ALLEGATO 2 LA PIANIFICAZIONE NAZIONALE

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1 Piano di risanameno e uela della qualià dell aria e per la riduzione dei gas serra ALLEGATO 2 LA PIANIFICAZIONE NAZIONALE 1. Il Piano Nazionale per la riduzione delle emissioni di gas ad effeo serra Nell'ambio degli impegni che derivano dal Proocollo di Kyoo, una prima punuale valuazione degli obieivi quaniaivi nazionali di riduzione delle emissioni di gas climalerani dell Ialia era saa formulaa nell ambio della delibera Cipe del 19 novembre 1998, che aveva approvao le Linee guida per le poliiche e misure Nazionali di riduzione delle emissioni e fissao in milioni di onnellae di anidride carbonica equivalene la riduzione di produzione di gas serra al 2006 e in onnellae nel periodo I percorsi individuai per concorrere al raggiungimeno di ali obieivi erano: il rilancio del seore delle foni energeiche rinnovabili, di imporanza sraegica in una poliica di riduzione delle emissioni di gas climalerani; l'aumeno dell'efficienza del parco elerico; la riduzione dei consumi energeici nel seore dei raspori; la riduzione dei consumi energeici nei seori civile ed indusriale; la riduzione delle emissioni nei seori non energeici, da auare anche mediane l'inroduzione di uno srumeno di ecofiscalià energeica. La nuova delibera CIPE del 8/10/02, recane Revisione delle Linee guida per le Poliiche e Misure Nazionali di Riduzione delle Emissioni di gas serra, adoaa a seguio della legge n. 120 del 1/6/02 di raifica ed esecuzione del Proocollo di Kyoo, prevede una riduzione di 93 milioni di onnellae delle emissioni di CO2 enro il per ridurre le emissioni di gas serra del 6,5% rispeo al 1990 enro il Le emissioni dovranno passare dai 521 milioni di onnellae del 1990 a 487 milioni di onnellae. Il "gap" da colmare non è uavia di 34 M; infai, poiché nel 2000 le emissioni erano già di 546 M, menre le emissioni endenziali al 2010, ovvero prevedibili in base alla legislazione vigene, corrispondono a 580 M, la riduzione effeiva risula di 93 M. Il Piano nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra approvao dal Comiao Inerminiseriale per la Programmazione economica il 19/12/2002 al fine di colmare il gap effeivo di riduzione, individua re modalià di inerveno: a) l'auazione delle misure già adoae ed avviae, soprauo in campo energeico, che consenirà una riduzione delle emissioni pari a 52 milioni di onnellae; b) l'auazione di misure da auare sul erriorio nazionale nel seore agricolo e foresale al fine di aumenare la capacià di assorbimeno del carbonio, che permeeranno una riduzione delle emissioni pari a 10,2 M; c) l'auazione di uleriori misure nei seori dell'energia, dei raspori, dell'indusria, dell'agricolura e della cooperazione economica e ecnologica inernazionali, che conseniranno di colmare il "gap" residuo di circa 30 M, necessario per rispeare l'obieivo di riduzione delle emissioni. Tra le misure già adoae vanno ricompresi i segueni inerveni: - la realizzazione di nuovi impiani a ciclo combinao e di nuove linee di imporazione dall'esero di gas ed elericià; - l'uleriore crescia delle energie rinnovabili. Tra gli srumeni normaivi individuai vi è l'auazione della direiva europea 2001/77 CE sulla promozione dell'energia elerica 28

2 Piano di risanameno e uela della qualià dell aria e per la riduzione dei gas serra prodoa da foni energeiche rinnovabili nel mercao inerno dell'elericià che sabilisce l'obieivo di produzione di energia elerica da foni rinnovabili pari a 75 TWh enro il 2010; - la realizzazione di opere infrasruurali, sì da consenire il decongesionameno di srade ed auosrade ed un maggiore e più efficace uilizzo della ferrovia e del caboaggio; - la promozione della produzione e uilizzazione di veicoli e carburani a minor densià di carbonio (GPL e meano) - il oimizzazione e colleivizzazione dei sisemi di rasporo privao; - la riduzione dei consumi energeici negli usi civili e nel erziario; - la generazione di "credii di carbonio" araverso i progei avviai nell'ambio dei meccanismi di Join Implemenaion e Clean Developmen Mechanism. Le misure nel seore agricolo e foresale per l'assorbimeno di carbonio comprendono inerveni di riforesazione e afforesazione (mediane aivià di gesione foresale, di gesione dei suoli agricoli e pascoli, e di rivegeazione), di proezione delle aree soggee al rischio di disseso idrogeologico, di recupero di erreni abbandonai. Per l individuazione di uleriori misure è sao sabilio un "se" apero di possibili programmi e iniziaive nei seori dell'energia, dei raspori, dell'indusria, dell'agricolura, e della cooperazione economica e ecnologica inernazionale. Le possibili opzioni sono sae individuae basandosi sul principio della "oimizzazione" degli effei ambienali di misure rivole principalmene all'ampliameno dell'efficienza dell'economia ialiana, e enendo cono della necessià di raggiungere il migliore risulao di riduzione delle emissioni con il minor coso. La delibera Cipe prevede un ampio uilizzo dei meccanismi "di flessibilià" (Join Implemenaion, Clean Developmen Mechanism e Emissions Trading) previsi dal Proocollo di Kyoo, per consenire ai Paesi firmaari di ridurre le emissioni di gas serra. I meccanismi sono i segueni: a) meccanismo di Join Implemenaion. Queso meccanismo consise in misure di collaborazione ra i Paesi indusrializzai e Paesi con economia in ransizione, al fine di ridurre a livello mondiale i cosi di abbaimeno delle emissioni dei gas ad effeo serra; lo scopo della collaborazione è di consenire ad un Paese di oenere dei "credii di emissione" grazie alla realizzazione di progei per la riduzione delle emissioni o di assorbimeno delle emissioni di gas ad effeo serra sviluppai in un alro Paese. b) meccanismo di Clean Developmen Mechanism. queso meccanismo, orienao a favorire la collaborazione inernazionale e la cooperazione ra Paesi indusrializzai e Paesi in via di sviluppo (araverso il rasferimeno di ecnologie e di "know how"), prevede che i Paesi indusrializzai e Paesi con economia in ransizione possano, con invesimeni sia pubblici sia privai, realizzare progei di riduzione delle emissioni nei Paesi in via di sviluppo e quindi sconare, dal proprio impegno di riduzione, le quanià diminuie in quei Paesi. c) meccanismo di Emissions Trading. Queso meccanismo consene e regolarizza il commercio inernazionale dei permessi di emissione; in praica consene ad un Paese che voglia superare i limii imposigli, di acquisare un permesso di emissione da un Paese che riduce le proprie emissioni più di quano previso dal Proocollo e quindi dispone di un credio vendibile. Il finanziameno del piano si baserà su re inerveni: a) rimodulazione inerna delle accise sui carburani, desinando 1 cen. Euro/liro alla coperura dei cosi relaivi alle misure nel seore agricolo e foresale, senza coso aggiunivo per i consumaori finali; 29

3 Piano di risanameno e uela della qualià dell aria e per la riduzione dei gas serra b) uilizzazione del "Fondo per la riduzione delle emissioni in amosfera e per la promozione dell'efficienza energeica e delle foni sosenibili di energia", previso dall'aricolo 110 della legge 388/2000 (legge finanziaria 2001); la doazione finanziaria del fondo dovrebbe peralro essere aumenaa elevando, a parire dal 2004, dal 3% al 10% la quoa annuale delle enrae, desinaa ai programmi ambienali, derivani dalla applicazione della "carbon ax" (aricolo 8, commi da 1 a 9, della legge 448/1998); c) uilizzazione delle enrae derivani dall'applicazione dell'aricolo 21 del Ddl di riforma del seore energeico, presenao dal Minisro delle aivià produive nel luglio 2002; l'aricolo in quesione dispone l'individuazione, per il periodo , di soglie decresceni nel empo di emissione specifica di anidride carbonica, consenie ai soggei produori eserceni officine di produzione di energia elerica, anche alimenae da foni energeiche rinnovabili, per il rispeo della percenuale di riduzione delle emissioni di anidride carbonica previsa in oemperanza agli impegni sooscrii nel proocollo di Kyoo e prevede l'imposizione di sanzioni per il mancao rispeo delle soglie individuae non inferiori a 5 e non superiore a 10 Euro per ogni onnellaa di anidride carbonica eccedene la soglia di emissione specifica ammessa. 2. Sraegia di azione Ambienale per lo Sviluppo sosenibile Il 2 agoso 2002 il CIPE ha approvao la Deliberazione sulla Sraegia di Azione Ambienale per lo sviluppo sosenibile in Ialia elaboraa e proposa dal Minisero dell'ambiene e della Tuela del Terriorio. Queso documeno delinea lo sviluppo delle poliiche per la sosenibilià in Ialia; più in paricolare la Sraegia d'azione Ambienale individua per il prossimo decennio obieivi e azioni per quaro grandi aree emaiche prioriarie: - cambiameni climaici e proezione della fascia dell'ozono - proezione e valorizzazione sosenibile della Naura e della Biodiversià - qualià dell'ambiene e qualià della via negli ambieni urbani e nel erriorio - gesione sosenibile delle risorse naurali, in paricolare delle acque, modelli di produzione e consumo e cicli dei rifiui. Gli obieivi e azioni derivano dagli impegni inernazionali che l'ialia ha sooscrio e dagli impegni nazionali e sono corredai da una serie di indicaori di sviluppo sosenibile in grado di misurarne il raggiungimeno a cui sono associai, quando possibile arge e empi. Gli obieivi fissai devono rovare coninuià nel sisema delle Regioni e degli eni locali (principio di sussidiarieà); la sraegia inolre deve garanire la coninuià con l'azione della Comunià europea, in paricolare con il seso Piano di Azione ambienale e deve garanire ua la srumenazione necessaria per la concerazione, la parecipazione e l'assunzione di responsabilià a livello nazionale. Per ridurre le emissioni di CO2 nazionali, viene individuaa come fondamenale l azione delle Regioni e il rispeo degli impegni del Proocollo di Torino. Imporane è inolre lo sviluppo di un mercao compeiivo delle energie rinnovabili e il perseguimeno degli obieivi di incremeno della produzione di energia rinnovabile fissai dal Libro Bianco e dalla Direiva 2001/77/CE. Tra gli obieivi vi è anche l aumeno dell efficienza energeica del parco ermoelerico ramie l innovazione ecnologica. Tra gli srumeni per il conseguimeno di queso obieivo vengono individuae l applicazione della Direiva 96/61/CE per l uilizzazione delle migliori ecnologie per la proezione dell ambiene e l efficienza energeica e i provvedimeni di 30

4 Piano di risanameno e uela della qualià dell aria e per la riduzione dei gas serra liberalizzazione del mercao energeico e uso efficiene dell energia di cui alla Direiva 96/92/CE. La riduzione del consumo energeico andrà perseguia nel seore indusriale, abiaivo e erziario. Obieivo primario è anche quello di sviluppare l efficienza e la sosenibilià del rasporo sia passeggeri che merci, araverso adeguae misure ecnologiche, organizzaive, infrasruurali e fiscali e il rasferimeno di quoe di raffico a modalià a minore impao. Le emissioni di gas serra nei raspori vanno ridoe con azioni di pianificazione della mobilià urbana che privilegi poliiche e comporameni che riducano l esigenza di sposameni, con fori inerveni di migliorameno dei servizi colleivi e con l adozione di sandard che favoriscono la riduzione dell uso di combusibili ad ale emissioni. Per il raggiungimeno di un riequilibrio modale sono necessari invesimeni nel campo delle infrasruuree delle rei di rasporo non sradale. Nelle aree meropoliane si deve rapidamene procedere alla realizzazione di linee ferroviarie e ranviarie per il rasporo rapido di massa; al migliorameno della manuenzione e all adeguameno delle infrasruure; all incenivazione di ui i piani per l uilizzo colleivo dell auo privaa; al rilancio e l infrasruurazione del rasporo ciclopedonale; alla limiazione (Zona Traffico Limiao - ZTL) ed alla più efficace regolazione del raffico urbano; al rasferimeno modale del rasporo merci da srada a ferrovia e caboaggio; allo sviluppo di servizi elemaici sosiuivi di mobilià. Gli srumeni di auazione individuai sono il Piano Generale dei Traspori (PGT), i Piani Urbani del Traffico (PUT) e i Piani Urbani della Mobilià (PUM) opporunamene coordinai. Tra gli srumeni viene ciaa inolre l auazione della Direiva europea Auo Oil sulle emissioni da auoveicoli e la Direiva 96/62/CE per la uela della qualià dell aria. Di rilievo è anche consideraa la ricerca scienifica e ecnologica, Fuell cell e idrogeno sono individuae quali soluzioni praicabili. Alre azioni per l auazione del Proocollo di Kyoo consisono infine nella proezione ed esensione delle forese e nello sviluppo dei meccanismi flessibili. Tra gli obieivi da perseguire per la proeggere lo srao di ozono sraosferico vi è la cessazione di produzione, immissione sul mercao e impiego di sosanze lesive per l ozono; la disciplina di raccola, riciclo e smalimeno di sosanze dannose per l ozono e l impiego coninuo della cooperazione inernazionale. Per quano riguarda la problemaica inquinameno amosferico, di rilevanza per la qualià dell ambiene e della via negli ambieni urbani, gli obieivi generali sono i segueni: ridurre le emissioni inquinani in amosfera; nessuna eccedenza dei carichi criici e dei livelli criici imposi dai Proocolli Inernazionali; manenere le concenrazioni di inquinani al di soo dei limii che escludono l insorgere di paologie acue e croniche; assicurare un cosane migliorameno della qualià dell aria nel corso degli anni per eviare danni al parimonio arisico, agli ecosisemi naurali ed alle colure agricole. Le azioni finalizzae al migliorameno della qualià dell aria sono raggruppae in quaro caegorie: azioni finalizzae a migliorare la conoscenza dei fenomeni e delle loro cause ed a moniorare le variazioni; azioni finalizzae a ridurre le emissioni inquinani nella generazione di energia elerica (foni alernaive) e nei processi indusriali araverso l adozione delle migliori ecnologie disponibili; azione ese a porre dei limii o dei diviei alla emissione di deerminai inquinani; 31

5 Piano di risanameno e uela della qualià dell aria e per la riduzione dei gas serra azioni ese a ridurre drasicamene il conribuo del seore raspori, e soprauo del raffico urbano, al peggiorameno della qualià dell aria araverso la razionalizzazione della mobilià, la promozione delle modalià di rasporo meno inquinani, l inroduzione di combusibili, moori e veicoli a emissioni basse o nulle. Dal puno di visa della srumenazione ecnologica ed auaiva due sono gli approcci guida indicai: la pianificazione inegraa dello sviluppo urbano e meropoliano: predisporre la valuazione dell impao sull amosfera della progeazione urbanisica e l applicazione esensiva della VAS in quano ogni insediameno è araore e generaore di flussi di raffico; l uso di srumeni modellisici e previsionali. Quese azioni richiedono srumeni e risorse di compeenza governaiva, come l emissione di un provvedimeno legislaivo, corredao di linee guida, e di un sisema di incenivi per favorire la penerazione delle nuove meodologie negli Eni Locali. 3. Piano Generale dei Traspori Il Piano Generale dei Traspori e della logisica approvao dal Consiglio dei Minisri il 12 Marzo 2001 e adoao con DPR 14/2001, avvia un processo di programmazione generale nel seore alla luce delle sraegie dei raspori dell'unione Europea, dei nuovi scenari inernazionali del rasporo. Per la Liguria quesa e una occasione di grande imporanza, proprio in rapporo al suo ruolo geografico fra Europa e Medierraneo che le assegna indubbiamene un significao maggiore rispeo al peso ponderale che il suo erriorio presena nel quadro nazionale. Due aspei vanno in paricolare soolineai: il faore cerniera rappresenao dal suo erriorio e soprauo dall'area cenro-ligure nelle relazioni nazionali e inernazionali ove si ridisribuiscono le relazioni fra il corridoio irrenico, innesao nell'asse Medierraneo, le relazioni mulimodali con l'area padana, i rappori con i valichi inernazionali alpini; la necessià di rafforzameno del sisema rasporisico via mare che espande le relazioni dei re grandi pori liguri, al sisema economico e rasporisico inerconinenale e ai emi della riorganizzazione della inermodalià. La Liguria nella formazione del PGT ha svolo un ruolo aivo per risolvere disfunzioni, sviluppare il sisema in modo razionale, riequilibrarlo in ermini di efficienza, compeiivià e compaibilià ambienale. Anche il CIPE con la Deliberazione in daa 1 febbraio 2001 con la quale esprime parere favorevole sul Piano Generale dei Traspori e della logisica raccomanda alle pubbliche amminisrazioni che: assumano la sosenibilia ambienale del sisema raspori quale obieivo sraegico promuovano iniziaive e misure ese a ridurre le emissioni di gas serra considerino l obieivo delle modalia sosenibile nelle cià una grande prioria. Nel seguio sono sineizzai quegli aspei del piano rilevani per la pianificazione regionale della qualià dell aria. 32

6 Piano di risanameno e uela della qualià dell aria e per la riduzione dei gas serra Per le aree urbane e meropoliane, l'aenzione sarà rivola alla promozione di sisemi inegrai di mobilià cosruii in direzione di obieivi fondamenali quali il risanameno ambienale, la sicurezza del rasporo e la qualià del servizio. In prima approssimazione, il se degli obieivi ambienali dovrà riguardare: il rispeo degli sandard di qualià dell'aria e i livelli di rumore, soprauo nelle aree ad ala densià abiaiva, ma anche lungo le direrici di raffico; i rappori ra la ree infrasruurale e la ree ecologica nazionale, formaa dai parchi, dalle aree proee e dai corridoi ecologici che le conneono, finalizzai alla conservazione della biodiversià, alla minimizzazione del consumo di spazio e dall'effeo di barriera. Le sraegie considerae saranno: il cambio modale; l'abbaimeno delle emissioni inquinani; l'uso dello srumeno ariffario. Secondo il Piano, il repenino passaggio da una modalià di rasporo all'alra o addiriura una riduzione della mobilià avrebbero cosi sociali probabilmene molo elevai. Basa pensare alle grandi aree meropoliane, dove più ali sono la mobilià individuale e l'impao ambienale: ai cosi del cambio di modalià (soprauo in ema di viaggio) si aggiungerebbero quelli per accrescere il parco del rasporo colleivo. Ques'ulimo deve invece avere un livello ecnologico maggiore con presazioni che l'avvicinino - a cosi ragionevoli - al mezzo individuale; la risposa più coerene appare la diffusione di sisemi di rasporo inermedi con gesione informaizzaa della domanda, quali i axi colleivi, il car sharing e il car pooling. Un rilevane conribuo in al senso porà essere fornio anche dall'inroduzione generalizzaa presso le grandi aziende della nuova figura del mobiliy manager che consenirà di sperimenare forme di organizzazione della domanda di rasporo e di inegrazione dei raspori pubblici e privai più efficieni. Nelle aree ad alissima densià un'ipoesi di radicale cambio del modo di rasporo presena probabilmene migliori prospeive, dao il maggior equilibrio - nei empi di percorrenza - ra rasporo individuale e colleivo e la possibilià di rilevani effei ree anche con modi colleivi più radizionali. Occorrono, secondo il piano, "progei di sisema" ovvero Piani Urbani della Mobilià, fondai su un insieme di invesimeni e di innovazioni organizzaive - gesionali da auarsi in un definio arco emporale. Il rasporo va quindi considerao nella sua globalià: servizi colleivi e mobilià individuaa, infrasruure, gesione, regolameni. Il progeo deve insomma punare a realizzare un sisema che mea le amminisrazioni locali in condizioni di gesire la mobilià. L'inerveno deve aricolarsi su due froni. Il primo è quello del poenziameno dell'offera che non può prescindere dalla realizzazione di nuove opere progeae nella logica di una ree inegraa di rasporo che uilizzi le diverse modalià ciascuna nel proprio campo di validià ecnico - economica e di compaibilià ambienale. Senza soluzioni predeerminae (auo, mero ecc.) le risorse vanno allocae sulle modalià che presenano i minori cosi per la colleivià. Un ruolo adeguao va assegnao ai sisemi di conrollo del raffico e di informazione all'uenza, che possono conribuire ad aumenare significaivamene capacià di rasporo e affidabilià. Il secondo frone è la regolazione della domanda, che va concepia e progeaa congiunamene alla crescia dell'offera. Le poliiche dovranno essere vole a rivedere il sisema dei sussidi che simola arificialmene la crescia e a indirizzarla verso le modalià economicamene, socialmene e ambienalmene più efficieni nei diversi conesi. Appare 33

7 Piano di risanameno e uela della qualià dell aria e per la riduzione dei gas serra preferibile la "ariffazione di efficienza", cioè l'imposizione di prezzi per l'uso dello spazio urbano, collegai alla congesione e all'inquinameno. L'imposizione di ariffe di queso ipo può conribuire al finanziameno del piano. Il progeo di sisema deve dedicare paricolare aenzione alla disribuzione urbana delle merci e alla mobilià su due ruoe. In enrambi i campi devono essere definii gli inerveni di sosegno e regolazione. Uno sforzo per dare auazione al piano di invesimeni in quesione - sicuramene superiore alle auali disponibilià di risorse - esige una nuova legge che definisca i conenui dell'inerveno e le modalià di accesso ai finanziameni saali. Dovrebbe ineressare le 13 aree meropoliane, i Comuni con almeno 100 mila abiani e anche le cià più piccole di paricolare ineresse sorico, culurale, urisico. I Piani Urbani della Mobilià (PUM) non sosiuiscono ma comprendono i Piani Urbani del Traffico (PUT) che coninuano a cosiuire lo srumeno operaivo araverso il quale deerminare gli inerveni di breve medio periodo (e quindi non infrasruurali) di regolazione della domanda e di riorganizzazione dell'offera. Un sisema di raspori globalmene più efficiene ha minori impai negaivi per incideni, emissioni inquinani, consumi energeici e empi complessivi di sposameno. A quesi obieivi può concorrere l'innovazione ecnologica lungo quaro linee di azione con effei cumulaivi ra loro inerdipendeni: diminuire il numero di sposameni di merci e persone necessari per ogni aivià; diminuire la quanià di maeria sposaa per ogni movimeno di merci e persone; diminuire gli impai dei singoli sposameni; diminuire gli impai ambienali delle infrasruure di rasporo. 34

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