Sviluppi di Taylor e applicazioni
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- Raffaele Cavaliere
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1 Sviluppi di Taylor e applicazioni Somma di sviluppi Prodotto di sviluppi Quoziente di sviluppi Sviluppo di una funzione composta Calcolo di ordini di infinitesimo e di parti principali Comportamento locale Studio della natura di un punto critico Ricerca dei punti di flesso Politecnico di Torino 1
2 Somma algebrica di sviluppi Per semplicità, supporremo Siano e x 0 =0 f(x) =a 0 + a 1 x a n x n + o(x n ) = p n (x)+o(x n ), g(x) =b 0 + b 1 x b n x n + o(x n ) = q n (x)+o(x n ), x 0 x 0 gli sviluppi di Maclaurin di due funzioni f e g in Politecnico di Torino 2
3 Somma algebrica di sviluppi f(x) =p n (x)+o(x n ), g(x) =q n (x)+o(x n ), x 0 Allora f(x) ± g(x) = p n (x)+o(x n ) ± q n (x)+o(x n ) = p n (x) ± q n (x) + o(x n ) ± o(x n ) = p n (x) ± q n (x)+o(x n ), x 0 5 Somma algebrica di sviluppi f(x) =p n (x)+o(x n ), Allora g(x) =q n (x)+o(x n ), x 0 f(x) ± g(x) =p n (x) ± q n (x)+o(x n ), x 0 Dunque lo sviluppo di una somma algebrica di funzioni è la somma algebrica degli sviluppi Politecnico di Torino 3
4 Esempio 1 Calcoliamo gli sviluppi di Maclaurin delle funzioni seno e coseno iperbolico Abbiamo e x =1+x + x2 2 x e, cambiando in x2n (2n +2)! + o(x2n+2 ) x, e x =1 x + x x2n+2 (2n +2)! + o(x2n+2 ) 7 Esempio 1 Dunque sinh x = 1 2 (ex e x ) = x + x3 3! + x5 5! x2n+1 (2n +1)! + o(x2n+2 ) Politecnico di Torino 4
5 Esempio 1 Dunque cosh x = 1 2 (ex +e x ) =1+ x2 2 + x4 4! x2n (2n)! + o(x2n+1 ) 9 Esempio 2 Determinare l ordine di infinitesimo e la parte principale per x 0 della funzione f(x) =e 3x 3 1+9x Politecnico di Torino 5
6 Esempio 2 e 3x =1+3x + o(x) =1+3x x2 + o(x 2 ), 3 1+9x = =1+3x + 9x + o(x) 1 3 ( 1 3 1) 2 x 0 81x 2 + o(x 2 ) =1+3x 9x 2 + o(x 2 ), x 0 11 Esempio 2 quindi f(x) =1+3x + o(x) 1 3x + o(x) =o(x) =1+3x x2 + o(x 2 ) 1 3x +9x 2 + o(x 2 ) = 27 2 x2 + o(x 2 ), x Politecnico di Torino 6
7 Esempio 2 e dunque α =2 e p(x) = 27 2 x Politecnico di Torino 7
8 Prodotto di sviluppi Siano, per x 0 f(x) =p n (x)+o(x n ) e g(x) =q n (x)+o(x n ) 15 Prodotto di sviluppi f(x)g(x) = p n (x)+o(x n ) q n (x)+o(x n ) = p n (x)q n (x)+p n (x)o(x n ) + q n (x)o(x n )+o(x n )o(x n ) = p n (x)q n (x)+o(x n )+o(x n )+o(x 2n ) = p n (x)q n (x)+o(x n ) = r n (x)+o(x n ), x Politecnico di Torino 8
9 Prodotto di sviluppi f(x)g(x) = r n (x)+o(x n ), x 0 dove di x r n (x) di esponente contiene tutte e sole le potenze n 17 Esempio Determinare lo sviluppo di Maclaurin al secondo ordine della funzione f(x) =e 3x 3 1+9x e 3x =1+3x x2 + o(x 2 ), x x =1+3x 9x 2 + o(x 2 ), x Politecnico di Torino 9
10 Esempio Quindi f(x) =e 3x 3 1+9x = 1+3x x2 + o(x 2 ) 1+3x 9x 2 + o(x 2 ) =1+3x 9x 2 +3x +9x 2 27x x x x4 + o(x 2 ) =1+6x x2 + o(x 2 ), x Politecnico di Torino 10
11 Posto cerchiamo lo sviluppo di Quoziente di sviluppi Siano, per x 0 f(x) =p n (x)+o(x n ) e g(x) =q n (x)+o(x n ), con g(0) 6= 0 con r n (x) = h(x) = f(x) g(x) h(x) =r n (x)+o(x n ), nx c k x k k=0 21 Quoziente di sviluppi Siano, per x 0 f(x) =p n (x)+o(x n ) e g(x) =q n (x)+o(x n ), con g(0) 6= 0 Dovrà essere e dunque h(x)g(x) =f(x) r n (x)q n (x)+o(x n )=p n (x)+o(x n ) Politecnico di Torino 11
12 Esempio Calcoliamo lo sviluppo di Maclaurin al quarto ordine di Nota: la funzione è dispari, quindi il polinomio di grado 4 h(x) =tanx coincide con quello di grado 3 23 Esempio dividendo x x3 6 + o(x3 ) x x3 2 + o(x3 ) x o(x3 ) x o(x3 ) o(x 3 ) 1 x2 2 + o(x3 ) x + x3 3 + o(x3 ) Politecnico di Torino 12
13 Esempio Dunque tan x = x + x3 3 + o(x3 )=x + x3 3 + o(x4 ) Politecnico di Torino 13
14 Sviluppo di una funzione composta Siano f(x) =a 1 x a n x n + o(x n ), x 0 e g(y) =b 0 + b 1 y b n y n + o(y n ), y 0 Osserviamo che o(y n )=y n o(1) con lim y 0 o(1) = 0 27 Dunque, per Sviluppo di una funzione composta x 0, 2 h(x) =g(f(x)) = b 0 + b 1 f(x)+b 2 f(x) +... n no(1)... + b n f(x) + f(x) Ma f(x) n = a n 1 x n + o(x n ), e dunque f(x) no(1) = o(x n ), x Politecnico di Torino 14
15 Sviluppo di una funzione composta Sviluppando le potenze rispetto ad fino all ordine si perviene allo sviluppo di x n, g(f(x)) f(x) k (1 k n) 29 Esempio 1 Calcoliamo lo sviluppo di Maclaurin al terzo ordine di cos x 1 h(x) =e f(x) =cosx 1 = 1 2 x2 + o(x 3 ), x 0 g(y) =e y =1+y y y3 + o(y 3 ), y Politecnico di Torino 15
16 Esempio 1 Calcoliamo lo sviluppo di Maclaurin al terzo ordine di cos x 1 h(x) =e h(x) = x2 + o(x 3 ) x2 + o(x 3 ) 2 2 x2 + o(x 3 ) o(x 3 ) =1 1 2 x x x6 + o(x 3 ) 31 Esempio 1 Calcoliamo lo sviluppo di Maclaurin al terzo ordine di cos x 1 h(x) =e h(x) =1 1 2 x x x6 + o(x 3 ) =1 1 2 x2 + o(x 3 ), x Politecnico di Torino 16
17 Esempio 2 Calcoliamo lo sviluppo di Maclaurin al secondo ordine di Osserviamo che h(x) =e 1+x x =1+ 2 x + 2 ( 1 2 1) 2 = x 1 8 x2 + o(x 2 ) x 2 + o(x 2 ) non è infinitesima per x 0 33 Esempio 2 Calcoliamo lo sviluppo di Maclaurin al secondo ordine di h(x) =e 1+x h(x) =e x 1 8 x2 +o(x 2) =e e 1 2 x 1 8 x2 +o(x 2 ) con f(x) = 1 2 x 1 8 x2 + o(x 2 ) infinitesima per x Politecnico di Torino 17
18 Esempio 2 Calcoliamo lo sviluppo di Maclaurin al secondo ordine di Quindi h(x) =e 1+x h(x) =e e 1 2 x 1 8 x2 +o(x 2 ) =e x 1 8 x2 + o(x 2 ) x 1 8 x2 + o(x 2 ) 2 + o(x 2 ) 35 Esempio 2 Calcoliamo lo sviluppo di Maclaurin al secondo ordine di Quindi h(x) =e 1+x h(x) =e e 1 2 x 1 8 x2 +o(x 2 ) =e x 1 8 x x2 + o(x 2 ) =e+ e 2 x + o(x2 ), x Politecnico di Torino 18
19 Ordini di infinitesimo e parti principali Sia f(x) =a 0 + a 1 (x x 0 ) a n (x x 0 ) n + o((x x 0 ) n ) lo sviluppo di Taylor di ordine di in un punto x 0 Se per un intero m tale che 1 m n si ha a 0 = a 1 =... = a m 1 =0, ma a m 6=0 allora f(x) =a m (x x 0 ) m + o((x x 0 ) m ), x x 0 n f Politecnico di Torino 19
20 Ordini di infinitesimo e parti principali f(x), x 0, Dunque in un intorno di si comporterà come p(x) =a m (x x 0 ) m che è la sua parte principale rispetto all infinitesimo campione f(x) e è un infinitesimo di ordine rispetto a tale infinitesimo campione ϕ(x) =x x 0 m 39 Esempio Calcoliamo l ordine di infinitesimo e la parte principale per x 0 della funzione f(x) =sinx x cos x 1 3 x Politecnico di Torino 20
21 Esempio f(x) =sinx x cos x 1 3 x3 Si ha f(x) =x 1 6 x ! x5 + o(x 5 ) x x ! x4 + o(x 5 ) 1 3 x3 = x 1 6 x x5 x x x5 1 3 x3 + o(x 5 ) 41 Esempio f(x) =sinx x cos x 1 3 x3 Si ha f(x) = x 1 6 x x5 x x x5 1 3 x3 + o(x 5 ) = x 5 + o(x 5 ) = 1 30 x5 + o(x 5 ) Politecnico di Torino 21
22 Esempio Dunque α =5 e p(x) = 1 30 x Politecnico di Torino 22
23 Comportamento locale Sia f(x) =a 0 + a 1 (x x 0 )+a 2 (x x 0 ) 2 +o((x x 0 ) 2 ), x x 0 45 Comportamento locale Sia, per x x 0, f(x) =a 0 + a 1 (x x 0 )+a 2 (x x 0 ) 2 +o((x x 0 ) 2 ) allora f(x 0 )=a 0 f 0 (x 0 )=a 1 f 00 (x 0 )=2a Politecnico di Torino 23
24 Comportamento locale Se f, f 0,f 00 sono continue in un intorno di x 0 e a 0, a 1,a 2 sono 6=0allora, per il Teorema di permanenza del segno, i segni di a 0, a 1 e a 2 coincidono con i segni di in tutto un intorno di x 0 f(x), f 0 (x), f 00 (x) Ciò permette di conoscere la monotonia e la convessità di f in tale intorno 47 Esempio Supponiamo di sapere che una funzione f(x) soddisfa, per x 2, f(x) =2 3(x 2) + (x 2) 2 + o((x 2) 2 ) Allora f(2) = 2, f 0 (2) = 3, f 00 (2) 2 =1 e quindi f(2) = 2, f 0 (2) = 3, f 00 (2) = Politecnico di Torino 24
25 Esempio Supponiamo di sapere che una funzione f(x) soddisfa, per x 2, f(x) =2 3(x 2) + (x 2) 2 + o((x 2) 2 ) Abbiamo f(2) > 0, f 0 (2) < 0 Dunque, in un intorno di e x 0 =2, f f 00 (2) > 0 sarà strettamente positiva, strettamente decrescente e strettamente convessa Politecnico di Torino 25
26 Teorema f n (n 2) x 0 Sia derivabile volte in con f 0 (x 0 )= = f (m 1) (x 0 )=0, f (m) (x 0 ) 6= 0 per un certo m tale che 2 m n 51 Teorema Se m è pari e f (m) (x 0 ) < 0 x 0 è un punto di massimo locale f (m) (x 0 ) > 0 x 0 è un punto di minimo locale Politecnico di Torino 26
27 Teorema Se x 0 m è dispari è un punto di flesso a tangente orizzontale 53 Dimostrazione Confrontiamo f(x) e f(x 0 ) in un intorno di x Politecnico di Torino 27
28 Dimostrazione f(x) f(x 0 )=f 0 (x 0 )(x x 0 )+ + f (m) (x 0 ) (x x 0 ) m + o((x x 0 ) m ) m! = f (m) (x 0 ) (x x 0 ) m + o((x x 0 ) m ) m! =(x x 0 ) m f (m) (x 0 ) m! + o(1), x x 0 55 Dimostrazione In un intorno di x 0 il termine racchiuso tra parentesi quadre avrà lo stesso segno di Dunque il segno di determinato dai segni di f (m) (x 0 ) f(x) f(x 0 ) sarà f (m) (x 0 )e(x x 0 ) m Esaminando i vari casi possibili, si giunge alla tesi Politecnico di Torino 28
29 Supponiamo che in un intorno di Deduciamo che mentre x 0 =2 Pertanto, x 0 è un punto massimo relativo di Esempio 1 si abbia f(x) =2 25(x 2) 4 +20(x 2) 5 + o (x 2) 5 f 0 (2) = f 00 (2) = f 000 (2) = 0, f (4) (2) = 25 4! < 0 f 57 Supponiamo che in un intorno di Esempio 2 abbia f(x) = (x +1) 5 35(x +1) 7 + o (x +1) 7 Deduciamo che mentre x 0 = 1 f 0 ( 1) = f 00 ( 1) = f 000 ( 1) = f (4) ( 1) = 0, f (5) ( 1) = 20 5! > 0 Pertanto, x 0 è un punto di flesso a tangente orizzontale per f si Politecnico di Torino 29
30 Teorema Sia f derivabile n volte (n 3) in x 0 con f 00 (x f (m) 0 )= = f (m 1) (x 0 )=0, (x 0 ) 6= 0 per un certo m tale che 3 m n Politecnico di Torino 30
31 Teorema Se m è dispari x 0 è un punto di flesso m x 0 f Se è pari non è un punto di flesso per 61 Dimostrazione Come nel teorema precedente, posto t(x) =f(x 0 )+f 0 (x 0 )(x x 0 ), f(x) t(x) =(x x 0 ) m f (m) (x 0 ) m! si ha + o(1) Il risultato segue allora dalla discussione dei segni dei termini a secondo membro Politecnico di Torino 31
32 Esempio Supponiamo che in un intorno di x 0 =4si abbia f(x) = 1+4(x 4) 70(x 4) 5 + o (x 4) 5 Deduciamo che mentre Concludiamo che per f f 00 (4) = f 000 (4) = f (4) (4) = 0, f (5) (4) = 70 5! < 0 x 0 =4 è un punto di flesso Politecnico di Torino 32
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