Compendio di calcolo delle probabilità

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Compendio di calcolo delle probabilità"

Transcript

1 Compedio di calcolo delle probabilità Massimiliao Goldwurm Dispese per gli studeti del corso di laurea magistrale di Iformatica Uiversità degli Studi di Milao Ao accademico Versioe prelimiare Queste ote hao lo scopo di riassumere le pricipali ozioi di calcolo delle probabilità che vegoo utilizzate ell ambito del corso di Metodi probabilistici per l Iformatica e alle quali si fa spesso riferimeto elle stesse dispese del corso. Il materiale cosiderato iclude argometi di base che vegoo solitamete presetati i modo più esaustivo ei corsi di Probabilità e Statistica impartiti ei corsi di laurea trieale di Iformatica. Alcui di questi argometi soo idispesabili per ua piea compresioe delle tematiche illustrate elle altre dispese del corso, altri soo stati ricordati per mateere u collegameto tra le varie proprietà e per dare u quadro completo e orgaico della materia. Tuttavia la loro presetazioe i questa sede è ecessariamete sitetica e o ha alcua pretesa di completezza. L efasi è posta sugli aspetti formali delle ozioi trattate metre i geerale le motivazioi e i coteuti ituitivi vegoo qui trascurati. Per brevità gra parte delle dimostrazioi è stata omessa, dado i qualche caso solo le idee pricipali delle prove; si rimada ai testi classici di calcolo delle probabilità ua trattazioe più completa.

2 Idice 1 Spazi di probabilità 3 2 Variabili aleatorie e fuzioi distribuzioe 5 3 Mometi 7 4 Esempi otevoli Beroulliae Biomiali Geometriche Poissoiae Uiformi Normali Espoeziali Distribuzioi codizioate 14 6 Disuguagliaze tradizioali 15 7 Variabili aleatorie multidimesioali Variabili aleatorie idipedeti Matrici di covariaze Covergeza stocastica e teoremi limite classici Covergeza i probabilità e quasi ovuque Covergeza i distribuzioe Disuguagliaza di Cheroff Teoremi limite locali Il processo di Poisso 31 2

3 1 Spazi di probabilità Numerosi cocetti fodametali soo basati sulla ozioe di spazio di probabilità. Uo spazio di probabilità è ua tripla (Ω, M, P r) che gode delle segueti proprietà: 1. Ω è u isieme, detto spazio campioe, i cui elemeti soo chiamati puti campioe o eveti elemetari; 2. M è ua σ-algebra su Ω, ovvero ua famiglia di sottoisiemi di Ω tale che - Ω M, - per ogi A M il complemetare A c appartiee a M, - per ogi sequeza {A i } i N di elemeti di M, l uioe i N A i appartiee M. Gli elemeti di M soo chiamati eveti casuali o semplicemete eveti; 3. P r è ua misura di probabilità su M, ovvero ua fuzioe P r : M [0, 1] tale che - P r(ω) = 1, - per ogi sequeza {A i } i N di elemeti disgiuti di M P r( i N A i) = i N P r(a i) (additività umerabile). Possiamo facilmete costruire uo spazio di probabilità su u qualuque isieme fiito S. A tal fie, sia P(S) la famiglia di tutti i sottoisiemi di S e deotiamo co #A la cardialità di u qualuque A S. Defiiamo la fuzioe C : P(S) [0, 1] tale che C(A) = #A #S. È evidete che (S, P(S), C) è uo spazio di probabilità. Più i geerale, per ogi fuzioe p : S [0, 1] tale che a S p(a) = 1, possiamo defiire la misura di probabilità P che associa ad ogi A P(S) il valore P (A) = a A p(a). Si verifica facilmete che la tripla (S, P(S), P ) è uo spazio di probabilità. Varie altre proprietà possoo essere derivate dalle defiizioi precedeti. seguito solo le più semplici. Dato uo spazio di probabilità (Ω, M, P r) valgoo gli euciati segueti: per ogi A M, P r(a c ) = 1 P r(a); per ogi A, B M, se A B allora P r(a) P r(b); se {A 1, A 2,..., A } è u isieme fiito di elemeti di M disgiuti allora P r( i=1 A i) = i=1 P r(a i) (additività fiita). Elechiamo el Ioltre, data ua sequeza {A } N di eveti casuali, defiiamo il limite iferiore e il limite superiore di {A } N mediate le relazioi lim if A = + 1 k A k 3 lim sup + A = 1 A k. k

4 Etrambi tali limiti appartegoo a M. Il limite iferiore è l isieme degli elemeti ω Ω che appartegoo a tutti gli isiemi A, 1, trae al più ad u umero fiito di questi; il limite superiore è ivece l isieme di tutti gli ω Ω che appartegoo a ifiiti isiemi A, 1. Lo loro probabilità è data da P r(lim if A ) = lim P r( A k ) + + k P r(lim sup A ) = lim P r( A k ) + + k Si dice ache che {A } N coverge a u isieme A e scriviamo lim + A = A, se i due limiti iferiore e superiore coicidoo e il loro valore è proprio A. I questo caso A M e P r(a) = lim + P r(a ). Ogi successioe {A } N M mootoa è covergete e ioltre lim + A = 1 A se la sequeza è o decrescete, metre lim + A = 1 A se la sequeza è o crescete. U altra ozioe fodametale è quella di idipedeza. Dato uo spazio di probabilità (Ω, M, P r), due eveti casuali A, B ( M) si dicoo idipedeti se P r(a B) = P r(a)p r(b). Ituitivamete, due eveti soo idipedeti se l occorreza di uo dei due o ifluisce sulla probabilità di occorreza dell altro. Più i geerale, ua famiglia qualsiasi di eveti casuali {A j } j I si dice idipedete se, per ogi sottoisieme fiito di idici S I, P r( j S A j ) = j S P r(a j ) Fissato uo spazio di probabilità (Ω, M, P r) e dati due eveti A, B M, co P r(b) > 0, si defiisce probabilità codizioata di A rispetto a B il valore P r(a B) = P r(a B) P r(b) Esso ituitivamete rappreseta la probabilità di A dato che si è verificato l eveto B. Nota che la tripla (Ω, M, P r B ), dove P r B (A) = P r(a B) per ogi A M, è uo spazio di probabilità. Se ivece P r(b) = 0 si poe per covezioe P r(a B) = 0. Chiaramete, se A e B soo idipedeti allora P r(a B) = P r(a) e P r(b A) = P r(b). Ioltre, le segueti proprietà possoo essere facilmete dimostrate a partire dalle defiizioi e soo spesso utilizzate per calcolare la probabilità di u eveto casuale: data ua famiglia fiita di eveti A 1, A 2,..., A M tali che P r( i A i) > 0, vale la relazioe P r( i=1 A i) = P r(a 1 ) P r(a 2 A 1 ) P r(a 3 A 1 A 2 ) P r(a A 1 A 1 ); se ua famiglia fiita o umerabilmete ifiita di eveti {A j } j I M forma ua partizioe di Ω allora, per ogi B M, vale P r(b) = j I P r(b A j) e quidi P r(b) = j I P r(b A j )P r(a j ) (1) dove I è il sottoisieme di I degli idici j tali che P r(a j ) > 0. 4

5 2 Variabili aleatorie e fuzioi distribuzioe Ua variabile aleatoria (v.a.) su uo spazio di probabilità (Ω, M, P r) è ua fuzioe X : Ω R tale che, per ogi a R, l isieme {ω Ω X(ω) a} appartiee a M. Nota che i tale defiizioe X dipede da Ω e da M ma o dalla misura di probabilità P r. Osserviamo che ogi variabile aleatoria iduce uo spazio di probabilità sulla retta reale. Per verificare questa proprietà, deotiamo co B la più piccola σ-algebra i R coteete tutti gli itervalli di umeri reali. Ricordiamo che gli elemeti di B soo chiamati isiemi di Borel; ota che B cotiee tutti gli isiemi che si ottegoo come uioe o itersezioe fiita o (umerabilmete) ifiita di itervalli reali. Sia ora X ua variabile aleatoria defiita su uo spazio di probabilità (Ω, M, P r). Si può dimostrare che per ogi A B l isieme X 1 (A) = {ω Ω X(ω) A} appartiee a M. Di cosegueza possiamo defiire la fuzioe P X : B [0, 1] tale che P X (A) = P r(x 1 (A)) per ogi A B; così si verifica facilmete che (R, B, P X ) è uo spazio di probabilità. Ua ozioe aturale i questo cotesto è quella di fuzioe misurabile. Ua fuzioe f : R R è detta misurabile se, per ogi x R, f 1 ((, x]) è u isieme di Borel (e quidi f 1 (A) B per ogi A B). Ne segue che se X è ua variabile aleatoria e f : R R è ua fuzioe misurabile, allora ache f(x) è ua variabile aleatoria. La ozioe di isiemi di Borel e di fuzioe misurabile si estedoo facilmete agli spazi multidimesioali R per qualuque itero positivo. Per semplificare la otazioe si è soliti rappresetare gli isiemi che soo cotroimmagie di variabili aleatorie seza deotare esplicitamete i puti campioe ω Ω. Così per esempio, dati ua variabile aleatoria X su (Ω, M, P r), u puto a R e u sottoisieme A R, gli isiemi {ω Ω X(ω a} e {ω Ω X(ω) A} soo deotati rispettivamete dalle espressioi {X a} e {X A}, metre le loro probabilità soo espresse da P r(x a) e P r(x A). La fuzioe distribuzioe di ua variabile aleatoria X su (Ω, M, P r) è defiita come la fuzioe F X : R [0, 1], tale che F X (a) = P r(x a) per ogi a R È facile verificare che ogi fuzioe distribuzioe F X verifica le segueti proprietà : 1. F X è mootoa o decrescete i R; 2. F X è cotiua dalla destra i ogi puto di R ovvero, per ogi a R, 3. lim a F X (a) = 0 e lim a + F X (a) = 1 ; lim F X(a + h) = F X (a) 0<h 0 4. per ogi a < b vale P r(a < X b) = F X (b) F X (a). 5

6 Si può ache dimostrare che ogi fuzioe F : R [0, 1] che verifica le proprietà 1), 2) e 3) precedeti, è la fuzioe distribuzioe di qualche variabile aleatoria. Ua variabile aleatoria X su (Ω, M, P r) si dice discreta se l isieme dei suoi valori X(Ω) è fiito o ifiitamete umerabile. I questo caso, posto X(Ω) = {a 1, a 2,...}, possiamo defiire la fuzioe p X : {a 1, a 2,...} [0, 1] tale che p X (a i ) = P r(x = a i ) per ogi a i X(Ω). Otteiamo così P r(x A) = a i A p X(a i ) per ogi A X(Ω). La fuzioe p X è chiamata fuzioe probabilità di X. Si verifica facilmete che, per ogi idice i F X (a i ) = p X (a j ), metre p X (a j ) = lim (F X(a j ) F X (a j h)) 0<h 0 j:a j a i permettedo così di calcolare F X cooscedo i valori di p X e viceversa. Come esempi di v.a. discreta, elle sezioi 4.1, e 4.4 ricordiamo le defiizioi delle variabili Beroulliae, biomiali, geometriche e Poissoiae. Se X si cocetra i u solo puto, ovvero X(Ω) = {a} per qualche a R, diremo che X è ua v.a. degeere. Ivece, ua variabile aleatoria X su (Ω, M, P r) si dice cotiua se esiste ua fuzioe f X : R R tale che 1. f X (t) 0 per ogi t R; 2. F X (a) = a f X(t)dt per ogi a R. La fuzioe f X è detta fuzioe desità di X e i suoi valori coicidoo co quelli della derivata di F X quado quest ultima è defiita. La fuzioe desità f X è chiaramete itegrabile i tutto R e per ogi a < b vale l uguagliaza b a f X (t)dt = P r(a < X < b) Nelle sezioi 4.5, 4.6 e 4.7 ricordiamo le defiizioi delle variabili uiformi, ormali ed espoeziali come esempi di v.a. cotiue. Osserviamo ioltre che se X è ua variabile aleatoria cotiua, allora P r(x = a) = 0 per ogi a R; ivece f X (a)dt rappreseta la probabilità che X cada i u itervallo di cetro a e ampiezza ifiitesima dt (a meo di ifiitesimi di ordie superiore). Vale la pea ribadire che la fuzioe distribuzioe F X di ua geerica v.a. X dipede dalla probabilità co la quale X assume i suoi valori, ma o caratterizza la X come fuzioe da Ω i R. I altre parole, variabili aleatorie diverse possoo avere la stessa fuzioe distribuzioe. Per esempio, cosidera la variabile X che assume i valori 1 e 1 co ugual probabilità 1/2 e defiisci Y = X. Nota che le variabili X e Y soo diverse, azi esse soo totalmete diverse el seso che X(ω) Y (ω) per ogi ω Ω. Noostate questo le loro fuzioi distribuzioe soo idetiche ovvero, per ogi a R, 0 se a < 1 F X (a) = F Y (a) = 1/2 se 1 a < 1 1 se 1 a 6

7 3 Mometi Sia g : R R ua fuzioe misurabile e sia X ua variabile aleatoria discreta tale che X(Ω) = {a 1, a 2,...}. Chiamiamo allora valor medio di g(x) il valore E[g(X)] = i g(a i )p X (a i ) assumedo che la serie sia assolutamete covergete (ovvero che i g(a i) p X (a i ) < + ). Se tale serie o coverge assolutamete diremo che E[g(X)] o è defiito. Aalogamete, se X è ua variabile aleatoria cotiua, defiiamo il valor medio di g(x) mediate l uguagliaza E[g(X)] = + g(t)f X (t)dt, assumedo che la fuzioe g(t)f X (t) sia assolutamete itegrabile i (, + ), altrimeti diremo ache i questo caso che E[g(X)] o è defiito. È facile costatare che l operatore E è lieare e quidi valgoo le segueti relazioi elle quali c, c 1 e c 2 soo costati metre g, g 1 e g 2 soo fuzioi misurabili: 1. E[c] = c, 2. E[cg(X)] = ce[g(x)], 3. E[c 1 g 1 (X) + c 2 g 2 (X)] = c 1 E[g 1 (X)] + c 2 E[g 2 (X)], 4. E[g 1 (X)] E[g 2 (X)] se g 1 (x) g 2 (x) per ogi x R. I particolare, se g è la fuzioe idetità, otteiamo il valor medio, o semplicemete la media, della variabile aleatoria X: E[X] = i a i p X (a i ) oppure E[X] = + tf X (t)dt. Osserviamo che, se X è ua variabile aleatoria discreta e assume valori i N, allora E[X] = k 1 P r(x k) Come esempi riportiamo ella sezioe 4 i valori medi delle variabili aleatorie discrete e cotiue che abbiamo citato i precedeza. Chiaramete si può defiire il valor medio E[g(X)] ache per le variabili aleatorie che o soo discrete é cotiue; questo vale ad esempio per quelle X che assumoo u valore particolare a co probabilità 1/2 e distribuiscoo la probabilità rimaete i modo uiforme i u itervallo che o cotiee a. Tuttavia per defiire i mometi i questo caso più geerale occorre itrodurre la ozioe di itegrale di Stieltjes la cui trattazioe esula dagli scopi di questo lavoro. Occorre ioltre segalare che la defiizioe di E o dipede dalla rappresetazioe della variabile aleatoria cosiderata. Più precisamete, data ua v.a. X e ua fuzioe misurabile g : R R, se defiiamo la uova v.a. Y = g(x) allora E[Y ] = E[g(X)]. Questa uguagliaza è di verifica immediata el caso discreto. Nel caso cotiuo, co g derivabile ovuque, essa è ua 7

8 cosegueza delle proprietà di derivazioe delle fuzioi iverse. Nel caso geerale ivece essa deriva dalle proprietà degli itegrali di Stieltjes. Ifie ricordiamo che la media di ua variabile aleatoria o è sempre defiita. Nel caso discreto questo accade quado la serie che defiisce il valor medio o è covergete, i quello cotiuo quado l itegrale relativo o esiste. Per esempio, se defiiamo Y = 2 Xp, dove X p è ua variabile aleatoria geometrica di parametro p (0 < p < 1), allora abbiamo E[Y ] = E[2 Xp ] = 1 2 q 1 p = 2p 0 (2q) Quest ultima serie è covergete solo el caso 1/2 < p < 1; quidi, per ogi 0 < p 1/2 la variabile aleatoria Y o ammette valor medio. Per ogi itero r > 0, la quatità E[X r ] è chiamata mometo r-esimo di X; el caso discreto e cotiuo abbiamo rispettivamete E[X r ] = i a r i p X (a i ) oppure E[X r ] = + t r f X (t)dt. Ivece il valore E[(X E[X]) r ] è detto mometo cetrale r-esimo di X. Di particolare importaza è il mometo cetrale secodo, chiamato variaza di X e deotato var(x), metre var(x) è lo scarto quadratico medio. La variaza rappreseta ituitivamete ua misura della dispersioe di X itoro al suo valor medio; essa rimae ivariata traslado la variabile, ovvero var(x) = var(x + c) per ogi costate c. Viee ivece amplificata mediate ua omotetia, i altre parole var(cx) = c 2 var(x). Il calcolo della variaza si esegue solitamete utilizzado la seguete uguagliaza di facile verifica var(x) = E[(X E[X]) 2 ] = E[X 2 ] (E[X]) 2 Più i geerale è sempre possibile ricavare i mometi cetrali di ua variabile aleatoria dai suoi mometi semplici: r ( ) r E[(X E[X]) r ] = E[X i ]( E[X]) r i i i=0 L operatore E permette ioltre di defiire la fuzioe geeratrice dei mometi m X (t) di ua variabile aleatoria X. Essa è defiita come la fuzioe che associa ad u umero reale t il valore e ta p X (a) se X e discreta m X (t) = E[e tx a X(Ω) ] = + e ty f X (y)dy se X e cotiua Chiaramete m X (0) = 1 e possiamo dire che la fuzioe m X (t) esiste se essa è be defiita i u itervallo aperto o vuoto che iclude 0. I questo caso si verifica che m X (t) è differeziabile co cotiuità i u itoro di 0 e, per ogi itero positivo r, la sua derivata r-esima valutata i 0 coicide co il mometo r-esimo di X: d r dt r m X(t) = E[X r ] t=0 8

9 Quidi, se esiste, la fuzioe m X (t) è sviluppabile i serie di poteze co cetro i 0 e possiamo scrivere + E[X r ] m X (t) = t r r! r=0 È importate osservare che la fuzioe m X (t) caratterizza iteramete la fuzioe distribuzioe di X. I altre parole, se due variabili aleatorie hao la stessa fuzioe geeratrice dei mometi e questa è be defiita i u itoro aperto di 0, allora hao la stessa fuzioe distribuzioe; viceversa, è chiaro che se due variabili aleatorie hao la stessa fuzioe distribuzioe e possiedoo fuzioe geeratrice dei mometi, quest ultima deve essere la stessa. 4 Esempi otevoli Presetiamo di seguito tre esempi di variabili aleatorie discrete e altrettati di variabili aleatorie cotiue. Per brevità, d ora i poi deoteremo co N + l isieme degli iteri maggiori di Beroulliae Dato u valore p (0, 1) e posto q = 1 p, diciamo che ua variabile aleatoria X è ua Beroulliaa di parametro p se X può assumere solo i valori 0 e 1 e le loro probabilità soo le segueti: P r(x = 1) = p, P r(x = 0) = q È ioltre facile verificare le segueti proprietà : 4.2 Biomiali E[X] = p var(x) = pq m X (t) = (q + pe t ) Dati i valori p (0, 1) e N +, ua variabile aleatoria biomiale di parametri e p è ua variabile che rappreseta il umero di successi i ua sequeza di prove Beroulliae idipedeti, dove ogi prova ha probabilità di successo p e probabilità di isuccesso q = 1 p. Rappreseteremo tale variabile mediate l espressioe X p. Chiaramete i possibili valori di X p soo {0, 1,..., }; ioltre è facile provare che la sua fuzioe probabilità è data da ( ) p Xp (k) = p k q k, per ogi k = 0, 1,...,. k Le sue proprietà fodametali soo: ( ) E[X p ] = kp k q k = p k k=1 k=1 var(x p ) = E[X 2 p] (E[X p ]) 2 = m Xp (t) = k=0 1! k 1! k! pk 1 q k = p(p + q) 1 = p ( ) k 2 p k q k (p) 2 = pq k k=0 ( ) e tk p k q k = (q + pe t ) k 9

10 4.3 Geometriche U altro esempio è costituito dalla variabile aleatoria geometrica X p di parametro p, 0 < p 1. Essa è defiita come il umero di prove ecessarie per otteere il primo successo i ua sequeza illimitata di prove Beroulliae idipedeti, dove p rappreseta di uovo la probabilità di successo. I questo caso, l isieme dei valori di X p è quello degli iteri positivi N +, metre la sua fuzioe di probabilità è defiita da Ioltre i suoi valori medi risultao i segueti: 4.4 Poissoiae p Xp (k) = q k 1 p per ogi k N + E[X p ] = p 1 var(x p ) = qp 2 m Xp (t) = pet 1 qe t Dato u valore λ > 0, ua variabile aleatoria Poissoiaa di parametro λ è ua v.a. X che assume valori i N tale che, per ogi k N, P r(x = k) = e λ λ k Si dimostra che i suoi mometi rilevati soo i segueti: E[X] = λ var(x) = λ k! m X (t) = e λ(et 1) Ituitivamete, le variabili Poissoiae soo tradizioalmete utilizzate per rappresetare i molti ambiti aturali il umero di occorreze di u eveto casuale (che i ogi istate può verificarsi o meo) i u certo arco di tempo, suppoedo ua geerale idipedeza dei feomei e u ipotesi di uiformità ella loro collocazioe el tempo. Esempi di Poissoiae potrebbero essere il umero dei segueti eveti verificatisi i u dato lasso di tempo: le chiamate telefoiche i u certo distretto, gli icideti gravi i ua data area geografica, le collisioi co meteoriti di u satellite i orbita, il umero di difetti o di guasti di dispositivi elettroici o meccaici. Queste variabili giocao u ruolo determiate ei processi stocastici di Poisso. Tra le sue proprietà ricordiamo ache: 1. se X è ua Poissoiaa di parametro λ itero, allora P r(x = λ) = P r(x = λ 1) 2. ogi Poissoiaa X è uimodale itoro al suo valor medio, ovvero P r(x = k 1) < P r(x = k) per ogi itero positivo k < λ P r(x = k 1) > P r(x = k) per ogi itero positivo k > λ; 10

11 3. data ua costate λ > 0, la distribuzioe delle biomiali del tipo {X, λ } N coverge, per +, alla distribuzioe di ua Poissoiaa di parametro λ. Più precisamete, per ogi k N, abbiamo lim + P r(x, λ = k) = e λ λ k k! La dimostrazioe dell ultima proprietà deriva dalla seguete catea di uguagliaze lim + P r(x, λ = k) = ( k = λk k! ) ( λ ) k ( 1 λ ) k = ( 1) ( k + 1) k λk k! e λ ( 1 ) λ ( 1 λ ) k ifatti, ella secoda riga il secodo e il quarto fattore covergoo a 1 metre per il terzo si applica il oto limite otevole. L iterpretazioe aturale di questo risultato è la seguete. Eseguiamo prove Beroulliae idipedeti co probabilità di successo λ/, i u itervallo di tempo fissato T, co λ > 0 costate, e facciamo crescere a +. Questo sigifica che ifittiamo il umero di prove riducedo cotemporaeamete la probabilità di successo, i modo tale che il umero medio di successi (λ) rimaga ialterato. Allora la distribuzioe del umero totale di successi coverge alla distribuzioe di ua Poissoiaa di parametro λ. 4.5 Uiformi Dati due valori a, b R tali che a < b, ua variabile aleatoria X è uiforme sull itervallo [a, b] se X è cotiua e la sua fuzioe desità è defiita da { 0 se t < a oppure t > b f X (t) = se a x b La sua fuzioe distribuzioe è quidi 1 b a 0 se x < a x a F X (x) = b a se a x b 1 se x > b Nota che F X è cotiua su tutto R ed è derivabile ovuque trae ei puti a e b. Le sue pricipali caratteristiche umeriche soo le segueti: E[X] = b + a 2 var(x) = (b a)2 12 m X (t) = ebt e at (b a)t 11

12 4.6 Normali U altro esempio classico è quello della variabile aleatoria ormale (o Gaussiaa): fissati due valori µ, σ R, dove σ > 0, ua v.a. X è ua ormale µ, σ (i simboli X N(µ, σ)) se X è cotiua e la sua fuzioe desità è data da f X (t) = 1 2πσ e (t µ)2 2σ 2, < t < + Verificare che tale fuzioe sia effettivamete ua desità o è immediato come ei casi precedeti, poiché essa o possiede ua primitiva esprimibile i modo esplicito. Per questo motivo e diamo qui ua prova diretta. Proposizioe 1 La fuzioe f X (t) defiita sopra è ua fuzioe desità. Dimostrazioe. Poiché f X (t) è positiva e itegrabile i (, + ), è sufficiete provare che + f X (t)dt = 1 A tale scopo dimostriamo che ( + f X (t)dt) 2 = 1 L espressioe di siistra si può scrivere come u itegrale i R 2, ella forma + + f X (x)f X (y)dxdy = 1 2πσ 2 exp R 2 dy dρ dy dθ ( (x µ)2 + (y µ) 2 2σ 2 ) dxdy Passiamo ora alle coordiate polari sul piao: poedo x = µ + ρ cos θ, y = µ + ρ si θ e ricordado che lo Jacobiao della trasformazioe è [ ] dx dx [ ] dρ dθ cos θ ρ si θ det = det = ρ si θ ρ cos θ l itegrale precedete diveta 1 2π 2πσ ) exp ( ρ2 2σ 2 ρdρdθ ( ( ) Ora, la fuzioe exp )ρ ρ2 rispetto alla variabile ρ ammette la primitiva σ 2 exp ρ2 2σ 2 2σ 2 che valutata tra gli estremi + e 0 forisce il valore σ 2. L espressioe precedete risulta allora uguale a 1 2π 2πσ 2 σ 2 dθ = 1 0 e la proposizioe è così dimostrata. 12

13 La fuzioe distribuzioe di ua v.a. X N(µ, σ 2 ) è chiaramete data da F X (x) = 1 2πσ x e (t µ)2 2σ 2 dt Le sue caratteristiche umeriche si ottegoo i modo aalogo e risultao le segueti: E[X] = µ var(x) = σ 2 m X (t) = exp (µt + σ2 t 2 ) 2 Nel caso i cui µ = 0 e σ = 1 si dice che X è ua ormale stadard. Tali variabili aleatorie devoo la loro importaza al teorema del limite cetrale che ricordiamo ella sezioe 8.2 e alle sue umerose applicazioi. 4.7 Espoeziali Dato u valore λ > 0, ua variabile aleatoria X è ua espoeziale di parametro λ se X è cotiua e la sua desità è defiita da { 0 se t < 0 f X (t) = λe λt se t 0 Di cosegueza la distribuzioe è data da { 0 se x 0 F X (x) = 1 e λx se x > 0 Le sue pricipali caratteristiche umeriche soo le segueti: E[X] = 1 λ var(x) = 1 λ 2 m X (t) = λ λ t Tali v.a. godoo della seguete proprietà che e giustifica l utilizzo come modello per lo studio di tempi di attesa di certi eveti casuali e la cui dimostrazioe è ua immediata cosegueza delle defiizioi. Proposizioe 2 Se X è ua variabile aleatoria espoeziale allora, per ogi a, b > 0, P r(x > a + b X > a) = P r(x > b) Questo sigifica ituitivamete che X è priva di memoria, ovvero se essa rappreseta il tempo di attesa di u u eveto casuale, allora la probabilità di u attesa superiore a b, ua volta atteso lo stesso eveto per u tempo a, è la stessa che si avrebbe all iizio del processo. 13

14 5 Distribuzioi codizioate Osserviamo che la fuzioe distribuzioe di ua variabile aleatoria dipede strettamete dalla misura di probabilità cosiderata. Più precisamete, data ua variabile aleatoria X defiita su uo spazio (Ω, M, P r), ua modifica della misura P r iduce geeralmete u cambiameto dei valori di F X, ache se la famiglia di isiemi M e la stessa variabile X (itesa come fuzioe da Ω i R) rimagoo ialterate. Formalmete quidi ua variabile aleatoria ammette fuzioi distribuzioi diverse a secoda della misura di probabilità cosiderata. I alcui casi è ecessario tuttavia evitare questa ambiguità e occorre legare ua variabile aleatoria alla misura di probabilità usata. U esempio di questa situazioe occorre ella defiizioe di fuzioe distribuzioe codizioata. Data ua variabile aleatoria X su (Ω, M, P r) e u eveto B M tale che P r(b) > 0, deotiamo co X B la stessa variabile X defiita però sullo spazio (Ω, M, P r B ), dove P r B è la misura di probabilità codizioata defiita ella sezioe 1. Nota che i valori di X B soo gli stessi di X, ovvero per ogi ω Ω vale X B (ω) = X(ω). Allora, per ogi a R, abbiamo F XB (a) = P r B (X a) = P r(x a B) = P r( (X a) B ) P r(b) Se X è ua variabile aleatoria discreta co fuzioe probabilità p X, allora la corrispodete fuzioe di X B è data da { px (a) p XB (a) = P r(b) se a X(B) 0 altrimeti Se ivece X è cotiua co fuzioe desità f X, allora si dimostra facilmete che per ogi t R f XB (t) = { fx (t) P r(b) Di cosegueza otteiamo il valor medio di X B : a p X(a) P r(b) E(X B ) = a X(B) t f X(t) P r(b) dt X(B) se t X(B) 0 altrimeti se X e discreta se X e cotiua Il valore E(X B ) viee spesso deotato ella forma E(X B) ed è chiamato valor medio di X codizioato a B. Queste ozioi cosetoo di esprimere il valor medio di ua variabile aleatoria usado i valori medi codizioati agli eveti di ua partizioe dello spazio campioe. Ifatti, si può facilmete dimostrare che se {A i } i I è ua partizioe fiita di Ω, A i M e P r(a i ) > 0 per ogi i I, allora il valor medio di ua qualsiasi variabile aleatoria X su (Ω, M, P r) soddisfa u uguagliaza aaloga a quella delle probabilità totali (1): E(X) = i I E(X A i )P r(a i ) Ua classica applicazioe dell equazioe precedete riguarda la valutazioe del tempo medio di calcolo dell algoritmo Quicksort su ua istaza S di elemeti, dove A i rappreseta l eveto per il quale il pivot scelto dalla procedura è l i-esimo elemeto più piccolo di S. 14

15 6 Disuguagliaze tradizioali Ricordiamo due classiche disuguagliaze, basate su valor medio e variaza, che cosetoo di stimare le probabilità dei valori di u variabile aleatoria. La prima è quella di Markov, valida per le variabili positive: se Y è ua v.a. che assume solo valori i R + = {x R x 0} e possiede valor medio fiito allora, per ogi a > 0, abbiamo P r(y a) E[Y ] a La sua dimostrazioe è piuttosto semplice: se Y è cotiua allora (2) P r(y a) = + a f Y (t)dt + a t a f Y (t)dt E[Y ] a U ragioameto aalogo vale el caso discreto. La secoda disuguagliaza è quella di Chebyshev, che cosete di valutare la probabilità che la distaza di ua v.a. dal suo valor medio sia maggiore di ua data quatità. Più precisamete, se X è ua variabile aleatoria che ammette variaza fiita allora, per ogi a > 0, abbiamo P r( X E[X] a) var(x) a 2 (3) La sua dimostrazioe è ua cosegueza della disuguagliaza precedete. Ifatti, l eveto X E[X] a implica (X E[X]) 2 a 2 e ioltre (X E[X]) 2 ua v.a. a valori o egativi, per cui applicado la (2), otteiamo P r( X E[X] a) P r((x E[X]) 2 a 2 ) E[(X E[X])2 ] a 2 = var(x) a 2 7 Variabili aleatorie multidimesioali I questa sezioe ricordiamo brevemete le proprietà esseziali delle variabili aleatorie multidimesioali. A tale scopo, fissato N deotiamo co R l isieme delle -ple di umeri reali, che chiameremo ache vettori di dimesioe a coefficieti i R; usiamo ioltre u simbolo sottolieato x per deotare ua geerica -pla di elemeti (x 1, x 2,..., x ). Dato uo spazio di probabilità (Ω, M, P r) sul quale soo defiite variabili aleatorie X 1, X 2,..., X chiamiamo variabile aleatoria -dimesioale il vettore X = (X 1, X 2,..., X ) Nota che per ogi t = (t 1, t 2,..., t ) R, l eveto (X 1 t 1, X 2 t 2,..., X t ) = {ω Ω : X i (ω) t i } appartiee a M e quidi possiamo defiire la fuzioe distribuzioe di X i=1 F X : R [0, 1] 15

16 tale che F X (t) = P r(x 1 t 1, X 2 t 2,..., X t ) Tale fuzioe è ache chiamata fuzioe distribuzioe cogiuta delle X 1, X 2,..., X. Essa gode ioltre delle segueti proprietà che si ottegoo direttamete dalla defiizioe: 1. F X (t) è fuzioe o decrescete i ogi t i, i = 1, 2,..., ; 2. F X (t) è cotiua da destra i ogi variabile t i, i = 1, 2,..., ; 3. usado le espressioi del tipo F X (t 1,..., t i 1, +, t i+1,..., t ) per deotare valgoo le relazioi lim F X(t 1,..., t i 1, x, t i+1,..., t ), x + F X (+, +,..., + ) = 1 lim F X(t 1, t 2,..., t ) = 0, per ogi i = 1, 2,...,, t i assumedo valori reali arbitrari per i restati argometi; 4. la probabilità di cadere i u qualuque parallelepipedo di R si può esprimere attraverso la F X e o è mai egativa. Più precisamete, per ogi a, b R tale che a i < b i (i = 1, 2,..., ), vale la relazioe P r(a i < X i b i, i = 1,..., ) = F X (b) F X (b (i) ) + F X (b (ij) ) + F X (a) 0 i=1 dove b (i) = (b 1,..., a i, b i+1,..., b ), b (ij) = (b 1,..., a i,..., a j,..., b ),... Si può dimostrare che le proprietà sopra euciate caratterizzao le fuzioi distribuzioe di v.a. -dimesioali. Proposizioe 3 Ua fuzioe F : R R, co 2, è ua fuzioe distribuzioe di ua -pla di v.a. aleatorie se e solo se essa soddisfa le proprietà 1, 2, 3, e 4 appea defiite. È bee ricordare che la codizioe 4 è idispesabile affiché ua fuzioe sia distribuzioe multidimesioale (metre la stessa cosa o è vera el caso moodimesioale). Per esempio, el caso = 2, la fuzioe { 0 se x < 0 oppure y < 0 oppure x + y < 1 F (x, y) = 1 altrimeti soddisfa le prime tre proprietà ma o la quarta; ifatti, posto a = (0, 0) e b = (2, 2), abbiamo P r(0 < x 2, 0 < y 2) = F (2, 2) F (0, 2) F (2, 0) + F (0, 0) = 1 Essa o può quidi rappresetare ua fuzioe distribuzioe. i<j 16

17 Osserviamo ioltre che per ogi i = 1, 2,...,, F X (t 1,..., t i 1, +, t i+1,..., t ) = P r(x j t j, j i) e che la fuzioe distribuzioe di X i si ricava passado al limite sulle altre variabili, ovvero F X1 (x) = F X (x, +,..., + ), F X2 (x) = F X (+, x, +,..., + ),...,..., F X (x) = F X (+,..., +, x), Ua v.a. -dimesioale X si dice discreta se assume u umero fiito o ua ifiità umerabile di valori i R ; i questo caso possiamo defiire la fuzioe probabilità p X : X(Ω) [0, 1], tale che p X (a) = P r(x = a) per ogi a X(Ω). Chiaramete vale F X (t) = p X (a) a X(Ω):a i t i i La stessa variabile X si dice ivece cotiua se esiste ua fuzioe f : R R, itegrabile i ogi regioe {t R t i x i, i = 1, 2,..., } per ciascu x R, tale che F X (x) = x1 x f(t 1,..., t )dt 1 dt Ache i questo caso la fuzioe f è chiamata desità della variabile aleatoria X. Esempi classici soo quelli delle variabili multiomiali, uiformi o multiormali. 1. Cosideriamo u esperimeto s che può restituire risultati diversi, ciascuo co probabilità p 1, p 2,..., p, dove p i 0 per ogi i e i=1 p i = 1. Suppoiamo di eseguire k prove idipedeti di s e cosideriamo la variabile aleatoria X = (X 1,..., X ) tale che ogi X i rappreseta il umero di prove che hao forito l i-esimo risultato. Chiaramete X è ua variabile aleatoria discreta e per ogi -pla (i 1,..., i ) di iteri o egativi tali che j=1 i j = k, abbiamo P r(x = (i 1,..., i )) = k! j=1 i j! pi 1 1 p i 2 2 p i Tale variabile è chiamata multiomiale di parametri k, p 1, p 2,..., p. 2. Data ua coppia di valori a, b R tale che a i < b i (i = 1, 2,..., ), defiiamo la fuzioe u : R R tale che, per ogi t R, 0 se t i a i per qualche i u(t) = 0 se t i > b i per qualche i altrimeti i=1 1 b i a i Tale fuzioe è la desità di ua variabile aleatoria uiforme sul parallelepipedo -dimesioale {t R a i < t i b i, i = 1,..., }. 3. Più i geerale la distribuzioe uiforme su u isieme di Borel G R di volume V è defiita dalla fuzioe { 1/V se t G g(t) = 0 altrimeti 17

18 4. Ua ormale bidimesioale è ua variabile X = (X 1, X 2 ) cotiua di desità { ( )} exp 1 (t1 µ 1 ) 2 2r (t 1 µ 1 ) (t 2 µ 2 ) 2(1 r f X (t 1, t 2 ) = 2 ) σ1 2 σ 1 σ 2 + (t 2 µ 2 ) 2 σ2 2 2πσ 1 σ 2 1 r 2 dove µ 1, µ 2 R, σ 1 e σ 2 soo reali positivi e 1 < r < 1. Chiaramete µ i e σ i soo la media e la variaza di X i, i = 1, 2, metre r è chiamato coefficiete di correlazioe. Dalla forma dell espressioe risulta evidete che f X assume valore costate su ogi ellisse di equazioe (t 1 µ 1 ) 2 σ1 2 2r (t 1 µ 1 ) (t 2 µ 2 ) + (t 2 µ 2 ) 2 σ 1 σ 2 σ2 2 = c co c > 0: i questo modo possiamo facilmete immagiare la forma a campaa della relativa superficie ello spazio tridimesioale. Tale distribuzioe è utile per studiare molti feomei che si verificao el piao; per esempio è oto sperimetalmete che i puti el piao cetrati dai colpi sparati da u obice mateuto ad alzo fisso, obbediscoo ad ua legge di questo tipo. 7.1 Variabili aleatorie idipedeti Diciamo che variabili aleatorie X 1, X 2..., X, defiite sullo stesso spazio di probabilità, soo idipedeti se la distribuzioe F X della variabile multidimesioale X = (X 1, X 2..., X ) è il prodotto delle fuzioi distribuzioe F X1, F X2,..., F X, ovvero F X (x) = F X1 (x 1 )F X2 (x 2 ) F X (x ) x = (x 1,..., x ) R Si dimostra facilmete che se la fuzioe distribuzioe di ua v.a. multidimesioale X = (X 1,..., X ) è il prodotto di fuzioi o egative G 1,..., G tali che lim x + G i (x) = 1 per ogi i, allora le X 1,..., X soo idipedeti e ciascua G i è la fuzioe distribuzioe di X i. Ioltre variabili aleatorie cotiue X 1,..., X soo idipedeti se e solo se la fuzioe desità cogiuta f X è il prodotto delle fuzioi desità f X1,..., f X. Ua proprietà aaloga vale per la fuzioe probabilità cogiuta di v.a. discrete idipedeti. Per esempio, la fuzioe desità cogiuta di ormali idipedeti X 1,..., X, ciascua di parametri µ i e σi 2, è data da { } f X (t 1, t 2,..., t ) = (2π) /2 exp 1 (t i µ i ) 2 σ 1 σ 2 σ 2 Nota che el caso = 2 si ottiee la ormale bidimesioale co coefficiete di correlazioe r = 0. Date v.a. cotiue X 1,..., X che formao ua v.a. multidimesioale X e ua fuzioe misurabile g : R R, la fuzioe Y = g(x 1,..., X ) è a sua volta ua variabile aleatoria e la sua distribuzioe è data da F Y (y) = f X (t 1,..., t )dt 1 dt D y 18 i=1 σ 2 i

19 dove D y = {t R g(t) y}. Ua defiizioe simile è valida el caso discreto. Possiamo defiire il valor medio di g(x 1,..., X ) mediate le espressioi el caso discreto, e E[g(X 1,..., X )] = E[g(X 1,..., X )] = + a X(Ω) + g(a)p X (a) g(t)f X (t)dt 1 dt el caso cotiuo. Ache i questo caso si prova che la defiizioe è be posta, ovvero E[Y ] = E[g(X 1,..., X )] Ioltre, se X e Y soo due variabili aleatorie moodimesioali defiite sullo stesso spazio di probabilità,, la loro covariaza cov(x, Y ) è defiita mediate la relazioe cov(x, Y ) = E[(X µ X )(Y µ Y )] dove µ X e µ Y soo la media di X e Y, rispettivamete. Aalogamete si chiama coefficiete di correlazioe di X e Y il valore r X,Y = cov(x, Y ) σ X σ Y dove σx 2 e σ2 Y soo la variaza di X e Y, rispettivamete. La covariaza e il coefficiete di correlazioe rappresetao ituitivamete ua misura della relazioe di dipedeza esistete tra i segi di X µ X e Y µ Y. Più precisamete esse soo positive se X µ X e Y µ Y tedoo ad avere lo stesso sego, metre soo egative i caso cotrario. I valore assoluto la covariaza è amplificata dallo scarto quadratico medio delle due variabili, per questo si utilizza spesso il coefficiete di correlazioe per avere ua misura più rappresetativa del grado della loro relazioe lieare, i qualche modo idipedete dalle variaze. Si dimostra facilmete che cov(x, Y ) = E[XY ] µ X µ Y e si può provare (usado la disuguagliaza di Schwartz) che 1 r(x, Y ) 1 È facile provare che se X e Y soo idipedeti allora cov(x, Y ) = 0. Il viceversa i geerale o è vero: esistoo variabili aleatorie co covariaza ulla che o soo idipedeti. Per esempio, se U è ua uiforme i [0, 1] e defiiamo X = cos(2πu), Y = si(2πu), si verifica che cov(x, Y ) = 0: tuttavia è evidete che X e Y o soo idipedeti. Ituitivamete i questo caso, pur essedo le due variabili dipedeti, il sego di ua o viee determiato o ifluezato dal valore dell altra. Di otevole importaza i questo cotesto soo le somme di variabili aleatorie. I particolare, date le v.a. X, Y e X 1,..., X, valgoo le segueti proprietà: 1. E[ i=1 X i] = i=1 E[X i]; 19

20 2. var(x + Y ) = var(x) + var(y ) + 2cov(X, Y ); 3. se X 1,..., X soo idipedeti allora var( X i ) = i=1 var(x i ) i=1 4. se X e Y soo idipedeti e ammettoo fuzioe geeratrice dei mometi m X (t), m Y (t), allora posto Z = X + Y abbiamo m Z (t) = m X (t) m Y (t) Più i geerale la fuzioe geeratrice dei mometi di ua somma di variabili aleatorie idipedeti è il prodotto delle fuzioi geeratrici dei mometi. Quest ultima proprietà cosete di dermiare la fuzioe geeratrice (e quidi la distribuzioe) di somme di variabili aleatorie. Per esempio: - ua biomiale X,p è la somma di beroulliae idipedeti di parametro p e quidi m X,p (t) = (q + pe t ) = ( q + pe t) i=1 - date espoeziali idipedeti di parametro λ, X 1,..., X, la variabile S = i=1 X i verifica ( ) λ m S (t) = λ t provado che S possiede ua distribuzioe gamma di parametri e λ; - date ormali idipedeti X 1,..., X di parametri µ i e σi 2 ciascua, la somma S = i=1 X i possiede fuzioe geeratrice dei mometi { } m S (t) = exp{µ i t + (σ i t) 2 /2} = exp t µ i + t2 σi 2 2 i=1 e quidi ache S è ua ormale; la sua media e la sua variaza soo rispettivamete µ = i=1 µ i e σ 2 = i=1 σ2 i. 7.2 Matrici di covariaze Cocludiamo questa sezioe ricordado l aalogo multidimesioale della media e della variaza di ua variabile aleatoria. Data ua variabile aleatoria -dimesioale X = (X 1,..., X ), deotiamo co E[X] il vettore dei valori medi, ovvero i=1 E[X] = (E[X 1 ], E[X 2 ],..., E[X ]) Esso è chiaramete defiito quado tutte le variabili X i ammettoo valor medio. Tali valori dipedoo solo dalle sigole variabili aleatorie e o dalle loro evetuali dipedeze. i=1 20

21 La matrice delle covariaze di X è ivece defiita da Γ X = [cov(x i, X j )] i,j=1,..., Chiaramete, quado esiste, Γ X è ua matrice simmetrica, ella quale la diagoale pricipale è formata dalle variaze delle variabili X 1,..., X, prese el loro ordie. È evidete che tale matrice dipede dalle relazioi esisteti tra le variabili X i ; se le X i soo idipedeti Γ X è ua matrice diagoale. Ioltre, si dimostra che Γ X è semidefiita positiva, ovvero a Γ X a 0 per ogi a R cosiderato come vettore coloa (come d abitudie deotiamo co a il trasposto di a). Ifatti, posto a = (a 1, a 2,..., a ), si verifica che a Γ X a = var(a 1 X 1 + a 2 X 2 + a X ) 0 Osserva che la codizioe var(a 1 X 1 + a 2 X 2 + a X ) = 0 implica che la variabile aleatoria a X = a 1 X 1 + a 2 X 2 + a X è degeere e quidi esiste tra le X i ua precisa dipedeza lieare. Se ivece Γ X è defiita positiva, ovvero b Γ X b > 0 per ogi b R diverso dal vettore ullo 0, allora la variabile a X = a 1 X 1 + a 2 X 2 + a X è degeere se e solo se a i = 0 per ogi i. Ricordiamo che ua matrice M R simmetrica defiita positiva è o sigolare (ovvero il suo determiate è diverso da 0), possiede tutti gli autovalori reali positivi, e ioltre ache la sua iversa M 1 è simmetrica defiita positiva. Ifie ua M R è simmetrica defiita positiva se e solo se esiste ua matrice A R o sigolare, tale che M = AA. U esempio classico è quello delle variabili aleatorie ormali multidimesioali. Dati u vettore µ R e ua matrice Σ R simmetrica defiita positiva, defiiamo la fuzioe f µ,σ : R R + mediate l uguagliaza { f µ,σ (x) = (2π) /2 exp (x } µ) Σ 1 (x µ) det(σ) 2 x R Si prova che f µ,σ è ua fuzioe desità di ua variabile aleatoria -dimesioale X di media µ e matrice delle covariaze Σ. La corrispodete fuzioe distribuzioe è chiamata legge ormale (o gaussiaa) multidimesioale di parametri µ e Σ. Ua tale variabile aleatoria può essere costruita cosiderado ua -pla di v.a. moodimesioali idipedeti U = (U 1, U 2..., U ), tutte co distribuzioe ormale di media 0 e variaza 1. Dato u vettore µ R e ua matrice o sigolare A R possiamo cosiderare la variabile aleatoria Z di dimesioe defiita dalla relazioe Z = µ + AU Si verifica apputo che la Z possiede ua distribuzioe ormale di media µ e matrice delle covariaze Σ = AA. 21

22 8 Covergeza stocastica e teoremi limite classici I questa sezioe cosideriamo sequeze di variabili aleatorie e ricordiamo le forme pricipali di covergeza di tali successioi. I teoremi limite classici, come la legge dei gradi umeri o il teorema limite locale, possoo essere visti come esempi o casi particolari di covergeza stocastica. Nelle cosiderazioi segueti, per ogi sequeza di variabili aleatorie {X } N, supporremo che tutte le X siao defiite sul medesimo spazio di probabilità (Ω, M, P r). 8.1 Covergeza i probabilità e quasi ovuque Data ua sequeza di v.a. {X } N e ua ulteriore v.a. X, sempre defiita sullo stesso spazio (Ω, M, P r), diciamo che {X } coverge i probabilità a X se, per ogi ε > 0, lim P r( X X > ε) = 0 + U esempio classico è quello della covergeza a p (variabile aleatoria degeere) di ua biomiale X,p quozietata rispetto a. I altre parole, si verifica che {X,p /} 1 coverge a p i probabilità. Ifatti, per ogi ε > 0, applicado la disuguagliaza di Chebyshev otteiamo P r ( X,p ) p > ε = P r( X,p p > ε) var(x,p) ε 2 2 = O(1/) Nello stesso modo si dimostra che per ogi sequeza di v.a. idipedeti {X } 1 aveti la stessa media µ e la stessa variaza fiita σ 2, la sequeza delle somme quozietate { i=1 X } i coverge a µ i probabilità. Questi esempi soo casi particolari di legge debole dei gradi umeri. I geerale, si dice ache che ua sequeza di v.a. {X } 1, ciascua delle quali ammette media fiita µ, verifica la legge debole dei gradi umeri se { i=1 (X } i µ i ) coverge a 0 i probabilità. Si può dimostrare che questo occorre ogiqualvolta le X hao variaza limita da ua costate comue. Date {X } N e X come sopra, diremo ivece che la sequeza {X } N coverge a X quasi ovuque (X X q.o.) se P r( lim + X = X) = 1 La defiizioe è be posta poiché si prova che l eveto {ω Ω lim + X (ω) = X(ω)} appartiee a M. Vale la pea illustrare questa dimostrazioe poiché essa si applica i modo sostazialmete ivariato alle pricipali proprietà asitotiche. Per provare che (lim X = X) M, cosideriamo per u geerico ε > 0 l eveto 1 ( X X < ε) 1 22

23 È chiaro che tale isieme appartiee M. Di cosegueza, per ogi N, ache gli isiemi + j= ( X j X < ε) e A ε = + + =0 j= ( X j X < ε) appartegoo a M. Nota che l isieme A ε coicide co la famiglia di tutti gli ω Ω per i quali X j (ω) X(ω) < ε vale defiitivamete per j abbastaza grade. Ne segue che scegliedo ua successioe {ε m } tedete a 0, l isieme A = + m=0 coicide co l eveto (lim X = X) e quidi appartiee a M per costruzioe. È immediato verificare che se X X q.o. allora {X } tede a X i probabilità; si può provare che il viceversa i geerale o è vero. Ua codizioe sufficiete spesso usata per provare la covergeza q.o. è data dalla seguete proprietà. A εm Proposizioe 4 (Lemma di Borel-Catelli) Se per ogi ε > 0 la serie è covergete, allora X X q.o.. + =0 P r( X X ε) Ache i questo caso il viceversa o è sempre vero. Come esempio, cosideriamo la successioe di biomiali {X,p } 1 co 0 < p < 1 fissato. Si dimostra che X,p / coverge a p quasi ovuque. Ifatti, per ogi ε > 0, abbiamo ( X,p ) p ε ( X,p p 4 (ε) 4) e di cosegueza per la disuguagliaza di Markov (2), ( X,p P r ) p ε E [ X,p p 4] (ε) 4 Il mometo cetrale quarto di X,p può essere calcolato direttamete usado la fuzioe geeratrice dei mometi e si ottiee E[ X,p p 4 ] = O( 2 ). Quidi la parte destra dell ultima disuguagliaza risulta O(1/ 2 ), termie geerale di ua serie covergete, per cui la covergeza q.o. è assicurata dal lemma di Borel-Catelli. Più i geerale, si può dimostrare che se {X } 1 è ua sequeza di v.a. idipedeti di ugual media µ e variaza limitata da ua costate, allora i=1 X µ q.o. 23

24 Questi esempi soo casi particolari di legge forte dei gradi umeri. I geerale, si dice che ua sequeza di v.a. {X } 1, ogua co media fiita µ, obbedisce alla legge forte dei gradi umeri se la sequeza { i=1 (X } i µ i ) coverge a 0 quasi ovuque. La covergeza quasi ovuque o implica la covergeza dei valori medi, emmeo quado tali valori soo defiiti. Cosideriamo per esempio la sequeza di v.a. discrete {X } 1 tali che, per ogi 1, P r(x = x) = se x = se x = altrimeti Poiché P r( X > ε) = 1 2, per il lemma di Borel-Catelli X 0 q.o., tuttavia E[X ] = 2 / 2 tede a + al crescere di. Per trattare la covergeza dei valori medi si utilizzao tradizioalmete altre ozioi limite. Dato u itero r > 0 diciamo che ua sequeza di v.a. {X } N coverge a ua v.a. X i L r (o i media r-esima) se lim + E[ X X r ] = 0 La covergeza i L 2 è ache chiamata covergeza i media quadratica. Applicado ote proprietà e i particolare la disuguagliaza di Markov (2) si dimostra facilmete che 1. la covergeza i L r implica la covergeza i L s per ogi r, s, tali che r > s; 2. la covergeza i L 1 implica la covergeza i probabilità; 3. se {X } coverge a X i L 1 allora lim E[X ] = E[X]. Osserva i particolare che la covergeza i media quadratica implica la covergeza i probabilità. 8.2 Covergeza i distribuzioe Cosideriamo ua fuzioe h(x) e ua sequeza di fuzioi {h (x)} N, tutte defiite i R a valori i R. Diciamo allora che h coverge debolmete a h se lim h (x) = h(x) + per ogi x R di cotiuità per h. Diciamo ioltre che ua sequeza di v.a. {X } coverge i distribuzioe a ua v.a. X se {F X } coverge debolmete a F X, ovvero la sequeza delle fuzioi distribuzioe di {X } coverge debolmete alla fuzioe distribuzioe di X. È bee segalare che questa defiizioe riguarda solo le fuzioi distribuzioe delle variabili, quidi tale covergeza può occorrere ache quado i valori delle {X } o si avviciao per ulla a quelli di X. Per esempio cosidera le variabili aleatorie Y e Z tali che P r(y = i) = 1/2 se i = 1 1/2 se i = 1 0 altrimeti 24 { Y se pari Z = Y se dispari

25 Poiché ogi Z ha la stessa fuzioe distribuzioe di Y è chiaro che {Z } coverge a Y i distribuzioe. Tuttavia la sequeza {Z }, come successioe di fuzioi, o si avvicia a Y i alcu modo, azi assume ciclicamete i valori opposti. La covergeza i distribuzioe gode delle segueti proprietà : 1. la covergeza i probabilità implica la covergeza i distribuzioe: se X X i prob. allora {F X } coverge a F X debolmete. Il viceversa o è vero i geerale, u cotroesempio è forito dalle v.a. Y e Z defiite sopra; 2. se {X } coverge a X i distribuzioe allora {F X } coverge a F X uiformemete i tutto R; 3. suppoiamo che {X } e X possiedao fuzioe geeratrice dei mometi. Allora {X } coverge a X i distribuzioe se e solo se, per ogi t i u itoro di 0, lim m X + (t) = m X (t) L esempio fodametale di covergeza i distribuzioe è forito dal Teorema del Limite Cetrale. I geerale si dice che ua sequeza di v.a. {X } soddisfa tale teorema se le somme parziali -esime della sequeza, opportuamete ormalizzate, covergoo i distribuzioe a ua v.a. ormale di media 0 e variaza 1 (ormale stadard). I vari teoremi di limite cetrale si differeziao tra loro a secoda delle ipotesi fatte sulla sequeza cosiderata. Tra i casi più rilevati ricordiamo il seguete. Teorema 5 Sia {X } è ua sequeza di variabili aleatorie idipedeti di ugual distribuzioe, media µ e variaza fiita σ 2. Allora, al crescere di, la successioe { i=1 X } i µ σ coverge i distribuzioe a ua ormale stadard. I altre parole, per ogi x R, abbiamo ( lim P r i=1 X ) i µ + σ x = 1 x e t2 2 dt 2π La tradizioale dimostrazioe di questo teorema ell ipotesi più restrittiva che tutte le X i possiedao fuzioe geeratrice dei mometi, può essere descritta ituitivamete el modo i=1 seguete. Posto S = X i µ, essedo le X idipedeti, si ha che σ m S (t) = E[exp(tS )] = i=1 1 [ ( E exp t X )] i µ σ = i=1 m X i µ (t/ ) σ Poiché le X i hao la stessa distribuzioe, le fuzioi m X i µ soo tutte uguali tra loro e si σ possoo deotare come m Y per ua qualuque v.a. Y avete la loro stessa distribuzioe. Questo prova che m S (t) = ( m Y (t/ ) ) A questo puto, sviluppado tale fuzioe i serie di poteze co cetro i 0 e passado al limite per +, si ricava m S (t) e t2 /2 e quest ultima è proprio la fuzioe geeratrice dei mometi di ua ormale stadard. 25

26 L esempio classico di applicazioe dell euciato precedete riguarda le biomiali, poiché queste o soo altro che somme di Beroulliae idipedeti di ugual distribuzioe. Più precisamete, cosideriamo ua v.a. biomiale X,p di parametri e p: essa è ua somma di Beroulliae idipedeti di parametro p, possiede media p e variaza pq; quidi, per il teorema precedete, X,p p pq coverge i distribuzioe a ua ormale stadard. Questo sigifica che per ogi costate x R lim + p+x pq j=0 ( ) p j q j = 1 x e t2 2 dt j 2π Quest ultimo risultato è oto come Teorema di De Moivre - Laplace (i grade) ed è uo dei primi risultati oti di approssimazioe a ua ormale. 9 Disuguagliaza di Cheroff Nell aalisi degli algoritmi probabilistici e i geerale i molte applicazioi occorre spesso valutare la coda di ua biomiale, ovvero la probabilità che questa variabile aleatoria disti dalla media per ua quatità fissata. Come sappiamo la disuguagliaza di Chebyshev (3) cosete di maggiorare proprio il valore P r( X E[X] ε) per ua qualuque v.a. X dotata di variaza fiita e u qualsiasi ε > 0. Nel caso di ua biomiale X,p si ottiee la disuguagliaza P r( X,p p ε) pq ε 2 (dove q = 1 p) (4) che suggerisce ua covergeza a zero dell ordie di O(1/) al crescere di. Tuttavia, per il teorema del limite cetrale, sappiamo che X,p coverge i distribuzioe a ua ormale e quidi è lecito aspettarsi che la coda di X,p, ovvero la probabilità cosiderata sopra, si avvicii a zero co ua velocità espoeziale. Ifatti, applicado il teorema 5, per + si ricava P r(x,p p ε) = ( X,p p P r pq ) O ( 1/2 e ε2 2pq dove l ultima disuguagliaza segue dalla relazioe ) ε 1 pq + e y2 /2 dy 2π ε pq + y e z2 /2 dz e y2 /2 y (y > 0) otteuta itegrado per parti (fattore derivato ze z2 /2 ) ed elimiado il termie egativo. L espressioe espoezialmete egativa otteuta sopra è tuttavia ua maggiorazioe asitotica, o forisce u preciso valore di oltre il quale siamo sicuri che la probabilità della coda sia miore di u δ fissato. Se vogliamo otteere ua valutazioe di questo tipo che assicuri 26

27 u approssimazioe espoeziale allo 0, dobbiamo usare ua disuguagliaza vera e propria. A questo scopo risulta utile la seguete maggiorazioe dovuta a Cheroff, la cui dimostrazioe può essere vista come il caso particolare di ua più geerale proprietà, la disuguagliaza di Hoeffdig, valida per somme di v.a. a valori limitati i u itervallo. Teorema 6 (Disuguagliaza di Hoeffdig) Cosideriamo ua -pla di variabili aleatorie idipedeti X 1, X 2,..., X ella quale ciascua X i assuma valori i u itervallo [a i, b i ], a i < b i per ogi i, e defiiamo S = i=1 X i. Allora, per ogi t > 0, vale la relazioe Dimostrazioe. (2) si ottiee P r ( S E[S ] t) 2e 2t 2 i=1 (b i a i ) 2 Osserviamo che per ogi v.a. X e ogi s > 0, dalla disuguagliaza di Markov P r(x t) = P r(e sx e st ) E [ e sx] e st ( t > 0) Applicado questa disuguagliaza alla variabile S E[S ] e ricordado l idipedeza delle X i ricaviamo P r(s E[S ] t) E [ e s(s E[S])] = e st [ E e s ] i=1 (X i E[X i ]) e st = i=1 E [ e s(x i E[X i ]) ] Se applichiamo ora il lemma 7 (provato el seguito) a ciascu termie dalla produttoria precedete otteiamo P r(s E[S ] t) i=1 e s2 (b i a i ) 2 8 e st e st = exp { st + s2 i=1 (b i a i ) 2 } 8 4t Quest ultima espressioe assume il valore miimo per s = i=1 (b i a i ; sostituedo tale valore ) 2 si ricava { 4t 2 P r(s E[S ] t) exp i=1 (b i a i ) 2 + 2t 2 } i=1 (b i a i ) 2 { 2t 2 } = exp i=1 (b i a i ) 2 Ragioado i modo aalogo si prova la stessa disuguagliaza per P r(e[s ] S t) e questo coclude la dimostrazioe. Il seguete lemma completa la dimostrazioe precedete. Lemma 7 Sia X ua v.a. o degeere a valori ell itervallo [a, b], co a, b R e a < b, tale che E[X] = 0. Allora, per ogi s > 0, vale la disuguagliaza E[e sx ] e s2 (b a)

1.6 Serie di potenze - Esercizi risolti

1.6 Serie di potenze - Esercizi risolti 6 Serie di poteze - Esercizi risolti Esercizio 6 Determiare il raggio di covergeza e l isieme di covergeza della serie Soluzioe calcolado x ( + ) () Per la determiazioe del raggio di covergeza utilizziamo

Dettagli

Algoritmi e Strutture Dati (Elementi)

Algoritmi e Strutture Dati (Elementi) Algoritmi e Strutture Dati (Elemeti Esercizi sulle ricorreze Proff. Paola Boizzoi / Giacarlo Mauri / Claudio Zadro Ao Accademico 00/003 Apputi scritti da Alberto Leporati e Rosalba Zizza Esercizio 1 Posti

Dettagli

STUDIO DEL LANCIO DI 3 DADI

STUDIO DEL LANCIO DI 3 DADI Leoardo Latella STUDIO DEL LANCIO DI 3 DADI Il calcolo delle probabilità studia gli eveti casuali probabili, cioè quegli eveti che possoo o o possoo verificarsi e che dipedoo uicamete dal caso. Tale studio

Dettagli

Probabilità 1, laurea triennale in Matematica II prova scritta sessione estiva a.a. 2008/09

Probabilità 1, laurea triennale in Matematica II prova scritta sessione estiva a.a. 2008/09 Probabilità, laurea trieale i Matematica II prova scritta sessioe estiva a.a. 8/9. U ura cotiee dadi di cui la metà soo equilibrati, metre gli altri soo stati maipolati i modo che, per ciascuo di essi,

Dettagli

( 4) ( ) ( ) ( ) ( ) LE DERIVATE ( ) ( ) (3) D ( x ) = 1 derivata di un monomio con a 0 1. GENERALITÀ

( 4) ( ) ( ) ( ) ( ) LE DERIVATE ( ) ( ) (3) D ( x ) = 1 derivata di un monomio con a 0 1. GENERALITÀ LE DERIVATE. GENERALITÀ Defiizioe A) Ituitiva. La derivata, a livello ituitivo, è u operatore tale che: a) ad ua fuzioe f associa u altra fuzioe; b) obbedisce alle segueti regole di derivazioe: () D a

Dettagli

Esercizi sulle successioni

Esercizi sulle successioni Esercizi sulle successioi 1 Verificare, attraverso la defiizioe, che la successioe coverge a 2 3. a := 2 + 3 3 7 2 Verificare, attraverso la defiizioe, che la successioe coverge a 0. a := 4 + 3 3 5 + 7

Dettagli

a) la funzione costante k. Sia k un numero reale e consideriamo la funzione che ad ogni numero reale x associa k: x R k

a) la funzione costante k. Sia k un numero reale e consideriamo la funzione che ad ogni numero reale x associa k: x R k ALCUNE FUNZIONI ELEMENTARI ( E NON) E LORO GRAFICI (*) a) la fuzioe costate k. Sia k u umero reale e cosideriamo la fuzioe che ad ogi umero reale x associa k: x R k Tale fuzioe è detta fuzioe costate k;

Dettagli

15 - Successioni Numeriche e di Funzioni

15 - Successioni Numeriche e di Funzioni Uiversità degli Studi di Palermo Facoltà di Ecoomia CdS Statistica per l Aalisi dei Dati Apputi del corso di Matematica 15 - Successioi Numeriche e di Fuzioi Ao Accademico 2013/2014 M Tummiello, V Lacagia,

Dettagli

Richiami sulle potenze

Richiami sulle potenze Richiami sulle poteze Dopo le rette, le fuzioi più semplici soo le poteze: Distiguiamo tra: - poteze co espoete itero - poteze co espoete frazioario (razioale) - poteze co espoete reale = Domiio delle

Dettagli

Esercizi svolti. 1. Calcolare i seguenti limiti: log(1 + 3x) x 2 + 2x. x 2 + 3 sin 2x. l) lim. b) lim. x 0 sin x. 1 e x2 d) lim. c) lim.

Esercizi svolti. 1. Calcolare i seguenti limiti: log(1 + 3x) x 2 + 2x. x 2 + 3 sin 2x. l) lim. b) lim. x 0 sin x. 1 e x2 d) lim. c) lim. Esercizi svolti. Calcolare i segueti iti: a log + + c ± ta 5 + 5 si π e b + si si e d + f + 4 5 g + 6 4 6 h 4 + i + + + l ± + log + log 7 log 5 + 4 log m + + + o cos + si p + e q si s e ta cos e u siπ

Dettagli

Cosa vogliamo imparare?

Cosa vogliamo imparare? Cosa vogliamo imparare? risolvere i modo approssimato equazioi del tipo f()=0 che o solo risolubili i maiera esatta ed elemetare tramite formule risolutive. Esempio: log( ) 1= 0 Iterpretazioe grafica Come

Dettagli

Qual è il numero delle bandiere tricolori a righe verticali che si possono formare con i 7 colori dell iride?

Qual è il numero delle bandiere tricolori a righe verticali che si possono formare con i 7 colori dell iride? Calcolo combiatorio sempi Qual è il umero delle badiere tricolori a righe verticali che si possoo formare co i 7 colori dell iride? Dobbiamo calcolare il umero delle disposizioi semplici di 7 oggetti di

Dettagli

Alcuni concetti di statistica: medie, varianze, covarianze e regressioni

Alcuni concetti di statistica: medie, varianze, covarianze e regressioni A Alcui cocetti di statistica: medie, variaze, covariaze e regressioi Esistoo svariati modi per presetare gradi quatità di dati. Ua possibilità è presetare la cosiddetta distribuzioe, raggruppare cioè

Dettagli

IL CALCOLO COMBINATORIO

IL CALCOLO COMBINATORIO IL CALCOLO COMBINATORIO 0. Itroduzioe Oggetto del calcolo combiatorio è quello di determiare il umero dei modi mediate i quali possoo essere associati, secodo prefissate regole, gli elemeti di uo stesso

Dettagli

Elementi di Probabilità e Statistica

Elementi di Probabilità e Statistica Elemeti di Probabilità e Statistica Maurizio Pratelli Ao Accademico 2013-14 Cotets 1 Nozioi fodametali 5 1.1 Prime defiizioi.......................... 5 1.2 Calcolo combiatorio....................... 9

Dettagli

Esercitazioni di Statistica Dott.ssa Cristina Mollica cristina.mollica@uniroma1.it

Esercitazioni di Statistica Dott.ssa Cristina Mollica cristina.mollica@uniroma1.it Esercitazioi di Statistica Dott.ssa Cristia Mollica cristia.mollica@uiroma1.it Cocetrazioe Esercizio 1. Nell'ultima settimaa ua baca ha erogato i segueti importi (i migliaia di euro) per prestiti a imprese:

Dettagli

Campi vettoriali conservativi e solenoidali

Campi vettoriali conservativi e solenoidali Campi vettoriali coservativi e soleoidali Sia (x,y,z) u campo vettoriale defiito i ua regioe di spazio Ω, e sia u cammio, di estremi A e B, defiito i Ω. Sia r (u) ua parametrizzazioe di, fuzioe della variabile

Dettagli

1 Successioni 1 1.1 Limite di una successione... 2. 2 Serie 3 2.1 La serie armonica... 6 2.2 La serie geometrica... 6

1 Successioni 1 1.1 Limite di una successione... 2. 2 Serie 3 2.1 La serie armonica... 6 2.2 La serie geometrica... 6 SUCCESSIONI Successioi e serie Idice Successioi. Limite di ua successioe........................................... Serie 3. La serie armoica................................................ 6. La serie

Dettagli

SUCCESSIONI e LIMITI DI SUCCESSIONI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 15/16 Successioni cap3b.pdf 1

SUCCESSIONI e LIMITI DI SUCCESSIONI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 15/16 Successioni cap3b.pdf 1 SUCCESSIONI e LIMITI DI SUCCESSIONI c Paola Gervasio - Aalisi Matematica 1 - A.A. 15/16 Successioi cap3b.pdf 1 Successioi Def. Ua successioe è ua fuzioe reale (Y = R) a variabile aturale, ovvero X = N:

Dettagli

II-9 Successioni e serie

II-9 Successioni e serie SUCCESSIONI II-9 Successioi e serie Idice Successioi. Limite di ua successioe........................................... Serie 3. La serie armoica................................................ 6. La

Dettagli

LA INTERPOLAZIONE Appartamenti venduti nel 2006 da un agenzia immobiliare di Treviso.

LA INTERPOLAZIONE Appartamenti venduti nel 2006 da un agenzia immobiliare di Treviso. LA INTERPOLAZIONE Appartameti veduti el 006 da u agezia immobiliare di Treviso. superficie (mq) prezzo (k ) segue 10 160 45 70 80 95 85 110 64 98 106 140 10 170 50 80 100 150 90 15 115 165 140 165 98 145

Dettagli

Solidi e volumi Percorso: Il problema della misura

Solidi e volumi Percorso: Il problema della misura Solidi e volumi Percorso: Il problema della misura Abilità Coosceze Nuclei Collegameti esteri Calcolare perimetri e aree Equivaleza el piao ed Spazio e figure Fisica di poligoi. equiscompoibilità tra Disego

Dettagli

IPSAA U. Patrizi Città di Castello (PG) Classe 5A Tecnico Agrario. Lezione di martedì 10 novembre 2015 (4 e 5 ora) Disciplina: MATEMATICA

IPSAA U. Patrizi Città di Castello (PG) Classe 5A Tecnico Agrario. Lezione di martedì 10 novembre 2015 (4 e 5 ora) Disciplina: MATEMATICA IPSAA U. Patrizi Città di Castello (PG) Classe A Tecico Agrario Lezioe di martedì 0 ovembre 0 (4 e ora) Disciplia: MATEMATICA La derivata della fuzioe composta Fuzioe composta Df(g())f (g())g () Questa

Dettagli

Esercitazione parte 1 Medie e medie per dati raggruppati. Esercitazione parte 2 - Medie per dati raggruppati

Esercitazione parte 1 Medie e medie per dati raggruppati. Esercitazione parte 2 - Medie per dati raggruppati Esercitazioe parte Medie e medie per dati raggruppati el file dati0.xls soo coteute alcue distribuzioi di dati. Calcolare di ogua. Media aritmetica o Mostrare, co u calcolo automatico, che la somma degli

Dettagli

Esercizi di Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica

Esercizi di Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica Esercizi di Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica Lucio Demeio Dipartimeto di Igegeria Idustriale e Scieze Matematiche Uiversità Politecica delle Marche 1. Esercizio (31 marzo 2012. 1). Al

Dettagli

La base naturale dell esponenziale

La base naturale dell esponenziale La base aturale dell espoeziale Beiamio Bortelli 7 aprile 007 Il problema I matematica, ci è stato detto, la base aturale della fuzioe espoeziale è il umero irrazioale: e =, 7888... Restao, però, da chiarire

Dettagli

Calcolo delle Probabilità: esercitazione 3

Calcolo delle Probabilità: esercitazione 3 Argometo: Probabilità codizioata e teorema di Bayes (par. 3.4 libro di testo) Esercizio Tra i partecipati ad u cocorso per giovai musicisti, il 50% suoa il piaoforte, il 30% suoa il violio ed il restate

Dettagli

Università di Milano Bicocca Esercitazione 4 di Matematica per la Finanza 24 Aprile 2015

Università di Milano Bicocca Esercitazione 4 di Matematica per la Finanza 24 Aprile 2015 Uiversità di Milao Bicocca Esercitazioe 4 di Matematica per la Fiaza 24 Aprile 205 Esercizio Completare il seguete piao di ammortameto: 000 2 3 234 3 6 369 Osserviamo iazitutto che, per il vicolo di chiusura

Dettagli

Statistica I, Laurea triennale in Ing. Gestionale, a.a. 2011/12 Registro delle lezioni

Statistica I, Laurea triennale in Ing. Gestionale, a.a. 2011/12 Registro delle lezioni Statistica I, Laurea trieale i Ig. Gestioale, a.a. 2011/12 Registro delle lezioi Lezioe 1 (28/9, ore 11:30). Vedere la registrazioe di Barsati, dispoibile alla pagia http://users.dma.uipi.it/barsati/statistica_2011/idex.html.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA a. a. 9 Esame del -6- Statistica ESERCIZIO Relazioi tra Variabili (totale puti: ) Ad ua riuioe del circolo Amati dell acquario, i soci preseti

Dettagli

Teoremi limite classici

Teoremi limite classici Capitolo 4 Teoremi limite classici I Teoremi limite classici, la Legge dei Gradi Numeri e il Teorema Limite Cetrale, costituiscoo il ucleo del Calcolo delle Probabilità, per la loro portata sia teorica

Dettagli

SUCCESSIONI NUMERICHE

SUCCESSIONI NUMERICHE SUCCESSIONI NUMERICHE LORENZO BRASCO. Teoremi di Cesaro Teorema di Stolz-Cesaro. Siao {a } N e {b } N due successioi umeriche, co {b } N strettamete positiva, strettamete crescete e ilitata. Se esiste

Dettagli

5. Le serie numeriche

5. Le serie numeriche 5. Le serie umeriche Ricordiamo che ua successioe reale è ua fuzioe defiita da N, evetualmete privato di u umero fiito di elemeti, a R. Solitamete si idica ua successioe co la lista dei suoi valori: (a

Dettagli

iovanella@disp.uniroma2.it http://www.disp.uniroma2.it/users/iovanella Intervalli di confidenza

iovanella@disp.uniroma2.it http://www.disp.uniroma2.it/users/iovanella Intervalli di confidenza iovaella@disp.uiroma.it http://www.disp.uiroma.it/users/iovaella Itervalli di cofideza Itroduzioe Note geerali La stima putuale permette di otteere valori per i parametri di ua fuzioe ma i alcui casi può

Dettagli

L'ALGORITMO DI STURM Michele Impedovo, Simone Pavanelli

L'ALGORITMO DI STURM Michele Impedovo, Simone Pavanelli L'ALGORITMO DI STURM Michele Impedovo, Simoe Pavaelli Lettera P.RI.ST.EM, 10, dicembre 1993 Questo lavoro asce dalla collaborazioe tra u isegate e uo studete; lo studete ha curato iteramete la costruzioe

Dettagli

Successioni ricorsive di numeri

Successioni ricorsive di numeri Successioi ricorsive di umeri Getile Alessadro Laboratorio di matematica discreta A.A. 6/7 I queste pagie si voglioo predere i esame alcue tra le più famose successioi ricorsive, presetadoe alcue caratteristiche..

Dettagli

Esercitazioni del corso: ANALISI MULTIVARIATA

Esercitazioni del corso: ANALISI MULTIVARIATA A. A. 9 1 Esercitazioi del corso: ANALISI MULTIVARIATA Isabella Romeo: i.romeo@campus.uimib.it Sommario Esercitazioe 4: Verifica d Ipotesi Test Z e test T Test d Idipedeza Aalisi Multivariata a. a. 9-1

Dettagli

SUCCESSIONI NUMERICHE

SUCCESSIONI NUMERICHE SUCCESSIONI NUMERICHE Ua fuzioe reale di ua variabile reale f di domiio A è ua legge che ad ogi x A associa u umero reale che deotiamo co f(x). Se A = N, la f è detta successioe di umeri reali. Se co si

Dettagli

Lezioni di Topografia

Lezioni di Topografia progetto didattica i rete getto Dipartimeto di Georisorse e Territorio Politecico di Torio, dicembre 000 didattica i ret Lezioi di Topografia Parte II - Il trattameto statistico delle misure A. Mazio otto

Dettagli

Analisi statistica dell Output

Analisi statistica dell Output Aalisi statistica dell Output IL Simulatore è u adeguata rappresetazioe della Realtà! E adesso? Come va iterpretato l Output? Quado le Osservazioi soo sigificative? Quati Ru del Simulatore è corretto effettuare?

Dettagli

STATISTICA 1 parte 2/2 STATISTICA INFERENZIALE

STATISTICA 1 parte 2/2 STATISTICA INFERENZIALE STATISTICA parte / U test statistico è ua regola di decisioe Effettuare u test statistico sigifica verificare IPOTESI sui parametri. STATISTICA INFERENZIALE STIMA PUNTUALE STIMA PER INTERVALLI TEST PARAMETRICI

Dettagli

PARTE QUARTA Teoria algebrica dei numeri

PARTE QUARTA Teoria algebrica dei numeri Prerequisiti: Aelli Spazi vettoriali Sia A u aello commutativo uitario PARTE QUARTA Teoria algebrica dei umeri Lezioe 7 Cei sui moduli Defiizioe 7 Si dice modulo (siistro) su A (o semplicemete, A-modulo)

Dettagli

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE. Successioi umeriche a. Defiizioi: successioi aritmetiche e geometriche Cosideriamo ua sequeza di umeri quale ad esempio:,5,8,,4,7,... Tale sequeza è costituita mediate ua

Dettagli

Capitolo 6 Teoremi limite classici

Capitolo 6 Teoremi limite classici Capitolo 6 Teoremi limite classici Abstract I Teoremi limite classici, la legge dei gradi umeri e il teorema limite cetrale, costituiscoo il ucleo del Calcolo delle Probabilità, per la loro portata sia

Dettagli

Statistica descrittiva

Statistica descrittiva Statistica descrittiva idici idici (o misure) di posizioe media campioaria di osservazioi x, x,..., x x i x= per campioi x ì ripetuti ciascuo co frequeza f i x= x i f i Posto y i =a x i b : y=a x mediaa

Dettagli

2. PROBLEMI ISOPERIMETRICI

2. PROBLEMI ISOPERIMETRICI . ROBLEMI IOERIMETRICI (OLUZIONI roblema isoperimetrico classico : Tra le figure piae di perimetro fissato trovare quella di area massima. ROBLEMA IOERIMETRICO ER I RETTANGOLI: (itra tutti i rettagoli

Dettagli

Sommario lezioni di Probabilità versione abbreviata

Sommario lezioni di Probabilità versione abbreviata Sommario lezioi di Probabilità versioe abbreviata C. Frachetti April 28, 2006 1 Lo spazio di probabilità. 1.1 Prime defiizioi I possibili risultati di u esperimeto costituiscoo lo spazio dei campioi o

Dettagli

Sui teoremi di Vitali-Hahn-Saks e di Dieudonné

Sui teoremi di Vitali-Hahn-Saks e di Dieudonné Sui teoremi di Vitali-Hah-Saks e di Dieudoé DOMENICO CANDELORO, GIORGIO LETTA Red.Accad.Naz.Detta XL, 9,1985,pp.203-214 SUMMARY. We give a geeral versio of the well-kow Vitali-Hah-Saks theorem, cocerig

Dettagli

Ingegneria Elettronica, Informatica e delle Telecomunicazioni Prova scritta di ANALISI B - 23/06/2006

Ingegneria Elettronica, Informatica e delle Telecomunicazioni Prova scritta di ANALISI B - 23/06/2006 Igegeria Elettroica, Iformatica e delle Telecomuicazioi Prova scritta di ANALISI B - 23/06/2006 CORSO DI STUDI IN INGEGNERIA... NOME E COGNOME:... NUMERO DI MATRICOLA:... (scrivere ome e cogome ache su

Dettagli

I appello - 29 Giugno 2007

I appello - 29 Giugno 2007 Facoltà di Igegeria - Corso di Laurea i Ig. Iformatica e delle Telecom. A.A.6/7 I appello - 9 Giugo 7 ) Studiare la covergeza putuale e uiforme della seguete successioe di fuzioi: [ ( )] f (x) = cos (

Dettagli

Successioni. Grafico di una successione

Successioni. Grafico di una successione Successioi Ua successioe di umeri reali è semplicemete ua sequeza di ifiiti umeri reali:, 2, 3,...,,... dove co idichiamo il termie geerale della successioe. Ad esempio, discutedo il sigificato fiaziario

Dettagli

Politecnico di Milano Appunti delle lezioni del corso di Statistica (2L) per gli allievi INF e TEL, AA 2008/2009. Teoria della stima puntuale

Politecnico di Milano Appunti delle lezioni del corso di Statistica (2L) per gli allievi INF e TEL, AA 2008/2009. Teoria della stima puntuale Politecico di Milao Apputi delle lezioi del corso di Statistica (2L) per gli allievi INF e TEL, AA 2008/2009 Teoria della stima putuale Ileia Epifai 9 marzo 2009 Il coteuto di queste dispese è protetto

Dettagli

3. Calcolo dei limiti e confronti asintotici

3. Calcolo dei limiti e confronti asintotici Lezioi di Aalisi Matematica per Iformatici a.a. 009/00) Capitolo 3 Prof. Paolo Caldiroli 3. Calcolo dei iti e cofroti asitotici 3. Itroduzioe La teoria delle serie umeriche sviluppata el capitolo ci forisce

Dettagli

Inferenza Statistica (3 crediti) per la Laurea Magistrale in Informatica

Inferenza Statistica (3 crediti) per la Laurea Magistrale in Informatica Uiversità di Roma Tor Vergata Facoltà di Scieze Matematiche Fisiche e Naturali Dipartimeto di Matematica Apputi di Ifereza Statistica 3 crediti) per la Laurea Magistrale i Iformatica Claudio Macci Ao Accademico

Dettagli

Statistica 1 A.A. 2015/2016

Statistica 1 A.A. 2015/2016 Corso di Laurea i Ecoomia e Fiaza Statistica 1 A.A. 2015/2016 (8 CFU, corrispodeti a 48 ore di lezioe frotale e 24 ore di esercitazioe) Prof. Luigi Augugliaro 1 / 19 Iterdipedeza lieare fra variabili quatitative

Dettagli

Regressione e correlazione

Regressione e correlazione Regressioe e correlazioe Regressioe e correlazioe I molti casi si osservao gradezze che tedoo a covariare, ma () Se c è ua relazioe di dipedeza fra due variabili, ovvero se il valore di ua variabile (dipedete)

Dettagli

Parte V La descrizione dei fenomeni attraverso la statistica

Parte V La descrizione dei fenomeni attraverso la statistica 64 Parte V La descrizioe dei feomei attraverso la statistica Dai capitoli presedeti è stato possibile verificare l importaza odale che il sistema iformativo detiee elle scelte di piaificazioe territoriale.

Dettagli

= Pertanto. Per la formula di Navier ( σ = ), gli sforzi normali σ più elevati nella sezione varranno: di compressione);

= Pertanto. Per la formula di Navier ( σ = ), gli sforzi normali σ più elevati nella sezione varranno: di compressione); La sezioe di trave di figura è soggetta ad u mometo flettete pari a 000 knmm e ed u azioe di taglio pari a 5 kn, etrambe ageti su u piao verticale passate per l asse s-s. Calcolare gli sforzi σ e τ massimi

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione. Appello del 5.02.2013 TEMA 1. f(x) = arcsin 1 2 log 2 x.

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione. Appello del 5.02.2013 TEMA 1. f(x) = arcsin 1 2 log 2 x. ANALISI MATEMATICA Area dell Igegeria dell Iformazioe Appello del 5.0.0 TEMA Esercizio Si cosideri la fuzioe f(x = arcsi log x. Determiare il domiio di f e discutere il sego. Discutere brevemete la cotiuità

Dettagli

Serie numeriche: esercizi svolti

Serie numeriche: esercizi svolti Serie umeriche: esercizi svolti Gli esercizi cotrassegati co il simbolo * presetao u grado di difficoltà maggiore. Esercizio. Dopo aver verificato la covergeza, calcolare la somma delle segueti serie:

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2014/15. Complementi di Probabilità e Statistica. Prova scritta del del 23-02-15

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2014/15. Complementi di Probabilità e Statistica. Prova scritta del del 23-02-15 Corso di Laurea Magistrale i Igegeria Iformatica A.A. 014/15 Complemeti di Probabilità e Statistica Prova scritta del del 3-0-15 Puteggi: 1. 3+3+4;. +3 ; 3. 1.5 5 ; 4. 1 + 1 + 1 + 1 + 3.5. Totale = 30.

Dettagli

Capitolo Decimo SERIE DI FUNZIONI

Capitolo Decimo SERIE DI FUNZIONI Capitolo Decimo SERIE DI FUNZIONI SUCCESSIONI DI FUNZIONI I cocetti di successioe e di serie possoo essere estesi i modo molto aturale al caso delle fuzioi DEFINIZIONE Sia E u sottoisieme di  e, per ogi

Dettagli

ESERCIZI SULLE SERIE

ESERCIZI SULLE SERIE ESERCIZI SULLE SERIE Studiare la atura delle segueti serie. ) cos 4 + ; ) + si ; ) + ()! 4) ( ) 5) ( ) + + 6) ( ) + + + 7) ( log ) 8) ( ) + 9) log! 0)! Studiare al variare di x i R la atura delle segueti

Dettagli

Terzo appello del. primo modulo. di ANALISI 18.07.2006

Terzo appello del. primo modulo. di ANALISI 18.07.2006 Terzo appello del primo modulo di ANALISI 18.7.26 1. Si voglioo ifilare su u filo delle perle distiguibili tra loro solo i base alla dimesioe: si hao a disposizioe perle gradi di diametro di 2 cetimetri

Dettagli

SERIE NUMERICHE Con l introduzione delle serie vogliamo estendere l operazione algebrica di somma ad un numero infinito di addendi.

SERIE NUMERICHE Con l introduzione delle serie vogliamo estendere l operazione algebrica di somma ad un numero infinito di addendi. Serie SERIE NUMERICHE Co l itroduzioe delle serie vogliamo estedere l operazioe algebrica di somma ad u umero ifiito di addedi. Def. Data la successioe {a }, defiiamo la successioe {s } poedo s = a k.

Dettagli

CAPITOLO SETTIMO GLI INDICI DI FORMA 1. INTRODUZIONE

CAPITOLO SETTIMO GLI INDICI DI FORMA 1. INTRODUZIONE CAPITOLO SETTIMO GLI INDICI DI FORMA SOMMARIO: 1. Itroduzioe. - 2. Asimmetria. - 3. Grafico a scatola (box plot). - 4. Curtosi. - Questioario. 1. INTRODUZIONE Dopo aver aalizzato gli idici di posizioe

Dettagli

1. I numeri naturali. 2. Confronto degli interi naturali. 3. Il sistema di numerazione decimale

1. I numeri naturali. 2. Confronto degli interi naturali. 3. Il sistema di numerazione decimale umeri aturali Scrivere il precedete e il successivo dei segueti umeri Milleciquecetoovatacique ottomilasettecetoottatuo Diecimilioisettecetoottatuomilaciquecetoveti Zero umiliardosettecetomilioiciquecetomila

Dettagli

Dispense di Analisi Matematica II

Dispense di Analisi Matematica II Dispese di Aalisi Matematica II Domeico Cadeloro (Prima Parte) Itroduzioe Queste dispese trattao la prima parte del corso di Aalisi Matematica II. Nel primo capitolo si discutoo gli itegrali geeralizzati

Dettagli

Libri T ablet 1284 47 971 62 1123 75 1047 69 921 103 874 113 889 136

Libri T ablet 1284 47 971 62 1123 75 1047 69 921 103 874 113 889 136 Esercitazioe 0 ESERCIZIO arco e Giulio hao due egozi i viale dei Giardii. arco vede libri, Giulio vede elettroica, tra cui tablet. arco e Giulio, avedo a disposizioe il umero di libri veduti ed il umero

Dettagli

UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE Dipartimento di Economia. Variabili Casuali. Giulio Palomba

UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE Dipartimento di Economia. Variabili Casuali. Giulio Palomba UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE Dipartimeto di Ecoomia Variabili Casuali Giulio Palomba Variabili casuali Idice Itroduzioe 5 Variabili casuali discrete 7. Variabile casuale degeere....................

Dettagli

q V C dipende solo dalla geometria dei piatti e ci dice quanta carica serve ad un dato condensatore per portarlo ad una DV fissata.

q V C dipende solo dalla geometria dei piatti e ci dice quanta carica serve ad un dato condensatore per portarlo ad una DV fissata. I codesatori codesatore è u dispositivo i grado di immagazziare eergia, sottoforma di eergia poteziale, i u campo elettrico Ogi volta che abbiamo a che fare co due coduttori di forma arbitraria detti piatti

Dettagli

Numeri reali. Funzioni e loro grafici

Numeri reali. Funzioni e loro grafici Argometo 1 Numeri reali. Fuzioi e loro grafici Parte A - Numeri reali Operazioi e ordiameto i R Idichiamo co R l isieme dei umeri reali, ossia l isieme di umeri che soo esprimibili i forma decimale, ad

Dettagli

1. LEGGE DI SNELL. β<α FIBRE OTTICHE. se n 2 >n 1. sin. quindi 1 se n 1 >n 2 β>α. Pag. - 1 -

1. LEGGE DI SNELL. β<α FIBRE OTTICHE. se n 2 >n 1. sin. quindi 1 se n 1 >n 2 β>α. Pag. - 1 - ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. Marcoi PONTEDERA Prof. Pierluigi D Amico - Apputi su FIBRE OTTICHE - Classi QUARTE LICEO TECNICO A.S. 005/006 - Pagia. 1 di 5 1. LEGGE DI SNELL FIBRE OTTICHE si

Dettagli

LA RADICE QUADRATA NELLA SCUOLA MEDIA E.BARONE

LA RADICE QUADRATA NELLA SCUOLA MEDIA E.BARONE LA RADICE QUADRATA NELLA SCUOLA MEDIA E.BARONE 1. Itroduzioe. La radice quadrata di solito e' itrodotta gia'ella.scuola media iferiore, quado i! cocetto di umero reale o e' stato acora dato e solitamete

Dettagli

Prof.ssa Paola Vicard

Prof.ssa Paola Vicard Statistica Computazioale Questa ota cosiste per la maggior parte ella traduzioe (co alcue modifiche e itegrazioi) da Descriptive statistics di J. Shalliker e C. Ricketts, 000, Uiversity of Plymouth Questa

Dettagli

Statistica di base. Luca Mari, versione 31.12.13

Statistica di base. Luca Mari, versione 31.12.13 Statistica di base Luca Mari, versioe 31.12.13 Coteuti Moda...1 Distribuzioi cumulate...2 Mediaa, quartili, percetili...3 Sigificatività empirica degli idici ordiali...3 Media...4 Acora sulla media...4

Dettagli

Intervalli di confidenza

Intervalli di confidenza Itervalli di cofideza Fracesco Lagoa Itroduzioe Questa dispesa riassume schematicamete i pricipali risultati discussi a lezioe sulla costruzioe di itervalli di cofideza. Itervalli di cofideza per la media

Dettagli

STATISTICA INFERENZIALE SCHEDA N. 2 INTERVALLI DI CONFIDENZA PER IL VALORE ATTESO E LA FREQUENZA

STATISTICA INFERENZIALE SCHEDA N. 2 INTERVALLI DI CONFIDENZA PER IL VALORE ATTESO E LA FREQUENZA Matematica e statistica: dai dati ai modelli alle scelte www.dima.uige/pls_statistica Resposabili scietifici M.P. Rogati e E. Sasso (Dipartimeto di Matematica Uiversità di Geova) STATISTICA INFERENZIALE

Dettagli

C a p i t o l o s e t t i m o. Trasmissione del calore per radiazione

C a p i t o l o s e t t i m o. Trasmissione del calore per radiazione C a p i t o l o s e t t i m o Trasmissioe del calore per radiazioe Problema. Si cosideri u corpo ero i uo spazio o assorbete le radiazioi elettromagetiche; se il corpo viee mateuto alla temperatura di

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI SCIENZE STATISTICHE CORSO DI LAUREA SPECIALIASTICA IN SCIENZE STATISTICHE, ECONOMICHE, FINANZIARIE E AZIENDALI TESI DI LAUREA IL METODO DELLE COPULE: ifereza,

Dettagli

Tutti i diritti di sfruttamento economico dell opera appartengono alla Esselibri S.p.A. (art. 64, D.Lgs. 10-2-2005, n. 30)

Tutti i diritti di sfruttamento economico dell opera appartengono alla Esselibri S.p.A. (art. 64, D.Lgs. 10-2-2005, n. 30) Copyright 2005 Esselibri S.p.A. Via F. Russo, 33/D 8023 Napoli Azieda co sistema qualità certificato ISO 400: 2003 Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzioe ache parziale e co qualsiasi mezzo

Dettagli

I numeri reali e la potenza del continuo. Raffaele SANTORO

I numeri reali e la potenza del continuo. Raffaele SANTORO Raffaele SANTORO I umeri reali e la poteza del cotiuo Vieste, Liceo Scietifico Statale Lorezo Fazzii, Ao scolastico 1977-78 (Riscrittura su computer di vecchi apputi maoscritti dati, dal 1977, a diverse

Dettagli

INTEGRAZIONE NUMERICA

INTEGRAZIONE NUMERICA INTEGRAZIONE NUMERICA ANALISI SPERIMENTALE DEGLI ERRORI Prof. Michele Impedovo 1. Itroduzioe Il lavoro seguete è stato svolto i ua quita classe di liceo scietifico tradizioale. Sia data ua fuzioe ƒ cotiua

Dettagli

Successioni. Capitolo 2. 2.1 Definizione

Successioni. Capitolo 2. 2.1 Definizione Capitolo 2 Successioi 2.1 Defiizioe Ua prima descrizioe, più ituitiva che rigorosa, di quel che itediamo per successioe cosiste i: Ua successioe è ua lista ordiata di oggetti, avete u primo ma o u ultimo

Dettagli

Elementi di Calcolo Combinatorio

Elementi di Calcolo Combinatorio Elemeti di Calcolo Combiatorio Alessadro De Gregorio Sapieza Uiversità di Roma alessadro.degregorio@uiroma1.it Idice 1 Premessa 1 2 Permutazioi 2 3 Disposizioi 3 4 Combiazioi 4 5 Il coefficiete multiomiale

Dettagli

Appunti per il corso di Metodi Algebrici

Appunti per il corso di Metodi Algebrici Apputi per il corso di Metodi Algebrici Erico Gregorio Ao accademico 2002 2003 gregorio@sci.uivr.it Dipartimeto di Iformatica Settore di Matematica Uiversità di Veroa CAPITOLO 1 Serie di poteze 1.1. Poliomi

Dettagli

Distribuzioni per unità

Distribuzioni per unità Questa ota cosiste per la maggior parte ella traduzioe (co alcue modifiche e itegrazioi) da Descriptive statistics di J. Shalliker e C. Ricketts, 000, Uiversity of Plymouth Questa ota si occupa dell illustrazioe

Dettagli

Soluzioni. Se l interallo avesse livello di confidenza 99%, al posto di 1,96 avremmo

Soluzioni. Se l interallo avesse livello di confidenza 99%, al posto di 1,96 avremmo Esercizio 1 Soluzioi 1. Ricordiamo che l ampiezza di u itervallo di cofideza è fuzioe della umerosità campioaria edellivellodicofideza. Aparità di tutto il resto, l ampiezza dimiuisce al crescere di eaumetaal

Dettagli

Teoria degli insiemi : alcuni problemi combinatorici.

Teoria degli insiemi : alcuni problemi combinatorici. Teoria degli isiemi : alcui problemi combiatorici. Il calcolo combiatorio prede i cosiderazioe degli isiemi fiiti particolari e e cota l ordie. Questo può dar luogo ad iteressati e utili applicazioi. Premettiamo

Dettagli

Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica

Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica ELT A-Z Docete: dott. F. Zucca Esercitazioe # 4 1 Distribuzioe Espoeziale Esercizio 1 Suppoiamo che la durata della vita di ogi membro di

Dettagli

Teorema 13. Se una sere converge assolutamente, allora converge:

Teorema 13. Se una sere converge assolutamente, allora converge: Apputi sul corso di Aalisi Matematica complemeti (a) - prof. B.Bacchelli Apputi 03: Riferimeti: R.Adams, Calcolo Differeziale.- Si cosiglia vivamete di fare gli esercizi del testo. Covergeza assoluta e

Dettagli

Angelo Negro. Teoria della Misura. Istituzioni di Analisi Superiore

Angelo Negro. Teoria della Misura. Istituzioni di Analisi Superiore gelo Negro Teoria della Misura Istituzioi di alisi Superiore a.a. 2000-2001 Prefazioe Questa breve moografia si propoe di presetare i modo piao e sitetico, ma co dimostrazioi rigorose e complete, i pricipali

Dettagli

CONCETTI BASE DI STATISTICA

CONCETTI BASE DI STATISTICA CONCETTI BASE DI STATISTICA DEFINIZIONI Probabilità U umero reale compreso tra 0 e, associato a u eveto casuale. Esso può essere correlato co la frequeza relativa o col grado di credibilità co cui u eveto

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile e Architettura Prova scritta di Analisi Matematica 1 del 6/02/2010. sin( x) log((1 + x 2 ) 1/2 ) = 1 3.

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile e Architettura Prova scritta di Analisi Matematica 1 del 6/02/2010. sin( x) log((1 + x 2 ) 1/2 ) = 1 3. Corsi di Laurea i Igegeria Edile e Architettura Prova scritta di Aalisi Matematica del 6// ) Mostrare che + si( ) cos () si( ) log(( + ) / ) = 3. Possibile soluzioe: Cosiderado dapprima il deomiatore otiamo

Dettagli

Serie numeriche e serie di potenze

Serie numeriche e serie di potenze Serie umeriche e serie di poteze Sommare u umero fiito di umeri reali è seza dubbio u operazioe che o può riservare molte sorprese Cosa succede però se e sommiamo u umero ifiito? Prima di dare delle defiizioi

Dettagli

Corso di laurea in Matematica Corso di Analisi Matematica 1-2 Dott.ssa Sandra Lucente 1 Funzioni potenza ed esponenziale.

Corso di laurea in Matematica Corso di Analisi Matematica 1-2 Dott.ssa Sandra Lucente 1 Funzioni potenza ed esponenziale. Corso di laurea i Matematica Corso di Aalisi Matematica -2 Dott.ssa Sadra Lucete Fuzioi poteza ed espoeziale. Teorema. Teorema di esisteza della radice -esima. Sia N. Per ogi a R + esiste uo ed u solo

Dettagli

Mole e Numero di Avogadro

Mole e Numero di Avogadro Mole e Numero di Avogadro La mole È ua uatità i grammi di ua sostaza che cotiee u umero preciso e be determiato di particelle (atomi o molecole) Numero di Avogadro Ua mole di ua sostaza cotiee u umero

Dettagli

BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA

BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Emilio Gagliardo Le fuzioi simmetriche semplici delle radici -esime primitive dell uità. Bollettio dell Uioe Matematica Italiaa, Serie 3, Vol. 8 (1953),.3, p. 269

Dettagli

Scelte finanziarie SCELTE FINANZIARIE

Scelte finanziarie SCELTE FINANZIARIE Scelte fiaziarie SCELE FINANZIARIE Spesso ella pratica si icotrao problemi decisioali i ambito fiaziario, per esempio come scegliere la più coveiete tra varie possibilità di ivestimeto, la meo oerosa tra

Dettagli

Limiti di successioni

Limiti di successioni Argometo 3s Limiti di successioi Ua successioe {a : N} è ua fuzioe defiita sull isieme N deiumeriaturaliavalori reali: essa verrà el seguito idicata più brevemeteco{a } a èdettotermie geerale della successioe

Dettagli