27 DERIVATE DI ORDINI SUCCESSIVI
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- Ada Stella
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1 27 DERIVATE DI ORDINI SUCCESSIVI Definizione Sia f derivabile sull inervallo I. Se esise la derivaa della funzione x f (x) in x, allora (f ) (x) si dice la derivaa seconda di f in x, e si denoa con f (x) o f (2) (x). Allo sesso modo si definiscono per induzione le derivae di ordine k: la funzione derivaa 0-ima di f si definisce ponendo f (0) = f se è definia in ogni puno x I la derivaa k-ima f (k) R e se ne esise la derivaa in un puno x 0, si definisce f (k+1) (x 0 ) = D(f (k) )(x 0 ). Definizione Sia I inervallo. Definiamo per ogni k N l insieme C k (I) delle funzioni k vole derivabili su I ali che la derivaa k-ima sia una funzione coninua. Quindi: C 0 (I) è l insieme delle funzioni coninue su I C 1 (I) è l insieme delle funzioni derivabili su I la cui derivaa è una funzione coninua ecc. Si noi che valgono le inclusioni:... C 2 (I) C 1 (I) C 0 (I). Definiamo inolre lo spazio delle funzioni la cui derivaa k-ima esise per ogni k N: C (I) = C k (I). k N NOTA: 1) le inclusioni sopra descrie sono sree. PER ESERCIZIO: fornire un esempio di funzione in C k (I) ma non in C k+1 (I) 2) l esisenza della derivaa k-ima implica la coninuià della derivaa k 1-ima e quindi, per induzione, di ue le precedeni ) i polinomi, gli esponenziali, i logarimi, sin, cos,... sono funzioni C. PER ESERCIZIO: calcolarne ue le derivae 4) dai eoremi di linearià delle derivae, si ha che per ogni k vale, per induzione, il eorema di linearià per funzioni di classe C k. 5) se f, g C k (I), allora anche fg C k (I), e si ha k ( ) k (fg) (k) = f (n) g (k n) n n=0 6) composizione di funzioni C k è ancora C k. 72
2 28 POLINOMI DI TAYLOR OSSERVAZIONE: se f è coninua nel puno a possiamo scrivere (ricordando la definizione di o piccolo ) che f(x) = f(a) + o(1) per x a se f è derivabile in a, per la definizione di differenziabilià si ha f(x) = f(a) + f (a)(x a) + o(x a) per x a. Vogliamo generalizzare quesa formula a funzioni n vole derivabili: il problema è rovare un polinomio P di grado n ale che si possa scrivere f(x) = P (x) + o(x a) n per x a, e se possibile esprimere P mediane le derivae di f in a fino all ordine n. Teorema. Siano n N, n 1 e f una funzione definia in un inorno del puno a R e derivabile n vole in a. Allora esise un unico polinomio P di grado n ale che f(x) = P (x) + o(x a) n per x a. P è caraerizzao da P (k) (a) = f (k) (a) per k = 0,..., n, ed è quindi dao dalla formula f (k) (a) P (x) = (x a) k. k! Queso polinomio viene deo polinomio di Taylor di f di ordine n e di cenro a. Si ha quindi la formula f(x) = f (k) (a) (x a) k + o(x a) n per x a, k! dea formula di Taylor con il reso di Peano. Quesa formula è di ESTREMA UTILITÀ nel calcolo dei ii. Dimosrazione Possiamo supporre, mediane una raslazione, che a = 0. Consideriamo il polinomio f (k) (0) P (x) = x k, k! f(x) P (x) e calcoliamo il ie x 0 x n. Quesa è una forma indeerminaa 0/0 Possiamo applicare l Hôpial, oenendo l equivalenza con il ie f (x) P (x) x 0 nx n 1. 7
3 Se n = 1 queso ie è uguale a 0 e quindi f P = o(x 1 ) per x 0. Alrimeni si ha di nuovo una forma indeerminaa 0/0, e si può ri-applicare l Hôpial, oenendo l equivalenza con il ie f (2) (x) P (2) (x) x 0 n(n 1)x n 2... In generale, si applica l Hôpial n vole, oenendo alla fine l equivalenza con il ie f (n) (x) P (n) (x) = 0. x 0 n! Dunque f P = o(x) n. Dalla applicazione dell Hôpial visa sopra si ha che se Q = c k x k è un polinomio di grado n e si ha c k f (k) (0)/k! per qualche k {0,..., n}, allora, poso m = min{k : c k f (k) (0)/k!, si ha f(x) Q(x) f (m) (0) c m m! x 0 x n = (H) =... = (H) = 0. x 0 n(n 1)... (n m + 1)xn m e quindi f Q o(x) n. Dunque il polinomio P è univocamene deerminao. L operazione che associa ad una funzione f n-vole derivabile in un puno a il suo polinomio di Taylor di ordine n viene indicaa con il simbolo Ta n. Il eorema sopra si legge x a f(x) (x a) n = x a T n a ) (x a) n. Per lo più avremo a che fare con a = 0, nel qual caso ci dimenicheremo dell indice 0. Per esempio: T 0 (exp) = e 0 + e0 1! x + e0 2! x2 + e0! x = 1 + x + x2 2 + x 6 T 4 0 (sin) = sin 0 + cos 0 1! x + sin 0 2! x 2 + cos 0! OSSERVAZIONE IMPORTANTE (per il calcolo): 1) T n a (f + g) = T n a f + T n a g 2) T n a (fg) = T n a (T n a f T n a g) ) T n a (g f) = T n a (T n f(a) g T n a f). x + sin 0 x 4 = x x 4! 6. (noare che se P è polinomio in (x a), allora l operazione Ta n corrisponde a roncare P al grado n). Infai si verifica subio che le derivae k-ime dei secondi membri delle equaglianze sono quelle richiese, per k = 1,..., n. 74
4 Polinomi di Taylor elemenari (da imparare A MEMORIA, e da verificare calcolando le derivae in 0) T n x k (exp)(x) = k! T 2n (cos)(x) = T 2n+1 (cos)(x) = T 2n+1 (sin)(x) = T 2n+2 (sin)(x) = T n (log(1 + x)) = ( 1) k+1 x k k k=1 T 2n+1 (arcan)(x) = T n ((1 x) 1 ) = x k T 1 ((1 + x) α ) = 1 + αx ( 1) k x 2k (2k)! ( 1) k x 2k+1 (2k + 1) T an x = T 4 an x = x + 1 x. ( 1) k x 2k+1 (2k + 1)! ESEMPI: 1) Calcoliamo il polinomio di Taylor di ordine 2 e cenro 0 della funzione ( ) log sin x f(x) = x se x ] 1, [ 1 0 se x = 0. Ricordando che si ha sin x = x 9 2 x + o(x ) e che log(1 + y) = y + o(y), si ha ( ) sin x log = log(1 x 2 x2 + o(x 2 )) = 2 x2 + o(x 2 ), ovvero T 2 f(x) = 2 x2. 75
5 1bis) Calcolare il ie ( sin x x Possiamo scrivere in forma esponenziale ) 1 x sin 2x. ( ) 1 sin x x sin 2x ( ( ) 1 sin x ) = exp x x sin 2x log. x Il ie dell esponene (ricordando il ie fondamenale di sin y/y e l esempio 1)) vale ( ) 1 sin x ( 2x 2 log = ) 1 x 2 x2 + o(x 2 ) 2x 2 = 4. Dunque il nosro ie vale e /4. 2) Calcoliamo il polinomio di Taylor di ordine 6 in 0 della funzione f(x) = log(1 + x 2 ) x 2 cos x. Ricordiamo che e che per cui e anche Quindi si ha e dunque log(1 + z) = z 1 2 z2 + 1 z + o(z ) cos x = x x4 + o(x 4 ) log(1 + x 2 ) = x x4 + 1 x6 + o(x 6 ) f(x) = x 2 cos x = x x x6 + o(x 6 ). ( ) x 6 + o(x 6 ) = 7 24 x6 + o(x 6 ), T 6 f(x) = ( ) x 6 = 7 24 x6. 76
6 2bis) Calcoliamo il ie L = x 2 cos x log(1 + x 2 ) 7x 2 an(x 4. ) Ricordando che an x 4 an x x 0 x 4 = = 1, x 0 x il ie è uguale a x 2 cos x log(1 + x 2 ) 7x 6. Per l esempio 2) si ha quindi 1 ( 7 L = 7x 6 24 x6 + o(x 6 ) ) = PER ESERCIZIO: risolvere i ii negli esempi con la regola dell Hôpial. ) Calcolare il ie L = 2 x sin(x 2 ) (x sin x) 2 x. Per prima cosa semplifichiamo il ie ricordandoci che sin x = x 1 6 x + o(x ), per cui L = 6 2 x sin(x 2 ) x 2 x Per avere solo poenze inere cambiamo variabile ponendo y = x. Il ie divena y sin(y ) y 0+ y 6 = 6 y y 0+ 1 sin(y ) y (abbiamo usao il cambiameno di variabili = y ). Si ha sin = o( ) y 6. 1 sin = = o( 2 ) e 1 + z = (1 + z) 1/ = z + o(z), per cui sin = o( 2 ) = o( 2 ). Dunque 1 sin L = = o( 2 ) 2 = 1. 77
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