1 Alcune premesse sugli spazi di Hilbert

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1 Alcune premesse sugli spazi di Hilbert"

Transcript

1 1 Alcue premesse sugli spazi di Hilbert 1.1 Lo spazio di Hilbert Sia H uo spazio vettoriale sul corpo K, che si supporrà essere il corpo dei umeri reali R o quello dei umeri complessi C. È defiito u prodotto scalare H H K che idicheremo co. Esso è tale che, per ogi f, g, h H e α K, soo verificate le segueti proprietà: a) f f 0; b) f f =0 f = 0 ; c) f + g h = f h + g h ; d) αf g = α f g ; e) f g = g f, dove z idica il complesso coiugato di z (z = z se z R). Si oti che Poiamo, per ogi f H, f αg = α f g. f = f f 1/2. Teorema 1.1 Per ogi f, g H, si ha: (disuguagliaza di Schwarz). f g f g. Dimostrazioe. La disuguagliaza è sicuramete verificata se g = 0, essedo i tal caso f g = 0 e g = 0. Suppoiamo quidi g 0. Per ogi α K, si ha 0 f αg 2 = f αg f αg = f 2 α f g α g f + α 2 g 2. Prededo α = f g g 2, si ottiee 0 f 2 2 f g 2 g 2 + f g 2 g 2 = f 2 f g 2, g 4 g 2 da cui la tesi. Si ha che è ua orma su H: a) f 0; b) f =0 f = 0 ; c) αf = α f ; d) f + g f + g. 4

2 Dimostriamo quest ultima: Poiamo, per f, g H, f + g 2 = f + g f + g = f f + f g + g f + g g = f 2 +2R( f g )+ g 2 f 2 +2 f g + g 2 f 2 +2 f g + g 2 =( f + g ) 2. d(f, g) = f g. Si ha che d(, ) è ua distaza che rede H uo spazio metrico: a) d(f, g) 0; b) d(f, g) = 0 f = g ; c) d(f, g) =d(g, f); d) d(f, h) d(f, g)+d(g, h). Diremo che H è uo spazio di Hilbert se, rispetto a tale distaza, H è completo. Nel seguito, H idicherà sempre uo spazio di Hilbert. 1.2 Alcui esempi di spazi di Hilbert Illustriamo tre esempi importati di spazi di Hilbert, che verrao ripresi ache i seguito. 1) Cosideriamo l isieme K N, co la seguete operazioe: se α =(α 1,..., α N ) e β =(β 1,..., β N ) soo due suoi elemeti, α β = N α k βk. Si verificao facilmete le proprietà del prodotto scalare. Notiamo che, se K = R, abbiamo il prodotto scalare usuale, che geera la orma e la distaza euclidea. Sappiamo che i questo caso R N è uo spazio metrico completo, quidi uo spazio di Hilbert. Nel caso i cui K = C, scrivedo ogi α k ella forma α k = a k + ib k, la orma associata al prodotto scalare sopra defiito è ( N ) 1/2 ( N ( ) ) α = α k 2 = a 2 k + b 2 1/2 k. Si può pertato idetificare C N co R 2N, per cui ache i questo caso abbiamo a che fare co uo spazio di Hilbert. Si oti che, el caso N =1, il prodotto scalare è dato da α β = αβ. 5

3 2) Cosideriamo l isieme l 2 (K), costituito dalle successioi (α k ) k 1 i K tali che α k 2 < +. Si può verificare che, per α =(α k ) k 1 e β =(β k ) k 1, ha seso porre α β = α k βk, e che soo soddisfatte le proprietà del prodotto scalare. Si può ioltre dimostrare che l 2 (K), co tale prodotto scalare, è uo spazio di Hilbert. 3) Cosideriamo l isieme L 2 ([a, b], K), costituito dalle fuzioi f :[a, b] K, itegrabili secodo Lebesgue, tali che ache f 2 sia itegrabile. Si può verificare che, per f, g L 2 ([a, b], K), ha seso porre f g = b a f(x)g(x) dx. (I alcue applicazioi, potrebbe risultare utile moltiplicare l itegrale per u opportua costate.) Le proprietà del prodotto scalare soo di facile verifica, purché si covega di idetificare due fuzioi qualora coicidao quasi ovuque. Si può ioltre dimostrare che L 2 ([a, b], K), co tale prodotto scalare, è uo spazio di Hilbert. Qualora o ci sia pericolo di ambiguità, idicheremo tale spazio co L 2 (a, b). Osserviamo che l uso dell itegrale di Lebesgue è qui fodametale. Se ad esempio cosiderassimo solamete fuzioi itegrabili secodo Riema, o si avrebbe la completezza dello spazio. 4) Sull isieme W 1,2 ([a, b], K), costituito dalle fuzioi f :[a, b] K, assolutamete cotiue co derivata f i L 2 ([a, b], K), si può defiire il prodotto scalare f g = b a [f(x)g(x) + f (x)g (x) ] dx. Si può dimostrare che, ache i questo caso, si tratta di uo spazio di Hilbert. Tale spazio viee spesso idicato, più semplicemete, co W 1,2 (a, b). 1.3 Alcue proprietà fodametali Si può verificare la seguete disuguagliaza: f g f g. Ne segue che la orma è ua fuzioe cotiua. Dalla disuguagliaza di Schwarz segue ioltre che il prodotto scalare è cotiuo elle sigole compoeti. Se (f ) è ua successioe i H tale che lim f = f, potremo quidi scrivere f = lim f, f g = lim f g ; 6

4 se ioltre la serie f k coverge, avremo f k g = lim f k g = lim f k g = lim f k g = f k g. Teorema 1.2 Per ogi f, g H, si ha (idetità del parallelogramma). Dimostrazioe. Essedo f + g 2 + f g 2 =2 f 2 +2 g 2. f + g 2 = f 2 +2R( f g )+ g 2, f g 2 = f 2 2R( f g )+ g 2, sommado le due si ottiee l idetità cercata. Qualora, per f, g H, si abbia f, g =0, diremo che f e g soo tra loro ortogoali. Più i geerale, diremo che ua famiglia (f k ) k i H (fiita o ifiita) è ortogoale se f j,f k = 0 per ogi j k. Teorema 1.3 (di Pitagora) Euciamo tre situazioi, i ordie di geeralità crescete. I) Se f e g soo ortogoali, allora f + g 2 = f 2 + g 2. II) Se (f 1,f 2,..., f ) è ua famiglia ortogoale, allora 2 f k = f k 2. III) Sia (f k ) k ua successioe di vettori a due a due ortogoali. Allora f k coverge f k 2 coverge ; i tal caso, si ha: 2 f k = f k 2. Dimostrazioe. I) Essedo f g = 0, si ha: f + g 2 = f 2 +2R( f g )+ g 2 = f 2 + g 2. 7

5 II) Si procede per iduzioe, usado I): f 1 + f f +1 2 = (f 1 + f f )+f +1 2 III) Usado II), per ogi m, si ha = f 1 + f f 2 + f +1 2 =( f f f 2 )+ f f k = k=m f k 2. Essedo H completo, si può applicare il criterio di Cauchy per stabilire che, se la serie f k 2 coverge, allora coverge ache f k, e viceversa. Suppoiamo ora che le due serie covergao. Allora, per la cotiuità della orma, 2 2 f k = lim 2 f k = lim f k = lim f k 2 = f k 2. k=m 1.4 Sottospazi U sottoisieme M di H si dice varietà lieare se, comuque presi f, g Me α, β K, si ha che αf+βg M. No è detto i geerale che ua varietà lieare sia uo spazio di Hilbert, i quato la completezza si matiee solamete se M è u isieme chiuso (ricordiamo che u isieme è chiuso se e solo se cotiee il limite di ogi sua successioe covergete). Diremo quidi che M è u sottospazio di H se è ua varietà lieare chiusa. U esempio di varietà lieare che o sia u sottospazio è, i L 2 ([a, b], K), l isieme C([a, b], K) delle fuzioi cotiue. I effetti, si può dimostrare che la sua chiusura è tutto L 2 ([a, b], K). Teorema 1.4 Se M è ua varietà lieare, la sua chiusura M è acora ua varietà lieare, e pertato è u sottospazio. Dimostrazioe. Siao f, g M e α, β K. Esistoo due successioi (f ) e(g ) tali che f,g M per ogi e lim f = f, lim g = g. Allora αf + βg M, e lim (αf + βg )=αf + βg, per cui αf + βg M. Teorema 1.5 Se (M k ) k è ua famiglia (ache o umerabile) di sottospazi, allora la loro itersezioe è acora u sottospazio. Dimostrazioe. Segue dal fatto che l itersezioe di varietà lieari è ua varietà lieare, e l itersezioe di isiemi chiusi è u isieme chiuso. 8

6 Corollario 1.6 Dato u isieme U H, esiste u uico sottospazio M tale che a) M cotiee U, b) se M è u sottospazio che cotiee U, allora M cotiee M. Dimostrazioe. Si defiisce M come itersezioe di tutti i sottospazi coteeti l isieme U. Si ha che M è u sottospazio e si verificao immediatamete a) e b). L isieme M, la cui esisteza è stabilita el teorema precedete, è il più piccolo sottospazio che cotiee U; si dice che M è il sottospazio geerato da U. Dati due sottospazi M 1 e M 2, l isieme M 1 + M 2 = {f + g : f M 1,g M 2 }. è ua varietà lieare, ma o sempre è u sottospazio. Cofrotiamolo co il sottospazio geerato dall uioe M 1 M 2, che idichiamo co M 1 M 2. Teorema 1.7 Si ha: M 1 M 2 = M 1 + M 2. Dimostrazioe. Sia M 1 che M 2 soo coteuti i M 1 M 2. Essedo quet ultimo ua varietà lieare, ache M 1 + M 2 è coteuto i esso; essedo ioltre chiuso, avremo M 1 + M 2 M 1 M 2. Viceversa, sia M 1 che M 2 soo coteuti i M 1 + M 2. Quidi ache la loro uioe lo è. Ma M 1 + M 2 è u sottospazio, quidi deve coteere M 1 M 2. Se (M k ) k è ua successioe di sottospazi, si defiisce M k come l isieme degli elemeti otteuti come somma di ua serie covergete f k, co f k M k. Si verifica che è ua varietà lieare. Come el caso di ua somma di due sottospazi, lo cofrotiamo co il sottospazio geerato dall uioe degli M k, che idicheremo co M k. Teorema 1.8 Si ha: M k = M k. Dimostrazioe. Tutti gli M k soo coteuti i M k. Essedo quest ultimo u sottospazio, cotiee ache gli elemeti otteuti come somma di ua serie covergete f k, co f k M k, quidi cotiee M k; essedo ioltre chiuso, avremo M k M k. Viceversa, tutti gli M k soo coteuti i M k. Quidi ache la loro uioe lo è. Ma M k è u sottospazio, quidi deve coteere M k. 9

7 1.5 Sottospazi ortogoali Diremo che due isiemi U e V soo ortogoali se f U g V f g =0. Idicheremo co U l isieme dei vettori di H che risultao ortogoali ad ogi vettore di U. Teorema 1.9 U è u sottospazio di H. Ioltre, Ū = U. Dimostrazioe. Siao f, g U e α, β K. Allora, per ogi u U, si ha αf + βg u = α f u + β g u =0, per cui αf + βg U. Quidi U è ua varietà lieare. Vediamo che è u isieme chiuso. Sia (f ) ua successioe i U tale che lim f = f. Allora, per ogi u U, f u = lim f u =0, per cui f U. Quidi U è u sottospazio. Siccome U Ū, si ha che Ū U. D altra parte, se f U e g Ū, allora esiste ua successioe (g ) i U tale che lim g = g; quidi f g = lim f g = 0 ; e segue che f Ū, da cui U Ū. Teorema 1.10 Se M 1 e M 2 soo due sottospazi ortogoali, allora M 1 M 2 = M 1 + M 2. Ioltre, M 1 + M 2 = M 1 M 2, ossia ogi f M 1 + M 2 si può scrivere i u uico modo come f = f 1 + f 2, co f 1 M 1 e f 2 M 2. Dimostrazioe. Dobbiamo dimostrare che l isieme M 1 + M 2 è chiuso. Sia (f ) ua successioe i esso tale che lim f = f. Possiamo scrivere f = f,1 + f,2, co f,1 M 1 e f,2 M 2. Per Pitagora, f m f 2 = f m,1 f,1 2 + f m,2 f,2 2, e siccome (f ) è di Cauchy, lo soo di cosegueza ache (f,1 ) e(f,2 ). Quidi esistoo i limiti lim f,1 = f 1 e lim f,2 = f 2, ed essedo M 1 e M 2 chiusi, si ha che f 1 M 1 e f 2 M 2. Ne segue che f = f 1 + f 2 M 1 + M 2. Questo dimostra che M 1 + M 2 è chiuso. Suppoiamo che si possa scrivere f = f 1 + f 2 = f 1 + f 2, co f 1, f 1 M 1 e f 2, f 2 M 1. Per Pitagora, si ha per cui f 1 = f 1 e f 2 = f 2. f 1 f f 2 f 2 2 = f 1 f 1 + f 2 f 2 2 =0, 10

8 Teorema 1.11 Se (M k ) k soo sottospazi a due a due ortogoali, si ha M k = M k. Ioltre, M k = M k, ossia ogi f M k si può scrivere i u uico modo come f = f k, co f k M k. Dimostrazioe. Dobbiamo dimostrare che l isieme M k è chiuso. Sia (f ) ua successioe i esso tale che lim f = f. Possiamo scrivere f = f,k, co f,k M k. Per Pitagora, f m f 2 = f m,k f,k 2, e siccome (f ) è di Cauchy, lo soo di cosegueza ache le (f,k ). Quidi esistoo i limiti lim f,k = f k, ed essedo gli M k chiusi, si ha che f k M k. Vogliamo ora vedere che f = f k. Fissiamo ε> 0. Da quato sopra, esiste u 1 tale che m, f m,k f,k 2 ε 2, ossia N f m,k f,k 2 ε 2 per ogi N 1. Passado al limite per m si ha N f k f,k 2 ε 2 per ogi N 1, per cui ache f k f,k 2 ε 2. Per Pitagora, ( f k f,k ) coverge e abbiamo che ( f 2 k f,k ) = f k f,k 2 ε 2. Quidi coverge ache f k = ( f k f,k )+ f,k e da quato sopra si ha che f k f = ( f k f,k ) ε, il che dimostra che lim f = f k, ossia f = f k. Abbiamo quidi che M k è chiuso. Sia ora f = f k = f k, co f k, f k M k ; allora, per Pitagora, f k f k 2 = ( f k f 2 k ) =0, per cui f k = f k per ogi k. 11

9 1.6 La proiezioe ortogoale Teorema 1.12 Dato u sottospazio M, e f H, esiste uo ed u solo f M tale che f f = d(f,m). Ioltre, f f M. Dimostrazioe. Sia (f ) ua successioe i M tale che lim f f = d(f,m). Applicado l idetità del parallelogramma a (f f ) e (f f m ), si ha f f m 2 2 f f 2 +2 f m f 2 4d(f,M) 2. Ne segue che (f ) è ua successioe di Cauchy, e quidi coverge verso u certo f M. Chiaramete, si ha f f = d(f,m). Ioltre, f è l uico ad avere questa proprietà, perchè se f è tale che f f = d(f,m), applicado l idetità del parallelogramma a (f f) e (f f) si vede che f f 2 =4d(f,M) 2 4 f 1( f + f) 2 2 0, e perciò f = f. Ifie, se per assurdo ci fosse u g M tale che f f g 0, allora, posto g = f f f,g + g M, co semplici passaggi si ottiee g 2 ( ) 2 f g 2 = f f f f g 2 <d(f,m) 2, g ua cotraddizioe. L applicazioe che a f associa f si dice proiezioe ortogoale su M, e si idica co P M : f = P M f. Corollario 1.13 Sia M ua varietà lieare i H. Allora M = H M = {0}. Dimostrazioe. Se M = H, allora M = M = H = {0}. D altra parte, se M H, esiste u f H che o appartiee al sottospazio M. Per il teorema precedete, f P M f è o ullo e appartiee a M = M. Corollario 1.14 Se M è u sottospazio di H, si ha che H = M M : ogi elemeto f H si può scrivere i u uico modo come f = f 1 + f 2, co f 1 M e f 2 M. Dimostrazioe. Per ogi f H, si scrive f = P M f +(f P M f), per cui H = M+M. Ioltre, essedo M e M ortogoali, si ha M+M = M M. Corollario 1.15 Per ogi varietà lieare M di H, si ha che (M ) = M. Dimostrazioe. Chiaramete, M (M ), e siccome (M ) è chiuso, M (M ). D altra parte, se o valesse l uguagliaza, si potrebbe trovare u u 0 (M ) \{0} tale che u 0 M. Ciò è assurdo, i quato H = M (M ). 12

10 1.7 Basi di uo spazio di Hilbert Diremo che ua famiglia ortogoale (e k ) k è ortoormale se e k = 1 per ogi k. Ua famiglia ortoormale (e k ) k è ua base per lo spazio di Hilbert H se, preso f H, si ha [ k f e k =0] f =0. Diremo che H è separabile se esiste ua sua base fiita o umerabile. Suppoedo oto il caso della base fiita, tratteremo ora il caso di ua base ifiita. Teorema 1.16 Sia (e k ) k 1 ua successioe ortoormale i H. Le segueti proposizioi soo equivaleti: a) (e k ) k 1 è ua base di H; b) H = {e k} ; c) per ogi f H, f = f e k e k (serie di Fourier); d) per ogi f, g H, f g = f e k g e k ; e) per ogi f H, f 2 = f e k 2 (idetità di Parseval). Dimostrazioe. a) b) Per assurdo, sia {e k} u sottospazio proprio di H. Allora esiste u f 0 ad esso ortogoale, per cui f e k = 0 per ogi k, i cotraddizioe col fatto che (e k ) k è ua base. b) c) Cosideriamo i sottospazi M k = {αe k : α K}, a due a due ortogoali. Essedo H = {e k } = M k = M k, per f H si ha che f = f k, co f k M k. Allora f k = α k e k e ej f e j = α k e k = α k e k e j = α j, per ogi j, da cui la formula cercata. c) d) Presi f, g H, abbiamo f g = f e k e k g = f e k e k g = f e k e k g. d) e) È sufficiete predere f = g. e) a) Sia f H tale che, per ogi k, f e k =0. Allora f 2 = f e k 2 =0, per cui f = 0. 13

11 Esempi. 1) Per quato riguarda lo spazio di Hilbert K N, possiamo facilmete verificare che ua base è data dai vettori e 1 = (1, 0, 0,..., 0), e 2 = (0, 1, 0,..., 0),..., e N = (0, 0, 0,..., 1). I questo spazio, tutte le basi hao lo stesso umero di elemeti, cioè N, e questo umero viee chiamato dimesioe dello spazio. Ogi elemeto α =(α 1,..., α N ) i K N si può scrivere come α = N α e k e k = N α k e k, che risulta pertato l aaloga della serie di Fourier. 2) Nello spazio di Hilbert l 2 (K), ua base è costituita dalle segueti successioi: e 1 = (1, 0, 0, 0,...), e 2 = (0, 1, 0, 0,...), e 3 = (0, 0, 1, 0,...),... Per ogi α =(α k ) k 1 l 2 (K), la serie di Fourier si può scrivere come α = α e k e k = α k e k. 3) I L 2 ([a, b], K), si è defiito il prodotto scalare f g = b a f(t)g(t) dt. Cosideriamo separatamete i casi i cui K = C o K = R. Se K = C, ua base è data da (e k ) k Z, dove e k :[a, b] K è la fuzioe così defiita: ( ) 1 2πki e k (t) = exp b a b a t, per ogi k Z. La serie di Fourier di ua fuzioe f L 2 ([a, b], C) si scrive come f = ˆf k e k, dove ˆf k = f e k = k= 1 b b a a ( f(t) exp 2πki ) b a t dt. Si oti che la serie va itesa ell ambito della metrica itrodotta su L 2 ([a, b], C): si ha lim f ˆf k e k =0, + k= 14

12 ossia Si usa ache scrivere Poedo, per k Z, c k = scriveremo quidi b lim + a f(t) f(t) 1 b a ˆfk = 1 b a f(t) k= k= k= b a 2 ˆf k e k (t) dt =0. ˆf k e k (t). ( f(t) exp 2πki ) b a t dt, ( ) 2πki c k exp b a t. (1) Se K = R, ua base è data da ( ) ( ) 2 2π 2 2π 1, b a cos b a t, b a si b a t, ( 2 b a cos 2 2π ) ( 2 b a t, b a si 2 2π ) b a t, ( 2 b a cos 3 2π ) ( 2 b a t, b a si 3 2π ) b a t,... La serie di Fourier di ua fuzioe f L 2 ([a, b], R) si scrive quidi come dove, per k N, a k = 2 b a f(t) a ( ( ) ( )) 2πk 2πk a k cos b a t + b k si b a t, (2) b a ( ) 2πk f(t) cos b a t dt, b k = 2 b a b a ( ) 2πk f(t) si b a t dt. Si oti che, se la stessa fuzioe f :[a, b] R viee cosiderata come ua fuzioe a valori i C, avremo che f L 2 ([a, b], C) e potremo scrivere la serie di Fourier, otteedo la (1). Le relazioi tra i coefficieti di (1) e di (2) soo le segueti: c k = 1 (a 2 k + ib k ) se k<0, 1 (a 2 k ib k ) se k 0. Nel seguito, per ua fuzioe f L 2 ([a, b], R), useremo idifferetemete l ua o l altra delle due scritture per la sua serie di Fourier. 15

13 La questioe se i (1) e i (2) valga o meo l uguagliaza putuale è be più complessa e ha impegato molti dei migliori matematici dal mometo i cui fu euciata, da Fourier, el Per ua fuzioe f i L 2 ([a, b], K), Carleso ha dimostrato (el 1966) che essa vale per quasi ogi t, ossia al di fuori di u isieme trascurabile. U esempio di Du Bois-Reymod mostra che la serie potrebbe o covergere i alcui puti ache se f è cotiua, metre è oto dai lavori di Dirichlet che l uguagliaza vale sempre se f è di classe C 1. D altra parte, se si suppoe solamete che f sia itegrabile secodo Lebesgue su [a, b], u esempio di Kolmogorov ha mostrato che la serie può o covergere per ogi t. 1.8 Applicazioi lieari Dati due spazi di Hilbert H e H, diremo che u applicazioe A : H H è lieare se, presi f, g H e α, β K, si ha che A(αf + βg) =αa(f)+βa(g). Scriveremo spesso Af al posto di A(f). Teorema 1.17 Due spazi di Hilbert H, H separabili aveti dimesioe ifiita soo sempre isomorfi: esiste cioè u applicazioe lieare biiettiva A : H H tale che, presi f, g H, si ha Af Ag = f g. Dimostrazioe. Sia (e k ) k ua base di H e(e k ) k ua base di H. Preso f H, ricordado la serie di Fourier f = f e k e k, defiiamo Af = f e k e k. Tale serie coverge per il teorema di Pitagora perchè, per l idetità di Parseval, la serie f e k 2 coverge. Essa è precisamete la serie di Fourier di Af. Si vede facilmete che A : H H è lieare. Vediamo che A è iiettiva: se fosse Af = 0, allora sarebbe f e k = 0 per ogi k, per cui dovrebbe essere f = 0. Vediamo che è suriettiva: dato h H, scriviamo la sua serie di Fourier h = h e k e k, e poiamo si vede allora che Af = h. f = h e k e k ; 16

14 Ifie, si ha: Af Ag = f e k g e k = f g. Diremo che l applicazioe lieare A : H H è limitata se esiste u umero reale γ 0 tale che, per ogi f H, I tal caso, defiiamo Si verificao le proprietà della orma: Af γ f. Af A = sup f 0 f = sup Af. f =1 a) A 0; b) A =0 A = 0 ; c) αa = α A ; d) A + B A + B. Ioltre, se A : H H e B : H H, possiamo cosiderare l applicazioe composta B A : H H, che idicheremo semplicemete co BA. Se etrambe soo limitate, si ha BA B A. Teorema 1.18 U applicazioe lieare è limitata se e solo se è cotiua. Dimostrazioe. Sia A : H H limitata. Allora Af Ag = A(f g) A f g ; quidi A è lipschitziaa e pertato cotiua. Viceversa, sia A : H H o limitata. Allora per ogi umero aturale esiste u f H tale che Af > f. Posto g = f f, si ha che lim g = 0 e ( ) Ag = A f = Af f f 1; essedo A(0) = 0, l applicazioe A o può essere cotiua. Idicheremo co L(H, H ) l isieme delle applicazioi lieari cotiue da H a H. Possiamo rederlo uo spazio metrico itroducedo la distaza d(a, B) = A B. Teorema 1.19 Co tale distaza, L(H, H ) è uo spazio metrico completo. 17

15 Dimostrazioe. Sia (A ) ua successioe di Cauchy i L(H, H ). Dalla A A m A A m, si ha che la successioe delle orme ( A ) è di Cauchy i K e pertato coverge. Dalla A f A m f A A m f, si ha che, per ogi f H, la successioe (A f) è di Cauchy i H e pertato coverge. Defiiamo A : H H poedo Af = lim A f. Si vede facilmete che A è lieare; ioltre, Af = lim A f (lim A ) f, per cui A L(H, H ). Resta da verificare che lim A = A. Fissiamo ε> 0. Essedo (A ) di Cauchy, esiste u tale che, se m e, allora A A m ε, da cui A f A m f ε f, per ogi f H. Passado al limite per m + si ha che, se, allora A f Af ε f, per ogi f H, e quidi A A ε. Se H = H, scriveremo L(H) ivece di L(H, H ). Teorema 1.20 Se M è u sottospazio, si ha P M L(H). Se ioltre M {0}, si ha P M =1. Dimostrazioe. Presi f, g H e α, β K, si può scrivere i u uico modo f = f 1 + f 2 e g = g 1 + g 2, co f 1,g 1 M e f 2,g 2 M, dove f 1 = P M f e g 1 = P M g. Quidi αf + βg = α(f 1 + f 2 )+β(g 1 + g 2 )=(αf 1 + βg 1 )+(αf 2 + βg 2 ), co αf 1 + βg 1 M e αf 2 + βg 2 M. Per l uicità della scomposizioe, si deve avere P M (αf + βg) =αf 1 + βg 1 = αp M f + βp M g. 18

16 Questo dimostra la liearità di P M. Per il Teorema di Pitagora, abbiamo ioltre f 2 = f f 2 2 f 1 2 = P M f 2, da cui la limitatezza di P M : per ogi f H, si ha P M f f, per cui P M 1. Ifie, se M {0}, prededo f M\{0} si ha P M f = f. Ne segue che P M = 1. Sia ora g H fissato e G : H K defiito da G(f) = f g. Si vede facilmete che G L(H, K) e G = g. Vediamo che vale ache il viceversa. Teorema 1.21 (di Riesz) Data G L(H, K), esiste u uico g H tale che G(f) = f g, per ogi f H. Dimostrazioe. Sia M = {f H : G(f) = 0}. Si verifica facilmete che M è u sottospazio di H. Se M = H, basta predere g = 0; altrimeti, scegliamo u w M co w = 1 e poiamo g = G(w) w. Allora G(g) = G(w) 2 = g 2 e per ogi f H si ha che f G(f) g M. Quidi, G(g) f g = ( f G(f) ) G(g) g + G(f) G(g) g g = G(f) G(g) g 2 = G(f). Verifichiamo ora che tale g è uico. Se ce e fossero due, g 1 e g 2, per ogi f H si avrebbe che f g 1 = f g 2 e quidi f g 1 g 2 = 0. Prededo f = g 1 g 2 si vede che deve essere g 1 = g 2. 19

TEOREMA DELLA PROIEZIONE, DISUGUAGLIANZA DI BESSEL E COMPLEMENTI SULLE SERIE DI FOURIER

TEOREMA DELLA PROIEZIONE, DISUGUAGLIANZA DI BESSEL E COMPLEMENTI SULLE SERIE DI FOURIER TEOREMA DELLA PROIEZIONE, DISUGUAGLIANZA DI BESSEL E COMPLEMENTI SULLE SERIE DI FOURIER I uo spazio euclideo di dimesioe fiita, ad esempio R 3, cosideriamo u sottospazio, ad esempio u piao passate per

Dettagli

SUCCESSIONI DI FUNZIONI

SUCCESSIONI DI FUNZIONI SUCCESSIONI DI FUNZIONI LUCIA GASTALDI 1. Defiizioi ed esempi Sia I u itervallo coteuto i R, per ogi N si cosideri ua fuzioe f : I R. Il simbolo f } =1 idica ua successioe di fuzioi, cioè l applicazioe

Dettagli

Operatori in spazi di Hilbert

Operatori in spazi di Hilbert Operatori i spazi di Hilbert Apputi delle lezioi teute dal Prof. Alessadro Foda Uiversità di Trieste, a.a. 2013/2014 1 Alcue premesse sugli spazi di Hilbert 1.1 Lo spazio di Hilbert Sia H uo spazio vettoriale

Dettagli

Analisi Funzionale 1 - a.a. 2012/2013

Analisi Funzionale 1 - a.a. 2012/2013 Secodo appello Esercizio Sia H spazio di Hilbert reale separabile. Aalisi Fuzioale - a.a. 202/203. Si euci il teorema di caratterizzazioe di ua base hilbertiaa per H. 2. Si provi che H ha ua base hilbertiaa

Dettagli

SOLUZIONE DI ESERCIZI DI ANALISI MATEMATICA IV ANNO 2015/16, FOGLIO 2. se x [n, 3n]

SOLUZIONE DI ESERCIZI DI ANALISI MATEMATICA IV ANNO 2015/16, FOGLIO 2. se x [n, 3n] SOLUZIONE DI ESERCIZI DI ANALISI MATEMATICA IV ANNO 05/6, FOGLIO Sia f : R R defiita da f x { se x [, 3] 0 altrimeti Studiare la covergeza putuale, uiforme e uiforme sui compatti della successioe f e della

Dettagli

Tracce di soluzioni di alcuni esercizi di matematica 1 - gruppo 42-57

Tracce di soluzioni di alcuni esercizi di matematica 1 - gruppo 42-57 Tracce di soluzioi di alcui esercizi di matematica - gruppo 42-57 4. Limiti di successioi Soluzioe dell Esercizio 42.. Osserviamo che a = a +6 e duque la successioe prede valori i {a,..., a 6 } e ciascu

Dettagli

7 Il metodo variazionale

7 Il metodo variazionale 7 Il metodo variazioale I questo capitolo itrodurremo alcue teciche variazioali, co lo scopo di otteere ulteriori risultati di esisteza di soluzioi per il problema periodico { x (P ) + g(t, x) =, x() =

Dettagli

AM110 - ESERCITAZIONI V - VI. Esercizio svolto 1. Dimostrare che ogni insieme finito ha un massimo ed un minimo.

AM110 - ESERCITAZIONI V - VI. Esercizio svolto 1. Dimostrare che ogni insieme finito ha un massimo ed un minimo. AM110 - ESERCITAZIONI V - VI 16-18 OTTOBRE 2012 Esercizio svolto 1. Dimostrare che ogi isieme fiito ha u massimo ed u miimo. Sia A = {a 1,..., a } R. Dimostriamo che A ha u massimo si procede i maiera

Dettagli

Il Teorema di Markov. 1.1 Analisi spettrale della matrice di transizione. Il teorema di Markov afferma che

Il Teorema di Markov. 1.1 Analisi spettrale della matrice di transizione. Il teorema di Markov afferma che 1 Il Teorema di Marov 1.1 Aalisi spettrale della matrice di trasizioe Il teorema di Marov afferma che Teorema 1.1 Ua matrice di trasizioe regolare P su u isieme di stati fiito E ha ua uica distribuzioe

Dettagli

Analisi Matematica Soluzioni prova scritta parziale n. 1

Analisi Matematica Soluzioni prova scritta parziale n. 1 Aalisi Matematica Soluzioi prova scritta parziale. 1 Corso di laurea i Fisica, 018-019 3 dicembre 018 1. Dire per quali valori dei parametri α R, β R, α > 0, β > 0 coverge la serie + (!) α β. ( )! =1 Soluzioe.

Dettagli

Esercitazioni di Geometria II

Esercitazioni di Geometria II Esercitazioi di Geometria II Letizia Perigotti - perigotti@sciece.uit.it 20 aprile 2012 Esercizio 1. Dimostrare che la famiglia degli itervalli chiusi e limitati B 1 = {[a, b] R : a < b} o è base di alcua

Dettagli

Esercizi di Analisi II

Esercizi di Analisi II Esercizi di Aalisi II Ao Accademico 008-009 Successioi e serie di fuzioi. Serie di poteze. Studiare la covergeza della successioe di fuzioi (f ) N, dove f : [, ] R è defiita poedo f (x) := x +.. Studiare

Dettagli

DETERMINANTI (SECONDA PARTE). NOTE DI ALGEBRA LINEARE

DETERMINANTI (SECONDA PARTE). NOTE DI ALGEBRA LINEARE DETERMINANTI (SECONDA PARTE). NOTE DI ALGEBRA LINEARE 2010-11 MARCO MANETTI: 21 DICEMBRE 2010 1. Sviluppi di Laplace Proposizioe 1.1. Sia A M, (K), allora per ogi idice i = 1,..., fissato vale lo sviluppo

Dettagli

2.5 Convergenza assoluta e non

2.5 Convergenza assoluta e non .5 Covergeza assoluta e o Per le serie a termii complessi, o a termii reali di sego o costate, i criteri di covergeza si qui visti o soo applicabili. L uico criterio geerale, rozzo ma efficace, è quello

Dettagli

Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di Laurea in Matematica - A.A Prova scritta di Analisi Matematica I del c.1.

Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di Laurea in Matematica - A.A Prova scritta di Analisi Matematica I del c.1. Prova scritta di Aalisi Matematica I del 25-5-1998 - c.1 1) Per ogi umero N, 2, siao dati 2 umeri reali positivi a 1, a 2,...a, b 1, b 2,...b. Provare, usado il Pricipio di Iduzioe, che a 1 + a 2 +...

Dettagli

Soluzione del Problema di Natale.

Soluzione del Problema di Natale. Soluzioe del Problema di Natale. Idicheremo, per comodità, ua particella Mxyzptl co M(d, = (m + ; m 1,..., m, dove m+ è il puto di che rappreseta il suo ucleo mxyzptl +, e gli m i rappresetao le sue subparticelle

Dettagli

0.1 Esercitazioni V, del 18/11/2008

0.1 Esercitazioni V, del 18/11/2008 1 0.1 Esercitazioi V, del 18/11/2008 Esercizio 0.1.1. Risolvere usado Cramer il seguete sistema lieare x + y + z = 1 kx + y z = 0 x kz = 1 Soluzioe: Il determiate della matrice dei coefficieti è (k 2)(k

Dettagli

Esercizi sulle Serie numeriche

Esercizi sulle Serie numeriche AM0 - A.A. 03/4 ALFONSO SORRENTINO Esercizi sulle Serie umeriche Esercizio svolto. Discutere il comportameto delle segueti serie umeriche: a +! b [ ] log c log+ d log + e arcta f g h i l log log! 3! 4

Dettagli

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI Materiale propedeutico alle lezioi di Aalisi Matematica per i corsi di Laurea i Igegeria Chimica e Igegeria per l Ambiete e il Territorio dell Uiversità di Bologa. Ao Accademico

Dettagli

Esercizi sull estremo superiore ed inferiore

Esercizi sull estremo superiore ed inferiore AM0 - A.A. 03/4 ALFONSO SORRENTINO Esercizi sull estremo superiore ed iferiore Esercizio svolto. Dire se i segueti isiemi soo limitati iferiormete o superiormete ed, i caso affermativo, trovare l estremo

Dettagli

06 LE SUCCESSIONI DI NUMERI REALI

06 LE SUCCESSIONI DI NUMERI REALI 06 LE SUCCESSIONI DI NUMERI REALI Ua successioe è ua fuzioe defiita i. I simboli ua f : A tale che f ( ) è ua successioe di elemeti di A. Se poiamo f ( i) ai co i,...,,..., ua successioe può essere rappresetata

Dettagli

1. a n = n 1 a 1 = 0, a 2 = 1, a 3 = 2, a 4 = 3,... Questa successione cresce sempre piú al crescere di n e vedremo che {a n } diverge.

1. a n = n 1 a 1 = 0, a 2 = 1, a 3 = 2, a 4 = 3,... Questa successione cresce sempre piú al crescere di n e vedremo che {a n } diverge. Le successioi A parole ua successioe é u isieme ifiito di umeri disposti i u particolare ordie. Piú rigorosamete, ua successioe é ua legge che associa ad ogi umero aturale u altro umero (ache o aturale):

Dettagli

x n (1.1) n=0 1 x La serie geometrica è un esempio di serie di potenze. Definizione 1 Chiamiamo serie di potenze ogni serie della forma

x n (1.1) n=0 1 x La serie geometrica è un esempio di serie di potenze. Definizione 1 Chiamiamo serie di potenze ogni serie della forma 1 Serie di poteze È stato dimostrato che la serie geometrica x (1.1) coverge se e solo se la ragioe x soddisfa la disuguagliaza 1 < x < 1. I realtà c è covergeza assoluta i ] 1, 1[. Per x 1 la serie diverge

Dettagli

1. Serie numeriche. Esercizio 1. Studiare il carattere delle seguenti serie: n2 n 3 n ; n n. n n. n n (n!) 2 ; (2n)! ;

1. Serie numeriche. Esercizio 1. Studiare il carattere delle seguenti serie: n2 n 3 n ; n n. n n. n n (n!) 2 ; (2n)! ; . Serie umeriche Esercizio. Studiare il carattere delle segueti serie: ;! ;! ;!. Soluzioe.. Serie a termii positivi; cofrotiamola co la serie +, che è covergete: + + + 0. Pertato, per il criterio del cofroto

Dettagli

2.4 Criteri di convergenza per le serie

2.4 Criteri di convergenza per le serie 2.4 Criteri di covergeza per le serie Come si è già acceato i precedeza, spesso è facile accertare la covergeza di ua serie seza cooscere la somma. Ciò è reso possibile da alcui comodi criteri che foriscoo

Dettagli

****** FUNZIONI MISURABILI E INTEGRAZIONE ******

****** FUNZIONI MISURABILI E INTEGRAZIONE ****** ****** FUNZIONI MISURABILI E INTEGRAZIONE ****** 1 2 1. Fuzioi misurabili. I questo umero estediamo la ozioe di misurabilità alle fuzioi. Defiizioe 1. Siao u isieme o vuoto, Y uo spazio topologico e µ

Dettagli

9 LIMITI DI SUCCESSIONI NUMERICHE

9 LIMITI DI SUCCESSIONI NUMERICHE 9 LIMITI DI SUCCESSIONI NUMERICHE Iiziamo ora ad esamiare gli argometi veri e propri di questa prima parte del corso, i cui svilupperemo gli strumeti per giugere a descrivere soddisfacetemete le proprietà

Dettagli

0.1 Il teorema limite centrale

0.1 Il teorema limite centrale 0. Il teorema limite cetrale 0. Il teorema limite cetrale Teorema 0.. Teorema limite cetrale). Sia X i ) i N ua successioe di variabili aleatorie i.i.d. che ammettoo mometo secodo fiito, co media µ e co

Dettagli

7 LE PROPRIETÀ DEI NUMERI NATURALI. SUCCES- SIONI

7 LE PROPRIETÀ DEI NUMERI NATURALI. SUCCES- SIONI 7 LE PROPRIETÀ DEI NUMERI NATURALI. SUCCES- SIONI Abbiamo usato alcue proprietà dei umeri aturali che coviee mettere i evideza. Per prima cosa otiamo che N gode delle due proprietà (i 0 N; (ii se N allora

Dettagli

SUCCESSIONI e LIMITI DI SUCCESSIONI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 2018/19 Successioni cap3b.pdf 1

SUCCESSIONI e LIMITI DI SUCCESSIONI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 2018/19 Successioni cap3b.pdf 1 SUCCESSIONI e LIMITI DI SUCCESSIONI c Paola Gervasio - Aalisi Matematica 1 - A.A. 2018/19 Successioi cap3b.pdf 1 Successioi Def. Ua successioe è ua fuzioe reale (Y = R) a variabile aturale, ovvero X =

Dettagli

Algebra delle matrici

Algebra delle matrici Algebra delle matrici Prodotto di ua matrice per uo scalare Data ua matrice A di tipo m, e dato uo scalare r R, moltiplicado r per ciascu elemeto di A si ottiee ua uova matrice di tipo m, detta matrice

Dettagli

Esercitazione di AM310

Esercitazione di AM310 Uiversità degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea i Matematica Esercitazioe di AM3 A.A. 8-9 - Esercitatore: Luca Battaglia Soluzioi dell esercitazioe 6 del Dicembre 8 Argometo: Misure prodotto, operatori

Dettagli

Proposizione 1. Due sfere di R m hanno intersezione non vuota se e solo se la somma dei loro raggi e maggiore della distanza fra i loro centri.

Proposizione 1. Due sfere di R m hanno intersezione non vuota se e solo se la somma dei loro raggi e maggiore della distanza fra i loro centri. Laboratorio di Matematica, A.A. 009-010; I modulo; Lezioi II e III - schema. Limiti e isiemi aperti; SB, Cap. 1 Successioi di vettori; SB, Par. 1.1, pp. 3-6 Itori sferici aperti. Nell aalisi i ua variabile

Dettagli

SPAZI METRICI. Uno spazio metrico è una coppia (X, d) con X insieme qualsiasi, e d distanza

SPAZI METRICI. Uno spazio metrico è una coppia (X, d) con X insieme qualsiasi, e d distanza SPAZI METRICI 1. Defiizioi ed esempi Defiizioe 1.1. Sia X u isieme qualsiasi. Ua distaza su X è u applicazioe d : X X R tale che i) d(x, y) 0 per ogi x, y i X, e d(x, y) = 0 se e solo se x = y (positività);

Dettagli

SERIE NUMERICHE Esercizi risolti. (log α) n, α > 0 c)

SERIE NUMERICHE Esercizi risolti. (log α) n, α > 0 c) SERIE NUMERICHE Esercizi risolti. Calcolare la somma delle segueti serie telescopiche: a) b). Verificare utilizzado la codizioe ecessaria per la covergeza) che le segueti serie o covergoo: a) c) ) log

Dettagli

Esercizi sui limiti di successioni

Esercizi sui limiti di successioni AM0 - AA 03/4 ALFONSO SORRENTINO Esercizi sui iti di successioi Esercizio svolto a) Usado la defiizioe di ite, dimostare che: + 3 si π cos e ) e b) 0 Soluzioe Comiciamo da a) Vogliamo dimostrare che: ε

Dettagli

k=0 f k(x). Un altro tipo di convergenza per le serie è la convergenza totale e si dice che la serie (0.1) converge totalmente in J I se

k=0 f k(x). Un altro tipo di convergenza per le serie è la convergenza totale e si dice che la serie (0.1) converge totalmente in J I se Serie di fuzioi Sia I R, per ogi k N, data la successioe di fuzioi (f k ) k co f k : I R, cosideriamo la serie di fuzioi (0.) f k () k=0 e defiiamo la successioe delle somme parziali s () = k=0 f k().

Dettagli

Analisi Matematica I

Analisi Matematica I Aalisi Matematica I Apputi delle lezioi teute dal Prof. A. Foda Uiversità di Trieste, CdL Fisica e Matematica, a.a. 016/017 Lezioe 1 del 03/10/016: I umeri aturali e il pricipio di iduzioe Descriviamo

Dettagli

1 Successioni numeriche

1 Successioni numeriche Aalisi Matematica 2 Successioi umeriche CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 5 SERIE NUMERICHE Chiamiamo successioe di umeri reali ua fuzioe a valori reali defiita su N oppure

Dettagli

Appendice 2. Norme di vettori e matrici

Appendice 2. Norme di vettori e matrici Appedice 2. Norme di vettori e matrici La ozioe esseziale per poter defiire il cocetto di distaza e lughezza i uo spazio vettoriale lieare è quello di orma. Il cocetto di orma è ua geeralizzazioe del cocetto

Dettagli

SERIE DI POTENZE. n=0 a n z n.

SERIE DI POTENZE. n=0 a n z n. SERIE DI POTENZE 1. Covergeza putuale Data ua successioe di coefficieti (a ) N, a C, e dato u cetro w 0, la relativa serie di poteze è la serie di fuzioi a (z w 0 ) a 0 + a 1 (z w 0 ) + + a (z w 0 ) +.

Dettagli

Algoritmi e Strutture Dati (Elementi)

Algoritmi e Strutture Dati (Elementi) Algoritmi e Strutture Dati (Elemeti Esercizi sulle ricorreze Proff. Paola Boizzoi / Giacarlo Mauri / Claudio Zadro Ao Accademico 00/003 Apputi scritti da Alberto Leporati e Rosalba Zizza Esercizio 1 Posti

Dettagli

Lezione 2. . Gruppi isomorfi. Gruppi S n e A n. Sottogruppi normali. Gruppi quoziente. , ossia, equivalentemente, se x G Hx = xh.

Lezione 2. . Gruppi isomorfi. Gruppi S n e A n. Sottogruppi normali. Gruppi quoziente. , ossia, equivalentemente, se x G Hx = xh. Prerequisiti: Lezioe Gruppi Lezioe 2 Z Gruppi isomorfi Gruppi S e A Riferimeti ai testi: [FdG] Sezioe ; [H] Sezioe 26; [PC] Sezioe 58 Sottogruppi ormali Gruppi quoziete L Esempio 7 giustifica la seguete

Dettagli

Stima di somme: esercizio

Stima di somme: esercizio Stima di somme: esercizio Valutare l'ordie di gradezza della somma k l (1 + 3 k ) Quado x

Dettagli

Calcolo differenziale e integrale

Calcolo differenziale e integrale Calcolo differeziale e itegrale fuzioi di ua variabile reale Gabriele H. Greco Dipartimeto di Matematica Uiversità di Treto 385 POVO Treto Italia www.sciece.uit.it/ greco a.a. 5-6: Apputi del corso di

Dettagli

1 Esponenziale e logaritmo.

1 Esponenziale e logaritmo. Espoeziale e logaritmo.. Risultati prelimiari. Lemma a b = a b Lemma Disuguagliaza di Beroulli per ogi α e per ogi ln a k b k. k=0 + α + α Teorema Disuguagliaza delle medie Per ogi ln, per ogi upla {a

Dettagli

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1 Corso itegrato di Matematica per le scieze aturali ed applicate Materiale itegrativo Paolo Baiti Lorezo Freddi Dipartimeto di Matematica e Iformatica, Uiversità di Udie, via delle Scieze 206, 3300 Udie,

Dettagli

ISTITUZIONI DI ANALISI SUPERIORE Esercizi di metà corso

ISTITUZIONI DI ANALISI SUPERIORE Esercizi di metà corso ISTITUZIONI DI ANALISI SUPEIOE 2-2 Esercizi di metà corso Silvia Ghiassi 22 ovembre 2 Esercizio Diamo u esempio di fuzioe u: tale che u 6, u 6, u 6. se x

Dettagli

Serie di potenze / Esercizi svolti

Serie di potenze / Esercizi svolti MGuida, SRolado, 204 Serie di poteze / Esercizi svolti Si cosideri la serie di poteze (a) Determiare il raggio di covergeza 2 + x (b) Determiare l itervallo I di covergeza putuale (c) Dire se la serie

Dettagli

Esponenziale complesso

Esponenziale complesso Espoeziale complesso P.Rubbioi 1 Serie el campo complesso Per forire il cocetto di serie el campo complesso abbiamo bisogo di itrodurre la defiizioe di limite per successioi di umeri complessi. Defiizioe

Dettagli

AM : V Settimana

AM : V Settimana AM30 0: V Settimaa SPAZI L p : DUALITÁ E COMPATTEZZA DEBOLE Sia µ misura su X, p >, p + q = ;. p idicherá la orma i L p (X, µ). Siao p, q > espoeti coiugati: + =. La diseguagliaza di Holder p q permette

Dettagli

AL210 - Appunti integrativi - 2

AL210 - Appunti integrativi - 2 AL210 - Apputi itegrativi - 2 Prof. Stefaia Gabelli - a.a. 2016-2017 Classi laterali e Teorema di Lagrage Se G è u gruppo fiito, il umero degli elemeti di G si chiama l ordie di G e si idica co G. J.-L.

Dettagli

Def. R si dice raggio di convergenza; nel caso i) R = 0, nel caso ii)

Def. R si dice raggio di convergenza; nel caso i) R = 0, nel caso ii) Apputi sul corso di Aalisi Matematica complemeti (a) - prof. B.Bacchelli Apputi : Riferimeti: R.Adams, Calcolo Differeziale. -Si cosiglia vivamate di fare gli esercizi del testo. Cap. 9.5 - Serie di poteze,

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dip. di Scienze Statistiche e Matematiche Silvio Vianelli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dip. di Scienze Statistiche e Matematiche Silvio Vianelli Uiversità degli Studi di Palermo Facoltà di Ecoomia Dip. di Scieze Statistiche e Matematiche Silvio Viaelli Apputi del corso di Matematica Geerale Le Serie Ao Accademico 2009/200 V. Lacagia - S. Piraio

Dettagli

1 Congruenze. Definizione 1.1. Siano a, b, n Z con n 2, definiamo a b (mod n) se n a b.

1 Congruenze. Definizione 1.1. Siano a, b, n Z con n 2, definiamo a b (mod n) se n a b. 1 Cogrueze Defiizioe 1.1. Siao a, b, Z co 2, defiiamo a b (mod ) se a b. Proposizioe 1.2. 2 la cogrueza mod è ua relazioe di equivaleza su Z. a a () perché a a a b () b a () a b () b c () a b b c a c =

Dettagli

Introduzione all Analisi di Fourier. Prof. Luigi Landini Ing. Nicola Vanello. (presentazione a cura di N. Vanello)

Introduzione all Analisi di Fourier. Prof. Luigi Landini Ing. Nicola Vanello. (presentazione a cura di N. Vanello) Itroduzioe all Aalisi di Prof. Luigi Ladii Ig. Nicola Vaello (presetazioe a cura di N. Vaello) ANALII DI FOURIER egali tempo cotiui: egali periodici egali aperiodici viluppo i serie di Itroduzioe alla

Dettagli

NOTE DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA 1, aa 2003/ I NUMERI REALI COME COMPLETAMENTO DEI RAZIONALI DUE DIVERSI PUNTI DI VISTA:

NOTE DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA 1, aa 2003/ I NUMERI REALI COME COMPLETAMENTO DEI RAZIONALI DUE DIVERSI PUNTI DI VISTA: NOTE DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA, aa 003/004. I NUMERI REALI COME COMPLETAMENTO DEI RAZIONALI DUE DIVERSI PUNTI DI VISTA: A) Defiizioe assiomatica dei umeri reali: si assume come assioma (cioè come

Dettagli

Esercizi su serie numeriche - svolgimenti

Esercizi su serie numeriche - svolgimenti Esercizi su serie umeriche - svolgimeti Osserviamo che vale la doppia diseguagliaza + si, e quidi la serie è a termii positivi Duque la somma della serie esiste fiita o uguale a + Ioltre valgoo le diseguagliaze

Dettagli

Unità Didattica N 33 L algebra dei vettori

Unità Didattica N 33 L algebra dei vettori Uità Didattica N 33 Uità Didattica N 33 0) La ozioe di vettore 02) Immagie geometrica di u vettore umerico 03) Somma algebrica di vettori 04) Prodotto di u umero reale per u vettore 05) Prodotto scalare

Dettagli

Un risultato di compattezza: il Teorema di Ascoli-Arzelà. Applicazione ad un risultato di esistenza per le equazioni differenziali ordinarie.

Un risultato di compattezza: il Teorema di Ascoli-Arzelà. Applicazione ad un risultato di esistenza per le equazioni differenziali ordinarie. U risultato di compattezza: il Teorema di Ascoli-Arzelà. Applicazioe ad u risultato di esisteza per le equazioi differeziali ordiarie. Voglio comiciare questo secodo icotro co u risultato di compattezza

Dettagli

NUMERI REALI Mauro Saita Versione provvisoria. Settembre 2012.

NUMERI REALI Mauro Saita Versione provvisoria. Settembre 2012. NUMERI REALI Mauro Saita maurosaita@tiscaliet.it Versioe provvisoria. Settembre 2012. Idice 1 Numeri reali. 1 1.1 Numeri aturali, iteri, razioali......................... 1 1.2 La scoperta dei umeri irrazioali.........................

Dettagli

1 Congruenze. Definizione 1.1. a, b, n Z n 2, allora definiamo a b (mod n) se n a b.

1 Congruenze. Definizione 1.1. a, b, n Z n 2, allora definiamo a b (mod n) se n a b. 1 Cogrueze Defiizioe 1.1. a, b, Z 2, allora defiiamo a b (mod ) se a b. Proposizioe 1.2. 2 la cogrueza mod è ua relazioe di equivaleza su Z. a a () perché a a a b () b a () a b () b c () a b b c a c =

Dettagli

ALTRI ESERCIZI SULL INTEGRALE DI LEBESGUE. A. Figà Talamanca

ALTRI ESERCIZI SULL INTEGRALE DI LEBESGUE. A. Figà Talamanca ALTRI SRCIZI SULL INTGRAL DI LBSGU A. Figà Talamaca 29 ottobre 2006 2 L itegrale di Lebesgue che abbiamo defiito per le fuzioi misurabili, limitate defiite su u isieme misurabile di misura fiita, può essere

Dettagli

Convergenza di variabili aleatorie

Convergenza di variabili aleatorie Covergeza di variabili aleatorie 1 Covergeza quasi certa Ua successioe (X ) 1 di v.a. coverge quasi certamete alla v.a. X se: X X (P-q.c.), cioè P(X X) = 1, ove {X X} = {ω : X (ω) X(ω)} è l issieme di

Dettagli

SERIE DI POTENZE Esercizi risolti. Esercizio 1 Determinare il raggio di convergenza e l insieme di convergenza della serie di potenze. x n.

SERIE DI POTENZE Esercizi risolti. Esercizio 1 Determinare il raggio di convergenza e l insieme di convergenza della serie di potenze. x n. SERIE DI POTENZE Esercizi risolti Esercizio x 2 + 2)2. Esercizio 2 + x 3 + 2 3. Esercizio 3 dove a è u umero reale positivo. Esercizio 4 x a, 2x ) 3 +. Esercizio 5 x! = x + x 2 + x 6 + x 24 + x 20 +....

Dettagli

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1 Corso itegrato di Matematica per le scieze aturali ed applicate Materiale itegrativo Paolo Baiti 1 Lorezo Freddi 1 1 Dipartimeto di Matematica e Iformatica, Uiversità di Udie, via delle Scieze 06, 33100

Dettagli

Equazioni differenziali

Equazioni differenziali Equazioi differeziali Defiizioe 1 Si chiama equazioe differeziale u tipo particolare di equazioe fuzioale, ella quale la fuzioe icogita compare isieme ad alcue sue derivate, ossia u equazioe ella quale,

Dettagli

(a 0, a 1, a 2,..., a n,...) (0, a 0 ), (1, a 1 ), (2, a 2 ),... (1, 3, 5, 7,...) Lezione del 26 settembre. 1. Successioni.

(a 0, a 1, a 2,..., a n,...) (0, a 0 ), (1, a 1 ), (2, a 2 ),... (1, 3, 5, 7,...) Lezione del 26 settembre. 1. Successioni. Lezioe del 26 settembre. 1. Successioi. Defiizioe 1 Ua successioe di umeri reali e ua legge che associa a ogi umero aturale = 0, 1, 2,... u umero reale - i breve: e ua fuzioe N R; si scrive ella forma

Dettagli

Problema di Natale 1 Corso di Geometria per la Laurea in Fisica Andrea Sambusetti 19 Dicembre 2008

Problema di Natale 1 Corso di Geometria per la Laurea in Fisica Andrea Sambusetti 19 Dicembre 2008 Problema di Natale 1 Corso di Geometria per la Laurea i Fisica Adrea Sambusetti 19 Dicembre 28 La particella Mxyzptlk. 2 La particella Mxyzptlk vive i u uiverso euclideo -dimesioale. È costituita da u

Dettagli

Insiemi numerici. Sono noti l insieme dei numeri naturali: N = {1, 2, 3, }, l insieme dei numeri interi relativi:

Insiemi numerici. Sono noti l insieme dei numeri naturali: N = {1, 2, 3, }, l insieme dei numeri interi relativi: Isiemi umerici Soo oti l isieme dei umeri aturali: N {1,, 3,, l isieme dei umeri iteri relativi: Z {0, ±1, ±, ±3, N {0 ( N e, l isieme dei umeri razioali: Q {p/q : p Z, q N. Si ottiee questo ultimo isieme,

Dettagli

Esercizi sui numeri complessi per il dodicesimo foglio di esercizi

Esercizi sui numeri complessi per il dodicesimo foglio di esercizi Esercizi sui umeri complessi per il dodicesimo foglio di esercizi 6 dicembre 2010 1 Numeri complessi radici ed equazioi Ricordiamo iazitutto che dato u umero complesso z = x + iy, il suo coiugato, idicato

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE APPUNTI PER IL SEMINARIO DI ELEMENTI DI TEORIA DELLA PROBABILITÀ A.A. 2007/2008

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE APPUNTI PER IL SEMINARIO DI ELEMENTI DI TEORIA DELLA PROBABILITÀ A.A. 2007/2008 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE APPUNTI PER IL SEMINARIO DI ELEMENTI DI TEORIA DELLA PROBABILITÀ A.A. 007/008 Questi apputi soo stati cocepiti come u aiuto didattico per gli studeti della Facoltá di Ecoomia.

Dettagli

Le successioni: intro

Le successioni: intro Le successioi: itro Si cosideri la seguete sequeza di umeri:,, 2, 3, 5, 8, 3, 2, 34, 55, 89, 44, 233, detti di Fiboacci. Essa rappreseta il umero di coppie di coigli preseti ei primi 2 mesi i u allevameto!

Dettagli

Esercitazione due: soluzioni

Esercitazione due: soluzioni Esercitazioe due: soluzioi. Sia il ricavo r i pk i ti, p, k, t i > applicado la defiizioe di media di Chisii il tempo medio t che lascia ivariato il ricavo totale é quel valore tale che pk i ti pk i t

Dettagli

Istituzioni di Analisi Superiore Esercizi

Istituzioni di Analisi Superiore Esercizi Istituzioi di Aalisi Superiore Esercizi G.P.Leoardi 13 aprile 2010 Nota: gli esercizi delle sezioi 2 4 soo stati tratti i buoa parte da ua raccolta di esercizi di Aalisi Fuzioale ad opera di H.Brezis e

Dettagli

DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Università della Basilicata C.da Macchia Romana POTENZA.

DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Università della Basilicata C.da Macchia Romana POTENZA. DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Uiversità della Basilicata C.da Macchia Romaa - 85100 POTENZA. Teorema di esisteza e uicità per le equazioi differeziali del primo ordie Dispesa per il corso di Aalisi Matematica

Dettagli

Quarto Compito di Analisi Matematica Corso di laurea in Informatica, corso B 5 Luglio Soluzioni. z 2 = 3 4 i. a 2 b 2 = 3 4

Quarto Compito di Analisi Matematica Corso di laurea in Informatica, corso B 5 Luglio Soluzioni. z 2 = 3 4 i. a 2 b 2 = 3 4 Quarto Compito di Aalisi Matematica Corso di laurea i Iformatica, corso B 5 Luglio 016 Soluzioi Esercizio 1 Determiare tutti i umeri complessi z tali che z = 3 4 i. Soluzioe. Scrivedo z = a + bi, si ottiee

Dettagli

Esercizi svolti su successioni e serie di funzioni

Esercizi svolti su successioni e serie di funzioni Esercizi svolti su successioi e serie di fuzioi Esercizio. Calcolare il limite putuale di f ) = 2 +, [0, + ). Dimostrare che o si ha covergeza uiforme su 0, + ), metre si ha covergeza uiforme su [a, +

Dettagli

(A + B) ij = A ij + B ij, i = 1,..., m, j = 1,..., n.

(A + B) ij = A ij + B ij, i = 1,..., m, j = 1,..., n. Algebra lieare Matematica CI) 263 Somma di matrici Siao m ed due iteri positivi fissati Date due matrici A, B di tipo m, sommado a ciascu elemeto di A il corrispodete elemeto di B, si ottiee ua uova matrice

Dettagli

LEGGE DEI GRANDI NUMERI

LEGGE DEI GRANDI NUMERI LEGGE DEI GRANDI NUMERI E. DI NARDO 1. Legge empirica del caso e il teorema di Beroulli I diverse occasioi, abbiamo mezioato che la ozioe ituitiva di probabilità si basa sulla seguete assuzioe: se i sperimetazioi

Dettagli

2 Criteri di convergenza per serie a termini positivi

2 Criteri di convergenza per serie a termini positivi Uiversità Roma Tre L. Chierchia 65 (29//7) 2 Criteri di covergeza per serie a termii positivi I questo paragrafo cosideriamo serie a termii positivi ossia serie a co a > 0. Si ricordi che ua serie a termii

Dettagli

TEORIA DELLE MATRICI. dove aij K. = di ordine n, gli elementi aij con i = j (cioè gli elementi a 11

TEORIA DELLE MATRICI. dove aij K. = di ordine n, gli elementi aij con i = j (cioè gli elementi a 11 1 TEORIA DELLE MATRICI Dato u campo K, defiiamo matrice ad elemeti i K di tipo (m, ) u isieme di umeri ordiati secodo m righe ed coloe i ua tabella rettagolare del tipo a11 a12... a1 a21 a22... a2 A =.........

Dettagli

Cenno alle serie di Fourier

Cenno alle serie di Fourier Luciao Battaia 7 settembre 00 Idice Queste pagie cotegoo solo u itroduzioe iformale e seza alcua pretesa di completezza e sistematicità alle serie di Fourier. I particolare o soo proposte dimostrazioi

Dettagli

Siamo interessati a studiare la convergenza della serie e porremo come al solito:

Siamo interessati a studiare la convergenza della serie e porremo come al solito: SERIE DI POTENZE Soo particolari serie di fuzioi, i cui termii soo moomi, evetualmete traslati: f (x) co f (x) =a (x x 0 ), a R, x 0 R, ossia dove a (x x 0 ) = a 0 + a 1 (x x 0 )+a 2 (x x 0 ) 2 +... x

Dettagli

a n (x x 0 ) n. (1.1) n=0

a n (x x 0 ) n. (1.1) n=0 Serie di poteze. Defiizioi Assegati ua successioe {a } di umeri reali e u puto x dell asse reale si dice serie di poteze u espressioe del tipo a (x x ). (.) Il puto x viee detto cetro della serie e i umeri

Dettagli

Analisi Matematica I Soluzioni del tutorato 2

Analisi Matematica I Soluzioni del tutorato 2 Corso di laurea i Fisica - Ao Accademico 07/08 Aalisi Matematica I Soluzioi del tutorato A cura di Davide Macera Esercizio Abbiamo che x 3 + si(log(x)) + cosh(x) x3 + si(log(x)) + e x ( + x 6 ) / + log(e

Dettagli

Lezioni di Matematica 1 - I modulo

Lezioni di Matematica 1 - I modulo Lezioi di Matematica 1 - I modulo Luciao Battaia 4 dicembre 2008 L. Battaia - http://www.batmath.it Mat. 1 - I mod. Lez. del 04/12/2008 1 / 28 -2 Sottosuccessioi Grafici Ricorreza Proprietà defiitive Limiti

Dettagli

SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI

SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI ANTONIO IANNIZZOTTO Sommario. Sucessioi di fuzioi. Covergeza putuale e uiforme. Teoremi di scambio dei limiti, cotiuità, derivabilità, itegrabilità del limite di ua successioe.

Dettagli

ESERCIZI SULLE SERIE

ESERCIZI SULLE SERIE ESERCIZI SULLE SERIE. Dimostrare che la serie seguete è covergete: =0 + + A questa serie applichiamo il criterio del cofroto. Dovedo quidi dimostrare che la serie è covergete si tratterà di maggiorare

Dettagli

Soluzioni degli esercizi del corso di Analisi Matematica I

Soluzioni degli esercizi del corso di Analisi Matematica I Soluzioi degli esercizi del corso di Aalisi Matematica I Prof. Pierpaolo Natalii Roberta Biachii & Marco Pezzulla ovembre 015 FOGLIO 1 1. Determiare il domiio e il sego della fuzioe ( ) f(x) = arccos x

Dettagli

Esercizi sulle successioni

Esercizi sulle successioni Esercizi sulle successioi 1 Verificare, attraverso la defiizioe, che la successioe coverge a 2 3. a := 2 + 3 3 7 2 Verificare, attraverso la defiizioe, che la successioe coverge a 0. a := 4 + 3 3 5 + 7

Dettagli

Lezione 4. Gruppi di permutazioni

Lezione 4. Gruppi di permutazioni Lezioe 4 Prerequisiti: Applicazioi tra isiemi Lezioi e Gruppi di permutazioi I questa lezioe itroduciamo ua classe ifiita di gruppi o abeliai Defiizioe 41 ia X u isieme o vuoto i dice permutazioe su X

Dettagli

Primo appello di Calcolo delle probabilità Laurea Triennale in Matematica 22/01/2018

Primo appello di Calcolo delle probabilità Laurea Triennale in Matematica 22/01/2018 Primo appello di Calcolo delle probabilità Laurea Trieale i Matematica 22/0/20 COGNOME e NOME... N. MATRICOLA... Esercizio. Siao X e Y due variabili aleatorie idipedeti, co le segueti distribuzioi: X Uif(0,

Dettagli

Limiti di successioni

Limiti di successioni Limiti di successioi Aalisa Cesaroi, Paola Maucci e Alvise Sommariva Uiversità degli Studi di Padova Dipartimeto di Matematica 20 ottobre 2015 Aalisa Cesaroi, Paola Maucci e Alvise Sommariva Itroduzioe

Dettagli

Definizione 1. Data una successione (a n ) alla scrittura formale. 1) a 1 + a a n +, si dà il nome di serie.

Definizione 1. Data una successione (a n ) alla scrittura formale. 1) a 1 + a a n +, si dà il nome di serie. SERIE NUMERICHE Defiizioe. Data ua successioe (a ) alla scrittura formale ) a + a 2 + + a +, si dà il ome di serie. I umeri a, a 2,, a, rappresetao i termii della serie, i particolare a è il termie geerale

Dettagli

17. Funzioni implicite

17. Funzioni implicite 17. Fuzioi implicite 17.a Fuzioi defiite implicitamete Sia data l equazioe lieare implicita i R 2 ax + by = 0. Se b 0, si puo ricavare la variabile y i fuzioe della x come y = ( a/b)x. Equivaletemete possiamo

Dettagli

Soluzioni. 2 2n+1 3 2n. n=1. 3 2n 9. n=1. Il numero 2 può essere raccolto fuori dal segno di sommatoria: = 2. n=1 = = 8 5.

Soluzioni. 2 2n+1 3 2n. n=1. 3 2n 9. n=1. Il numero 2 può essere raccolto fuori dal segno di sommatoria: = 2. n=1 = = 8 5. 60 Roberto Tauraso - Aalisi Calcolare la somma della serie Soluzioi + 3 R La serie può essere riscritta el modo seguete: + 4 3 9 Il umero può essere raccolto fuori dal sego di sommatoria: + 4 3 9 Si tratta

Dettagli

Esercitazione n 4. 1 Serie di Taylor. Esercizio 1: Verificare che la funzione. f(x) = 0 se x = 0

Esercitazione n 4. 1 Serie di Taylor. Esercizio 1: Verificare che la funzione. f(x) = 0 se x = 0 Esercitazioe 4 1 Serie di Taylor Esercizio 1: Verificare che la fuzioe f(x) { e 1/x se x 0 0 se x 0 pur essedo C o è sviluppabile i serie di Taylor i x 0. Sol.: Determiiamo le derivate di f: 0 f (0) lim

Dettagli