Cap. 6 Proprietà Strutturali dei Modelli LTI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Cap. 6 Proprietà Strutturali dei Modelli LTI"

Transcript

1 Cap. 6 Prprieà Sruurali dei Mdelli LI Nell ambi dell sudi dei mdelli LI, sn di nevle ineresse praic i segueni re prblemi. 1) Si cnsideri il sisema LI nell sa iniziale x 0 all isane iniziale 0 = 0. Si desidera raserire il sisema in un generic sa x in un inervall di emp ini, mediane l applicazine di un pprun segnale d ingress u. [ 0, ] 2) Sia da un sisema LI che evlva a parire da un sa iniziale x 0 nn n. Si desidera deerminare l sa iniziale x 0 a parire dalla cnscenza dei dai sperimenali relaivi alla cppia ingress-uscia ( u, y ), acquisii durane il unzinamen [ 0, ] [ 0, ] del sisema reale nell inervall [ 0, ]. 3) Si desidera sabilire le cndizini che devn essere sddisae ainché un sisema LI pssa essere descri in maniera cmplea mediane la marice delle rispse impulsive la marice di raserimen. I re prblemi enunciai rvan sluzine nell ambi dell sudi delle prprieà sruurali di raggiungibilià, di inerazine ra ingress e sa, e di sservabilià, di inerazine ra sa e uscia. In pariclare, il prblema 1) ammee sluzine se il mdell sddisa la prprieà di raggiungibilià, il prblema 2) ammee sluzine se il mdell sddisa la prprieà di cmpleamene sservabile e il prblema 3) ammee sluzine se il mdell sddisa le prprieà di cnrllabilià e sservabilià. 6.1 Prprieà di raggiungibilià Sia da un mdell LI descri dalle equazini: x ( ) = Ax( ) + Bu( ), (6.1.1) y( ) = Cx( ) + Du ( ), (6.1.2) dve: n p q x( ) C, u( ) R, y ( ) R, e le marici A, B, C e D hann dimensini: A : n n, B : n p, C : q n, D : q p. Deinizine n Un sa x C si dice raggiungibile (dall sa zer) se esisn un isane di emp ini e un segmen di ingress u [0, ],in grad di raserire il sisema dall sa zer all isane zer nell sa x all isane. In simbli, si ha: x( ) = ϕ(,0, 0, u ) = x. (6.1.3) [0, ]

2 L insieme degli sai raggiungibili dall sa zer, X r, è un sspazi lineare dell spazi di sa. L insieme degli sai nn raggiungibili, X X r, nn è un sspazi dell spazi di sa piché nn cniene l elemen null, ssia l sa zer. Però, per deinizine, si assume cme insieme degli sai nn raggiungibili il cmplemen rgnale del sspazi X r, ciè X r che cniene l sa zer. Deinizine Il sisema (6.1.1)-(6.1.2) si dice raggiungibile se ui i sui sai sn raggiungibili. Le cndizini per la raggiungibilià del sisema sn espresse dal seguene erema. erema Il sisema (6.1.1)-(6.1.2) è raggiungibile se e sl se le righe della marice linearmene indipendeni in un inervall arbirari [0, ]. e A B sn Prva Suicienza Si ammea che le righe di e A B sian linearmene indipendeni [0, ]. In ali cndizini, esise un ingress u [0, ] che raserisce il sisema dall sa zer all isane zer nell sa x all isane. In simbli, si ha: Inai, pnend: A( τ ) x = e Bu( τ ) dτ. (6.1.4) 0 e Aτ u( τ ) = ( B) k, (6.1.5) dve k è un vere n 1 ad elemeni csani. Ssiuend l ingress (6.1.5) nella (6.1.4), si ha: A Aτ A Aτ A τ x = e e Bu( τ ) dτ = e e BB e kdτ, 0 0 da cui, premliplicand amb i membri per e A, si iene: A Aτ A τ e x = e e d BB τ 0 k. (6.1.6) Se le righe della marice e A B sn linearmene indipendeni, l inegrale enr parenesi quadra risula inveribile. Inai, se l inegrale in quesine sse singlare esiserebbe un vere γ 0, n 1, ale che: 0 Aτ A τ e BB e dτ γ = 0. (6.1.7)

3 Premliplicand per γ, a parire dalla (6.1.7) si iene: Ne cnsegue che Aτ Aτ Aτ ( γ e B)( γ e B) dτ = γ e B dτ = 0. (6.1.8) 0 0 γ e A τ B = 0 τ [0, ) e, quindi, le righe della marice 2 e A B sn linearmene dipendeni nell inervall [0, ). Ciò cnrasa cn l ipesi assuna. Dalla (6.1.6), avend dimsra l inveribilià del ermine enr parenesi quadra, si iene: 1 Aτ A τ = e e d A k e BB τ 0 x. (6.1.9) Necessià Si dimsra per assurd ammeend che il sisema sia raggiungibile e che le righe della marice e A B sian linearmene dipendeni. Se le righe di ale che: e A B sn linearmene dipendeni [0, ], esise un n-vere γ 0 γ e A B = 0, [0, ]. (6.1.10) ale vere nn può essere raggiun dall sa zer. Inai, se esisesse un vere di ingress in grad di raserire il sisema dall sa zer all isane zer all sa γ all isane, risulerebbe: A( τ ) γ = e Bu( τ ) dτ = e Bu( ξ ) dξ. (6.1.11) 0 0 Premliplicand amb i membri per γ, la (6.1.11),enu cn della (6.1.10), diviene: Aξ 2 γ γ = γ = ( γ e A B) u( ξ ) dξ = 0, [0, ]. (6.1.12) 0 ξ Ovviamene, la (6.1.12) implica γ = 0. Piché le cndizini espresse dal precedene erema sn diicili da veriicare, risula uile rnire il seguene Crieri di Raggiungibilià, che si rnisce senza dimsrazine. Crieri di Raggiungibilià Un sisema LI è raggiungibile se e sl se la marice di raggiungibilià Q n np daa da: r ha rang pari a n. n 1 Q r = B AB A B, (6.1.13)

4 Asserzine La prprieà di raggiungibilià è invariane rispe a una rasrmazine di crdinae nell spazi di sa. Prva Al ine di veriicare la prprieà di raggiungibilià di un sisema descri dalle (6.1.1) e (6.1.2), ccrre e basa uilizzare il crieri di raggiungibilià Eeuand la rasrmazine di crdinae x = x ˆ, le (6.1.1) e (6.1.2) divenan: xˆ ( ) = Ax ˆ ˆ( ) + Bu ˆ ( ), (6.1.14) y( ) = Cx ˆ ˆ( ) + Du ( ), (6.1.15) dve: ˆ 1 ˆ 1 A = A, B = B, Cˆ = C. Per il sisema (6.1.14)-(6.1.15) la marice di raggiungibilià risula: ˆ ˆ ˆ ˆ ˆ n 1 ˆ n 1 1 ˆ r = = = r Q B AB A B B AB A B Q. (6.1.16) La (6.1.16) msra che rang( Qˆ ) = rang( Q ) e, quindi, vale l Asser. r r 6.2 Prprieà di cnrllabilià n Deinizine Un sa x C si dice cnrllabile (all sa zer) se esisn un isane di emp ini e un segmen di ingress u [0, ],in grad di raserire il sisema dall sa zer x all isane zer nell sa 0 all isane. In simbli, si ha: ϕ (,0, x, u ) = 0. (6.2.1) [0, ] Deinizine Un sisema asra si dice cnrllabile se ui i sui sai sn cnrllabili. Crieri di cnrllabilià Un sisema LI è cnrllabile se e sl se la marice di cnrllabilià daa da: n 1 Q c = B AB A B, (6.2.2) ha rang n. Dall analisi precedene emerge che le prprieà di cnrllabilià e di raggiungibilià per mdelli LI a emp cninu si implican a vicenda. 6.3 Prprieà di sservabilià La prprieà di sservabilià sudia le inerazini ra sa e uscia. ale prprieà verrà sudiaa cn rierimen ai sisemi LI.

5 n Deinizine Un sa x C si dice insservabile se la rispsa libera nell sa crrispndene a ale sa è idenicamene nulla. In simbli, si ha: A Ce x = 0, 0. (6.3.1) Deinizine Un sisema si dice sservabile se nessun sa è insservabile ad eccezine dell sa zer. L insieme degli sai insservabili, X n, è un sspazi lineare dell spazi di sa. L insieme degli sai sservabili, X X n, nn è un sspazi dell spazi di sa piché nn cniene l elemen null, ssia l sa zer. Però, per deinizine, si assume cme insieme degli sai sservabili il cmplemen rgnale del sspazi X n, ciè X n che cniene l sa zer. erema Un sisema LI è sservabile se e sl se le clnne della marice linearmene indipendeni nell inervall [0, ] arbirari. Prva Suicienza Se le clnne della marice [0, ], cn arbirari, la cndizine C insservabile. e A A C e A sn C sn linearmene indipendeni nell inervall e γ = 0 implica γ = 0 e, quindi, sl l sa zer è Necessià Si ammea che il mdell LI sia sservabile e che le righe della marice C e A A sian linearmene dipendeni. Allra, esiserebbe un n-vere γ 0 ale che Ce γ = 0, il che cnrasa cn l ipesi di sservabilià del mdell. Le cndizini espresse dal erema pssn essere acilmene veriicae mediane il seguene crieri di sservabilià. Crieri di sservabilià Un sisema LI è sservabile se e sl se la marice di sservabilià Q nq n daa da: ha rang uguale a n. Q C CA =, (6.3.2) n 1 CA Asserzine La prprieà di sservabilià è invariane rispe a una rasrmazine di crdinae nell spazi di sa. Prva Al ine di veriicare l asser ccrre e basa uilizzare il crieri di sservabilià Eeuand la rasrmazine di crdinae x = x ˆ, le (6.1.1) e (6.1.2) si rasrman nelle (6.1.14) e (6.1.15). La crrispndene marice di sservabilià è daa da:

6 Qˆ Cˆ C ˆ ˆ CA CA = = = Q. (6.3.3) 1 n 1 ˆ ˆ n CA CA Piché è nn singlare, ne cnsegue che rang( Qˆ ) = rang( Q ). La seguene prprieà dei sisemi sservabili è di nevle ineresse praic. Prprieà L spazi di sa di un sisema sservabile è rid, ssia priv di cppie di sai equivaleni. Prima di prvare la prprieà in quesine, viene rnia la seguene deinizine. Deinizine Due sai xa e x b, cn xa x b, si dicn equivaleni all isane 0 se le rispse nell uscia valuae a parire dai due sai e crrispndeni a qualsiasi ingress sn ideniche 0. In simbli, si ha: ρ (,, x, u ) = ρ (,, x, u ), u( ) R( u ( )),. (6.3.4) 0 a [ 0, ] 0 b [ 0, ] 0 Prva della Prprieà Si dimsra per assurd ammeend che il sisema sia sservabile e che esisa una cppia di sai equivaleni. Per sisemi LI la Deinizine 6.3.1, enu cn del a che si può assumere 0 = 0 e che la rispsa nell uscia è daa dalla smma delle rispse libera e rzaa, la (6.3.4) si riduce alla espressine: da cui si iene: A a A Ce x = Ce x, Piché il sisema risula sservabile, la (6.3.5) implica xa = x b. A b Ce ( x x ) = 0. (6.3.5) a b

Nei termini dell Analisi Matematica, si dice allora che v(t) è una primitiva di a(t). L insieme delle primitive di a(t) è l integrale indefinito:

Nei termini dell Analisi Matematica, si dice allora che v(t) è una primitiva di a(t). L insieme delle primitive di a(t) è l integrale indefinito: C4. Inegrazine delle equazini del m Si è is, nel paragraf precedene, cme l algrim di deriazine permea di calclare elcià e accelerazine a parire dalla legge raria. Si pne ra il prblema iners: cme si deermina

Dettagli

SEGNALI NON PERIODICI: LA TRASFORMATA DI FOURIER

SEGNALI NON PERIODICI: LA TRASFORMATA DI FOURIER SEGNALI NON PERIODICI: LA RASFORMAA DI FOURIER Fndameni di Segnali e rasmissine Inrduzine Se il segnale d ingress di un sisema Lineare emp-invariane LI e un espnenziale cmpless, l uscia sara ancra un espnenziale

Dettagli

LA TRASFORMATA DI FOURIER: PROPRIETA ed ESEMPI

LA TRASFORMATA DI FOURIER: PROPRIETA ed ESEMPI L RSFORM DI FOURIER: PROPRIE ed ESEMPI RSFORM DI FOURIER Prprieà della DF ( x( DF ( LINERI : la DF della cmbinazine lineare (smma pesaa di due segnali e uguale alla cmbinazine lineare delle DF dei due

Dettagli

SEGNALI COMPLESSI: MODULAZIONE IN FASE E QUADRATURA. 1 Fondamenti Segnali e Trasmissione

SEGNALI COMPLESSI: MODULAZIONE IN FASE E QUADRATURA. 1 Fondamenti Segnali e Trasmissione SEGNALI COMPLESSI: MODULAZIONE IN FASE E QUADRATURA Fndameni Segnali e Trasmissine Perche si uilizza la rappresenazine cmplessa In naura esisn sl segnali reali, uavia e pssibile pensare a segnali che abbian

Dettagli

SEGNALI COMPLESSI: MODULAZIONE IN FASE E QUADRATURA

SEGNALI COMPLESSI: MODULAZIONE IN FASE E QUADRATURA SEGNALI COMPLESSI: MODULAZIONE IN FASE E QUADRATURA Fndameni di segnali Fndameni e rasmise TLC Perche si uilizza la rappresenazine cmplessa In naura esisn sl segnali reali, uavia e pssibile pensare a segnali

Dettagli

4 appartengono alla traiettoria di γ. 1, C = 2. ( v) Determinare in quali punti il piano normale alla curva è parallelo all asse z. π cos π 2.

4 appartengono alla traiettoria di γ. 1, C = 2. ( v) Determinare in quali punti il piano normale alla curva è parallelo all asse z. π cos π 2. Soluzioni Esercizi 6. () Sia γ: R R 3 la curva definia da γ() = cos. e (i) Deerminare se A =, B =, C = 4 apparengono alla raieoria di γ. 8 (ii) Deerminare re puni P, Q, R sulla raieoria di γ. (iii) Deerminare

Dettagli

Soluzione degli esercizi del Capitolo 3

Soluzione degli esercizi del Capitolo 3 Soluzione degli esercizi del Capiolo Soluzione dell Esercizio. Ricordando dal Paragrafo A.6 dell Appendice A che è facile oenere ẋ () d d ( (e A e A x + Ae (e A A x + ( A e A( ) x + Ax () + Bu () d ( e

Dettagli

Page 1. Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE. Argomenti trattati. Convertitore Buck Passaggio dal funzionamento continuo a quello discontinuo

Page 1. Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE. Argomenti trattati. Convertitore Buck Passaggio dal funzionamento continuo a quello discontinuo Crs di EETTRONCA NDSTRAE Argmeni raai Analisi del funzinamen discninu del cnverire buc Equazini fndamenali Funzinamen discninu del cnverire buc. Caraerisiche di cnrll e d uscia Frme d nda Caraerisiche

Dettagli

SISTEMI A TEMPO DISCRETO. x t + = f x( t ),u( t ) = Ax( t ) + Bu( t ), x( t ) = x R y(t) = η x(t),u(t) = Cx(t) + Du(t)

SISTEMI A TEMPO DISCRETO. x t + = f x( t ),u( t ) = Ax( t ) + Bu( t ), x( t ) = x R y(t) = η x(t),u(t) = Cx(t) + Du(t) Assumiamo la variabile emporale discrea; sia f lineare. Si consideri la seguene rappresenazione implicia: 1 x f x,u Ax Bu, x x R y η x,u Cx Du n 1 1 Rappresenazioni equivaleni Si consideri la rasformazione:

Dettagli

MATEMATICA PER L ELABORAZIONE DEI SEGNALI a.a

MATEMATICA PER L ELABORAZIONE DEI SEGNALI a.a MATEMATICA PER L ELABORAZIONE DEI SEGNALI a.a. 2008.09 Crs inegra cn Teria dei Segnali Maredì 8,30-11,30 Mercledì 8,30-10,30 Givedì 8,30-10,30 Esame del crs inegra: è cmplea quand si è supera sia sia Maemaica

Dettagli

La risposta di un sistema lineare viscoso a un grado di libertà sollecitato da carichi impulsivi. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

La risposta di un sistema lineare viscoso a un grado di libertà sollecitato da carichi impulsivi. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 La risposa di un sisema lineare viscoso a un grado di liberà solleciao da carichi impulsivi Prof. Adolfo Sanini - Dinamica delle Sruure 1 Inroduzione 1/2 Un carico p() si definisce impulsivo quando agisce

Dettagli

EFFETTO DELL INDUTTANZA DI RETE

EFFETTO DELL INDUTTANZA DI RETE EFFETTO DE NDUTTANZA D RETE Vgliam adess aluare l effe causa dall ineiabile presenza dell induanza ree. a R si riiene rascurabile. Circui equialene secnd Theenin R i RADDRZZATORE CONTROATO MONOFAE CON

Dettagli

Fondamenti di Automatica Test di autovalutazione n.1 (test di ingresso) può anche essere rappresentato come

Fondamenti di Automatica Test di autovalutazione n.1 (test di ingresso) può anche essere rappresentato come Fondameni di Auomaica Tes di auovaluazione n. (es di ingresso). Il numero complesso [a] 2 j2 3 [b] 2 3 j2 [c] 8 3 j [d] 2 + j2 3 /6 4e jπ può anche essere rappresenao come 2. L argomeno, espresso in radiani,

Dettagli

TRASFORMAZIONE DEI SEGNALI. Lineari (tra cui il Filtraggio) Non Lineari

TRASFORMAZIONE DEI SEGNALI. Lineari (tra cui il Filtraggio) Non Lineari TRASFORMAZIONE DEI SEGNALI SENZA MEMORIA: ZMNL (Zero-Memory Non Lineariy) g x( ) y = CON MEMORIA: Lineari (ra cui il Filraggio) Non Lineari L5/1 TRASFORMAZIONI SENZA MEMORIA (ISTANTANEE) y Limiazione dura

Dettagli

Lezione 1. Introduzione alle proprietà strutturali. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 1 1

Lezione 1. Introduzione alle proprietà strutturali. F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 1 1 ezione. Inroduzione alle proprieà sruurali F. Previdi - Conrolli Auomaici - ez. F. Previdi - Conrolli Auomaici - ez. k x k y k u k x k x z G z z z z z z Qual è il «significao» di quesa cancellazione? Esempio:

Dettagli

INTRODUZIONE AI SEGNALI. Fondamenti Segnali e Trasmissione

INTRODUZIONE AI SEGNALI. Fondamenti Segnali e Trasmissione INRODUZIONE AI SEGNALI Fndameni Segnali e rasmissine Classificazine dei segnali ( I segnali rappresenan il cmpramen di grandezze fisiche (ad es. ensini, emperaure, pressini,... in funzine di una piu variabili

Dettagli

Soluzioni di gas in acqua

Soluzioni di gas in acqua Sluzini di gas in acqua Cefficieni di assrbimen di gas in acqua. Le misure sn sae effeuae alla pressine di 1 am; i valri C a (T C) sn espresse in cc di gas discili in 1 cc di H 2 O alle emperaure indicae,

Dettagli

Esercizi. 1, v 2 = 1. , v 3 = si determini un vettore non nullo appartenente a span{v 1, v 2 } span{v 3, v 4 }

Esercizi. 1, v 2 = 1. , v 3 = si determini un vettore non nullo appartenente a span{v 1, v 2 } span{v 3, v 4 } Esercizi Spazi veoriali. Nello spazio veoriale R 3 si considerino i veori v, v, v 3 si deermini un veore non nullo apparenene a span{v, v } span{v 3, v 4 }, v 4. Si deermini per quali valori del paramero

Dettagli

Le disequazioni di primo grado

Le disequazioni di primo grado ) Disequazini di prim grad intere Le disequazini di prim grad Cnsider due plinmi A() e B(), entrambi di prim grad in. Le seguenti espressini: A()>B() A() B() A() B() A()

Dettagli

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LTI. 1 Fondamenti Segnali e Trasmissione

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LTI. 1 Fondamenti Segnali e Trasmissione RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LTI Fondameni Segnali e Trasmissione Risposa in requenza dei sisemi LTI Se il segnale d ingresso di un sisema Lineare Tempo-Invariane LTI e un esponenziale complesso l

Dettagli

Osservatore asintotico dello stato

Osservatore asintotico dello stato Osservaore asinoico dello sao Si consideri il sisema: x () = Ax () + Bu () y () = Cx () () Problema: Deerminare un disposiivo in grado di inseguire asinoicamene lo sao di un processo assegnao con modalià

Dettagli

Controlli automatici

Controlli automatici Conrolli auomaici (Prof. Bascea) Prima appello Anno accademico 29/21 15 Febbraio 21 Cognome:... Nome:... Maricola:... Firma:... Avverenze: Il presene fascicolo si compone di 8 pagine (compresa la coperina).

Dettagli

Fondamenti di Automatica Test di autovalutazione. può anche essere rappresentato come

Fondamenti di Automatica Test di autovalutazione. può anche essere rappresentato come Fondameni di Auomaica Tes di auovaluazione PARTE A A. Il numero complesso [a] 2 j2 3 [b] 2 3 j2 [c] 8 3 j [d] 2 + j2 3 /6 4e jπ può anche essere rappresenao come A2. L argomeno, espresso in radiani, del

Dettagli

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI 1 Fondameni di segnali Fondameni e rasmissione TLC Inroduzione Se il segnale d ingresso di un sisema Lineare Tempo-Invariane LTI e un esponenziale

Dettagli

Convertitori alternata / continua

Convertitori alternata / continua Crs di ELETTRONCA NDUSTRALE CONVERTTOR CA/CC A TRSTOR 12 1 Cnveriri alernaa / cninua Per la cnversine dalla crrene alernaa mnfase rifase alla crrene cninua si usan spess schemi a pne di Graez Si usan didi

Dettagli

INTRODUZIONE AI SEGNALI. 1 Fondamenti di segnali e trasmissione

INTRODUZIONE AI SEGNALI. 1 Fondamenti di segnali e trasmissione INRODUZIONE AI SEGNALI Fndameni di segnali e rasmissine Classificazine dei segnali () I segnali rappresenan il cmpramen di grandezze fisiche (ad es. ensini, emperaure, pressini,...) in funzine di una piu

Dettagli

approfondimento Lezione 4. Scomposizione canonica di Kalman F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 4 1

approfondimento Lezione 4. Scomposizione canonica di Kalman F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 4 1 Lezine. Scmpsizine cannica di Kalman F. Previdi - Cntrlli utmatici - Lez. Schema della lezine. Intrduzine alle scmpsizini canniche. Scmpsizine di raggiungibilità. Scmpsizine di sservabilità. Scmpsizine

Dettagli

8 log3. log. a) Determinare il valore delle costanti e sapendo che all istante t 0 la pallina si trova in y 1. y t 2cos. 2cos. 1 cos. t 1. y 3.

8 log3. log. a) Determinare il valore delle costanti e sapendo che all istante t 0 la pallina si trova in y 1. y t 2cos. 2cos. 1 cos. t 1. y 3. QUESITO Quli r le segueni espressini sn prive di signii in R? Miv l risps. s lg lg 8 e Sn prive di signii in R le espressini ed e; ini: per l le C.E. sn: e il dmini è Ø d e r per l e l C.E. è: l disequzine

Dettagli

1 Catene di Markov a stati continui

1 Catene di Markov a stati continui Caene di Markov a sai coninui In queso caso abbiamo ancora una successione di variabili casuali X 0, X, X,... ma lo spazio degli sai è un insieme più che numerabile. Nel seguio supporremo che lo spazio

Dettagli

Cap. 7. Elementi di teoria della stabilità

Cap. 7. Elementi di teoria della stabilità Cap. 7 Elemeni di eoria della sabilià 7. Inroduzione La eoria della sabilià sudia l aiudine di un sisema (asrao) che si rova in una cera siuazione dinamica, a reagire alle perurbazioni che possono inervenire

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Corso di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) 17 giugno 2015 Tema A

Università degli Studi di Bergamo Corso di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) 17 giugno 2015 Tema A Universià degli Sudi di Bergamo orso di Geomeria e Algebra Lineare (vecchio programma) 7 giugno Tema A Tempo a disposizione: ore. alcolarici, libri e appuni non sono ammessi. Ogni esercizio va iniziao

Dettagli

Teoria dei segnali terza edizione

Teoria dei segnali terza edizione eoria dei segnali Capiolo 4 Sisemi monodimensionali a empo coninuo SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI Soluzione dell esercizio 4. Il segnale x () coniene le requenza = and = 7 / ( ) = 3.5 / quindi, disorsioni di

Dettagli

Equazioni Differenziali (5)

Equazioni Differenziali (5) Equazioni Differenziali (5) Daa un equazione differenziale lineare omogenea y n + a n 1 ()y n 1 + a 0 ()y = 0, (1) se i coefficieni a i non dipendono da, abbiamo viso che le soluzioni si possono deerminare

Dettagli

Teoria dei segnali. Unità 2 Sistemi lineari. Sistemi lineari: definizioni e concetti di base. Concetti avanzati Politecnico di Torino 1

Teoria dei segnali. Unità 2 Sistemi lineari. Sistemi lineari: definizioni e concetti di base. Concetti avanzati Politecnico di Torino 1 Sisemi lineari: deinizioni e concei di base Teoria dei segnali Unià 2 Sisemi lineari Sisemi lineari Deinizioni e concei di base Concei avanzai 2 25 Poliecnico di Torino Sisemi lineari: deinizioni e concei

Dettagli

1) Determinare la soluzione massimale del problema di Cauchy. 2) Determinare la soluzione massimale del problema di Cauchy.

1) Determinare la soluzione massimale del problema di Cauchy. 2) Determinare la soluzione massimale del problema di Cauchy. Capiolo 3 Equazioni differenziali Esercizi ) Deerminare la soluzione massimale del problema di Cauchy y ()= y() 4 3 y()= ) Deerminare la soluzione massimale del problema di Cauchy y ()= 4 + 6 y()+ 8 (

Dettagli

(c) Determinare per quali valori di h la varietà lineare delle soluzioni del sistema ha dimensione 2:

(c) Determinare per quali valori di h la varietà lineare delle soluzioni del sistema ha dimensione 2: CORSO DI GEOMETRIA E ALGEBRA Cognome e Nome: Corso di Laurea: 8 gennaio 6 Maricola: Anno di corso: x. (6 p) Si consideri il sisema lineare AX = B, dovex = @ z A è i l v e o r e d e l l e incognie, A e

Dettagli

ISOMETRIE PIANE. Traslazione di un vettore v

ISOMETRIE PIANE. Traslazione di un vettore v ISOMETRIE INE Un ismeia piana è un applicazine del pian in sé che cnsea la disanza. Sia f : f() essa è un ismeia se Q d( Q) d(f() f(q)) d( Q ). Se ( ) e ( ) sn due cppie di puni cispndeni esse indiiduan

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 7 Adolfo Scimone. Rette in posizioni particolari rispetto al sistema di riferimento

Geometria analitica del piano pag 7 Adolfo Scimone. Rette in posizioni particolari rispetto al sistema di riferimento Geomeria analiica del piano pag 7 Adolfo Scimone Ree in posizioni paricolari rispeo al sisema di riferimeno L'equazione affine di una rea a + + c = 0 può assumere forme paricolari in relazione alla posizione

Dettagli

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI RISPOSTA IN FREQUENZA DEI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI RISPOSTA IN FREQUENZA SISTEMI LTI Inroduzione Se il segnale d ingresso di un sisema Lineare Tempo-Invariane LTI e un esponenziale complesso, l

Dettagli

Geometria BAER A.A Foglio esercizi 1

Geometria BAER A.A Foglio esercizi 1 Geomeria BAER A.A. 16-17 Foglio esercii 1 Eserciio 1. Risolvere le segueni equaioni lineari nelle variabili indicae rovando una parameriaione dell insieme delle soluioni. a) + 5y = 3 nelle incognie, y.

Dettagli

Circuiti dinamici. Circuiti del primo ordine. (versione del ) Circuiti del primo ordine

Circuiti dinamici. Circuiti del primo ordine.  (versione del ) Circuiti del primo ordine ircuii dinamici ircuii del primo ordine www.die.ing.unibo.i/pers/masri/didaica.hm (versione del 4-5- ircuii del primo ordine ircuii del primo ordine: circuii il cui sao è definio da una sola variabile

Dettagli

intervalli di tempo. Esempio di sistema oscillante: Fig. 1 Massa m che può traslare in una sola direzione x, legata ad una molla di rigidezza k.

intervalli di tempo. Esempio di sistema oscillante: Fig. 1 Massa m che può traslare in una sola direzione x, legata ad una molla di rigidezza k. Sudio delle vibrazioni raa ogni oscillazione di una grandezza inorno ad una posizione di equilibrio. La forma piu semplice di oscillazione e il moo armonico che puo i essere descrio da un veore roane Ae

Dettagli

Corso di laurea in Ingegneria Meccatronica CONTROLLI AUTOMATICI E CA - 03 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO

Corso di laurea in Ingegneria Meccatronica CONTROLLI AUTOMATICI E CA - 03 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO Auomaion Roboics and Sysem CONTROL Corso di laurea in Ingegneria Meccaronica CONTROLLI AUTOMATICI E AZIONAMENTI ELETTRICI CA - 03 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO Universià degli Sudi di Modena e Reggio Emilia

Dettagli

Prof. Fernando D Angelo a.s. 2008/10 - classe 3BS Moto verticale dei gravi.

Prof. Fernando D Angelo a.s. 2008/10 - classe 3BS Moto verticale dei gravi. Prf. Fernand D nel a.s. 008/0 - classe 3S M ericale dei rai. Prblea. Un e si ra ad una qua di 0 rispe al sul. d un cer isane iene lancia ers l al cn una elcià pari a. Dp aere precisa il riferien nel quale

Dettagli

La velocità Pagina 1 di 18

La velocità Pagina 1 di 18 La velcià Pagina di 8 Il pun maeriale in m Il m di un gge può essere sudia uilizzand il mdell del pun maeriale quand l gge è ml piccl rispe alle disanze che percrre. Si chiama raieria la linea che percrre

Dettagli

MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO (M.R.U.A.) Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Francesco Garofalo

MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO (M.R.U.A.) Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Francesco Garofalo MOTO RETTILINEO UNIFORMEMENTE ACCELERATO (M.R.U.A.) Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Francesco Garofalo Accelerazione Il moo reilineo uniformemene accelerao è il moo di un puno sooposo ad

Dettagli

Esercizi su sottospazi e vettori

Esercizi su sottospazi e vettori Esercizi su soospazi e veori Esercizio Nello spazio veoriale M (R) siano i dai i soospazi: W z y + y + z + y + z e W z y y, z. Deerminare dim W e dim W e una base di uno di essi. W e W sono soospazi perchè

Dettagli

ESERCIZIO E1: I diodi D 1 e D 2 sono ideali. Il segnale di ingresso V IN (t) varia linearmente

ESERCIZIO E1: I diodi D 1 e D 2 sono ideali. Il segnale di ingresso V IN (t) varia linearmente EECIZIO E1: I didi 1 e sn ideali. Il segnale di ingress V IN ( varia linearmene nell inervall V IN [0, 40] V. apend che 0 V, 1 10 KΩ; 3 5 KΩ; 4 15 KΩ si deerminin e si raccin graficamene le re relazini:

Dettagli

Stabilità dell equilibrio (parte II)

Stabilità dell equilibrio (parte II) Appuni di Teoria dei sisemi - Capiolo 5 Sabilià dell equilibrio (pare II) Cenni sui crieri di insabilià... Cenni sulla sabilià dell equilibrio nei sisemi discrei... 3 Crieri di sabilià del movimeno...

Dettagli

Soluzioni di gas in acqua

Soluzioni di gas in acqua Sluzini di gas in acqua Cefficieni di assrbimen di gas in acqua. Le misure sn sae effeuae alla pressine di 1 am; i valri C a (T C) sn espresse in cc di gas discili in 1 cc di H 2 O alle emperaure indicae,

Dettagli

SOLUZIONI PROVA SCRITTA DI AUTOMATICA I (Prof. Bittanti, BIO A-K) 4 Luglio Si consideri il sistema dinamico seguente:

SOLUZIONI PROVA SCRITTA DI AUTOMATICA I (Prof. Bittanti, BIO A-K) 4 Luglio Si consideri il sistema dinamico seguente: SOLUZIONI PROVA SCRITTA DI AUTOMATICA I (Prf Biani BIO A-K) 4 Lugli 6 Si cnideri il iema dinamic eguene: u() ( ) y() G () ( + ) + a Si calcli analiicamene y () quand il egnale d ingre u() ha rafrmaa U()

Dettagli

INTRODUZIONE. Sistema di comunicazione

INTRODUZIONE. Sistema di comunicazione INTRODUZIONE Fndameni di Segnali e Trasmissine Sisema di cmunicazine Trasmissine di infrmazine da un miene ad un desinaari aravers una successine di prcessi: La srgene genera un messaggi (vce, musica,

Dettagli

0.1 Formula di Gauss e formula di Stokes

0.1 Formula di Gauss e formula di Stokes 1.1 Formula di Gauss e formula di Sokes Siano Ω un apero di R 3, F un campo veoriale definio su Ω, S una superficie la cui chiusura è conenua in Ω. Supponiamo inolre che in S si possano disinguere due

Dettagli

Raggiungibilità e controllabilità (2 )

Raggiungibilità e controllabilità (2 ) eoria dei sisemi - Capiolo 8 Raggiungibilià e conrollabilià ( ) Sisemi empo-coninui lineari empo-invariani... Inroduzione... Deerminazione del soospazio di raggiungibilià e crierio di Kalman... La conrollabilià...6

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccatronica

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccatronica CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccaronica TRASFORMATE DI LAPLACE Prof. Cesare Fanuzzi Ing. Crisian Secchi e-mail: cesare.fanuzzi@unimore.i, crisian.secchi@unimore.i hp://www.auomazione.ingre.unimore.i

Dettagli

Nozioni elementari di Analisi Matematica applicate alla Fisica Generale

Nozioni elementari di Analisi Matematica applicate alla Fisica Generale Nzini elemenari i Analisi Maemaica applicae alla Fisica Generale Nzine i limie i una funzine in Analisi Maemaica e in Fisica La naura elle relazini ra granezze fisiche richiee una cera aenzine, e in alcuni

Dettagli

Processi stocastici e affidabilità

Processi stocastici e affidabilità Processi socasici e affidabilià ω Dao un esperimeno casuale, si assuma di associare ad ogni ( ω ) esio ω una funzione x, di. Risula così definio un insieme di funzioni del empo, deo processo socasico,

Dettagli

Perturbazioni Dipendenti dal tempo

Perturbazioni Dipendenti dal tempo Perurbazioni dipendeni dal empo in Meccanica Quanisica, Perurbazioni Periodiche, Transizioni di Dipolo Elerico, Dipolo Magneico, Quadripolo Elerico e relaive Regole di Selezione Di Giorgio Busoni Perurbazioni

Dettagli

Geometria dello spazio

Geometria dello spazio Gemeria dell spazi RETTE E PINI NELLO SPZIO Una rea è individuaa in md univc da due puni. Un pian può essere individua in md univc da: re puni nn allineai una rea e un pun esern ad essa due ree incideni

Dettagli

SOLUZIONI SCRITTO DI ANALISI MATEMATICA II - 24/06/08. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni

SOLUZIONI SCRITTO DI ANALISI MATEMATICA II - 24/06/08. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni SOLUZIONI SCRITTO DI ANALISI MATEMATICA II - 4/06/08 C.L. in Maemaica e Maemaica per le Applicazioni Prof. K. R. Payne e Do. M. Calanchi, C. Tarsi, L. Vesely Soluzione esercizio. (a) Sia f definia da f(x)

Dettagli

Il Value at Risk secondo l approccio parametrico: un esempio semplificato

Il Value at Risk secondo l approccio parametrico: un esempio semplificato Universià degli Sudi di Napoli Federico II Caedra di Economia delle Aziende di Assicurazione Il Value a Risk secondo l approccio paramerico: un esempio semplificao Domenico Curcio, Ph. D. Value a Risk

Dettagli

Equazioni differenziali lineari

Equazioni differenziali lineari 0.0. 2. Equazioni differenziali lineari Da un puno di visa dinamico, i sisemi lineari sazionari sono descrii da equazioni differenziali ordinarie lineari a coefficieni cosani: a n d n y d n + a n d n y

Dettagli

Soluzione degli esercizi del Capitolo 1

Soluzione degli esercizi del Capitolo 1 Soluzione degli esercizi del Capiolo Soluzione dell Esercizio. Il valore più opporuno ū di u è quello per cui, in condizioni nominali, la variabile conrollaa assume il valore desiderao; perciò si rova

Dettagli

Soluzione Es.1- In generale, le equazioni orarie del moto lungo l'asse orizzontale x e quello verticale y si possono scrivere come: (1a) (1b) (1c)

Soluzione Es.1- In generale, le equazioni orarie del moto lungo l'asse orizzontale x e quello verticale y si possono scrivere come: (1a) (1b) (1c) Sluzine Es.1- In generale, le equazini rarie del mt lung l'asse rizzntale x e quell verticale si pssn scrivere cme: ( t) h + v (csα) t gt / h + v t / gt / (1a) v ( t) v csα gt v / gt (1b) x( t) v (sinα

Dettagli

Correnti variabili nel tempo. Carica e scarica di un condensatore. Carica e scarica di un condensatore. Carica e scarica di un condensatore

Correnti variabili nel tempo. Carica e scarica di un condensatore. Carica e scarica di un condensatore. Carica e scarica di un condensatore rreni variabili nel emp Finra abbiam sudia circuii in crrene cninua, ciè circuii in cui siam a regime, ml emp ( >> i dp l inizi del prcess, quand ue le crreni si sn sabilizzae. Oggi cminciam a sudiare

Dettagli

Osservabilità (1 parte)

Osservabilità (1 parte) eoria dei sisemi - Capiolo 9 sservabilià ( pare) Inroduzione al problema della osservabilià: osservazione e ricosruzione. Sai indisinguibili e sai non osservabili...3 Soospazi di osservabilià e non osservabilià

Dettagli

Nome: Nr. Mat. Firma:

Nome: Nr. Mat. Firma: Fondameni di Conrolli Auomaici Prova Parziale 8 Aprile 2 - A.A. 2/ Nome: Nr. Ma. Firma: a) Deerminare la rasformaa di Laplace X i (s) dei segueni segnali emporali x i (): x () = 4 + 2 e +5 cos(3 6), x

Dettagli

[ ] ( ) ( ) ( ) Accelerazione. dv t d r t. dt dt. t d y t. dt dt. dt dt. Dimensioni fisiche. v l m. t = = dv t d z t. dt dt. x 2.

[ ] ( ) ( ) ( ) Accelerazione. dv t d r t. dt dt. t d y t. dt dt. dt dt. Dimensioni fisiche. v l m. t = = dv t d z t. dt dt. x 2. a Accelerazine dv d r a = = dv ( ) x d x = = ( ) dv y d y ay = = x Dimensini fisiche ( ) ( ) a ( ) ( ) dv d z = = z z [ ] [ ] [] [] v l m a = = S.I. s [] S. Viale A.A. 003-004 1 Valri ipici Accelerazine

Dettagli

Tratto dal Corso di Telecomunicazioni Vol. I Ettore Panella Giuseppe Spalierno Edizioni Cupido. lim. 1 t 1 T

Tratto dal Corso di Telecomunicazioni Vol. I Ettore Panella Giuseppe Spalierno Edizioni Cupido. lim. 1 t 1 T rao dal Corso di elecomunicazioni Vol. I ore Panella Giuseppe Spalierno dizioni Cupido 4. nergia e Poenza Dao un segnale di ampiezza s() si definisce energia oale il valore del seguene inegrale: + / /

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Laurea on Line) Prima prova Intermedia

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Laurea on Line) Prima prova Intermedia Milano, 0/0/00 Corso di Laurea in Ingegneria Inormaica (Laurea on Line) Corso di Fondameni di elecomunicazioni Prima prova Inermedia Carissimi sudeni, scopo di quesa prima prova inermedia è quello di veriicare

Dettagli

*5$1'(==(3(5,2',&+( W GW

*5$1'(==(3(5,2',&+( W GW *51'((3(5'&+( 3UQFSDOGQ]RQ Una grandezza empodipendene D) si definisce SURGFD quando ad uguali inervalli T assume valori uguali cioè quando vale la relazione (con n inero qualsiasi): ( ) D( Q) D + (1)

Dettagli

Cinematica del punto materiale 1. La definizione di cinematica.

Cinematica del punto materiale 1. La definizione di cinematica. Cinemaica del puno maeriale 1. La definizione di cinemaica. 2. Posizione e Sposameno 3. Equazione oraria del moo 4. Traieoria 5. Moo in una dimensione. 6. Velocià media e velocià isananea. 7. Moo reilineo

Dettagli

Caratterizzazione degli autovalori (cfr. Lez. VII, punto 2). Gli autovalori di A sono le radici del polinomio caratteristico det(a λi) di A.

Caratterizzazione degli autovalori (cfr. Lez. VII, punto 2). Gli autovalori di A sono le radici del polinomio caratteristico det(a λi) di A. Esercizi III Priima di dare la risoluzione dei segueni esercizi su auoveori, auovalori, diagonalizzabilià e diagonalizzazione, ricordiamo alcune definizioni, eoremi e fai su queso argomeno Sia A una marice

Dettagli

CM89sett.tex COMPLEMENTI DI MATEMATICA a.a Laurea magistrale in Ingegneria Elettrotecnica

CM89sett.tex COMPLEMENTI DI MATEMATICA a.a Laurea magistrale in Ingegneria Elettrotecnica 1 CM89se.ex COMPLEMENTI DI MATEMATICA a.a. 28-29 Laurea magisrale in Ingegneria Eleroecnica Nona seimana 24.11.28 - lunedì (2 ore) Commeno della prova parziale (vd. file CM8IcoA-B-C-D.pdf). Definizione

Dettagli

Il modello di crescita deriva dalla logica del tasso di interesse semplice

Il modello di crescita deriva dalla logica del tasso di interesse semplice Eserciazione 7: Approfondimeni sui modelli di crescia. Crescia arimeica, geomerica, esponenziale. Calcolo del asso di crescia e del empo di raddoppio. Viviana Amai 03/06/2009 Modelli di crescia Nella prima

Dettagli

Struttura dei tassi per scadenza

Struttura dei tassi per scadenza Sruura dei assi per scadenza /45-Unià 7. Definizione del modello ramie gli -coupon bonds preseni sul mercao Ipoesi di parenza Sul mercao sono preseni all isane ZCB che scadono fra,2,,n periodi Periodo:

Dettagli

Controllo ottimo LQ t.i. con azione integrale

Controllo ottimo LQ t.i. con azione integrale 1.. 1. 1 Conrollo oimo LQ.i. con azione inegrale Si è viso, nel caso empo-coninuo, che lo schema di conrollo soosane in cui K ff = [C(A BK 1 B 1, garanisce (nel caso il sisema reroazionao risuli sabile

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del log 1 + x2 y 2

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del log 1 + x2 y 2 Analisi Maemaica II Corso di Ingegneria Gesionale Compio del 5-7-7 - È obbligaorio consegnare ui i fogli, anche la brua e il eso. - Le rispose senza giusificazione sono considerae nulle. Esercizio. puni

Dettagli

UNA PARTICOLARE CONFIGURAZIONE DINAMICA NELLA ~~TEMATICA M. GIORDANO *

UNA PARTICOLARE CONFIGURAZIONE DINAMICA NELLA ~~TEMATICA M. GIORDANO * UNA PARICOLARE CONFIGURAZIONE DINAMICA NELLA ~~EMAICA FINANZIARIA M. GIORDANO * SOMMARIO. Il presene lavr rappresena n lerire enaiv di sdi dei rappr i ra prblemi meccanici e prblemi finanziari. Si cerca

Dettagli

Teoria dei Segnali. La Convoluzione (esercizi) parte prima

Teoria dei Segnali. La Convoluzione (esercizi) parte prima Teoria dei Segnali La Convoluzione (esercizi) pare prima 1 Si ricorda che la convoluzione ra due segnali x() e y(), reali o complessi, indicaa simbolicamene come: C xy () = x() * y() è daa indifferenemene

Dettagli

TRASFORMATE DI LAPLACE

TRASFORMATE DI LAPLACE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gesione Indusriale e della Inegrazione di Impresa hp://www.auomazione.ingre.unimore.i/pages/corsi/conrolliauomaicigesionale.hm Trasformae di Laplace Gli esempi visi

Dettagli

Geometria differenziale delle curve.

Geometria differenziale delle curve. Geomeria differenziale delle curve Curve paramerizzae Definizione Una curva paramerizzaa in IR n è un applicazione γ γ γ: I IR n,, γ n dove I = [a, b] IR è un inervallo della rea reale con a < b + γa γ

Dettagli

Mnaggi praic ircui ampiezza sfasamen ircui : schema di mnaggi Generare di segnali Oscillscpi H : misura in Basea Oscillscpi H: misura u =cccdrilli rssi =cccdrilli neri Prblemi praici: Le cnnessini ai

Dettagli

Lezione 0. Richiami di teoria dei sistemi (a tempo continuo e a tempo discreto) F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 0 1

Lezione 0. Richiami di teoria dei sistemi (a tempo continuo e a tempo discreto) F. Previdi - Controlli Automatici - Lez. 0 1 Lezione 0. Richiami di eoria dei sisemi (a empo conino e a empo discreo) F. Previdi - Conrolli Aomaici - Lez. 0 Sisemi a empo conino C. Rappresenazione di sao C. Eqilibrio C3. Sisemi LTI SISO C4. Eqilibrio

Dettagli

Equazioni. Prerequisiti. Definizioni e concetti generali. Incognita Lettera (di solito X) alla quale è possibile sostituire dei valori numerici

Equazioni. Prerequisiti. Definizioni e concetti generali. Incognita Lettera (di solito X) alla quale è possibile sostituire dei valori numerici Scmpsizini plinmiali Calcl del M.C.D. e del m.c.m. tra plinmi P), cn P) plinmi di grad qualsiasi Equazini Prerequisiti Definizini e cncetti generali Incgnita Lettera di slit ) alla quale è pssibile sstituire

Dettagli

Capitolo 4 - Parte II Sistemi regolari a dimensioni finite lineari tempo-invarianti e tempo-continui

Capitolo 4 - Parte II Sistemi regolari a dimensioni finite lineari tempo-invarianti e tempo-continui Appuni di Teoria dei sisemi Capiolo 4 - Pare II Sisemi regolari a dimensioni finie lineari empo-invariani e empo-coninui Definizione... Meodi di calcolo della marice di ransizione di sao ϕ(,τ... meodo:

Dettagli

Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1- soluzioni - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti

Esercizi di Matematica Finanziaria - Corso Part Time scheda 1- soluzioni - Leggi finanziarie, rendite ed ammortamenti Esercizi di Maemaica Finanziaria - Corso Par Time scheda - soluzioni - Leggi finanziarie, rendie ed ammorameni. Le soluzioni sono: (a) M 3 = 00 ( + 3) = 5, M 8 = 5 ( + 5) = 43.75. (b) Va risola l equazione

Dettagli

(b) Determinare l equazione parametrica della retta r passante per O e ortogonale

(b) Determinare l equazione parametrica della retta r passante per O e ortogonale SCRIVERE IN MODO LEGGIBILE NOME E COGNOME! CORSO DI GEOMETRIA E ALGEBRA Cognome: Nome: 6 febbraio 8 Maricola: Corso di Laurea: (8 p) Si fissi un riferimeno caresiano R(O î ĵ ˆk) nello spaio euclideo Si

Dettagli

f v, lim allora x, y x, y e analogamente se 0,1 Osserviamo che la derivata direzionale esiste per ogni punto x y e ogni vettore,2 0,0 cos 2 1

f v, lim allora x, y x, y e analogamente se 0,1 Osserviamo che la derivata direzionale esiste per ogni punto x y e ogni vettore,2 0,0 cos 2 1 DERIVATA DIREZIONALE La definizione di derivaa direzionale è y, lim,, f v y v f y v, v Se v, allora, y, y e analogamene se,, y, y f, y y Calcolare la derivaa direzionale della funzione dove v allora dom

Dettagli

x(t) y(t) 45 o x x(t) -2T

x(t) y(t) 45 o x x(t) -2T Eserciazione 0 - Processi casuali Esercizio Si consideri lo schema di fig., dove =A cos(!0 + ) e e una cosane. Si consideri il paramero A come una variabile casuale uniformemene disribuia ra 0 e.calcolare

Dettagli

5. L integrale improprio x 2 : (a) diverge. (b) converge a 0 = lim. (c) converge a π 4 (d) è uguale al valore del limite

5. L integrale improprio x 2 : (a) diverge. (b) converge a 0 = lim. (c) converge a π 4 (d) è uguale al valore del limite INTEGRALI IMPROPRI Tes di auovaluazione. L inegrale improprio 5 d : (a) vale 4 5 (c) vale 5 4 (d) è negaivo.. L inegrale improprio 4 + 5 d : (a) vale 4 5 (c) vale 4 5 (d) ende a.. L inegrale improprio

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 1 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 1 Adolfo Scimone Geomeria analiica del piano pag Adolfo Scimone GEOMETRIA ANALITICA Lo scopo della geomeria analiica è quello di individuare i puni di una rea, di un piano, dello spazio, o più in generale gli eni geomerici

Dettagli

Corso di Fluidodinamica Anno accademico 2012/2013

Corso di Fluidodinamica Anno accademico 2012/2013 Crs di Fluiddinamica Ann accademic 2012/2013 Prf. Tmmas Asaria asaria@unina.i Tel. 081 7685184 MATERIALE DIDATTICO Gasdinamica, Givanni M. Carlmagn, ed. Liguri, 2009 Appuni e Slides dal si www.dceni.unina.i

Dettagli

Volume FISICA. Elementi di teoria ed applicazioni. Fisica 1

Volume FISICA. Elementi di teoria ed applicazioni. Fisica 1 Volume FISICA Elemeni di eoria ed applicazioni Fisica ELEMENTI DI TEORIA ED APPLICAZIONI Fisica CUES Cooperaiva Universiaria Edirice Salerniana Via Pone Don Melillo Universià di Salerno Fisciano (SA)

Dettagli

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI

SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI SISTEMI LINEARI TEMPO INVARIANTI Fondameni di Segnali e Trasmissione Sisema: Definizione di Sisema Da un puno di visa fisico e un disposiivo ce modifica un segnale, deo ingresso, generando il segnale,

Dettagli

Controlli Automatici L

Controlli Automatici L Segnali e rasformae - Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Segnali e rasformae DEIS-Universià di Bologna el. 5 93 Email: crossi@deis.unibo.i URL: www-lar.deis.unibo.i/~crossi Segnali e rasformae - Segnali

Dettagli

Sviluppare una metodologia di analisi per valutare la convenienza economica di un nuovo investimento, tenendo conto di alcuni fattori rilevanti:

Sviluppare una metodologia di analisi per valutare la convenienza economica di un nuovo investimento, tenendo conto di alcuni fattori rilevanti: Analisi degli Invesimeni Obieivo: Sviluppare una meodologia di analisi per valuare la convenienza economica di un nuovo invesimeno, enendo cono di alcuni faori rilevani: 1. Dimensione emporale. 2. Grado

Dettagli

Descrizione cicli standard

Descrizione cicli standard Descrizine cicli sandard 04-04-05 Viene ripraa la descrizine di alcuni cicli che frnisce grauiamene. Ques sfware gira sulle versini hw: COM0 IS, COM20 IS, COM30 IS e COM 5 IS dve I sa per inelligene ed

Dettagli

Segnali e Sistemi. Proprietà dei sistemi ed operatori

Segnali e Sistemi. Proprietà dei sistemi ed operatori Segnali e Sisemi Un segnale è una qualsiasi grandezza che evolve nel empo. Sono funzioni che hanno come dominio il empo e codominio l insieme di ui i valori che può assumere la grandezza I sisemi rasformano

Dettagli