Equazioni differenziali ordinarie: problemi a valori al bordo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Equazioni differenziali ordinarie: problemi a valori al bordo"

Transcript

1 Cpitolo 7 Equzioni differenzili ordinrie: problemi vlori l bordo 7.1 Equzione di Lplce in un dimensione e funzione di Green Si consideri l semplice equzione del secondo ordine, equzione di Lplce in un dimensione u (x) = x (, b) (7.1) cui si ssocino le condizioni l bordo (condizioni di Dirichlet o condizioni del primo tipo) u() = α u(b) = β (7.2) Dl teorem fondmentle del clcolo integrle per ogni funzione u continu con derivte prime e seconde continue, si h u(x) = c 1 + u (t)dt u (t) = c 2 + t u (s)ds D (7.1) si h u (t) = c 2, si ottiene llor che l soluzione h espressione u(x) = c 1 + c 2 (x ) Imponendo le condizioni l bordo si ottengono le costnti c 1 e c 2 c 1 = α c 2 = β α b L soluzione è l rett u(x) = β α b x + (α β α b ) Si osserv che l soluzione dell equzione di Lplce in un dimensione soddisf un principio del mssimo, ovvero ssume il vlore mssimo e il vlore minimo sul bordo. Si consideri or l equzione di Poisson in un dimensione cui si ssocino le condizioni l bordo di Dirichlet omogenee u (x) = f(x) x (, b) (7.3) u() = u(b) = (7.4) 91

2 92CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO con f(x) funzione continu in [, b] 1 Si suppone, per semplicità, = e b = 1. Si vuole esprimere l soluzione del problem (7.3) (7.4) nell form u(x) = 1 G(x, t)f(t)dt (7.5) per f C([, 1]). L funzione G(x, t) è dett funzione di Green ed h espressione t(1 x) per t x G(x, t) = x(1 t) per x t 1 (7.6) Dimostrzione. Procedendo come per l equzione di Lplce, dl teorem fondmentle del clcolo integrle, per ogni funzione u C 2 ([, 1]) si h D (7.3) si h u(x) = c 1 + u (t)dt u (t) = c 2 + u (t) = c 2 t f(s)ds e si ottiene llor che l soluzione h espressione ( t u(x) = c 1 + c 2 x t ) f(s)ds dt u (s)ds Quest espressione rppresent l soluzione generle dell equzione differenzile (7.3). Utilizzndo le condizioni l bordo u() = u(1) =, si determinno le costnti rbitrrie c 1 e c 2 c 1 = c 2 = 1 ( t ) f(s)ds dt Pertnto, l espressione dell soluzione del problem i vlori l bordo è ( t ) 1 ( t ) u(x) = f(s)ds dt + xf(s)ds dt (7.7) Possimo scrivere quest espressione in un form più conveniente. Considerimo l funzione usiliri Integrndo per prti si ottiene ( t ) f(s)ds dt = F (t) = t = xf (x) f(s)ds F (t)dt [tf (t)] x tf(t)dt = tf (t)dt (x t)f(t)dt 1 Un funzione g(x) continu su (, b) è continu nell intervllo chiuso [, b] se esistono i due limiti lim x + g(x) e lim x b g(x).

3 7.1. EQUAZIONE DI LAPLACE IN UNA DIMENSIONE E FUNZIONE DI GREEN 93 In modo nlogo si ricv 1 ( t ) f(s)ds dt = llor possimo scrivere l (7.7) nell form 1 (1 t)f(t)dt ovvero u(x) = u(x) = (x t)f(t)dt + 1 (x t)f(t)dt + x(1 t)f(t)dt + x x(1 t)f(t)dt (7.8) 1 x(1 t)f(t)dt = t(1 x)f(t)dt + 1 x x(1 t)f(t)dt Se introducimo l funzione di Green come in (7.6) si h l espressione (7.5) per l soluzione u(x). 2 L funzione di Green gode delle seguenti proprietà: G(x, t) è continu in x e in t; G(x, t) è simmetric, ovvero G(x, t) = G(t, x) (legge di reciprocità); G(x, t) è un funzione linere trtti come funzione dell vribile x per t fisst e vicevers; G(, t = G(1, t) = G(x, ) = G(x, 1) = ; G(x, t) per x, t [, 1]. Si osserv che, poiché u(x) è espress come l integrle di un funzione continu, ess è differenzibile e quindi continu. Allor l trsformzione f u, dove u è espress dll (7.5), trsform funzioni di clsse C([, 1]) in funzioni di clsse C([, 1]). Inoltre dll (7.8) si h 3 u (x) = f(t)dt + 1 (1 t)f(t)dt e quindi u (x) = f(x). Pertnto se f C([, 1]), si h u C 2 ([, 1]) cioè l soluzione di (7.3) è più regolre del dto f(x). Si osserv che un problem di Poisson con condizioni di Dirichlet l bordo non omogenee v (x) = f(x) v() = α v(b) = β 2 Per vlori e b degli estremi dell intervllo, l soluzione h espressione e l funzione di Green 3 Si osserv che ( d x ) (x t)f(t)dt dx = = u(x) = x b G(x, t) = (b t)f(t)dt (x t)f(t)dt = G(x, t)f(t)dt x (b t) (x t) per t x b x (b t) per x t b b ( d x ) x f(t)dt d ( ) tf(t)dt = f(t)dt + x d ( ) f(t)dt d ( ) tf(t)dt dx dx dx dx f(t)dt + xf(x) xf(x) = f(t)dt

4 94CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO può essere sempre trsformto in un problem di Poisson con condizioni di Dirichlet l bordo omogenee ponendo u (x) = f(x) u() = u(b) = u(x) = v(x) α b x b β x b Un procedimento nlogo possimo frlo se ll equzione di Poisson v (x) = f(x) si ssocino delle condizioni sul vlore dell derivt dell soluzione gli estremi, ovvero si suppongono noti i vlori dell derivt v (x) gli estremi e b, v () = α e v (b) = β. Queste condizioni sono dette condizioni di Neumnn o del secondo tipo. Questo problem può essere sempre trsformto in un problem di Poisson u (x) = f(x) con condizioni di Neumnn l bordo omogenee u () = u (b) = ponendo u(x) = v(x) α 2bx x 2 β 2 b 2 f(x) = f(x) + α b + β b 2x x 2 b 7.2 Questioni su esistenz e unicità dell soluzione I problemi i vlori l bordo possono non vere un unic soluzione m possono vere più soluzioni o ddirittur nessun. Si consideri, d esempio, l equzione differenzile linere del secondo ordine che possiede l soluzione generle 4 con c 1 e c 2 costnti rbitrrie. Si not che: u (x) + u(x) = u(x) = c 1 sin(x) + c 2 cos(x) (7.9) l soluzione prticolre u(x) = sin(x) è l unic soluzione di (7.9) soddisfcente le condizioni l bordo u() = e u(π/2) = 1; tutte le soluzioni u(x) = c 1 sin(x) con c 1 rbitrrio, sono soluzioni dell equzione (7.9) soggett lle condizioni l bordo u() = u(π) = ; non esiste lcun soluzione u(x) dell equzione (7.9) che soddisf le condizioni l bordo u() = e u(π) = 1. Considerimo or il seguente problem differenzile i vlori l bordo in cui l soluzione u(x) di un equzione del secondo ordine u (x) = φ(x, u(x), u (x)) x [, b] (7.1) è richiest di soddisfre in due punti distinti e b dell sse rele relzioni dell form { α u() α 1 u () = α con α + α 1 = β u(b) + β 1 u (b) = β con β + β 1 = (7.11) 4 Si ved Equzioni di ordine superiore nel cpitolo Equzioni differenzili ordinrie: problemi i vlori inizili.

5 7.2. QUESTIONI SU ESISTENZA E UNICITÀ DELLA SOLUZIONE 95 Queste condizioni l bordo sono dette di terzo tipo o condizioni di Sturm. Si not che le condizioni di Dirichlet o di Neumnn sono csi prticolri di (7.11). u() = α; u () = α; u(b) = β u (b) = β Un formle pproccio per determinre l soluzione estt di questo problem si ottiene considerndo un ssocito problem i vlori inizili del tipo con u (x) = φ(x, u(x), u (x)) x [, b] (7.12) { α u() α 1 u () = α γ u(b) + γ 1 u (b) = s (7.13) L second condizione è indipendente dll prim; questo è ssicurto se α 1 γ α γ 1. Senz perdere in generlità richiedimo che γ e γ 1 sino scelti in modo che 5 α 1 γ α γ 1 = 1 Si indic con u(x; s) l soluzione del problem i vlori inizili (7.12) (7.13), mettendo in evidenz che quest soluzione dipende dl dto inizile s. Clcolndo l soluzione (e l su derivt u (x; s)) nel punto x = b, ricerchimo un vlore s che è soluzione dell equzione ϕ(s) = (7.14) con ϕ(s) = β u(b; s) + β 1 u (b; s) β L equzione (7.14) è, in generle, trscendente in s. Se s = s è un rdice dell equzione (7.14) ci spettimo che l funzione u(x) = u(x; s ) si un soluzione del problem i vlori l bordo (7.1) (7.11). Si può dunque risolvere il problem i vlori l bordo (7.1) (7.11) medinte l risoluzione del problem i vlori inizili ssocito. Quest procedur si chim metodo shooting. Più precismente si h il risultto seguente: 6 Teorem 1. Si un funzione φ(x, u(x), u (x)) continu sull strisci D = {(x, u, u ) : x [, b], u <, u < } e soddisfi in D l condizione di Lipschitz per u e u. Allor il problem i vlori l bordo (7.1) (7.11) h tnte soluzioni qunte sono le rdici distinte s k dell equzione (7.14). 5 Ad esempio, per γ = si h γ 1 = 1/α e le condizioni i vlori inizili si scrivono ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( α α 1 u() α u() 1/α α 1/α u = = () s u = 1 α () α s 6 Le dimostrzioni dei Teoremi 1, 2 e 3 sono riportte in 1.2 di ) ( α/α α = 1 s α s Keller H.B.: Numericl Methods for Two Point Boundry Vlue Problems, Blisdell Publ. Co., Boston, 1968 (ripubblicto d Dover Publ. Inc., New York, 1993). )

6 96CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO Le soluzioni di (7.1) (7.11) sono u k (x) u(x; s k ), cioè le soluzioni del problem i vlori inizili (7.12) (7.13) con dto inizile s = s k. 7 Esiste un importnte clsse di problemi per i quli l equzione (7.14) possiede un unic rdice. Per tle clsse di problemi i vlori l bordo possimo llor fornire il seguente teorem di esistenz e unicità dell soluzione: Teorem 2. Si un funzione φ(x, u(x), u (x)) continu sull strisci D = {(x, u, u ) : x [, b], u <, u < } e soddisfi in D l condizione di Lipschitz per u e u. Inoltre, vle φ φ e u u continue in D; φ u > e φ u M in D (M costnte positiv); α α 1 ; β β 1 ; α + β = llor, il problem i vlori l bordo (7.1) (7.11) mmette un unic soluzione u C 2 ([, 1]). Si osserv che il teorem è vlido qundo lle condizioni di Sturm si sostituiscono quelle di Dirichlet mentre, per l condizione α + β = il teorem non vle se bbimo le condizioni l bordo di Neumnn. Un cso specile del Teorem 2 si h qundo l funzione φ(x, u, u ) è linere in u e u. Si h il seguente: Teorem 3. Vlgno le seguenti ipotesi: sino le funzioni p(x), q(x), f(x) continue con q(x) > per x [, b]; sino α α 1, β β 1 ; α + β = ; Allor, il problem linere mmette un unic soluzione u C 2 ([, b]). u (x) + p(x)u (x) + q(x)u(x) = f(x) { α u() α 1 u () = α con α + α 1 = β u(b) + β 1 u (b) = β con β + β 1 = Il Teorem 3 è conseguenz del Teorem 2. Inftti si h φ(x, u, u ) = pu + qu f e φ u = q(x) > e φ u = p(x) M poiché l funzione p(x) è continu su un intervllo chiuso [, b] e dunque è limitt. 7 Vi sono evidenti difficoltà nell pplicre il metodo shooting (shooting semplice). In generle non si conosce l soluzione u(x; s) del problem i vlori inizili (7.12) (7.13) m quest viene clcolt medinte i metodi numerici lle differenze d uno o più pssi. Nell prtic si prtizion l intervllo [, b] e si pplic il metodo di shooting multiplo come descritto in di Stoer J., Bulirsch R.: Introduzione ll Anlisi Numeric, vol. II, Znichelli, Bologn, 1975 (trduzione di Einführung in die Numerische Mthemtik II, Springer Verlg, Berlin, 1973). Un noto esempio di ppliczione del metodo di shooting è l mnovr di frenggio ottimle di un stellite nell tmosfer terrestre (problem del rientro).

7 7.3. OPERATORI DIFFERENZIALI PER PROBLEMI DEL SECONDO ORDINE Opertori differenzili per problemi del secondo ordine Scrivimo un equzione differenzile omogene (non omogene) del secondo ordine medinte l opertore differenzile L L(u) = (L(u) = f) e si ssocino le condizioni l bordo di primo, secondo o terzo tipo. Dte due funzioni continue u e v definite nell intervllo [, b] si definisce prodotto sclre tr due funzioni u, v = u(x)v(x)dx Nel cso di funzioni vlori complessi si deve considerre l funzione compless coniugt di v(x) nell integrndo. 8 Se denotimo con V l insieme delle funzioni che verificno le condizioni l bordo ssegnte si hnno le seguenti definizioni: L opertore differenzile L è simmetrico se L(u), v = u, L(v) u, v V L opertore differenzile L è definito positivo se L(u), u > u V e vle L(u), u = se e solo se u è l funzione identicmente null e pprtiene V. L opertore differenzile L è semidefinito positivo se L(u), u u V Si possono definire nlogmente opertori differenzili definiti e semidefiniti negtivi. Si consideri l opertore di Lplce in un dimensione L(u) = u per le funzioni u C 2 ([, b]) e nulle gli estremi ovvero che soddisfno l bordo le condizioni omogenee di Dirichlet u() = u(b) =. Si prov fcilmente che per tutte le funzioni u e v, nulle gli estremi dell intervllo [, b], continue ssieme lle loro derivte prime e seconde in [, b], l opertore L(u) è simmetrico e definito positivo. Inftti se indichimo come C 2 ([, b]) lo spzio delle funzioni continue e nulle gli estremi e b che hnno derivte prime e seconde continue, si prov che per L(u) = u vle L(u), v = u, L(v) u, v C 2 ([, b]) Integrndo per prti L(u), v = 8 Per semplcità di notzione, nel seguito si è indicto u, v = uvdx u vdx = u (x)v(x) b + u v dx

8 98CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO Poiché v() = v(b) =, si h L(u), v = u v dx Integrndo un ltr volt per prti e, tenendo conto di u() = u(b) =, si ottiene u v dx = u(x)v (x) b uv dx = Dunque l opertore L è simmetrico. Per u = v si ottiene L(u), u = (u ) 2 dx uv dx = u, L(v) che è positivo. Inoltre, se L(u), u =, llor u = e u è costnte, m essendo null gli estremi, u =. Rest provto llor che l opertore L è definito positivo. Considerimo or l opertore L(u) = u per funzioni u C 2 ([, b]) e con derivt null gli estremi ovvero che soddisfno l bordo le condizioni omogenee di Neumnn. u () = u (b) = Si prov che l opertore L è simmetrico e semidefinito positivo. Inftti, procedendo come per il cso con le condizioni di Dirichlet, utilizzndo l integrzione per prti, si h L(u), v = Poiché u () = u (b) =, llor u vdx = u (x)v(x) b + L(u), v = u v dx u v dx Integrndo un ltr volt per prti e tenendo conto di v () = v (b) =, si h Per u = v si ottiene u v dx = u(x)v (x) b L(u), u = uv dx = (u ) 2 dx uv dx = u, L(v) che è positivo oppure nullo nel cso in cui l funzione u si l funzione costnte non null. Se si consider l opertore L(u) = u + qu (7.15) con q q(x) funzione continu e q(x) > cui restno ssocite le condizioni omogenee di Dirichlet ed omogenee di Neumnn, si può mostrre che l opertore L(u) in (7.15) è simmetrico e definito positivo. Inftti, per le funzioni u e v nulle gli estremi o con derivt null gli estremi, fcendo uso dell integrzione per prti, si h: L(u), v = ( u + qu)vdx = u v dx + quvdx

9 7.3. OPERATORI DIFFERENZIALI PER PROBLEMI DEL SECONDO ORDINE 99 e Inoltre, per u = v si h u, L(v) = L(u), u = ( v + qv)udx = (u ) 2 dx + u v dx + qu 2 dx > quvdx dove il primo ddendo del secondo membro è positivo o non negtivo nel cso di condizioni omogenee di Dirichlet o di Neumnn rispettivmente, mentre, poiché q >, il secondo ddendo del secondo membro è sempre positivo per funzioni diverse dll funzione identicmente null. Dunque, l presenz del termine qu, con q >, nell opertore L(u) rende l opertore definito positivo nche per le condizioni omogenee di Neumnn. Si consideri or l opertore differenzile L(u) = u + pu + qu (7.16) con p p(x), q q(x) funzioni continue e q(x). Si ssocino le condizioni omogenee l bordo di Dirichlet o di Neumnn. Si mostr fcilmente che l opertore L(u) non è simmetrico. Inftti, per le funzioni u e v nulle gli estremi o con derivt null gli estremi, fcendo uso dell integrzione per prti, si h: mentre L(u), v = u, L(v) = ( u + pu + qu)vdx = ( v + pv + qv)udx = u v dx + u v dx + pu vdx + puv dx + quvdx quvdx ovvero L(u), v u, L(v). Si not che l presenz del termine pu rende l opertore non simmetrico. Si osserv che l opertore non simmetrico (7.16) per funzioni u nulle gli estremi è definito positivo ed è semidefinito positivo per funzioni u con derivt null gli estremi. Inftti si h con L(u), u = per funzioni u nulle gli estremi e ( u + pu + qu)udx = per funzioni u con dervt null gli estremi. Inoltre, (u ) 2 dx > (u ) 2 dx qu 2 dx (u ) 2 dx + pu udx + qu 2 dx e, integrndo per prti e tenendo conto che l funzione u oppure l funzione u è null gli estremi e b, si ottiene pu udx = p(x)u(x)u (x) b pu udx = pu udx

10 1CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO dunque 2 pu udx = = pu udx = Un opertore dell form si chim opertore utoggiunto. L(u) = (σu ) + qu (7.17) Nell espressione di L(u) in (7.17) si suppone che le funzioni σ(x) e q(x) sino tli che q C([, b]), q(x), σ C 1 ([, b]), σ(x) σ >. L scrittur dell opertore in form utoggiunt prevede che l funzione prodotto σ(x)u (x) si derivbile m non lo si necssrimente l funzione u (x). Questo è il cso, d esempio, delle funzioni u(x), continue e lineri trtti. Se l funzione u (x) è derivbile, llor si può sempre scrivere l opertore L(u) di (7.17) nell form L(u) = σu σ u + qu. Si osserv nche che un opertore L(u) = u + pu + qu può essere sempre scritto in form utoggiunt L(u) = (σu ) + qu ponendo σ = e p(ξ)dξ q q(x) = q(x)σ Quest trsformzione non è comunque sempre conveniente perché interviene il clcolo dell integrle dell funzione p(x). Per l opertore utoggiunto (7.17) con q C([, b]), q(x), σ C 1 ([, b]), σ(x) σ >, si può provre che: per q(x) =, L(u) è simmetrico e definito positivo se si ssocino le condizioni omogenee di Dirichlet, mentre è simmetrico e semidefinito positivo se si ssocino le condizioni omogenee di Neumnn; per q(x) >, L(u) è simmetrico e definito positivo se si ssocino si le condizioni omogenee di Dirichlet che quelle omogenee di Neumnn. Si prov che l opertore L(u) in (7.17) per q(x) = è simmetrico. Inftti, integrndo per prti e considerndo le funzioni u e v nulle gli estremi oppure con derivt null gli estremi, si h L(u), v = (σu ) vdx = v(x)σ(x)u (x) b + = σ(x)v (x)u(x) b Inoltre L(u) è definito positivo poiché L(u), u = (σv ) udx = u, L(v) (σu ) udx = σ(u ) 2 dx v σu dx = σv u dx che è positivo per funzioni u nulle gli estremi mentre per funzioni u con derivte nulle gli estremi è positivo oppure nullo nel cso in cui l funzione u si l funzione costnte non null. Per l opertore utoggiunto (7.17) può essere provto che l soluzione del problem non omogeneo L(u) = f con le condizioni omogenee di Dirichlet l bordo h espressione u(x) = G(x, t)f(t)dt

11 7.4. IL PRINCIPIO DEL MASSIMO 11 dove l funzione G(x, t) è l funzione di Green per l opertore (7.17). Come per l opertore di Lplce, l funzione di Green G(x, t) deve soddisfre le ipotesi di nnullmento l bordo. 9 Infine, come visto per l opertore u (x), vle che il problem definito dll equzione differenzile L(u) = f con L(u) opertore linere, cui si ssocino le condizioni l bordo non omogene di Dirichlet o di Neumnn, può essere riformulto con condizioni l bordo omogenee di Dirichlet o di Neumnn, rispettivmente. 7.4 Il principio del mssimo Si consideri l opertore L(u) = σu + pu + qu (7.18) con σ, p, q C([, b]), σ(x) >, q(x). Per le funzioni u C 2 su [, b] vle il seguente principio del mssimo: se L(u) vle per q = per q mx u(x) = mx{u(), u(b)} (7.19) x [,b] mx u(x) mx{u(), u(b), } x [,b] se L(u) vle per q = per q min{u(), u(b)} = min x [,b] u(x) min{u(), u(b), } min x [,b] u(x) Dimostrimo l proprietà (7.19). 1 Dimostrzione. Assumimo L(u) < in (, b). Se l funzione u h un mssimo locle in x punto interno di [, b], i.e., x (, b) in tle punto si h u (x ) = e u (x ) ; ciò implic L(u(x )) (poichè σ > e q = ) che contrddice l ssunzione L(u) <. Dunque u ssume vlore mssimo sul bordo. Assumimo or che L(u) in (, b). Si ϕ(x) un funzione tle che ϕ(x) per x [, b] e L(ϕ) < in (, b). Ad esempio si può prendere ϕ(x) = e λx con λ sufficientemente grnde per cui L(ϕ) = ( σλ 2 + pλ)ϕ <. Si ssum or che u bbi un suo mssimo in corrispondenz di un punto x interno d [, b]. Allor, per ϵ > sufficientemente piccolo nche l funzione v = u + ϵϕ ssume vlore mssimo in corrispondenz di un punto y interno d [, b]. M poichè L(v) = L(u) + ϵl(ϕ) < si h un contrddizione. Dunque u deve ssumere vlore mssimo sul bordo. 9 Si ved p. 12 in Weinberger H.F.: A First Course in Prtil Differentil Equtions, Blisdell Publ. Co., New York, 1965 (ripubblicto d Dover Publ. Inc., New York, 1995). 1 Per le dimostrzioni dei risultti concernenti il principio del mssimo si ved e.g., 2.1 in Lrsson S., Thomée V.: Prtil Differentil Equtions with Numericl Methods, Springer, Berlin, 25.

12 12CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO Si hnno i seguenti corollri l principio del mssimo. Corollrio 1. Si l equzione non omogene L(u) = f (con L(u) come in (7.18)) ed f funzione continu tle che f(x) per x [, b] oppure f(x) per x [, b], vle che: se u(), u(b) e f, llor l soluzione u C 2 ([, b]) del problem L(u) = f ssume vlori non positivi (u(x) ); se u() e u(b) e f, llor l soluzione u C 2 ([, b]) del problem L(u) = f ssume vlori non negtivi (u(x) ). Corollrio 2. Per l soluzione u dell equzione omogene L(u) = (con L(u) come in (7.18)) con condizioni l bordo di Dirichlet ssegnte u() e u(b) vle: per q = per q > e dunque, min{u(), u(b)} = min u(x) mx u(x) = mx{u(), u(b)} x [,b] x [,b] min{u(), u(b), } min u(x) mx u(x) mx{u(), u(b), } x [,b] x [,b] se u() = u(b) = l funzione u, llor l soluzione di L(u) = è l funzione identicmente null; se u() e u(b), llor l soluzione u C 2 ([, b]) del problem L(u) = ssume vlori non positivi (u(x) ); se u() e u(b), llor l soluzione u C 2 ([, b]) del problem L(u) = ssume vlori non negtivi (u(x) ). Più in generle dl principio del mssimo discende un proprietà di monotonicità dell opertore L(u). Corollrio 3. Si u C 2 ([, b]) l soluzione del problem L(u) = f con L(u) come in (7.18), f continu su (, b) e con le condizioni l bordo u() e u(b) ssegnte; si v C 2 ([, b]) l soluzione del problem L(u) = g con L(u) come in (7.18), g continu su (, b) e con le condizioni l bordo v() e v(b) ssegnte. Se u() v() u(b) v(b) f(x) g(x) per x [, b] llor u(x) v(x) per x [, b] Come conseguenz del principio del mssimo si può nche dimostrre l unicità dell soluzione del problem L(u) = f con le condizioni l bordo di Dirichlet per l opertore L(u) come in (7.18). Si richim or l definizione di norm di funzioni. continu nell intervllo [, b], si definisce u p = ( ) 1/p b u(x) p u = mx x b u(x) Supponimo che u si un funzione 1 p <

13 7.5. SOLUZIONI BOUNDARY LAYER 13 Si osserv che quest definizione è un definizione di norm in qunto vlgono le proprietà u ( u = se e solo se u = ) αu = α u con α C o α R u + v u + v (disuguglinz tringolre) Inoltre, dll definizione di prodotto sclre tr due funzioni continue in [, b], si h u 2 = u, u e vle l disuguglinz di Hölder u, v u p v q con 1 p + 1 q = 1 Per p = q = 2 l disuguglinz di Hölder è not come disuguglinz di Cuchy Schwrz. Inoltre, le funzioni u e v sono tr loro ortogonli se u, v = 7.5 Soluzioni boundry lyer In quest sezione si riportno tre esempi di problemi vlori l bordo l cui soluzione h un ndmento prticolre: in prossimità degli estremi dell intervllo o in un punto interno, l soluzione cresce o descresce rpidmente mentre si mntiene qusi costnte in tutti gli ltri punti. Considerimo il problem differenzile { σu (x) + u(x) = < x < 1 u() = u(1) = 1 + e 1/ σ (7.2) con σ costnte positiv piccol. L soluzione generle dell equzione è u(x) = c 1 e 1 σ x + c 2 e 1 σ x che con le condizioni l bordo ssegnte divent e vle u(x) = e 1 x σ + e x σ < u(x) 1 + e 1 σ Il comportmento dell soluzione è mostrto in figur in lto sinistr. Nell vicinnz dei due estremi dell intervllo [, 1] esistono due sottointervlli (boundry lyer) in cui l soluzione cresce o decresce molto rpidmente. Il problem (7.2) si dice essere un problem con perturbzione singolre. Considerimo or un secondo problem descritto d con σ costnte positiv e p R. { σu (x) + pu (x) = < x < 1 u() = u u(1) = u 1 (7.21)

14 14CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO Figur 7.1: esempi di soluzioni boundry lyer. Le soluzione del problem (7.21) è dt d u(x) = 1 e p/σ 1 ((u 1 u )e p σ x + u e p σ u1 ) Qundo p σ, ovvero ϵ σ/p è piccolo rispetto d 1, il problem (7.21) è un problem con perturbzione singolre e l soluzione h un grfico come indicto in figur in lto destr (con u = e u 1 = 1). L soluzione present un boundry lyer vicino ll estremo x = se ϵ < o vicino ll estremo x = 1 se ϵ >. Se si pone ϵ = (σ = ), l equzione differenzile del secondo ordine (7.21) divent un equzione del primo ordine che può essere risolt ssegnndo soltnto un condizione gli estremi dell intervllo [, 1]. Qundo < ϵ 1, l soluzione di quest equzione del primo ordine che soddisf l condizione u() = u pprossim l soluzione di (7.21) in modo ccurto in tutto l intervllo [, 1), d eccezione di un sottointervllo (O(ϵ), 1] di mpiezz O(ϵ) ( boundry lyer ). Un ultimo problem con perturbzione singolre descritto d

15 7.6. UN SEMPLICE ESEMPIO: L OSCILLATORE ARMONICO 15 { σu (x) 2xu (x) = 1 < x < 1 u( 1) = 1 u(1) = 2 (7.22) con σ > piccolo, present un sottointervllo vicino l punto x = in cui l soluzione cresce molto rpidmente; tle sottointervllo si chim interior lyer. Le soluzione di (7.22) h espressione ed è riportt in figur in bsso. u(x) = (( e t2 σ dt)/ e t2 σ dt) 1 Si not che se σ =, il problem (7.22) divent del primo ordine e l soluzione è l funzione continu trtti { 1 1 x < u(x) = 2 < x Un semplice esempio: l oscilltore rmonico Considerimo l equzione dell oscilltore rmonico 1 u (x) + λu(x) = x [, b] (7.23) Posto t = (x )/(b ) llor per x = e x = b si h rispettivmente t = e t = 1. Tenendo conto che u (x) = u (t) dt dx = 1 u (t) b l equzione (7.23) nell vribile t si scrive Posto ω 2 = λ(b ) 2 si studi l equzione e u (x) = u 1 (t) (b ) 2 u (t) + λ(b ) 2 u(t) = t [, 1] Tle equzione differenzile h equzione crtteristic le cui rdici sono purmente immginrie u (t) + ω 2 u(t) = t [, 1] (7.24) z 2 + ω 2 = z 1 = ωi z 2 = ωi L soluzione si scrive llor 11 u(t) = c 1 cos(ωt) + c 2 sin(ωt) Se per l equzione (7.24) considerimo le condizioni omogenee l bordo (condizioni omogenee di Dirichlet) u() = u(1) =, si possono clcolre le costnti c 1 e c 2. L condizione l bordo u() = implic c 1 = che sostituit nell ltr condizione l bordo u(1) = comport c 2 sin ω = 11 Si ved Equzioni di ordine superiore nel cpitolo Equzioni differenzili ordinrie: problemi i vlori inizili.

16 16CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO Poiché si cerc l soluzione non bnle, si sceglie ω tle che sin ω =, quindi 12 che, posto c 2 = 1, implic ω = ω k = kπ k = 1, 2,... u(t) = u k (t) = sin(kπt) k = 1, 2,... (si ricord che se u(x) è soluzione dell equzione omogene L(u) =, llor nche Cu(x) è soluzione di L(u) = con C numero complesso). Dunque, rispetto ll vribile x si h e λ k (b ) 2 = ω 2 k = λ k = (kπ)2 (b ) 2 k = 1, 2,... ( u k (x) = sin kπ( x ) b ) k = 1, 2,... Se, per l equzione (7.24), si considerno le condizioni omogenee l bordo sull derivt prim (condizioni omogenee di Neumnn) u () = u (1) =, si procede in modo nlogo e si ottiene c 2 = dll condizione u () = che, sostituit in u (1) = comport 13 c 1ω sin ω = = sin ω = = ω = ω k = kπ k =, 1,... Dunque, per l equzione (7.23) si h e λ k = (kπ)2 (b ) 2 k =, 1,... ( u k (x) = cos kπ( x ) b ) k =, 1,... Si studi or l equzione dell oscilltore rmonico u (x) + λu(x) = x [ l, l] (7.25) con l >, cui si ssocino le condizioni periodiche u(l) = u( l) e u (l) = u ( l). Dll equzione crtteristic z 2 + λ = si ottengono le due soluzioni purmente immginrie z 1 = λi e z 2 = λi. L soluzione generle di (7.25) h dunque espressione u(x) = c 1 e i λx + c 2 e i λx (7.26) ovvero con c 1 = (c 1 + c 2 ) e c 2 = i(c 1 c 2 ). Dll condizione u(l) = u( l) si ottiene u(x) = c 1 cos( λx) + c 2 sin( λx) (7.27) c 1 cos( λl) + c 2 sin( λl) = c 1 cos( λl) c 2 sin( λl) 12 Si esclude il cso k =, in qunto l equzione (7.24) si ridurrebbe u (t) = che vrebbe soluzione u costnte e, siccome u() = u(1) = si vrebbe l soluzione costnte tutt null. 13 In questo cso si consider nche il vlore di k nullo, k =, in qunto per tle vlore l equzione si riduce u (t) = e per le condizioni di Neumnn omogenee, u () = u (1) =, l soluzione è l funzione costnte non null.

17 7.7. PROBLEMA DIFFERENZIALE AGLI AUTOVALORI 17 che implic 2c 2 sin( λl) = ovvero, poiché si cerc l soluzione non bnle, si h sin( λl) = = λl = λk l = kπ k =, 1,... dunque λ = λ k = (kπ)2 l 2 k =, 1,... (7.28) L condizione u (l) = u ( l) implic c 1 λ sin( λl) + c 2 λ cos( λl) = c 1 λ sin( λl) + c 2 λ cos( λl) dunque 2c 1 λ sin( λl) = ovvero sin( λl) = che implic l (7.28). D (7.27) l soluzione generle h espressione ( ) ( ) kπ kπ u(x) = u k (x) = c 1 cos l x + c 2 sin l x k =, 1,... dove le funzioni c 1 cos ( kπ l x) e c 2 sin ( kπ l x) sono ncor soluzioni dell equzione (7.25). Poiché se u(x) è soluzione dell equzione omogene L(u) =, llor nche Cu(x) è soluzione di L(u) = con C numero complesso, le funzioni ( ) kπ u k (x) = cos l x k =, 1,... e ( ) kπ u k (x) = sin l x k = 1, 2,... sono soluzioni dell equzione (7.25) con le condizioni periodiche (si è escluso il cso k = per l soluzione del seno in qunto è l soluzione bnle). D (7.26) l soluzione generle si può nche scrivere u k (x) = c 1 e i kπ l x +c 2 e i kπ l x per k =, 1,..., dove le funzioni e i kπ l x ed e i kπ l x sono ncor soluzioni di (7.25). Le soluzioni u k (x) = e i kπ l x e u k (x) = e i kπ l x per k =, 1,... si possono scrivere u k (x) = e i kπ l x < k < 7.7 Problem differenzile gli utovlori In precedenz si è visto come l equzione u +u = può mmettere un, più di un o nessun soluzione second di come sono ssegnte le condizioni inizili. L equzione dell oscilltore rmonico nlizzt nel prgrfo precedente soggett d ssegnte condizioni l bordo, mmette soluzioni che sono legte l vlore del prmetro λ o ω dell equzione. Il problem dell oscilltore rmonico si formul un problem differenzile gli utovlori L(u) = λu con L(u) = u. Si consideri llor il problem differenzile gli utovlori L(u) = λu (7.29) con delle condizioni ssegnte sull funzione u l bordo dell intervllo [, b]. Ad esempio sino ssegnte le condizioni omogenee di Dirichlet l bordo u() = u(b) = (7.3)

18 18CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO oppure le condizioni omogenee di Neumnn u () = u (b) = (7.31) Un funzione u (u ) che verific l condizione (7.3) oppure (7.31) e soddisf (7.29) è dett utofunzione e il numero λ è detto utovlore. In nlogi con il cso lgebrico, se {u k }, {λ k } sono le utofunzioni e gli utovlori di un problem gli utovlori con opertore L simmetrico, llor 14 gli utovlori {λ k } di un opertore L simmetrico sono reli; le utofunzioni {u k }, per un opertore L simmetrico, costituiscono un sistem ortogonle; ovvero { = per m k u k, u m per m = k Inoltre, si può provre fcilmente che: un opertore L simmetrico e definito positivo h utovlori positivi; un opertore L simmetrico e semidefinito positivo h utovlori positivi e nulli. Si consideri l opertore L(u) = u cui si ssocino le condizioni omogenee di Dirichlet (7.3). Si cercno, dunque, le utofunzioni nulle gli estremi dell intervllo [, b] e continue ssieme lle loro derivte prime e seconde in [, b]. Per tutte le funzioni u, nulle gli estremi dell intervllo [, b], continue ssieme lle loro derivte prime e seconde in [, b], l opertore L(u) = u è simmetrico e definito positivo. Gli utovlori e le utofunzioni sono dti d λ k = (kπ) 2 (b ) 2 k = 1, 2,... u k (x) = sin(kπ x ) k = 1, 2,... b Le utofunzioni {u k (x)} k=1 costituiscono un insieme ortogonle. Se ll opertore L(u) = u si ssocino le condizioni omogenee di Neumnn (7.31), si cercno, llor, le utofunzioni continue ssieme lle loro derivte prime e seconde in [, b] e con derivt prim null gli estremi dell intervllo [, b]. 14 Inftti, poiché l opertore L è simmetrico, λ k u k, u k = λ k u k, u k = L(u k ), u k = u k, L(u k ) = u k, λ k u k = λ k u k, u k llor λ k u k, u k = λ k u k, u k e poiché u k, λ k = λ k che implic λ k numero rele. Anlogmente llor e poiché λ k λ m per k m, si deve vere u k, u m =. λ k u k, u m = λ k u k, u m = L(u k ), u m = u k, L(u m) = u k, λ m u m = λ m u k, u m (λ k λ m) u k, u m =

19 7.7. PROBLEMA DIFFERENZIALE AGLI AUTOVALORI 19 Per tutte le funzioni continue ssieme lle loro derivte prime e seconde in [, b] e con derivt prim null gli estremi dell intervllo [, b], l opertore L(u) = u è simmetrico e semidefinito positivo. Gli utovlori e le utofunzioni sono dti d λ k = (kπ) 2 (b ) 2 k =, 1,... u k (x) = cos(kπ x ) k =, 1,... b Si osserv che, essendo L(u) simmetrico, le utofunzioni {u k } k= costituiscono un sistem ortogonle e che in corrispondenz dell utovlore nullo per k =, l utofunzione u (x) non è identicmente null (u (x) = 1). Si osserv che d un equzione differenzile del secondo ordine, oltre lle condizioni l bordo del primo, del secondo o del terzo tipo, si possono ssocire delle condizioni periodiche u() = u(b) e u () = u (b). Per semplicità ponimo = l e b = l. Se ll opertore L(u) = u ssocimo le condizioni periodiche u( l) = u(l) e u ( l) = u (l), gli utovlori sono λ k = (kπ)2 l 2 k =, 1,... e le utofunzioni u k (x) sono {sin( kπx l )} kπx k=1 e {cos( l )} k=. Queste utofunzioni costituiscono un sistem ortogonle, cioè si può provre che l l l l l l sin( mπx l cos( mπx l sin( mπx l ) sin( nπx )dx = l ) cos( nπx )dx = l { m n l m = n m n l m = n 1 2l m = n = ) cos( nπx )dx = m = 1, 2,... n =, 1,... l m = 1, 2,... n = 1, 2,... m =, 1,... n =, 1,... L opertore L(u) = u con le condizioni l bordo periodiche u( l) = u(l) e u ( l) = u (l) è simmetrico e semidefinito positivo. Nelle figure sono riportti i grfici in cui si vede che 1 sin(πx) sin(2πx)dx = e 1 1 cos(πx) sin(2πx)dx =

20 11CAPITOLO 7. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE: PROBLEMI A VALORI AL BORDO sen(2*pi*x) sen(pi*x)*sen(2*pi*x) sen(pi*x) Figur 7.2: grfico di sin(πx), sin(2πx) e, (line continu) sin(πx) sin(2πx) sen(2*pi*x) sen(2*pi*x)*cos(pi*x).4 cos(pi*x) Figur 7.3: grfico di cos(πx), sin(2πx) e, (line continu) cos(πx) sin(2πx).

0.1 Teorema di Lax-Milgram

0.1 Teorema di Lax-Milgram 0. Teorem di Lx-Milgrm Definizione. (Form sesquilinere) Si H uno spzio di Hilbert su C. Un form sesquilinere sul cmpo C è un ppliczione : H H C linere nell prim componente e ntilinere nell second (cioè

Dettagli

CALCOLARE L AREA DI UNA REGIONE PIANA

CALCOLARE L AREA DI UNA REGIONE PIANA INTEGRALI Integrle definito e re con segno Primitiv di un funzione e integrle indefinito Teorem fondmentle del clcolo integrle Clcolo di ree Metodi di integrzione: per prti e per sostituzione CALCOLARE

Dettagli

Integrale di Riemann

Integrale di Riemann Integrle di Riemnn Hynek Kovrik Università di Bresci Anlisi Mtemtic Hynek Kovrik (Università di Bresci) Integrle di Riemnn Anlisi Mtemtic / 50 Motivzione: clcolo di re Hynek Kovrik (Università di Bresci)

Dettagli

Capitolo 5. Integrali. 5.1 Integrali di funzioni a gradinata

Capitolo 5. Integrali. 5.1 Integrali di funzioni a gradinata Cpitolo 5 Integrli 5.1 Integrli di funzioni grdint Un concetto molto semplice m di fondmentle importnz per l trttzione dell integrle di Riemnn è quello di divisione di un intervllo [, b]. In sostnz si

Dettagli

Integrali impropri in R

Integrali impropri in R Integrli impropri in Flvino Bttelli Diprtimento di Scienze Mtemtiche Università Politecnic delle Mrche Ancon Integrli impropri Indichimo con = {1, 2, 3,...} l insieme dei numeri nturli, con 0 = {0, 1,

Dettagli

5.4 Il teorema fondamentale del calcolo integrale

5.4 Il teorema fondamentale del calcolo integrale Esercizi 5.3. Si f : R R un funzione continu, e supponimo che f bbi sintoti obliqui per ±. Provre che f è uniformemente continu in R.. Esibire un funzione f : R R limitt e di clsse C, m non uniformemente

Dettagli

Teorema fondamentale del calcolo integrale

Teorema fondamentale del calcolo integrale Clcolo integrle Proprietà dell integrle deinito Teorem dell medi integrle Corollri del Teorem ond. clc. int. Regole di integrzione deinit Clcolo di ree 2 26 Politecnico di Torino 1 Estensione dell integrle

Dettagli

Capitolo 6. Integrali di funzioni di una variabile

Capitolo 6. Integrali di funzioni di una variabile Cpitolo 6 Integrli di funzioni di un vribile Ci si pone il problem del riuscire misurre l re di figure il cui contorno non è costituit d segmenti. 6. L integrle definito Si f : [, b] R R un funzione limitt

Dettagli

S D f = M k (f)(x k x k 1 ). k=1. Dalla definizione discende immediatamente che SD f S D f per ogni

S D f = M k (f)(x k x k 1 ). k=1. Dalla definizione discende immediatamente che SD f S D f per ogni Integrle di Riemnn 1 Funzioni integrbili Dto un intervllo non degenere [, b], indichimo con T[, b] l collezione dei sottoinsiemi finiti di [, b] che contengono {, b}. Ogni D T[, b] si chimerà suddivisione

Dettagli

Dimostrazione del teorema di Gauss Green nel piano

Dimostrazione del teorema di Gauss Green nel piano imostrzione del teorem di Guss Green nel pino Gli eventuli lettori sono pregti di segnlrmi gli eventuli errori di stmp. Grzie! L.V. Ricordimo che: dominio è l chiusur di un perto; dominio normle regolre

Dettagli

Introduzione al calcolo integrale

Introduzione al calcolo integrale Introduzione l clcolo integrle Indice: Integrle di Riemnn. Proprietà delle funzioni integrbili. Continuità dell funzione integrle. Teorem dell Medi. Teorem Fondmentle del Clcolo Integrle. Metodi di integrzione.

Dettagli

Integrazione definita

Integrazione definita Integrzione definit Si [,b] R un intervllo chiuso e limitto. Si f : [,b] R limitt. Def. Trpezoide di f sull intervllo [,b] è l regione di pino delimitt dll sse =, dlle rette = e = b e dl grfico di f. Viene

Dettagli

Integrale Improprio. f(x) dx =: Osserviamo che questa definizione ha senso dal momento che per ogni y è ben definito l integrale b

Integrale Improprio. f(x) dx =: Osserviamo che questa definizione ha senso dal momento che per ogni y è ben definito l integrale b Integrle Improprio In queste lezioni riprendimo l teori dell integrzione in un vribile, l ide è di estendere l integrle definito nche in csi in cui l funzione integrnd o l intervllo di integrzione non

Dettagli

Tutorato di analisi 1

Tutorato di analisi 1 Tutorto di nlisi 1 Alen Kushov Collegio Volt 1 / 8 Introduzione Integrzione ll Riemnn Integrle orientto Linerità dell integrle Teorem fondmentle del clcolo Regole di clcolo Integrli impropri 2 / 8 Integrzione

Dettagli

1 b a. f(x) dx. Osservazione 1.2. Se indichiamo con µ il valore medio di f su [a, b], abbiamo che. f(x) dx = µ(b a) =

1 b a. f(x) dx. Osservazione 1.2. Se indichiamo con µ il valore medio di f su [a, b], abbiamo che. f(x) dx = µ(b a) = Note ed esercizi di Anlisi Mtemtic - (Fosci) Ingegneri dell Informzione - 28-29. Lezione del 7 novembre 28. Questi esercizi sono reperibili dll pgin web del corso ttp://utenti.unife.it/dmino.fosci/didttic/mii89.tml

Dettagli

Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1. Federico Lastaria

Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1. Federico Lastaria Politecnico di Milno Corso di Anlisi e Geometri Federico Lstri federico.lstri@polimi.it Teoremi per l second prov. Dimostrzioni. 8 Dicembre 208 Indice Teoremi per l second prov in itinere. Dimostrzioni.

Dettagli

L integrale di Riemann

L integrale di Riemann L integrle di Riemnn Riccrd Rossi Università di Bresci Anlisi B Riccrd Rossi (Università di Bresci) L integrle di Riemnn Anlisi B 1 / 64 Motivzioni: clcolo di un re Si f : [, b] R continu e positiv. Problem

Dettagli

11. Rango di una matrice.

11. Rango di una matrice. Rngo di un mtrice Considerimo un mtrice di tipo m n d elementi reli rppresentt nel modo seguente: A = (m-) m (m-) m (m-) m (m-) m (n-) (n-) (n-) (m-),(n-) m(n-) n n n (m-)n mn Per ogni i =,,,, (m-), m,

Dettagli

Integrali impropri di funzioni di una variabile

Integrali impropri di funzioni di una variabile Integrli impropri di funzioni di un vribile. Le funzioni continue Considerimo nel seguito un delle piú importnti ppliczioni del teorem di uniforme continuitá delle funzioni continue su intervlli chiusi

Dettagli

1 Integrale delle funzioni a scala

1 Integrale delle funzioni a scala INTEGRALE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE Teori di Riemnn 1 Integrle delle funzioni scl (1.1) Definizione Si dice suddivisione di un intervllo chiuso e limitto [, b] un sottoinsieme {,..., n } di [, b]

Dettagli

Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1. Federico Lastaria

Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1. Federico Lastaria Teoremi per l second prov. Dimostrzioni. Federico Lstri, Anlisi e Geometri Politecnico di Milno Corso di Anlisi e Geometri Federico Lstri federico.lstri@polimi.it Teoremi per l second prov. Dimostrzioni.

Dettagli

11. I teoremi del calcolo differenziale, I

11. I teoremi del calcolo differenziale, I 11. I teoremi del clcolo differenzile, I 11. Funzioni di clsse C 1 Abbimo visto, cfr Cpitolo 9, che l esistenz delle sole derivte przili non è sufficiente grntire l differenzibilit in un punto dto. Pero

Dettagli

Esercizi su spazi ed operatori lineari

Esercizi su spazi ed operatori lineari Esercizi su spzi ed opertori lineri Corso di Fisic Mtemtic 2,.. 2013-2014 Diprtimento di Mtemtic, Università di Milno 23 Ottobre 2013 1 Spzio L 2 Esercizio 1. Per = 0, b = 1, dire quli delle seguenti funzioni

Dettagli

CORSO ZERO DI MATEMATICA

CORSO ZERO DI MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA CORSO ZERO DI MATEMATICA ESPONENZIALI E LOGARITMI Dr. Ersmo Modic ersmo@glois.it www.glois.it POTENZA CON ESPONENTE REALE Definizione: Dti un numero

Dettagli

LEZIONE 24. è lineare. Per la commutatività del prodotto scalare segue anche la linearità dell applicazione

LEZIONE 24. è lineare. Per la commutatività del prodotto scalare segue anche la linearità dell applicazione LEZIONE 24 24.1. Prodotti sclri. Definizione 24.1.1. Si V uno spzio vettorile su R. un ppliczione Un prodotto sclre su V è tle che:, : V V R (v 1, v 2 ) v 1, v 2 (PS1) per ogni v 1, v 2 V si h v 1, v 2

Dettagli

POTENZA CON ESPONENTE REALE

POTENZA CON ESPONENTE REALE PRECORSO DI MATEMATICA VIII Lezione ESPONENZIALI E LOGARITMI E. Modic mtemtic@blogscuol.it www.mtemtic.blogscuol.it POTENZA CON ESPONENTE REALE Definizione: Dti un numero rele > 0 ed un numero rele qulunque,

Dettagli

METODI MATEMATICI PER LA FISICA

METODI MATEMATICI PER LA FISICA METODI MATEMATICI PER LA FISICA PROVA SCRITTA - 22 SETTEMBRE 25 Si svolgno cortesemente i seguenti esercizi ESERCIZIO (PUNTEGGIO: 6/3) Si clcoli l integrle con A= γ 2z 2 +, SOLUZIONE L funzione integrnd

Dettagli

14. Funzioni spline. 434 Capitolo 5. Interpolazione

14. Funzioni spline. 434 Capitolo 5. Interpolazione 44 Cpitolo 5. Interpolzione 14. Funzioni spline A cus del comportmento oscillnte dei polinomi di grdo elevto spesso non è possiile utilizzre l tecnic dell interpolzione per pprossimre le funzioni. Polinomi

Dettagli

5. Autovalori e autovettori di matrici reali.

5. Autovalori e autovettori di matrici reali. 5 Autovlori e utovettori di mtrici reli Definizione 5 Dt un mtrice A M n si dice utovlore di A un numero rele tle che X per cui n, n, AX = λ X L mtrice X si dice utovettore reltivo ll'utovlore λ λ Vicevers

Dettagli

Metodo degli elementi finiti in una dimensione Condizioni di Dirichlet omogenee

Metodo degli elementi finiti in una dimensione Condizioni di Dirichlet omogenee Metodo degli elementi finiti in un dimensione Condizioni di Dirichlet omogenee Luci Gstldi Diprtimento di Mtemtic, http://www.ing.unibs.it/gstldi/ Indice 1 Problemi ellittici del secondo ordine Formulzione

Dettagli

b a 2. Il candidato spieghi, avvalendosi di un esempio, il teorema del valor medio.

b a 2. Il candidato spieghi, avvalendosi di un esempio, il teorema del valor medio. Domnde preprzione terz prov. Considert, come esempio, l funzione nell intervllo [,], il cndidto illustri il concetto di integrle definito. INTEGRALE DEFINITO, prendendo in esme un generic funzione f()

Dettagli

INTEGRALI IMPROPRI. f(x) dx. e la funzione f(x) si dice integrabile in senso improprio su (a, b]. Se tale limite esiste ma

INTEGRALI IMPROPRI. f(x) dx. e la funzione f(x) si dice integrabile in senso improprio su (a, b]. Se tale limite esiste ma INTEGRALI IMPROPRI. Integrli impropri su intervlli itti Dt un funzione f() continu in [, b), ponimo ε f() = f() ε + qundo il ite esiste. Se tle ite esiste finito, l integrle improprio si dice convergente

Dettagli

Area del Trapezoide. f(x) A f(a) f(b) f(x)

Area del Trapezoide. f(x) A f(a) f(b) f(x) Are del Trpezoide y o A f() trpezoide h B f() f() L're del trpezoide S puo' essere pprossimt dll're del trpezio AB. Per vere un migliore pprossimzione possimo suddividere il trpezio in trpezi piu' piccoli.

Dettagli

Integrali dipendenti da un parametro e derivazione sotto il segno di integrale.

Integrali dipendenti da un parametro e derivazione sotto il segno di integrale. 1 Integrli dipendenti d un prmetro e derivzione sotto il segno di integrle. Considerimo l funzione f(x, t) : A [, b] R definit nel rettngolo A [, b], essendo A un sottoinsieme perto di R e [, b] un intervllo

Dettagli

1 Equazioni e disequazioni di secondo grado

1 Equazioni e disequazioni di secondo grado UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA - Fcoltà di Frmci e Medicin - Corso di Lure in CTF 1 Equzioni e disequzioni di secondo grdo Sino 0, b e c tre numeri reli noti, risolvere un equzione di secondo

Dettagli

Metodo degli elementi finiti in una dimensione

Metodo degli elementi finiti in una dimensione Metodo degli elementi finiti in un dimensione Luci Gstldi DICATAM - Sez. di Mtemtic, http://luci-gstldi.unibs.it Indice 1 Problemi di diffusione-rezione del secondo ordine Formulzione debole Metodo di

Dettagli

Corso di Analisi Matematica. Calcolo integrale

Corso di Analisi Matematica. Calcolo integrale .. 2011/12 Lure triennle in Informtic Corso di Anlisi Mtemtic Clcolo integrle Avvertenz Questi sono ppunti informli delle lezioni, che vengono resi disponibili per comodità degli studenti. Prte del mterile

Dettagli

ANALISI 1 1 VENTIDUESIMA LEZIONE Integrali impropri

ANALISI 1 1 VENTIDUESIMA LEZIONE Integrali impropri ANALISI 1 1 VENTIDUESIMA LEZIONE Integrli impropri 1 prof. Cludio Sccon, Diprtimento di Mtemtic Applict, Vi F. Buonrroti 1/C emil: sccon@mil.dm.unipi.it web: http://www2.ing.unipi.it/ d6081/index.html

Dettagli

Capitolo 1 ANALISI COMPLESSA

Capitolo 1 ANALISI COMPLESSA Cpitolo 1 ANALISI COMPLESSA 1 1.3 Integrzione in Cmpo Complesso 1.3.1 Curve (richimi) Un curv nel pino complesso è un ppliczione continu : J C J = [, b] R dove J è un intervllo rele limitto e chiuso: :

Dettagli

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in Cpitolo 5 Le omotetie 5. Richimi di teori Definizione Sino fissti un punto C del pino ed un numero rele. Si chim omoteti di centro C e rpporto ( che si indic con il simolo O, ) l corrispondenz dl pino

Dettagli

Differenziale. Consideriamo la variazione finita, x della variabile indipendente a cui corrisponde una variazione finita della funzione f x, f x y

Differenziale. Consideriamo la variazione finita, x della variabile indipendente a cui corrisponde una variazione finita della funzione f x, f x y Differenzile Considerimo l vrizione finit, dell vriile indipendente cui corrisponde un vrizione finit dell funzione f, f y Δf 1 Δ 2 L vrizione dell vriile dipendente puo' essere molto piccol, infinitesim

Dettagli

CORSO DI CALCOLO E BIOSTATISTICA. A.A APPUNTI SUGLI INTEGRALI

CORSO DI CALCOLO E BIOSTATISTICA. A.A APPUNTI SUGLI INTEGRALI CORSO DI CALCOLO E BIOSTATISTICA. A.A. 212-213. APPUNTI SUGLI INTEGRALI Il testo che segue contiene brevi ppunti reltivi lle lezioni svolte sull teori elementre dell integrzione di funzioni reli di un

Dettagli

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n.

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n. AUTOVALORI ED AUTOVETTORI Si V uno spzio vettorile di dimensione finit n. Dicesi endomorfismo di V ogni ppliczione linere f : V V dello spzio vettorile in sé. Se f è un endomorfismo di V in V, considert

Dettagli

, x 2. , x 3. è un equazione nella quale le incognite appaiono solo con esponente 1, ossia del tipo:

, x 2. , x 3. è un equazione nella quale le incognite appaiono solo con esponente 1, ossia del tipo: Sistemi lineri Un equzione linere nelle n incognite x 1, x 2, x,, x n è un equzione nell qule le incognite ppiono solo con esponente 1, ossi del tipo: 1 x 1 + 2 x 2 + x +!+ n x n = b con 1, 2,,, n numeri

Dettagli

Esercizi svolti Limiti. Prof. Chirizzi Marco.

Esercizi svolti Limiti. Prof. Chirizzi Marco. Cpitolo II Limiti delle funzioni di un vribile Esercizi svolti Limiti Prof. Chirizzi rco www.elettrone.ltervist.org 1) Verificre che risult: = Dobbimo provre che per ogni ε positivo, rbitrrimente piccolo,

Dettagli

1 Il problema del calcolo dell area di una regione piana limitata

1 Il problema del calcolo dell area di una regione piana limitata Anlisi Mtemtic 2 1 CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 1 INTEGRALI DI FUNZIONI DI UNA VARIABILE REALE 1 Il problem del clcolo dell re di un regione pin limitt Se si consider un

Dettagli

Appunti di calcolo integrale

Appunti di calcolo integrale prte II Integrle definito Liceo Scientifico A. Volt - Milno 23 mrzo 2017 Integrle definito Si y = f (x) un funzione continu in I = [, b]. Si chim trpezoide l figur curviline pin delimitt: dl grfico dell

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica Università degli Studi di Plermo Fcoltà di Economi Diprtimento di Scienze Economiche, Aziendli e Sttistiche Appunti del corso di Mtemtic 11 - Integrli Anno Accdemico 2015/2016 M. Tumminello, V. Lcgnin,

Dettagli

COMPLEMENTI SUGLI INTEGRALI DEFINITI. A. Figà Talamanca

COMPLEMENTI SUGLI INTEGRALI DEFINITI. A. Figà Talamanca COMPLEMENTI SUGLI INTEGRALI DEFINITI A. Figà Tlmnc 27 ottobre 2010 2 0.1 Introduzione C è un modo pprentemente semplice ed intuitivo per introdurre l integrle (definito) di un funzione f definit su un

Dettagli

L integrale di Mengoli Cauchy e il teorema fondamentale del calcolo integrale

L integrale di Mengoli Cauchy e il teorema fondamentale del calcolo integrale SCIENTIA http://www.scientijournl.org/ Interntionl Review of Scientific Synthesis ISSN 2282-2119 Quderni di Mtemtic 215 Mtemtic Open Source http://www.etrbyte.info L integrle di Mengoli Cuchy e il teorem

Dettagli

Oscillatore armonico unidimensionale

Oscillatore armonico unidimensionale Oscilltore rmonico unidimensionle Autovlori ed utofunzioni L hmiltonin di un oscilltore rmonico unidimensionle si scrive Definendo le vribile dimensionli L eq.) si scrive H = m p + m ω x ) = m h d dx +

Dettagli

Integrale definito (p.204)

Integrale definito (p.204) Integrle definito (p.4) Trttimo dei cenni sull teori dell integrzione nel cso di funzioni continue (integrle di Cuchy). Gli integrli si estendono l cso di funzioni limitte (integrle di Riemnn). Nel clcolo

Dettagli

Integrale definito (p.204)

Integrale definito (p.204) Integrle definito (p.04) Trttimo dei cenni sull teori dell integrzione nel cso di funzioni continue (integrle di Cuchy). Gli integrli si estendono l cso di funzioni limitte (integrle di Riemnn). Nel clcolo

Dettagli

Serie di Potenze. Introduciamo il concetto di convergenza puntuale ed uniforme per successioni. { 0 se 1 < x < 1

Serie di Potenze. Introduciamo il concetto di convergenza puntuale ed uniforme per successioni. { 0 se 1 < x < 1 Serie di Potenze Introducimo il concetto di convergenz puntule ed uniforme per successioni di funzioni. Definizione 1 Si I un intervllo di R. Si dt l vrire di n N l funzione f n : I R. Dicimo che l successione

Dettagli

Un polinomio trigonometrico di grado N nell intervallo [ π, π] è una funzione g(x), periodica di periodo 2π, della forma. c n e inx.

Un polinomio trigonometrico di grado N nell intervallo [ π, π] è una funzione g(x), periodica di periodo 2π, della forma. c n e inx. Cpitolo 6 Serie di Fourier 6.1. Introduzione Un polinomio trigonometrico di grdo N nell intervllo [, π] è un funzione g(x), periodic di periodo, dell form g(x) = N n= N c n e inx per un qulche scelt delle

Dettagli

f(x) f(x 0 ) lim (x) := f(x) f(x 0)

f(x) f(x 0 ) lim (x) := f(x) f(x 0) Cpitolo 3 Derivte 31 Definizione **Definizione 31 (Punto di derivilità) Si f :[, ]! R un funzione e si 2 [, ] Allor f si dice derivile in se esiste finito il In questo cso si dice punto di derivilità per

Dettagli

Integrali. Il concetto di integrale nasce per risolvere due classi di problemi:

Integrali. Il concetto di integrale nasce per risolvere due classi di problemi: Integrli Il concetto di integrle nsce per risolvere due clssi di problemi: clcolo delle ree di figure delimitte d curve, clcolo di volumi, clcolo del lvoro di un forz, clcolo dello spzio percorso,... integrle

Dettagli

MODELLI E METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2015/2016 Prof. C. Presilla. Prova B1 9 giugno 2016

MODELLI E METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2015/2016 Prof. C. Presilla. Prova B1 9 giugno 2016 MODELLI E METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2015/2016 Prof. C. Presill Prov B1 9 giugno 2016 Cognome Nome Mtricol iscritto l secondo nno iscritto l terzo nno fuoricorso o con più di 155 CFU penlità esercizio

Dettagli

I Teoremi di Green, della divergenza (o di Gauss) e di Stokes

I Teoremi di Green, della divergenza (o di Gauss) e di Stokes I Teoremi di Green, dell divergenz o di Guss e di Stokes In R Si un sottoinsieme limitto di R semplice rispetto d entrmbi gli ssi crtesini con costituit dll unione di un numero finito di sostegni di curve

Dettagli

Successioni di Funzioni e Serie di Potenze

Successioni di Funzioni e Serie di Potenze Successioni di Funzioni e Serie di Potenze 1 Successioni di Funzioni e Serie di Potenze 1 Successioni di Funzioni Considerimo un successione numeric il cui vlore dipende d un vribile che denotimo con x:

Dettagli

Trasformate di Laplace nel campo reale

Trasformate di Laplace nel campo reale Trsformte di Lplce nel cmpo rele Funzioni generlmente continue Definizione. Un funzione f si dice generlmente continu in (, b) se esistono un numero finito di punti x = < x < < x n = b tli che f è definit

Dettagli

Esercitazioni di Statistica Matematica A Lezione 6. Applicazioni della legge dei grandi numeri e della formula di Chebicev. lim i!

Esercitazioni di Statistica Matematica A Lezione 6. Applicazioni della legge dei grandi numeri e della formula di Chebicev. lim i! Esercitzioni di Sttistic Mtemtic A Lezione 6 Appliczioni dell legge dei grndi numeri e dell formul di Chebicev 1.1) Si {X i } i N un successione di vribili letorie i.i.d. (indipendenti ed identicmente

Dettagli

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti Anno 5 Appliczione del clcolo degli integrli definiti 1 Introduzione In quest lezione vedremo come pplicre il clcolo dell integrle definito per determinre le ree di prticolri figure pine, i volumi dei

Dettagli

SPAZI VETTORIALI. 1. Spazi e sottospazi vettoriali

SPAZI VETTORIALI. 1. Spazi e sottospazi vettoriali SPAZI VETTORIALI 1. Spzi e sottospzi vettorili Definizione: Dto un insieme V non vuoto e un corpo K di sostegno si dice che V è un K-spzio vettorile o uno spzio vettorile su K se sono definite un operzione

Dettagli

Matematica I, Funzione integrale

Matematica I, Funzione integrale Mtemtic I, 24.0.2. Funzione integrle Definizione Sino f : A R, funzione continu su A intervllo, e c in A. L funzione che ssoci d ogni in A l integrle di f sull intervllo [c, ], viene dett funzione integrle

Dettagli

Integrali. Il concetto di integrale nasce per risolvere due classi di problemi:

Integrali. Il concetto di integrale nasce per risolvere due classi di problemi: Integrli Il concetto di integrle nsce per risolvere due clssi di problemi: clcolo delle ree di figure delimitte d curve, clcolo di volumi, clcolo del lvoro di un forz, clcolo dello spzio percorso,... integrle

Dettagli

Scheda Sei ESPONENZIALI E LOGARITMI. 0,+. Inoltre valgono le

Scheda Sei ESPONENZIALI E LOGARITMI. 0,+. Inoltre valgono le Sched Sei ESPONENZIALI E LOGARITMI L funzione esponenzile Assegnto un numero rele >0, si dice funzione esponenzile in bse l funzione Grfici dell funzione esponenzile Se = l funzione esponenzile è costnte:

Dettagli

7 Simulazione di prova d Esame di Stato

7 Simulazione di prova d Esame di Stato 7 Simulzione di prov d Esme di Stto Problem 1 Risolvi uno dei due problemi e 5 dei 10 quesiti in cui si rticol il questionrio Si consideri l fmigli di funzioni definite d { f n () = n (1 ln ) se 0,n N

Dettagli

Capitolo 2. Il problema del calcolo delle aree

Capitolo 2. Il problema del calcolo delle aree Cpitolo 2 Il prolem del clcolo delle ree Introduzione Il prolem del clcolo delle ree nsce più di 2000 nni f qundo i greci tentrono di clcolre le ree con un metodo detto di esustione. Tle metodo può essere

Dettagli

1. Elementi di analisi funzionale Esercizi

1. Elementi di analisi funzionale Esercizi . Elementi di nlisi funzionle Esercizi http://www.cirm.unibo.it/~brozzi/mi/pdf/mi-cp.-ese.pdf.. Spzi vettorili.. Spzi vettorili normti.-. Dimostrre l diseguglinz tringolre in C n reltivmente ll norm (

Dettagli

DISPENSE DI ANALISI MATEMATICA. Indice

DISPENSE DI ANALISI MATEMATICA. Indice DISPENSE DI ANALISI MATEMATICA ANNAMARIA MONTANARI Indice. Integrle di Riemnn.. Proprietà elementri dell integrle di Riemnn 5.2. Teorem fondmentle del clcolo integrle. Primitive 6.3. Integrle generlizzto

Dettagli

Osserviamo che per trovare le costanti A e B possiamo anche ragionare così: se moltiplichiamo l equazione x + 1 (x + 2)(x + 3) = A.

Osserviamo che per trovare le costanti A e B possiamo anche ragionare così: se moltiplichiamo l equazione x + 1 (x + 2)(x + 3) = A. 88 Roberto Turso - Anlisi 2 Osservimo che per trovre le costnti A e B possimo nche rgionre così: se moltiplichimo l equzione + ( + 2)( + 3) = A + 2 + B + 3 per + 2, dopo ver semplificto, ottenimo + + 3

Dettagli

FUNZIONI CONTINUE A TRATTI E LORO INTEGRALI

FUNZIONI CONTINUE A TRATTI E LORO INTEGRALI FUNZIONI CONTINUE A TRATTI E LORO INTEGRALI Considerimo un funzione f : I R, dove I è un intervllo di R. Si c un punto interno I in cui f è discontinu. Diremo che c è un punto di discontinuità di prim

Dettagli

11. Rango di una matrice.

11. Rango di una matrice. Rngo di un mtrice Considerimo un mtrice di tipo m n d elementi reli rppresentt nel modo seguente: A = (m-) m (m-) m (m-) m (m-) m (n-) (n-) (n-) (m-),(n-) m(n-) n n n (m-)n mn Per ogni i =,,,, (m-), m,

Dettagli

METODI MATEMATICI PER LA FISICA

METODI MATEMATICI PER LA FISICA Si svolgno cortesemente i seguenti esercizi. METODI MATEMATICI PER LA FISICA PROVA SCRITTA - 9 GIUGNO 5 ESERCIZIO (PUNTEGGIO: 6/) Si clcoli l integrle SOLUZIONE P sen( x) x + x + d x. Fccimo l sostituzione

Dettagli

Laurea triennale in Scienze della Natura a.a. 2009/2010. Regole di Calcolo

Laurea triennale in Scienze della Natura a.a. 2009/2010. Regole di Calcolo Lure triennle in Scienze dell Ntur.. 2009/200 Regole di Clcolo In queste note esminimo lcune conseguenze degli ssiomi reltivi lle operzioni e ll ordinmento nell insieme R dei numeri reli. L obiettivo principle

Dettagli

" Osservazione. 6.1 Integrale indefinito. R Definizione (Primitiva) E Esempio 6.1 CAPITOLO 6

 Osservazione. 6.1 Integrale indefinito. R Definizione (Primitiva) E Esempio 6.1 CAPITOLO 6 CAPITOLO 6 Clcolo integrle 6. Integrle indefinito L nozione fondmentle del clcolo integrle è quell di funzione primitiv di un funzione f (). Tle nozione è in qulche modo speculre ll nozione di funzione

Dettagli

Verica di Matematica su Integrale Denito, Integrazione Numerica e calcolo di aree [1]

Verica di Matematica su Integrale Denito, Integrazione Numerica e calcolo di aree [1] Veric di Mtemtic su Integrle Denito, Integrzione Numeric e clcolo di ree []. Si consideri il seguente integrle denito: Determinre il vlore estto di I; I = 2 ( e x )dx. il vlore estto dell're A T del trpezoide

Dettagli

FUNZIONI IPERBOLICHE

FUNZIONI IPERBOLICHE FUNZIONI IPERBOLICHE Umberto Mrconi Diprtimento di Mtemtic Pur e Applict Pdov Premess Si [, [, fissto. Voglimo cpire cos signific: w dw perché l funzione integrnd è illimitt. Se considerimo, per b [, [,

Dettagli

INTEGRAZIONE NUMERICA

INTEGRAZIONE NUMERICA INTEGRAZIONE NUMERICA Frncesc Pelosi Diprtimento di Mtemtic, Università di Rom Tor Vergt CALCOLO NUMERICO.. 008 009 http://www.mt.unirom.it/ pelosi/ INTEGRAZIONE NUMERICA p.1/0 INTEGRAZIONE NUMERICA Dt

Dettagli

PNI SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1

PNI SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1 www.mtefili.it PNI 2005 - SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO È dto un trpezio rettngolo, in cui le bisettrici degli ngoli dicenti l lto obliquo si intersecno in un punto del lto perpendicolre lle bsi. Dimostrre

Dettagli

TEST DI MATEMATICA. Funzioni in una, Funzioni in due variabili Integrali Equazioni differenziali. 1) Il valore del limite seguente. e e. e 1.

TEST DI MATEMATICA. Funzioni in una, Funzioni in due variabili Integrali Equazioni differenziali. 1) Il valore del limite seguente. e e. e 1. TEST DI MATEMATICA Funzioni in un, Funzioni in due vriili Integrli Equzioni differenzili ) Il vlore del limite seguente e e e lim è ) Il vlore del limite seguente 5 lim 5 è : ) L derivt prim dell funzione

Dettagli

Area di una superficie piana o gobba 1. Area di una superficie piana. f x dx 0 e quindi :

Area di una superficie piana o gobba 1. Area di una superficie piana. f x dx 0 e quindi : Are di un superficie pin o go Are di un superficie pin L're dell superficie del trpezoide si B ottiene pplicndo l seguente formul: f d [] A T e risult 0 [, ] è f f d 0 e quindi : [] f d f d f d f d c Nel

Dettagli

CALCOLO NUMERICO. Francesca Mazzia. Integrazione. Dipartimento Interuniversitario di Matematica. Università di Bari

CALCOLO NUMERICO. Francesca Mazzia. Integrazione. Dipartimento Interuniversitario di Matematica. Università di Bari CALCOLO NUMERICO Frncesc Mzzi Diprtimento Interuniversitrio di Mtemtic Università di Bri Integrzione 1 Integrzione Problem: pprossimre integrli definiti del tipo: f(x)dx, Sceglimo n + 1 punti nell intervllo

Dettagli

Esponenziali e logaritmi

Esponenziali e logaritmi Esponenzili e ritmi ESPONENZIALI Potenze con esponente rele L potenz è definit: se > 0, per ogni R se 0, per tutti e soli gli R se < 0, per tutti e soli gli Z Sono definite: ( ) ( ) ( ) 7 7 Non sono definite:

Dettagli

Lezione 14. Risoluzione delle equazioni algebriche.

Lezione 14. Risoluzione delle equazioni algebriche. Lezione Prerequisiti: Lezioni 8,. Risoluzione delle equzioni lgebriche. Si F un cmpo, e si K un chiusur lgebric di F. Si f ( ) F[ ] non costnte. Studimo i metodi di risoluzione per l equzione f ( ) = 0,

Dettagli

INTEGRALE INDEFINITO. Saper calcolare l integrale indefinito di una funzione utilizzando i diversi metodi

INTEGRALE INDEFINITO. Saper calcolare l integrale indefinito di una funzione utilizzando i diversi metodi INTEGRLE INDEFINITO OIETTIVI MINIMI: Sper definire l integrle indefinito di un funzione. onoscere le proprietà dell integrle indefinito. Sper clcolre l integrle indefinito di un funzione utilizzndo i diversi

Dettagli

E U Q A U Z A I Z O I N O I N DI SE S C E O C N O DO

E U Q A U Z A I Z O I N O I N DI SE S C E O C N O DO EQUAZIONI DI ECONDO GRADO Riepilogo delle soluzioni in bse l segno di < φ : b > : b b Prof I voi, EQUAZIONI DI ECONDO GRADO EQUAZIONI PURE DI ECONDO GRADO : EEMPI ) ) ) 7 7 ) > φ (impossibile) ) impossibil

Dettagli

ANALISI 1 1 DICIOTTESIMA - DICIANNOVESIMA LEZIONE Integrale secondo Riemann

ANALISI 1 1 DICIOTTESIMA - DICIANNOVESIMA LEZIONE Integrale secondo Riemann ANALISI 1 1 DICIOTTESIMA - DICIANNOVESIMA LEZIONE Integrle secondo Riemnn 1 prof. Cludio Sccon, Diprtimento di Mtemtic Applict, Vi F. Buonrroti 1/C emil: sccon@mil.dm.unipi.it web: http://www2.ing.unipi.it/

Dettagli

16 Stadio amplificatore a transistore

16 Stadio amplificatore a transistore 16 Stdio mplifictore trnsistore Si consideri lo schem di Figur 16.1 che riport ( meno dei circuiti di polrizzzione) uno stdio mplifictore relizzto medinte un trnsistore bipolre nell configurzione d emettitore

Dettagli

Il lemma di ricoprimento di Vitali

Il lemma di ricoprimento di Vitali Il lemm di ricoprimento di Vitli Si I = {I} un fmigli di intervlli ciusi contenuti in R. Diremo ce l fmigli I ricopre l insieme E nel senso di Vitli (oppure ce I è un ricoprimento di Vitli di E) se per

Dettagli

Minimi quadrati e problemi di distanza minima

Minimi quadrati e problemi di distanza minima Minimi qudrti e problemi di distnz minim Considerimo un mtrice rettngolre B, con elementi b ij, i 1,..., n, j 1,..., m, con m < n (quindi, più righe che colonne. Voglimo risolvere il sistem linere (1 Bx

Dettagli

Integrali definiti (nel senso di Riemann)

Integrali definiti (nel senso di Riemann) Integrli definiti (nel senso di Riemnn) Problem: cos è l re di un figur pin? come clcolrl? Grficmente concetto intuitivo ed evidente. Tecnicmente ci sono definizioni e formule d hoc per le figure elementri.

Dettagli

Note del corso di Laboratorio di Programmazione e Calcolo: Integrazione numerica

Note del corso di Laboratorio di Programmazione e Calcolo: Integrazione numerica Corso di lure in Mtemtic SAPIENZA Università di Rom Note del corso di Lbortorio di Progrmmzione e Clcolo: Integrzione numeric Diprtimento di Mtemtic Guido Cstelnuovo SAPIENZA Università di Rom Indice Cpitolo

Dettagli

B8. Equazioni di secondo grado

B8. Equazioni di secondo grado B8. Equzioni di secondo grdo B8.1 Legge di nnullmento del prodotto Spendo che b0 si può dedurre che 0 oppure b0. Quest è l legge di nnullmento del prodotto. Pertnto spendo che (-1) (+)0 llor dovrà vlere

Dettagli

INTEGRALI IMPROPRI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Integrali impropri cap10.pdf 1

INTEGRALI IMPROPRI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Integrali impropri cap10.pdf 1 INTEGRALI IMPROPRI c Pol Gervsio - Anlisi Mtemtic - A.A. 6/7 Integrli impropri cp.pdf Abbimo visto che l integrle di Riemnn è definito per funzioni limitte e su intervlli limitti. Si or I R un intervllo

Dettagli

Successioni di Funzioni e Serie di Potenze 1

Successioni di Funzioni e Serie di Potenze 1 Successioni di Funzioni e Serie di Potenze 1 Successioni di Funzioni e Serie di Potenze 1 Successioni e Serie di Funzioni 1.1 Successioni di Funzioni Al lettore sono già note le successioni numeriche.

Dettagli

Integrali de niti. Il problema del calcolo di aree ci porterà alla de nizione di integrale de nito.

Integrali de niti. Il problema del calcolo di aree ci porterà alla de nizione di integrale de nito. Integrli de niti. Il problem di clcolre l re di un regione pin delimitt d gr ci di funzioni si può risolvere usndo l integrle de nito. L integrle de nito st l problem del clcolo di ree come l equzione

Dettagli

Curve e integrali curvilinei

Curve e integrali curvilinei Curve e integrli curvilinei E. Polini 13 ottobre 214 curve prmetrizzte Un curv prmetrizzt è un funzione : [, b] R n. Al vrire di t nell intervllo [, b] (con < b) il punto (t) descrive un triettori nello

Dettagli

Funzioni razionali fratte

Funzioni razionali fratte Funzioni rzionli frtte Per illustrre l medizione che AlNuSet fornisce per lo studio delle funzioni rzionli frtte, inizimo con il considerre l funzione f ( ) l vrire del prmetro. L su rppresentzione nell

Dettagli