Strumenti di misura fluidodinamici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Strumenti di misura fluidodinamici"

Transcript

1 Sonia Gherardini matricola n 4700 Lezione del 7/0/003, ore Strumenti di misura fluidodinamici Per introdurre gli strumenti di misura della velocità di fluidi in condotti, ricordiamo intanto alcuni concetti: -PORTT IN VOLUME V & variazione di volume nell unità di temo dv V & dt Consideriamo quindi il flusso di un fluido che entra in un condotto con una certa sezione: il fluido si trova nella sezione d entrata nell istante t 0 ed arriva nella sezione d uscita doo un temo t. Se considerando quindi la distanza - come dx, il volume del fluido assato nel condotto in un secondo è V & dx S W S dt dove W velocità media del fluido S suerficie del condotto -PORTT IN MSS M & Saiamo che esiste una grandezza, la DENSIT, tale che M kg 3 V m M & V& ma V & W S M& W S Quindi se dobbiamo misurare la ortata in massa dobbiamo riferirci a tre grandezze: densità, velocità media e suerficie. Tuttavia, in genere, la densità del fluido è data, così come la sezione del condotto entro il quale tale fluido scorre. Quello che rimane da determinare è la velocità del flusso nel condotto. Per effettuare le misurazioni di velocità esistono diversi metodi e strumenti che ossono dare un valore integrale, se misurano l intera ortata del fluido nel condotto (tubo di Venturi), o valori locali, se misurano invece la velocità di una ridotta orzione del fluido risetto al diametro comlessivo del condotto (tubo di Pitot). Tra i vari, le aarecchiature e la tecniche serimentali di imiego iù frequente sono le seguenti: ) metodo della esata Tale metodo ermette di misurare direttamente la ortata in massa, che viene fornita tramite un valore medio. Il fluido scorre entro un condotto che sbocca all aerto; tale aertura è regolata da un rubinetto ed è osta sora una vasca direttamente collegata con una bilancia. Nell istante di temo t 0 0 il rubinetto del condotto è chiuso e la vasca sulla bilancia è vuota. riamo il rubinetto e doo un intervallo di temo t misurato con

2 Lezione del 7/0/003, ore un cronometro chiudiamo il flusso. La massa M raccolta nella vasca (e determinata tramite la bilancia) e l intervallo di temo t danno la ortata in massa M M& dove t t t 0 t Questo metodo, seur molto veloce e immediato, risulta alquanto imreciso erché legato all accuratezza della raccolta della massa nella vasca e della lettura della bilancia; ma sorattutto l errore deriva dall imrecisione nella sincronizzazione delle oerazioni (aertura/chiusura del rubinetto con avviamento/arresto del cronometro). )tubo di Pitot Il tubo di Pitot è un disositivo che si usa er misurare la velocità di un flusso in maniera untuale. Lo strumento, generalmente in acciaio inox, è costituito da un sottile tubo a L che viene inserito nel condotto dove scorre il fluido di cui si vuole calcolare la velocità. Figura : sezione del tubo di Pitot: i forellini messi in evidenza vengono rietuti iù volte e a iù altezze. In sezione questo tubo a L è caratterizzato dalla resenza di tanti forellini: il fluido scorre nel condotto e, una volta arrivato in rossimità del tubo (che viene osto contro corrente risetto al moto del fluido), fluisce all interno tramite i forellini, a livello dei quali viene misurata la velocità. Poiché oi i forellini sono vari, verrà calcolata una velocità media tra le velocità dei singoli unti. - -

3 Lezione del 7/0/003, ore Figura : schema del tubo di Pitot. Il braccio a L vede un'aertura osta in modo da favorire l'entrata del fluido, mentre l'altra aertura è collegata ad un manometro er il rilevamento della ressione. La misurazione della velocità col tubo di Pitot si basa sul metodo differenziale: dalla misura dei valori di PRESSIONE STTIC e PRESSIONE DI RISTGNO è ossibile risalire al valore della velocità del fluido. Il rimo dei due valori uò essere determinato utilizzando una resa che, collegata ad un manometro, viene inserita nel condotto che vogliamo esaminare molto rima del tubo di Pitot; la ressione di ristagno, invece, viene rilevata da un manometro a sua volta inserito in corrisondenza di un uscita, quella del tubo di Pitot. Nel condotto lo strumento deve essere inserito con l asse arallelo al moto del fluido; inoltre il raggio del tubo deve essere iccolo risetto alla lunghezza e trascurabile risetto alla sezione del condotto er evitare grossi errori nelle misurazioni. Il tubo di Pitot così osizionato è inizialmente vuoto, ma quando inizia a scorrere il fluido, questo rima riemie il tubo, ma oi, non riuscendo iù ad entrare, comincia a scorrere attorno al tubo stesso. Figura 3: andamento delle linee di scorrimento del fluido nel momento in cui il tubo di Pitot è ieno e il fluido comincia a scorrere sulla suerficie esterna (a); schemi del tubo di Pitot (b) e (c)

4 Lezione del 7/0/003, ore Per calcolare oi la velocità, una volta misurati i valori di ressione, si utilizza l equazione di Bernoulli er la quale W W + g( z z) P P + + R L () dove W W è l energia cinetica; g( z ) z è l energia otenziale; P P è la erdita di energia interna. nche nell utilizzo del tubo di Pitot, infatti, individuiamo sezioni: la sezione in corrisondenza dell entrata del tubo di Pitot e la sezione dove troviamo la rima delle uscite con manometro. Tuttavia W e W sono in realtà velocità medie, mentre a noi interessano velocità locali e ertanto, anziché W utilizziamo la forma u. bbiamo quindi W u che, mentre u ha un valore, a livello della sezione la velocità è nulla erché nel momento in cui il tubo si riemie, il fluido non scorre iù all interno. Inoltre, non essendoci cambio di energia otenziale, il valore ( z ) z è trascurabile e uò essere eliminato così come R, oiché non ci sono erdite di carico, ed L, oiché non viene comiuto lavoro sul sistema. I valori di ressione, invece, come detto rima, sono due: ressione di ristagno ressione statica Fatte queste considerazioni si ha che la () diventa: u + 0 u cioè u ( ristagno ) () statica dove N.B. è costante erché si considera il fluido incomrimibile. m 3 u Pa kg ma N kg m Pa e quindi, sostituendo m s m e semlificando si ha m s m s questo unto, oi, er calcolare la ortata in massa M & del condotto in esame, sarà sufficiente lasciar scorrere il fluido nei forellini resenti in sezione nel tubo di Pitot (e di cui detto rima): ogni unto darà una sua velocità con cui, tramite il - 4 -

5 Lezione del 7/0/003, ore calcolo di u, osso ricavare la velocità media W. desso basta alicare la formula er la quale M& W S (3) dove ed S sono dati e bisogna calcolare solo W er trovare M &. Col tubo di Pitot è ossibile effettuare misurazioni di velocità molto elevate e er questo motivo trova largo imiego nel settore automobilistico. Per velocità ridotte, invece, si ricorre a strumenti detti anemometri di cui si arlerà al unto 5). Un altra versione del tubo di Pitot è il tubo di Prandtl, costituito da due tubi concentrici uniti tra loro frontalmente. Dei due tubi, quello centrale è aerto frontalmente er misurare la ressione di ristagno, mentre il tubo esterno è forato sulla suerficie laterale er consentire la misura della ressione statica. Per l utilizzo dello strumento sono necessari alcuni accorgimenti er evitare di commettere grossi errori: ad esemio il tratto orizzontale del tubo deve essere sufficientemente lungo, i fori laterali non devono essere infinitamente iccoli ed in articolare devono distare dall estremità anteriore almeno 5-8 volte il diametro esterno D del tubo. L entità dell errore nella misura della velocità è strettamente collegata alla recisione nell esecuzione delle misure di ressione. Figura 4: schema del tubo di Prandtl. Il funzionamento è analogo a quello del tubo di Pitot, ma quì il tubo è costituito in realtà da due tubi concentrici di diametro diverso che consentono la misura dei due valori di ressione, quella statica e quella di ristagno, all interno del tubo stesso. Comunemente la ressione viene misurata con un manometro, ossia uno strumento che, tramite una membrana che si alza e si abbassa generando il movimento di una lancetta, ermette di valutare la ressione in un tubo. Nel nostro caso (tubo di Prandtl) otremmo ricorrere ad un manometro differenziale er - 5 -

6 Lezione del 7/0/003, ore misurare le due ressioni, ossia uno strumento costituito da un coro a U, che misuri contemoraneamente i due valori, di ressione statica e di ressione di ristagno. Tuttavia i manometri generano roblemi ed errori nelle misurazioni se le variazioni di ressione sono minime. In questo caso si ossono ottenere recisioni nettamente sueriori ricorrendo ad una vasca con un liquido e collegata ad un caillare che, inclinato di un angolo α, vede una sezione è molto iccola risetto alle dimensioni della vasca stessa. Sulla vasca agirà una certa ressione, mentre nel caillare B si avrà un valore di ressione B, tale che B se i livelli del liquido in e B sono uguali e questo er il rinciio dei vasi comunicanti. Ma se > B, anche er un valore minimo, a causa della ridotta sezione del caillare risetto alle dimensioni della vasca, si ha che imercettibili variazioni del livello del liquido nella vasca, corrisondono invece ad elevate variazioni di altezza nel tubo. Figura 5: schema di un micromanometro. Dalla vasca il liquido sale er caillarità nel tubo B, che uò essere inclinato di un angolo α diverso aseconda delle misurazioni che si devono effettuare. Dette quindi: h variazione del livello nella vasca l distanza tra il livello alla sezione del caillare e la sezione H differenza di altezza tra il livello alla sezione e quello alla sezione α l angolo tra il iano d aoggio e il caillare z e livelli del liquido risetto al livello 0 delle sezioni e z si ha che la () alicata allo strumento è scritta come ( ) + B g z z 0 e diventa + B g h 0 g h B (4) ma oiché l h sinα cioè h l sinα - 6 -

7 Lezione del 7/0/003, ore la (4) risulta essere scritta come B g h g l sinα (5) dove l lunghezza densità del fluido g accelerazione di gravità Questo strumento, detto MICROMNOMETRO DIFFERENZILE, risulta molto utile in tubi come quello di Pitot-Prandtl erché inclinando iù o meno di un angolo α il tubo del manometro si ossono misurare ressioni che normalmente non si è in grado di misurare. Esercizio alicativo Si ha un condotto in cui scorre acqua. livello della sezione il condotto è rovvisto di una rima uscita collegata ad un manometro, mentre la sezione si riferisce all imbocco del tubo di Pitot, inserito dentro al condotto e anch esso collegato ad un manometro. Saiamo che 3 998kg m H O B ristagno statica Pa 6 Pa Ci chiediamo: qual è la velocità u ( ristagno statica ) dell acqua nel condotto? u u ( rist stat ) (.038 ) m 998 s 3)tubo di Venturi Lo strumento, che serve a misurare una velocità media, è costituito da un tubo a sezione variabile. Come è ossibile vedere dalla figura 6 il tubo vede una sezione iniziale S in corrisondenza di una rima uscita collegata ad un manometro; oi, si ha un brusco restringimento di sezione S (anche questa collegata ad un manometro); infine il tubo si riallarga fino ad una sezione tale che, mentre S > S, S 3 S. Il fluido scorre nel condotto in direzione da a 3. La ressione ezione misurata dal manometro avrà valore. vvicinandosi alla gola del tubo si ha che la velocità del fluido aumenta fino ad assumere un valore massimo nella sezione, dove il manometro misura un valore di ressione. Infine, la ressione nella sezione 3 assume un valore rossimo al valore. 3 S 3-7 -

8 Lezione del 7/0/003, ore Figura 6: schema del tubo di Venturi. Le sezioni,, 3 corrisondono ad altrettante uscite collegate a manometri er valutare le diverse ressioni. Suosto quindi il condotto orizzontale ed il fluido incomrimibile, dalla differenza di ressione e tramite l equazione di Bernoulli, ossiamo calcolare la velocità del fluido e la ortata in massa. Quindi dalla () si ricava che la (6) W W + 0 (6) in cui si considera costante erché il fluido è incomrimibile ed R 0. Questo erché è vero che c è un brusco restringimento e quindi una erdita di carico concentrato, ma considerando il centro della sezione e il centro della sezione del condotto, risetto ad un sistema di riferimento questi coincidono; inoltre è ossibile eliminare R erché, essendoci un riallargamento del condotto, il flusso vede una riresa che in genere è circa del 90%. E necessario oi considerare che, nonostante la conformazione del tubo di Venturi, la quantità di fluido che assa nella sezione è la stessa che assa nella sezione cioè M & M& : la differenza tra le due sezioni sta nel fatto che nella gola il fluido assumerà una velocità molto maggiore erché se così non fosse ci sarebbe un accumulo di fluido, che erò non uò avvenire trattandosi di fluido incomrimibile. Quindi, rorio er il fatto che M & M& ossiamo scrivere la (3) come M& W S M& W S da cui deriva W W S (7) S Sostituendo adesso la (7) nella (6) si ha W S W ( S ) da cui, raccogliendo W al rimo membro - 8 -

9 Lezione del 7/0/003, ore W S ( ) S ( ) W (8) S S con W velocità media del fluido nella sezione. In articolare, osti D e D i diametri del condotto nelle risettive sezioni, la recedente formula (8) diventa W ( ) D D oiché S π D 4 In generale il tubo di Venturi viene inserito temoraneamente tramite bulloni all interno di una tubatura in modo da oter oi essere facilmente eliminato e risostituito col tratto di tubatura rima tolto. Si uò inoltre dire che, se l elevata recisione nella misurazione fa del tubo di Venturi un ottimo strumento, l ingombro e l ingente costo ne costituiscono le caratteristiche negative. Esercizio alicativo 3 3 Consideriamo un condotto tale che S.4 0 m e S. 0 m. Nel 3 condotto scorre acqua, la cui densità è 998kg m. I manometri in H O corrisondenza delle sezioni e misurano 83493Pa e 80000Pa. 8BR. Calcolare la velocità W e la ortata in massa M &. ( ) W m s M& 3 W S kg s 4)diaframma e boccaglio Il diaframma e il boccaglio sono sostanzialmente simili: il diaframma è costituito da un tubo in cui è inserito un disco forato, detto er l aunto diaframma; rima e doo tale disco vi sono due uscite, collegate a un manometro differenziale, er misurare i due valori di ressione, rima e doo il restringimento (figura (7a)). Il boccaglio ha la stessa identica struttura del diaframma ma vede un disco convergente a forma di camana, detto boccaglio, al osto del disco iatto forato (figura (7b))

10 Lezione del 7/0/003, ore Figura 7: schema di diaframma (a) e boccaglio (b). Si tratta di strumenti che, a causa dei loro bruschi restringimenti di sezione, rovocano una erdita di carico concentrata e quindi una diminuzione di ressione grazie alla quale è ossibile valutare la velocità del fluido nel condotto. Infatti diciamo che la erdita di carico R è W R β dove β coefficiente tiico della erdita di carico. Dalla variazione di ressione, (misurata con un manometro differenziale alicato alle due uscite dal condotto oste rima e doo il brusco restringimento) è quindi ossibile risalire alla velocità. Infatti W W dove β β con e sono le ressioni che si misurano rima e doo il restringimento e sono tali che >. In generale questo tio di misuratori hanno un costo non elevato e sono oco ingombranti, ma hanno la negativa caratteristica di introdurre forti erdite di carico 4 nel circuito ( anche dell ordine di 0 N m ). Per questo motivo, er realizzare misurazioni con minimi errori è referibile a diaframmi e boccagli l uso del tubo di Venturi che, se rogettato e realizzato correttamente consente un elevata recisione nella misura erché, nonostante il restringimento, nel tratto divergente si ottiene un recuero fino al 90% della deressione letta. In ratica, a arità di ortata, il tubo di Venturi dissia una orzione di carico che vale circa un decimo di quella dissiata da boccagli e diaframmi. 5)anemometri Sono strumenti utilizzati in genere er la misura di valori non troo elevati della velocità. In base al loro funzionamento si dividono in due categorie: - 0 -

11 Lezione del 7/0/003, ore anemometri a filo, delicati e costosi, vengono imiegati er lo iù er la ricerca; - anemometri a ventola (a) e anemometri a semisfere (b): sono strumenti di imiego iù tecnico, robusti e di costo relativamente modesto. I secondi sono costituiti da un elemento che viene osto in rotazione dal fluido in moto e da un contagiri: questo elemento rotante uò essere costituito da un elica a iù ale (caso (a)) o da tre o quattro bracci all estremità dei quali sono oste delle semisfere cave (caso(b)). Questi strumenti sono caratterizzati da una velocità minima al di sotto della quale l elemento non ruota. Per le loro varie caratteristiche gli anemometri a elemento rotante sono validi solo er determinare grossolanamente il valore medio della velocità locale e vengono in genere utilizzati all aerto, er determinare la velocità del vento o all interno di locali ventilati er evidenziare eventuali correnti d aria o fughe di serramenti. Figura 8: disegno di un anemometro a ventola con contagiri meccanico. - -

UGELLO CONVERGENTE. Dai valori noti si ricava: = = e quindi il rapporto: p a

UGELLO CONVERGENTE. Dai valori noti si ricava: = = e quindi il rapporto: p a UGELLO CONVERGENE. Si consideri un ugello convergente che scarica in ambiente ( a atm). Sono noti la temeratura di ristagno K, il diametro di uscita dell ugello D.m e la differenza di ressione tra monte

Dettagli

DINAMICA DEI FLUIDI. Diretta generalizzazione della meccanica del punto materiale. Procedimento estremamente complicato.

DINAMICA DEI FLUIDI. Diretta generalizzazione della meccanica del punto materiale. Procedimento estremamente complicato. DINMIC DEI FLUIDI PPROCCIO LGRNGINO Descrie il moto di un fluido ensandolo scomosto in elementi infinitesimali di olume (le articelle fluide) di cui si cerca di esrimere osizione e elocità in funzione

Dettagli

ESERCIZI SULLA DINAMICA DI CORPI RIGIDI.

ESERCIZI SULLA DINAMICA DI CORPI RIGIDI. ESERCIZI SULL DINMIC DI CRPI RIIDI. Risoluzione mediante equazioni di Lagrange, equilibrio relativo (forze aarenti), stazionarietà del otenziale U; stabilità dell equilibrio e analisi delle iccole oscillazioni.

Dettagli

Idraulica e Idrologia: Lezione 12 Agenda del giorno

Idraulica e Idrologia: Lezione 12 Agenda del giorno Idraulica e Idrologia: Lezione genda del giorno Idrostatica: fluidi in quiete - Unità di misura er la ressione di un fluido - Pressione e rofondità - Princiio di rchimede: cori in un fluido Pg Fluido Cosa

Dettagli

Per quanto detto prima il fenomeno di svuotamento termina quando la pressione di ristagno è pari a:

Per quanto detto prima il fenomeno di svuotamento termina quando la pressione di ristagno è pari a: Esercizi Si consideri il serbatoio schematicamente raresentato in Fig., in cui è contenuto un gas avente inizialmente (cioè al temo t=0) temeratura T o =0F e ressione oi =0si. Il serbatoio è collegato

Dettagli

Liceo Scientifico Statale G. Stampacchia. Tricase

Liceo Scientifico Statale G. Stampacchia. Tricase Temo di lavoro Liceo Scientifico Statale G. Stamacchia 60 minuti Tricase Oggetto: Comito di Fisica Classe D Soluzione Pr1 Pr Pr3 Pr4 Tema: Dinamica: Alicazioni del secondo e del terzo rinciio Conservazione

Dettagli

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi e tubi

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi e tubi Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 01 013 Serbatoi e tubi Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it htt://www.unibas.it/utenti/vona/ CONSIDEAZIONI INTODUTTIVE

Dettagli

IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies

IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies Eduardo R. Caianiello Circolo di Matematica e Fisica Diartimento di Fisica E.R. Caianiello Università di Salerno Premio Eduardo R. Caianiello

Dettagli

Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina 1. Solidi, liquidi, aeriformi

Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina 1. Solidi, liquidi, aeriformi Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina Solidi, liquidi, aeriformi I solidi hanno forma e volume propri, i liquidi hanno volume proprio e forma del recipiente che li contiene, gli aeriformi hanno

Dettagli

ESERCITAZIONE 4: MONOPOLIO E CONCORRENZA PERFETTA

ESERCITAZIONE 4: MONOPOLIO E CONCORRENZA PERFETTA ESERCITAZIONE 4: MONOPOLIO E CONCORRENZA PERFETTA Esercizio : Scelta ottimale di un monoolista e imoste Si consideri un monoolista con la seguente funzione di costo totale: C ( ) = 400 + + 0 0 La domanda

Dettagli

1 bar = 10 Pa = 10 barie PRESSIONE PRESSIONE. N 10 dyn dyn. m 10 cm cm. Solido. Liquido. Gassoso. (pascal) m. kg 1000.

1 bar = 10 Pa = 10 barie PRESSIONE PRESSIONE. N 10 dyn dyn. m 10 cm cm. Solido. Liquido. Gassoso. (pascal) m. kg 1000. STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA Solido Liquido Gassoso Il coro ha volume e forma ben definiti Il coro ha volume ben definito, ma assume la forma del reciiente che lo contiene Il coro occua tutto lo

Dettagli

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2)

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2) Problema (tratto dal 7.4 del azzoldi Un disco di massa m D e raggio R ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω. ll istante t 0 viene delicatamente appoggiata

Dettagli

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Un disco di massa m D = 2.4 Kg e raggio R = 6 cm ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω = 0 s. ll istante

Dettagli

Risoluzione Assegno

Risoluzione Assegno hristian oola orso di Fenomeni di Trasorto I Ingegneria himica (N.O. isoluzione Assegno... Esercizio a La sinta sul tao uò essere scomosta in due arti. Una è la sinta esercitata dal fluido contenuto nel

Dettagli

LA PARABOLA E LE DISEQUAZIONI

LA PARABOLA E LE DISEQUAZIONI LA PARABOLA E LE DISEQUAZIONI DI SECONDO GRADO 6 Per ricordare H Una funzione di secondo grado la cui equazione assume la forma y ˆ a b c si chiama arabola. Le sue caratteristiche sono le seguenti (osserva

Dettagli

Portata Q - è il volume di liquido mosso dalla pompa nell'unità di tempo; l'unità di misura della portata è m 3 /sec (l/s; m 3 /h).

Portata Q - è il volume di liquido mosso dalla pompa nell'unità di tempo; l'unità di misura della portata è m 3 /sec (l/s; m 3 /h). OME ER FLUIDI ALIMENARI Definizione Sono macchine oeratrici oeranti su fluidi incomrimibili in grado di trasformare l energia meccanica disonibile all albero di un motore in energia meccanica del fluido

Dettagli

Dinamica dei Fluidi. Moto stazionario

Dinamica dei Fluidi. Moto stazionario FLUIDODINAMICA 1 Dinamica dei Fluidi Studia il moto delle particelle di fluido* sotto l azione di tre tipi di forze: Forze di superficie: forze esercitate attraverso una superficie (pressione) Forze di

Dettagli

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il fuso del cavo risultante e il fuso di Guyon

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il fuso del cavo risultante e il fuso di Guyon Università degli Studi di Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Laurea magistrale in Ingegneria Civile in Protezione Corso di Cemento rmato Precomresso / 2015-16 Progetto di travi in c.a. isostatiche Il fuso

Dettagli

Moto Monodimensionale in Condotti. Esercizi

Moto Monodimensionale in Condotti. Esercizi Moto Monodimensionale in Condotti Fluido Comprimibile Esercizi 2D axisymmetric, ideally contoured nozzle upon startup. http://flowgallery.stanford.edu/research.html Moti Monodimensionali - Applicazioni

Dettagli

Laboratorio di Impianti Chimici

Laboratorio di Impianti Chimici Università degli Studi di Torino Corso di Studi in Chimica Industriale Laboratorio di Impianti Chimici Docente: Guido Sassi 2. Esercitazioni pratiche di Misura di Perdite di Carico Dispense curate da:

Dettagli

Corso di Idraulica Agraria ed Impianti Irrigui

Corso di Idraulica Agraria ed Impianti Irrigui Corso di Idraulica Agraria ed Impianti Irrigui Docente: Ing. Demetrio Antonio Zema Lezione n. 10: Idrometria Anno Accademico 2012-2013 2013 1 Apparecchi di misura della pressione 2 Misura della pressione

Dettagli

Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia

Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia 1 Principi di idraulica Definizioni MECCANICA DEI FLUIDI È il ramo della fisica che studia le proprietà dei fluidi, cioè liquidi, vapori e gas. Idrostatica Studia i fluidi in quiete Idrodinamica Studia

Dettagli

Modello di Greitzer (1976) Simulazione del comportamento dinamico di compressori

Modello di Greitzer (1976) Simulazione del comportamento dinamico di compressori Modello di Greitzer (1976) Simulazione del comortamento dinamico di comressori Iotesi del modello. Si consideri un sistema fisico comosto, nell ordine, da un comressore, un lenum ed una valvola di strozzamento.

Dettagli

Esercitazione 2. Soluzione

Esercitazione 2. Soluzione Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale

Dettagli

sfera omogenea di massa M e raggio R il momento d inerzia rispetto ad un asse passante per il suo centro di massa vale I = 2 5 MR2 ).

sfera omogenea di massa M e raggio R il momento d inerzia rispetto ad un asse passante per il suo centro di massa vale I = 2 5 MR2 ). ESERCIZI 1) Un razzo viene lanciato verticalmente dalla Terra e sale con accelerazione a = 20 m/s 2. Dopo 100 s il combustibile si esaurisce e il razzo continua a salire fino ad un altezza massima h. a)

Dettagli

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA Sia dato un sistema con vincoli lisci, bilaterali e FISSI. Ricaviamo, dall equazione simbolica della dinamica, il teorema

Dettagli

Esame di Meccanica Razionale (Dinamica) Allievi Ing. Edile II Anno Prova intermedia del 23 novembre 2012 durata della prova: 2h

Esame di Meccanica Razionale (Dinamica) Allievi Ing. Edile II Anno Prova intermedia del 23 novembre 2012 durata della prova: 2h Prova intermedia del 23 novembre 2012 durata della prova: 2h CINEMTIC E CLCL DI QUNTITÀ MECCNICHE Nelsistemadifiguraildiscodicentro ruoy ta intorno al suo centro; il secondo disco rotola senza strisciare

Dettagli

Problemi Di Cinematica del Punto Materiale A cura del Prof. T.Papa. dx x = 8 m=s2 : dx 2 _x2 + dy A 2! 2 : A 2! 2 A 2 + 900 A 2!

Problemi Di Cinematica del Punto Materiale A cura del Prof. T.Papa. dx x = 8 m=s2 : dx 2 _x2 + dy A 2! 2 : A 2! 2 A 2 + 900 A 2! Problemi Di Cinematica del Punto Materiale A cura del Prof. T.Paa. Un unto materiale si muove luno la traiettoria di equazione y = x 2 e, luno x, ha comonente della velocita _x = 2 m=s, costante. Determinare

Dettagli

CALCOLO DELLA RESISTENZA DI UN PROFILO

CALCOLO DELLA RESISTENZA DI UN PROFILO CACOO DEA RESISTENZA DI UN PROFIO A cura di: Andrea Fogante Davide Gambarara Emanuel Gomez Antonio Grande Ivan Josipovic Anwar Koshakji allievi aerospaziali del anno, corso di Fluidodinamica I 1 Prefazione

Dettagli

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 8. Generalizziamo, considerando due particelle interagenti.

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 8. Generalizziamo, considerando due particelle interagenti. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 8 Esempio arciere su una superficie ghiacciata che scocca la freccia: l arciere (60 kg) esercita una forza sulla freccia 0.5 kg (che parte in avanti con

Dettagli

meccanica dei fluidi Problemi di Fisica

meccanica dei fluidi Problemi di Fisica Problemi di isica Meccanica dei luidi Equilibrio dei fluidi Comleta la seguente tabella: orza (N) 10 0 80 uerficie (m ) 1 5 4 Pressione (bar) 10 50 5 Tenendo resente la definizione di ressione: e le sue

Dettagli

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 L'idraulica è la scienza che studia l'utilizzazione dei

Dettagli

MICROECONOMIA. Studiamo adesso la relazione tra variazioni dei ricavi e variazione della quantità venduta:

MICROECONOMIA. Studiamo adesso la relazione tra variazioni dei ricavi e variazione della quantità venduta: Studiamo adesso la relazione tra variazioni dei ricavi e variazione della uantità venduta: In termini formali già saiamo che la variazione dei ricavi uò essere esressa come: R = + Seguendo una rassi ormai

Dettagli

Determinazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas

Determinazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas Chimica Fisica II Laboratorio A.A. 0-03 Anno Accademico 0 03 Corso di Laurea in Chimica Chimica Fisica II modulo B Esperienza di Laboratorio: Determinazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas

Dettagli

PALESTRA PER IL RECUPERO

PALESTRA PER IL RECUPERO PARABOLA. PALESTRA PER IL RECUPERO ESERCIZI SVOLTI ESERCIZI Raresentare graficamente la arabola di equazione assegnata. 1 y x þ x Determiniamo la coordinate del vertice b " x V b a 1 ð 1Þ 1 # a y V c b

Dettagli

Tre tipi di Sistema Un richiamo

Tre tipi di Sistema Un richiamo Corso di Studi di Fisica Corso di Chimica Luigi Cerruti www.minerva.unito.it Programma: a che unto siamo? Lezioni 25-26 2010 re tii di Sistema Un richiamo Un aio di riferimenti matematici Sistema isolato:

Dettagli

Sensori di portata. A strozzamento (Obstruction meters) A sezione variabile (variable-area-flowmeters o rotameters ) A vortice (Vortex meters)

Sensori di portata. A strozzamento (Obstruction meters) A sezione variabile (variable-area-flowmeters o rotameters ) A vortice (Vortex meters) Sensori di portata Tipi di sensore di portata (flussimetri, flowmeters) A strozzamento (Obstruction meters) A sezione variabile (variable-area-flowmeters o rotameters ) A vortice (Vortex meters) Elettromagnetici

Dettagli

Esercitazione: la scelta del consumatore.

Esercitazione: la scelta del consumatore. . Esercizio., La funzione di utilità di un consumatore è ( ) u. Il rezzo del bene è, il rezzo del bene è ed il reddito del consumatore è m 8. Determinare il aniere ottimo ( *, *) er il consumatore. Soluzione.

Dettagli

Capitolo 3 - Parte IV Complementi sui circuiti combinatori

Capitolo 3 - Parte IV Complementi sui circuiti combinatori Aunti di Elettronica Digitale Caitolo 3 - arte IV Comlementi sui circuiti combinatori Introduzione... Sommatori...2 Introduzione...2 Half-adder...3 Full-adder...4 Sommatore binario arallelo...7 roagazione

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE 1 PERDITE DI CARICO CONTINUE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

Cinematica grafica C.R P 2

Cinematica grafica C.R P 2 inematica grafica ome già evidenziato in recedenza, in alternativa alla formulazione analitica e limitatamente ai roblemi iani, è ossibile dare del roblema cinematico una formulazione grafica, che in qualche

Dettagli

Facoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero

Facoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero Facoltà di Farmacia - Anno Accademico 2009-2010 A 18 febbraio 2010 primo esonero Corso di Laurea: Laurea Specialistica in FARMACIA Nome: Cognome: Matricola Aula: Canale: Docente: Riportare sul presente

Dettagli

ESERCIZI DI TERMODINAMICA

ESERCIZI DI TERMODINAMICA ESERCIZI DI TERMODINAMICA Un otore a cobustione eroga una otenza effettiva di k con un rendiento totale del 8% Il cobustibile utilizzato ha un otere calorifico inferiore di 000 k Calcolare la assa di cobustibile

Dettagli

Esercizi svolti di termodinamica applicata

Esercizi svolti di termodinamica applicata 0 ; 0 ; 0 Esercizi solti di termodinamica alicata Ex) A g di aria engono forniti 00 J di calore una olta a ressione costante ed una olta a olume costante semre a artire dallo stesso stato iniziale. Calcolare

Dettagli

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf.

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf. ESERCIZI 1) Due sfere conduttrici di raggio R 1 = 10 3 m e R 2 = 2 10 3 m sono distanti r >> R 1, R 2 e contengono rispettivamente cariche Q 1 = 10 8 C e Q 2 = 3 10 8 C. Le sfere vengono quindi poste in

Dettagli

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica Termodinamica dell Ingegneria Chimica 1 I Sistemi termodinamici Un sistema è definito da una superficie di controllo, reale o immaginaria, che

Dettagli

Progetto di un Telaio Piano in C.A.

Progetto di un Telaio Piano in C.A. Corso di Tecnica delle Costruzioni I 16/03/010 Seconda Esercitazione Progettuale Progetto di un Telaio Piano in C.A. Predimensionamento dei Pilastri Seconda Esercitazione Progettuale (EP) ~ 1 ~ a cura

Dettagli

MOMENTI DI INERZIA PER CORPI CONTINUI

MOMENTI DI INERZIA PER CORPI CONTINUI MOMENTI D INERZIA E PENDOLO COMPOSTO PROF. FRANCESCO DE PALMA Indice 1 INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 MOMENTI

Dettagli

L editor vi da linea comandi

L editor vi da linea comandi L editor vi da linea comandi L editor con interfaccia a caratteri, iù usato comunemente fin dalle rime versioni del sistema oerativo Unix, è vi. Il nome vi sta er visual editor, infatti è ossibile vedere

Dettagli

I magneti comunemente usati in esperimenti a bersaglio fisso sono i magneti dipolari.

I magneti comunemente usati in esperimenti a bersaglio fisso sono i magneti dipolari. Misure d imulso Un aarato che ermette una misura di tracce ( insieme di camere MWPC o a deriva o silici) osto in un camo magnetico (ossibilmente uniforme) fornisce una misura dell imulso delle articelle

Dettagli

Moto Monodimensionale in Condotti

Moto Monodimensionale in Condotti Diartimento di Ingegneria Industriale Moto Monodimensionale in Condotti Fluido Comrimibile - eoria Fig a Fig B Fig. A Moti D Comrimibili- ermodinamica Scuola di Ingegneria Corso di e Macchine A.A. 3 4

Dettagli

Derivata materiale (Lagrangiana) e locale (Euleriana)

Derivata materiale (Lagrangiana) e locale (Euleriana) ispense di Meccanica dei Fluidi 0 0 det 0 = [ (0 ) + ( ( ) ) + (0 0 ) ] = 0. Pertanto, v e µ sono indipendenti tra loro e costituiscono una nuova base. Con essi è possibile descrivere altre grandezze,

Dettagli

Secondo Appello Estivo del corso di Fisica del

Secondo Appello Estivo del corso di Fisica del Secondo Appello Estivo del corso di Fisica del 25.7.2012 Corso di laurea in Informatica A.A. 2011-2012 (Prof. Paolo Camarri) Cognome: Nome: Matricola: Anno di immatricolazione: Problema n.1 Una semisfera

Dettagli

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A

Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A Esercitazioni Fisica Corso di Laurea in Chimica A.A. 2016-2017 Esercitatore: Marco Regis 1 I riferimenti a pagine e numeri degli esercizi sono relativi al libro Jewett and Serway Principi di Fisica, primo

Dettagli

PRESSIONE ATMOSFERICA

PRESSIONE ATMOSFERICA PRESSIONE ATMOSFERICA Peso della colonna di aria che ci sovrasta di altezza quindi pari all altezza dell atmosfera p atm = d g h con d densita aria h altezza atmosfera 197 MISURA DELLA PRESSIONE ATMOSFERICA:

Dettagli

I PROVA INTERCORSO FISICA INGEGNERIA MECCANICA (N-Z)

I PROVA INTERCORSO FISICA INGEGNERIA MECCANICA (N-Z) I PROVA INTERCORSO FISICA INGEGNERIA MECCANICA (N-Z) 05-11-2015 Una pallina da tennis viene lanciata con velocità V0 = 40 m/s ed angolo rispetto all orizzontale = /3. Il campo da tennis è lungo 30 m e

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta in un recipiente, ad esempio 5g di ossigeno. Dato l elevato numero di molecole

Dettagli

Applicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico

Applicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico Applicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico Discutiamo le caratteristiche del moto armonico utilizzando l esempio di una molla di costante k e massa trascurabile a cui è fissato un oggetto di

Dettagli

Meccanica dei fluidi. ! definizioni; ! statica dei fluidi (principio di Archimede); ! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli).

Meccanica dei fluidi. ! definizioni; ! statica dei fluidi (principio di Archimede); ! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli). Meccanica dei fluidi! definizioni;! statica dei fluidi (principio di Archimede);! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli). [importanti applicazioni in biologia / farmacia : ex. circolazione del sangue]

Dettagli

Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007

Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007 Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007 y Nel sistema di figura posto in un piano verticale il carrello A scorre con vinco- q, R M lo liscio lungo l asse verticale. Il

Dettagli

Compito di Fisica Generale (Meccanica) 25/01/2011

Compito di Fisica Generale (Meccanica) 25/01/2011 Compito di Fisica Generale (Meccanica) 25/01/2011 1) Un punto materiale di massa m è vincolato a muoversi su di una guida orizzontale. Il punto è attaccato ad una molla di costante elastica k. La guida

Dettagli

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 )

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 ) 1 Esercizio Una ruota di raggio R e di massa M può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di massa m, che a sua volta

Dettagli

PERDITE DI CARICO. Gianluca Simonazzi matr Michael Zecchetti matr Lezione del 28/03/2014 ora 14:30-17:30

PERDITE DI CARICO. Gianluca Simonazzi matr Michael Zecchetti matr Lezione del 28/03/2014 ora 14:30-17:30 Gianluca Simonazzi matr. 3969 Michael Zecchetti matr. 390 Lezione del 8/03/04 ora 4:30-7:30 PERDITE DI CARICO Le perdite di carico distribuite (in un tubo liscio, dritto e privo di ostacoli) dipendono

Dettagli

Idraulica e Idrologia: Lezione 14 Agenda del giorno

Idraulica e Idrologia: Lezione 14 Agenda del giorno Idraulica e Idrologia: Lezione 4 genda del giorno Misure di ressione: manometri e barometri Caillarità Cinematica dei fluidi: tubo di flusso Equazione di continuità Conserazione dell energia: Teorema di

Dettagli

L Unità didattica in breve

L Unità didattica in breve L Unità didattica in breve Una macchina semplice è un dispositivo utilizzato per equilibrare o vincere una forza resistente (resistenza) mediante una forza motrice (po tenza) avente caratteristiche diverse.

Dettagli

ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare

ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare Microeconomia rof. Barigozzi ESERCIZIO 1: Vincolo di bilancio lineare Si immagini un individuo che ha a disosizione un budget di 500 euro e deve decidere come allocare tale budget tra un bene, che ha un

Dettagli

Dall idrostatica alla idrodinamica. Fisica con Elementi di Matematica 1

Dall idrostatica alla idrodinamica. Fisica con Elementi di Matematica 1 Dall idrostatica alla idrodinamica Fisica con Elementi di Matematica 1 Concetto di Campo Insieme dei valori che una certa grandezza fisica assume in ogni punto di una regione di spazio. Esempio: Consideriamo

Dettagli

è completamente immerso in acqua. La sua

è completamente immerso in acqua. La sua In un tubo scorre in regime stazionario un liquido ideale con densità 1.00 10 3 kg/m 3 ; in un punto A il tubo ha raggio R A = 2.00 cm, la velocità di scorrimento è v A = 5.00 m/se la pressione è P A =

Dettagli

DN 200 DN 2200. A doppia eccentricità

DN 200 DN 2200. A doppia eccentricità I NTERAP P AG Va l v o l e a f a r f a l l a AV K DN 200 DN 2200 A doia eccentricità 2 Valvole a farfalla serie 756 Le valvole a farfalla AVK sono la soluzione ideale er i sbarramenti di tubazioni er le

Dettagli

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 206 - QUESITI Q Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione y= della regione di piano delimitata dalla curva di equazione

Dettagli

CALORIMETRO DELLE mescolanze

CALORIMETRO DELLE mescolanze CALORIMETRO DELLE mescolanze Scopo dell esperienza è la misurazione del calore specifico di un corpo solido. Il funzionamento del calorimetro si basa sugli scambi di energia, sotto forma di calore, che

Dettagli

4. Esercitazione 4: Dimensionamento del primo stadio di un compressore assiale

4. Esercitazione 4: Dimensionamento del primo stadio di un compressore assiale 4. Esercitazione 4: Dimensionamento del primo stadio di un compressore assiale Lo scopo della presente esercitazione è il dimensionamento del primo stadio di un compressore assiale. Con riferimento alla

Dettagli

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema Esercizio 1 Una trave omogenea di lunghezza L e di massa M è appoggiata in posizione orizzontale su due fulcri lisci posti alle sue estremità. Una massa m è appoggiata sulla trave ad una distanza L/3 da

Dettagli

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 Grandezze angolari Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ v ω v = ωr a α a = αr m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 2 Iω 2 Energia cinetica In forma vettoriale: v = ω r questa collega la velocità angolare

Dettagli

Si dimensioni uno sfioratore con le seguenti caratteristiche Q max

Si dimensioni uno sfioratore con le seguenti caratteristiche Q max CALCOLO DI UNO SFIORATORE A STRAMAZZO Si dimensioni uno sfioratore con le seguenti caratteristiche max = 3 m 3 /s H reg = 83. 6m (quota massima di regolazione ovvero quota alla quale inizia lo sfioro H

Dettagli

Analisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri

Analisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri Analisi degli Errori di Misura 08/04/2009 G.Sirri 1 Misure di grandezze fisiche La misura di una grandezza fisica è descrivibile tramite tre elementi: valore più probabile; incertezza (o errore ) ossia

Dettagli

Idraulica e Idrologia: Lezione 16 Agenda del giorno

Idraulica e Idrologia: Lezione 16 Agenda del giorno Idraulica e Idrologia: Lezione 16 Agenda del giorno Conservazione dell energia Applicazioni del teorema di Bernoulli alle correnti rettilinee Tubo di Pitot Efflusso libero da luci: luce di fondo, luce

Dettagli

Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica

Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica Stati della materia (classificazione assai approssimativa!) Solido: ha una forma propria, poco compressibile, alta densità Liquido: non ha una forma propria, poco

Dettagli

NOTE SULLE MISURE DI VELOCITA' E PORTATA DI ARIA

NOTE SULLE MISURE DI VELOCITA' E PORTATA DI ARIA NOTE SULLE MISURE DI VELOCITA' E PORTATA DI ARIA La portata di aria in un condotto è data dalla formula: Q = A x V m in cui : Q= portata A= area della sezione del condotto Vm= velocità media Per le misure

Dettagli

2 m 2u 2 2 u 2 = x = m/s L urto è elastico dunque si conserva sia la quantità di moto che l energia. Possiamo dunque scrivere: u 2

2 m 2u 2 2 u 2 = x = m/s L urto è elastico dunque si conserva sia la quantità di moto che l energia. Possiamo dunque scrivere: u 2 1 Problema 1 Un blocchetto di massa m 1 = 5 kg si muove su un piano orizzontale privo di attrito ed urta elasticamente un blocchetto di massa m 2 = 2 kg, inizialmente fermo. Dopo l urto, il blocchetto

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

Principi di Economia - Microeconomia Esercitazione 2 Domanda, offerta ed equilibrio di mercato Soluzioni

Principi di Economia - Microeconomia Esercitazione 2 Domanda, offerta ed equilibrio di mercato Soluzioni Princii di Economia - Microeconomia Esercitazione 2 Domanda, offerta ed equilibrio di mercato Soluzioni Daria Vigani Febbraio 2014 1. Assumiamo la seguente funzione di domanda di mercato er il gelato:

Dettagli

Fondamenti di Meccanica Esame del

Fondamenti di Meccanica Esame del Politecnico di Milano Fondamenti di Meccanica Esame del 0.02.2009. In un piano verticale un asta omogenea AB, di lunghezza l e massa m, ha l estremo A vincolato a scorrere senza attrito su una guida verticale.

Dettagli

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 11: Idrometria delle correnti in pressione ed a pelo

Dettagli

Fisica Generale per Ing. Gestionale e Civile (Prof. F. Forti) A.A. 2010/2011 Prova in itinere del 4/3/2011.

Fisica Generale per Ing. Gestionale e Civile (Prof. F. Forti) A.A. 2010/2011 Prova in itinere del 4/3/2011. Cognome Nome Numero di matricola Fisica Generale per Ing. Gestionale e Civile (Prof. F. Forti) A.A. 00/0 Prova in itinere del 4/3/0. Tempo a disposizione: h30 Modalità di risposta: scrivere la formula

Dettagli

Appunti di Meccanica dei Fluidi M. Tregnaghi

Appunti di Meccanica dei Fluidi M. Tregnaghi Aunti di eccanica dei Fluidi 4. STATICA: ISURA DELLA PRESSIONE PIEZOETRO Il iezoetro è uno struento che consente di identificare il iano dei carichi idrostatici relativo di un liquido e quindi la sua ressione.

Dettagli

Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori.

Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori. Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori. Problema: Una molla ideale di costante elastica k = 300 Nm 1 e lunghezza a riposo l 0 = 1 m pende verticalmente avendo un estremità fissata ad

Dettagli

Peso della colonna di aria che ci sovrasta di altezza quindi pari all altezza dell atmosfera

Peso della colonna di aria che ci sovrasta di altezza quindi pari all altezza dell atmosfera PRESSIONE ATMOSFERICA Peso della colonna di aria che ci sovrasta di altezza quindi pari all altezza dell atmosfera p atm = d g h con d densita aria h altezza atmosfera 1 MISURA DELLA PRESSIONE ATMOSFERICA:

Dettagli

PROBLEMI E QUESITI DI TERMOLOGIA (SOLUZIONI)

PROBLEMI E QUESITI DI TERMOLOGIA (SOLUZIONI) 1 PROBLEMI E QUESITI DI TERMOLOGIA (SOLUZIONI) Qui di seguito viene riportata la risoluzione dei problemi presentati nel file Unità omonimo (enunciati). Si raccomanda di prestare molta attenzione ai ragionamenti

Dettagli

Illustrazione 1: Sviluppo dello strato limite idrodinamico in un flusso laminare interno a un tubo circolare

Illustrazione 1: Sviluppo dello strato limite idrodinamico in un flusso laminare interno a un tubo circolare 1 Flusso interno Un flusso interno è caratterizzato dall essere confinato da una superficie. Questo fa sì che lo sviluppo dello strato limite finisca per essere vincolato dalle condizioni geometriche.

Dettagli

Peso atomico (meglio massa atomica)

Peso atomico (meglio massa atomica) Nome file d:\scuola\corsi\corso fisica\termodinamica\leggi dei gas.doc Creato il 26/3/2 7.5 Dimensione file: 4864 byte Andrea Zucchini Elaborato il 22//22 alle ore 5.52, salvato il 22//2 7.52 stamato il

Dettagli

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica Don Bosco 014/15, Classe B - Primo compito in classe di Fisica 1. Enuncia il Teorema dell Energia Cinetica. Soluzione. Il lavoro della risultante delle forze agenti su un corpo che si sposta lungo una

Dettagli

STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce)

STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce) STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce) Definizione Di Pressione In questo capitolo si analizzeranno le caratteristiche meccaniche dei fluidi in condizioni di equilibrio

Dettagli

Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria

Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria Lo scopo dell esperimento L esperimento serve a verificare il principio di conservazione dell energia meccanica, secondo

Dettagli

PERDITE DI CARICO CONTINUE

PERDITE DI CARICO CONTINUE PERDITE DI CARICO CONTINUE La dissipazione di energia dovuta all'attrito interno ed esterno dipende da: velocità del liquido [m/s] dal tipo di liquido e dalle pareti della vena fluida, secondo un coefficiente

Dettagli

CONOSCENZE 1. gli elementi dell'estrazione della radice quadrata di un numero 2. le proprietaá delle radici quadrate

CONOSCENZE 1. gli elementi dell'estrazione della radice quadrata di un numero 2. le proprietaá delle radici quadrate ARITMETICA PREREQUISITI l conoscere le rorietaá delle quattro oerazioni e oerare con esse l conoscere le rorietaá delle otenze l fattorizzare un numero l oerare con le frazioni l arrotondare un numero

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE DEL FLUSSO DELLA GALLERIA DEL VENTO DALLARA. G.V. Iungo, G. Lombardi

CARATTERIZZAZIONE DEL FLUSSO DELLA GALLERIA DEL VENTO DALLARA. G.V. Iungo, G. Lombardi CARATTERIAIONE DEL FLSSO DELLA GALLERIA DEL VENTO DALLARA G.V. Iungo, G. Lombardi DDIA 2008-3 Marzo 2008 Indice Pagina 1 Misure d anemometro a filo caldo e di Pitot statico 2 1.1 Set-up 2 1.2 Analisi dei

Dettagli

docente: Germana Scepi

docente: Germana Scepi INSEGNAMENTO DI :PIANO DEGLI ESPERIMENTI CORSO DI LAUREA: CLAS docente: Germana Scei Eserimenti in Scienza e Industria I metodi serimentali sono amiamente utilizzati sia nella ricerca scientifica che nel

Dettagli

LE FUNZIONI ECONOMICHE

LE FUNZIONI ECONOMICHE M A R I O G A R G I U L O LE FUNZIONI EONOMIHE APPLIAZIONE DELL ANALISI MATEMATIA FUNZIONI EONOMIHE L economia è lo studio di come imiegare, con maggior convenienza, il denaro di cui si disone er raggiungere

Dettagli