La Malattia di von Willebrand
|
|
- Carolina Graziani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La Malattia di von Willebrand Giancarlo Castaman Dipartimento di Terapie Cellulari ed Ematologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza 1
2 SVEZIA FINLANDIA 2
3 Family S, Föglö Island Klas Oskar 78 y Augusta 74 y Dagny 2y Anna 4 y Thomas 31 y Dagny 2 y Harald 44 y Sylvia 41 y Runar 40 y Hjördis 13 y Greta 5 y Gerda 34 y Lars 29 y Helga 17 y Viking 10 y Robert 17 y Birgitta 15 y Roger 13 y Cecilia 10 y Tage 9 y Börje 6 y Jan Uluf 1 y Anders 8 y Monika 4 y Lars-Uwe 1 y Emorragie severe Emorragie dubbie o lievi 3
4 Erik Adolf von Willebrand ( ) 4
5 MALATTIA DI VON WILLEBRAND Diatesi emorragica ereditaria a trasmissione autosomica dovuta ad un difetto di una o più delle funzioni mediate dal fattore von Willebrand - Prevalenza (studi epidemiologici): circa 1 % (casi lievi) - Rilevanza clinica: 1 caso/1.000 (studi epidemiologici) 1 caso/ (centri; registri) 5
6 In memory of Prof. Enrico Dini 6
7 7
8 Il fattore di von Willebrand - LOCALIZZAZIONE Plasma, granuli piastrine, cellule endotelio, matrice sottoendotelio - SECREZIONE Dalle cellule endoteliali - FUNZIONE Adesione e aggregazione piastrinica Stabilizzazione FVIII circolante 8
9 VON WILLEBRAND FACTOR (VWF): Proteolisi da parte dell ADAMTS-13 Propeptide Peptide Segnale H 2 N D1 D2 D D Sito di azione dell ADAMTS-13 S-S (Y1605-M1606) Multimeri FVIII D3 D3 GP Ib Collagene I & III Collagene VI Eparina GP IIb/IIIa S-S Dimero A1 A2 A3 D4 B1 B2 B3 C1 C2 CK COOH
10 Sintesi Proteolisi Stato di equilibrio (ADAMTS-13) (Plasma Normale) Σ = EC Plasma 10
11 La carenza congenita o anticorpi contro l ADAMTS-13 causano la Porpora Trombotica Trombocitopenica 11
12 La porpora trombotica trombocitopenica Microangiopatia trombotica caratterizzata da emolisi, piastrinopenia, subittero, segni neurologici variabili Istologicamente: Trombi ialini piastrinici privi di fibrina, ricchi di VWF Mortalità elevata prima dell avvento del plasma-exchange 12
13 La porpora trombotica trombocitopenica 13
14 La porpora trombotica trombocitopenica 14
15 Il fattore von Willebrand in coagulazione ed emostasi: una "colla" molecolare Matrice sottoendoteliale Collagene Coagulazione FVIII Fattore von Willebrand GP Ib piastrine GP IIb/IIIa piastrine Adesione Aggregazione 15
16 Adesione piastrinica (binding VWF matrice- GpIb piastrine) TF TF TF TF TF TF TF TF TF TF TF VWF VWF TF TF TF TF Release di ADP + TxA 2 Attivazione piastrinica 16
17 Aggregazione piastrinica (binding fibrinogen/vwf-gpiib/iiia piastrina TF TF TF TF TF TF TF TF fibrinogeno TF TF TF VWF TF TF TF TF 17
18 LA DIAGNOSI DI M.VON WILLEBRAND Triade diagnostica Sintomi emorragici Riduzione VWF Ereditarietà
19 Sintomi emorragici (%) osservati nei pazienti italiani con malattia di von Willebrand Sintomi emorragici Pazienti Registro Nazionale Willebrand (n = 896) Tipo 1 Tipo 2 Tipo 3 Epistassi Gengivorragie Emorragie cutanee Menorragie Ematomi Emorragie gastrointestinali Emartri Ematuria Emorragie cerebrali
20 Lo Score emorragico Tosetto et al JTH 2006 Validato in 300 controlli normali e 753 pazienti e familiari con tipo 1 (MCMDM-1VWD): BS nei normali = -1/ 0
21 Le sindromi emofiliche Trasmissione via diaginica (femmine portatrici) Emofilia A (FVIII): ~1/ maschi Emofilia B (FIX): ~1/ maschi Severa: FVIII/FIX < 1%; 50 % dei casi Moderata: FVIII/FIX 2-5 %; 20 % dei casi Lieve: FVIII/FIX 6-35 %; 30 % dei casi
22 La clinica delle sindromi emofiliche Forme severe: Emartri, ematomi muscolari, emorragia cerebrale, emorragie retroperitoneali, Artropatia emofilica Forme moderate: sanguinamenti posttraumatici Forme lievi: sanguinamenti post-chirurgici
23 La trasmissione genetica dell emofilia CLASSICA SPORADICA
24 Una malattia reale
25 Perchè sanguina il paziente con Emofilia? Difetto coagulativo (riduzione del FVIII/IX) Ritardata e ridotta generazione di trombina Coagulo di fibrina piccolo e fragile
26 Test diagnostici APTT (allungamento proporzionato all entità della carenza); rapporto tempo coagulazione normale/paziente FVIII:C / FIX:C (attività coagulante) ANAMNESI EMORRAGICA TRASMISSIONE LEGATA AL SESSO
27 Inversione del gene del FVIII a causa di ricombinazione fra 2 sequenze ripetute invertite
28 Proprietà del complesso FVIII/fattore von Willebrand Sede di sintesi Attività Fattore von Willebrand Endotelio, Megacariociti Adesione piastrine Carrier FVIII Fattore VIII Fegato Procoagulante Gene Autosoma 12 Cromosoma X Malattia M. Von Willebrand Emofilia A
29 LA DIAGNOSI DI M.VON WILLEBRAND Triade diagnostica Sintomi emorragici Riduzione VWF Ereditarietà
30 Gli effetti pleiotropici del von Willebrand factor FVIII:C PFA-100 Bleeding time VWF:RCo VWF:Ag VWF:CB VWF:FVIIIB Nessun test riflette l intero spettro di attività del VWF 30
31 Test diagnostici (I) TEMPO DI EMORRAGIA Matrice sottoendoteliale FVIII:C FVW:AG FVW:RCO Coagulazione FVIII GP Ib piastrine Adesione Collagene Fattore von Willebrand GP IIb/IIIa piastrine Aggregazione ANAMNESI EMORRAGICA TRASMISSIONE AUTOSOMICA 31
32 Test funzionali VWF basati sulla ristocetina Test Attività cofattore Ristocetina (VWF:RCo) con piastrine fissate in formalina a concentrazioni fisse di ristocetina (1 mg/ml) ELISA VWF:RCo Agglutinazione delle piastrine del paziente indotta da ristocetina (RIPA) Significato fisiopatologico Interazione VWF-Gp Ib mediata in vitro dalla ristocetina in vitro (ristocetina, piastrine normali, plasma paziente) Misura l interazione fra VWF e frammento rgp Ib immobilizato in presenza di ristocetina Soglia di ristocetina in grado di indurre 30 % aggregazione del PRP Significato diagnostico Test funzionale ; test di screening più sensibile; disponibili test turbidimetrici con risultati simili Test proposto in sostituzione del VWF:RCo; elevata sensibilità; necessita validazione su largo numero di pazienti Allows the discrimination of type 2B, characterized by reduced threshold; absent in type 3 at every ristocetin concentration 32
33 VWF:RCo Meccanismi indagati con il test Interazione VWF-GpIb mediata da ristocetina in vitro valutata in aggregometria Commenti generali sul suo uso Screening test più usato; CV solitamente alto (> 10%) e sensibilità non sempre < 6 U/dL
34 VWF: RCo (aggregometria) Piastrine Normali Fissate + Dluizioni del plasma del paziente + RISTOCETINA [1 mg/ml]
35 O.D. 492 nm Slope mm SENSIBILITA di VWF:RCo: ELISA-RCo versus Agglutinazione 10 VWF:RCo (ELISA-RCo) VWF:RCo (Agglutinazione) VWF:RCo (U/dl) 10 Federici et al 2004 Haematologica
36 VWF: Ag (by ELISA)
37 Test diagnostici utili per differenziare il Tipo (II) Aggregazione indotta ristocetina del PRP (tipo 2B) Analisi multimerica (tipo 2 ) Legame del FVIII al FVW (tipo 2 N) Analisi contenuto piastrinico Infusione-test con desmopressina 37
38 Test Significato fisiopatologico Significato diagnostico Binding del FVIII al VWF Closure time PFA-100 Propeptide ELISA Interazione del FVIII normale con il VWF plasmatico del paziente Simula l emostasi primaria dopo lesione di piccoli vasi Misura la concentrazione del VWFpp nel plasma; rapporto 1:1 con VWF Permette l identificazione del tipo 2N, caratterizzato da ridotto legame e sospettato in preenza di ridotto VIII:C/VWF:Ag Più sensibile del TE nello screening; scarsa sensibilità nelle carenze lievi di VWF Aumentato VWFpp/VWF:Ag identifica i pazienti con breve emivita del VWF dopo desmopressina; ancora in uso per ricerca 38
39 Transmission Ristocetin mg/ml VON WILLEBRAND FACTOR: RIPA Ristocetin induced platelet agglutination Normal VWD 2A VWD 2B 1 min. 1 min. 1 min. Platelet Rich Plasma from Patients + RISTOCETIN [ mg/ml]
40 PFA-100 TM Test Principle In Vivo Hemostasis PFA-100 TM endothelial cell collagen fibrils - 40 mbar epinephrin e or ADP aperture 150µm membrane collagen coating von Willebrand Factor von Willebrand Factor fibrinoge n platelet erythrocyte lumen FLOW erythrocyte platelet capillary 200µm
41 Test diagnostici utili per differenziare il Tipo (II) Aggregazione indotta ristocetina del PRP (tipo 2B) Analisi multimerica (tipo 2 ) Legame del FVIII al FVW (tipo 2 N) Analisi contenuto piastrinico Infusione-test con desmopressina 41
42 Test Binding del FVIII al VWF Closure time PFA-100 Propeptide ELISA Significato fisiopatologico Interazione del FVIII normale con il VWF plasmatico del paziente Simula l emostasi primaria dopo lesione di piccoli vasi Misura la concentrazione del VWFpp nel plasma; rapporto 1:1 con VWF Significato diagnostico Permette l identificazione del tipo 2N, caratterizzato da ridotto legame e sospettato in preenza di ridotto VIII:C/VWF:Ag Più sensibile del TE nello screening; scarsa sensibilità nelle carenze lievi di VWF Aumentato VWFpp/VWF:Ag identifica i pazienti con breve emivita del VWF dopo desmopressina; ancora in uso per ricerca 42
43 BLEEDING TIME Thromb Haemost 1999; 82:35-9
44 PFA 100 COLLAGEN ADP Thromb Haemost 1999; 82:35-9
45 PFA-ADP closure time, sec PFA- EPI closure time, sec PFA-ADP closure time, sec PFA- EPI closure time, sec PFA-100 nello studio MCMDM-1VWD VWF:Ag (IU/dL) VWF:Ag (IU/dL) VWF:RCo (IU/dL) VWF:RCo (IU/dL) Castaman et al, BJH
46 La struttura multimerica del fattore von Willebrand 46
47 VWF STRUCTURE of VWD2A
48 Classificazione della malattia di von Willebrand (Concetti generali) Difetto quantitativo - Tipo 1: carenza quantitativa parziale (circa % dei casi) - Tipo 3: carenza quantitativa assoluta (circa 1-2 % dei casi) Difetto qualitativo - Tipo 2: fvw disfunzionale (circa % dei casi) - A: assenza multimeri alto peso molecolare - B: aumentata affinità per Gp Ib - M: varianti peculiari, con pattern multimerico normale - N: ridotto legame FVIII:C 48
49 FLOW CHART PER LA DIAGNOSI DI M. VON WILLEBRAND plasma VWF:Ag Assente Type 3 a) plasma vwf:ag Presente Consensuale ( ) Tipo 3 Tipo Type 11 f) VWF piastrinico Consensuale b) plasma VWF:RCo vwf:rco vs vwf:ag VWF:Ag VWF:(RCo/Ag) vwf:(rco/ag) c) plasma Factor VIII:C vs VWF:Ag vwf:ag Discrepante Discrepante (< 0.6) Tipo 2 Tipo Type 22 NN Aumentato ( ) d) Ristocetin Induced platelet agglutination aggiutination R.I.P.A. (mg/ml) g) FVIII binding assay Assenti Absent Tipo Type 22 AA Tipo Type 22 BB Ridotta (>1.2) e) plasma HMW High Multimers Multimeri Present Tipo Type 22 M M49
50 Classificazione della malattia di von Willebrand (Concetti generali) Difetto quantitativo - Tipo 1: carenza quantitativa parziale (circa % dei casi) - Tipo 3: carenza quantitativa assoluta (circa 1-2 % dei casi) Difetto qualitativo - Tipo 2: fvw disfunzionale (circa % dei casi) - A: assenza multimeri alto peso molecolare - B: aumentata affinità per Gp Ib - M: varianti peculiari, con pattern multimerico normale - N: ridotto legame FVIII:C 50
51 FLOW CHART PER LA DIAGNOSI DI M. VON WILLEBRAND plasma VWF:Ag Assente Type 3 a) plasma vwf:ag Presente Consensuale ( ) Tipo 3 Tipo Type 11 f) VWF piastrinico Consensuale b) plasma VWF:RCo vwf:rco vs vwf:ag VWF:Ag VWF:(RCo/Ag) vwf:(rco/ag) c) plasma Factor VIII:C vs VWF:Ag vwf:ag Discrepante Discrepante (< 0.6) Tipo 2 Tipo Type 22 NN Aumentato ( ) d) Ristocetin Induced platelet agglutination aggiutination R.I.P.A. (mg/ml) g) FVIII binding assay Assenti Absent Tipo Type 22 AA Tipo Type 22 BB Ridotta (>1.2) e) plasma HMW High Multimers Multimeri Present Tipo Type 22 M M51
52 Malattia di von Willebrand clinicamente significativa Vaccinazione antiepatite B Infusione-test con desmopressina Risposta Desmopressina (1^ scelta) SI NO Concentrati di FVIII/FVW ad alta o intermedia purezza Monitoraggio del FVIII:C Il monitoraggio del TE può essere richiesto in particolari situazioni (es.emorragie gastroenteriche) Trasfusione di concentrati piastrinici in particolari situazioni 52
53 LA DIAGNOSI DI M.VON WILLEBRAND Triade diagnostica Sintomi emorragici Riduzione VWF Ereditarietà 53
54 Type 3 VWD Mutation Type Splice Small deletion Large deletion Insertion Nonsense Missense 80% mutations predicted to lead to non-expressed VWF (null alleles) Exon Domain S D1 D2 D D3 A1 A2 A3 D4 B1-B3 C1 C2 CK Mutations throughout VWF 54
55 MCMDM-1VWD Mutations Promoter Nonsense Insertion Deletion Splice Missense 85% missense mutations, 10% null alleles 55
56 Features of Type 2 A VWD Variants with decreased platelet-dependent function (Low VWF:RCo and RIPA), often increased proteolysis by ADAMTS-13 VWF:RCo/Ag ratio < 0.6 Absence of high molecular weight multimers Autosomal dominant (most cases) Frequent GI, Nose, and Uterine Bleedings Rare hemarthroses (normal FVIII) C 1272 A1 C 1458 G1505E/R - S1543F - V1607D V1630E - S1506L - Q1556R G1609R - E1638K - F1514C L1562P - P1627H - L1639P K1518E - R1597G/Q/W - I1628T P1648S - L1540P - V1604F - G1629R L1657I - V1665E - G1672R A C 1872 C A3
57 Features of Type 2B VWD Variants with increased affinity for platelet GPIb Autosomal Dominant in most cases Ristocetin-Induced Platelet Agglutination (RIPA) Thombocytopenia (basal and after Desmopressin) Loss of High Molecular Weight Multimers (not always) S1310F I1309V R1308C/P/L R1306Q/L/W M1304InsM C1272G/R H1268D P1266L C 1272 A1 C 1458 W1313C V1314F/L V1316M P1337L R1341L/ Q/W L1460V A1461V A C 1872 C A3 57
58 Trattamento dei vari tipi e sottotipi di malattia di von Willebrand Tipo di VWD Emorragie minori Emorragie maggiori Tipo 1 Desmopressina Desmopressina o FVIII VWF concentrato Tipo 2 A Desmopressina (in alcuni) FVIII VWF concentrato FVIII VWF concentrato Tipo 2 B FVIII VWF concentrato FVIII VWF concentrato Tipo 2 M Desmopressina FVIII VWF concentrato Tipo 2 N Desmopressina FVIII VWF concentrato Tipo 3 FVIII VWF concentrato FVIII VWF concentrato 58
59 Approccio generale al paziente con malattia di von Willebrand Rassicurare paziente e familiari Istruzioni su farmaci da evitare e farmaci consentiti Vaccinazione antiepatite B Sport da praticare e da evitare Suggerimenti di approccio domiciliare conservativo o con antifibrinolitici ai sanguinamenti minori (epistassi, menorragie) Estroprogestinici quando indicato Trattamento domiciliare con desmopressina 59
60 Conclusioni La malattia di von Willebrand e` la piu` frequente malattia emorragica ereditaria La maggior parte dei casi presenta sintomi di lieve gravità, ad espressione prevalentemente post-traumatica La diagnosi e` posta in presenza di sintomatologia emorragica a trasmissione autosomica, associata a ridotti livelli di fvw La desmopressina e` il farmaco di prima scelta per il trattamento della larga maggioranza dei casi Nei pazienti non responsivi alla desmopressina la terapia sostitutiva rimane fondamentale 60
61 DISORDINI CONGENITI DELLA FUNZIONE PIASTRINICA 61
62 UN CASO CLINICO TIPICO uomo di 55 anni, ricoverato in ORL per epistassi protratta anamnesi positiva per sanguinamento prolungato per piccole ferite ed estrazioni dentarie emocromo e test emocoagulativi di screening normali due figli asintomatici, non hanno eseguito interventi chirurgici la sorella aveva riportato sanguinamento importante dopo tonsillectomia in età pediatrica e successivamente una metrorragia post-parto DIAGNOSI: SPD da DEFICIT dei GRANULI DENSI 62
63 I disordini piastrinici congeniti possono essere isolati o associati a deficit interessanti il tessuto emolinfopoietico o altri organi (osso, rene, occhio, cuore, apparato uditivo) I sintomi clinici si manifestano in modo eterogeneo anche nella stessa famiglia; la diatesi emorragica è mucocutanea, immediata dopo il trauma, può essere grave dopo stress traumatico o chirurgico 63
64 Emostasi, ruolo delle glicoproteine Ib e IIb-IIIa della membrana piastrinica e Coagulazione Piastrina GP Ib GP IIb-IIIa Le piastrine aderiscono al sottoendotelio tramite l interazione tra VWF e GPIb Procoagulant Surface Piastrina GPIIb-IIIa media l aggregazione piastrinica legando il fibrinogeno Le piastrine attivate forniscono la superficie per il legame e l attivazione dei fattori della coagulazione Le piastrine attivate liberano sostanze che promuovono l emostasi Modificato da Rao AK. Am J Med Sci 1998;316:
65 Disordini ereditari dell interazione piastrineparete vascolare e della funzione piastrinica M. Von Willebrand GP Ib GP IIb-IIIa Piastrina Sindrome di Bernard-Soulier Procoagulant surface Piastrina Trombastenia di Glanzmann Deficit di attività procoagulante Disordini ereditari della funzione piastrinica (Storage pool, Difetti di secrezione) 65
66 DISORDINI PIASTRINICI: EPIDEMIOLOGIA BERNARD-SOULIER OMOZIGOTE: 1/ FREQUENZA STIMATA DELL ETEROZIGOTE: 1/500 MALATTIE RARE (case reports o serie di pazienti di centri specialistici) FREQUENZA GLOBALE SOTTOSTIMATA (difficoltà diagnostiche) 66
67 DIAGNOSI PIU FREQUENTI IN ITALIA Deficit di secrezione (20% delle piastrinopatie) Bernard-Soulier Sindromi MHY9 correlate Tromboastenia di Glanzmann 67
68 SOSPETTA PIASTRINOPATIA: ALGORITMO DIAGNOSTICO PT, PTT, TT, VWF Normali PFA100 > o = con storia forte T.E. > _ VETRINO AGGREGAZIONE / RIPA + STOP CITOFLUORIMETRIA.. CONCLUSIONI 68
69 PRIMA FASE: l orientamento ANAMNESI ES.OBIETTIVO sintomi associati diatesi emorragica ES. STRISCIO PERIFERICO volume piastrinico atipie dei granuli piastrinici atipie di granulociti e emazie TEST di AGGREGAZIONE e ADESIONE 69
70 SECONDA FASE: la caratterizzazione CITOFLUORIMETRIA conta piastrinica antigeni di superficie secrezione (mepacrina) STUDI GENETICI mutazioni specifiche (Bolzano, pseudo-vw) AGOASPIRATO MIDOLLARE in casi selezionati CARIOTIPO 70
71 EFFICACIA DELL ALGORITMO DIAGNOSTICO NEL 40% DEI CASI CIRCA SI RIESCE A FORMULARE LA DIAGNOSI 71
72 ESAMI SOFISTICATI IMMUNOCITOCHIMICA CITOFLUORIMETRIA MICROSCOPIA ELETTRONICA WESTERN BLOT STUDI GENETICI MHY9-r.d. (spotty NMMHC-IIA) studi di attivazione anomalie dei granuli piastrinici Dohle-like bodies (MHY9) in PMN stima semiquantitativa di proteine intracellulari ricerca della mutazione (linkage analysis, sequenziazione) 72
73 DISORDINI CONGENITI DELLE PIASTRINE FUNZIONALI TROMBOASTENIA DI GLANZMANN BERNARD-SOULIER MACROTROMBOCITOPENIA MEDITERRANEA NUMERICI 73
74 FUNZIONE COMPONENTE PIASTRINOPATIA ADESIONE GPIb/IX/V vw GPIa/IIa collagene Bernard-Soulier Pseudo-vW ATTIVAZIONE SECREZIONE AGGREGAZIONE ATTIVITA PROCOAGULANTE GPVI-collagene Recettori per agonisti solubili enzimi di trasduzione granuli GPIIbIIIa fibrinogeno Pserina microvescicolazione recettori per tenase e protrombinase Deficit di recettore Deficit primari di secrezione Deficit dei granuli (SPD) Glanzmann Scott 74
75 Tempo di latenza Profilo della curva Densità ottica 75
76 AGGREGANTI E AGGLUTINANTI AGONISTI AGGREGANTI FORTI Curva monofasica NATURALI ADP 10 microg COLLAGENO AC. ARACHIDONICO TROMBINA NON NATURALI IONOFORI DEL CA DEBOLI Curva bifasica ADP 4 microg EPINEFRINA AGONISTI AGGLUTINANTI RISTOCETINA BOTROCETINA 76
77 AGGREGOMETRIA NELLE PIASTRINOPATIE DISORDINE ADP ADP AA EPI COLLAGENE RISTOCETINA 1 onda 2 onda Von Willebrand Bernard-Soulier omozigote Glanzmann omozigote Delta-SPD Deficit primario di secrezione 77
78 BERNARD-SOULIER ADESIONE Deficit quantitativo e/o qualitativo del complesso GPI//IX/V Piastrine giganti, moderata piastrinopenia Diatesi emorragica spesso grave nell omozigote > 30 mutazioni: in Italia la metà è mut.bolzano (val156ala GPIa) Ereditarietà AD a penetranza incompleta Omozigote: aggregometria e citofluorimetria sono diagnostici Eterozigote: citofluorimetria è presuntiva 78
79 BERNARD-SOULIER 79
80 ASPETTO CITOFLUORIMETRICO VOLUME PIASTRINICO NORMALE VOLUME PIASTRINICO AUMENTATO 80
81 BERNARD-SOULIER 81
82 TROMBOASTENIA DI GLANZMANN AGGREGAZIONE Deficit quantitativo e/o qualitativo del complesso GPIIb/IIIa Conta e volume piastrinico normali Diatesi emorragica spesso grave > 50 mutazioni Ereditarietà AR Classificato: 1. 2b/3a 0-5% 2. 2b/3a 10-20% 3. 2b/3a % (variante) Omozigote: aggregometria e citofluorimetria sono diagnostici 82
83 GLANZMANN 83
84 DEFICIT DI SECREZIONE Comprendono una miscellanea di entità con deficit dei R per agonisti solubili, vie di trasduzione e granuli piastrinici Conta e volume piastrinico sono variabili (piastrine grigie) Diatesi emorragica spesso moderata, comunque variabile Possono presentarsi isolati (delta-spd) o in sindromi Ereditarietà AD o AR Aggregometria: manca la 2 onda, il resto è variabile La diagnosi spesso è generica 84
85 GRAY PLATELET 85
86 STORAGE-POOL DEFICIENCY 86
87 DISORDINI MHY9-CORRELATI Mutazione di MHY9, che codifica per la miosina IIa non muscolare Piastrine giganti, moderata piastrinopenia, corpi inclusi nei leucociti Diatesi emorragica lieve può associarsi a sordità, cataratta e glomerulonefrite > 20 mutazioni Ereditarietà AD Aggregometria: non significativa Citofluorimetria: < GPI/IX Immunocitochimica: diagnostica MHA e SBS: non sindromico FTNS e EPTS: sindromico 87
88 MAY-HEGGLIN 88
89 FARMACI INDICATI NELLE PIASTRINOPATIE Disordine Trasfusione di piastrine DDAVP afviir Bernard-Soulier SI SI? Glanzmann SI NO SI Storage pool disease D. primari di secrezione SI SI? SI SI? Sono disponibili solo studi non analitici 89
90 REFRATTARIETA ALLA TRASFUSIONE PIASTRINICA 10%? RARA Immunizzazione verso antigeni comuni (HLA) da aferesi leucodeplete HLA-compatibile. Ideale: da, match HLA Immunizzazione verso l antigene deficitario (BSS omozigote, Glanzmann tipo I) utilizzo oculato delle trasfusioni 90
91 LINEE GUIDA TERAPEUTICHE NELLA PIASTRINOPATIA GRAVE PREVENZIONE DEL SANGUINAMENTO E SUPPORTO Farmaci controindicati (ASA, FANS) Prevenzione delle odontopatie, terapia estro-progestinica supporto con ferro, vaccinazione per HBV EMORRAGIE MINORI/PROFILASSI IN CHIRURGIA MINORE Emostasi locale Ac. tranexamico, desmopressina EMORRAGIE MAGGIORI/PROFILASSI IN CHIRURGIA MAGGIORE Trasfusione di piastrine Fattore VII attivato ricombinante 91
92 CENNI SUGLI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI E IL LABORATORIO NICOLA CIAVARELLA 92
93 Meccanismo d azione dei più comuni farmaci antiaggreganti piastrinici TIENOPIRIDINICI CLOPIDOGREL C PRASUGREL ADP INIBITORI DEL GPllb/llla ADP ABCIXIMAB TIROFIBAM Attivazione 2 Collagene trombina TXA EPTIFIBATIDE ASA COX TXA 2 COX (ciclossigenasi) ADP (adenosin difosfato) TXA 2 (trombossano A 2 ) Jarvis B, Simpson K. Drugs 2000; 60:
94 Possibile meccanismo di resistenza dell ASA Fattori cellulari - insufficiente soppressione di COX-1 - sovra espressione di COX-2 mrna - attivazione PLT indotta da RBC - aumento di noradrenalina - generazione di 8-iso-PGF2α Fattori clinici - assenza di prescrizione - no compliance - no assorbimento - interazione con FANS Resistenza all ASA Polimorfismi genetici - COX-1 - recettore GPIIIa - recettore collagene - recettore vwf 94
95 Variabilità di risposta agli antiaggreganti piastrinici Possibili cause GENETICA Recettori : polimorfismi del rec. P2Y12 Enzimi: COX-1,COX-2,TXA FARMACOCINETICA BIODISPONIBILITA - No compliance - sottodosaggio - scarso assorbimento - interazione farmacologica FARMACODINAMICA - Incompleta soppressione della generazione di TXA2 - accelerato turnover piastrinico - indotto stress di COX-2 nelle PLT - aumentata sensibilità delle PLT all ADP e al coll. AMBIENTE PATOLOGIE CONCOMITANTI - - diabete mellito - malattie coronariche 95
96 Monitoraggio in corso di ABCIXIMAB (1) Algoritmo conta piastrinica a T=0 bolo di ABCIXIMAB + infusione post bolo (2-4h) conta piastrinica No diminuzione conta piastrinica PIASTRINOPENIA <100x109 o >40% dalla conta piastrinica al T=0 completare infusione ABCIXIMAB ripetere conta piastrinica alla h dopo infusione di ABCIXIMAB96
97 Monitoraggio in corso di ABCIXIMAB (2) Strategie di azione e trattamento PIASTRINOPENIA <100x109 o >40% dalla conta piastrinica al T=0 Valutazione Trattamento Altre possibili eziologie Pseudopiastrionopenia Altri farmaci DIC Infezioni acute Workup Ripetere conta con altri anticoagulanti (citrato) Striscio periferico PT,APTT,D-D,FBG Dosaggio anticorpi antieparina 1.Sospensione rapida ABCIXIMAB 2.Trasfusione PLT se <20x109/L 3.Sospensione altri possibili farmaci 4.Continuare aspirina/ticlopidina se necessario 5.Letto per evitare cadute Altre cause Farmaci che inducono anticorpi antiplastrine 6.Conta PLT/12h 97
98 Funzionalità piastrinica Metodi di laboratorio Aggregazione piastrinica 1. Aggregometria a trasmissione di luce 2. Aggregometria ad impedenza Citofluorimetro 1. Attivazione del recettore GPIIb/IIIa 2. Espressione della P-selettina 3. Aggregati piastrine leucociti 4. Vasodilatatore associato stimolato dalle fosfoproteine (VASP) POCT 1. Test di aggregazione piastrinica su sangue intero (Verify-Now) 2. Tromboelastogramma (TEG) 3. Plateletworks 4. Cono e piastra analizzatore (CPA) (IMPACT) 98
99 CONCLUSIONI Variabilità della risposta alla terapia antiaggregante piastrinica Variabilità inter-individuale con o senza terapia antiaggregante La risposta alla terapia antiaggregante,misurata ex vivo, è variabile. Le cause sono multifattoriali,alcune sono modificabili,altre non lo sono a) interazioni con farmaci b) diversi stati patologici c) scarsa compliance Pochi studi correlano la variabilità della risposta all outcome clinico. Sono necessari maggiori dati 99
100 CONCLUSIONI Per identificare il test ideale di laboratorio e, per rispondere alle domande fondamentali sulla sua utilità clinica e sul costo/ efficacia, sono necessari ulteriori studi prima che il loro utilizzo possa essere raccomandato nella pratica clinica Fino ad allora il monitoraggio della terapia antiaggregante deve essere considerato solo a fini investigativi 100
Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000 L alta incidenza relativa di Emofilia A è
Emofilia Malattia ereditaria X cromosomica recessiva A deficit del fatt VIII B deficit del fatt IX Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000
DettagliMALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE
MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE MALATTIE DELL EMOSTASI COINVOLGONO ENDOTELIO PIASTRINE FATTORI DELLACOAGULAZIONE Piccin Nuova
DettagliEmatologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza
La Malattia di von Willebrand Giancarlo Castaman Dipartimento di Terapie Cellulari ed Ematologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza 1 Family S, Föglö Island Klas Oskar 78 y Augusta 74 y Dagny 2y Anna 4 y Thomas
DettagliDiagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico
Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico Emofilia L emofilia è una malattia autosomica recessiva legata al cromosoma X Meccanismo ereditario dell Emofilia A e B 50% 50% 100% 100%
DettagliBilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie
Coagulazione 1 Bilancia emostatica Ipercoagulabilità Ipocoagulabilità Normale Trombosi Emorragie 2 emostasi primaria emostasi secondaria Fattori coinvolti nell emostasi Vasi + endotelio Proteine della
DettagliMalattia di Von Willebrand
Malattia di Von Willebrand Dott. Jacopo Agnelli Giacchello CRR Malattie Trombotiche ed Emorragiche dell Adulto AOU Città della Salute e della Scienza, Ospedale Molinette Fattore di Von Willebrand Grande
DettagliPRODA Istituto di Diagnostica Clinica
Test genetici per evidenziare il rischio di trombolfilia Il Fattore V della coagulazione è un cofattore essenziale per l attivazione della protrombina a trombina. La variante G1691A, definita variante
DettagliIl dr. Alessandro Rizzi dichiara di NON aver ricevuto negli ultimi due anni compensi o finanziamenti da Aziende Farmaceutiche e/o Diagnostiche
Il dr. Alessandro Rizzi dichiara di NON aver ricevuto negli ultimi due anni compensi o finanziamenti da Aziende Farmaceutiche e/o Diagnostiche CINETICA DEL TROMBOSSANO E ALTRI ASPETTI DELLA FUNZIONALITA
DettagliEmicrania e trombofilie. C. Cavestro
Emicrania e trombofilie C. Cavestro Perché porsi il problema L emicrania comporta un aumentato rischio di malattie vascolari, in particolare l emicrania con aura 2/3 degli emicranici sono donne, categoria
DettagliPIASTRINOPATIE. Prof AM Vannucchi-AA2009-10
PIASTRINOPENIE e PIASTRINOPATIE 1 2 Regulation of thrombopoiesis thrombocytopenia Kaushansky K, NEJM 2007,mod TPO MPL 3 DISORDINI PIASTRINICI PORPORE non-emostatiche PIASTRINE ENDOTELIO FATTORI PLASMATICI
DettagliPaola Giordano, paola.giordano@uniba.it. Approccio Clinico Nel Paziente Pediatrico Emorragico
Paola Giordano, paola.giordano@uniba.it Approccio Clinico Nel Paziente Pediatrico Emorragico INTEGRITA DEL SISTEMA VASCOLARE PIASTRINE VASI SANGUIGNI FATTORI DELLA COAGULAZIONE Eziologia chiara Trauma,
DettagliTEST COAGULATIVI anno 2012
17 novembre 2012 1 TEST COAGULATIVI anno 2012 200000 150000 100000 50000 0 savona pietra albenga cairo Presidio esami per DH esami per esterni esami urgenti per interni esami routine per interni INTERNI
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz
Microangiopatia Trombotica Definizione Condizione patologica caratterizzata da: anemia emolitica, microangiopatia trombotica, trombocitopenia, manifestazioni polidistrettuali 1) Sindrome emolitico-uremica
DettagliDEFICIT ISOLATO ACTH
DEFICIT ISOLATO ACTH Codice di esenzione: RC0010 Definizione. Il deficit isolato di ACTH è una rara causa di insufficienza surrenalica secondaria caratterizzata da una bassa o ridotta produzione di cortisolo
Dettaglisettima lezione fisiopatologia dell emostasi
settima lezione fisiopatologia dell emostasi emostasi: insieme di processi attraverso i quali: 1) si forma un coagulo efficace a livello di una lesione vascolare 2) l estensione del coagulo viene limitata
DettagliDott.ssa Ilaria Barchetta
Dott.ssa Ilaria Barchetta Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Sapienza Università di Roma Diverse evidenze sperimentali hanno dimostrato una influenza diretta della vitamina D non solo
DettagliDIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI
DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche
DettagliUSO CONCOMITANTE DI INIBITORI DI POMPA E TERAPIE ANTITROMBOTICHE
Italian Council of Cardiology Practice Varese, 20-21-22 giugno 2014 «CUORE E OLTRE NUOVE PROPOSTE DI DIAGNOSI E TERAPIA» Congresso Regionale e Nazionale Collegio Federativo di Cardiologia USO CONCOMITANTE
DettagliPRODA Istituto di Diagnostica Clinica
PRODA Istituto di Diagnostica Clinica Sezione di Citogenetica e Genetica molecolare Responsabile: Dott. Guglielmo Sabbadini Specialista in Genetica Medica Informazioni per la diagnosi molecolare di sordita
DettagliFARMACODINAMICA RECETTORI ED EFFETTORI
FARMACODINAMICA I recettori per i farmaci Prof. Renato Bernardini RECETTORI ED EFFETTORI Farmaco (Φαρµακον) = principio attivo Recettore = macromolecole deputate alla trasmissione di un segnale chimico
DettagliPatologia dell'asse ipotalamoipofisi-igf-cartilagine. Luca Taf Azienda USL 8 Arezzo UO Pediatria
Patologia dell'asse ipotalamoipofisi-igf-cartilagine Luca Taf Azienda USL 8 Arezzo UO Pediatria Sistema complesso Azione del GH a livello cellulare Alcuni geni coinvolti nel processo di crescita GH-1 GHRH
DettagliIl ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO
Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In
DettagliInibitori acquisiti della coagulazione
Inibitori acquisiti della coagulazione Cristina Legnani UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Marino Golinelli Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Bologna, 19 Giugno 2010 Inibitori acquisiti
DettagliIl deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1: :50000
Emofilia Malattia ereditaria X cromosomica recessiva A deficit del fatt VIII B deficit del fatt IX Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliRisk Management del paziente a rischio tromboembolico
Risk Management del paziente a rischio tromboembolico Dr. Luciano DI Mauro ANGIOLOGIA A.S.P. 3 Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa scheda di
DettagliL endocitosi dell EGFR
L endocitosi dell EGFR IFOM per la scuola Lo Studente Ricercatore 2011 Muzio Giulia Istituto d Istruzione Superiore Maserati Voghera Gruppo di lavoro: Determinanti della trasformazione neoplastica e della
Dettagli4 modulo didattico - Modalità di trasmissione delle malattie
4 modulo didattico - Modalità di trasmissione delle malattie monogeniche. L analisi dell albero genealogico: uno strumento indispensabile della genetica medica I SIMBOLI DELL ALBERO GENEALOGICO L ANEMIA
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliREFLUSSO GASTROESOFAGEO. Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005
REFLUSSO GASTROESOFAGEO Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005 MRGE: sintomi extraesofagei MRGE: molto diffusa e frequente nella pratica clinica. Manifestazioni
DettagliCOSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? COME SI POSSONO CLASSIFICARE LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI?
Dott. Lorenzo Bettoni Sito web: www.lorenzobettoni.it E-mail: info@lorenzobettoni.it COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? Per reazione avversa a farmaci si intende qualsiasi risposta non desiderata
DettagliCaso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.
Caso clinico 1 Pz di 15 anni, di sesso femminile, lievemente sottopeso (IMC: 18Kg/mq). Manifesta nausea, vomito, dolori addominali, poliuria, polidipsia e dispnea. Nel giro di poche ore, manifesta obnubilamento
DettagliLa sindrome dell intestino irritabile post-infettiva
La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino
DettagliMendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked
Trasmissione ereditaria di un singolo gene (eredità monofattoriale) Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked
DettagliNOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)
NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Beta-interferoni: rischio di microangiopatia trombotica e sindrome nefrosica 20 Agosto
Dettaglidella Valvola Mitrale
Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM
DettagliLe zone grigie della citologia tiroidea.
Carcinoma differenziato della tiroide: dalla diagnosi al follow-up Bologna 21 marzo 2009 Le zone grigie della citologia tiroidea. Cosa deve dire il patologo Gian Piero Casadei Anatomia Patologica Ospedale
DettagliLE MALATTIE GENETICHE CLASSE 3 C
LE MALATTIE GENETICHE CLASSE 3 C Malattia causata da allele dominante Il nanismo acondroplastico è una malattia causata da un allele dominante; gli individui che ne sono affetti sono di statura molto bassa,
DettagliA cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo
2 Convegno Nazionale Sindrome di Rubinstein Taybi Lodi, 17 19 maggio 2013 A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo Donatella Milani Cristina
DettagliDETTAGLIO DEI PROTOCOLLI DIAGNOSTICI ESEGUITI PRESSO LABORATORIO SPECIALISTICO DI COAGULAZIONE. PROTOCOLLI PATOLOGIA TROMBOTICA Screening trombofilia
Pag.1/5 PROTOCOLLI PATOLOGIA TROMBOTICA Screening trombofilia e necessarie 3 impegnative riportanti le seguenti Screening trombofilia 3 Screening trombofilia in TAO e Ricerca LAC (DT) Proteina C attività
DettagliSINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA)
SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA) Codice di esenzione: RCG030 Definizione. Con tale termine vengono definite varie sindromi cliniche caratterizzate da insufficienze funzionali a carico di una o più
Dettagli-malattie monogeniche o mendeliane:
Martedì 16 Febbraio è venuta nella nostra classe la dr.ssa Petrelli Maria a spiegarci le malattie sessualmente trasmissibili e ereditarie, sessualità e affettività. Ci ha spiegato la divisione delle cellule
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliManovre Invasive e Complicanze Emorragiche con i NAO
Varese 19 Dicembre Manovre Invasive e Complicanze Emorragiche con i NAO Francesco Dentali, Dipartimento di Medicina Clinica Università dell Insubria Varese Manovre Invasive/Interventi Chirurgici Manovre
DettagliMetodi per il dosaggio dei D-Dimeri
Metodi per il dosaggio dei D-Dimeri Metodi immunologici ELISA classici ELISA modificati Agglutinazione su vetrino Turbidimetrici/nefelometri Su sangue in toto Fonti di variabilità tra metodi per il dosaggio
DettagliLE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA. Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza
LE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza CENNI DI ANATOMIA Il sistema venoso Superficiale Profondo Perforanti DEFINIZIONE
DettagliGENETICA MENDELIANA NELL UOMO
GENETICA MENDELIANA NELL UOMO GENETICA FORMALE o GENETICA CLASSICA basata unicamente su risultati visibili di atti riproduttivi. È la parte più antica della genetica, risalendo agli esperimenti di Mendel
DettagliLa gestione della terapia anticoagulante orale.
La gestione della terapia anticoagulante orale. Competenze Infermieristiche Coagulazione del sangue meccanismo fisiologico di protezione che ha il compito di limitare e arrestare l emorragia EMOSTASI Coagulazione
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
DettagliLEZIONI DI STATISTICA MEDICA
LEZIONI DI STATISTICA MEDICA A.A. 2010/2011 - Screening - Test diagnostici Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona Storia naturale della malattia (Rothman( Rothman,,
DettagliLe PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco.
Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Svolgono funzioni biologiche di fondamentale importanza e possono
DettagliP come Piastrine come prezzemolo.
P come Piastrine come prezzemolo. I TEST DI FUNZIONE PIASTRINICA: QUESTI SCONOSCIUTI Dr. Roberto Facchinetti, Laboratorio Analisi OCM VR Sabato 18 febbraio 2006 La piastrina: cellula multifunzionale Emostasi:
DettagliPOLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia
POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità
DettagliArgomento della lezione
Argomento della lezione Le molecole d adesione intercellulare: definizione Le famiglie delle molecole d adesione: Selectine Integrine ICAM Espressione e funzione MOLECOLE DI ADESIONE INTERCELLULARE Le
DettagliLe interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci
Le interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci Corso per farmacisti operanti nei punti di erogazione diretta delle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna AUSL Piacenza
DettagliKIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA
KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliLe malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
DettagliA.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive
A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive Mod.1.01 SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA, CGD, CVID, THI, WAS, AAR. Centro
DettagliMetodologia epidemiologica e Igiene II
Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e Medicina Legale Anno accademico 2011/2012 Metodologia epidemiologica e Igiene II Bruno Federico Cattedra
Dettagli13.4. Gli effetti dell'etanolo comprendono a. aumento del sonno REM b. aumento della secrezione gastrica c. (a e b) d. (nessuna delle precedenti)
56 13. Alcol etilico - Proprietà farmacologiche, effetti collaterali, usi clinici. - Farmacocinetica. - Intossicazione acuta e cronica e loro trattamento. - Dipendenza e sindrome da astinenza, loro trattamento.
DettagliRicerca farmacologica priclinica e clinica
Ricerca farmacologica priclinica e clinica SPERIMENTAZIONE PRECLINICA DURATA MEDIA?? ANNI Consente di isolare, dalle migliaia di sostanze sottoposte al primo screening di base farmacologico e biochimico,
DettagliL emostasi in scena. Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1. N. Ciavarella M. Petronelli Bari
L emostasi in scena Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1 N. Ciavarella M. Petronelli Bari 1 La disfida di Barletta 13 febbraio 1503 2 La coagulazione come la disfida di Barletta Fattore XI Fattore
DettagliAudizione informale Commissione Sanità 1 Agosto 2013. Richiesta di inserimento della Mastocitosi nel nuovo Elenco delle Malattie Rare
Audizione informale Commissione Sanità 1 Agosto 2013 Richiesta di inserimento della Mastocitosi nel nuovo Elenco delle Malattie Rare Prof. Massimo Triggiani Presidente Società Italiana di Allergologia
DettagliCristina Legnani, Nicola Ciavarella
La trombofilia e i suoi percorsi diagnostici Cristina Legnani, Nicola Ciavarella Milano, 9 Giugno 2011 Quali alterazioni trombofiliche ricercare Quali test eseguire Quando eseguire i testt Quali soggetti
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliMonossido d azoto NO (Nitric Oxide) Messaggero del segnale cellulare. Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico
Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Ruolo biologico: Messaggero del segnale cellulare Molecola regolatoria nel sistema cardiovascolare Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico Componente
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
DettagliI marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene
I marcatori molecolari Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene Marcatori molecolari del DNA I marcatori molecolari sono sequenze di DNA
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 19
Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Tecnologie Biochimiche DISPENSA
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliStudio di Ecografia muscolo-tendinea Ecocolor-doppler - Ecocardio Suub Tuum Praesidium Nos Confugimus Sancta Dei Genetrix
Dirigente Medicina Interna Specialista in Reumatologia Viale Luigi Einaudi 6 93016 Riesi (Cl) Tel. 0934/922009 Cell. 331/2515580. - www.reumatologiadebilio.de LA SINDROME DA ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI La
DettagliLA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO
LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA CONSULENZA GENETICA PRENATALE Fare Dr. Renato clic per Scarinci modificare lo stile del sottotitolo dello schema GENETICA CLINICA Costituisce la parte applicativa
DettagliCoagulazione del sangue
Coagulazione del sangue Caratteristiche principali dei sistemi intrinseco ed estrinseco di attivazione del fattore X Meccanismi di attivazione della trombina e ruolo della vitamina K Attivazione della
DettagliRisultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test
Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US
DettagliEREDITA MENDELIANA IL CARATTERE E TRASMESSO CON GLI AUTOSOMI O E ASSOCIATO AI CROMOSOMI SESSUALI?
EREDITA MENDELIANA IL CARATTERE E TRASMESSO CON GLI AUTOSOMI O E ASSOCIATO AI CROMOSOMI SESSUALI? CARATTERE AUTOSOMICO -codificato da geni su cromosomi non sessuali -non ci sono differenze di trasmissione
DettagliAZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI
AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE SECONDARIA DEI TUMORI Dr. Fabrizio Gili M2PK Uno
DettagliAllegato U.O. Macerata: Informativa Centro Emofilia, altri difetti ereditari della coagulazione, trombofilia per i pazienti
Ed.II Rev.1del 25/11/2012 Pag. 1 di 10 Centro Emofilia, altri difetti ereditari della coagulazione, trombofilia I SERVIZI OFFERTI L U.O. di Medicina Trasfusionale di Macerata ha anche la funzione di Centro
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliL'emostasi. La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che
L'emostasi La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che coinvolgono: vasi sanguigni piastrine fattori plasmatici
DettagliL APPARATO CIRCOLATORIO
L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in
DettagliÈun Associazione Amica di TELETHON.
L Associazione ANGELI NOONAN Associazione Italiana Sindrome di Noonan Onlus è di recente costituzione: è nata il 15 marzo 2007. Si occupa dei bambini affetti dalla Sindrome di Noonan e dalle Sindromi Correlate
DettagliDIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI
DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE
DettagliAPPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi
APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliProf. Pier Paolo Piccaluga Università di Bologna
Prof. Pier Paolo Piccaluga Università di Bologna DNA: la molecola della vita L'acido desossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico, presente nel nucleo delle cellule, che contiene le informazioni genetiche
DettagliEmostasi. Sistemi di controllo
Emostasi Sistemi di controllo Malattie emorragiche Fattori vasali Fattori piastrinici Piastrinopatie Piastrinopenie Fattori della coagulazione Fattori vasali 1. Insufficiente costrizione del lume vasale
DettagliPROSTATA: DIAGNOSI SICURA CON LE NUOVE TECNOLOGIE
PROSTATA: DIAGNOSI SICURA CON LE NUOVE TECNOLOGIE Giovanni Muto Dire.ore S.C. Urologia Ospedale S. Giovanni Bosco, Torino Dir. G. Muto LA PROSTATA GHIANDOLA DEL SISTEMA RIPRODUTTIVO MASCHILE LOCALIZZATA
DettagliPresentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile
Presentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile Studio Epidemiologico su Mucopolisaccaridosi Ricerca Geni Coinvolti in alcune forme di paraplegia spastica ereditaria Screening
Dettaglisu registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF
Nata x la diagnostica in travaglio di parto Sibasasu: su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF Scaricato da www.sunhope.it
DettagliCORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù
DettagliIl Triage : novità e responsabilità
Il Triage : novità e responsabilità Luciano Pinto Direttivo Nazionale Simeup Il triage nel PS in Italia incompleta diffusione nel territorio nazionale scarsa diffusione di un modello uniforme e condiviso
DettagliIl dolore nel trattamento delle lesioni cutanee
Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Pavia 18 giugno 2008 Docente Dott. Dario Paladino inf. esperto in wound care Vice-Presidente AISLeC Che cosa è il dolore? 1 Dolore Il dolore è una sgradevole
DettagliLINEE GUIDA SULLA GESTIONE DEL PAZIENTE A RISCHIO EMORRAGICO O CON EMORRAGIA IN ATTO
Dipartimento Clinico Assistenziale Oncologico Unità Operativa di Ematologia Centro Trapianto di Cellule Staminali Direttore Prof. Attilio Olivieri Versione del 18-2-2008 LINEE GUIDA SULLA GESTIONE DEL
DettagliDIFETTI VISIVI NEI BAMBINI AFFETTI DALLA SINDROME DOWN
DIFETTI VISIVI NEI BAMBINI AFFETTI DALLA SINDROME DOWN DADDY FADEL OPTOMETRISTA Nel 1866 John Langdon Down ha descritto per la prima volta la sindrome che porta il suo nome. Nel 1959 Lejeune et al. hanno
Dettagliwww.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Malattia di Behçet Versione 2016 2. DIAGNOSI E TERAPIA 2.1 Come viene diagnosticata? La diagnosi è principalmente clinica. Spesso sono necessari alcuni anni
DettagliLINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013
LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013 I Ricercatori del Centro di Genomica e Bioinformatica Traslazionale stanno lavorando a linee di ricerca legate a 1. Sclerosi Multipla 2. Tumore della Prostata
DettagliRACCOMANDAZIONI PER LA RICERCA DELLE ALTERAZIONI TROMBOFILICHE
RACCOMANDAZIONI PER LA RICERCA DELLE ALTERAZIONI TROMBOFILICHE INTRODUZIONE Questo documento nasce dall esigenza di dotare i Colleghi Medici Ospedalieri, e in una fase successiva anche quelli del Territorio,
Dettagli