Scuola dell infanzia Paritaria Maria Ausiliatrice Corso Langhe, 77 Alba
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- Marino Pace
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1 UNITA DI APPRENDIMENTO n 1a LABORATORIO SCIENTIFICO SCIENZIATI SI DIVENTA! (bambini di 3 anni) Anno Scolastico 2016/2017- da gennaio 2017 a maggio TIPOLOGIA DELL UNITA APPRENDIMENTO Il bambino ha bisogno di scoprire, conoscere, sperimentare cose sempre nuove ed è importante che bambino ed adulto sviluppino insieme questo bisogno. L adulto diventa quindi l intermediario nei momenti di gioco, di attività in cui l esperimento scientifico diventa protagonista per conoscere e valutare nuove realtà. Scoprire, attraverso il gioco, è una condizione ottimale per i bambini che assimilano conoscenze senza fatica. Il messaggio resta meglio nella memoria se l azione è un azione voluta, spendendo così conoscenze che portano anche in altri ambienti a fare. L ambiente circostante, il giardino del parco, il bosco devono essere pienamente vissuti dal bambino! Una volta che sono entrati in contatto con questo mondo, ci porremo l obiettivo di esplorarlo attraverso i cinque sensi poiché, nella scuola dell infanzia, il bambino percepisce i messaggi e li codifica soprattutto attraverso il corpo. L unità di apprendimento andrà ad evidenziare le innumerevoli potenzialità che egli possiede esprimendosi in questo modo. Il percorso si snoderà attraverso esplorazioni ed osservazioni, permettendo di vivere esperienze sensoriali attraverso il gioco, la manipolazione e la sperimentazione diretta. 2. IL PROBLEMA AFFRONTATO DALL UNITA DI APPRENDIMENTO Il bambino può fare scienza, utilizzando sia la realtà naturale che quella artificiale con tutto ciò che gli consente di affinare l uso dei sensi, di manipolare e di sviluppare le capacità percettive che gli permettono di cogliere analogie, differenze, rapporti. Quindi si tratta di finalità e di suggestioni che sottolineano la centralità del metodo di approccio alla conoscenza del mondo della natura. A tale proposito giova ricordare con D. Hawkins che, prima di avvicinare il bambino all uso del metodo della scoperta, è più produttivo destinare un tempo abbastanza lungo a quello che chiama fase di pasticciamento, caratterizzata dal gioco esplorativo, dalla disponibilità di materiali da manipolare, da sperimentare, da utilizzare, senza dover seguire istruzioni. Successivamente il pensiero infantile evolverà e il pasticciamento lascerà spazio a forme di apprendimento più formalizzate. E importante sottolineare che a tre anni, l attenzione va posta non tanto sul contenuto dell azione, quanto sull insieme delle modalità in cui essa è svolta. Così l attività scientifica trae origine da situazioni quotidiane avvertite come tali dai bambini, sia sottoforma di esperienza didattica, sia orientata allo sviluppo dei processi di pensiero e, quindi, alla costruzione delle conoscenze, così che esse possano concorrere a conferire senso e significato a quel modo naturale ed artificiale con il quale l infanzia stabilisce un rapporto quotidiano di interazione. (Autori vari, La formazione di atteggiamenti e di abiti scientifici nel bambino, Editrice la Scuola, Brescia, 1996, pag. 57). A tre anni il bambino possiede una serie di requisiti, che gli permettono un esplorazione libera con annesse attività guidate, consolidando così il gusto della ricerca e della sperimentazione di più materiali e lasciando traccia dei propri vissuti e delle proprie esperienze.
2 Il rafforzamento delle sue conoscenze, passando attraverso una serie di esperienze, porteranno il bambino ad un cambiamento di stile, rinnovando così la sua capacità esplorativa. Inizia a scoprire cose nuove attraverso l uso dei cinque sensi. Mostra curiosità e partecipazione nell osservare cambiamenti e trasformazioni. 3. REQUISITI COGNITIVI: usa il materiale a disposizione in modo libero e spontaneo. coglie la differenza tra i sensi percettivi, manifestando curiosità e voglia di esplorare. METACOGNITIVI: usa il linguaggio verbale per descrivere ciò che sta realizzando all interno di una attività, riferendosi a termini sentiti e imparati in altre occasioni. conosce gli elementi utilizzati durante le attività, spiegando quali materiali e sostanze gli servono per creare il suo prodotto sperimentale. percepisce e collega le parti del suo corpo e i 5 sensi: bocca- gusto, naso- olfatto, occhi- vista in un contesto di attività o gioco. COMPORTAMENTO: si muove nello spazio rispettando i compagni ed il proprio turno, ascolta le indicazioni dell insegnante per la buona riuscita dell attività. ascolta e osserva l insegnante, cogliendo gli oggetti ed i materiali che usa per svolgere un esperimento. COMUNICAZIONE: verbalizza l attività che più gli è piaciuta, spiegandone il motivo: mi è piaciuto perché. manifesta sensazioni di disgusto nel manipolare, annusare o assaggiare materiali, esprimendo opinioni. 4. MODALITA OPERATIVE
3 Tatto: A TUTTO TATTO (mediatore attivo- analogico). Prima di iniziare l attività laboratoriale, l insegnante spiega ai bambini che giocheranno e sperimenteranno cose nuove e in modo insolito, proprio come dei veri scienziati alle prese con i loro esperimenti. I bambini dovranno utilizzare il loro corpo, in particolare, gli occhi, le mani, il naso e la bocca e ogni giorno attaccheranno su un cartellone, l immagine prestampata dei sensi coinvolti nella sperimentazione prevista. L insegnante prepara in precedenza una grande scatola, la scatola del tatto con un foro sul davanti, la mostra ai bambini e li invita ad inserire la loro mano all interno, ma senza poter vedere il contenuto. Accanto coprirà con un telo i giocattoli e gli oggetti di uso comune, conosciuti dai bambini perché visti e incontrati nella quotidianità, come per esempio: bicchiere, piatto, posate, bottiglie sia in plastica che in metallo o legno. Di volta in volta, inserirà un oggetto da far toccare ed indovinare ad un bambino per volta. In un secondo momento, l insegnante metterà nella scatola del tatto, materiali naturali e materiali morbidi (cotone, lana, spugna, gomma piuma, coperta, cuscino ) e i bambini toccandoli dovranno riconoscerli e nominarli. Successivamente, l insegnante procederà con materiali duri, come: sassi e pietre, pezzetti di legno Per concludere l attività, la maestra traccerà la sagoma della mano di ogni bambino su un foglio che poi coloreranno e porteranno a casa come ricordo dell attività svolta con le mani TATTO. Udito, vista: RIEMPI, SVUOTA, ROVESCIA E TRAVASA (mediatore attivo- analogico). Riproponiamo le scatole tattili, questa volta contenenti pasta, farina e sementi (lenticchie, ceci, fagioli riso, pasta e farina gialla). A turno, ogni bambino inserisce la mano nel buco della scatola e ascolta le sensazioni e, se riesce, nomina l alimento riconosciuto al tatto. Scopriamo il contenuto delle diverse scatole, sollevando i coperchi. Prendiamo l alimento e, mettendo i bimbi in coppia, distribuiamo un cucchiaio e due bicchieri, uno grande e uno piccolo. Dopo averli fatti giocare e sperimentare liberamente, riempiendo e svuotando i bicchieri, insieme osserviamo il passaggio del contenuto alimentare dal bicchiere grande a quello piccolo e viceversa, verbalizzando cosa succede. Infine, in un colino versiamo un alimento per volta e osserviamo se si setaccia oppure no. Lo scopo è quello di arrivare alla conclusione che solo la farina gialla passa dai forellini del colino. A questo punto, la maestra mostrerà una clessidra e spiegherà loro come costruirne una. Distribuiamo ad ogni bambino due bicchieri di plastica preparati in precedenza con un buco al centro, e fa sperimentare ancora una volta il travaso con sabbia e farina gialla, mostrando loro come dai bicchieri bucati fuoriesce il contenuto. Si prosegue all assemblaggio della clessidra incollando un cartoncino quadrato sulla parte più larga del bicchiere lasciando in alto la parte con il buco, alla quale verrà incollato l altro bicchiere in modo che i due buchi siano uno sull altro. L insegnante inviterà un bambino alla volta a riempire di sabbia o farina gialla, la parte della clessidra (bicchiere) rimasta aperta. Seguirà infine la chiusura della clessidra incollando sul bicchiere un altro cartoncino quadrato. A lavoro ultimato, i bambini porteranno a casa la loro clessidra realizzata, osservando il passaggio da un contenitore all altro, uno si svuota l altro si riempie. Vista e gusto: GALLEGGIA AFFONDA OSSERVO - ASSAGGIO. (mediatore attivo- analogico) L insegnante farà indossare ad ogni bambino la pettorina di tela cerata e farà trovare nella sezione una bacinella di plastica trasparente contenente dell acqua. In un altro contenitore metterà, invece, imbuti, colini, siringhe, bicchieri forati, mestoli e contenitori vari. I bambini si alterneranno sperimentando il passaggio e la fuoriuscita dell acqua dai vari utensili.
4 Scuola dell infanzia Paritaria Maria Ausiliatrice Corso Langhe, 77 Alba Successivamente, distribuirà, altri oggetti da immergere uno per volta, per osservare e ipotizzare se galleggiano o affondano, individuando materiali leggeri o pesanti (piuma, pallina da ping pong, tappo di sughero, cotone, fazzoletto di stoffa e di carta, spugne, sassolini e pietre, forchetta e cucchiaino di metallo ). In un secondo momento, l insegnante prepara un buffet disponendo su di un tavolo una serie di alimenti dai sapori più diversi (zucchero e sale, limone e aceto, caffè solubile e thè, sciroppo di menta e amarena ). Naturalmente il tutto sarà predisposto in ciotoline/bicchieri affinché il gruppo sia attratto dalla voglia di assaggiare subito. L insegnante indosserà un cappello da chef ed un grembiulino bianco, mentre ogni bambino avrà in dotazione un cucchiaino e un bicchiere. Ogni bambino, senza forzature, potrà avvicinarsi al buffet e assaggiare tutto o qualcosa. Verrà preparato in precedenza un cartellone con due faccine che esprimono il gradimento di quanto gustato (MI PIACE - NON MI PIACE) sul quale l insegnante annoterà le sensazioni dei bambini dopo l assaggio di ogni alimento. Al termine della sperimentazione, l insegnante spiega che ci sono delle sostanze che, a contatto con l acqua si sciolgono o fanno cambiare colore all acqua. Invita ogni bambino a scegliere una delle sostanze poste sul tavolo (caffè, zucchero, menta ), ad immergerne un cucchiaino in un bicchiere pieno di acqua e mostrare cosa succede ai compagni. I bambini porteranno a casa il bicchiere sigillato con la sostanza sperimentata. Olfatto: SACCHETTI PROFUMATI (mediatore attivo- analogico) L insegnante predispone il gruppo intorno ad una scatola in cui ci saranno batuffoli di cotone, fazzoletti di carta e nastrini. Farà trovare anche dei sacchetti già pronti che i bambini dovranno annusare. Ogni bambino proverà ad individuare di che profumo si tratta e a nominarlo, per esempio: borotalco, profumo, lavanda, sapone liquido, aceto, alcool, vino e spezie da cucina Ognuno sceglierà quale aroma o profumo preferisce e riempirà il fazzoletto o ne metterà qualche goccia sul batuffolo di cotone. L insegnante aiuterà a chiudere il sacchetto profumato con il nastro e consegnerà loro il proprio sacchetto realizzato da portare a casa. 6. PROFILO Il corpo e il movimento Motricità Distingue stimolazioni visive, olfattive e tattili. Discrimina, utilizzando i sensi, le differenze: caldo/ freddo, duro/ morbido, dolce/ salato Linguaggi creatività espressione Attività grafico- pittorica Utilizza tecniche e materiali differenti: colla, pittura, pongo, carta Non è titubante nell utilizzare il materiale, ma dimostra la voglia di conoscere e di esplorare. La conoscenza del mondo Realtà naturale artificiale Individua le caratteristiche fondamentali dell ambiente osservato. Il Sé e l altro Realtà personale
5 Manifesta la voglia di conoscere e scoprire: pone domande, si interessa alle novità. 6. VERIFICA DI FATTIBILITA In fase di programmazione il docente controlla che, quanto è indicato nelle voci precedenti sia effettivamente presente, in modo particolare le risorse fisiche ed economiche, oltre che la strumentazione e siano disponibili nei tempi e modalità prescelte. 7. LA RIPROGETTAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO La riprogettazione è elemento di: auto- valutazione dell attività didattica, quale attività professionale dei docenti. miglioramento continuo delle azioni didattiche. un ipotesi di lavoro in continua evoluzione.
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