Università del Piemonte Orientale. Master per data manager. Epidemiologia dei tumori. Screening in oncologia
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- Domenico Rinaldi
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1 Università del Piemonte Orientale Master per data manager Epidemiologia dei tumori Screening in oncologia
2 Epidemiologia Che cos è l epidemiologia Metodi e strumenti La descrizione epidemiologica di una malattia Fonti di informazione
3 Epidemiologia Studio della frequenza delle malattie in popolazioni e dei loro determinanti Punti di interesse per i clinical trials: Valutazione della selezione Valutazione dei confondenti (residui dopo rand.) Metodi per la valutazione degli outcome Sorveglianza post-marketing
4 Epidemiologia descrittiva
5 Mortalità generale per tumori Periodo Tassi standardizzati Maschi Femmine VERCELLI NOVARA CUNEO ASTI ALESSANDRIA BIELLA VERBANIA TORINO
6 Epidemiologia: i tassi Tasso (grezzo) = numero casi / (popolazione media x tempo) Il tasso è riferito ad un denominatore (di solito persone). Quindi: T = [N / (P*t)] * Tasso incidenza = nuovi casi di malattia Tasso mortalità = decessi
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8 La frequenza di tumori, come di molte malattie croniche, cresce con l età. Nel caso dei tumori la crescita è esponenziale L esempio seguente illustra il caso (ipotetico) di due popolazioni, indicate come A e B, con gli stessi tassi per classe di età ma differenti distribuzioni della popolazione, che risulta più anziana nella popolazione B.
9 Se vengono calcolati i tassi grezzi, la popolazione B sembra mostrare una maggiore frequenza di cancro ma questo è un artefatto dovuto alla sola differenza di età. Per evitare questo errore occorre calcolare tassi standardizzati, che annullano l effetto della differente distribuzione per età.
10 A B N.casi Popolazione N.casi Popolazione < = >= Tasso A= 150/40000 Tasso B= 189/40000
11 A B N.casi Popolazione tasso N.casi Popolazione tasso < = , , , , , ,0 >= , ,
12 Confronto della frequenza di malattia tra due diversi gruppi (che chiamiamo popolazione A e B). Rischio Relativo = Tasso nella popolazione A Tasso nella popolazione B Il confronto deve essere fatto tra tassi standardizzati, per i motivi esemplificati nei lucidi precedenti.
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14 Trends temporali
15 Trend di mortalità per tumori del laringe TS per abitanti - Maschi VCO VERBANIA PIEMONTE
16 Tassi di incidenza per leucemia età 1-4 anni APC* 1-4 Rate Rate Rate Rate Rate (95% CI) Leukaemia 01A- 01E ( ) ALL ( ) ALL T Too few cases ALL pre-b ( )
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18 Acute Lymphoblastic Leukaemia. Incidence rates by year of age and period Rate * 10^ Age at diagnosis (years)
19 Frequenze cumulative
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21 Tassi cumulativi Il tasso cumulativo indica quanti casi (di una data malattia) si sono complessivamente verificati in una popolazione in un intervallo di tempo in rapporto alla numerosità della popolazione. tasso cumulativo = numero di casi insorti nell intervallo di tempo / popolazione all inizio dell osservazione Il tasso cumulativo è una proporzione. Il tasso cumulativo è utile quando vogliamo misurare la frequenza di una malattia il cui rischio si esaurisce in un tempo breve dopo l esposizione e tutti i soggetti sono seguiti per lo stesso tempo. Esempi tipici sono le malattie infettive o gli effetti indesiderati di un trattamento.
22 Epidemiologia: modelli di studio
23 Obiettivo: valutazione dell associazione tra un fattore ( esposizione o fattore di rischio ) ed una malattia. Il metodo di studio consiste, in termini generali, nella misura della frequenza di una malattia tra -le persone che sono state esposte al fattore -le persone che non sono state esposte al fattore. Viene quindi di calcolato il rapporto tra le due frequenze, che corrisponde a quante volte è più alto il rischio di ammalarsi per i soggetti che sono stati esposti al fattore in esame rispetto a quelli che non sono stati esposti.
24 Studi basati sulla sorveglianza nel tempo (follow-up) dei soggetti esposti. Studio di coorte Clinical trials Studi sperimentali Studi basati sulla indagine retrospettiva dell esposizione negli anni precedenti la malattia Studi caso controllo
25 I diversi modelli di studio intendono comunque stimare il Rischio Relativo, cioè il rapporto tra la frequenza della malattia tra chi è stato e chi non è stato esposto. Rischio Relativo = Tasso tra chi è stato esposto Tasso tra chi non è stato esposto RR < 1 RR = 1 RR > 1 L esposizione protegge dalla malattia L esposizione non è associata alla malattia L esposizione causa la malattia
26 Studio di coorte In questo modello di studio si parte dalla individuazione di un gruppo di soggetti esposti al fattore in esame (ad es. i lavoratori esposti ad amianto). Questi soggetti vengono quindi seguiti nel tempo e vengono contati i casi di malattia che si verificano successivamente all inizio dell esposizione. E' lo studio più simile al disegno di uno studio sperimentale
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30 Studi basati sulla indagine retrospettiva dell esposizione negli anni precedenti la malattia Per comprendere questi studi, dobbiamo riflettere sul fatto che: Se una data esposizione è causa di una data malattia, allora i malati di tale malattia saranno più esposti dei sani a tale esposizione.
31 In sintesi lo studio si basa sulla valutazione della frequenza di esposizione tra un campione di soggetti malati della malattia che vogliamo studiare (casi) ed un campione di soggetti non affetti da tale malattia (controlli). Il gruppo dei controlli consente di stimare la frequenza di esposti (o l intensità di esposizione) nei soggetti non ammalati della malattia che studiamo. E essenziale che le informazioni siano raccolte con lo stesso metodo sia per i casi sia per i controlli.
32 Al termine dello studio i risultati sono sintetizzati in una tabella a doppia entrata, come la seguente: Malattia Caso Controllo Totale Esposizione Presente a b a+b Assente c d c+d Totale a+c b+d a+b+c+d Il Rischio Relativo negli studi caso-controllo è stimato dal Rapporto Crociato (Odds Ratio), abbreviato con OR OR = (a*d) / (c*b)
33 Epidemiologia valutativa
34 CUMULATIVE SURVIVAL, by regimen CS years from diagnosis Trend test,
35 Leucemie Linfatiche Acute Sopravvivenza a 5 anni Our results 59.4 (SE 5.0) 73.2 (SE 4.2) 78.9 (SE 4.3) 79.1 (SE 4.3) 86.7 (SE 3.8) AIEOP [12] 63 (SE not available) 70.4 (SE 1.5) 78.4 (SE 1.9) 79.4 (SE 1.2) Results not yet available
36 Fonti di informazioni e dati
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43 Criteri di valutazione di cancerogenicità
44 Agenzie che effettuano valutazioni di cancerogenicità IARC CCTN NTP/ NCI CEE
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46 IARC: valutazione di cancerogenicità 77 monografie dal agenti, miscele, esposizioni 1 Cancerogeno per l uomo 78 2A Probabile cancerogeno per l uomo 63 2B Possibile cancerogeno per l uomo Non classificabile relativamente alla 483 cancerogenicità 4 Probabilmente non cancerogeno 1
47 IARC valutazione di cancerogenicità Gruppo di lavoro (esperti, indicati nominativamente) Valutazione indipendente di Esperimenti sull animale Studi epidemiologici Studi di mutagenesi Relazioni esplicite e dettagliate
48 IARC evidenza di cancerogenicità Studi epidemiologici Sufficiente (associazione causale, non spiegata da caso, bias, confondimento) Limitata (non possono escludersi caso, bias, confondimento) Inadeguata (solo studi di qualità insufficiente)
49 IARC evidenza di cancerogenicità Studi sull animale Sufficiente (associazione causale, non spiegata da caso, bias, confondimento, almeno 2 specie o 2 studi indipendenti) Limitata (non possono escludersi caso, bias, confondimento, 1 solo studio/specie) Inadeguata (solo studi di qualità insufficiente)
50 IARC evidenza di cancerogenicità Valutazione conclusiva Sufficiente (associazione causale, non spiegata da caso, bias, confondimento, almeno 2 specie o 2 studi indipendenti) Limitata (non possono escludersi caso, bias, confondimento, 1 solo studio/specie) Inadeguata (solo studi di qualità insufficiente)
51 IARC evidenza di cancerogenicità Valutazione conclusiva 1 Evidenza sufficiente da studi epidemiologici 2A 2B Evidenza limitata da studi epidemiologici e sufficiente da studi sull animale Evidenza limitata da studi epidemiologici o di laboratorio 3 Studi con evidenza inadeguata
52 Definition of Limited evidence : A positive association has been observed between exposure to the agent, mixture or exposure circumstance and cancer for which a causal interpretation is considered by the Working group to be credible, but chance, bias or confounding could not be ruled out with reasonable confidence.
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