realizzano trattamenti fisici o reazioni chimiche basate sull impiego di sistemi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "realizzano trattamenti fisici o reazioni chimiche basate sull impiego di sistemi"

Transcript

1 Introdzione Sono molte le apparecchiatre che, nell indstria chimica e di processo, realizzano trattamenti isici o reazioni chimiche basate sll impiego di sistemi mltiase. Nel campo più ristretto delle operazioni gas-solido, qelle che tilizzano la tecnologia di lidizzazione del letto di particelle hanno stimolato, sin dal loro primo svilppo, n grande interesse di ricerca. Qesta attenzione è motivata, da na parte, dal atto che molti di qesti processi prevedono nità di grande scala qali reattori di cracking degli idrocarbri, caldaie per la prodzione di energia elettrica, gasiicatori di carbone o di biomasse, etc.; dall altra, essa è sollecitata dal atto che le conoscenze sinora prodotte sl nzionamento di qesti sistemi, la ci dinamica è particolarmente complessa, hanno ancora oggi n carattere ortemente empirico, non siciente, perciò, a garantire l esercizio ottimale degli impianti. Per entrambi qesti motivi, ogni sostanziale passo avanti sl terreno della ricerca è destinato a prodrre orti economie e possibilità d applicazione della tecnologia in nove direzioni. E comnqe sorprendente, se si considera che l operazione a letto lido è apparsa da sbito particolarmente adatta ai processi caratterizzati da orti eetti termici, constatare qanto poco si sappia, ancora oggi, slle se caratteristiche in condizioni di alta temperatra. In qesto settore, inatti, i modelli lidodinamici sono stati per decenni basati s dati sperimentali prodotti per lo più in apparecchiatre di piccola scala operanti a condizioni ambiente, ed è solo negli ltimi dieci anni che gli stdi sll inlenza della temperatra operativa slle proprietà generali del sistema letto lidizzato hanno trovato la gista attenzione.

2 Come verrà illstrato in qesta tesi, si è ritento per molto tempo che per traserire alle condizioni di media o alta temperatra (praticamente ino al limite degli 800 C) le previsioni della modellistica di lidizzazione osse siciente tener conto degli eetti che tale parametro indce nelle proprietà del gas di lidizzazione, e cioè, in bona sostanza, delle variazioni della densità e della viscosità. Qesta impostazione non consentiva però di trovare spiegazioni adegate a na serie di enomeni evidenziati con chiarezza dalla sperimentazione, qali, per esempio, l amento del grado di voto del letto di particelle e la variazione della velocità (in diminzione o in amento) nella condizione di incipiente lidizzazione. In qesto qadro, n contribto importante al speramento di qesto limite, con la dimostrazione del atto che la temperatra operativa condiziona notevolmente anche le proprietà dei solidi, è vento dagli stdi eettati negli ltimi anni presso l Università della Calabria, di ci qesto lavoro rappresenta l ltimo svilppo. Attraverso di essi si è inatti chiarito che l innalzamento della temperatra del processo oltre il livello ambiente ha come consegenza la crescita di intensità delle orze interparticellari di Van der Waals all interno della ase particellare, eetto che è alla base dell amento del grado di voto. Ciò ha consentito di ripristinare il potere predittivo delle eqazioni teoriche per il calcolo della velocità minima di lidizzazione, valide anche ad alta temperatra prché la razione di voto del sistema sia assnta come nzione della temperatra stessa. Qesti risltati, accolti con notevole interesse dai ricercatori dell area, hanno perciò messo in lce come il ricorso alle molte eqazioni empiriche messe a pnto negli anni precedenti per il calcolo della velocità di transizione allo stato lidizzato sia in realtà ingistiicato.

3 L aver messo in lce come le proprietà della ase solida possano cambiare (peraltro reversibilmente) con la variazione di temperatra apre però na dplice prospettiva: se, da na parte, la validità delle principali eqazioni teoriche della lidizzazione ne rislta estesa (con i dovti adegamenti) ori dalle condizioni termiche ambiente, rislta dall altra necessario rivisitare ttti gli aspetti qantitativi della enomenologia. E inatti probabile che non esista aspetto del comportamento del letto lidizzato che non sia destinato ad essere in qalche modo inlenzato dall incremento delle orze coesive che agiscono ra particella e particella. I primi risltati di tale indagine sono perciò l oggetto di qesta tesi. In continità col lavoro svolto negli ltimi anni, essa si propone di analizzare l inlenza della temperatra di processo slla costitzione e sll interazione delle de asi di ci è ormato n letto di solidi lidizzato nel regime a bolle. L impossibilità di condrre il lavoro sperimentale mediante sonde e sensori elettronici immersi nel letto di solidi, il ci so è proibito dalle condizioni termiche, ha reso necessario il perezionamento di alcne procedre basate s tecniche ottiche non intrsive. Lo svilppo di qeste tecniche costitisce anch esso n risltato di ricerca non trascrabile.

4 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra

5 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra 1.1 Caratteristiche essenziali del processo di lidizzazione La lidizzazione è l operazione attraverso la qale materiali solidi polverizzati vengono messi a contatto con lidi (gas o liqidi) in condizioni tali da assicrare n contino movimento del solido, il qale per eetto del passaggio del lido si mantiene in sospensione nella corrente. Le applicazioni indstriali di qesto metodo che si sono avte negli ltimi cinqanta anni, hanno evidenziato i vantaggi di qesta tecnologia rispetto ad altre, qali perdite di carico generalmente minori e sopratttto n migliore regime di scambio termico. Se si considera na colonna a letto lido, è noto che al crescere della portata di lido le particelle di solido comincino a moversi, ino al pnto in ci esse sono ttte sospese nella corrente, cioè il letto è espanso. Qando la spinta del lido controbilancia il peso delle particelle, la perdita di carico diventa invariante ed il letto si trova all incipiente o minima lidizzazione. A qesto pnto sono possibili de diversi tipi di lidizzazione: la lidizzazione omogenea o particellare, in ci n lteriore amento di portata al di sopra della minima lidizzazione, comporta na leggera e progressiva espansione del letto; la lidizzazione eterogenea o aggregativa, in ci, ragginta la minima lidizzazione, si istarano enomeni di ebollizione e di canalizzazione del gas. Amentando la portata, l agitazione diventa violenta ma l espansione della ase densa non spera qella di minima lidizzazione.

6 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra Il tipo di lidizzazione che si istara in n generico sistema dipende dalle proprietà del solido e del lido e poiché il comportamento dei sistemi solido-gas lidizzati dipende dalle proprietà delle particelle solide (densità, dimensione e coesività), è stato possibile classiicare i diversi tipi di solidi in qattro categorie, slla base del comportamento che essi orono drante la lidizzazione. Nella classiicazione di Geldart(1973), il criterio per assegnare le particelle ad n grppo è deinito in relazione al tipo di lidizzazione ottenta alimentando il letto di solidi con aria a temperatra ambiente e pressione atmoserica. La igra 1.1 mostra qattro categorie di solido, distinte per dimensione e densità della particella. Figra 1.1 Classiicazione dei solidi particellari secondo Geldart(1973).

7 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra CLASSE A: le particelle di qesta classe presentano n ampia zona di lidizzazione particellare, in qanto caratterizzate da deboli orze interparticellari che danno origine ad n ampia espansione del letto per velocità comprese tra la velocità di minima lidizzazione e qella di comparsa delle prime bolle ( mb / 1). Esse presentano n diametro variabile tra 30 e 150 µm e basse densità, ineriori a 1500 kg/m 3. Qando la ornitra di gas è improvvisamente bloccata, la velocità di collasso di qesti materiali è piccola, permettendo così intensi scambi gassosi tra ase densa e ase a bolle. Se le bolle sono presenti in nmero limitato, si realizza na bona ricircolazione dei solidi, tanto maggiore qanto più grande è il diametro dell apparecchiatra di lidizzazione. CLASSE B: i solidi di qesto grppo non danno logo ad espansione, non presentando orze interparticellari apprezzabili e cominciano a bollire appena sopra la velocità di minima lidizzazione. Sono caratterizzate da n diametro variabile tra 150 e 500 µm e densità tra 1500 e 4000 kg/m 3. La maggior parte delle bolle risale il letto ad na velocità speriore a qella del gas interstiziale e di consegenza gli scambi gassosi con la ase densa sono modesti. Il enomeno predominante è la coalescenza tra le bolle, che non consente di individare acilmente la loro dimensione massima, dimensione che amenta linearmente con la distanza dal distribtore e con l eccesso di gas rispetto alla portata di minima lidizzazione. CLASSE C: anno parte di qesta classe i solidi coesivi con granlometria ineriore ai 30 µm, diicilmente lidizzabili. Le loro orze interparticellari sono maggiori di qelle che il lido esercita sl solido e ciò comporta il probabile veriicarsi di enomeni di canalizzazione. La miscelazione delle particelle e il traserimento di

8 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra calore tra na spericie di scambio ed il letto sono molto ridotti. Ciò dipende anche dalla drezza di qeste particelle; inatti i materiali teneri risltano più coesivi, poiché la loro maggiore deormabilità ha come consegenza l amento della spericie di contatto tra le particelle. La lidizzazione di qesti solidi è resa possibile o è migliorata dall so di agitatori meccanici e dispositivi di vibrazione che distrggono le canalizzazioni che si ormano. CLASSE D: appartengono a qesta classe i solidi più grossolani e/o densi. Sono caratterizzati da na velocità del gas in ase densa sempre più alta di qella di ascesa delle bolle, per ci la loro miscelazione è molto scarsa. La transizione tra i grppi è espressa dalle segenti relazioni: A B ( ρ ρ ) s d p 3 = 225g / cm µ m B D ( ρ ρ ) d = 10 g / cm µ m s p Un letto di solidi lidizzato a velocità maggiore di si presenta come ortemente simile a n liqido nel qale sia inslato del gas; da qi deriva la sa denominazione di letto bollente o a bolle. La teoria della lidizzazione a de asi, s ci si basano i modelli matematici che descrivono il comportamento del sistema, 2 ipotizza che di ttta la portata ( π ) 4 D alimentata al letto, l aliqota 2 ( π 4) D vada a tenere in sospensione il solido della ase densa, le ci proprietà restano qelle dello stato di incipiente lidizzazione, mentre il resto di essa lisca sotto orma di bolle.

9 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra Per qanto approssimata e parzialmente contraddetta da alcni aspetti della lidizzazione di materiali ini, per i qali mb, il modello a de asi è il pnto di partenza di varie interpretazioni del regime a bolle nei sistemi lidizzati solido-gas. I letti lidi solido-gas sono caratterizzati dalla presenza di n importante enomeno: la permeabilità della parete delle bolle. A tale permeabilità, ed ai enomeni di coalescenza e di ridispersione delle bolle, si deve il ricambio del gas, in esse contento, con qello costitente la sospensione densa. Qesto ricambio è essenziale per il raggingimento di n eicace contatto tra solido ed elevate portate di lido con perdite di carico issate nicamente dal battente di solido presente sl distribtore. Le modalità del ricambio gassoso tra bolle e ase densa possono dierire con la granlometria delle particelle: la combinazione dei campi di moto della ase bolle e del gas che iltra negli interstizi tra le particelle, gioca n rolo ondamentale nel determinare il regime di lsso nell intorno della bolla, in ci si concentra la resistenza al lsso di materia. Parametro discriminante è il rapporto velocità di ascesa della bolla. B, dove B è la Se la velocità di minima lidizzazione è maggiore della velocità della bolla ( 1) B > vi è n contino ricambio del gas contento in essa; se invece ( B ) <1, il gas rimane segregato nella bolla ed in na limitata regione di letto circostante. In qesto caso il gas oriesce dalla sommità della bolla, ma vi rientra alla base, dando logo ad na regione di ricircolazione che è tanto più piccola qanto minore è B (ig. 1.2 ) e che modellisticamente è indicata con il termine nvola.

10 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra Figra 1.2 Bolla tridimensionale stazionaria (le linee intere sono traiettorie delle particelle, qelle discontine sono correnti di lido). Il campo di variabilità della velocità delle bolle singole è di solito non speriore ad n ordine di grandezza (tra 10 e 100 cm/s circa), al contrario la velocità minima di lidizzazione pò variare entro n intervallo più esteso ridcendosi qadraticamente, allorché sia Re p <10, al diminire del diametro delle particelle. Ed è appnto la granlometria del solido lidizzato a determinare qale dei de regimi di moto del gas si instari intorno alla bolla. La ormazione di bolle altera comnqe il lsso del gas, ma in modo dierente a seconda che il rapporto sia maggiore o minore di 1. La prima condizione B prodce na limitata disniormità nel contatto tra gas e solido, la seconda invece, dà logo a segregazione del gas ed il contatto col solido è nicamente qello che deriva dalla circolazione del gas tra bolla e strato di solido immediatamente circostante, nonché dalla disione attraverso la parete della bolla.

11 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra Al crescere del rapporto, cioè all amentare dell aliqota di portata convogliata attraverso il letto nella ase bolle, l interazione tra qeste prodce temporanee variazioni della porosità della ase densa rispetto al valore tipico dell incipiente lidizzazione ipotizzato dalla teoria della lidizzazione a de asi. In condizioni estreme, con materiali ini e per valori del rapporto dell ordine delle centinaia, si instara n regime trbolento che rende inapplicabili le relazioni di scambio bolle-ase densa messe a pnto per bolle che attraversino il letto in moto niorme. L andamento dell espansione dei letti di polveri è stata reqentemente descritta mediante l eqazione di Richardson-Zaki: = t n Qesta eqazione è stata originariamente svilppata per sistemi solido-liqido e sebbene la orma dell eqazione interpreti bene anche i dati di lidizzazione gassosa, i valori sperimentali di n variano ampiamente da sistema a sistema e sono molto dierenti da qelli della lidizzazione con liqidi. Se si assme che n letto espanso di solidi privo di bolle abbia la stessa strttra base di n letto impaccato, si pò arrivare alla descrizione del so passaggio allo stato lidizzato slla base dell eqazione di Carman-Kozeny. Per deinire tale eqazione, si parte dal dare n espressione matematica delle perdite di carico per attrito, nell ipotesi di regime di lidizzazione ideale: P H 1 ρ 2 ' = m v 2 dove: A t =area spericiale totale delle particelle V v =volme disponibile al passaggio del lido At V v

12 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra V = velocità media del lido nel letto di solidi riscrivibile come: P H = 3 m 2 ρ φ d p ( 1 ) 3 deinendo m = 3 m. Il coeiciente d attrito è connesso sperimentalmente al nmero di Reynolds; le principali correlazioni sperimentali che si tilizzano sono: m 90 = (Carman-Kozeny) Re valida in regime laminare, in qanto tiene solo conto del termine viscoso; 75 m (Ergn) Re = che presenta, oltre al termine viscoso, anche il termine inerziale. Sostitendo qesta ltima nell espressione delle perdite di carico e ponendoci nelle condizioni di minima lidizzazione si trova: µ p ( φd ) ( 1 ) 3 ρ ( φd ) p 1 3 = ( ρ ρ )g s Se si tilizza, invece, la correlazione di Carman-Kozeny, si ottiene: 3 = ( φd p ) ( ρs ρ ) ( ) µ I campi di variabilità della velocità del lido e del grado di voto del letto espanso sono i segenti: t 0 1 g

13 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra dove t è la velocità di trascinamento alla qale la singola particella rimane individalmente sospesa in n tbo voto, a ci corrisponde la condizione =1. Anche il rapporto H/H 0 (gale ad 1 ino ad = ) cresce gradalmente con, essendo: H H = 1 Qando il regime di lidizzazione, invece, non è ideale, bisogna considerare na serie di eetti dovti alla distribzione granlometrica, alla orma e alle dimensioni delle particelle, alla densità del solido e del lido, nonché alle proprietà di spericie del solido. L entità delle orze d attrito per nità di volme del letto dipende, inatti, dall estensione della spericie speciica del solido; per tal motivo, per particelle con granlometria assortita il diametro medio più idoneo a caratterizzare il materiale rigardo alle orze d attrito generate nell interazione solido-lido è il diametro medio eqivalente spericiale, deinito nel segente modo: d p = i 1 xi d i dove x i è la razione in peso di particelle con diametro d i. Tale diametro è deinito spericiale perché è calcolato con l ipotesi che il materiale modello e qello reale presentino la stessa spericie per nità di volme di solido. Poiché anche la orma delle particelle inlenza il regime di lidizzazione reale, è necessario introdrre n attore correttivo del diametro per particelle non seriche. Tale attore correttivo è la sericità φ, deinita come rapporto tra la spericie di na

14 Flidizzazione di solidi ad alta temperatra sera avente volme gale a qello della particella in esame e la spericie della particella stessa. Tttavia, l introdzione di φ indce ad n lteriore approssimazione del modello che schematizza il sistema solido. Diatti, lo stesso valore di φd p pò rappresentare materiali di granlometria e orma diversa, per i qali le orze d attrito generate dal passaggio del lido non sono aatto gali. Da ciò deriva l incertezza dei dati di presenti in letteratra per solidi di orma irregolare e granlometria assortita, anche a parità di. Un enorme inlenza si enomeni di lidizzazione ha anche il rapporto ρ s /ρ in qanto issa gli eettivi limiti del regime di lidizzazione ideale all interno dei campi: t 0 1 Mentre le lidizzazioni con liqidi coprono interamente qesti campi di variazione, mantenendo n niorme dispersione del solido nella corrente lida, nelle lidizzazioni con gas, invece, il sistema tende, già a velocità poco speriori a, a separarsi in de razioni: ase densa e ase a bolle. Diversi esperimenti hanno dimostrato che la segregazione del solido è indotta dall instabilità lidodinamica che si determina nella sospensione solido-gas qando qesta spera localmente n certo valore del grado di voto, per issati valori del rapporto ρ s /ρ e di d p.

1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi

1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi 1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi Fluidizzare un letto di particelle solide con un gas è un ottima tecnica per assicurare il mescolamento delle particelle ed il contatto intimo tra le due fasi. Di conseguenza,

Dettagli

ESEMPIO DI APPLICAZIONE DEI TEOREMI DELL ANALISI LIMITE:

ESEMPIO DI APPLICAZIONE DEI TEOREMI DELL ANALISI LIMITE: ESEMPIO DI APPLICAZIONE DEI TEOREMI DELL ANALISI LIMITE: Hp. carico limite di na ondazione spericiale in condizioni non drenate Terreno isotropo ed omogeneo (c costante per ttta la zona di rottra) Fondazione

Dettagli

Dinamica dei fluidi viscosi

Dinamica dei fluidi viscosi Dinamica dei flidi viscosi Secondo l'eqazione di Bernolli, qando n flido scorre con regime stazionario in n lngo e stretto condotto orizzontale avente sezione trasversale costante, la pressione lngo il

Dettagli

La misura della resistenza

La misura della resistenza Parte II (Metodi e strmenti di misra in ) Metodi di zero I metodi di zero onsentono il onfronto diretto tra na grandezza inognita X e na fnzione nota di n ampione f(c). Il risltato del onfronto viene tilizzato

Dettagli

Dalla dinamica alla normativa sismica

Dalla dinamica alla normativa sismica Dalla dinamica alla normativa sismica Sistemi a più gradi di libertà: stdio del comportamento non-lineare Caltagirone, 6 aprile 2004 Brno Biondi Dalla sezione alla strttra Per schemi a più gradi di libertà

Dettagli

duttilità globale: u = spostamento ultimo Fattore di struttura

duttilità globale: u = spostamento ultimo Fattore di struttura dttilità globale: µ = = spostamento ltimo D Y = spostamento corrispondente alla prima cerniera plastica La valtazione realistica della richiesta di dttilità è possibile attraverso l so di programmi che

Dettagli

STIMA DELL INCERTEZZA ESEMPIO 2: METODO GASCROMATOGRAFICO

STIMA DELL INCERTEZZA ESEMPIO 2: METODO GASCROMATOGRAFICO P.le R. Morandi, - 0 MILANO SIMA DELL INCEREZZA ESEMPIO : MEODO GASCROMAOGRAFICO RELAORE: L. CAVALLI (UNICHIM) Corso: SISEMA DI GESIONE PER LA QUALIA NEI LAORAORI DI ANALISI. Stima ed espressione dell

Dettagli

Spazi vettoriali e spazi di funzioni

Spazi vettoriali e spazi di funzioni λ Spazi vettoriali e spazi di nzioni M Bertero ISI - Università di Genova - Spazi vettoriali complessi - Operatori lineari in spazi vettoriali complessi e matrici - Estensione al caso - Spazi lineari di

Dettagli

proprietà fisica che indica la sua capacità di deformarsi sotto carico esibendo deformazioni plastiche prima di giungere a rottura.

proprietà fisica che indica la sua capacità di deformarsi sotto carico esibendo deformazioni plastiche prima di giungere a rottura. D U T T I L I TA GERARCHIA DELLE RESISTENZE D U T T I L I T À D E I M AT E R I A L I La dttilità di n materiale è na proprietà fisica che indica la sa capacità di deformarsi sotto carico esibendo deformazioni

Dettagli

Esercizio Calcolo del β equivalente. Soluzione

Esercizio Calcolo del β equivalente. Soluzione Politecnico di Torino orso di Elettronica di Potenza 0ATS Esercizio alcolo del β ivalente Nelle configrazioni riportate, calcolare il β ivalente ( β ), spponendo che i transistori siano a temperatra ambiente,

Dettagli

Politecnico di Torino A.A. 2012-2013. Esercitazione 3. Soluzione

Politecnico di Torino A.A. 2012-2013. Esercitazione 3. Soluzione Politecnico di Torino A.A. 1-1 Esercitazione 5. Laminazione a reddo di na lamiera di allminio Si vole laminare a reddo na lamiera di allminio (ρ = 7 kg/m ) di spessore pari a 6 millimetri e larghezza 16

Dettagli

IL PROGETTO DELLE ARMATURE

IL PROGETTO DELLE ARMATURE Capitolo 4 IL PROGETTO DELLE ARATURE 4.1 Armatre a flessione dei traversi Per la progettazione delle armatre a sezione assegnata si fa normalmente riferimento alle eqazioni di eqilibrio interno (alla traslazione

Dettagli

ESERCITAZIONI di ECONOMIA POLITICA ISTITUZIONI (A-K)

ESERCITAZIONI di ECONOMIA POLITICA ISTITUZIONI (A-K) ESERCITAZIONI di ECONOMIA POLITICA ISTITUZIONI (A-K) M. Bonacina - Università degli Stdi di Pavia monica.bonacina@nibocconi.it 1 5 ESERCITAZIONE: MERCATO DEL LAVORO: Solzioni ESERCIZIO 1. Si faccia riferimento

Dettagli

QUINTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA MERCATO DEL LAVORO

QUINTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA MERCATO DEL LAVORO QUINTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA MERCATO DEL LAVORO ) Considerate il paese di Atlantide: a) il tasso di partecipazione lavorativa è pari al 60%, invece il tasso di disoccpazione è pari al 20%. Sapendo

Dettagli

Matematica Computazionale(6cfu) Ottimizzazione(8cfu) (a.a , lez.7)

Matematica Computazionale(6cfu) Ottimizzazione(8cfu) (a.a , lez.7) Docente: Marco Gaviano (e-mail:gaviano@nica.it) Corso di Larea in Infomatica Corso di Larea in Matematica Matematica Comptazionale(6cf) Ottimizzazione(8cf) (a.a. -4, lez.7) Matematica Comptazionale, Ottimizzazione,

Dettagli

La codifica delle immagini

La codifica delle immagini La codifica delle immagini Lettere e nmeri non costitiscono le niche informazioni tilizzate dagli elaboratori ma si stanno diffondendo sempre di più applicazioni che tilizzano ed elaborano anche altri

Dettagli

Le correnti permanenti a superficie libera a portata variabile

Le correnti permanenti a superficie libera a portata variabile Le correnti permanenti a spericie libera a portata variabile Parte del materiale di esta presentazione è tratto da: -Presentazione PPT di M. Pilotti e A. Maranzoni -Università di Brescia -. Noseda. Correnti

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE 1 PERDITE DI CARICO CONTINUE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

LA RICERCA DEI GUASTI NEI CIRCUITI COMBINATORI

LA RICERCA DEI GUASTI NEI CIRCUITI COMBINATORI L RICERC DEI GUSTI NEI CIRCUITI COMINTORI DVIDE TMUCHI Sommario. In qesto articolo verrà illstrata na tecnica di individazione dei gasti all interno dei circiti digitali combinatori. Più precisamente,

Dettagli

COMPORTAMENTO AL COLLASSO DI T-STUB BULLONATI: EFFETTI FLESSIONALI NEI BULLONI ED INFLUENZA DEL PRESERRAGGIO SUL MECCANISMO DI COLLASSO TIPO 2

COMPORTAMENTO AL COLLASSO DI T-STUB BULLONATI: EFFETTI FLESSIONALI NEI BULLONI ED INFLUENZA DEL PRESERRAGGIO SUL MECCANISMO DI COLLASSO TIPO 2 COMPORTAMENTO AL COLLASSO DI T-STUB BULLONATI: EFFETTI FLESSIONALI NEI BULLONI ED INFLUENZA DEL PRESERRAGGIO SUL MECCANISMO DI COLLASSO TIPO 2 ULTIMATE BEHAVIOUR OF BOLTED T-STUBS: FLEXURAL EFFECTS AND

Dettagli

COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA QUESTIONARIO QUESITO 1

COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA QUESTIONARIO QUESITO 1 www.matefilia.it COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA 2016 - QUESTIONARIO QUESITO 1 È noto che e x2 dx = π. Stabilire se il nmero reale, tale che e x2 dx = 1, è positivo o negativo. Determinare inoltre i valori

Dettagli

1) Codici lineari a blocchi. 2) Matrice generatrice del codice. 3) Proprietà dei codici lineari a blocchi. 4) Matrice di controllo di parità

1) Codici lineari a blocchi. 2) Matrice generatrice del codice. 3) Proprietà dei codici lineari a blocchi. 4) Matrice di controllo di parità Argomenti della Lezione ) Codici lineari a blocchi ) Matrice generatrice del codice 3) Proprietà dei codici lineari a blocchi 4) Matrice di controllo di parità 5) Rivelazione e correzione d errore 6) Standard

Dettagli

GRAFICI DI RETTE. Calcolando i valori delle coordinate è possibile trovare i punti e disegnare il grafico di una qualsiasi relazione come y = 2x 5.

GRAFICI DI RETTE. Calcolando i valori delle coordinate è possibile trovare i punti e disegnare il grafico di una qualsiasi relazione come y = 2x 5. GRAFICI DI RETTE Calcolando i valori delle coordinate è possibile trovare i pnti e disegnare il grafico di na qalsiasi relazione come = 2 5. ESEMPIO 1 - a. Completa le segenti coppie di coordinate relative

Dettagli

Il moto di un proiettile

Il moto di un proiettile Il moto di n proiettile Capitolo 6 La descrizione del moto Composizione dei moti Abbiamo stdiato i moti nidimensionali di na particella. ra estendiamo il discorso ai moti che avvengono in n piano, che

Dettagli

Capitolo III Cenni di cinematica dei fluidi

Capitolo III Cenni di cinematica dei fluidi Capitolo III Cenni di cinematica dei flidi III. Elementi caratteristici del moto. Nella descriione del moto di n flido è tile far riferimento a particolari famiglie di cre, nel segito sinteticamente descritte.

Dettagli

ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 5 IS-LM in economia aperta Mercato del lavoro

ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 5 IS-LM in economia aperta Mercato del lavoro ECONOMIA OITICA II - ESERCITAZIONE IS-M in economia aperta Mercato del lavoro Esercizio Considerate n economia aperta agli scambi con l estero, con n tasso di cambio flessibile, caratterizzata dalle segenti

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO DI ATTIVITA DI RADON IN ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO MEDIANTE SCINTILLAZIONE LIQUIDA

DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO DI ATTIVITA DI RADON IN ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO MEDIANTE SCINTILLAZIONE LIQUIDA Data emissione: 18/07/006 Pagina 1 di 10 IDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIOE... pag.. PRICIPIO DEL METODO... pag. 3. REAGETI... pag. 4. STRUMETAZIOE E MATERIALI... pag. 5. MODALITA OPERATIVE... pag.

Dettagli

Processi di Deposizione

Processi di Deposizione Modelli di Dispersione degli Inqinanti in Aria 011 Parte 6 Processi di Deposiione dott. Roberto Soi dott. Andrea Bolignano li inqinanti emessi nel PBL, drante la loro dispersione in aria sbiscono processi

Dettagli

01 Illuminazione a led

01 Illuminazione a led COMUNE DI COPPARO ENERGY DAY 10 Ottobre 2017 01 Illminazione a led Perché sare i LED? Il mercato del LED ha na crescita notevole negli ltimi anni Perché il LED sta avanzando così velocemente? I costi di

Dettagli

Modello matematico di un sistema fisico

Modello matematico di un sistema fisico Capitolo. NTRODUZONE. Modello matematico di n sistema fisico La costrzione del modello matematico è anche n procedimento che permette di comprendere a pieno il fenomeno fisico che si vol descrivere. Compromesso

Dettagli

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI orso 01/013 METODO DEGI EEMENTI FINITI Analisi di Problemi di Instabilità (ckling) Il fenomeno dell'instabilità rigarda i corpi con almeno na dimensione molto piccola rispetto alle altre (ad esempio na

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE TESI DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CHIMICA E DEI PROCESSI INDUSTRIALI SVILUPPO DI ESPANSI POLIURETANICI DA MATERIE PRIME RINNOVABILI

Dettagli

2. ANALISI DELLA DEFORMAZIONE

2. ANALISI DELLA DEFORMAZIONE . ANALISI DELLA DEFORMAZIONE Un elemento monodimensionale soggetto ad na forza di trazione o compressione sbisce na variazione di lnghezza Δl (rispettivamente n allngamento o n accorciamento) rispetto

Dettagli

SoniQ II. Filtri antibatterici con tasche saldate ad ultrasuoni

SoniQ II. Filtri antibatterici con tasche saldate ad ultrasuoni SoniQ II Filtri antibatterici con tasche saldate ad ltrasoni SoniQ II Filtri antibatterici con tasche saldate ad ltrasoni APPLICAZIONI I filtri a tasche SoniQ II sono saldati ad ltrasoni (da ci il nome)

Dettagli

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie STATI DELLA MATERIA Prof. Manuel Sergi MATERIA ALLO STATO GASSOSO MOLECOLE AD ALTA ENERGIA CINETICA GRANDE DISTANZA TRA LE MOLECOLE LEGAMI INTERMOLECOLARI DEBOLI

Dettagli

METODI DI RAPPRESENTAZIONE DI UN SISTEMA

METODI DI RAPPRESENTAZIONE DI UN SISTEMA METODI DI RAPPRESENTAZIONE DI UN SISTEMA PROPRIETA ELEMENTARI Proprietà elementari dei componenti idraulici Proprietà elementari dei componenti termici Proprietà elementari dei componenti meccanici Proprietà

Dettagli

Lavorazioni per asportazione di truciolo

Lavorazioni per asportazione di truciolo Lavorazioni per asportazione di truciolo Distacco di alcune parti di materiale dal pezzo attraverso l interazione con utensili che agiscono in maniera progressiva - cinematica del taglio - meccanica del

Dettagli

Taking small steps together, always ahead, towards a better world. ScandMist MA. Abbattitore di nebbie d olio per il settore metalmeccanico

Taking small steps together, always ahead, towards a better world. ScandMist MA. Abbattitore di nebbie d olio per il settore metalmeccanico Taking small steps together, always ahead, towards a better world ScandMist MA Abbattitore di nebbie d olio per il settore metalmeccanico ScandMist MA Abbattitore di nebbie d olio per il settore metalmeccanico

Dettagli

INCOERENZA TEMPORALE Dispensa per il corso di Economia Politica Ecomark (A-Lh)

INCOERENZA TEMPORALE Dispensa per il corso di Economia Politica Ecomark (A-Lh) INCOERENZA TEMPORALE Dispensa per il corso di Economia Politica Ecomark (A-Lh) Riccarda Longaretti A.A. 2013-2014 L incoerenza temporale si basa sll incapacità dei policymaker di mantenere la promessa

Dettagli

Corso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09. Prof. Zanrè Roberto Oggetto: corso chimica-fisica. Esercizi: i Vettori

Corso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09. Prof. Zanrè Roberto   Oggetto: corso chimica-fisica. Esercizi: i Vettori Corso di Chimica-Fisica A.A. 2008/09 Prof. Zanrè Roberto E-mail: roberto.anre@gmail.com ggetto: corso chimica-fisica Esercii: i Vettori Appnti di leione Indice Somma di vettori 2 Differena di vettori 3

Dettagli

Dinamica dei Fluidi. Moto stazionario

Dinamica dei Fluidi. Moto stazionario FLUIDODINAMICA 1 Dinamica dei Fluidi Studia il moto delle particelle di fluido* sotto l azione di tre tipi di forze: Forze di superficie: forze esercitate attraverso una superficie (pressione) Forze di

Dettagli

Meccanica dei continui

Meccanica dei continui 05ttI_NUNZIANTE_00 0/07/ :5 Pagina 5 Meccanica dei contini Il capitolo introdce la teoria della deformazione del contino solido, a partire dal tensore di deformazione finita di Green-Lagrange e passando

Dettagli

Documento #: Doc_a9_(4).doc. Il punzonamento

Documento #: Doc_a9_(4).doc. Il punzonamento Il pnzonamento Il pnzonamento è qel fenomeno prodotto da na forza applicata s n area relativamente contenta, in na strttra bidimensionale piana Il pnzonamento provoca na rottra per taglio con traslazione,

Dettagli

Capitolo 5 Problemi e sistemi di controllo

Capitolo 5 Problemi e sistemi di controllo Capitolo 5 Problemi e sistemi di controllo 1. Problemi di controllo: de esempi In qesto capitolo, verranno indicati e discssi i lineamenti generali di n problema di controllo in qanto tale; spogliato,

Dettagli

A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Prima prova intermedia 19 aprile 2010

A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Prima prova intermedia 19 aprile 2010 A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Stdi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa Prima prova intermedia 9 aprile Esercizio Al ristorante Socari de primi de secondi tre dolci e qattro coperti

Dettagli

FISICA TECNICA AMBIENTALE

FISICA TECNICA AMBIENTALE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL ARCHITETTURA FISICA TECNICA AMBIENTALE Trasmissione del calore: La convezione Prof. Gianfranco Caruso A.A. 2013/2014 Convezione (convehere = trasportare) Il meccanismo di

Dettagli

SOLUZIONI. Ingrediente Costo ( /kg) Spaghetti 1 Riso 1 Pomodori 1 Tonno sott olio 5 Seppie 6 Olio in bottiglia 6

SOLUZIONI. Ingrediente Costo ( /kg) Spaghetti 1 Riso 1 Pomodori 1 Tonno sott olio 5 Seppie 6 Olio in bottiglia 6 A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Stdi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa Primo appello novembre 6 SOLUZIONI Esercizio Una mensa offre n menù con scelte di primi (risotto alla pescatora

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO 2016 - QUESTIONARIO QUESITO 1

LICEO SCIENTIFICO 2016 - QUESTIONARIO QUESITO 1 www.matefilia.it LICEO SCIENTIFICO 2016 - QUESTIONARIO QUESITO 1 È noto che e x2 dx = π. Stabilire se il nmero reale, tale che e x2 dx = 1, è positivo o negativo. Determinare inoltre i valori dei segenti

Dettagli

A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Seconda prova intermedia 13 giugno 2011

A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa 1 Seconda prova intermedia 13 giugno 2011 A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Stdi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa Seconda prova intermedia gigno Nome: Cognome: Matricola: voglio sostenere la prova orale il giorno venerdì //

Dettagli

Lezione 2 Teoria dei vettori Sistemi di forze

Lezione 2 Teoria dei vettori Sistemi di forze 1 Facoltà di Ingegneria di Messina Corso di Scienza delle Costrzioni 1 Lezione 2 Teoria dei ettori Sistemi di forze Prof. Ing.. Giseppe Ricciardi A.A. 2010-2011 2011 2 Teoria dei ettori 3 Teoria dei ettori

Dettagli

Equilibrio e stabilità di sistemi dinamici. Linearizzazione di sistemi dinamici

Equilibrio e stabilità di sistemi dinamici. Linearizzazione di sistemi dinamici Eqilibrio e stabilità di sistemi dinamici Linearizzazione di sistemi dinamici Linearizzazione di sistemi dinamici Linearizzazione di na fnzione reale Linearizzazione di n sistema dinamico Esempi di linearizzazione

Dettagli

SULLA ROTTURA PER RIFOLLAMENTO DI LAMINATI COMPOSITI PLURISTRATO

SULLA ROTTURA PER RIFOLLAMENTO DI LAMINATI COMPOSITI PLURISTRATO Associazione Italiana per l Analisi delle Sollecitazioni (AIAS) Giornata di stdio sl tema: Strttre in materiali compositi: problematiche e prospettive. Università degli Stdi della Calabria - 16 maggio

Dettagli

1 FONDAMENTI FISICI E FENOMENOLOGICI

1 FONDAMENTI FISICI E FENOMENOLOGICI 1 FONDAMENTI FISICI E FENOMENOLOGICI L atmosfera è qell involcro gassoso che circonda l intero globo terrestre. E n ambiente complesso e vario, in perenne movimento e trasformazione, che difende e separa

Dettagli

x Ragazza x Fido Esercizio 1

x Ragazza x Fido Esercizio 1 A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Stdi in Ingegneria Informatica Ricerca Operativa Primo appello novembre Nome: Cognome: Barrare la casella corrispondente: Larea Ing. Informatica Altro Esercizio

Dettagli

Statica dei fluidi & Termodinamica: I principio, gas perfetti e trasformazioni, calore

Statica dei fluidi & Termodinamica: I principio, gas perfetti e trasformazioni, calore Statica dei fluidi & Termodinamica: I principio, gas perfetti e trasformazioni, calore Legge di Stevino La pressione in un liquido a densità costante cresce linearmente con la profondità Il principio di

Dettagli

Modelli di popolazioni multispecie

Modelli di popolazioni multispecie Corso di Biologia dei Sistemi A.A. 05/6 Modelli di popolazioni mltispecie Prof. Carlo Cosentino Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università degli Stdi Magna Graecia di Catanzaro tel: 096-369405

Dettagli

EFFETTI NON LINEARI NELLA RESISTENZA SISMICA DI STRUTTURE PREFABRICATE CON CONNESSIONI A SECCO

EFFETTI NON LINEARI NELLA RESISTENZA SISMICA DI STRUTTURE PREFABRICATE CON CONNESSIONI A SECCO EFFETTI NON LINEARI NELLA RESISTENZA SISMICA DI STRUTTURE PREFABRICATE CON CONNESSIONI A SECCO Alessandra Aprile (1), Andrea Benedetti (2), Federica Marani (2) Dipartimento ENDIF, Via Saragat 1, Ferrara

Dettagli

Illustrazione 1: Sviluppo dello strato limite idrodinamico in un flusso laminare interno a un tubo circolare

Illustrazione 1: Sviluppo dello strato limite idrodinamico in un flusso laminare interno a un tubo circolare 1 Flusso interno Un flusso interno è caratterizzato dall essere confinato da una superficie. Questo fa sì che lo sviluppo dello strato limite finisca per essere vincolato dalle condizioni geometriche.

Dettagli

5. Calcolo termodinamico e fluidodinamico di progetto di un riscaldatore d aria con fluidi in controcorrente.

5. Calcolo termodinamico e fluidodinamico di progetto di un riscaldatore d aria con fluidi in controcorrente. 5. Calcolo termodinamico e fluidodinamico di progetto di un riscaldatore d aria con fluidi in controcorrente. Si vuole effettuare il dimensionamento di un riscaldatore d aria con fluidi in controcorrente

Dettagli

CAPITOLO 4. Invertitore trifase di tensione in onda quadra e a PWM

CAPITOLO 4. Invertitore trifase di tensione in onda quadra e a PWM CAPITOLO 4 Invertitore trifase di tensione in onda qadra e a PWM 4. - L'invertitore trifase di tensione I principali motori in alternata tilizzati negli azionamenti elettrici sono motori trifase asincroni

Dettagli

delle curve isoterme dell anidride carbonica

delle curve isoterme dell anidride carbonica COMPORTAMENTO DEI GAS REALI l andamento delle curve isoterme dell anidride carbonica mostra che: a temperature elevate le isoterme assomigliano a quelle di un gas perfetto Diagramma di Andrews a temperature

Dettagli

ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI

ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (0319a.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/scamb/ 19/03/2012 VISCOSITÀ La viscosità è un fenomeno che si manifesta in

Dettagli

Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD

Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD ConoscereLinux - Modena Linux User Group Dr. D. Angeli diego.angeli@unimore.it Sommario 1 Introduzione 2 Equazioni di conservazione 3 CFD e griglie

Dettagli

I fluidi Approfondimento I

I fluidi Approfondimento I I fluidi Approfondimento I statica dei fluidi Legge di Stevino, Principio di Pascal, Principio di Archimede e applicazioni dinamica dei fluidi ideali Flusso di un fluido e continuità Equazione di Bernoulli

Dettagli

Capitolo 3 - Parte II Circuiti MSI: ROM e PLA

Capitolo 3 - Parte II Circuiti MSI: ROM e PLA Appnti di Elettronica Digitale Capitolo - Parte II Circiti MSI: ROM e PLA Rom: Read Only Memory... Esempio...5 Osservazioni: EPROM e EEPROM...8 PLA: Programmale Logic Array...8 Osservazione: le PAL (Programmale

Dettagli

La corrente di un fluido

La corrente di un fluido La corrente di un fluido 0 La corrente di un fluido è il movimento ordinato di un liquido o di un gas. 0 La portata q è il rapporto tra il volume di fluido V che attraversa una sezione in un tempo t ed

Dettagli

Esperienza 1/3: viscosità. della glicerina. Laboratorio di Fisica 1 A. Baraldi, M. Riccò. Università di Parma. a.a. 2012/2013

Esperienza 1/3: viscosità. della glicerina. Laboratorio di Fisica 1 A. Baraldi, M. Riccò. Università di Parma. a.a. 2012/2013 Esperienza 1/3: viscosità Università di Parma della glicerina a.a. 2012/2013 Laboratorio di Fisica 1 A. Baraldi, M. Riccò Coefficiente di viscosità La viscosità è quella grandezza fisica che ci permette

Dettagli

Lecture 18. Text: Motori Aeronautici Mar. 26, Mauro Valorani Università La Sapienza. Analisi dimensionale delle turbomacchine

Lecture 18. Text: Motori Aeronautici Mar. 26, Mauro Valorani Università La Sapienza. Analisi dimensionale delle turbomacchine Lecture 18 Analisi Text: Motori Aeronautici Mar. 26, 2015 Analisi Mauro Valorani Università La Sapienza 18.331 Agenda Analisi 1 Numero di giri e 18.332 Analisi L analisi e il confronto tra le turbomacchine

Dettagli

Non-commercial use only

Non-commercial use only emergency care jornal Intossicazioni acte registrate al Pronto Soccorso dell Azienda Ospedaliera integrata con l Università di Salerno nel periodo da Aprile 29 a Settembre 211 N. M. Vitola*, M. De Roberto**,

Dettagli

+ + = 3 = = = + + ESERCIZIO 4A: Calcolare l antitrasformata Zeta della seguente funzione F(z)

+ + = 3 = = = + + ESERCIZIO 4A: Calcolare l antitrasformata Zeta della seguente funzione F(z) ESERCIZIO : Calcolare l antitrasformata Zeta della segente fnione F F La fnione F è raionale fratta col denominatore di grado maggiore del grado del nmeratore. La procedra di antitrasformaione consiste

Dettagli

UN ANALISI CRITICA DEI COSTI DI UNA VALUTA COMUNE (sintesi da De Grauwe)

UN ANALISI CRITICA DEI COSTI DI UNA VALUTA COMUNE (sintesi da De Grauwe) UN NLISI CRITIC DEI COSTI DI UN VLUT COMUNE (sintesi da De Grawe) È proprio vero che la rinncia ad alcni strmenti di politica economica a casa dell adesione a n UNIONE MONETRI rappresenta n costo elevato

Dettagli

IDROSTATICA leggi dell'equilibrio. IDRODINAMICA leggi del movimento

IDROSTATICA leggi dell'equilibrio. IDRODINAMICA leggi del movimento IDROSTATICA leggi dell'equilibrio IDRODINAMICA leggi del movimento La materia esite in tre stati: SOLIDO volume e forma propri LIQUIDO volume proprio ma non una forma propria (forma del contenitore) AERIFORME

Dettagli

Decine e unità 1 Raggruppa per 10 e registra in tabella.

Decine e unità 1 Raggruppa per 10 e registra in tabella. nmeri Decine e nità 1 Raggrppa per 10 e registra in tabella. = nità = decina Ogni elemento si chiama nità (). 10 nità formano na decina (). Scrivi in cifre e in parola i nmeri rappresentati s ogni abaco.

Dettagli

Un analisi critica dei costi di una valuta comune (sintesi da De Grauwe, Economia dell unione monetaria)

Un analisi critica dei costi di una valuta comune (sintesi da De Grauwe, Economia dell unione monetaria) Un analisi critica dei costi di na valta comne (sintesi da De Grawe, conomia dell nione monetaria) È proprio vero che la rinncia ad alcni strmenti di politica economica a casa dell adesione a n UNION MONTRI

Dettagli

Teoria dei grafi: ricerca di percorsi a minimo costo Ing. Valerio Lacagnina

Teoria dei grafi: ricerca di percorsi a minimo costo Ing. Valerio Lacagnina Metodi diide-et-impera, programmazione dinamica e algoritmi greed La programmazione dinamica, come il metodo diide-et-impera, risole n problema mettendo insieme le solzioni di n certo nmero di sottoproblemi.

Dettagli

Esercizi di respirazione e Produzione del suono

Esercizi di respirazione e Produzione del suono Esercizi di respirazione e prodzione del sono Per sonare no strmento ad ottone la respirazione è di fondamentale importanza, ma non è fine a se stessa. La respirazione dovrebbe essere considerata come

Dettagli

MODULO BIMESTRALE N.1:Le Grandezze in Fisica

MODULO BIMESTRALE N.1:Le Grandezze in Fisica CLASSE PRIMAFISICA MODULO BIMESTRALE N.1:Le Grandezze in Fisica Conoscere il concetto di grandezza, di misura, di unità di misura, di equivalenza e gli strumenti matematici per valutare le grandezze. ABILITA

Dettagli

I Segnali nella comunicazione

I Segnali nella comunicazione I Segnali nella comunicazione Nella lingua italiana il termine segnale indica una convenzione, la cui unzione è quella di comunicare qualcosa ( segnale di Partenza, segnale di aiuto, segnale stradale ecc.).

Dettagli

Densita. FLUIDI : liquidi o gas. macroscop.:

Densita. FLUIDI : liquidi o gas. macroscop.: 6-SBAC Fisica 1/10 FLUIDI : liquidi o gas macroscop.: microscop.: sostanza che prende la forma del contenitore che la occupa insieme di molecole tenute insieme da deboli forze di coesione (primi vicini)

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE TESI DI LAUREA IN INGEGNERIA DEI PROCESSI INDUSTRIALI E DEI MATERIALI CLASSE 10 INGEGNERIA INDUSTRIALE (DM

Dettagli

Le valvole e il moto nei condotti di aspirazione e scarico (da G. Ferrari, Motori a Combustione Interna)

Le valvole e il moto nei condotti di aspirazione e scarico (da G. Ferrari, Motori a Combustione Interna) Le valvole e il moto nei condotti di aspirazione e scarico (da G. Ferrari, Motori a Combustione Interna) Le valvole regolano il flusso dei fluidi in entrata e uscita dal cilindro dei motori a 4 tempi,

Dettagli

Fig.9-12: Schema di controllo in retroazione (FB) e in avanti (FF)

Fig.9-12: Schema di controllo in retroazione (FB) e in avanti (FF) IX6: Schemi i controllo più complessi on qesta terminologia vengono inicati schemi i controllo iversi rispetto allo schema classico in retroazione (e qini, in qesto senso, più complessi), costititi a n

Dettagli

Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi)

Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi) In un fluido Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi) le molecole non sono vincolate a posizioni fisse a differenza di quello che avviene nei solidi ed in particolare nei cristalli Il numero di molecole

Dettagli

L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein)

L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein) L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA POSTULATO DI DE BROGLIÈ Se alla luce, che è un fenomeno ondulatorio, sono associate anche le caratteristiche corpuscolari della materia

Dettagli

Lezione 10 Moto dei fluidi

Lezione 10 Moto dei fluidi Lezione 10 Moto dei fluidi Caratterizzazione del moto Consideriamo soltanto il caso di liquidi in moto nei condotti. Parametri descrittivi del moto: Portata Q di un condotto: è il volume di liquido che

Dettagli

MODELLI DI DOMANDA E UTILITÀ ALEATORIA

MODELLI DI DOMANDA E UTILITÀ ALEATORIA MODELLI DI DOMANDA E TILITÀ ALEATORIA SPOSTAMENTO: RISLTATO DI NMEROSE SCELTE COMPITE DAGLI TENTI DEL SERVIZIO DI TRASPORTO MODELLI DI DOMANDA: TENTANO DI RIPRODRRE I COMPORTAMENTI DI SCELTA DI TRASPORTO

Dettagli

Gli appunti contenuti nel presente file sono la sintesi di una lezione e costituiscono un ausilio didattico nell ambito del corso di Complementi di

Gli appunti contenuti nel presente file sono la sintesi di una lezione e costituiscono un ausilio didattico nell ambito del corso di Complementi di Gli appnti contenti nel presente ile sono la sintesi di na lezione e costitiscono n asilio didattico nell amito del corso di Complementi di Macchine, tento presso la Facoltà di Ingegneria dell Università

Dettagli

Proprietà volumetriche delle sostanze pure. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale

Proprietà volumetriche delle sostanze pure. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale Proprietà volumetriche delle sostanze pure Principi di Ingegneria Chimica Ambientale le fasi di una specie pura Una sostanza la cui composizione chimica non varia in tutta la massa presa in considerazione

Dettagli

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni. Lezione n.2. Prof. D. P. Coiro

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni. Lezione n.2. Prof. D. P. Coiro Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni Lezione n.2 Prof. D. P. Coiro coiro@unina.it www.dias.unina.it/adag/ Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Corio - Intro Il Velivolo 1

Dettagli

Astrazione dell implementazione. Il processore: unità di elaborazione e unità di controllo (2) Il controllo della ALU.

Astrazione dell implementazione. Il processore: unità di elaborazione e unità di controllo (2) Il controllo della ALU. Astrazione dell implementazione Il processore: nità di elaborazione e nità di lo (2) Architettre dei Calcolatori (lettere A-I) Ideal emory ress Net ress Rd Rs Rt 5 5 5 Rw Ra Rb -bit Registers A B als Conditions

Dettagli

IDRODINAMICA. Si chiama portata, il volume di fluido che defluisce attraverso una sezione nell unità di tempo; si indica con il simbolo Q [L 3 /T].

IDRODINAMICA. Si chiama portata, il volume di fluido che defluisce attraverso una sezione nell unità di tempo; si indica con il simbolo Q [L 3 /T]. IDRODINAMICA Portata e velocità media Si chiama portata, il volume di fluido che defluisce attraverso una sezione nell unità di tempo; si indica con il simbolo Q [L 3 /T]. In una corrente d acqua la velocità

Dettagli

SISTEMA PENSIONISTICO. Per una riforma equa e sostenibile nel tempo

SISTEMA PENSIONISTICO. Per una riforma equa e sostenibile nel tempo SISTEMA PENSIONISTICO Per na riforma eqa e sostenibile nel tempo 1 PILASTRO SISTEMA A RIPARTIZIONE/1 FINANZIANO I LAVORATORI (attraverso il versamento di n aliqota contribtiva) LE PENSIONI No accmlo fondi

Dettagli

Lezione 21: Gli stati di aggregazione della materia

Lezione 21: Gli stati di aggregazione della materia Lezione 21 - pag.1 Lezione 21: Gli stati di aggregazione della ateria 21.1. Lo stato solido L'ipotesi atoica pò spiegare anche alcne proprietà della ateria a noi olto failiari, coe per esepio il loro stato

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande)

LA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande) LA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande) Allo scopo di interpolare un istogramma di un carattere statistico X con una funzione continua (di densità), si può far ricorso nell analisi statistica alla

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 3 AA Appunti sugli Amplificatori Operazionli. M. De Vincenzi

Esperimentazioni di Fisica 3 AA Appunti sugli Amplificatori Operazionli. M. De Vincenzi Esperimentazioni di Fisica 3 AA 2010-2011. Appnti sgli Amplificatori Operazionli M. De Vincenzi 1 Introdzione L amplificatore operazionale è n amplificatore differenziale di tensione con scita in tensione

Dettagli

Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica

Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica Stati della materia (classificazione assai approssimativa!) Solido: ha una forma propria, poco compressibile, alta densità Liquido: non ha una forma propria, poco

Dettagli

Dall idrostatica alla idrodinamica. Fisica con Elementi di Matematica 1

Dall idrostatica alla idrodinamica. Fisica con Elementi di Matematica 1 Dall idrostatica alla idrodinamica Fisica con Elementi di Matematica 1 Concetto di Campo Insieme dei valori che una certa grandezza fisica assume in ogni punto di una regione di spazio. Esempio: Consideriamo

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata

Università di Roma Tor Vergata Università di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TERMOTECNICA TRASMISSIONE DEL CALORE: RESISTENZA DI CONTATTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com

Dettagli

Proprietà volumetriche delle sostanze pure. Termodinamica dell Ingegneria Chimica

Proprietà volumetriche delle sostanze pure. Termodinamica dell Ingegneria Chimica Proprietà volumetriche delle sostanze pure Termodinamica dell Ingegneria Chimica le fasi di una specie pura Una sostanza la cui composizione chimica non varia in tutta la massa presa in considerazione

Dettagli

CAP 2 Flussi viscosi e resistenza aerodinamica

CAP 2 Flussi viscosi e resistenza aerodinamica Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni CAP 2 Flussi viscosi e resistenza aerodinamica Prof. F. Nicolosi Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. F. Nicolosi 1 RESISTENZA AERODINAMICA

Dettagli