INDICE Avvertenza.... ix Capitolo I ORIGINE, EVOLUZIONE E CONTENUTO DEL PRINCIPIO DI TERRITORIALITÀ 1. Le origini del principio di territorialità ed il sorgere dello Stato... 1 2. L evoluzione del principio di territorialità. Distinzione concettuale e funzionale tra sovranità e sovranità territoriale... 5 3. Il principio di territorialità in materia tributaria. Revisione del principio e sua qualificazione in base alla dimensione interna od internazionale....... 10 4. (segue) Il principio di territorialità come norma di diritto internazionale generale... 15 5. L esclusività della legge fiscale dello Stato e l inidoneità delle norme di diritto internazionale privato a trovare applicazione nei rapporti tributari..... 22 6. Il riconoscimento di sentenze ed atti amministrativi stranieri nell ordinamento tributario interno. Critica alle teorie che ammettono l esistenza di un principio di tutela del credito tributario estero... 26 7. L estensione del territorio dello Stato... 34 8. Considerazioni finali e di sintesi sul principio di territorialità nel diritto tributario... 41 Capitolo II LIMITI INTERNAZIONALI ALL ESERCIZIO DELLA POTESTÀ NORMATIVA TRIBUTARIA 1. I limiti di diritto internazionale generale alla potestà normativa tributaria. Il superamento della teoria dell inesistenza di limiti attraverso la ricerca delle consuetudini internazionali in materia tributaria.... 45 2. (segue) Sul divieto di tassare gli stranieri in assenza di un ragionevole collegamento con il territorio dello Stato... 51 3. (segue) Sul divieto di imporre agli stranieri tributi per scopi politici e militari... 53 4. (segue) Sull obbligo dell eguaglianza di trattamento tributario degli stranieri appartenenti a Stati diversi... 56 5. (segue) Sull obbligo dell eguaglianza di trattamento fiscale tra gli stranieri ed i cittadini... 57 6. (segue) Sull immunità fiscale dei rappresentanti diplomatici e consolari.... 60
xii 7. (segue) Sull immunità fiscale dei Capi di Stato stranieri... 64 8. (segue) Sul divieto di esercitare l attività impositiva nei confronti di altri Stati od altri soggetti di diritto internazionale... 65 9. (segue) Sul divieto di imposizione a causa del semplice transito di persone.. 68 10. (segue) Sul divieto della doppia imposizione... 69 11. (segue) Sul divieto di aggravamento della posizione del contribuente da parte di convenzioni internazionali contro la doppia imposizione.......... 74 12. I limiti internazionali di fonte pattizia: profili generali e particolari........ 76 13. I principali accordi internazionali, diversi dai trattati contro la doppia imposizione, stabilenti limiti alla potestà normativa tributaria dello Stato....... 86 14. I trattati internazionali contro le doppie imposizioni (rinvio)............. 93 15. I vincoli ed i contributi del diritto comunitario... 96 16. (segue) Le implicazioni delle libertà fondamentali sulle potestà tributarie statali attraverso gli interventi della Corte di giustizia Ce................ 108 17. L adattamento del diritto interno alle norme internazionali e comunitarie. I rapporti tra l art. 169 del t.u.i.r. ed il diritto internazionale.............. 132 Capitolo III I TRATTATI INTERNAZIONALI CONTRO LA DOPPIA IMPOSIZIONE 1. Premessa... 151 2. L ambito oggettivo... 154 3. L ambito soggettivo... 155 4. Le clausole di non discriminazione... 161 5. Lo scambio di informazioni... 163 6. La ripartizione delle pretese impositive ed i metodi per evitare la doppia imposizione... 164 7. (segue) Alcune riflessioni sui criteri di ripartizione delle potestà impositive tra lo Stato di residenza e lo Stato della fonte... 171 8. Le singole categorie di reddito... 178 9. La stabile organizzazione... 191 10. Le imprese associate ed i prezzi di trasferimento... 206 11. La procedura amichevole... 211 12. L interpretazione dei trattati.... 215 Capitolo IV I LIMITI COSTITUZIONALI NEL DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE 1. La capacità contributiva come fondamento della prestazione tributaria..... 223 2. Prime conclusioni sull applicazione del principio di capacità contributiva ad alcune problematiche di diritto tributario internazionale................. 229 3. Il criterio di tassazione dell utile mondiale applicato ai residenti come il criterio più idoneo ad attuare il precetto di capacità contributiva... 233 4. La discrezionalità del legislatore nell individuare e definire i fattori di collegamento territoriale dei redditi posseduti dai non residenti............... 236
xiii 5. Ulteriori ipotesi di agevolazioni discriminatorie nel sistema tributario attuale. I redditi di lavoro dipendente prestato all estero... 243 6. (segue) Le operazioni di conferimento in società.... 249 7. (segue) Sull esenzione dalle imposte sui redditi dei compensi percepiti dagli ambasciatori e dagli agenti diplomatici di Stati esteri................... 254 8. Le modalità di determinazione della base imponibile e le aliquote d imposta applicate ai residenti ed ai non residenti... 256 9. Il diritto di difesa e la notifica degli atti ai soggetti non residenti......... 260 Capitolo V I PROFILI TERRITORIALI DELLE IMPOSTE SUI REDDITI 1. I principi generali della tassazione dei redditi: dall imposizione territoriale all imposizione mondiale dei residenti... 270 2. La residenza fiscale delle persone fisiche tra connessioni sostanziali (domicilio e residenza) e connessioni formali (iscrizione anagrafica)............. 279 3. (segue) Il domicilio ed il problema della qualificazione e della localizzazione principale degli «affari ed interessi»... 282 4. (segue) La residenza... 291 5. La residenza fiscale dei soggetti diversi dalle persone fisiche............. 294 6. (segue) La sede legale: un fattore di connessione formale, ma non formalistico 300 7. (segue) La sede dell amministrazione come concetto proprio del diritto internazionale privato. Dalla definizione generale ai problemi pratici di accertamento. Le tendenze riduttive del concetto e gli incerti rapporti con la nozione di sede effettiva... 301 8. (segue) L oggetto principale. Necessità di una sua determinazione in base all attività effettivamente esercitata nel territorio dello Stato. Multiformità degli strumenti da impiegare per la sua localizzazione in presenza di imprese con attività sparse in più territori... 314 9. (segue) Le presunzioni di residenza e la lotta alle esterovestizioni......... 323 10. Il trasferimento di sede all estero e gli altri casi di perdita della residenza fiscale... 343 11. (segue) La perdita della residenza fiscale a causa dell applicazione di un trattato contro la doppia imposizione e la possibile copertura del trattato rispetto alle imposte di uscita... 352 12. (segue) La decorrenza della perdita della residenza fiscale............... 358 13. (segue) Le implicazioni nel diritto comunitario... 361 14. (segue) Gli effetti in capo ai soci della perdita di residenza fiscale della società.... 365 15. L acquisto della residenza fiscale... 370 16. (segue) Le problematiche riguardanti i soggetti esercenti attività d impresa.. 372 17. La determinazione del reddito dei soggetti residenti... 379 18. I lineamenti del credito per le imposte estere ed i rapporti con l analogo istituto previsto nelle convenzioni contro la doppia imposizione........... 385 19. I fenomeni di ultrasoggettività tributaria (il consolidato mondiale ed il regime CFC)... 396
xiv 20. I prezzi di trasferimento. Il perimetro soggettivo e la definizione di controllo, anche alla luce della (trascurata) previsione inclusa nell art. 110, comma 7, secondo periodo... 416 21. (segue) Le rettifiche in diminuzione del reddito in esecuzione di accordi raggiunti in sede di procedura amichevole... 429 22. I componenti negativi derivanti da operazioni concluse con imprese domiciliate nei c.d. paradisi fiscali. Il problema della doppia imposizione interna.. 441 23. (segue) La ratio della disciplina. L importanza rivestita dalle prove che il contribuente deve presentare per l ottenimento della deducibilità del costo.. 453 24. La tassazione dei soggetti non residenti: il principio del trattamento isolato dei redditi... 458 25. (segue) I criteri di collegamento territoriale... 469 26. La determinazione del reddito dei soggetti non residenti................. 488 27. (segue)...in presenza di una stabile organizzazione... 494 Capitolo VI I PROFILI TERRITORIALI DELL IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO 1. L IVA ed il mito dell imposta neutrale... 510 2. Il profilo territoriale: considerazioni generali... 515 3. I soggetti passivi, con particolare riguardo a quelli non residenti. Stabilimento a titolo principale od a titolo secondario... 518 4. (segue) La stabile organizzazione: nozione, presunta soggettività d imposta, forza attrattiva e rapporti con la casa madre. L intervento chiarificatore della Corte di giustizia... 523 5. (segue) Il rappresentante fiscale quale modalità di stabilimento a titolo secondario nel territorio dello Stato. Inesistenza di una forza attrattiva, ma assorbimento nella posizione IVA aperta tramite il rappresentante delle operazioni oggettivamente e territorialmente rilevanti... 535 6. (segue) L identificazione diretta come alternativa alla nomina del rappresentante fiscale. I limiti di utilizzo da parte degli operatori extracomunitari.... 542 7. (segue) L identificazione diretta nel commercio elettronico... 546 8. L autofatturazione (detta anche «inversione contabile»)................. 549 9. I soggetti passivi nelle operazioni intracomunitarie... 551 10. Il territorio dello Stato. I motivi di esclusione dei comuni di Livigno e Campione d Italia... 555 11. Il territorio della Comunità.... 556 12. La territorialità delle cessioni di beni... 557 13. La territorialità delle prestazioni di servizi. Il criterio generale (o residuale). 560 14. (segue) Il domicilio e la residenza... 562 15. Gli altri criteri di collegamento territoriale delle prestazioni di servizi. Le imprecisioni del legislatore nazionale ed i rischi di confondere i criteri speciali indicati nella direttiva comunitaria con le eccezioni di questi (con automatica applicazione del criterio generale o residuale)... 564 16. (segue) Il criterio speciale del luogo ove è ubicato il bene oggetto delle prestazioni... 567
xv 17. (segue) Il criterio speciale del luogo di esecuzione... 569 18. (segue) Il criterio del domicilio, della residenza o della stabile organizzazione del destinatario della prestazione e le sue eccezioni. Un caso di imperfetta trasposizione nell ordinamento interno di una disposizione comunitaria. 572 19. (segue) Il criterio speciale del luogo di utilizzo del mezzo di trasporto..... 583 20. (segue) Il criterio speciale del luogo di effettuazione dell operazione principale e sue eccezioni... 584 21. Perdita del requisito territoriale delle cessioni all esportazione, delle cessioni assimilate alle esportazioni e dei servizi internazionali connesse agli scambi internazionali... 586 22. La territorialità delle operazioni intracomunitarie. Le variegate fattispecie normative... 593 23. (segue) La territorialità delleprestazionidiserviziintracomunitarie... 601 24. I depositi IVA... 609 25. Le modifiche delle regole sulla territorialità delleprestazionidiservizi.la faticosa ricerca di un equilibrio tra le esigenze di coerenza sistematica, i controlli delle autorità fiscali e le aspirazioni di semplificazione dei contribuenti... 611 26. Le speciali discipline riguardanti le operazioni con San Marino e la Città del Vaticano... 623 27. Trattati ed accordi internazionali... 625 28. Le importazioni... 625 Capitolo VII I LIMITI ALL ESERCIZIO DELLA POTESTÀ AMMINISTRATIVA TRIBUTARIA 1. Note di raccordo con le conclusioni esposte nel capitolo primo........... 629 2. Le fasi del procedimento di attuazione del tributo e il diritto di sovranità territoriale. L elemento oggettivo e quello soggettivo dell illecito internazionale 631 3. (segue) La notifica di atti inerenti il procedimento di applicazione del tributo. Liceità delle notifiche effettuate a mezzo posta... 637 4. (segue) Conferma della liceità, sotto l aspetto del diritto internazionale generale, degli ordini emessi dall autorità amministrativa nazionale di compiere atti istruttori in territorio straniero... 642 5. (segue) I limiti soggettivi della giurisdizione... 643 6. (segue) L indagine condotta nei confronti di banche e di altri enti finanziari, con particolare riferimento ai conti aperti presso filiali od uffici esteri..... 649 7. L attività di polizia fiscale dello Stato costiero... 652 8. La collaborazione amministrativa internazionale in materia tributaria su base pattizia, non solo come mezzo di contrasto all evasione ed elusione fiscali internazionali, ma anche come strumento di garanzia dei contribuenti...... 653 Conclusioni.... 665 Bibliografia... 673 Indice degli Autori... 703 Indice analitico... 711