RIASSUNTO MICROECONOMIA

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1 RIASSUNTO MICROECONOMIA Ambra CAP 2: VINCOLO DI BILANCIO Il vicolo di bilacio del cosumatore può essere espresso come: p + p 2 m La retta di bilacio idica le combiazioi di quatità dei bei che determiao la stessa spesa complessiva (che facciamo coicidere co il reddito m del cosumatore) ovvero p + p 2 =m. L'isieme di bilacio idica l'isieme delle combiazioi che o costao più di m. Le itercette verticali ( m / p 2 ) e orizzotali ( m / p ) rappresetao la quatità che il cosumatore potrebbe acquistare se spedesse tutto il suo reddito rispettivamete per il bee e 2. L'icliazioe della retta di bilacio ( p / p 2 ) può essere ecoomicamete iterpretata come il saggio al quale il mercato cosete di sostituire il bee co il bee 2. m p 2 Isieme di bilacio Retta di bilacio m / p VARIAZIONI RETTA BILANCIO: aumeto Reddito: = icliazioe, spostameto verso dx dimiuzioe Reddito : = icliazioe spostameto verso sx Aumeto prezzo : icliazioe + ripida aumeto prezzo 2: icliazioe meo ripida NB: raddoppiare etrambi i prezzi equivale esattamete a dimezzare il reddito. tp +tp 2 =m Cioè p + p 2 = m t CAP 3: PREFERENZE Il cosumatore è i grado di esprimere prefereze tra paieri diversi. Prefereza forte, debole o idiffereza. 3 assiomi: COMPLETEZZA: è sempre possibile cofrotare 2 paieri qualsiasi: (, ) (, 2 ) o (, 2 ) (, ) o (, 2 ) (, ). RIFLESSIVITÀ: ogi paiere è desiderabile almeo quato sé stesso (, ) (, ) TRANSITIVITÀ: se (, ) (, 2 ) e se (, 2 ) (z, z 2 ) allora (, ) ( z, z 2 ). CURVE d'indifferenza: Gli assi rappresetao le quatità cosumate dei bei e 2. La curva è rappresetata da tutti i paieri idiffereti a (, ) a destra della curva c'è l'isieme dei paieri preferiti debolmete a (, ). Le curve soo sempre icliate egativamete altrimeti violerebbero la terza delle ipotesi fodametali, cioè più è meglio di meo. PERFETTI SOSTITUTI: se il cosumatore è disposto a sostituire u bee co l'altro a saggio costate. scelta tra matite rosse e blu (al cosumatore o iteressa il colore ma solo la quatità) es. proporzioe : + =20 icliazioe -, proporzioe :2 +2 =20 icliazioe -2. PERFETTI COMPLEMENTI: bei che vegoo sempre cosumati cogiutamete i proporzioi fisse (i bei si completao a viceda, es. paio di scarpe), le curve d'idiffereza avrao ua forma ad L il cui vertice è il puto el quale il um delle scarpe sx è uguale al um delle scarpe dx. Bee eutrale: se u cosumatore è idifferete se cosumarlo o o cosumarlo. U male è ciò che il cosumatore o apprezza. MONOTONICITÀ delle PREFERENZE: se (, ) è u paiere di bei e (, 2 ) è u altro paiere coteete almeo la stessa quatità del paiere (, ) allora (, 2 )>(, ). Ovvero più è meglio il che presuppoe l'icliazioe egativa della curva. Dal puto di vista geometrico l'isieme dei paieri preferiti debolmete a (, ) è u isieme covesso. SAGGIO MARGINALE di SOSTITUZIONE (MRS) È l'icliazioe della ua curva d'idiffereza i corrispodeza di u dato paiere di bei, cioè rappreseta la quatità del bee 2 alla quale il cosumatore è disposto a riuciare per acquistare ua quatità addizioale del bee. Icliazioe = MRS = Δ Δ. CAP 4: UTILITÀ La fuzioe di utilità è il modo di rappresetare l'ordie delle prefereze. Data ua qualsiasi fuzioe di utilità, ua sua qualuque trasformazioe mootoa rappreseterà le stesse prefereze. Il MRS può essere derivato dalla fuzioe di utilità tramite la formula Δ Δ = MU MU 2. PERFETTI SOSTITUTI: u(, )= + PERFETTI COMPLEMENTI: u(, )=mi {, } QUASI LINEARI: u(, )=v( )+ COBB-DOUGLAS: u(, )= c d

2 CAP 5: SCELTA La scelta ottima si ha i corrispodeza del puto i cui la curva d'idiffereza è tagete alla retta di bilacio. Il mercato offre al cosumatore u saggio di scambio, cioè se riucia ad u' uità del bee, può acquistare p / p 2 uità del bee 2. MRS = p p 2. La scelta ottima dati i prezzi e il reddito è defiita paiere domadato dal cosumatore. La fuzioe di domada mette i relazioe la scelta ottima co i diversi valori dei prezzi e redditi. *LAGRANGIANA* CAP 6: DOMANDA Le fuzioi di domada esprimoo le quatità di ciascu bee i fuzioe dei prezzi a cui il cosumatore si trova di frote e del suo reddito. ( p, p 2, m) E ( p, p 2, m). BENE NORMALE: la domada aumeta all'aumetare del reddito e dimiuisce al dimiuire, varia sempre ella stessa direzioe del reddito. BENE INFERIORE: la domada dimiuisce all'aumetare del reddito e viceversa, varia ella direzioe opposta al reddito CURVA REDDITO-CONSUMO La curva reddito-cosumo traccia i paieri che massimizzao l utilità del cosumatore per ogi livello di reddito, u aumeto del reddito sposta il vicolo di bilacio verso destra, aumetado il cosumo lugo la curva reddito-cosumo, al tempo stesso, l aumeto del reddito sposta a destra la curva di domada. CURVA DI ENGEL È la rappresetazioe grafica della domada di mercato di u bee (mateedo fissi i prezzi) i fuzioe delle variazioi del reddito se il bee è ormale, la curva di Egel ha pedeza positiva, se il bee è iferiore, la curva di Egel ha pedeza egativa. BENE ORDINARIO: bee la cui domada dimiuisce all'aumetare del suo prezzo. BENE di GIFFEN: bee la cui domada aumeta all'aumetare del suo prezzo. È ache u bee iferiore. CURVA PREZZO-CONSUMO: rappreseta le scelte ottime al variare del prezzo del bee, se ha icliazioe egativa, i due bei soo sostitutivi (se la domada del bee aumeta all'aumetare del prezzo del bee 2) se la curva prezzo cosumo ha icliazioe positiva, i due bei soo complemetari (se all'aumetare del prezzo del bee 2 la domada del bee dimiuisce). CURVA DI DOMANDA: ad essa associata descrive la scelta ottima del bee i fuzioe del suo prezzo. Il grafico della fuzioe di domada quado si mategoo p 2 e m fissi. Ha icliazioe egativa (per i bei ormali, perchè prezzo e quatità variao i direzioi opposte). CAP 8: EQUAZIONE SLUTSKY Quado c'è ua variazioe del prezzo varia ci soo 2 tipi di effetti: il saggio alla quale si può scambiare il bee col bee 2 varia (effetto di sostituzioe) il potere d'acquisto varia (effetto reddito) L'effetto di sostituzioe rappreseta la variazioe della domada dovuta al variare dei prezzi, mateedo costate il potere d'acquisto (il reddito deve variare: Δ m= Δ p ) ovvero Δ s = ( p ', m') ( p, m). Ha icliazioe egativa. L'effetto di reddito: rappreseta la variazioe della domada del bee al variare del reddito da m ' a m, quado il prezzo del bee vega mateuto fisso a p ' : Δ x = ( p ', m) ( p ', m ') L'equazioe di Slutsk esprime la variazioe complessiva della domada dovuta alla variazioe del prezzo mateedo costate il reddito, come somma dell'effetto di sostituzioe e dell'effetto di reddito: Δ = Δ x s +Δ Caso bee ormale: Δ = Δ x s +Δ Caso bee iferiore: Δ = Δ x s +Δ Caso bee iferiore (di Giffe): Δ = Δ s +Δ (-) = (-) (-) (-) = (-) (+) (+) = (-) (+) succede solo se : Δ > Δ s LEGGE DELLA DOMANDA: se la domada di u bee aumeta all'aumetare del reddito (bee ormale), la domada di quel bee dovrà dimiuire all'aumetare del suo prezzo.

3 CAP 5: DOMANDA di MERCATO & ELASTICITÀ La domada di mercato (detta ache domada aggregata) esprime la quatità domadata i fuzioe del prezzo ed è la somma delle domade idividuali. Quidi la curva di domada di mercato è la somma delle curve di domada idividuali. X ( p, p 2, M ) ove M è la somma dei redditi dei cosumatori idividuali. La fuzioe di domada iversa P ( X ) esprime il prezzo i fuzioe della quatità e rappreseta il saggio margiale di sostituzioe o la dispoibilità margiale a pagare di ciascu cosumatore che stia acquistado il bee. Icliazioe egativa. L'ELASTICITÀ della domada rappreseta la reattività al variare del prezzo della quatità domadata ed è defiita come il rapporto tra la variazioe percetuale della quatità e la variazioe percetuale del prezzo. Il sego è geeralmete egativo, ma si prede i cosiderazioe il valore assoluto. Elasticità curva di domada lieare q( p) = a bp, sostituiamo alla formula dell'elasticità: ϵ = bp a bp se p=0 l'elasticità sarà ulla; se q=0 sarà. Valori da 0 a, i termii assoluti da 0 a + a 2b ϵ = p q ϵ = a / 2 Δ q Δ p ϵ = ϵ =0 Domada ad elasticità costate q( p)=ap ϵ : differeziamo dq dp = ϵ Apϵ ; moltiplicado x p/q: p q dq dp = p Ap ϵ ϵ Apϵ = ϵ Se l'elasticità i valore assoluto è: ϵ < la domada è ielastica i quel tratto = aumeto della quatità si traduce i ua dimiuzioe dei ricavi. ϵ = Elasticità uitaria ϵ > la domada è elastica i quel tratto = u aumeto della quatità si traduce i u aumeto dei ricavi Il ricavo corrispode al prodotto del prezzo di u bee per la quatità veduta R= pq. Espressioe del saggio di variazioe: Δ R Δ p = q+ p Δ q Δ p che trasformata viee p Δ q q Δ p > e ϵ( p) <. Ciò sigifica che i ricavi aumetao all'aumetare del prezzo se l'elasticità della domada è iferiore a i valore assoluto. RICAVO MARGINALE: ricavo addizioale che si ottiee producedo u uità i più di prodotto : MR = Δ R Δ q [ ϵ(q) ] = p(q) CURVA RICAVO MARGINALE Se la curva di domada iversa è ua fuzioe lieare p(q)=a bq allora il ricavo margiale diveta a 2bq. Ovvero se vogliamo vedere u'uità addizioale di output dovremo dimiuire il prezzo, e a sua volta farà dimiuire i ricavi. ELASTICITÀ RISPETTO AL REDDITO : misura la sesibilità della quatità domadata rispetto al reddito %var quatità %var reddito CAP 8: TECNOLOGIA Gli iput alla produzioe soo detti fattori produttivi. Le tecologie soo mootoe e covesse. I bei capitali (o capitale fisico): iput che soo essi stesssi bei prodotti (per esempio macchiari come pc, trattori ecc) I vicoli tecologici d'impresa soo descritti dall'isieme di produzioe che rappreseta tutte le combiazioi di iput e output tecicamete realizzabili e dalla fuzioe di produzioe che rappreseta il massimo livello di output che si può otteere impiegado u determiato livello di iput. Gli isoquati rappresetao u altro modo per descrivere i vicoli tecologici, rappresetao tutte le combiazioi di iput i grado di produrre u determiato livello di output. Soo covessi e mootoi come le curve d'idiffereza. Scala di produzioe: la quatità di output che può essere prodotta impiegado ua uità di ciascu iput. La teoria ecoomia defiisce cocorreziale u mercato i cui ciascu produttore ritiee di o poter ifluire sui prezzi. PROPORZIONI FISSE (O PERFETTI COMPLEMENTI): Es. uomo e badile, la f di produzioe sarà f (, ) = mi {, }. PERFETTI SOSTITUTI: ES. matite rosse e blu per fare i compiti a casa. La fuzioe di produzioe sarà f (, ) = +. COBB-DOUGLAS: la fuzioe di produzioe sarà f (, ) = Ax a + x b 2 dove A rappreseta la scala di produzioe, i parametri a e b rappresetao la variazioe del livello dell'output al variare delle quatità di iput impiegate. Gli isoquati relativi ad ua fuzioe di Cobb-Douglas hao la stessa forma regolare delle curve d'idiffereza.

4 Il PRODOTTO MARGINALE misura la quatità addizioale di output per u'uità addizioale di iput matedo fissi gli altri iput. Si assume tipicamete che il prodotto margiale di u iput dimiuisca cia cia che e MP (, ) = Δ = f ( +Δ, ) Δ Δ aumeta la quatità impiegata. IL SAGGIO TECNICO di SOSTITUZIONE (TRS) Il saggio al quale l'impresa deve sostituire u iput co u altro per mateere costate il livello dell'output è uguale all'icliazioe dell'isoquato. Si assume che il TRS dimiuisca ma mao che ci si sposti lugo l'isoquato, il che equivale a dire che gli isoquati hao forma covessa. NB: Nel breve periodo alcui iput soo fissi, el lugo periodo tutti gli iput soo variabili. PRODUTTIVITÀ MARGINALE DECRESCENTE: descrive ciò che accade quado si aumeta u solo iput e gli altri restao fissi. Legge della P.M.D: il prodotto margiale di u fattore dimiuisce quado se e impiegao quatità via via cresceti. RENDIMENTI di SCALA: si riferiscoo al modo i cui l'output varia quado si aumetao tutti gli iput. Costati t f (, )= f (, ) Cresceti: f (, )>t f (, ) per t> Decresceti: f (, )> t f (, ) per t> CAP 9: MASSIMIZZAZIONE del PROFITTO TRS (, ) = Δ = MP ( x, x ) 2 Δ MP 2 (, ) Profitto: differeza fra ricavi e costi. Siao gli output, p i prezzi degli output, x gli iput e w i prezzi degli iput il profitto dell'impresa π sarà: π = p i w i i= i= NB. Bisoga teer coto ache dei costi opportuità (es lavoro del proprietario i u impresa) deriva dal cocetto che se si impiega il proprio lavoro i ua certa attività, si perde l'opportuità di impiegarlo i u'altra. NB: Tutti i costi devoo essere valutati al loro prezzo di mercato. L'ORGANIZZAZIONE DELL'IMPRESA Impresa idividuale: è proprietà di u sigolo idividuo Società di persoe: è proprietà di due o più idividui Società di capitali: 2 o più idividui a cui però la legge attribuisce u'esisteza separata da quella dei suoi proprietari. FATTORI FISSI e FATTORI VARIABILI Soo fattori fissi quei fattori la cui quatità o dipede dalla quatità dell'output prodotto, Soo fattori variabili quelli la cui quatità varia al variare della quatità prodotta. Quasi fissi: fattori che bisoga utilizzare fichè la quatità di output è positiva (elettricità, illumiazioe). Il profitto miimo che u'impresa può realizzare el lugo periodo è u profitto ullo. Nel breve periodo l'impresa deve impiegare u certo umero di fattori ache se ha deciso che la sua produzioe sarà ulla ed è possibile che il profitto sia egativo. MASSIMIZZAZIONE del PROFITTO el BREVE PERIODO Se l'impresa massimizza il profitto il prezzo del prodotto margiale di ciascu fattore libero di variare deve essere uguale al suo prezzo. max p f (, ) w w 2 Codiz: p MP ( ', ) = w p p output, w p iput, q. fissa. MASSIMIZZAZIONE del PROFITTO el LUNGO PERIODO max p f (, ) w w 2 codizioe scelta ottima p MP ( ', ) = w e p MP 2 ( ', ) = w 2 Il profitto è massimo quado i corrispodeza della quatità scelta, ricavo margiale e costo margiale soo uguali. Se ifatti il ricavo margiale > costo margiale, produrre u'uità addizioale aumeterebbe il ricavo totale più del costo totale e di cosegueza il profitto aumeterebbe. Se costo margiale > ricavo margiale produrre u'uità i meo aumeterebbe il profitto perchè il ricavo totale dimiuirebbe meo del costo totale. La logica della massimiz del profitto implica che la fuzioe di offerta di u'impresa cocorreziale sia ua fuzioe crescete del prezzo dell'output e che la fuzioe di domada di ciascu fattore sia ua fuzioe decrescete del prezzo del fattore stesso. Se u'impresa preseta redimeti di scala costati il suo massimo profitto el lugo periodo deve essere ullo. Se u impresa massimizza il profitto scegliedo di produrre, sigifica ache che miimizza il costo di produzioe di ; se così o fosse, dovrebbe esistere u modo più ecoomico di produrre uità di output e quidi l impresa o massimizzerebbe il profitto.

5 CAP 20: MINIMIZZAZIONE dei COSTI La fuzioe di costo c( w,w 2, ) misura i costi miimi di produzioe di ua determiata quatità di output, dati i prezzi dei fattori. MINIMIZZAZIONE dei COSTI el CASO di SPECIFICHE TECNOLOGIE P. SOSTITUTI: c(w, w 2 ) = w +w 2 = (w +w 2 ) P. COMPLEMENTI: c(w, w 2 ) = mi {w +w 2 } = mi {w +w 2 } COBB-DOUGLAS: c(w, w 2 ) = w a a+b +w 2 a a+b a+b Il comportameto di miimizzazioe dei costi impoe alcue restrizioi alle scelte dell'impresa. I particolare, le fuzioi di domada codizioata dei fattori avrao icliazioe egativa. Esiste ua stretta relazioe tra i redimeti di scala di ua tecologia e la fuzioe di costo. Redimeti CRESCENTI costo medio DECRESCENTE Redimeti DECRESCENTI costo medio CRESCENTE La fuzioe di costo medio esprime il costo uitario di produzioe di uità di output: Redimeti COSTANTI costo medio COSTANTE COSTI di BREVE e LUNGO PERIODO La fuzioe di costo di breve periodo rappreseta il costo miimo che deve essere sosteuto per produrre ua data quatità di output, variado l'impiego dei soli fattori variabili, la fuzioe di costo di lugo periodo fa variare tuti i fattori. COSTI FISSI e QUASI FISSI, e COSTI SOMMERSI Costi fissi (F) soo costi associati a fattori fissi: o dipedoo dal livello dell'output e devoo essere sosteuti che l'impresa produca o o. I costi quasi fissi o dipedeo dal livello dell'output ma devoo essere sosteuti solo se l'impresa produce ua quatità postivia di output. I costi sommersi soo i costi (fissi) o recuperabili (es. ridipitura) CAP 2: CURVE di COSTO COSTI MEDI Cosideriamo la fuzioe di costo c(w, w 2, ), assumimamo che i prezzi dei fattori fissi w e w 2 siao fissi i modo da poter esprimere il costo come fuzioe del solo cioè c( ). I costi totali dipedoo dalla somma dei costi variabili C v ( ) e dei costi fissi F. c( ) = C v ( ) + F La fz di costo medio AC ( ) esprime il costo uitario di produzioe di uità di output. La fz di costo medio variabile AVC ( ) misura i costi variabili per uità di output. La fz di costo medio fissi AFC ( ) misura i csoti fissi per uità di output. AC ( ) = c( ) = C v( ) + F = AVC ( )+AFC ( ) COSTI MARGINALI La curva del costo margiale misura la variazioe dei costi corrispodete ad ua variazioe dell'output ovvero: per qualsiasi livello di output possiamo chiederci quale sarà la variazioe dei costi se l'output varia di ua quatità Δ MC ( ) = Δc ( ) Δ AC ( ) = c(w, w 2, ) Iizialmete la curva AVC può avere icliazioe egativa. Tutta via i preseza di fattori fissi che vicolao la produzioe, a partire da u certo puto iizierà a crescere. La AC iizialmete dimiuisce, poiché dimiuiscoo i costi fissi ma da u certo puto i poi, iizierà a crescere a causa dei cresceti costi medi variabili. La curva del MC passa per il puto di miimo della curva AVC e della curva del AC. Per la prima uità prodotta l'mc e il AVC coicidoo = c( +Δ ) Δ La curva del costo medio di breve periodo deve essere tagete alla curva del costo medio di lugo periodo.

6 CAP 22: OFFERTA DELL'IMPRESA Ogi impresa si trova di frote ai vicoli tecologici riassuti dalla fuzioe di produzioe che si traducoo i vicoli ecoomici rappresetati dalla fuzioe di prezzo, ma ache ai vicoli di mercato ovvero può vedere solo quato la gete è disposta ad acquistare. La relazioe tra il prezzo praticato e l'output veduto dall'impresa è ota come curva di domada per l'impresa. U'impresa cocorreziale si trova di frote ad ua curva di domada orizzotale, la cui altezza è il prezzo di mercato cioè il prezzo praticato dalle altre imprese preseti sul mercato. FORME DI MERCATO U mercato è perfettamete cocorreziale se ciascua impresa assume che il prezzo di mercato sua idipedete dalla quatità che essa decide di produrre. Quidi ciascua impresa qualsiasi quatità produca essa potrà essere veduta ad u uico prezzo: il prezzo di mercato. Le imprese ce subiscoo il prezzo di mercato soo dette price-taker. La curva di domada per l'impresa è orizzotale i corrispodeza del prezzo di mercato, a prezzi più elevati o vede ulla a prezzi iferiori si trova di frote all'itera curva di mercato. L'OFFERTA di u'impresa CONCORRENZIALE il problema di massimizzazioe di preseta come: max ricavi p e i costi c( ). Se si aumeta il proprio output di Δ, si otterrà u ricavo addizioale Δ R = p Δ poiché p o varia: FUNZIONE di OFFERTA INVERSA: p=mc ( ) p c( ) ovvero l'impresa itede massimizzare la differeza tra i PROFITTO e SURPLUS del PRODUTTORE Il profitto è la differeza tra costi e ricavi totali, graficametre differeza tra aree: *p* - *AC() = *[p* - AC()] Il surplus del produttore è la differeza positiva tra il prezzo di u dato bee pagato al produttore ed il prezzo che il produttore sarebbe stato disposto ad accettare per quatità iferiori di quel bee. La variazioe del surplus del produttore che si verifica al variare del prezzo da p a p 2 è rappresetata dall'area alla siistra della curva del costo margiale MC compresa tra p e p 2. Essa misura ache la variazioe del profitto dell'impresa. LA CURVA di OFFERTA di LUNGO PERIODO dell'impresa Quatità ottima di output che l'impresa può produrre se è libera di far variare tutti i fattori fissi p=mc ( )=MC (, k ( )) La curva di offerta di breve periodo ivece p=mc (, k) poiché el lugo periodo l'impresa può sempre otteere profitti ulli cessado l'attività i suoi profitti el lugo periodo devoo essere almeo ulli: p c ( ) 0 c( ) quidi il prezzo o deve essere iferiore al costo medio. p NB: La curva di offerta (di lugo periodo o breve periodo) di u'impresa corrispode al tratto crescete della sua curva del costo margiale (di lugo/breve periodo) che si trova al di sopra dela curva del costo medio di lugo periodo CAP 23: OFFERTA DELL'INDUSTRIA Δ R Δ = p OFFERTA DELL'INDUSTRIA DI BREVE PERIODO Prediamo i esame u'idustria i cui sia presete ua umero fisso di imprese. Sia S i ( p) la curva di offera dell'impresa i : i questo caso la curva di offerta dell'idustria o curva di offerta di mercato sarà: cioè somma dele curve di offerta. S ( p)= S i ( p) i= La curva di offerta di breve periodi di u'idustria corrispode alla somma orizzotale delle curve di offerta delle imprese preseti i quell'idustria. La curva di offerta di lugo periodo di u'idustria deve teere coto dell'etrata e dell'uscita delle imprese CAP 24: MONOPOLIO Si dice moopolio u'idustria i cui sia presete ua sola impresa. U moopolista produce i corrispodeza di u puto i cui il ricavo margiale è uguale al costo margiale. Quidi il moopolista stabilisce u prezzo che rappreseta u markup sul costo margiale, la cui ampiezza dipede dall'elasticità della domada. Poiché il moopolista stabilisce u prezzo superiore al costo margiale, la quatità di output prodotta sarà iefficiete. La perdita etta somma della perdita di surplus del cosumatore e del produttore misura l'etità di questa iefficieza.

7 Si ha u moopolio aturale quado u'impresa o può produrre ua quatità efficiete di output seza subire perdite. Ma se la scala miima efficiete è ridotta rispetto alla domada, ell'idustria possoo coesistere molte imprese, e si può quidi avere ua struttura di mercato cocorreziale. CAP 25: COMPORTAMENTO MONOPOLISTICO DISCRIMINAZIONE dei PREZZI: I GRADO: situazioe i cui il moopolista vede uità diverse di output a prezzi diversi e questi prezzi possoo essere diversi per ogi cosumatore, viee ache defiita discrimiazioe perfetta dei prezzi. Ciascua uità di bee è vedira al cosumatore che le attribuisce il valore più alto. II GRADO: situazioe i cui il moopolista vede uità diverse a prezzi diversi ma ogi cosumatore che acquisti la stessa quatità del bee paga lo stesso prezzo. Quidi i prezzi differiscoo a secoda della quatità del bee, ma o i relazioe al cosumatore. Il prezzo uitrio dell'output o è costate ma dipede dalla quatità acquistata. ES. vedite all'igrosso. III GRADO: (forma più comue) situazioe i cui il moopolista vede l'output a persoe diverse a prezzi diversi, ma ciascua uità di output è veduta ad u determiato cosumatore allo stesso prezzo. ES. scoti x studeti, aziai ecc CAP 27: OLIGOPOLIO U oligopolio è caratterizzato da u mercato i cui è presete u piccolo umero di imprese cosapevoli della propria iterdipedeza strategica. Esistoo diversi mercati oligopolistici a secoda del tipo di iterdipedeza. Leader di prezzo: impresa che fissa il proprio prezzo prima dell'altra, mete quest'ultima sarà chiamata follower di prezzo. Aalogamemete per la quatità si dirà leader di quatità, follower di quatità. Può ache darsi che u'impresa al mometo di effettura le proprie scelte o coosca le decisioi prese dall'altra, i questo caso dovrà esprimere delle cogetture si parla di gioco simultaeo. Si possoo avere 5 sceari:. Leadership di prezzo 2. Leadership di quatità 3. Determiazioe simultaea della quatità 4. Determiazioe simultaea del prezzo 5. Collusioe: le imprese si accordao: gioco operativo LEADERSHIP di QUANTITÀ: Il modello Stackelberg ed è impiegato per descrivere idustrie elle quali esiste u'impresa domiate. Ciascua impresa sa che il prezzo d'equilibrio el mercato dipede dall'output totale del prodotto. La quatità di output che l'impresa leader sceglierà dipede dal modo i cui il leader ritiee che il follower reagisca alle sue decisioi, presumibilmete il follower vorrà massimizzare il suo profitto, quidi i leader deve predere i cosiderazioe il problema di massimizzazioe del profitto del follower. LEADERSHIP di QUANTITÀ: Ache i questo caso l'impresa leader deve teer coto del comportameto del follower DETERMINAZIONE SIMULTANEA della QUANTITA PRODOTTA modello di COURNOT ciascua delle 2 imprese devoo preveere le scelte effettuate dalle altre, data questa previsioe ciascua impresa sceglierà la quatità di output che massimizza il profitto. I u equilibrio di courot ciascua impresa massimizza ilprofitto, date le aspettative di ciascua circa la scelta di output dell'altra. Ioltre tali aspettative si realizzao i equilibrio: la scelta ottima di output di ciascua impresa è uguale a quella che l'altra si aspetta. Nessua delle due imprese ritiee profittevole variare l'output quado viee a coosceza della scleta effettiva dell'altra. COLLUSIONE Le imprese formao u cartello ovvero colludoo, si accordao determiado prezzi e output per comportarsi come u moopolista e massimizzare i tal modo la somma dei profitti.

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