornisce informazioni sulla forma, dimensioni, struttura ed organizzazione virale. Causa scarsa sensibilità della tecnica, il campione viene generalmente concentrato (ultracentrifugazione) prima dell osservazione, tranne che per campioni fecali o lesioni da HSV (10 11 virioni/ml). E possibile aumentare la sensibilità mediante utilizzo di anticorpi specifici (immunomicroscopia elettronica). La tecnica della colorazione negativa è quella più frequentemente utilizzata: adsorbimento virale su retino, quindi colorazione con un sale metallico pesante elettron-denso (acetato di uranile, acido fosfotungstico). colorazione del fondo ma non delle particelle virali (contrasto negativo); in realtà, anche i virus assorbono una piccola quantità di colorante che ne mette in evidenza alcuni dettagli strutturali.
15 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI OSSERVAZIONE MICROSCOPICA HIV Ebola virus SARS HBV
16 MICROSCOPIA ELETTRONICA PRO & CON Consente di identificare nuovi virus (es. coronavirus della SARS) Rapida (15-30 min) Specifica TUTTAVIA: Scarsa sensibilità: virioni/ml Elevati costi di gestione Richiesta di elevato expertise
17 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RICERCA DI ANTIGENI VIRALI E necessario disporre di sieri immuni (anticorpi anti-antigene) specifici. Tecnica impiegata nella diagnosi di numerose infezioni: A seconda del virus e, quindi, della tipologia del materiale da esaminare (cellule, feci, sangue-siero) possono essere applicate differenti tecniche: Immunofluorescenza (IF) Immunoperossidasi Immunoenzimatica In genere, la sensibilità di queste tecniche è maggiore di quella associata all isolamento virale.
18 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RICERCA DI ANTIGENI VIRALI Immunofluorescenza (IF): rivelazione fluorescente del complesso Ag-Ab mediante tecnica «diretta» od «indiretta» IF impiegata per la ricerca di: antigeni virali presenti nelle cellule epiteliali di sfaldamento delle vie respiratorie (BAL, aspirato naso-faringeo) (adenovirus, coronavirus, VRS, virus influenzali e para) o di occhio e cute (HSV, VZV); antigene precoce pp65 di CMV nei leucociti infetti. Coronavirus in cellule epiteliali di sfaldamento CMV all interno di leucociti
19 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RICERCA DI ANTIGENI VIRALI Immunoperossidasi (IP): rivelazione colorimetrica del complesso Ag-Ab similare alla IF, sebbene l anticorpo sia marcato con perossidasi di rafano che, in presenza di idoneo substrato, sviluppa una reazione colorimetrica molto utile se applicata a tessuti integri, colorati per l istochimica (definizione delle relazioni spaziali tra antigene virale e strutture cellulari). Ricerca di antigeni specifici mediante ELISA Ricerca immunoistochimica antigenica del West Nile virus nel cervello di hamsters infetti
20 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RICERCA DI ANTIGENI VIRALI Immunoenzimatica (ELISA, EIA): rivelazione colorimetrica complex Ag-Ab. sandwich test : anticorpo (specifico per un antigene) di cattura adsorbito ad una superficie plastica (pozzetto o biglia); legame con anticorpo di rilevazione direttamente marcato con un enzima o viene riconosciuto da un terzo anticorpo marcato in grado di legare Fc delle Ig utilizzabile anche per antigeni solubili non è influenzata dalla qualità (prelievo, trasporto) del campione E la metodica più frequentemente impiegata nei laboratori di virologia. Adatta per la ricerca di antigeni virali cellulo-associati, antigeni in fase fluida (sangue, liquor, siero) od antigeni rilasciati nel surnatante delle co-colture infette. Impiegata nella diagnosi rapida di virus respiratori (influenza, RSV), enterici (rotavirus), epatici (HBV) e HIV.
21 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RICERCA DI ACIDI NUCLEICI Permettono la rilevazione di quantità infinitesimali di acidi nucleici virali Tecnica rapida ed altamente sensibile (sensibilità teorica: 1 virione) Trovano particolare applicazione nella ricerca di virus: difficili o impossibili da coltivare (HPV, HIV, poliomavirus) a lenta crescita (CMV, VZV) ad elevata (enterovirus) o scarsa variabilità antigenica Non influenzata dalla qualità del campione e dalla sua vitalità Differenti tipologie di saggi molecolari: Tecniche che amplificano la sequenza bersaglio (PCR, TMA) Polymerase Chain Reaction (PCR): amplificazione di DNA target e rivelazione elettroforetica Transcription Mediated Amplification (TMA): amplificazione isotermica che impiega una transcrittasi inversa e T7 RNA polimerasi (maggiore efficienza di amplificazione vs PCR) Tecniche che amplificano il segnale di rilevazione (bdna, HC): bdna: rilevazione in chemioluminescenza (sonde marcate con fosfatasi alcalina complementari alla molecola di bdna) Hybrid capture (HC): ibridazione in fase liquida del DNA target denaturato con sonda a RNA specifica per la sequenza in esame
22 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RICERCA DI ACIDI NUCLEICI
23 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RICERCA DI ACIDI NUCLEICI: PCR
24 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RICERCA DI ACIDI NUCLEICI: HYBRID CAPTURE (HC) HC assay: utilizzato per la ricerca e la genotipizzazione di HPV
25 DIAGNOSI SIEROLOGICA DELLE INFEZIONI VIRALI
26 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RISPOSTA UMORALE (PRODUZIONE ANTICORPALE) La prevalente componente proteica della struttura virale rende il virione altamente immunogeno. Nel corso dell infezione virale vengono prodotte tutte le tipologie anticorpali: IgM, si manifestano precocemente (indice di infezione in atto/recente) e solo nella prima infezione di soggetto non immune. Scompaiono dopo alcune settimane. IgG, si presentano più tardivamente ma persistono per anni. Sono prontamente mobilizzate a seguito dei possibili successivi contatti con l antigene. Controllo virale a livello sierico. Più efficaci delle IgM. IgA secretorie mucosali, che svolgono un importante ruolo di barriera alla penetrazione virale delle mucose. La diagnosi sierologica si basa essenzialmente sulla ricerca di IgM o alternativamente: sieroconversione (comparsa di Ab specifici): indice di infezione (primaria) in atto aumento ( 4-fold) del titolo anticorpale (2 campioni: fase acuta vs convalescenza): indice di infezione (riattivazione o reinfezione) in atto. Generalmente preferita all isolamento, la diagnosi sierologica risente della reattività crociata tra virus appartenenti alla stessa famiglia (sierotipi) Le tecniche immunologiche per la ricerca di anticorpi virali comprendono: saggi FUNZIONALI saggi su MEMBRANA saggi di LEGAME
27 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RISPOSTA UMORALE (PRODUZIONE ANTICORPALE)
28 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RISPOSTA ANTICORPALE SAGGI FUNZIONALI: evidenziazione di specifiche attività derivanti dalla formazione dell immunocomplex: Saggio di neutralizzazione: Abs specifici neutralizzano un caratteristico effetto citopatico (CPE). Rappresenta il gold standard, sebbene costoso e timeconsuming. Reazione di inibizione dell emoagglutinazione: Abs specifici in grado di inibire l attività emoagglutinante di alcuni virus (influenza, parainfluenza, morbillo). Reazione di fissazione del Complemento: in presenza di Abs specifici si forma un immunocomplesso che lega il Complemento. In queste condizioni, il Complemento non può lisare gli eritrociti (sistema di rilevazione della formazione dell immunocomplesso: Ag + eritrociti).
29 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RISPOSTA ANTICORPALE Titolo anticorpale. Il titolo è il reciproco della più alta diluizione del siero del paziente che mantiene attività rilevabile nei confronti di un antigene noto: neutralizzare un CPE inibire la reazione di emoagglutinazione Nella diagnosi sierologica, il titolo anticorpale ci da informazioni sulla: sieroconversione (comparsa di Ab specifici): indice di infezione (primaria) in atto aumento ( 4-fold) del titolo anticorpale misurato in 2 campioni (fase acuta vs convalescenza): indice di infezione (riattivazione o reinfezione) in atto.
30 DIAGNOSI SIEROLOGICA DELLE INFEZIONI VIRALI SAGGIO DI NEUTRALIZZAZIONE CPE
31 DIAGNOSI SIEROLOGICA DELLE INFEZIONI VIRALI SAGGI DI INIBIZIONE EMOAGGLUTINAZIONE
32 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RISPOSTA ANTICORPALE SAGGIO SU MEMBRANA (Western blot): identificazione di Abs diretti verso singole e specifiche proteine virali. Procedura 1. separazione degli Ags virali (da cellule infette) mediante elettroforesi 2. trasferimento Ags su membrana 3. esposizione al siero in esame 4. sistema di rilevazione colorimetrica dell immunocomplex: Abs anti-ig umane marcati con enzima 5. aggiunta del substrato per l enzima 6. rilevazione segnale (colorimetrico, chemiluminescenza)
33 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI WESTERN BLOT
34 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI RISPOSTA ANTICORPALE SAGGI DI LEGAME (immunoenzimatico e radiometrico): 1. adsorbimento Ags su supporto solido (pozzetto o microsferule di polistirene) 2. aggiunta del siero in esame 3. rilevazione immunocomplex mediante aggiunta Ab 2 ario anti-igg umane marcato con: EIA (saggio immunoenzimatico): enzima in grado di reagire con idonei substrati; reazione colorimetrica, misurata allo spettrotometro. RIA (saggio immunoradiometrico): isotopo radioattivo ( 125 I); segnale misurato con un contatore di raggi. Sensibilità RIA > EIA. Tuttavia, il saggio EIA viene comunemente preferito perchè automatizzabile, versatile, standardizzabile.
35 DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE INFEZIONI VIRALI EIA RIA
36 DETERMINAZIONE DEL TITOLO VIRALE
37 DETERMINAZIONE DEL TITOLO VIRALE MICROSCOPIA ELETTRONICA La microscopia elettronica può essere utilizzata anche per valutare il titolo virale presente in un campione. 1. La sospensione virale viene posta su un retino per ME e colorato. 2. Alla sospensione viene aggiunta una quantità nota di sfere di latex. 3. Il rapporto relativo sfere-virus fornisce una stima della carica virale. Non è una tecnica standardizzata e di uso frequente Richiede un sufficiente numero di particelle virali. Adatto per diagnosi di infezioni con massiva eliminazione virale (Rotavirus) Aggiunta di anticorpi specifici per aumentare la sensibilità (immunoelettromicroscopia) Sovrastima del titolo Microfotografia di una goccia contenente microsfere in lattice (sferiche) ed unità di virus vaccinico (Poxvirus) (più piccole, forma a mattone ). (Virology, 4th ed, Knipe & Howley, eds, 2001)
38 MISURAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DELLE UNITÀ (VIRALI) INFETTANTI Titolo virale (ufp/ml) Concentrazione di unità infettanti in grado di indurre la formazione di placche (ufp) in cellule animali in coltura od in uova embrionate Dose letale 50 (LD 50 ) Numero (titolo) di virus che uccide il 50% di un gruppo di cavie infettate sperimentalmente Dose di coltura tessutale (TVD) Numero di virus che causa effetto citopatico in coltura cellulare Dose infettante (ID 50 ) Numero di virus che dà inizio a sintomi rivelabili, o risposta anticorpale, nel 50% di un gruppo di cavie infettate sperimentalmente
39 CALCOLO DI LD 50
40 DETERMINAZIONE DEL TITOLO VIRALE SAGGIO DI PLACCA (PLAQUE ASSAY) Titolo virale = 100 ufp (unità formanti placca) x 10 5 (fattore diluizione) = 1 x 10 7 ufp/ml Fields Virology, 4th ed, Knipe & Howley, eds, Lippincott Williams & Wilkins, 2001, Fig. 2-5
41 DETERMINAZIONE DEL TITOLO VIRALE INOCULAZIONE DI UOVA EMBRIONATE Davis, Duylbecco, Eisen, Ginsberg Microbiology 4 th ed, J.B. Lippincott 1990, Fig Formazione di pocks emorragici indotte da cowpox virus sulla membrana corion-allantoidea (CAM) di embrioni di pollo, a seguito di incubazione per 3 gg a 37.5 C. Fields Virology, 4th ed, Knipe & Howley, eds, Lippincott Williams & Wilkins, 2001, Fig. 2-1
42 DETERMINAZIONE DEL TITOLO VIRALE SAGGIO DI EMOAGGLUTINAZIONE 1. Allestire diluizioni seriali 2-fold del campione (1:2, 1:4, 1:8, 1:16, ) 2. Aggiungere 1% RBC animali (maiale, pollo) 3. Incubare a +4 C per 1-2 h 4. Lettura risultati Titolo virale = reciproco della max diluizione virale che causa emoagglutinazione = 32 unità HA/ml
43 DETERMINAZIONE DEL TITOLO VIRALE SAGGIO DI EMOAGGLUTINAZIONE Saggio di emoagglutinazione. Sette differenti campioni, numerati da 1 a 7, sono stati diluiti serialmente come indicato nella prima riga, esposti ad eritrociti di pollo, ed incubati in ghiaccio per 1-2 h. I pozzetti dell ultima riga non contengono virus (ctrl negativo). Il Titolo è indicato a destra dell ultima colonna. (Fields Virology, 4th ed, Knipe & Howley, eds, Lippincott Williams & Wilkins, 2001, Fig. 2-8)
44 sensibilità DETERMINAZIONE DEL TITOLO VIRALE SENSIBILITA TECNICA Tecnica Conta al microscopio elettronico Quantità (per ml) particelle EM Saggio in uova embrionate 10 9 egg ID 50 Saggio di formazione di placca Saggio di emoagglutinazione 10 8 ufp 10 3 unità HA Fields Virology, 4th ed, Knipe & Howley, eds, Lippincott Williams & Wilkins, 2001, Table 2-4
PRINCIPI DI TECNICHE DIAGNOSTICHE IN VIROLOGIA
C.I. MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA CdS MEDICINA E CHIRURGIA AA 2018-2019 PRINCIPI DI TECNICHE DIAGNOSTICHE IN VIROLOGIA Giovanni Di Bonaventura, PhD Università G. d Annunzio di Chieti-Pescara Nuovo
DettagliCORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù
DettagliINFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI
INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare
DettagliModulo 4: PRINCIPI DI TECNICHE DIAGNOSTICHE IN VIROLOGIA
C.I. MEDICINA DI LABORATORIO MICROBIOLOGIA CLINICA CdS MEDICINA E CHIRURGIA AA 2018-2019 Modulo 4: PRINCIPI DI TECNICHE DIAGNOSTICHE IN VIROLOGIA Giovanni Di Bonaventura, PhD Università G. d Annunzio di
DettagliPRINCIPI DI DIAGNOSTICA VIROLOGICA
PRINCIPI DI DIAGNOSTICA VIROLOGICA PRINCIPI DI DIAGNOSTICA VIROLOGICA Generalità I virus sono parassiti endocellulari obbligati, la particella virale completa (virione) presenta il genoma costituito da
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliDiagnosidilaboratorio delleinfezionivirali
Diagnosidilaboratorio delleinfezionivirali CL Medicina e Chirurgia CI MEDICINA DI LABORATORIO Anno Accademico 2012-2013 G. Di Bonaventura,, PhD Università G. D AnnunzioD Annunzio,, Chieti-Pescara gdibonaventura@unich.it
DettagliLaboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16
Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 L'immunoistochimica e' una tecnica ampiamente utilizzata per l'identificazione e la localizzazione di costituenti cellulari
DettagliDiagnosi di laboratorio delle infezioni virali. G. Di Bonaventura, PhD Università G. D Annunzio, Chieti-Pescara
Diagnosi di laboratorio delle infezioni virali G. Di Bonaventura, PhD Università G. D Annunzio, Chieti-Pescara gdibonaventura@unich.it Diagnosi di laboratorio delle infezioni virali Presuppone un adeguata
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliCome e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI
Come e quando fare i test Antonino Di Caro INMI Come e quando fare il test Antonino Di Caro, antonino.dicaro@inmi.it Maria Rosaria Capobianchi, maria.capobianchi@inmi.it Concetta Castilletti, concetta.castilletti@inmi.it
DettagliMetodiche Molecolari
Metodiche Molecolari La rivelazione degli acidi nucleici virali è un altro saggio che può essere utilizzato sia per verificare la presenza di un virus in un determinato campione biologico, sia per studiare
DettagliReovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol.
Orthoreovirus, Rotavirus, Orbivirus, Coltivirus Caratteri generali: Privi di mantello. Due involucri capsidici. 10-12 segmenti di RNA genomico a doppio filamento. Reovirus Stabili in svariate condizioni
DettagliMetodi di conta microbica
Metodi di conta microbica esistono differenti metodiche per la determinazione quantitativa dei microrganismi tecniche colturali e non colturali conta diretta ed indiretta il tipo di microrganismo/i ed
DettagliTecniche Immunologiche
Tecniche Immunologiche Reazioni Antigene (Ag)/Anticorpo (Ab) Modello Chiave-Serratura Legami non covalenti: Ag Interazione Lisozima/Anti-Lisozima Legami Idrogeno Legami Elettrostatici Legami Idrofobici
DettagliTecniche Immunologiche
Tecniche Immunologiche Reazioni Antigene (Ag)/Anticorpo (Ab) Modello Chiave-Serratura Legami non covalenti: Ag Interazione Lisozima/Anti-Lisozima Legami Idrogeno Legami Elettrostatici Legami Idrofobici
DettagliIl supporto del Laboratorio Regionale nelle Emergenze Microbiologiche (CRREM)
II Corso Nazionale Teorico Pratico Emergenze in Infettivologia Ferrara, 30 Settembre 2009 Il supporto del Laboratorio Regionale nelle Emergenze Microbiologiche (CRREM) Vittorio Sambri Laboratorio CRREM
DettagliProblematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale
Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale UOC di Microbiologia e Virologia DAI di Patologia e Diagnostica AOUI di Verona MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI E SORVEGLIANZA DELLE
DettagliNOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA
Citomegalovirus NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA GENERE:Cytomegalovirus SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA TERAPIA DIMENSIONI: 25-35 MICRON DIAGNOSI SIMMETRIA: ICOSAEDRICA
DettagliINFEZIONE DA HIV ED AIDS WWW.SLIDETUBE.IT
INFEZIONE DA HIV ED AIDS HIV 1 ed HIV 2 appartengono alla famiglia dei Retroviridae, genere lentovirus. L infezione da HIV provoca nell ospite una progressiva compromissione delle difese immunitarie, soprattutto
Dettagli8-06-2010. BLOTTING degli acidi nucleici: RT-PCR SOUTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING. BLOTTING delle proteine: NORTHERN BLOTTING SOUTHERN BLOTTING
8-06-2010 TECNICHE PER L ANALISI DELL ESPRESSIONE GENICA BLOTTING degli acidi nucleici: RT-PCR REAL TIME PCR SOUTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING BLOTTING delle proteine: MICROARRAYS MACROARRAYS
DettagliEsperienza 14: il test ELISA
Esperienza 14: il test ELISA La tecnica di dosaggio immuno-assorbente legato a un enzima (in inglese Enzyme-Linked Immuno Assay) o ELISA è principalmente utilizzato in immunologia al fine di rilevare e/o
DettagliStrumenti e Tecniche di studio in patologia
Strumenti e Tecniche di studio in patologia Gli strumenti della patologia: Microscopia Biologia molecolare Indagini biochimiche Microscopia Ottica citopatologia ed istopatologia citochimica ed istochimica
DettagliDivisione di Gastroenterologia - Casa Sollievo della Sofferenza- IRCCS San Giovanni Rotondo
EPATITE B: DIAGNOSI. Il Laboratorio GA Niro, A Andriulli Divisione di Gastroenterologia - Casa Sollievo della Sofferenza- IRCCS San Giovanni Rotondo La descrizione del meccanismo replicativo del virus
DettagliPRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO
FIGURA 1 PRE-GRAVIDANZA IgG - IgM - IgG + IgM - Soggetto suscettibile all infezione primaria Soggetto immune (infezione pregressa) Referto commentato: : se in previsione di una gravidanza, consulti il
DettagliDonatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
Donatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Definizione La citrometria a flusso è un metodo di conteggio, ed eventualmente di selezione e isolamento, di elementi corpuscolati (cellule)
DettagliLA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo
DettagliINCUBAZIONE ACUTA CONVALESC GUARIGIONE. HBsAg. Anti HBs. HBeAg HBV DNA. Infezione ALT. Anti Hbe. Infezione. Anti HBc IgM. Da Virus.
PERIODO DI FASE INCUBAZIONE ACUTA CONVALESC GUARIGIONE HBsAg contemp poranea B + Virus Delta Infezione Da Virus solo da Virus B Infezione Anti HBs HBeAg HBV DNA Anti Hbe Anti HBc IgM Anti HBc IgG ALT Anti
DettagliDETERMINAZIONE DI ENTEROVIRUS IN CAMPONI DI ACQUA
CLM Biotecnologie per l Alimentazione CLM in Biotecnologie Sanitarie Corso di Chimica e certificazione degli alimenti DETERMINAZIONE DI ENTEROVIRUS IN CAMPONI DI ACQUA VIRUS ENTERICI virus escreti tramite
Dettagliimmagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo
Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo TECNICHE PER L ANALISI
DettagliApplicazione dei metodi rapidi alla microbiologia alimentare: Real Time PCR per la determinazione dei virus enterici
"Focus su sicurezza d'uso e nutrizionale degli alimenti" 21-22 Novembre 2005 Applicazione dei metodi rapidi alla microbiologia alimentare: Real Time PCR per la determinazione dei virus enterici Simona
DettagliLe colture cellulari. L isolamento virale: aspetti innovativi. Le colture cellulari. Le colture cellulari. A.Azzi
Le Le colture colture cellulari cellulari L isolamento virale: aspetti innovativi A.Azzi Colture primarie Colture primarie Linee continue In monostrato In sospensione Primo passaggio di cellule ottenute
DettagliLa regolazione genica nei virus
La regolazione genica nei virus Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri I VIRUS INDICE Caratteristiche dei virus: il capside e il genoma virale Classificazione virale Fasi del ciclo riproduttivo
DettagliMetodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici
Metodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici Daniela Mattei Mara Stefanelli I CIANOBATTERI POTENZIALMENTE TOSSICI: IMPLICAZIONI SANITARIE E GESTIONE DEL RISCHIO Istituto Superiore
DettagliElettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.
Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,
DettagliChlamydia MIF IgM. Caratteristiche prestazionali. Codice prodotto IF1250M Rev. I. Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti
Codice prodotto IF1250M Rev. I Caratteristiche prestazionali Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti VALORI ATTESI Popolazione con polmonite acquisita in comunità Due sperimentatori esterni
DettagliPAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE
PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione
DettagliEsami di qualificazione biologica su ogni donazione
Esami di qualificazione biologica su ogni donazione HCV Ab, HCV-RNA (da giugno 2002) HIV 1-2 Ab, HIV1-RNA (da giugno 2008) HBsAg, HBV-DNA (da giugno 2008) Sierodiagnosi per la lue Decreto Ministro della
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
DettagliRisultati VEQ 2013. Sierologia 1 (HBV-HCV-HIV) Sierologia 3 (Lue)
Risultati VEQ 2013 Sierologia 1 (HBV-HCV-HIV) Sierologia 3 (Lue) F. Parri 21 ottobre 2014 Campione 1 HBV markers totale POSITIVO NEGATIVO HBsAg 384 379 5 anti HBs 315 28 287 anti HBc 282 278 4 anti HBc
DettagliCHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA?
MALATTIE INFETTIVE CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA? E IL RISULTATO DEL CONTATTO TRA UN SOGGETTO SANO E UN MICRORGANISMO I MICRORGANISMI POSSONO ESSERE DI DIVERSI TIPI: BATTERI VIRUS FUNGHI BATTERI Posseggono
DettagliMetodi biochimici che utilizzano anticorpi
Metodi biochimici che utilizzano anticorpi Produzione di anticorpi policlonali 1. Si inietta nel topo (o coniglio) l antigene X purificato 2. Si preleva il siero, che contiene anticorpi contro X 3. Eventualmente
DettagliRegione cerniera monomero regione cerniera
Regione cerniera Tutte le Ig, sia quelle secrete che quelle presenti sulla membrana plasmatica dei linfociti B, sono costituite da quattro catene proteiche, due pesanti (H, da heavy, in rosso nel disegno)
DettagliDiagnostica Biomolecolare: Tecnologie e Applicazioni
Diagnostica Biomolecolare: Tecnologie e Applicazioni Preparazione dei campioni: (Estrazione del DNA o dell RNA dal tessuto di interesse) Analisi delle mutazioni: SSCP DHPLC Dot blot - Southern - PCR (ARMS
DettagliAllegato 04 Guida alla corretta effettuazione del prelievo e raccolta materiale biologico
egato 04 Pag. 1 di 8 del 20/09/2012 La finalità delle indagini microbiologiche è quella di diagnosticare le infezioni ed accertare i patogeni in causa, attraverso indagini dirette e /o colturali ( identificazione
DettagliIsolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine)
Isolamento e purificazione di DNA e RNA -Rompere la membrana cellulare -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine) -Separare gli acidi nucleici tra loro -Rompere la membrana
DettagliPrevenzione delle malattie da infezione
Prevenzione delle malattie da infezione Obiettivi della prevenzione allungare la vita; ridurre l'invalidità (disabilità) 3 livelli di prevenzione Primaria: pre-malattia; adozione di specifiche protezioni,
DettagliLA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo
DettagliTest di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche
Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta
DettagliStrategie di purificazione di proteine
Laurea Magistrale in Scienze e Biotecnologie degli Alimenti Strategie di purificazione di proteine Lezione n.xx-2-23 PRINCIPIO - ALIMENTI DA MATRICI SOLIDE E LIQUIDE MATRICI SOLIDE - ROMPERE LA STRUTTURA
Dettagliwww.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni
VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio
DettagliLa gestione di un caso di morbillo
La gestione di un caso di morbillo Eziologia del morbillo L agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce L uomo è l unico ospite Patogenesi
DettagliPROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale. Esercizio. Tipizzazione del gene PV92
PROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale Esercizio Tipizzazione del gene PV92 Elementi trasponibili Che cosa sono gli elementi trasponibili? Sono segmenti di DNA che sono in grado di trasferirsi in
DettagliVirologia. Diagnostica
Virologia Diagnostica Virologia Diagnostica GENERALITA Diagnostica virologica La diagnosi di laboratorio testimonia l infezione (in corso o pregressa) da parte di un determinato virus Utilizza per definizione
DettagliFunzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie
DettagliFebbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)
FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo
DettagliLa rosolia nella donna in gravidanza
La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione
Dettagli- Polimeri biodegradabili
POSSIBILI PRODOTTI - Anticorpi - Proteine di interesse farmaceutico - Vaccini edibili - Metaboliti secondari - Polimeri biodegradabili Produzione di Anticorpi SISTEMI DI ESPRESSIONE - Cellule di mammifero
DettagliIl flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine
Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte
DettagliModulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza
CdS Medicina e Chirurgia CI Medicina di Laboratorio MICROBIOLOGIA CLINICA AA 2015-2016 Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza Giovanni DI BONAVENTURA, PhD Università «G. d Annunzio» di Chieti-Pescara
DettagliIL LABORATORIO IN GASTROENTEROLOGIA. www.fisiokinesiterapia.biz
IL LABORATORIO IN GASTROENTEROLOGIA www.fisiokinesiterapia.biz sangue feci espirato mucosa succo duodenale DIAGNOSTICA H. PYLORI Dosaggio Abs di classe IgG 13 C-Urea Breath Test Dosaggio Ag fecali Gastropanel
DettagliPRINCIPALI TIPI DI PCR a) PRINCIPALI TIPI DI PCR b)
PRINCIPALI TIPI DI PCR a) RT-PCR: serve a valutare l espressione di un gene tramite l amplificazione dell mrna da esso trascritto PCR COMPETITIVA: serve a valutare la concentrazione iniziale di DNA o RNA
DettagliParte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE
DettagliEPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI
MANI PULITE E QUALITÀ NELL ASSISTENZA SANITARIA Governare il rischio infettivo. 2 a parte Pescara 28 marzo 2008 EPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI PRINCIPI ED APPLICAZIONI A SUPPORTO
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 8 DEL 29 GENNAIO 2007
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 29 dicembre 2006 - Deliberazione N. 2196 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - APPROVAZIONE DEL PRO- GETTO DEL DIPARTIMENTO DI
DettagliOrthopoxvirus. Categoria A: virus. Vaiolo. Famiglia Poxviridae. Vaiolo
Categoria A: virus Orthopoxvirus A. Azzi-Firenze, 21 febbraio 2005 Facilità di diffusione e trasmissione interumana Letalità elevata Capacità di suscitare panico e disordini Necessità di predisporre piani
DettagliLa determinazione quantitativa in microbiologia
La determinazione quantitativa in microbiologia La determinazione quantitativa è una tecnica microbiologica che permette di verificare il numero di microrganismi presenti in un campione, per unità di peso
DettagliPROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO
ASS 4 MEDIO FRIULI PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO Dr.ssa Mauro Katia Dipartimento di Prevenzione DEFINIZIONI Incidente a Rischio Biologico: si definisce
DettagliConsistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio
Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica
DettagliImmunochimica: il rapporto antigene-anticorpo
Immunochimica: il rapporto antigene-anticorpo L immunologia è lo studio della risposta immunitaria, ciò del processo tramite il quale un animale si difende dall invasione di organismi estranei. Le risposte
DettagliMETODICHE NEL LABORATORIO CHIMICO-CLINICO
METODICHE NEL LABORATORIO CHIMICO-CLINICO SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO TURBIDIMETRIA/NEFELOMETRIA FLUORIMETRIA SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO FOTOMETRIA DI EMISSIONE A FIAMMA RIFLETTANZA
DettagliMicrobiologia Clinica
UNIVERSITÀ degli STUDI di GENOVA Microbiologia Clinica CITOMEGALOVIRUS Prof. Oliviero E. Varnier PowerPoint Slide Presentation prepared by OE Varnier upgraded Dec 3, 2006! CITOMEGALOVIRUS! CMV è un virus
DettagliCOME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE?
COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. RICHIESTA DI STUDIARE E/O INDIVIDUARE
DettagliADHD, DAT ed autoimmunità: un possibile marker diagnostico e un innovativo target per il trattamento. Relatore Prof.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Facoltà di Medicina e Chirurgia Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile Direttore Prof. Paolo Curatolo ADHD, DAT ed autoimmunità: un possibile
DettagliUNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE 1. Medicina Nucleare in Vitro o metodiche radionuclidiche non imaging.
UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE 1 Medicina Nucleare in Vitro o metodiche radionuclidiche non imaging Lezione 7: Generalità à sul RIA D. Cecchin, F. Bui Diverse tipologie di RIA? 1) DOSAGGIO
DettagliLa possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli:
La possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli: -isolare un gene (enzimi di restrizione) -clonaggio (amplificazione) vettori -sequenziamento -funzione Il gene o la sequenza
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliELISA (Enzyme-Linked. ImmunoSorbent Assay)
LISA (nzyme-linked ImmunoSorbent Assay) Tecnica immunoenzimatica che utilizza un enzima come marker dell anticorpo specifico o dell anti-gammaglobulina L antigene o l anticorpo l possono essere legati
DettagliHPV metodiche molecolari e considerazioni su una casistica omogenea
XIX Corso Nazionale per Tecnici di Laboratorio Biomedico Riccione, 22-25 maggio 2012 HPV metodiche molecolari e considerazioni su una casistica omogenea Dott. Filippo Micheli HPV I Papillomavirus sono
DettagliLEZIONI DI STATISTICA MEDICA
LEZIONI DI STATISTICA MEDICA A.A. 2010/2011 - Screening - Test diagnostici Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona Storia naturale della malattia (Rothman( Rothman,,
DettagliInfezione da Citomegalovirus umano. L importanza di un test automatizzato e standardizzato per il monitoraggio della carica virale
2-3anteCAPCTM 12/07/11 11.07 Pagina 3 Infezione da Citomegalovirus umano L importanza di un test automatizzato e standardizzato per il monitoraggio della carica virale 2-3anteCAPCTM 12/07/11 11.07 Pagina
DettagliAbbreviazioni Denominazione Presidi: Ospedale SS. Trinità Ospedale Businco Ospedale Binaghi Ospedale Microcitemico
ALLEGATO 1 DESCRIZIONE DELLA FORNITURA PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA IN PIU LOTTI, IN MODALITA SERVICE, DI SISTEMI ANALITICI DI BIOLOGIA MOLECOLARE PER I LABORATORI ANALISI DELL AZIENDA ASL N. 8 DI
DettagliEspressione di geni specifici per un determinato tumore
Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa
DettagliIntolleranze Alimentari
Nell'ambito delle "reazioni avverse al cibo" è opportuno schematizzare quanto classificato dall'accademia Europea di Allergologia ed Immunologia Clinica. L'allergia alimentare è mediata immunologicamente
DettagliADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI
Capitolo 11 - studi sperimentali e di ricerca ADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI a cura di Maristella Di Carmine Marco Marchisio Sebastiano Miscia 237 Implantologia Pratica Caratterizzazione
DettagliVEQ in Biologia Molecolare ciclo 2013. HBV DNA HIV RNA HCV RNA Genotipo HCV
VEQ in Biologia Molecolare ciclo 2013 HBV DNA HIV RNA HCV RNA Genotipo HCV Firenze 21 ottobre 2014 Maria Grazia Colao VEQ 2013 2 7 54 4 1 1 2 17 5 3 2 4 1 2 4 3 112 partecipanti Metodi utilizzati Gruppi
DettagliDiagnosi delle infezioni virali Metodi di saggio dei virus
Diagnosi delle infezioni virali Metodi di saggio dei virus Classificazione dei virus animali L ultima classificazione ufficiale approvata nell VIII report dell ICTV (International Committee on Taxonomy
DettagliWITNESS DIROFILARIA. Dirofilaria immitis.
WITNESS DIROFILARIA WITNESS DIROFILARIA INFORMAZIONI GENERALI La dirofilariosi cardiaca del cane è una malattia a diffusione mondiale ed è causata da un nematode filariforme denominato Dirofilaria immitis.
Dettaglicentrale (CNS) causata dall infezione litica degli oligodendrociti da parte del Polyomavirus JC (JCPyV). Ad
RESOCONTO ATTIVITÀ DI RICERCA ANNO 2013 Studio dell espressione di fattori virali e cellulari implicati nella replicazione del Polyomavirus umano JC Responsabile scientifico: Dr. Simone Giannecchini, Dipartimento
DettagliIgiene ed autoprotezione
Igiene ed autoprotezione Alessio Riitano Istruttore PSTI Croce Rossa Italiana Recapiti: E-mail: alessio.riitano@gmail.com Web: http://www.aleritty.net Creative Commons BY-NC-SA Obiettivi: Conoscere le
DettagliLE PIANTE COME BIOREATTORI
LE PIANTE COME BIOREATTORI POSSIBILI PRODOTTI - Anticorpi - Proteine di interesse farmaceutico - Vaccini edibili - Metaboliti secondari - Polimeri biodegradabili Produzione di Anticorpi SISTEMI DI ESPRESSIONE
DettagliDroghe d abuso. Dott. Fabio Palla
Droghe d abuso Dott. Fabio Palla Deprimenti del S.N.C. Alcool etilico Inalanti Morfina e derivati GHB Ketamina Stimolanti del S.N.C. Cocaina Amfetamine Caffeina Antidepressivi Psichedelici Cannabis LSD
DettagliTecniche di microscopia
Tecniche di microscopia I microscopi permettono di vedere l estremamente piccolo I microscopi ottici utilizzano lenti di vetro in grado di deflettere e focalizzare i raggi luminosi per riprodurre le immagini
DettagliCome si traccia un alimento di origine animale? Dalle lasagne con carne di cavallo. alla realtà di ogni giorno
Editoriale n.10 Newsletter aprile 2013 Come si traccia un alimento di origine animale? Dalle lasagne con carne di cavallo alla realtà di ogni giorno Identificare la specie, un obiettivo fondamentale quando
DettagliLE INDAGINI DI LABORATORIO IL RISCHIO HIV
DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI: ATTUALITA E SICUREZZA 24-25-26 NOVEMBRE 2008 AOU G.MARTINO LE INDAGINI DI LABORATORIO IL RISCHIO HIV Isa Picerno Pasquale Spataro UOS di Sorveglianza Epidemiologica delle
DettagliLa colla intelligente
La colla intelligente IFOM per la Scuola Lo Studente Ricercatore 2010 Massa Giacomo Istituto di Istruzione Superiore A. Maserati- Voghera Gruppo di lavoro: Angiogenesi Nome del tutor:mariagrazia Lampugnani
DettagliAnalisi Molecolare di sequenze di acidi nucleici
Analisi Molecolare di sequenze di acidi nucleici 1. L Analisi di restrizione di frammenti o RFLP (Restriction Fragment Lenght Polymorphism) di DNA comporta lo studio delle dimensioni dei frammenti di DNA
DettagliCaratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
Convegno Nazionale GISCi 2015 Finalborgo (SV), 21-22 maggio 2015 Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
Dettagli