Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1

Documenti analoghi
Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1

Nozioni elementari di calcolo differenziale e integrale

Equazioni della fisica matematica

E sem pi di E serci zi e Qui z d E sam e

è definito in tutto il dielettrico e dipende dalla sola carica libera

Studio del comportamento. Esercitazione 02

POTENZIALE ELETTRICO. La situazione è schematizzata nella figura seguente:

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

DERIVATE DIREZIONALI ITERATE

Nome..Cognome. classe 5D 9 Febbraio VERIFICA di FISICA

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

= x + x 0 2x 0 per x x 0,

Nome, Cognome: punti totali possibili, 50 punti corrispondono alla nota massima.

Interazione tra i modelli quasi stazionari: il risuonatore

Applicazioni chimiche dell integrazione sistemi di equazioni differenziali

Meccanica Applicata Alle Macchine. Elementi di Meccanica Teorica ed Applicata

I principi di conservazione

Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 15 Luglio 2013

Carbonio C Idrogeno H 2 Zolfo S Acqua H 2 O Azoto N 2 Ceneri (ASH ) A. Potere calorifico inferiore H i kj/kg 85 11,2 1 0,2 2,5 0,

8. Muri di sostegno e NTC 2008

Controlli Automatici

Fisica II. 14 Esercitazioni

Lezione XII Analisi Formale

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica

12. Teoria qualitativa

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 22 gennaio 2019 SOLUZIONI

Sistemi di equazioni dierenziali ordinarie

Fondamenti di Informatica B. Fondamenti di Informatica B. Riepilogo teorico. I passi del progetto. Progetto di circuiti sequenziali. Esercitazione n.

Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali del primo ordine semilineari

ESERCIZIO n.9. B 7cm H 3cm. b 3cm d 1cm. c 2cm. d d d

Conversione AD e DA. Fig Interfacce AD e DA fra sistema analogico e digitale.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica

CINEMATICA DEI CAMPI FLUIDI ED EQUAZIONI DI CONSERVAZIONE

ε = ε = x TFA A048. Matematica applicata Incontro del 16 aprile 2014, ore 17-19

METODI MATEMATICI PER LA FISICA

Laboratorio di Elettrotecnica Reti del secondo ordine. Autore: Dino Ghilardi

Teoria dei Sistemi Dinamici

Esercizi S A 2.0 S B. =0.2; Metodo B: S B ii)

Syllabus di equazioni differenziali a derivate parziali

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.8

f(x) f(x 0 ) = m R ; (1.1) lim f(x) f(x 0 ) m(x x 0 ) lim (x x 0 ) f (n) (x 0 )

Esercizi proposti di Fondamenti di Automatica - Parte 2

1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA

1 EQUAZIONI DI MAXWELL

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.6

Derivate delle funzioni reali

Progetto di compensatori in cascata

Controlli Automatici

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale II Prova in itinere di Fisica Sperimentale A+B 3 Luglio 2007

Analisi vettoriale. Gradiente di una funzione

11. Equazioni quasilineari del primo ordine

IL TRASPORTO DEGLI INQUINANTI

NOME: COGNOME: MATRICOLA:

S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici. Esercizi svolti di Campi elettromagnetici - Anno 2012

B. C. D. A B C. d 2. d 1 B. C. 4. Il campo elettrico nella Regione II ha modulo A. 0 A Il campo elettrico nella Regione III è un vettore

Note su alcuni concetti di base dell elettromagnetismo

6. Applicazione di curve di probabilità pluviometrica in ambito di verifica.

= R. 4πε 0. R contiene valori costanti che descrivono caratteristiche fisiche(il dielettrico ε

4. SUPPORTI. 4.1 Cuscinetti volventi

Analisi Matematica 1, parte B Laurea in Matematica

PROVA SCRITTA DI FISICA GENERALE II (FISICI) 17/6/1996

Esame Scritto Fisica Generale T-B

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 2: Grandezze fotometriche fondamentali 2. Ing. Oreste Boccia

ESERCITAZIONE DELL 11 DICEMBRE 2008 SOLUZIONI Corso di Matematica I per Geologia. dx dx dx sin x = (sin x)2 + (cos x) 2. (1)

METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2005/2006 Prof. C. Presilla. Prova in itinere 2 marzo 2006

90 0 L F s (Lavoro motore- lavoro positivo) n n

Esercitazione N. 6. n 3

ESPERIENZE DI DIFFRAZIONE CON IL LASER

Esercizio 1: Esercizio 2:

Dinamica dei Sistemi Multicorpo Esempi di reti elettriche

Complementi di Analisi Matematica e Statistica 04/07/ Testo e Soluzioni

Intersezione semaforizzata

La temperatura. La materia può trovarsi in tre stati diversi di aggregazione diversi: solido, liquido e gassoso

Giunto trave secondaria-trave principale: soluzione saldata

Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 3 Febbraio 2014

Appendice B Ripartizione del carico reattivo

Una volgare introduzione alle EDO

Curve in R n. Curve parametrizzate.

1 Premio Alessandro Rabuzzi

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici 16 Settembre 2005

Cavo Carbonio. Sergio Rubio Carles Paul Albert Monte

INDICE CAPITOLO 6 CAPITOLO 6

Prova scritta di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo A.A. 2006/ Settembre 2007 (Proff. F. Lacava, C. Mariani, F. Ricci, D.

ESERCITAZIONE N 9 VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO DI UNA INTERSEZIONE A T SEMAFORIZZATA CON PRECEDENTE FASATURA DEL CICLO SEMAFORICO

Trasmissione di simboli isolati

2. Canali radio, propagazione per canali a banda larga/stretta.

2. Analisi di un sistema caotico

Esercizio 1. F a = µ d F n. Nella geometria dell esercizio: F n = mg senα F a = µ d mg cosα.

FENOMENI DI ELETTROSTATICA

Esercizi Scheda N Fisica II. Esercizi con soluzione svolti

Condensatori CCT. Opzione UCC. Heatcraft si reserva il diritto di apportare qualsiasi modifica senza preaviso - Foto solo indicative

PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL MODULO DI. CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA ED ELETTRONICA, INGEGNERIA BIOMEDICA 23 Aprile 2014

Test di autovalutazione

Corso specialistico sullo stampaggio: aspetti teorici e pratici: parte I. Renzo Valentini

UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE

SENSORI PER GRANDEZZE MECCANICHE

Compito di Fisica II per Chimica Prof. Paola LEACI e Prof. Piero RAPAGNANI

Scritto di Analisi II e Meccanica razionale del

EQUILIBRIO CHIMICO. Alcune reazioni chimiche decorrono fino a completezza, con un consumo completo dei reagenti (reazioni quantitative)

Zotto Nigro - Problemi di Fisica Generale Elettromagnetismo Ottica -edizione Errata Corrige 1. E 2,A senθ 2 E 1,A. u x. ( ) 3 q 2.

Transcript:

I sistemi termici La resistenza termica Se ue corpi aventi temperature iverse vengono messi a contatto, si ha un passaggio i quantità i calore al corpo a temperatura maggiore verso quello a temperatura minore, fino al raggiungimento ell equilibrio termico La trasmissione el calore avviene: per conuzione: si ha essenzialmente nei solii, ove la trasmissione el calore avviene per trasferimento i energia cinetica tra le molecole ei corpi a contatto, alla zona a temperatura maggiore, verso quella a temperatura minore; per convezione: si realizza attraverso un fluio che, muovenosi, trasporta l energia termica al corpo a temperatura maggiore (sorgente) verso quello a temperatura minore; per irraggiamento: il trasporto avviene attraverso one elettromagnetiche e è possibile anche nel vuoto Sviluppano esempi i controllo elettronico i sistemi i riscalamento, si fa riferimento unicamente alla trasmissione per conuzione nei solii L obiettivo è efinire un legame matematico (moello), tale che sia possibile imensionare il riscalatore e il relativo controllo, conosceno i parametri el sistema a riscalare Si consiera un corpo solio a forma i parallelepipeo, i spessore [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia la temperatura su una elle facce maggiori e 2 quella sull altra, con > 2 (FIGUA A) G (s) Φ (s) Φ s (s) A 2 B FIGUA A) Conuzione i calore attraverso una superficie; B) moello equivalente ella resistenza termica Flusso termico Φ: rappresenta la quantità i calore che si trasferisce alla faccia a temperatura maggiore a quella a temperatura minore nell unità i tempo Se si inica con Δ la variazione ella quantità i calore tra le ue facce el solio e con Δt l intervallo i tempo in cui si ha tale variazione, il flusso termico vale: Φ = J = W t s Il flusso termico è legato alle caratteristiche fisiche el corpo attraverso il quale avviene la conuzione alla relazione: Φ = k S t ( ) 2 = () uesto file costituisce un approfonimento online ei corsi i elettrotecnica e elettronica

Il termine k viene efinito conucibilità termica, perché ha valore elevato nei buoni conuttori i calore e basso negli isolanti e si misura in joule su seconi per kelvin per metro: J s K m La () esprime variazioni che avvengono in funzione el salto termico Δ(t) = 2 [K] (kelvin) e el tempo; per una corretta formulazione el moello matematico, è opportuno efinire le granezze in funzione el tempo, consierano i valori istantanei, ovvero: Δt 0 (ifferenziale el tempo) In tal moo, la () iviene: Φ ( t) = = k S ( t) (2) esistenza termica i conuzione: è il termine = s K nella (2) La k S J resistenza termica è bassa nei conuttori e alta negli isolanti; sostitueno nella (2), si ottiene: Φ ( t) = = ( t) Il moello rappresentato alla (2) efinisce un legame tra il flusso termico Φ(t) e il salto termico Δ(t) e anche una relazione ifferenziale tra la quantità i calore (t) e il tempo t È opportuno quini fare uso ella trasformata i Laplace, allo scopo i esprimere la funzione i trasferimento i un sistema che trasferisce calore per conuzione Nella funzione i trasferimento, la granezza uscita è il salto termico e quella ingresso è la quantità i calore trasferita Inicano con: Δ(s) = L [Δ(t)] la L-trasformata el salto termico; Φ(s) = L [Φ(t)] la L-trasformata el flusso termico; (s) = L[(t)] la L-trasformata ella quantità i calore trasferita icorano il teorema ella erivata i Laplace, per cui = s ( s) e alla formula (2) risulta: ( s) Φ ( s) = s ( s) = (3) Dalla (3) si può ricavare la funzione i trasferimento el sistema che trasmette calore per conuzione; risulta: ( s) = = (4) Φ( s) e coincie con la resistenza termica el sistema Se ne conclue che, nella moellizzazione matematica espressa alla (4), la trasmissione i calore per conuzione attraverso una superficie nota può essere schematizzata meiante una resistenza, se come granezza uscita (tensione) si consiera il salto termico e come granezza ingresso (corrente) la quantità i calore trasferita nell unità i tempo (FIGUA B) uesto file costituisce un approfonimento online ei corsi i elettrotecnica e elettronica 2

La capacità termica Si efinisce capacità termica la quantità i calore che eve essere fornita a un corpo affinché la sua temperatura aumenti i kelvin [K] Sulla base ella preceente efinizione, la capacità termica C è ata alla relazione: C = (5) ove si è inicato con: Δ = 2 [K] l incremento i temperatura subito al corpo che, assorbeno calore, si porta alla temperatura iniziale a quella finale 2 (con 2 > ); Δ la quantità i calore [J] assorbita al corpo La capacità termica è una caratteristica fisica el corpo, legata alla massa J M [kg] e al calore specifico c el materiale con cui è costruito il kg K corpo, attraverso la relazione: C = M c Come nel caso ella resistenza termica, allo scopo i realizzare il moello el comportamento termico i un corpo, occorre trasformare la relazione (5), che è riferita a variazioni finite i temperatura e i quantità i calore (inicate con Δ), in una relazione tra variazioni infinitesime (inicate con ), cioè: C = (6) Si elabora la (6) evienziano la ipenenza elle granezze al tempo e moltiplicano poi ambo i membri per e ivienoli per ; si ottiene: ( t) = C (7) Analizzano la resistenza termica, si è iniviuato che: Φ ( t) = rappresenta il flusso termico; pertanto: ( t) Φ ( t) = C La relazione è i tipo ifferenziale e per iniviuare la funzione i trasferimento el sistema, si fa uso elle L-trasformate, otteneno: Φ ( s) = C s ( s) La funzione i trasferimento, intesa come rapporto tra il salto termico (granezza uscita) e il flusso termico assorbito al corpo (granezza ingresso), è: ( s) = = (8) Φ ( s) s C uesto file costituisce un approfonimento online ei corsi i elettrotecnica e elettronica 3

Il moello i un sistema termico ealizzano una analogia tra un sistema termico e uno elettrico, la resistenza termica è stata rappresentata con una resistenza posta in erivazione tra la granezza ingresso (flusso termico) e quella uscita (salto termico), come in FIGUA B Nella stessa analogia, in base al risultato ottenuto con la (8), la capacità termica può essere rappresentata con un conensatore i capacità C, posto in parallelo a Il moello corrispone allo schema i FIGUA 2B in cui il flusso termico è assimilato alla corrente i ingresso, mentre il salto termico corrispone alla tensione scita La funzione i trasferimento G(s) è: ( s) = = Φ ( s) // s C = s C + Il risultato imostra che il sistema consierato è el primo orine con un polo, i valore p = / C, pertanto ha comportamento filtrante i tipo passa-basso La caratteristica iniviuata consente i utilizzare un riscalatore in moo on-off perché l effetto filtrante garantisce una risposta esponenziale al graino corrisponente all accensione e spegnimento el riscalatore, ovvero fornisce una temperatura meia al corpo (o all ambiente) riscalato (FIGUA 2B, C) flusso termico (potenza) (t) I resistenza termica: capacità termica: C V Φ(t) C 0 t C (t) v C valor meio i 2 2 A B D t FIGUA 2 A) Sistema costituito a un elemento scalante e un corpo con resistenza termica e capacità termica C : B) moello equivalente; C) anamento ella quantità i calore prootta al riscalatore alimentato con un ona quara i tensione; D) anamento ella temperatura 2 uesto file costituisce un approfonimento online ei corsi i elettrotecnica e elettronica 4

ESEMPIO Determinare la corrente che eve assorbire un resistore i riscalamento avente resistenza = 00 Ω, applicato a una faccia i un corpo solio isolato termicamente, per fare in moo che la temperatura 2 si porti alla temperatura ambiente i 0 = 20 C, che aveva all atto ella accensione el riscalatore, alla temperatura i 60 C in 80 s Il corpo ha = 00 s K e C = 2000 J J K SOLUZIONE Il problema si configura come l analisi ella risposta al graino i un sistema el primo orine con funzione i trasferimento: ( s) = = Φ ( s) s C + Il segnale ingresso a graino è rappresentato alla potenza P = I 2,che il resistore i riscalamento eroga all atto ella alimentazione; questa corrispone al flusso termico Φ applicato al corpo i resistenza e capacità C, pertanto, in forma L-trasformata, vale: P Φ ( s) = La granezza uscita è il salto termico s esierato (t) = 60 20 = 40 C, nell intervallo i tempo t = 80 s La (9) eve essere risolta in funzione el tempo; portanola in forma canonica, si ricava la risposta: P ( s) = Φ( s) = s C s + C ovvero: (9) P aveno posto: k = C k ( s) = s s p (0) K e p = = [s ] s C τ La (0) costituisce la risposta al graino i un sistema el orine e, antitrasformano, si ottiene: (t) = t / τ k τ ( e ) Sostitueno, è possibile ricavare il valore i k e, alla sua conoscenza, risalire a P: k = P/C = 0,5 0 3 P; (t) = 40 K: è un salto termico e può essere espresso inifferentemente in grai centigrai o in kelvin; t = 80 s : è il tempo richiesto per ottenere il salto termico esierato; τ = C = 2 0 5 s : costante i tempo el sistema isulta: ( t) 40 k = = = 0,222 K /s τ t / τ 5 80/2 0 ( e ) 2 0 ( e 5 ) Infine: P = k 0,5 0 = 464 W 3 I = 2,5 A uesto file costituisce un approfonimento online ei corsi i elettrotecnica e elettronica 5