Destino di alimenti non conformi ai criteri di sicurezza
|
|
- Modesto Florindo Scala
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Destino di alimenti non conformi ai criteri di sicurezza
2 Se una partita di alimento non soddisfa i criteri di sicurezza alimentare l OSA adotta provvedimenti modulati in base alla gravità della situazione
3 L OSA adotta i provvedimenti previsti ai punti 2, 3 e 4 dell art. 7, adotta le opportune misure correttive previste nel programma HACCP
4 adotta ogni altra misura utile per proteggere la salute umana ricerca cause e motivazioni che hanno portato a quel risultato insoddisfacente
5 Procedura di ritiro o richiamo (art. 19 del Reg. CE n. 178/2002) Vale sistematicamente per i prodotti in fase di vendita al dettaglio
6 È possibile un ulteriore ulteriore trasformazione con un trattamento che elimini (in modo efficace e documentabile) il rischio igienico-sanitario evidenziato
7 La partita trasformata può essere destinata a consumo umano o animale a patto che ciò non causi un rischio per la salute umana o animale
8 Questo ricupero deve essere previsto nel programma HACCP e deve essere autorizzato dall autorit autorità sanitaria competente
9 Obblighi dell OSA
10 L OSA provvede affinché le sue produzioni rispettino i criteri microbiologici UE In quale modo?
11 Agendo sul piano HACCP, facendo in modo che le lavorazioni si effettuino nel rispetto delle BPL
12 Studiando i propri alimenti per assicurare che non superino i criteri nella vita commerciale a a condizioni ragionevolmente prevedibili di distribuzione, conservazione e uso
13 Come si possono ricavare simili indicazioni? Per esempio con i challenge test
14 Reg. CE 2073 Allegato II «Gli studi di cui all'articolo 3, paragrafo 2, comprendono: (1) prove per determinare le caratteristiche fisico-chimiche chimiche del prodotto, quali ph, a w, contenuto salino, concentrazione di conservanti e tipo di sistema di confezionamento, tenendo conto delle condizioni di lavorazione e di conservazione, delle possibilità di contaminazione e della conservabilità prevista, (2) consultazione della letteratura scientifica disponibile e dei dati di ricerca sulle caratteristiche di sviluppo e di sopravvivenza dei microrganismi in questione»
15 Reg. CE 2073 Allegato II «Se necessario, l OSA l effettua studi ulteriori, che possono comprendere: (1) modelli matematici predittivi stabiliti per il prodotto alimentare in esame (2) la capacità dei microrganismi in questione, debitamente inoculati,, di svilupparsi o sopravvivere nel prodotto in diverse condizioni di conservazione ragionevolmente prevedibili, (3) studi per valutare lo sviluppo o la sopravvivenza dei microrganismi in questione che possono essere presenti nel prodotto durante il periodo di conservabilità, in condizioni ragionevolmente prevedibili di distribuzione, conservazione e uso»
16 Art. 3 L OSA mette in atto studi per verificare se i criteri sono rispettati per l intera l durata della conservabilità del prodotto
17 L OSA analizza gli andamenti dei risultati delle analisi Se c èc tendenza ad avere risultati non soddisfacenti,
18 l OSA apporta opportune misure correttive del processo, in modo da prevenire l insorgere di rischi microbiologici
19 Il rispetto dei criteri è assicurato e documentato effettuando opportune analisi È l OSA a stabilire la frequenza delle analisi
20 Quando Salmonella non è un concreto pericolo
21 Punto 1.8 Prodotti a base di carne destinati ad essere consumati crudi, esclusi i prodotti per i quali il procedimento di lavorazione o la composizione del prodotto eliminano il rischio di salmonella
22 Punto Formaggi, burro e panna ottenuti da latte crudo Salmonella, ma il criterio di sicurezza è Salmonella, ma
23 esclusi i prodotti per i quali il fabbricante può dimostrare ( )( che, grazie a maturazione e A w del prodotto, non vi è rischio di salmonella
24 Bisogna inquadrare come i valori di ph e A w possono ridurre concretamente il rischio Salmonella
25 Elementi di microecologia degli alimenti Attività dell acqua libera (valore di A w )
26 Elementi di microecologia degli alimenti La A w esprime la quota di acqua di un alimento non legata ad alcun componente o a soluti e che è allo stato liquido (non congelata)
27 Elementi di microecologia degli alimenti Gli alimenti possono avere un valore di A w abbastanza vario, secondo la natura e le modalità di ottenimento del prodotto stesso
28 Elementi di microecologia degli alimenti Gli alimenti freschi hanno valori di A w molto elevati (>( > 0,950 0,970) Alimenti conservati hanno A w più bassi, intorno a 0,900 (prodotti stagionati)
29 Elementi di microecologia degli alimenti Prodotti da forno e alimenti disidrati o essiccati hanno A w intorno a 0,850 0,800 Marmellate, confetture e dolciumi hanno A w medie intorno a 0,850 0,700
30 Elementi di microecologia degli alimenti Alimenti in polvere o liofilizzati hanno A w medie anche intorno a 0,300 0,250
31 Elementi di microecologia degli alimenti I principali microrganismi patogeni non duplicano sotto A w di 0,940 0,930 S. aureus e Listeria monocytogenes, però duplicano fino a 0,880
32 Elementi di microecologia degli alimenti Quasi tutti i batteri alteranti non duplicano sotto A w di 0,900 0,880 Muffe e lieviti sono più osmofili o xerofili e duplicano fino a 0,700
33 Elementi di microecologia degli alimenti Alimenti con bassi valore di A w difficilmente si alterano a causa di batteri ma possono alterarsi per proliferazione di lieviti (miele) e/o muffe
34 Elementi di microecologia degli alimenti Microrganismi non alotolleranti nén alofili non crescono se nel substrato il sale supera l 1% l
35 Elementi di microecologia degli alimenti Microrganismi alotolleranti tollerano fino a 8-10% 8 di sale Microrganismi alofili - crescono solo se nel substrato c èc almeno 10-15% 15% di sale
36 Elementi di microecologia degli alimenti Alcuni microrganismi sono estremofili e riescono a duplicare anche in soluzioni saline sature (Micrococcacee, Halomonas, Halobacterium)
37 Elementi di microecologia degli alimenti Gli osmofili tollerano concentrazioni anche alte ma date da zuccheri semplici e complessi
38 Elementi di microecologia degli alimenti La sporulazione, la germinazione delle spore e la sintesi di tossine richiedono valori di A w superiori a quello minimo di crescita
39 Elementi di microecologia degli alimenti Il valore minimo di A w per la crescita di un microrganismo si deve intendere quando altre condizioni di substrato come il ph sono ideali
40 Elementi di microecologia degli alimenti Se le condizioni del substrato variano varierà anche il valore minimo di A w per il microrganismo
41 Elementi di microecologia degli alimenti Se a ph 6,8 la A w minima per la crescita di un coliforme è di 0,910 a ph 5,5 il minimo di A w per la sua duplicazione sale a oltre 0,950
42 Elementi di microecologia degli alimenti Quando la A w del substrato scende sotto il valore di A w minimo, il microrganismo smette di duplicare, ma resta vivo per tempi più o meno lunghi
43 Elementi di microecologia degli alimenti Un calo drastico di A w causa la morte di maggior parte della popolazione microbica ma una coda residua di microrganismi può adattarsi e sopravvivere
44 Elementi di microecologia degli alimenti Acidità o alcalinità del mezzo (valore di ph)
45 Elementi di microecologia degli alimenti Quasi tutti gli alimenti hanno un ph piuttosto neutro (tra 7,0 e 6,0) o più o meno acido secondo le categorie alimentari
46 Elementi di microecologia degli alimenti Solo l albume l d uovod fa segnare un ph piuttosto alcalino compreso mediamente fra 7,9 e 8,4
47 Elementi di microecologia degli alimenti Gli alimenti vegetali e alcuni alimenti di origine animale (quelli fermentati) hanno ph piuttosto o molto acido poco deperibili sul piano microbiologico
48 Elementi di microecologia degli alimenti Gli alimenti di origine animale freschi o poco conservati hanno ph tendenzialmente superiori a 5,5 e fino oltre 6,0
49 Elementi di microecologia degli alimenti I batteri agenti di putrefazione non duplicano sotto ph pari a 5,8 Ciò giustifica il fatto che si tratti di alimenti più o meno deperibili
50 Elementi di microecologia degli alimenti Sotto ph 4,1 i microrganismi patogeni non duplicano e non producono tossine Già sotto ph 5,0 5,5 si ha un rallentamento della duplicazione
51 Elementi di microecologia degli alimenti Batteri Gram positivi possono crescere tra ph 4,0 e 8,5 Batteri Gram negativi possono crescere tra ph 4,5 e 9,0
52 Salmonella enterica non duplica al disotto di 0,920 se il ph dell alimento è superiore a 6,2 al disotto di 0,940 se il ph dell alimento è tra 6,2 e 5,4 al disotto di 0,950 se il ph dell alimento è inferiore a 5,4
53 Tenete presente Salmonella smette di duplicare in un alimento anche per effetto di altri fattori (potenziale OR, temperatura, antimicrobici)
54 Saranno i challenge test a potere stabilire con certezza se l alimento l può bloccare con efficacia la crescita di Salmonella
55 Compiti dell Autorit Autorità sanitaria
56 L autorità sanitaria verifica che l OSA rispetti i criteri microbiologici previsti dal Reg. 2073
57 Non una mera valutazione analitica di parametri microbiologici, ma un azione professionale più articolata
58 Verifica che i prodotti elaborati e posti commercio rispettino in concreto i criteri microbiologici previsti
59 Procede a ulteriori controlli analitici per individuare altri microrganismi o loro tossine o loro metaboliti
60 Soprattutto, verifica che il sistema HACCP sia applicato in modo razionale e che l OSA l adotti le opportune misure correttive
61 Consigli applicativi
62 Stimolare gli OSA a verificare se ricadono o meno nel campo di applicazione del Reg. 2073
63 Se vi ricadono, stimolare gli OSA a procedere a revisione del manuale HACCP
64 Nel caso di alimenti pronti costituiti da prodotti a base di carne si applicano due criteri di sicurezza (L. monocytogenes e a volte Salmonella)
65 Analisi su alimenti pronti : prevedere la determinazione di ph e A w per sapere se eseguire la determinazione quantitativa di L. monocytogenes
66 Stimolare gli OSA a conoscere meglio il proprio prodotto sotto il profilo chimico-fisico (ph A w ) e non solo sensoriale
67 A w non è un parametro facile da determinare e gli apparecchi validi a questo fine sono costosi e non alla portata di tutti
68 Consigli applicativi
69 Le aziende alimentari sotto il controllo delle Autorità di Urbino si possono così schematizzare
70 Industrie di alimenti non di origine animale - Panifici e prodotti da forno (piadinerie) - Aziende che producono integratori - Birrerie - Produzione di acque minerali - Bevande analcoliche e alcoliche - Industrie conserviere
71 Sono tutte aziende che producono alimenti pronti ma a nessuna si attaglia il criterio Listeria monocytogenes
72 Per concludere i criteri di sicurezza di prodotto non sono dei semplici limiti di carica microbica
73 Sono parametri grazie ai quali l OSA l può validare l efficacia del sistema di controllo HACCP sull igiene delle produzioni
74 Una svolta significativa per l Igiene l degli alimenti Non più un controllo di prodotto a campione su singole partite
75 ma un controllo di processo grazie al quale l Autoritl Autorità sanitaria può verificare che l OSA l ha davvero sotto controllo le sue produzioni
76 OSA e Autorità sanitaria devono conoscere bene gli alimenti perché sono questi che condizionano moltiplicazione e sopravvivenza dei microrganismi
77 È opportuno non parlare più di Microbiologia degli alimenti ma di Microecologia degli alimenti
78
3,5. Detection Limit 2,5. LOg UFC/g. Control 1,5 0,5. Psy Meso Gram - H2S p LAB Yeasts. Microbial group
TRATTATO NON TRATTATO 4 3,5 LOg UFC/g 3 2,5 2 1,5 Detection Limit Control Treated 1 0,5 0 Psy Meso Gram - H2S p LAB Yeasts Microbial group * HHP è un valido strumento per l estensione della shelf-life
DettagliGestione del rischio nella sicurezza alimentare e HACCP. Slide 1
Slide 1 Hazard Analysis Critical Control Points I 7 principi condurre l analisi dei pericoli determinare i CCP stabilire i limiti critici stabilire un sistema di monitoraggio CCP stabilire azioni correttive
DettagliALLEGATO 4. Limiti di Contaminazione Microbica
ALLEGATO 4 Limiti di Contaminazione Microbica I valori limite microbiologici consigliati riportati nelle tabelle seguenti non devono essere superati affinché il prodotto sia conforme da punto di vista
DettagliWATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio
WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE Contesto sanitario 1 COMPITI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI 2 Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 Il presente
DettagliTest tecnico per culture starter di batteri lattici 2012
Test tecnico per culture starter di batteri lattici 2012 Il presente rapporto contiene l esame tecnico per culture STARTER di batteri lattici per la fermentazione malolattica. Lo scopo non è quello di
DettagliGestione delle NC microbiologiche
Gestione delle NC microbiologiche IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO DEGLI ALIMENTI: CAMPIONAMENTO, INTERPRETAZIONE DEL RISULTATO, FLUSSI INFORMATIVI e GESTIONE DELLE NC Torino 10-11 11 giugno 2013 Asti 18-19
DettagliCriteri di valutazione della qualità dell acqua e Water Safety Plans
Criteri di valutazione della qualità dell acqua e Water Safety Plans Lucia Bonadonna Istituto Superiore di Sanità lucybond@iss.it Corso Acque destinate al consumo umano: l'applicazione del Decreto Legislativo
DettagliTrasformazione e conservazione di alimenti di origine vegetale a livello domestico. Le cose da conoscere (oltre ad una gustosa ricetta)
Trasformazione e conservazione di alimenti di origine vegetale a livello domestico Le cose da conoscere (oltre ad una gustosa ricetta) Città di Feltre 03 luglio 2013 Dr Oscar Cora SIAN ULSS 1 CLASSIFICAZIONE
DettagliScienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare
Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare Sai quali muffe ci sono nel tuo frigorifero? Impariamo a riconoscere le muffe pericolose Dott.ssa Paola Giorni, PhD Dipartimento di Scienze
Dettagli3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE)
3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE) Esaminati 147 campioni. Tab.35: Standard di riferimento per manipolati misti crudi da cuocere
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA Chimica e laboratorio classe V A Anno scolastico 2008-2009
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Chimica e laboratorio classe V A Anno scolastico 2008-2009 ISTITUTO TECNICO AGRARIO Via Scacciapensieri, 8 53100 Siena tel. 0577/332411-332477 FAX 0577/333243 INSEGNANTE: LILIANA
DettagliMaterie prime vegetali ed animali. idoneità dei sistemi di trasporto. temperature di trasporto. - fresche - refrigerate - congelate
roblematiche tecnologiche legate alla conservazione i materie prime e semilavorati di origine vegetale ed nimale all interno della azienda Materie prime vegetali ed animali - fresche - refrigerate - congelate
DettagliSTUDIO DI SETTORE WG61A
STUDIO DI SETTORE WG61A ATTIVITÀ 46.17.01 AGENTI E RAPPRESENTANTI DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI, CONGELATI E SURGELATI ATTIVITÀ 46.17.02 AGENTI E RAPPRESENTANTI DI CARNI FRESCHE, CONGELATE, SURGELATE,
DettagliCORSI DI EDUCAZIONE DEGLI ADULTI PROGRAMMAZIONE
I.S.I.S. BONALDO STRINGHER CORSI DI EDUCAZIONE DEGLI ADULTI Anno scolastico 2011/2012 PROGRAMMAZIONE Disciplina: Alimenti e Alimentazione Docente: Bomben Cristina Classe: Quinta Alberghiero Udine, 26 novembre
DettagliModulo: Igiene nella ristorazione
I.P.S.S.A.R. P.Artusi Forlimpopoli Anno scolastico 2009/10 PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE Saper applicare le norme igieniche corrette nella manipolazione degli alimenti Modulo: Igiene nella ristorazione - Le
DettagliARPA Piemonte: attività di interesse sanitario
ARPA Piemonte: attività di interesse sanitario supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli altri organi di vigilanza, per i controlli di acque destinate al consumo umano, alimenti e bevande,
DettagliAcque potabili: la rete per la qualità
Seminario Acque potabili: la rete per la qualità Verso un sistema integrato di sorveglianza, monitoraggio e gestione del rischio: il modello Water Safety Plans Tolmezzo, 12 maggio 2016 T.d.P. Claudia STEFANUTTI
DettagliUFFICIO DELLE DOGANE DI RAVENNA
I Laboratori Chimici dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli costituiscono dal 1886 l Organo tecnico dell Amministrazione finanziaria e doganale italiana L Agenzia delle Dogane è nata dalla riorganizzazione
DettagliUtilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole e fontanelle cittadine.
Acqua in brocca Ciao! Io sono LABBY e vi farò da guida per l analisi dell acqua del vostro rubinetto! Utilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole
DettagliIl sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE
Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE Ferrara, 20 settembre 2011 D.ssa Barbara Ruzzon Servizio Veterinario e Igiene degli alimenti Regione Emilia-Romagna LA RETE NAZIONALE E IL
DettagliEscherichia coli VTEC. Il rischio legato al consumo di alimenti
Escherichia coli VTEC Il rischio legato al consumo di alimenti Marina Nadia Losio Elena Cosciani Guido Finazzi Barbara Bertasi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE - UFFICIO 4 LINEE GUIDA SULLE TOLLERANZE ANALITICHE APPLICABILI IN FASE DI CONTROLLO UFFICIALE Le presenti
DettagliBRC Version 7 LA NUOVA VERSIONE DEL GLOBAL STANDARD FOR FOOD SAFETY
BRC Version 7 LA NUOVA VERSIONE DEL GLOBAL STANDARD FOR FOOD SAFETY Isabella d Adda Verona, 24 Marzo 2015 GLI OBIETTIVI DELLA VERSIONE 7 a Garantire la tracciabilità lungo l intera supply-chain Dare maggiore
DettagliQUALITA MICROBIOLOGICA DEI COSMETICI: ASPETTI TECNICI E NORMATIVI CHALLENGE TEST
QUALITA MICROBIOLOGICA DEI COSMETICI: ASPETTI TECNICI E NORMATIVI CHALLENGE TEST Convegno Biolife Sesto San Giovanni_Milano, 15 maggio 2015 Barbara Besostri Riferimenti per il challenge test Riferimento
DettagliUNITA DI APPRENDIMENTO 1. E in grado di effettuare prove sperimentali per verificare le proprietà.
DISCIPLINA: TECNOLOGIA UNITA DI APPRENDIMENTO 1 TRAGUARDI DI COMPETENZE IN USCITA: E in grado di individuare le caratteristiche del materiale. E in grado di effettuare prove sperimentali per verificare
DettagliDirettiva 2013/34/UE D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 139 Le immobilizzazioni immateriali
Direttiva 2013/34/UE D. Lgs. 18 agosto 2015, n. 139 Le immobilizzazioni immateriali 25 febbraio 2016 Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario Confindustria Bergamo Quadro normativo D. Lgs. 18 agosto
DettagliDOMANDE E RISPOSTE SULLE ALTERAZIONI CROMATICHE DEGLI ALIMENTI DEPERIBILI E IL RUOLO DEL CONSUMATORE: DALLE MOZZARELLE BLU ALLA RICOTTA ROSSA
DOMANDE E RISPOSTE SULLE ALTERAZIONI CROMATICHE DEGLI ALIMENTI DEPERIBILI E IL RUOLO DEL CONSUMATORE: DALLE MOZZARELLE BLU ALLA RICOTTA ROSSA 1 Quali sono i microrganismi che possiamo trovare negli alimenti
DettagliPG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi
Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia
DettagliModena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo
ASSALZOO Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici Presenta CODEX ASSALZOO Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo Igiene dei mangimi Reg. CE n. 183/2005 Art. 20: Manuali di corretta
DettagliSEMINARIO PRODOTTI ITTICI
SEMINARIO PRODOTTI ITTICI La legislazione applicata alla commercializzazione dei prodotti della pesca Salvatore Baglieri Servizio Veterinario Igiene degli Alimenti di O. A. - AUSL 7, Ragusa Comiso 05 Marzo
DettagliBatteri lattici. Generi Lactobacillus, Carnobacterium, Weissella, Leuconostoc, Pediococcus
Batteri lattici Generi Lactobacillus, Carnobacterium, Weissella, Leuconostoc, Pediococcus Lactobacillus: naturalmente presenti sulle materie prime, sia aggiunti agli alimenti come componenti di colture
DettagliELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE CON LIMITAZIONI ATECO 2007
ALLEGATO 3 al bando Bando Agevolazione alla diffusione, sul territorio piemontese, di impianti termici alimentati a fonte rinnovabile - Linea d azione I.2 ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE
DettagliALIMENTARISTA Livello 1 (12 ore)
PROGRAMMA DEL CORSO ALIMENTARISTA Rischio Livello 1 Titolo del corso Destinatari Obiettivi e Finalità Normativa di riferimento Requisiti di ammissione Durata e modalità ALIMENTARISTA Livello 1 (12 ore)
DettagliCorso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico
Corso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico Scopo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli
DettagliRiscoprire il latte appena munto
Riscoprire il latte appena munto Riscoprire il latte appena munto È ormai da diversi anni che i distributori di latte appena munto stanno avendo una costante diffusione nel nostro territorio, con un crescente
DettagliIL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI
IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI Roma e provincia nel 2014 Indice I numeri più significativi... 2 Le conseguenze della Crisi economica... 3 Il contesto nazionale... 3 I numeri di Roma: la condizione occupazionale...
DettagliDIMENSIONAMENTO CON LASTRE. SUPALUX-EA del rivestimento protettivo degli elementi strutturali in acciaio
DIMENSIONAMENTO CON LASTRE SUPALUX-EA del rivestimento protettivo degli elementi strutturali in acciaio Dimensionamento con lastre SUPALUX EA del rivestimento protettivo degli elementi strutturali in acciaio.
Dettagli4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE
Unione Industriale 61 di 94 4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO 4.11.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con cui devono essere gestite le apparecchiature di controllo,
DettagliNuove strategie di difesa contro il marciume bruno delle pesche e il marciume lenticellare delle mele
Nuove strategie di difesa contro il marciume bruno delle pesche e il marciume lenticellare delle mele M. MARI CRIOF DiProVal Università di Bologna marta.mari@unibo.it Monilia laxa Marciume bruno Monilia
DettagliControlli sanitari e sicurezza alimentare: l attività dell Istituto
Torino 22 novembre 2010 La valorizzazione del prodotto agroalimentare Controlli sanitari e sicurezza alimentare: l attività dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale Maria Caramelli Le crisi alimentari:
DettagliNel quarto trimestre 2014, dati economici contrastanti denotano ancora un clima di grande incertezza
Nel quarto trimestre 2014, dati economici contrastanti denotano ancora un clima di grande incertezza I dati sul comparto industriale manifatturiero cremonese del quarto trimestre 2014 vedono la ricomparsa
Dettagli(Testo rilevante ai fini del SEE) (2011/874/UE)
23.12.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 343/65 DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 15 dicembre 2011 che stabilisce l'elenco dei paesi terzi e dei territori da cui sono autorizzati
DettagliLinee guida applicazione Regolamento CE n 2073/2005 del 15 novembre 2005
5. MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEL REG. (CE) N. 2073/2005 NEGLI STABILIMENTI DI MACELLAZIONE E DI PRODUZIONE DI CARNI MACINATE, PREPARAZIONI DI CARNE E CARNI SEPARATE MECCANICAMENTE Introduzione Generalità
DettagliSTUDIO DI SETTORE UM27A ATTIVITÀ 52.21.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI FRUTTA E VERDURA
STUDIO DI SETTORE UM27A ATTIVITÀ 52.21.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI FRUTTA E VERDURA Settembre 2007 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TM27A - Commercio al dettaglio di frutta e verdura è stata
DettagliAREA FOOD ACCADEMIA DEI MESTIERI. casaro PROFESSIONE SECONDA EDIZIONE PROGRAMMA DEL CORSO
R ACCADEMIA DEI MESTIERI PROGRAMMA DEL CORSO MOD. 1 4 h 1 gg FORMAMENTIS INTRODUZIONE AL CORSO 1^ GIORNATA - Accoglienza, presentazione del corso, consegna materiale didattico, registrazione dati per fornitura
DettagliFunzioni Pari e Dispari
Una funzione f : R R si dice Funzioni Pari e Dispari PARI: se f( ) = f() R In questo caso il grafico della funzione è simmetrico rispetto all asse DISPARI: se f( ) = f() R In questo caso il grafico della
DettagliRispetto dei requisiti di legge per le Dichiarazioni di Conformità e i Protocolli di Ispezione dei modelli di certificazione.
Rispetto dei requisiti di legge per le Dichiarazioni di Conformità e i Protocolli di Ispezione dei modelli di certificazione Italo Vailati Desenzano 26 giugno 2013 1 Sommario Requisiti di legge Dichiarazioni
DettagliCONNESSO ALLE DERIVAZIONI IDRICHE IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI DI QUALITA AMBIENTALE DEFINITI DAL PIANO DI GESTIONE DISTRETTO IDROGRAFICO PO»
NUOVE DISPOSIZIONI DEL COMITATO ISTITUZIONALE AUTORITA DI BACINO PO: DELIBERAZIONI DI DICEMBRE 2015 DIRETTIVA «VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE CONNESSO ALLE DERIVAZIONI IDRICHE IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI
DettagliL informazione ai consumatori in materia di alimenti e bevande. Verona 19/06/2014
L informazione ai consumatori in materia di alimenti e bevande Verona 19/06/2014 Regolamento (CE) n. 767/2009 Regolamento (CE) n. 767/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, sull'immissione
DettagliDisegni di studio nella ricerca epidemiologica
Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in
DettagliI controlli per il Novel Food
I controlli per il Novel Food Integratori Alimentari Autorizzazione alla produzione, piani di campionamento e risultati Dr.ssa Amalia Vitagliano Il riconoscimento ai sensi dell art. 6 Regolamento CE 852/04
DettagliVALUTAZIONE DEI RISULTATI 1 a BATTERIA DI TEST PROGETTO ORIENSUSS
Giorgio Asproni 1808-1876 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. ASPRONI IGLESIAS Loc. Su Pardu Tel. 078123692 - Fax 0781255079 C.F. 81003350923 Email: cais01300v@istruzione.it VALUTAZIONE DEI RISULTATI 1
DettagliSperimentazione in linea lenta (aggiornamento giugno 2016)
Sperimentazione 2317-2308 in linea lenta (aggiornamento giugno 2016) Pur con risultati complessivi della linea Aretina in linea con la media regionale in termini di regolarità, nel corso del 2014 e del
DettagliDETERMINAZIONE DEI DIAMETRI E CONTROLLO FRA LABORATORI
Gruppo Interregionale Fibre Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro C.T.I.P.L.L. CLASSIFICAZIONE DI MMVFs DETERMINAZIONE DEI DIAMETRI E CONTROLLO FRA LABORATORI Studio
DettagliSezione Additivi E 951 ASPARTAME
IMPIEGO, MODALITA D USO Additivo alimentare utilizzato come edulcorante. L etichettatura dei prodotti alimentari e degli edulcoranti che contengono Aspartame devono riportare l avvertenza Contiene una
DettagliIl suino Nero di Parma: gestione della fase di salagione della coscia e proprietà chimico fisiche e sensoriali del lombo
per lo Sviluppo Rurale: l Europa investe nelle zone rurali Il nuovo PSR e la biodiversità animale del territorio parmense: risultati dei progetti di filiera e opportunità future Programma di Sviluppo Rurale
DettagliConcetti principale della lezione precedente
Corso di Statistica medica e applicata 9 a Lezione Dott.ssa Donatella Cocca Concetti principale della lezione precedente I concetti principali che sono stati presentati sono: Variabili su scala nominale
DettagliLa stima del valore di trasformazione
La stima del valore di trasformazione 5.XII.2005 Il valore di trasformazione Si stima in tutti i casi in cui dobbiamo stimare il valore di un bene strumentale, ovvero di un bene che entra all interno di
DettagliEconomia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 08/09)
Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 08/09) SOLUZIONE Esame (14 luglio 2009) 1. (15 p.) Si consideri il mercato della passata di pomodoro e si ipotizzi che esso sia caratterizzato dall esistenza
DettagliANALISI DEL QUESITO «UN TEST GENETICO»
ANALISI DEL QUESITO «UN TEST GENETICO» Quali linee guida per l elaborazione del quesito? Quali competenze con riferimento alla rubric- si richiedono allo studente? Esempi di svolgimento e relativa valutazione
DettagliRintracciabilità nella filiera del latte alimentare
Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare Produzione Agricola Reg. CE 852/04 Reg. CE 178/02 Reg. CE 178/02 Mangimificio Produzione zootecnica Reg. CE 852/04 Reg. CE 178/02 Prima trasformazione
DettagliPRINCIPI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE. Dr.ssa Caterina Magliocchetti
PRINCIPI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE Dr.ssa Caterina Magliocchetti Perché mangiamo? L organismo umano ha necessità di un apporto continuo e bilanciato di un certo numero di sostanze chimiche PRINCIPI NUTRITIVI
DettagliIndagine conoscitiva DONNE E OMEOPATIA
Indagine conoscitiva DONNE E OMEOPATIA Sintesi dei risultati di ricerca per Conferenza Stampa Milano, 29 ottobre 2013 A cura di Metodologia e campione di ricerca Campione: Sono state intervistate 1.000
DettagliMutuo riconoscimento di rodenticidi contenenti sostanze anticoagulanti: la linea guida delle Autorità Competenti
Mutuo riconoscimento di rodenticidi contenenti sostanze anticoagulanti: la linea guida delle Autorità Competenti Renato Cabella Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche I prodotti
DettagliCAMPIONAMENTO fondamentale analisi campionamento omogenei stessa composizione variazione l abilità persona variabilità metodo analitico realtà
CAMPIONAMENTO Un momento fondamentale di una analisi è rappresentato dal campionamento, generalmente si pensa che i campioni da analizzare siano omogenei e che abbiano in ogni punto la stessa composizione,
DettagliRischio Biologico D.lgs. 81/08
Rischio Biologico D.lgs. 81/08 TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 266 - Campo di applicazione 1. Le norme del presente Titolo si applicano a tutte le attività
DettagliE 471 MONO E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI
IMPIEGO, MODALITA D USO Additivo alimentare utilizzato come emulsionante e coadiuvante. Può essere impiegato nella quantità quanto basta in tutti gli alimenti ad eccezione (se non diversamente specificato)
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO SCIENZE DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA COMPETENZA DI Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni,
Dettagli27.IV.2010. Corso di Estimo - CLAPE - Prof. E. Micelli - Aa 2009.10
La stima del valore di trasformazione 27.IV.2010 Il valore di trasformazione Si stima in tutti i casi in cui dobbiamo stimare il valore di un bene strumentale, ovvero di un bene che entra all interno di
DettagliSTATISTICHE DESCRITTIVE Parte II
STATISTICHE DESCRITTIVE Parte II INDICI DI DISPERSIONE Introduzione agli Indici di Dispersione Gamma Differenza Interquartilica Varianza Deviazione Standard Coefficiente di Variazione introduzione Una
DettagliMappatura delle acque con particolare attenzione ai nitrati
Mappatura delle acque con particolare attenzione ai nitrati L esperienza consiste nel determinare il valore di alcuni parametri di campioni di acque e poi riportarli su una carta della Sicilia per creare
Dettaglidella provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016
Indicatori del mercato del lavoro della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016 Principali indicatori del mercato del lavoro provinciale Fonti disponibili Inps
DettagliFUNZIONI ESPONENZIALI
FUNZIONE ESPONENZIALE E FUNZIONE LOGARITMICA CRESCITA DI UNA POPOLAZIONE BATTERICA DISEQUAZIONI ESPONENZIALI E LOGARITMICHE SIMMETRIE E GRAFICI DEDUCIBILI Angela Donatiello FUNZIONI ESPONENZIALI Crescita
DettagliIl TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016
Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato
DettagliArticolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:
SCHEDA AUDIT N : 03/2010 Azienda USL auditata: USL 2 Lucca Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate: U.F. Sicurezza Alimentare e Nutrizione Data esecuzione audit: 26-27-Aprile
DettagliCONTAMINANTI AMBIENTALI
Università degli Studi di Siena Dipartimento di Scienze Ambientali G. Sarfatti Cristiana Guerranti, Guido Perra, Silvano Focardi CONTAMINANTI AMBIENTALI ANALISI DEI PRODOTTI ALIMENTARI PER SICUREZZA E
DettagliObblighi di pubblicazione concernenti i controlli sulle imprese (art.25) - Servizio Veterinario di Igiene degli Allevamenti e Produzioni zootecniche
allevamenti vitelli a carne bianca, tutti minime per la protezione dei vitelli D.Lvo 7 luglio 2011, n.126 - Piano Nazionale Benessere Animale nota Ministero della Salute prot. 0013029 - P- 13/07/2010 -
DettagliCOME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2
Università degli studi di Teramo A.A. 2015/2016 1 COME REALIZZARE UN MARKETING PLAN 2 DEFINIZIONE DI MARKETING PLAN Il marketing plan è il documento con il quale si espongono gli obiettivi e le strategie
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO PER: CONSULENTI H.A.C.C.P. EVENTO E.C.M.
in collaborazione con: C PROGRAMMA DEL CORSO PER: CONSULENTI H.A.C.C.P. EVENTO E.C.M. Durata del corso Date ed orari Edizione n. 01 TORCHIAGINA DI ASSISI Sede Edizione n. 01 TORCHIAGINA DI ASSISI Date
DettagliDecreto Ministeriale 27 marzo 2002
Per garantire un efficace sistema di rintracciabilità il Ministero delle politiche agricole e forestali, ha istituito un sistema di controllo con requisiti obbligatori di etichettatura riferiti ai prodotti
DettagliProdotto lattiero caseario tradizionale della provincia di Nuoro
Sorveglianza del rischio e tutela della salute pubblica ASL-Olbia Budoni 17-18 settembre 2007 Qualità igienico-sanitaria di Frùe Prodotto lattiero caseario tradizionale della provincia di Nuoro T.Firinu
DettagliEtichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva
Etichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva PRESCRIZIONI GENERALI INDICAZIONI OBBLIGATORIE OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA (1) mediante procedimenti meccanici (2) ITALIANO oppure TOSCANO IGP oppure SEGGIANO
DettagliLA CONSERVAZIONE DEI BUDELLI NATURALI: Puntata 2
CONSERVAZIONE : Per la conservazione dei budelli naturali si utilizza esclusivamente del sale da cucina, chiamato anche comunemente sale (sale comune). Il sale è un composto di cloruro di sodio (NaCl),
DettagliL agroalimentare. 38 tipicità SFIDA LA CRISI
38 tipicità L agroalimentare SFIDA LA CRISI L analisi dell andamento delle imprese di produzione alimentare, mostra una maggiore resistenza del settore alle vicissitudini economiche degli ultimi anni MAURA
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
Leggi d'italia Ministero della salute D.M. 18-4-2007 n. 76 Regolamento recante la disciplina igienica dei materiali e degli oggetti di alluminio e di leghe di alluminio destinati a venire a contatto con
DettagliPRODOTTI DI QUALITA. REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N del 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.
PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N. 2210 del 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PRODOTTI DOLCI, SALATI E BEVANDE A
DettagliDIPARTIMENTO ALIMENTI REPARTO DI MICROBIOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEGLI ALIMENTI E SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEGLI ALLEVAMENTI
DIPARTIMENTO ALIMENTI REPARTO DI MICROBIOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEGLI ALIMENTI E SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEGLI ALLEVAMENTI Relazione del Dirigente Responsabile dott. Paolo Boni Attività di Laboratorio
DettagliPROCEDURA OPERATIVA PER LA VALUTAZIONE DEI CENTRI APPROVATI. 1 a) Valutazione delle Attrezzature delle sale di lezione / Disposizione
0. PREMESSA PROCEDURA OPERATIVA PER LA VALUTAZIONE DEI CENTRI APPROVATI Al fine di valutare accuratamente e assegnare un punteggio valido per la certificazione del Centro, il Valutatore Esterno dovrà considerare
Dettagliagroalimentare Scienze e tecnologie agrarie e degli alimenti Tecnologie agrarie Tecnologie alimentari
agroalimentare Scienze e tecnologie agrarie e degli alimenti Tecnologie agrarie Tecnologie alimentari Cosa Scienze e tecnologie agrarie e degli alimenti 2 curricula Tecnologie agrarie Tecnologie alimentari
DettagliIL QUADRO DELLA FISCALITÀ LOCALE NELLA PROVINCIA DI PARMA
IL QUADRO DELLA FISCALITÀ LOCALE NELLA PROVINCIA DI PARMA Parma, 15 giugno 2013 Le entrate dei Comuni della provincia di Parma La finanza locale sta vivendo un periodo di profonda trasformazione e incertezza,
DettagliAMOS Abilità e motivazione allo studio
AMOS Abilità e motivazione allo studio Cosa è un test? Un test consiste essenzialmente in una misurazione oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento. La funzione fondamentale è quella di
DettagliEconomia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 09/10)
Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 09/10) Esame (12 luglio 2010) 1. (15p.) Si consideri il mercato della passata di pomodoro e si ipotizzi che esso sia caratterizzato dall esistenza di tre soli
Dettagliˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1
. Verifica di ipotesi: parte seconda.. Verifica di ipotesi per due campioni. Quando abbiamo due insiemi di dati possiamo chiederci, a seconda della loro natura, se i campioni sono simili oppure no. Ci
DettagliIn Italia oltre la metà delle persone adulte hanno livelli di colesterolo elevato e ciò rappresenta
il colesterolo è un alcol secondario, monovalente, insaturo, appartenente alla famiglia degli steroli,una molecola lipidica (di grasso) indispensabile a garantire il buon funzionamento dell'organismo.
DettagliSTUDIO DI SETTORE SG52U ATTIVITÀ CONFEZIONAMENTO GENERI ALIMENTARI ATTIVITÀ CONFEZIONAMENTO GENERI NON ALIMENTARI
STUDIO DI SETTORE SG52U ATTIVITÀ 74.82.1 CONFEZIONAMENTO GENERI ALIMENTARI ATTIVITÀ 74.82.2 CONFEZIONAMENTO GENERI NON ALIMENTARI Settembre 2002 1 STUDIO DI SETTORE SG52U Numero % sugli invii Invii 1.246
DettagliLachiver Alimenti S.r.l.
16LA2635 del 1/3/216 Azienda con sistema di gestione per la qualità UNI EN ISO 91:28 881 CATANZARO (CZ) LAB N 43 Descrizione: FAGIOLINI LESSATI DATA PROD.: 23/2/216 Data Campionamento: 23/2/216 Ora Campionamento:
DettagliVer. 2 8 maggio 2007. È rilevante ma non viene affrontato 1
Ver. 8 maggio 007 SICUREZZA E QUALITA DEI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI 1. ANALISI DEI PERICOLI A. Il problema dell individuazione delle fasi che potrebbero rivelarsi critiche per la sicurezza degli alimenti:
DettagliChelab srl L applicazione del Sistema di Autocontrollo alla luce del Regolamento 2073/05 e della normativa comunitaria del Pacchetto Igiene
Chelab srl L applicazione del Sistema di Autocontrollo alla luce del Regolamento 2073/05 e della normativa comunitaria del Pacchetto Igiene 1 Regolamento 2073/05 Sistema di Autocontrollo Il Regolamento
DettagliConoscenza delle norme di base in materia di protezione dei dati personali
Conoscenza delle norme di base in materia di protezione dei dati personali 1. Ai sensi della normativa vigente in materia di protezione dei dati individuali, la data di nascita di un individuo è: Un dato
DettagliCONVERTITORE MC 608-A MC 608-B. MC 608-R alimentazione a Pannello Solare
CONVERTITORE MC 608-A MC 608-B MC 608-R alimentazione a Pannello Solare Primo prodotto della nuova famiglia di convertitori ad alte prestazioni. Disponibile in versione alimentata 12/24 Vac-dc oppure 90-264
Dettagli