Magazine di approfondimento Aletti Certificate 2 febbraio 2015

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1 Magaze di approfondimento Aletti Certificate 2 febbraio 2015

2 PERFORMANCE DEGLI INDICI FTSE MIB (Valori al 30 gennaio Variazioni dal 23 gennaio al 30 gennaio 2015) DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore , , ,44 129,57 298,76 Var % sett -0,08% 0,42% -0,92% -4,52% -0,83% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 368,81 291, , , ,39 Var % sett 0,97% 0,40% -3,03% -2,77% 0,93% Settimana decisamente negativa quella appena trascorsa per i mercati azionari americani penalizzati ancora dalle certezze create dall andamento del prezzo del petrolio e con i listi che non hanno accolto modo particolarmente positivo il messaggio viato dal primo Fomc del La Fed ha fatti da una parte sottoleato la solidità della crescita economica negli Stati Uniti dichiarando comunque che sarà paziente nel suo percorso per aumentare i tassi e dall altra ha comunque evidenziato che le decisioni di politica monetaria dipenderanno dall evoluzione della situazione economica e per la prima volta ha evidenziato la sua attenzione verso gli sviluppi ternazionali. Mercati penalizzati anche dalla comunicazione dei dati relativi al Pil per il Q4 14 Us che hanno evidenziato una crescita del +2,6% t/t annualizzato dal precedente +5% e sotto le attese pari al +3% anche se i consumi hanno sorpreso al rialzo. Contua tanto la stagione di comunicazioni di dati trimestrali con il 45% delle compagnie appartenenti all S&P500 che hanno reso noti i risultati di bilancio. Al momento la sorpresa risulta positiva del +4,6% sul fronte degli utili e del +1,65 % sul fronte dei ricavi. La sorpresa escludendo i titoli fanziari risulta pari al +5,4% sul fronte degli utili. Il Dow Jones ha così archiviato la settimana scorsa con una performance negativa del -2,9%, S&P500-2,8% e Nasdaq Comp -2,6%. Il mese di gennaio si chiude così con il Dow Jones calo del -3,7%, S&P500-3,1% e Nasdaq Comp -2,1%. Settimana complessivamente debole per i mercati azionari europei che devono metabolizzare il recente annuncio da parte della Bce del nuovo piano di acquisto di assets fanziari e che stanno valutando vece le conseguenze che potrebbe avere per Eurozona la recente vittoria alle elezioni politiche Grecia della sistra radicale di Syriza che ha nei suoi programmi la regoziazione dei patti tra Atene e la trojka per il salvataggio del paese ellenico. Intanto alcuni dati macroeconomici comunicati la scorsa settimana alimentano prospettive positive per l economia europea con l dice Ifo tedesco che a gennaio ha registrato un lieve cremento a 106,7 punti e il Pil spagnolo per il quarto trimestre che ha registrato secondo il dato prelimare nel quarto trimestre un aumento del +0,7% t/t. Lo Stoxx600 ha così archiviato la scorsa settimana con un ribasso dello 0,9%, Eurostoxx -0,6%, Eurostoxx50-0,9%. Tra i sgoli paesi il Dax ha registrato un rialzo del +0,4%, Ftse100-1,2%, Cac -0,8% e riesce a risalire anche lo Smi progresso del +2,7%. L Ibex spagnolo ha archiviato la settimana con un ribasso del -1,7% con il rendimento del Bonos a 10 anni che è aumentato di 4,8bps e lo spread rispetto al bund di pari durata aumento di +10,78bps. Per quanto riguarda gli altri paesi periferici il listo del Portogallo ha registrato una ribasso del -2,9%, Grecia -14% e Irlanda -1,9%. Il FtseMib ha registrato nella settimana scorsa una performance praticamente variata -0,08% con Il rendimento del Btp a 10 anni che è aumentata di +6,7bps all 1.59% dalla settimana precedente e con lo spread rispetto al bund di pari durata a 129,2bps aumento di +12,3bps.

3 IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 30 gennaio Variazioni dal 23 gennaio al 30 gennaio 2015) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,1291 1,0392 0, ,65 8,7523 Var % sett 0,78% 5,40% 0,25% 0,53% 0,77% La vittoria del partito di estrema sistra Syriza alle elezioni greche del 25 gennaio, peraltro scontata sulla base dei sondaggi, non ha scosso più di tanto i mercati fanziari che, dopo qualche nota di turbolenza piuttosto effimera, hanno trapreso un evoluzione complessivamente tranquillizzante che ha di fatto domato l tera settimana appena conclusa. I mercati valutari hanno qudi complessivamente visto l euro assestarsi su quote un poco superiori a quelle con cui si era chiusa la precedente settimana, evidente segnale di una condizione di relativa distensione degli vestitori. Così, dopo essere scivolato so ad un mimo di 1,11 contro dollaro nella seduta di lunedì, l euro è velocemente cresciuto so a raggiungere massimi settimanali anche sopra 1,14, per poi muoversi lateralmente con oscillazioni centrate su 1,13 per la restante parte della settimana. E evidente che permane una condizione di debolezza di fondo riconducibile al differente tono congiunturale ed al divergente orientamento delle politiche monetarie tra Stati Uniti ed Eurozona, ma tanto le damiche valutarie si sono dipanate modo ordato, senza i sussulti che si temeva derivassero da un esito elettorale dirompente come quello greco. L assetto della policy della Fed, tanto, è rimasto variato, con la conferma del costo del denaro al mimo assoluto, nel range 0-0,25%, ma la banca centrale ha migliorato il giudizio sulle condizioni dell economia USA. Per quanto riguarda l flazione, fe, la flessione è stata ritenuta temporanea, imputabile pressoché tegralmente all andamento delle quotazioni energetiche, mentre ne viene ribadita la prospettiva di convergenza verso il 2% nel medio terme. Euro-Sterla Euro-Yen Euro-Dollaro 0,0% 0,2% 0,4% 0,6% 0,8% 1,0%

4 IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 30 gennaio Variazioni dal 23 gennaio al 30 gennaio 2015) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp 0,36 4 0,78 7 1,59 7 2,63-5 Bund -0, ,05-3 0,30-6 0,95-12 T-Bond 0,45-4 1, , ,22-15 Gilt 0,35 2 0,88-6 1, ,04-11 JGB 0,01 2 0,05 3 0,28 4 1,28 7 Nel comunicato stampa della riunione che si è conclusa mercoledì, la Fed ha contuato a evidenziare il buono stato di salute dell economia americana, con il mercato del lavoro che ha mostrato ulteriori segnali di miglioramento e i consumi che stanno beneficiando del calo dei prezzi energetici. Dall altro lato l flazione si è allontanata dal target di medio-terme traata al ribasso dal calo del petrolio, senza però avere effetti sulle attese. In questo contesto il comitato di politica monetaria ha ritenuto appropriato mantenere l attuale assetto accomodante che permetterà all economia di espandersi, anche se a tassi moderati, e al mercato del lavoro di progredire ulteriormente. Dall altro lato le attese sono per un ulteriore decelerazione del tasso di flazione guidato dalla componente energetica, che però dovrebbe essere transitoria, con il tasso che dovrebbe tornare prossimo al target nel medio terme. Nei prossimi mesi l evoluzione della politica monetaria terrà considerazione un set di formazione legato al doppio mandato della Fed, di massimo impiego e stabilità dei prezzi. Saranno qudi valutati: misure delle condizioni del mercato del lavoro, dicatori di flazione e attese nel medio terme, notizie sugli sviluppi fanziari e ternazionali, mettendo qudi l accento su come la Fed stia tenendo considerazione il fatto che il rallentamento globale possa fluire sulla crescita USA. Le attese attuali sono per una normalizzazione della stance di politica monetaria non prima di giugno (contua ad essere usato il terme paziente ), specificando che anche se gli dicatori di impiego e flazione dovessero essere prossimi ai livelli consistenti col raggiungimento del doppio mandato, le condizioni economiche potrebbero richiedere che per qualche tempo questi rimangano sotto i livelli che la Commissione giudica normali nel lungo periodo. 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni

5 MACROECONOMIA L dice Ifo tedesco, che misura la fiducia delle imprese operanti nei settori della manifattura, del commercio e dell edilizia sulla situazione corrente e dei sei mesi successivi, a gennaio è salito per terzo mese di fila, dopo essere sceso terrottamente dallo scorso aprile, arrivando a 106,7 punti dai 105,5 di dicembre. Le aziende tervistate contuano a mostrare ottimismo riguardo al clima economico, grazie soprattutto al calo del prezzo del petrolio, che si traduce mori costi dell energia e maggiore reddito disponibile da spendere nell acquisto di altri beni, e alle nuove misure di stimolo messe campo dalla BCE, che contribuiranno a mantenere la valuta debole a vantaggio delle esportazioni. La componente che si riferisce alla situazione corrente ha registrato un cremento a 111,7 punti. Le imprese hanno oltre espresso delle valutazioni più positive riguardo al clima economico dei prossimi mesi, con l dicatore riferito alle aspettative che è balzato a 102,0 punti dai precedenti 101,1 (rivisti al rialzo a 101.3), anche se gli analisti si attendevano un aumento fo a 102,5 punti. I dati pubblicati sono perfettamente lea con l dage ZEW effettuata tra gli vestitori, anch essa aumento per il terzo mese consecutivo a gennaio dopo il mimo toccato ad ottobre. Approfondendo l analisi, il settore che ha riportato l cremento maggiore è quello del commercio al dettaglio; misura more hanno registrato un miglioramento anche il commercio all grosso e il manifatturiero. Sono vece peggiorati i giudizi espressi dalle imprese operanti nel settore edile. L dice dei prezzi al consumo tedesco ha sorpreso negativamente con una variazione negativa per gennaio dell 1,0% m/m, dopo il dato flat del mese precedente. La variazione dell dice calcolato con la metodologia armonizzata a livello europeo è stata di -1,3% m/m calo da 0,1% m/m e -0,5% a/a da 0,1% a/a di dicembre. Si tratta della prima volta dal 2009 che si registra un dato di flazione negativo, culme di una strga di rallentamenti che ha caratterizzato il 2014 e ha spto la BCE, dopo una serie di misure convenzionali, ad traprendere un programma di acquisti di asset, dapprima focalizzato solo su ABS e Covered bond, e, dall izio di quest anno, comprendente anche titoli governativi e sovranazionali denomati euro. Per quanto riguarda Eurozona, secondo la stima prelimare pubblicata venerdì scorso il tasso di flazione a gennaio ha subito, per il terzo mese consecutivo, una flessione su base tendenziale, la che lo ha portato dal -0,2% di dicembre al - 0,6%, valore che non si registrava dal Il CPI contua a subire l effetto della brusca frenata del prezzo del petrolio: la componente energetica, fatti, è risultata calo del -8,9% a/a, dopo il -6,3% registrato il mese precedente. Inoltre gli alimentari, che risultavano crescita dello 0,5% a/a nei mesi di ottobre e novembre e flat a dicembre, hanno iziato a contrarsi del -0,1% a/a. Anche il dato core, ovvero al netto delle componenti più volatili alimentare ed energetica, è leggermente sceso da 0,7% a/a a 0,6%, sui livelli mimi mai registrati, per effetto del rallentamento della crescita dei prezzi sia dei servizi che dei beni dustriali. EUROPA

6 Negli ultimi tre mesi del 2014, il reddito prodotto dall economia statunitense è cresciuto del 2,6% termi congiunturali, un passo ancora considerevole, ma pari a circa la metà rispetto a quello sperimentato nel trimestre precedente (5,0%, ritmo massimo dal 2003); la rilevazione è debolmente feriore alle aspettative del mercato, che puntava ad un cremento del 3,0%. Su base annua, il tasso di crescita dell economia si è aggiustato al 2,5%, lieve flessione per due decimi. Nella media del 2014, il prodotto USA è aumentato del 2,4%, accelerazione rispetto alla crescita del 2,2% con cui si era chiuso il 2013: si tratta del massimo tasso di espansione sull arco dell ultimo ququennio. Il reddito è stato traato misura determante dalla poderosa espansione dei consumi privati, che hanno generato un eccezionale contributo positivo pari al 2,9%, culme di una traiettoria di terrotta accelerazione sperimentata nel corso di tutto il Il raffreddamento degli vestimenti, il cui contributo ha rallentato per il terzo trimestre consecutivo so al modesto 0,4% corrente, il rallentamento dei consumi pubblici ed un apporto nuovamente negativo da parte del canale estero (contributo pari a -1%) per l elevato assorbimento di beni importati, hanno vece frenato sensibilmente il ritmo dell espansione. La damica dei consumi delle famiglie ha generato il massimo contributo alla crescita del prodotto degli ultimi nove anni; al contrario, il contributo del commercio estero che ha sottratto un punto pieno al PIL - è il terzo peggiore nell ultimo decennio. Le due statistiche sono facce della stessa medaglia, riflettendo il forte tenore della domanda terna, parte della quale si è rivolta verso beni di importazione, che il vigoroso apprezzamento del dollaro ha tra l altro reso più convenienti. STATI UNITI

7 2-feb 02:35 JN Markit/JMMA PMI manifatturiero Jan F -- 52,1 2-feb 02:45 CH HSBC PMI manifatturiero Ca Jan F 49,8 49,8 2-feb 09:45 IT Markit/ADACI PMI manifatturiero Italia Jan 48,8 48,4 2-feb 10:00 EC Markit PMI manifatturiero Eurozona Jan F feb 14:30 US Spesa personale Dec -0,20% 0,60% 2-feb 14:30 US Deflatore PCE a/a Dec 1,30% 1,40% 2-feb 16:00 US ISM Manifattura Jan 54,7 55,1 3-feb 04:30 AU RBA Tasso cash target 03-feb 2,50% 2,50% 3-feb 06:30 IN RBI Tasso riacquisto 03-feb 7,75% 7,75% 3-feb 10:30 UK Markit/CIPS PMI Composto UK Jan 57 57,6 3-feb 11:00 IT CPI NIC cl. tabacco m/m Jan P -0,20% 0,00% 3-feb 16:00 US Ordi di fabbrica Dec -2,00% -0,70% Markit/JMMA PMI Composto 02:35 JN Jan 4-feb Giappone -- 51,9 4-feb 02:45 CH HSBC PMI Composto Ca Jan -- 51,4 4-feb 09:45 IT Markit/ADACI PMI Composto Italia Jan 50,1 49,4 4-feb 09:50 FR Markit PMI Composto Francia Jan F 49,5 49,5 4-feb 09:55 GE Markit/BME PMI Composto Germania Jan F 52,6 52,6 4-feb 10:00 EC Markit PMI Servizi Eurozona Jan F 52,3 52,3 4-feb 10:00 EC Markit PMI Composto Eurozona Jan F 52,2 52,2 4-feb 10:30 UK Markit/CIPS PMI Composto UK Jan 55,5 55,2 4-feb 11:00 EC Vendite al dettaglio m/m Dec 0,00% 0,60% 4-feb 16:00 US ISM Composto non manif Jan 56,5 56,5 5-feb 08:00 GE Ordi di fabbrica m/m Dec 1,50% -2,40% 5-feb 10:00 EC ECB Publishes Economic Bullet 5-feb 13:00 UK Tasso bancario Banca d'inghilterra 05-feb 0,50% 0,50% 5-feb 14:30 US Produttività non agricola 4Q P 0,90% 2,30% 5-feb 14:30 US Costo unità lavoro 4Q P 1,00% -1,00% 5-feb 14:30 US Bilancia comm Dec -$38.0B -$39.0B 6-feb 08:00 GE Prod dustriale DESTAG m/m Dec 0,40% -0,10% 6-feb 14:30 US Vzne salari non agricoli Jan 233K 252K 6-feb 14:30 US Disoccupazione Jan 5,50% 5,60% 6-feb 14:30 US Salario medio orario m/m Jan 0,30% -0,20% F P S fale prelimare seconda stima La presente pubblicazione è predisposta da Banca Aletti & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire formazioni sull andamento dei mercati fanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all vestimento. Le formazioni riportate sono di pubblico domio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né l aggiornamento. pubblicazione è Tutte predisposta le formazioni da Banca riportate Aletti & sono C. S.p.A. date (Banca buona Aletti) fede, al sulla solo scopo base dei di fornire dati disponibili, formazioni e sono sull andamento suscettibili di dei variazioni, mercati fanziari anche senza e non preavviso, costituisce offerta qualunque o raccomandazione momento dopo all vestimento. la pubblicazione. Le formazioni Pertanto, Banca riportate Aletti sono non di assume pubblico alcuna domio responsabilità e sono considerate per le formazioni attendibili ma contenute Banca Aletti nella non presente è grado pubblicazione di assicurarne e per l esattezza ogni e la eventuale completezza danno derivante né l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte Chiunque le formazioni tenda riportate effettuare sono operazioni date buona d vestimento fede, sulla dovrà, base dei via dati prelimare, disponibili, acquisire e sono suscettibili tutte le formazioni di variazioni, e anche i dati necessari senza preavviso, per valutare qualunque modo corretto momento il rischio dopo la relativo pubblicazione. e l adeguatezza Pertanto, relazione Banca Aletti ai propri non assume obiettivi alcuna d vestimento, responsabilità alla propensione per le formazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente materia d vestimenti pubblicazione e alla per ogni propria eventuale situazione danno fanziaria. derivante La decisione dal loro utilizzo. di effettuare Chiunque qualunque tenda operazione effettuare fanziaria operazioni è d vestimento a rischio esclusivo dovrà, dei destatari via prelimare, della acquisire presente pubblicazione. tutte le formazioni Banca e Aletti i dati non necessari può per essere valutare considerata modo responsabile corretto ad il rischio alcun titolo relativo per e le l adeguatezza formazioni contenute relazione nella ai propri presente obiettivi pubblicazione. d vestimento, alla propensione al rischio, all esperienza materia d vestimenti e alla propria situazione fanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione fanziaria è a rischio esclusivo dei destatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le formazioni contenute nella presente pubblicazione.