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Transcript:

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PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 20 gennaio 2017- Variazioni dal 13 gennaio al 20 gennaio 2017) FTSE MIB DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore 19.479,46 11.630,13 3.299,44 119,59 321,45 Var % sett -0,18% 0,01% -0,75% -1,26% -1,46% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 339,98 241,35 5.063,20 2.271,31 19.137,91 Var % sett -0,18% -0,10% 0,07% -0,15% -0,77% Settimana leggermente al di sotto della parità quella appena trascorsa per i mercati azionari americani concentrati sull insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e in attesa di capire quali effettivamente saranno i provvedimenti che la nuova Amministrazione annuncerà nei primi giorni di insediamento. I mercati hanno anche valutato nella settimana le indicazioni fornite dal Presidente della Fed Janet Yellen che in un suo intervento ha evidenziato come la Fed non attenderà per contenere le pressioni inflazionistiche, e in ogni caso non permetterà all economia di surriscaldarsi anche se ritiene prudente muovere la politica monetaria gradualmente. I futuri eventuali interventi di politica fiscale sono solo una delle molteplici incertezze che la Fed deve valutare per definire le sue decisioni di politica monetaria nei prossimi mesi. Il Dow Jones ha così archiviato la settimana scorsa con un lieve ribasso del - 0,3%, S&P500-0,15% e Nasdaq Comp invece in flessione del -0,3%. L indice delle piccole imprese Russell2000 ha registrato una flessione del -1,5% e Dow Jones Transportation invece positivo del +0,2%. Tra i settori, hanno particolarmente sovraperformato l indice di riferimento dell S&P500 il comparto dei beni di consumo +3,5%, alimentari +1,9% e media +1%. In netto calo invece questa settimana i titoli finanziari con le investment banks in flessione del -3%, banche in calo del -2,6%. Settimana debole anche per i petroliferi -0,6% con il greggio Wti che ha registrato nella settimana appena trascorsa una performance praticamente flat +0,1% a 52,42$ al barile dai 52,37$ della settimana precedente. Settimana complessivamente debole per i mercati azionari europei che attendevano le considerazioni da parte del Presidente della Bce Mario Draghi a margine del meeting dell istituto centrale di giovedì. Draghi ha quindi evidenziato come l inflazione core sia ancora debole nonostante l aumento dell indice generale su cui ha inciso il rincaro dei prezzi dell energia. I tassi resteranno dunque ai livelli attuali o più bassi per un orizzonte temporale molto oltre il termine del programma di acquisto di titoli e la Bce rimane invece pronta a utilizzare ogni strumento nell ambito del suo mandato per portare l inflazione a livelli prossimi all obiettivo del 2%. Ha fornito parziale sostegno ai listini il dato relativo all indice Zew tedesco. Durante la settimana si sono poi attenuate le preoccupazioni relativamente al discorso del premier Uk Theresa May che ha dichiarato di prevedere un piano sulla Brexit che porti il Regno Unito fuori dal mercato unico dell Ue, anche se Londra cercherà un accordo che permetta di mantenere alcuni aspetti dell appartenenza all UE. La sterlina si è rafforzata così contro il dollaro nella settimana. Lo Stoxx 600 ha archiviato la settimana appena trascorsa con un ribasso del -0,9%, EuroStoxx -0,6% e Eurostoxx50 in calo del -0,75%. Tra i singoli paesi il Dax ha registrato una performance praticamente flat +0,01%, Ftse100 in calo del -1,9%, Cac -1,5% con una performance negativa anche da parte dello Smi -2,1%. L Ibex spagnolo -1,4% con il rendimento del Bonos a 10 anni che è aumentato di 7,4bps all 1,505%. Portogallo -0,3%, Grecia negativa del -1,9% e Irlanda -0,5%. Il FtseMib nella settimana appena trascorsa ha registrato una flessione dello 0,2% con il rendimento del Btp a 10 anni in aumento di 12,7bps al 2,023% e con lo spread rispetto al bund di pari durata in aumento di 4,4bps a 160.15bps.

IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 20 gennaio 2017- Variazioni dal 13 gennaio al 20 gennaio 2017) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,0703 1,0725 0,8652 122,69 8,3027 Var % sett 0,56% -0,08% -0,74% 0,67% 0,59% Quella appena trascorsa è stata una settimana volatile, ma complessivamente poco direzionale. Le sedute si sono praticamente sempre alternate di segno, una al rialzo ed una al ribasso, secondo una dinamica evidentemente pregiudizievole per lo sviluppo di qualsivoglia forma di trend. Il segno di fondo è stato impresso dall esordio della nuova amministrazione Trump, che proprio venerdì 20 si è insediata, sostituendo quella del presidente Obama: di qui una profonda incertezza, dal momento che ancora non è dato conoscere i dettagli dei provvedimenti di politica economica che il nuovo Presidente potrà intraprendere. Dal punto di vista macroeconomico la settimana non ha portato novità di rilievo: il flusso di dati è stato favorevole tanto per gli USA, quanto per Eurozona, che hanno visto confermate le buone condizioni congiunturali con cui hanno aperto il nuovo anno. Anche le esternazioni delle autorità monetarie si sono in certa misura bilanciate. Da un lato, la BCE ha confermato un orientamento di politica monetaria massimamente accomodante, del quale si ravvisa il fondamento in un quadro inflazionistico non congruente con la rimozione dello stimolo. La BCE è pronta, qualora fosse necessario, a fornire nuovo stimolo all economia. Dal canto suo, la Yellen ha supportato la prospettiva di un aumento solo graduale del costo del denaro, sostenendo che la banca centrale non è dietro la curva ; Yellen ha quindi citato le pressioni salariali ancora modeste e l ampio ammontare di risorse inutilizzate presenti nel settore manifatturiero. L euro ha quindi trascorso l intera settimana tra 1,06 e 1,07. Euro-Sterlina Euro-Yen Euro-Dollaro -1,0% -0,5% 0,0% 0,5% 1,0%

IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 20 gennaio 2017- Variazioni dal 13 gennaio al 20 gennaio 2017) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp -0,09 0 0,69 5 2,02 13 3,23 15 Bund -0,67 4-0,41 6 0,42 8 1,19 10 T-Bond 1,19 0 1,94 4 2,47 7 3,05 6 Gilt 0,19 1 0,62 4 1,43 7 2,07 4 JGB -0,23-1 -0,12 0 0,07 2 0,81 7 Sul secondario, la settimana si è chiusa negativamente per l intero comparto di Eurozona, a fronte di una densa attività di offerta da parte degli emittenti sovrani. Intanto, giovedì la riunione della Bce che si è conclusa senza nuovi provvedimenti come era ampiamente atteso e con il Presidente dell istituto centrale Mario Draghi che ha confermato il costo del denaro a zero, il minimo di tutti i tempi in vigore ormai da marzo dell'anno scorso. Stabili anche il riferimento sui depositi marginali a -0,40% e quello sui prestiti overnight a 0,25%. Draghi ha evidenziato come l andamento dell inflazione core sia ancora debole nonostante l aumento dell indice generale su cui ha inciso il rincaro dei prezzi dell energia. Il presidente ha rivendicato l effetto positivo delle misure adottate a dicembre sul miglioramento del clima economico in Eurozona con la crescita più solida nell ultimo trimestre del 2016. Il rendimento del decennale tedesco ha chiuso la settimana con una variazione al rialzo di 8,30bp, a 0,42%, registrando il massimo intraday venerdì a 0,43%. Il decennale italiano ha chiuso in rialzo di 12,70bp, a 2,02%, registrando il minimo intraday martedì a 1,85%. Tra i Paesi periferici, il decennale spagnolo ha chiuso la settimana a 1,51%, in rialzo di 7,40bp, totalizzando da inizio anno una variazione di 12 bp, mentre il decennale portoghese ha chiuso a 3,87%, in calo di -3,40bp, totalizzando da inizio anno una variazione di 11 bp. Il minimo intraday settimanale è stato toccato martedì a 1,33% per la Spagna e martedì a 3,77% per il Portogallo rispettivamente. Infine il decennale greco ha chiuso a 7,08%, mentre a inizio anno il rendimento era a 7,11%. 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni -2 0 2 4 6 8 10

MACROECONOMIA Per quanto riguarda Eurozona, l'indicatore ZEW sul sentimento economico tedesco di gennaio ha iniziato l anno su forti presupposti provenienti dallo slancio dell ultimo trimestre del 2016. Questo sondaggio ha indicato una valutazione complessivamente positiva trasmettendo un segnale di relativo ottimismo per le prospettive di crescita della principale economia della zona euro, dopo il rallentamento del terzo trimestre, come riflesso anche del miglioramento della situazione economica nel resto dei paesi europei. L indice si è attestato a quota 16,6 punti contro i 13,8 punti del mese precedente. La componente sulla situazione corrente ha ancora una volta segnato un miglioramento, per il quinto mese di fila, ben sopra le attese. Il sentiment degli analisti finanziari, per quanto riguarda lo sviluppo economico della zona euro, è leggermente migliorato, con il rispettivo indicatore in aumento di 5,1 punti ad una lettura di 23,2. L'indicatore per la situazione economica corrente è ulteriormente salito con 7,9 punti a un livello di -0,4 punti da -8,3 di dicembre. Negli Stati Uniti, come da attese, a dicembre il tasso di inflazione generale ha evidenziato un accelerazione a 2,1% a/a dall 1,7% rilevato il mese precedente, raggiungendo il massimo da più di due anni e definendo con ciò un quadro inflazionistico assai prossimo agli obiettivi della Fed e quindi un ambiente ricettivo alla prosecuzione dell azione di normalizzazione della politica monetaria da parte della banca centrale. Nel dettaglio, i prezzi energetici (spinti soprattutto dall aumento dell olio combustibile del 4% m/m) e le tariffe dei servizi (al netto dell energia) hanno contribuito positivamente alla variazione dell indice headline, con rialzi rispettivamente pari a +1,5% m/m e +0,3% m/m; contemporaneamente, è rimasto invariato rispetto al mese precedente l indice relativo ai beni core, rispetto al precedente calo pari al -0,3% m/m. Intanto, anche la produzione industriale è cresciuta vigorosamente a dicembre, confermando che la crescita del reddito nel nuovo anno potrà avvalersi del contributo importante della produzione, che invece era rimasto latitante nel 2016. Per quanto riguarda il manifatturiero, il progresso realizzato a dicembre è stato più debole del previsto. Su base annua si è evidenziato un incremento dello 0,5% per quanto riguarda l intero comparto industriale e dello 0,2% per la manifattura. Le indagini regionali sul sentiment delle imprese a gennaio hanno complessivamente confermato che il livello di fiducia si mantiene sui massimi degli ultimi due anni. Nel dettaglio, il sondaggio condotto dalla Fed di New York tra le aziende manifatturiere del relativo distretto ha evidenziato un peggioramento del clima di fiducia. L indice generale, dopo i forti rialzi registrati nei due mesi precedenti sulla scia dell elezione di Trump alla Casa Bianca, ha corretto a 6,5 punti, rimanendo in ogni caso intorno ai livelli massimi degli ultimi due anni. L indicatore sulle aspettative per i prossimi sei mesi si è confermato su livelli elevati,. Dall analisi delle voci del dettaglio sono emersi segnali misti. Da una parte gli indicatori relativi alle consegne a ai nuovi ordini, pur rimanendo in territorio espansivo, hanno mostrato una diminuzione rispetto al mese precedente, dall altra gli indici relativi al mercato del lavoro, che sono rimasti in territorio negativo, hanno però registrato un miglioramento. Da registrare infine la salita degli indici relativi ai prezzi pagati e ricevuti, che potrebbe indicare un aumento delle pressioni inflazionistiche. L indice elaborato dalla Fed di Philadelphia sulla fiducia manifatturiera è salito ancora a gennaio, arrivando ai massimi da novembre 2014 a 23,6 punti. EUROPA STATI UNITI

Per quanto riguarda il mercato immobiliare, i nuovi cantieri residenziali a dicembre hanno registrato un rimbalzo superiore alle attese, dopo il netto calo subito a novembre. Il tasso di crescita annuo delle nuove costruzioni è salito a 1.226mila unità, riavvicinandosi al picco massimo dall agosto 2007 toccato lo scorso ottobre a 1.320mila. Il numero dei cantieri che sono stati aperti nel corso del 2016 è salito a 1,17 milioni, rispetto agli 1,11 milioni contati nell anno precedente, confermando il trend di modesto rialzo del comparto immobiliare residenziale. I nuovi permessi per costruzioni, che anticipano di qualche mese l effettiva apertura dei cantieri, a dicembre hanno corretto lievemente. Nonostante le licenze edilizie si siano attestate in calo per la seconda rilevazione di fila, le prospettive di ulteriore crescita del settore residenziale nei prossimi mesi rimangono buone, sostenute dalla forte domanda di abitazioni, che continua a beneficiare da una parte dell aumento dell occupazione e della progressiva ripresa salari, dall altra dei tassi sui mutui che, nonostante i recenti rialzi, si mantengono su livelli storicamente bassi. L'istituto governativo National Bureau of statistics of China ha reso noto che nel quarto trimestre 2016 il prodotto cinese è aumentato al passo annuo del 6,8%, contro previsioni di una conferma del +6,7% registrato nel terzo trimestre e, inoltre confermando anche il Pil dell intero anno 2016 pari a 6,7%, che risulta compatibile con il target fissato dal governo per l'intero 2016 (6,5%- 7%). La crescita è stata trainata principalmente dall aumento degli investimenti pubblici e da un credito bancario a livelli record. Questi comparti insieme alla crescita del settore immobiliare suggeriscono uno buono slancio per l economia cinese anche per quel che riguarda l entrata del nuovo anno. Nel dettaglio, nel 2016 si è registrata un espansione del 3,3% nel settore primario, del 6,1% nell industria e del 7,8% nel terziario. Per quanto riguarda la tornata di dati relativi a dicembre, le vendite al dettaglio sono salite del 10,9% su anno, ha deluso, invece, la crescita della produzione industriale che ha segnato un lieve rallentamento tendenziale al 6,0%. La crescita della spesa in capitale fisso nelle aree urbane è risultata in salita dell'8,1% nel 2016, con gli investimenti privati che hanno registrato un aumento del 3,2%. La componente immobiliare ha visto un balzo del 6.9% a fronte dell'1% realizzato nel 2015. CINA

23-gen 16:00 EC Fiducia al consumo Jan A -4,8-5,1 24-gen 01:30 JN Nikkei Giappone PMI Manif Jan P -- 52,4 24-gen 09:00 FR Markit PMI manifatturiero Francia Jan P 53,3 53,5 24-gen 09:00 FR Markit PMI Servizi Francia Jan P 53,2 52,9 24-gen 09:00 FR Markit PMI Composto Francia Jan P 53,2 53,1 24-gen 09:30 GE Markit/BME PMI manifatturiero Germania Jan P 55,4 55,6 24-gen 09:30 GE Markit PMI Servizi Germania Jan P 54,5 54,3 24-gen 09:30 GE Markit/BME PMI Composto Germania Jan P 55,4 55,2 24-gen 10:00 EC Markit PMI manifatturiero Eurozona Jan P 54,8 54,9 24-gen 10:00 EC Markit PMI Servizi Eurozona Jan P 53,9 53,7 24-gen 10:00 EC Markit PMI Composto Eurozona Jan P 54,5 54,4 24-gen 12:00 TU Benchmark Tasso riacquisto Jan 24 8,50% 8,00% 24-gen 16:00 US Vendite case esistenti Dec 5.53m 5.61m 25-gen 00:50 JN Bilancia comm Dec 270.0b 150.8b 25-gen 10:00 GE IFO Clima commerciale Jan 111,3 111 25-gen 10:00 GE IFO Aspettative Jan 105,8 105,6 25-gen 10:00 GE IFO Stime correnti Jan 117 116,6 25-gen 15:00 BE Fiducia imprese Jan 0,3-0,2 26-gen 08:00 GE GfK Fiducia consumatori Feb 10 9,9 26-gen 10:00 IT Vendite al dettaglio m/m Nov -0,20% 1,20% 26-gen 10:30 UK PIL t/t 4Q A 0,50% 0,60% 26-gen 14:30 US Bilancia commerciale anticipo beni Dec -$64.5b -$66.6b 26-gen 16:00 US Vendite case nuove Dec 585k 592k 27-gen 00:30 JN CPI nazle sz prodotti freschi a/a Dec -0,30% -0,40% 27-gen 00:30 JN Tokyo CPI sz prodotti freschi a/a Jan -0,40% -0,60% 27-gen 09:00 SP Vendite al dettaglio a/a destag Dec 3,00% 3,30% 27-gen 10:00 IT Fiducia manifatturiera Jan 103,6 103,5 27-gen 10:00 IT Indice fiducia consumatori Jan 110 109,5 27-gen 14:30 US PIL Annualizzato t/t 4Q A 2,10% 3,50% 27-gen 14:30 US Ordini beni durevoli Dec P 2,70% -4,50% 27-gen 14:30 US Beni durevoli sz trasporti Dec P 0,50% 0,60% 27-gen 16:00 US U. of Mich. Sentimento Jan F 98,1 98,1 F P S finale preliminare seconda stima La presente BANCA ALETTI pubblicazione FA PARTE è predisposta DEL GRUPPO da BANCO Banca Aletti BPM & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire informazioni sull andamento dei mercati finanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all investimento. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è in grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né pubblicazione l aggiornamento. è predisposta Tutte le informazioni da Banca Aletti riportate & C. sono S.p.A. date (Banca in buona Aletti) fede, al solo sulla scopo basedi dei fornire dati informazioni disponibili, esull andamento sono suscettibili dei dimercati variazioni, finanziari ancheesenza non costituisce preavviso, offerta in qualunque o raccomandazione momento dopo all investimento. la pubblicazione. Le informazioni Pertanto, riportate Banca Aletti sononon di pubblico assumedominio alcuna responsabilità e sono considerate per leattendibili informazioni Banca contenute Alettinella non èpresente in gradopubblicazione di assicurarneel esattezza per ognie la eventuale completezza dannoné derivante l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte lechiunque informazioni intenda riportate effettuare sono date operazioni in buona d investimento fede, sulla base dovrà, deindati via disponibili, preliminare, e acquisire sono suscettibili tutte ledi informazioni variazioni, anche e i dati senza necessari preavviso, per in valutare qualunque in modo momento correttodopo il rischio la pubblicazione. relativo e l adeguatezza Pertanto, inbanca relazione Alettiainon propri assume obiettivi alcuna d investimento, responsabilità allaper propensione le informazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente in materiapubblicazione d investimenti e eper allaogni propria eventuale situazione danno finanziaria. derivanteladal decisione loro utilizzo. di effettuare Chiunquequalunque intenda effettuare operazione operazioni finanziaria d investimento è a rischio esclusivo dovrà, indei viadestinatari preliminare, della acquisire presente tutte pubblicazione. le informazioni Banca e i Aletti dati necessari non può per essere valutare considerata in modo responsabile corretto ad rischio alcunrelativo titolo per e l adeguatezza le informazioni incontenute relazione ai nella propri presente obiettivi pubblicazione. d investimento, alla propensione al rischio, all esperienza in materia d investimenti e alla propria situazione finanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le informazioni contenute nella presente pubblicazione.