Lamiere grecate semplici in acciaio e alluminio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lamiere grecate semplici in acciaio e alluminio"

Transcript

1 Capitolo 1 Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio Sommario: 1.1 Generalità Norme di riferimento 1.1. Tipologie, materiali e campi di applicazione Definizione della ezione efficace 1. Progettazione di lamiere grecate emplici 1..1 Criteri di calcolo 1.. Reitenza al fuoco 1..3 Eempio di calcolo completo 1..4 Creazione automatica di tabelle di portata 1.1 Generalità Sono oggetto di queto capitolo le ezioni ottili ottenute da lamiera protetta piegata a freddo con profilo trapezoidale (greca) irrigidita o no da pieghe localizzate lungo i lati, uniformemente caricate ed eventualmente epote al fuoco con o enza protezioni termiche Norme di riferimento Per quanto riguarda le lamiere grecate in acciaio i farà riferimento al capitolo 5 della norma europea EN [1] con particolare attenzione al punto in cui ono trattate le metodologie pecifiche di verifica dei profili trapezoidali (Trapezoidal heeting profile with intermediate tiffener). Per le lamiere grecate in alluminio la norma di riferimento è la EN [7]. Anche qui arà preo in coniderazione il capitolo 5, con particolare attenzione al punto dedicato alle metodologie di verifica dei profili trapezoidali. La norma italiana NTC 008 [10] non tratta l argomento ma, per le lamiere grecate in acciaio, rimanda a norme di comprovata validità, ovvero alla norma EN , mentre neun riferimento è fatto per gli elementi in alluminio che è coniderato materiale non tradizionale ed il uo impiego per la realizzazione di elementi trutturali richiede la preventiva autorizzazione del Servizio Tecnico Centrale del Minitero dei Lavori Pubblici; di eguito è riportato uno tralcio della NTC 008 a conferma di quanto aerito. I materiali non tradizionali o non trattati nelle preenti norme tecniche potranno eere utilizzati per la realizzazione di elementi trutturali od opere, previa autorizzazione del Servizio Tecnico Centrale u parere del Coniglio Superiore dei Lavori Pubblici, autorizzazione che riguarderà l utilizzo del materiale nelle pecifiche tipologie trutturali propote ulla bae di procedure definite dal Servizio Tecnico Centrale. Si intende qui riferiri a materiali quali calcetruzzi di clae di reitenza uperiore a C70/85, calcetruzzi fibrorinforzati, acciai da cotruzione non previti in 4., leghe di alluminio, leghe di rame, travi tralicciate in acciaio conglobate nel getto di calcetruzzo collaborante, materiali polimerici fibrorinforzati, pannelli con poliuretano o politirolo collaborante, materiali murari non tradizionali, vetro trutturale, materali diveri dall acciaio con funzione di armatura da c.a. Per quanto riguarda la reitenza al fuoco i farà riferimento alle eguenti norme: Per le lamiere grecate in acciaio: EN [3]. Per le lamiere grecate in alluminio: EN [8]. Per la valutazione dell effetto dello hear lag e per alcuni apetti del calcolo della ezione efficace i farà riferimento per entrambi i materiali alla norma EN [4]. È di recente pubblicazione la norma italiana CNR-DT 08/011 Itruzioni per la progettazione, l eecuzione ed il controllo

2 Elementi di completamento trutturale in acciaio di trutture in alluminio che riprende otanzialmente la norma europea EN ammettendo comunque il vuoto normativo attuale in Italia con la eguente affermazione: In queto momento di totale vacanza di normativa tecnica per queto tipo di trutture, la Commiione Norme Tecniche del CNR ha intrapreo l iniziativa di elaborare queto Documento Tecnico di Itruzioni, che i ipira otanzialmente all Eurocodice 9 e mai come in queto momento torico è detinata a riempire un vuoto normativo, nella peranza, fortemente aupicata dall Indutria italiana del ettore, che la proima edizione delle NTC poa colmare queta grave lacuna Tipologie, materiali e campi di applicazione Si riportano di eguito alcune tipologie di lamiere grecate che ono oggetto del calcolo trutturale illutrato in queto volume. Fig. 1.1 Profili tandard. Per le lamiere grecate in acciaio zincate il materiale deve eere idoneo a opportare il proceo di galvanizzazione. La reitenza meccanica (intea come valore caratteritico dello nervamento e della rottura) è fornita dalle tabelle 3.1a e 3.1b della EN Per le lamiere in alluminio il materiale è generalmente cotituito da leghe trutturali temperate le cui caratteritiche meccaniche ono contenute nella tabella 3.1 della EN Le lamiere grecate ono generalmente impiegate per il rivetimento di coperture e pareti e, quelle della preente trattazione, ono definite di clae trutturale III ovvero con funzione di traferimento dei carichi alla truttura portante cui ono collegate [1]. Structural Cla III: Contruction where cold-formed heeting i ued a an element that only tranfer load to the tructure. Di eguito ono riportate alcune immagini di lamiere grecate di vari produttori. È poibile eeguire il calcolo della capacità portante delle lamiere per una vata gamma di forme e tipologie di irrigidimento con l uo dei programmi automatici ColdformEC3 e ColdformEC9 illutrati più avanti. Fig. 1. Lamiera grecata non irrigidita.

3 Capitolo 1 - Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio 3 Fig. 1.3 Lamiera con flangia uperiore irrigidita con pieghe triangolari. Fig. 1.4 Lamiera con flangia inferiore irrigidita con pieghe trapezoidali. Fig. 1.5 Lamiera grecata con anime e flange irrigidite Definizione della ezione efficace Concetti generali Prima di illutrare il calcolo della ezione efficace econdo i due diveri criteri previti, il primo, dalla EN , per le ezioni in acciaio ed il econdo, dalla EN , per le ezioni in alluminio, ono di eguito riportati alcuni vincoli o emplificazioni dimenionali come definiti dalle tee norme. L influenza dei bordi arrotondati ulla reitenza della ezione non è prea in coniderazione per raggi di raccordo inferiori a 5 volte lo peore e le caratteritiche della ezione ono calcolate per un inieme di componenti piane (plane element) collegate nelle linee di interezione dell ae medio della ezione (harp corner). Actual cro-ection Idealized cro-ection Fig. 1.6 Approimazione per angoli arrotondati [1].

4 4 Elementi di completamento trutturale in acciaio I rapporti limite larghezza/peore delle flange e delle anime dei profili in acciaio ono riportati nella Fig. 1.7 [1]: b / t # # z # 90 h / t # 500 en z Fig. 1.7 Per le ezioni in alluminio valgono invece le eguenti limitazioni [7]: b / t < # z # 90 h / en z / t < 0,5.E/fo Fig. 1.8 Per le lamiere in acciaio l effetto degli irrigidimenti intermedi ulle flange va tenuto in conto nel calcolo della ezione efficace in accordo con l item della EN come di eguito illutrato [1]. Si noti come, per il calcolo dell area reitente (A ), gli irrigidimenti i etendono alla lamiera adiacente per una larghezza collaborante che è divera da quella richieta per il calcolo dell inerzia fleionale (I ). Fig. 1.9

5 Capitolo 1 - Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio 5 Per le lamiere in alluminio, i farà riferimento all item della EN [7] con le indicazioni riportate nella Fig Si noti anche qui la divera valutazione della larghezza collaborante (con peore ridotto) della lamiera adiacente all irrigidimento nel calcolo dell area reitente (A ) ripetto alla larghezza (e peore intero) richieti per il calcolo dell inerzia fleionale (I ). Fig Per le lamiere in acciaio l effetto degli irrigidimenti intermedi lungo le anime va tenuto in conto nel calcolo della ezione efficace in accordo con l item della EN come di eguito illutrato [1]: Fig Fig. 5.1 EN Effective cro-ection of web of trapezoidal profiled heet.

6 6 Elementi di completamento trutturale in acciaio mentre, per le lamiere in alluminio, i farà riferimento all item della EN con le indicazioni riportate nella Fig. 1.1 [7]: Fig 1.1 Fig. 5.7 EN Effective cro-ection of web of cold-formed profiled heet. Si noti la differenza tra i due criteri di parzializzazione della ezione: nel cao di ezioni in acciaio l area non efficace viene tracurata mentre nel cao di ezioni in alluminio l area efficace iniziale degli irrigidimenti comprei è cotituita dall area effettiva della piega ommata ad un area

7 Capitolo 1 - Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio 7 ridotta della parte di anima adiacente alla piega tea. L area efficace finale arà ottenuta applicando all area efficace iniziale un coefficiente di riduzione per l intabilità fleo-torionale come vedremo nel eguito. Sempre per ezioni in alluminio l inerzia dell irrigidimento dell anima è calcolata con riferimento allo peore effettivo della lamiera anche per le parti adiacenti alla piega, Fig. 1.1 (5.7EN) Calcolo della ezione efficace La procedura per il calcolo della ezione efficace delle parti compree i viluppa in tre tep, rappreentati nella Fig della EN per i profili in acciaio e nella Fig. 5.5 della EN per i profili in alluminio. 1º Step Per i profili in acciaio la ezione efficace iniziale degli irrigidimenti intermedi delle flange e delle anime è di eguito rappreentata [1]: Fig Fig. 5.9 EN Intermediate tiffener. Le larghezze efficaci b i, e1 ; b i, e ono determinate in accordo con l item 5.5. della EN e con riferimento alle indicazioni della norma EN uando la larghezza b p tra gli irrigidimenti e determinando il fattore di riduzione t in funzione della nellezza adimenionale m p. A titolo di eempio: b 1, e1 = b 1, e = t b p, 1 / Per i profili in alluminio la Fig definice la ezione efficace iniziale degli irrigidimenti intermedi delle flange e delle anime [7]: Fig Fig. 5.4 EN Initial effective cro-ection area A for intermediate tiffener in (a) flange and (b) web.

8 8 Elementi di completamento trutturale in acciaio Come i nota dalla Fig. 1.14, la parte piana collaborante con l irrigidimento è pari alla metà della larghezza b p,i comprea tra gli irrigidimenti e, aumendo come tenione di compreione maima di progetto la reitenza limite della ezione ovvero v com,ed = f 0 / c M1, gli peori efficaci t eff,1 e t eff, ono ottenuti moltiplicando lo peore t per un fattore di riduzione t dato da: e mp # m lim : t = 1,0 e m p > m lim : t = a( 1-0, mp) mp in cui: m p = f v cr b 1( 1 - v ) f b / $, 1, 05 t r Ek t f Ek o p o p o v v Tab. 1.1 Parametri mlim m lim e a. 0,517 0,90 a Il calcolo della ezione efficace degli irrigidimenti è eeguito coniderando la reitenza fleionale delle parti adiacenti come una molla collegata all irrigidimento teo di rigidezza k = u / d dove u è un carico unitario per unità di lunghezza applicato ull irrigidimento e d è lo potamento della ezione efficace della flangia dovuto al carico unitario u. Fig Conervativamente, per un irrigidimento intermedio, i può aumere per d il eguente valore [item (6) della EN e item (4) della EN ]. ub1b d = 3( b + b ) 1 1( 1 - v ) 3 Et L area efficace di un irrigidimento intermedio è data da: Per profilo in acciaio [1]: A = t (b 1,e + b,e1 + b ) Per profilo in alluminio [7]: A = t eff,1 b p,1 / + t b + t eff, b p, /

9 Capitolo 1 - Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio 9 º Step La prima iterazione prevede la eguente ituazione tenionale nella flangia comprea: Per profili in acciaio: d f yb c M0 f yb c M0 t a a Iteration 1 K Fig Per profili in alluminio: f o c M1 f o c M1 t eff, t eff,1 Iteration 1 k Fig Il fattore di riduzione della reitenza dell irrigidimento d è epreo in funzione della nellezza adimenionale m ( m d per profili in acciaio) baata ulla tenione critica di intabilità fleo-torionale v cr,. m = f v m = f v v = o cr, d yb cr, cr, kei A Per flange uniformemente compree irrigidite la tenione critica di intabilità degli irrigidimenti è definita nell item della EN per profili in acciaio e nell item della EN per profili in alluminio. Tale tenione è eprea da formule uguali per i due materiali con riferimento ad uno o due irrigidimenti intermedi (per il ignificato dei imboli i rimanda agli item opra citati delle ripettive norme). Per un irrigidimento intermedio: v cr, = 4, lwe A p 3 I t 4b ( b + 3b ) p Per due irrigidimenti intermedi: v cr, = 4, lwe A 3 I t 1 e 1 8b ( 3b + 4b )

10 10 Elementi di completamento trutturale in acciaio Nel cao di profili di acciaio con più di irrigidimenti intermedi l area efficace dell intera flangia comprea è data da: A eff = tb e t in cui t è il fattore di riduzione ricavato dall allegato E della EN in funzione della nellezza adimenionale m p baata u una tenione critica di intabilità eprea dalla eguente formula [item (4) per il ignificato dei imboli]: I t Et v cr, = 1, 8E + 3, 6 3 b b b o e o Nel cao di profili in alluminio ono dichiarati efficaci non più di irrigidimenti; la norma EN eclude l efficacia di altri irrigidimenti oltre il econdo [item (4)] alvo poi contraddiri nel calcolo dei parametri della tenione critica di intabilità definiti al punto (7) per flange con due o tre irrigidimenti intermedi. In queto teto gli irrigidimenti della flangia comprea ono analizzati in accordo con quanto tabilito dalla norma EN per i profili in acciaio. Il valore del fattore di riduzione d è dato da: Per profili in acciaio [1]: d = 1, 0 e md # 0, 65 d = 1, 47-0, 73 md e 0, 65 < md < 1, 38 0, 66 d = e md $ 1, 38 md Per profili in alluminio [7]: Tab. 1. m m # 0,5 1,00 0,5 < m < 1,04 1,04 # m d 1,155-0,6m 0,53 / m Se d < 1 può eere iterativamente ridefinito partendo da un valore modificato del fattore di riduzione t ottenuto da un valore ridotto della nellezza adimenionale: m = m p,red p d 3º Step Lo tato di tenione alla n ima iterazione arà il eguente: Per profili in acciaio [1]: Fig. 1.18

11 Capitolo 1 - Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio 11 Per profili in alluminio [7]: Fig L area efficace ridotta dell irrigidimento per effetto dell intabilità fleo-torionale arà data dalla eguente epreione: A A f yb cm0,red = d ma A,red # A v com,ed In cui v com,ed è la tenione di compreione nel baricentro dell irrigidimento calcolata con riferimento alla ezione efficace. Per il calcolo delle caratteritiche geometriche della ezione efficace A,red è rappreentata attravero lo peore ridotto t red = d t eff. Le iterazioni ucceive alla prima poono eere eeguite finché: d,n. d,n - 1 ma d,n # d,n - 1 Le norme uggericono un numero minimo di iterazioni. I programmi di calcolo automatico illutrati nel eguito eeguono fino a 5 iterazioni ma evidenziano anche che già alla terza iterazione i raggiunge la convergenza. Se le anime non ono irrigidite, il fattore di riduzione d è ottenuto direttamente dalla v cr, uando il metodo fin qui decritto e riportato nel capitolo (7) della EN per profili in acciaio o nel capitolo (5) della EN per profili in alluminio. Per anime con non più di irrigidimenti il calcolo della ezione efficace è riportato al punto della EN per profili in acciaio e al punto della EN per profili in alluminio Anime di profili in acciaio Le larghezze efficaci eff,i adiacenti a irrigidimenti o pieghe o all ae neutro ono determinate a partire da un valore iniziale eff,0 ottenuto dalla eguente epreione coniderando l ae neutro di una ezione con area efficace della flangia e area lorda delle anime: eff, 0 = 0, 76t E _ cm0vcom,edi Le larghezze efficaci eff,i ono inizialmente determinate dalle eguenti epreioni: eff,1 = eff,0 eff, = (1 + 0,5h a / e c ) eff,0 eff,3 = [1 + 0,5(h a + h a ) / e c ] eff,0 eff,4 = (1 + 0,5h b / e c ) eff,0 eff,5 = [1 + 0,5(h b + h b ) / e c ] eff,0 eff,n = 1,5 eff,0

12 1 Elementi di completamento trutturale in acciaio in cui e c è la ditanza dell ae neutro dal baricentro della flangia comprea e h a, h b, h a, h b ono le ditanze indicate nella Fig a p. 5, ovvero la Fig. 5.1 della EN Le dimenioni delle larghezze efficaci eff,i ono quindi modificate e le parti piane ono totalmente efficaci. I valori finali delle larghezze efficaci ono calcolate con le epreioni del capitolo (6) della EN e qui di eguito riportate [1]: in un anima non irrigidita, e eff,1 + eff,n $ n, l intera anima è efficace; modificare come egue: eff,1 = 0,4 n eff,n = 0,6 n in un anima irrigidita, e eff,1 + eff, $ a, l intera lunghezza a è efficace; modificare come egue: a eff, 1 = + 0, 5h e eff, = a a ( 1 + 0, 5h e ) + 0, 5h a a c e c c in un anima con un irrigidimento, e eff,3 + eff,n $ n, l intera lunghezza n è efficace; modificare come egue: eff,3 eff,n = n , 5( h + h ) e B a a c, 5 + 0, 5( h + h ) e a a c 1, 5n =, 5 + 0, 5( h + h ) e a a c in un anima con due irrigidimenti: e eff,3 + eff,4 $ b, l intera lunghezza b è efficace; modificare come egue: eff,3 eff,4 = = b b 1 + 0, 5( h + h ) e a a c + 0, 5( h + h + h ) e a a b c 1 + 0, 5h + 0, 5( h + h + h ) e b e a a b c c e eff,5 + eff,n $ n, l intera lunghezza n è efficace; modificare come egue: eff,5 eff,n = n 1 + 0, 5( h + h ) e b b c, 5 + 0, 5( h + h ) e b b c 1, 5n =, 5 + 0, 5( h + h ) e b b c Le ezioni efficaci degli irrigidimenti delle anime ono ulteriormente ridotte del fattore di intabilità fleo-torionale d calcolato per un valore della nellezza equivalente m d funzione della tenione critica di intabilità v cr,a data dalla eguente epreione (per il ignificato dei imboli vedere item (7) della EN ): 1, 05 kf E I t v cr,a = A ( - ) a 1 3 1

13 Capitolo 1 - Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio 13 Se le flange non ono irrigidite, il fattore di riduzione d è ottenuto direttamente dalla v cr,a uando il metodo precedentemente decritto e riportato nel capitolo (7) della EN Se flange e anime ono irrigidite il metodo di calcolo del fattore d è ancora quello qui decritto e riportato nel capitolo (7) della EN ma uando una tenione critica ridotta data dalla eguente epreione (item della EN ): vcr, vcr,mod = 4 v 4 cr, 1 + = b G v cr, a in cui: b = 1 - (h a + 0,5h a ) / e c Fig Anime di profili in alluminio Le parti piane compree tra gli irrigidimenti o adiacenti alle pieghe o all ae neutro ono interamente efficaci con peore ridotto t eff. L area efficace iniziale degli irrigidimenti è data dalle eguenti epreioni in funzione della poizione [7]: per un ingolo irrigidimento: a n Aa = bteff, a + ta + teff, n l; Fig. 1.1 (5.7EN) (d1) 3 per l irrigidimento più vicino alla flangia comprea in anime con due irrigidimenti: a b Aa = bteff, a + ta + teff, b l; Fig. 1.1 (5.7EN) (d) per un econdo irrigidimento: b n Ab = bteff, b + tb + teff, n l; Fig. 1.1 (5.7EN) (d3) 3 in cui a, b, n, a, b ono le ditanze indicate nella Fig. 1.1, ovvero la Fig. 5.7 della EN riprodotta in queto volume a p. 6. La poizione iniziale dell ae neutro è definita coniderando l area efficace delle flange e l area lorda delle anime. Se la nellezza adimenionale m p della parte di anima comprea è > m lim precedentemente definita lo peore efficace è calcolato come egue: t eff = t t t è calcolato in funzione di m p tenendo conto di una ditribuzione } delle tenioni ull anima.

14 14 Elementi di completamento trutturale in acciaio I valori di m p e } ono dati dalla tabella 5.5 della EN in funzione della poizione della parte piana comprea dell anima e del numero di irrigidimenti. Le ezioni efficaci degli irrigidimenti delle anime ono ulteriormente ridotte del fattore di intabilità fleo-torionale d calcolato per un valore della nellezza equivalente m p funzione della tenione critica di intabilità v cr,a data dalla eguente epreione [per il ignificato dei imboli vedere item (7) della EN ]: 1, 05 kf E Iat v cr, a = A ( - ) a Se flange e anime ono irrigidite il metodo di calcolo del fattore d è ancora quello precedentemente decritto e riportato nel capitolo (5) della EN ma uando una tenione critica ridotta data dalla eguente epreione (item della EN ): v in cui: cr, mod = 4 v cr, vcr, 1 + = b G v cr, a b = 1 - ( h + 0, 5h ) e a a c 4 Fig. 1.1 Sezione efficace di profilo in alluminio con anime e flange irrigidite [7]. 1. Progettazione di lamiere grecate emplici 1..1 Criteri di calcolo Reitenza al momento flettente La verifica di reitenza della ezione oggetta a momento flettente è eeguita in conformità all item della norma EN per le lamiere in acciaio ed in conformità allo teo item della norma EN per le lamiere in alluminio. La riditribuzione dei momenti per elementi continui è ammea olo e confortata da prove di carico [item (8) EN e item (7) EN ]. Se lo nervamento è raggiunto prima al lembo compreo (W eff,c / W eff,t < 1) il momento reitente di progetto è dato dalle eguenti epreioni:

15 Capitolo 1 - Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio 15 Per profili in acciaio [1]: e il modulo della ezione efficace W eff è minore del modulo elatico della ezione lorda W e1 M = W f c c,rd eff yb M0 e il modulo della ezione efficace W eff è uguale al modulo elatico della ezione lorda W e1 Mc,Rd = fyb ( We1 + ( Wp1 - We1) 4( 1 - me max me0)) cm0 ma non maggiore di Wp1fyb cm0 in cui: m e max è la nellezza dell elemento cui corriponde il maggior valore di me m e0 per ezioni piane tra due irrigidimenti m = m e m = 0, 5 + 0, 5-0, 055( 3 + }) e p e0 per parti di ezioni irrigidite m = m e m = 0, 65 e d e0 Per profili in alluminio [7]: e il modulo della ezione efficace W eff è minore del modulo elatico della ezione lorda W e1 : M = W f c c,rd eff o M1 e il modulo della ezione efficace W eff è uguale al modulo elatico della ezione lorda W e1 : M = f ( W + ( W - W ) 4( 1 - m m )) c ma non maggiore di W f c c,rd o e1 p1 e1 e1 M1 in cui: per ezioni piane tra due irrigidimenti m = m e m = m p e1 lim per parti di ezioni irrigidite m = e m = 0, 5 m e1 p1 o M1 Il calcolo del momento reitente di progetto opra riportato è valido per angoli di inclinazione delle anime > 60 ; per angoli inferiori i applica la eguente epreione: Per profili in acciaio M c,rd = W e1 f ya / c M0 Per profili in alluminio M c,rd = W e1 f 0 / c M1 Se lo nervamento è raggiunto prima al lembo teo è previta la poibilità di eeguire la verifica in campo elatico-parzialmente platico econdo l item di entrambe le norme (acciaio e alluminio). In queto cao è poibile definire il momento reitente di progetto con riferimento ad un modulo efficace parzialmente platico (W pp,eff ) baato u una ditribuzione delle tenioni bilineare nella zona tea ma lineare nella zona comprea econdo il eguente chema (Fig. 1.1): Fig. 1.1 Snervamento raggiunto prima al lembo teo [1]. e c è ottenuto ponendo } = -1.

16 16 Elementi di completamento trutturale in acciaio Reitenza al taglio La reitenza a taglio di progetto è data dalla eguente epreione in conformità all item di entrambe le norme (acciaio e alluminio). Per profili in acciaio [1]: hw t fbv en z Vb,Rd = c M0 Per profili in alluminio [7]: V b,rd = (h w / en z)t f bv / c M1 f bv è deducibile dalla eguente tabella in funzione di m w (per alluminio f by = f 0 ): Snellezza relativa dell anima Anima enza irrigidimento all appoggio Anima con irrigidimento all appoggio 1 m w # 0,83 0,58 f yb 0,58 f yb 0,83 < m w < 1,40 0,48 f yb / m w m w $ 1,40 0,67 f yb / m w 0,48 f yb / m w 0,48 f yb / m w 1 Gli irrigidimenti agli appoggi devono impedire la ditorione dell anima e devono eere progettati per reitere alla reazione dell appoggio. Tab. 1.3 m w dipende dalla preenza o meno di irrigidimenti lungo l anima: in aenza di irrigidimenti: f 0, 346 w yb m w = t E in preenza di irrigidimenti:, f d 5 34 yb mw = 0, 346 t kx E in cui: /, 10 RI kx = 5, 34 + e o t d 1 3 ma m w p $ 0, 346 t I è il momento di inerzia dell irrigidimento dell anima intorno all ae parallelo all anima. f yb E Per profili in alluminio Fig. 1.3 Irrigidimenti dell anima [1] : [7].

17 Capitolo 1 - Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio Reitenza alla reazione di appoggio La verifica di tabilità delle anime ugli appoggi è eeguita tenendo conto della tipologia di vincolo e della profondità di appoggio. Per lamiere in acciaio il riferimento è ai punti e della EN ripettivamente per anime non irrigidite e per anime irrigidite. Per lamiere in alluminio il riferimento è ai punti e della EN ripettivamente per anime non irrigidite e per anime irrigidite. Il criterio di reitenza alla reazione di appoggio per anime non irrigidite di eguito riportato può eere applicato e la ezione (ia in acciaio che alluminio) oddifa le eguenti relazioni: r / t # 10 h w / t # 00 in z 45 # z # 90 In queto cao: R = at f E `1-0, 1 r t j90, 5 + 0, 0l tc(, 4 + ( z 90) ) c w,rd yb a M1 Fig. 1.4 [1]. In cui: l a = lunghezza dell appoggio: per appoggio di etremità di profili in acciaio (categoria 1): l a = 10 mm per appoggio intermedio di profili in acciaio (categoria ): l a = larghezza effettiva dell appoggio per appoggio di etremità di profili in alluminio (categoria 1): l a = larghezza effettiva dell appoggio ma in ogni cao # 40 mm per appoggio intermedio di profili in alluminio (categoria ): l a = larghezza effettiva dell appoggio a = fattore di categoria dell appoggio: per appoggio di etremità (categoria 1) a = 0,075 per appoggio intermedio (categoria ) a = 0,15 Category 1: a = 0,075 reaction at end upport with c # 1,5 h w / t clear from a free end. Category : a = 0,15 reaction at internal upport.

18 18 Elementi di completamento trutturale in acciaio Se le anime ono irrigidite, la reitenza alla reazione di appoggio è data dalla tea epreione opra riportata per anime non irrigidite moltiplicata per il fattore k a, coì formulato: k a, = 1,45-0,05 e max / t ma k a, # 0, t e min / (b d p ) I parametri della formula ono rappreentati nella Fig. 1.5: Fig Combinazione momento-taglio e momento-reazione di appoggio Le verifiche per l effetto combinato di momento e taglio nonché per l effetto combinato momento e reazione di appoggio ono riportate ripettivamente nei capitoli e di entrambe le norme (acciaio e alluminio). La verifica per l effetto combinato momento-taglio è la eguente: M M y, Ed y, Rd M f, Rd VEd + e1 - oe - 1o # 1 M V p1, Rd w, Rd in cui: M f, Rd è il momento reitente platico di progetto della ezione cotituita dall area efficace delle ole flange M pl,rd è il momento reitente platico di progetto della ezione cotituita dall area efficace delle flange e dall area effettiva (lorda) delle anime indipendentemente dalla loro clae V w,rd è la reitenza di progetto a taglio delle anime (1..1.) La verifica per l effetto combinato momento-reazione di appoggio è la eguente. Per profili in acciaio [1]: MEd Mc, Rd # 1 FEd Rw, Rd # 1 MEd FEd + # 1, 5 M R c, Rd w, Rd

19 Per profili in alluminio [7]: M Mc, F R Ed Ed Rd w, Rd # 1 # 1 MEd FEd 0, 94 $ = G + = G # 1 M R c, Rd w, Rd Capitolo 1 - Lamiere grecate emplici in acciaio e alluminio 19 in cui: M c,rd è il momento reitente della ezione come precedentemente definito R w,rd è la omma delle reazioni di appoggio di ciacuna anima 1.. Reitenza al fuoco Le ollecitazioni di progetto per la verifica della reitenza al fuoco ono date da una combinazione eccezionale delle azioni con riferimento alla categoria dell ambiente. Poono eere anche definite a partire dalle ollecitazioni ottenute da una combinazione fondamentale (EN 1990) moltiplicando quete ultime per un fattore (h fi ) di riduzione non inferiore a 0,65 [nota del cap..4. (3) della EN e della EN ]: Gk + } fiqk, 1 hfi = c G + c Q G k Q, 1 k, 1 La curva da incendio tandard utilizzata nel calcolo è di eguito riportata: Fig. 1.6 La reitenza e l elaticità dell acciaio e dell alluminio ad alte temperature decrecono rapidamente econdo i valori tabellati dati dalle relative norme: per profili in acciaio i fattori di riduzione dello nervamento e del modulo di elaticità ono dati dalla tabella 3.1 della EN per temperature compree tra 0 e 1100 ; per profili in alluminio, cotituiti da divere leghe e tempra, i fattori di riduzione ono dati dalle tabelle 1 a e della EN per temperature compree tra 0 e 350.

20 0 Elementi di completamento trutturale in acciaio I diagrammi fattori di riduzione / temperatura ono di eguito riportati. (nervamento: k y,i per profili in acciaio e k 0,i per profili in alluminio) Per profili in acciaio [3]: Fig. 1.7 Per profili in alluminio [8]: Fig. 1.8 Le proprietà termiche fondamentali per i due materiali ono calcolate con le eguenti epreioni: a) Calore pecifico c a : Per profili in acciaio [3]: per 0 C # i a < 600 C: c a = ,73 # 10-1 i a - 1,69 # 10-3 i a +, # i a J/kg K per 600 C # i a < 735 C: ca = J/kg K i a

Le ipotesi di base che si utilizzano sono le stesse quattro già viste con riferimento al caso della flessione semplice e cioè:

Le ipotesi di base che si utilizzano sono le stesse quattro già viste con riferimento al caso della flessione semplice e cioè: LEZIONI N 44 E 45 CALCOLO A ROTTURA DELLA SEZIONE PRESSOINFLESSA PROBLEMI DI VERIFICA La procedura di verifica dei pilatri di c.a., ottopoti a forzo normale e momento flettente, è baata ulla cotruzione

Dettagli

Sezioni in c.a. La flessione composta. Catania, 16 marzo 2004 Marco Muratore

Sezioni in c.a. La flessione composta. Catania, 16 marzo 2004 Marco Muratore Sezioni in c.a. La fleione compota Catania, 16 marzo 004 arco uratore Per chi non c era 1. Compreione: verifica Tenioni ammiibili α cd Ac f 1.5 f yd A 0.7 σ ( A max c c n A ) Riultati comparabili per il

Dettagli

Stato limite ultimo di sezioni in c.a. soggette. SLU per sezioni rettangolari in c.a. con. determinazione del campo di rottura

Stato limite ultimo di sezioni in c.a. soggette. SLU per sezioni rettangolari in c.a. con. determinazione del campo di rottura Univerità degli Studi di Roma Tre Coro di Progetto di trutture - A/A 2008-0909 Stato limite ultimo di ezioni in c.a. oggette a preoleione SLU per ezioni rettangolari in c.a. con doppia armatura determinazione

Dettagli

Esempio 1 Si consideri la sezione di un solaio latero-cementizio (1 m) di caratteristiche geometriche:

Esempio 1 Si consideri la sezione di un solaio latero-cementizio (1 m) di caratteristiche geometriche: Si riporta di eguito la rioluzione di alni eercizi riguardanti il calcolo del momento reitente e del dominio di preoleione di ezioni in cemento armato. In tutte le applicazioni ucceive i è utilizzato per

Dettagli

Commessa N. Foglio 1 di 7 Rev A. Titolo commessa. Redatto da ER/EM Data Febbraio 2006. Verificato da HB Data Marzo 2006

Commessa N. Foglio 1 di 7 Rev A. Titolo commessa. Redatto da ER/EM Data Febbraio 2006. Verificato da HB Data Marzo 2006 Commessa N. Foglio di 7 Rev A Dept. Ingeniería de la Construcción Módulo C Campus Norte C/Jordi Girona, -3 Tel: +34 93 40 656 Fax: +34 93 405 435 Esempio di progetto Trave a C formata a freddo Redatto

Dettagli

Lamiere grecate semplici in acciaio. Domenico Leone

Lamiere grecate semplici in acciaio. Domenico Leone Lamiere grecate semplici in acciaio Domenico Leone Lamiere grecate semplici in acciaio Parte 1 Domenico Leone Il prof. Domenico Leone vanta un esperienza più che trentennale nel campo della progettazione

Dettagli

Fig. 1 Sezione della colonna composta

Fig. 1 Sezione della colonna composta Eeritazione n.4 Utilizzando il Metodo Semplifiato, i trai il dominio di reitenza in preofleione (M,N) allo Stato Limite Ultimo della olonna ompota aiaio-aletruzzo la ui ezione retta è riportata in figura:

Dettagli

Capitolo IV L n-polo

Capitolo IV L n-polo Capitolo IV L n-polo Abbiamo oervato che una qualiai rete, vita da due nodi, diventa, a tutti gli effetti eterni, un bipolo unico e queto è in qualche miura ovvio e abbiamo anche motrato come cotruire

Dettagli

6) Stati di cedimento 6.1) Introduzione all analisi delle costruzioni in muratura nel loro stato attuale

6) Stati di cedimento 6.1) Introduzione all analisi delle costruzioni in muratura nel loro stato attuale 6) tati di cedimento 6.1) Introduzione all analii delle cotruzioni in muratura nel loro tato attuale Nel conteto del modello di materiale rigido non reitente a trazione, la valutazione delle capacità portanti

Dettagli

3. Catene di Misura e Funzioni di Trasferimento

3. Catene di Misura e Funzioni di Trasferimento 3.. Generalità 3. Catene di Miura e Funzioni di Traferimento 3.. Generalità Il egnale che rappreenta la grandezza da miurare viene trattato in modo da poter eprimere quet ultima con uno o più valori numerici

Dettagli

Corso di Microonde II

Corso di Microonde II POITECNICO DI MIANO Coro di Microonde II ezi n. 3: Generalità ugli amplificatori ineari Coro di aurea pecialitica in Ingegneria delle Telecomunicazi Circuiti attivi a microonde (Amplificatori) V in Z g

Dettagli

Prova di verifica parziale N. 1 20 Ott 2008

Prova di verifica parziale N. 1 20 Ott 2008 Prova di verifica parziale N. 1 20 Ott 2008 Eercizio 1 Nel uo tato naturale un campione di terreno umido di volume pari a 0.01 m 3 ha un peo di 18 kg. Lo teo campione eiccato in tufa ha un peo di 15.6

Dettagli

d y d u + u y des C(s) F(s) Esercizio 1 Si consideri lo schema di controllo riportato in figura:

d y d u + u y des C(s) F(s) Esercizio 1 Si consideri lo schema di controllo riportato in figura: Eercizio Si conideri lo chema di controllo riportato in figura: y de e C() d u u F() d y y Applicando le regole di algebra dei blocchi, calcolare le eguenti funzioni di traferimento: y() a) W y,dy() =

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO MURO SI SOSTEGNO H. 2 M

RELAZIONE DI CALCOLO MURO SI SOSTEGNO H. 2 M RELAZIONE DI CALCOLO MURO SI SOSTEGNO H. M 1. PREMESSA Oggetto della preente relazione è il dimenionamento e la verifica di un muro di otegno controterra in c.a. relativo al progetto: S.R. 34 BRIANTEA

Dettagli

6 Lezione. STATI LIMITE: Esempi di progetto/verifica

6 Lezione. STATI LIMITE: Esempi di progetto/verifica 6 Lezione STATI LIMITE: Eempi di progetto/veriica SLU Applicazioni Progetto della ezione in c.a. PROBLEMA N. 1 40 Determinare: 1) Il valore dell armatura bilanciata. ) Il momento ultimo a leione emplice

Dettagli

SISTEMA DI FISSAGGIO EDILFIX

SISTEMA DI FISSAGGIO EDILFIX SISTEM I ISSGGIO EILIX Il itema i fiaggio EILIX offre una oluzione rapia e veratile a ogni problema i ancoraggio tra elementi i calcetruzzo, quali: pannelli/travi, parapetti/olette, ecc. e in carpenteria

Dettagli

ALU STAFFE IN ALLUMINIO SENZA FORI

ALU STAFFE IN ALLUMINIO SENZA FORI ALU STAFFE IN ALLUMINIO SENZA FORI Giunzione a compara in lega di alluminio per utilizzo in ambienti interni ed eterni (cl. di erv. 2) Preforata con ditanze ottimizzate per giunzioni ia u legno (chiodi

Dettagli

Definizione delle specifiche per un sistema di controllo a retroazione unitaria

Definizione delle specifiche per un sistema di controllo a retroazione unitaria Definizione delle pecifiche per un itema di controllo a retroazione unitaria Obiettivi del controllo Il itema di controllo deve eere progettato in modo da garantire un buon ineguimento dei egnali di riferimento

Dettagli

Trasformata di Laplace ESEMPI DI MODELLIZZAZIONE

Trasformata di Laplace ESEMPI DI MODELLIZZAZIONE Traformata di Laplace ESEMPI DI MODELLIZZAZIONE Introduzione La traformata di Laplace i utilizza nel momento in cui è tata individuata la funzione di traferimento La F.d.T è una equazione differenziale

Dettagli

SCHEDA TECNICA DI VALUTAZIONE

SCHEDA TECNICA DI VALUTAZIONE CHEDA TECNICA DI VALUTAZIONE L aggiudicazione avverà a favore del oferta economicamente più vantaggioa, valutata econdo i eguenti criteri: Al integrale accetazione del capitolato tecnico peciale veranno

Dettagli

corso di formazione ed aggiornamento

corso di formazione ed aggiornamento coro di ormazione ed aggiornamento NUOVE NORME TECNICHE IN ZONA SISMICA di cui all ordinanza n. 374 del P.C.M. del 0.03.003 pubblicata ulla Gazzetta Uiciale in data 08.05.003 ARGOMENTO DELLA LEZIONE: LA

Dettagli

Circuito Simbolico. Trasformazione dei componenti

Circuito Simbolico. Trasformazione dei componenti Circuito Simbolico Principio di bae E poibile applicare a tutte le leggi matematiche che regolano un circuito la traformata di Laplace, in modo da ottenere un nuovo circuito con delle proprietà differenti.

Dettagli

Lezione 12. Regolatori PID

Lezione 12. Regolatori PID Lezione 1 Regolatori PD Legge di controllo PD Conideriamo un regolatore che eercita un azione di controllo dipendente dall errore attravero la eguente legge: t ut = K et K e d K de t P + τ τ+ D. dt La

Dettagli

Diagramma circolare di un motore asincrono trifase

Diagramma circolare di un motore asincrono trifase Diagramma circolare di un motore aincrono trifae l diagramma circolare è un diagramma che permette di leggere tutte le grandezze del motore aincrono trifae (potenza rea, perdite nel ferro, coppia motrice,

Dettagli

Università di Firenze Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI

Università di Firenze Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Univerità di Firenze Coro di Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio Coro di TECNICA DELLE COSTRUZIONI APPUNTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI ( prof. Gianno Bartoli e prof. Maurizio Orlando)

Dettagli

Capitolo. Il comportamento dei sistemi di controllo in regime permanente. 6.1 Classificazione dei sistemi di controllo. 6.2 Errore statico: generalità

Capitolo. Il comportamento dei sistemi di controllo in regime permanente. 6.1 Classificazione dei sistemi di controllo. 6.2 Errore statico: generalità Capitolo 6 Il comportamento dei itemi di controllo in regime permanente 6. Claificazione dei itemi di controllo 6. Errore tatico: generalità 6. Calcolo dell errore a regime 6.4 Eercizi - Errori a regime

Dettagli

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

Lezione. Tecnica delle Costruzioni Lezione Tecnica delle Costruzioni 1 Flessione composta tensoflessione Risposta della sezione Campo elastico σ + A I Risposta della sezione Al limite elastico el, Per calcolare el, : σ A + el, I f f + el,

Dettagli

NIROFLEX NFX 7.101. Descrizione del sistema. La famiglia del NIROFLEX. Applicazioni. La tubazione. Construzione. Tecnologia delle connessioni

NIROFLEX NFX 7.101. Descrizione del sistema. La famiglia del NIROFLEX. Applicazioni. La tubazione. Construzione. Tecnologia delle connessioni Decrizione del itema 7.101 La famiglia del NIROFLEX Il NIROFLEX è un itama di tubazioni corrugate con profilo a pirale, aventi parete ingola e realizzate in acciaio inox. I punti chiavi della cotruzione

Dettagli

Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati

Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Il problema Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Docenti: M. Goldwurm, S. Aguzzoli Appello del 5 Aprile 005 Progetto Recinti Conegna entro il Aprile 005 Si tudia la reitenza di alcune pecie di piante

Dettagli

RELAZIONE STRUTTURALE

RELAZIONE STRUTTURALE RELAZIONE STRUTTURALE DESCRIZIONE DELL OPERA. Si prevede di realizzare una passerella pedonale in acciaio per l accesso secondario alla grotta. La struttura è costituita da due travi parallele in acciaio

Dettagli

SETTI O PARETI IN C.A.

SETTI O PARETI IN C.A. SETTI O PARETI IN C.A. Parete Pareti accoppiate SETTI O PARETI IN C.A. Na 20% Fh i i h i Na/M tot >=0.2 SETTI O PARETI IN C.A. IL FATTORE DI STRUTTURA VERIFICHE SETTI O PARETI IN C.A. SOLLECITAZIONI -FLESSIONE

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2003

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2003 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 003 Il candidato riolva uno dei due problemi e 5 dei 0 queiti in cui i articola il quetionario. PROLEMA Si conideri un tetraedro regolare T di vertici

Dettagli

STATI LIMITE DI ESERCIZIO FESSURAZIONE, DEFORMABILITA E TENSIONE

STATI LIMITE DI ESERCIZIO FESSURAZIONE, DEFORMABILITA E TENSIONE Forlì Giugno 004 Ingegneria imica: la progettazione baata ul metodo emiprobabilitico agli tati limite STATI LIMITE DI ESERCIZIO FESSURAZIONE, DEFORMABILITA E TENSIONE Claudio Mazzotti DISTART - Tecnica

Dettagli

GLI EFFETTI DEGLI ANGOLI ARROTONDATI NEI PROFILI SOTTILI PIEGATI A FREDDO. Domenico Leone

GLI EFFETTI DEGLI ANGOLI ARROTONDATI NEI PROFILI SOTTILI PIEGATI A FREDDO. Domenico Leone GLI EFFETTI DEGLI ANGOLI ARROTONDATI NEI PROFILI SOTTILI PIEGATI A FREDDO Domenico Leone GLI EFFETTI DEGLI ANGOLI ARROTONDATI NEI PROFILI SOTTILI PIEGATI A FREDDO Domenico Leone Il Prof. Domenico Leone

Dettagli

Sintesi tramite il luogo delle radici

Sintesi tramite il luogo delle radici Sintei tramite il luogo delle radici Può eere utilizzata anche per progettare itemi di controllo per itemi intabili Le pecifiche devono eere ricondotte a opportuni limiti u %, ta, t di W(), oltre quelle

Dettagli

22 - Il principio dei lavori virtuali

22 - Il principio dei lavori virtuali - Il principio dei lavori virtuali ü [.a. 0-0 : ultima reviione 5 aprile 0] Eempio n. Si conideri il portale di Figura, emplicemente ipertatico. Si vuole applicare il principio dei lavori virtuali per

Dettagli

Elementi di completamento strutturale in acciaio

Elementi di completamento strutturale in acciaio STRUTTURE E CALCOLI Elementi di completamento strutturale in acciaio Calcolare lamiere grecate e pannelli coibentati secondo Eurocodici e Norme Tecniche per le Costruzioni Domenico Leone - Adriano Castagnone

Dettagli

BOZZA. Lezione n. 20. Stati limite nel cemento armato Stato limite ultimo per tensioni normali

BOZZA. Lezione n. 20. Stati limite nel cemento armato Stato limite ultimo per tensioni normali Lezione n. Stati limite nel cemento armato Stato limite ultimo per tenioni normali Determinazione elle configurazioni i rottura per la ezione Una volta introotti i legami cotitutivi, è poibile eterminare

Dettagli

6.5. La compressione

6.5. La compressione 6.5. La comreione rofondimenti 6.5.1. I materiali iotroi Mentre alcuni materiali (come l acciaio) hanno un uguale comortamento a trazione e a comreione (ono cioè «materiali iotroi») altri (come le ghie,

Dettagli

ELEMENTI PRESSO-FLESSI IN ACCIAIO Colonna Scatolare Bi-Simmetrica. Domenico Leone

ELEMENTI PRESSO-FLESSI IN ACCIAIO Colonna Scatolare Bi-Simmetrica. Domenico Leone ELEMENTI PRESSO-FLESSI IN ACCIAIO Colonna Scatolare Bi-Simmetrica Domenico Leone ELEMENTI PRESSO-FLESSI IN ACCIAIO Colonna Scatolare Bi-Simmetrica Domenico Leone Il prof. Domenico Leone vanta un esperienza

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO

DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO Si dimensioni un pilastro nelle tre diverse tecnologie: legno, acciaio e cemento armato. Osservando una generica pianta di carpenteria, il pilastro centrale sarà quello maggiormente

Dettagli

Documento #: Doc_a8_(9_b).doc

Documento #: Doc_a8_(9_b).doc 10.10.8 Esempi di progetti e verifiche di generiche sezioni inflesse o presso-tensoinflesse in conglomerato armato (rettangolari piene, circolari piene e circolari cave) Si riportano, di seguito, alcuni

Dettagli

Con riferimento ad uno schema di trave semplicemente appoggiata di lunghezza L = 6 m il momento flettente massimo in mezzeria è pari a:

Con riferimento ad uno schema di trave semplicemente appoggiata di lunghezza L = 6 m il momento flettente massimo in mezzeria è pari a: Eempio Verifica dell apertura delle feure Si conidera la ezione rettangolare caratterizzata dalle eguenti proprietà: - bae b = 00 mm, - altezza totale h = 00 mm, - copriferro c =0 mm, - altezza utile d

Dettagli

tubi in polietilene Sistemi integrali per trasporto ed il trattamento dei fluidi

tubi in polietilene Sistemi integrali per trasporto ed il trattamento dei fluidi 1/2 tubi in polietilene Sitemi integrali per traporto ed il trattamento dei fluidi tubi in polietilene Gamma dei tubi in polietilene inch 3/8" 1/2" 3/4" 1" 11/4" 11/2" 2" 21/2" 3" 4" 4" 5" 6" 6" 8" 8"

Dettagli

Asse neutro che taglia la soletta. Influenza delle modalità costruttive

Asse neutro che taglia la soletta. Influenza delle modalità costruttive Univerità degli Studi di Roma Tre Coro di Tecnica dll delle Cotruzioni i I Modulo A/A 27-88 LEZIONE N 15 CLS TRAVE COMPOSTE ACCIAIO-CLS CLS SEMPLICEMENTE APPOGGIATA Analii allo tato limite ultimo della

Dettagli

Controllore Processo. Le principali componenti del sistema sono: il rivelatore di errore, il controllore che ha il compito di trasformare il segnale

Controllore Processo. Le principali componenti del sistema sono: il rivelatore di errore, il controllore che ha il compito di trasformare il segnale CONTROLLORI DI TIO ID rincipi di funzionamento Il termine controllo definice l azione volta per portare e mantenere ad un valore prefiato un parametro fiico di un impianto o di un proceo (ad eempio, la

Dettagli

PANNELLI MONOLITICI COIBENTATI

PANNELLI MONOLITICI COIBENTATI PANNELLI MONOLITICI COIBENTATI Domenico Leone PANNELLI MONOLITICI COIBENTATI Domenico Leone Il prof. Domenico Leone vanta un esperienza più che trentennale nel campo della progettazione e realizzazione

Dettagli

Consolidamento di edifici esistenti in cemento armato. 2S.I. s.r.l.

Consolidamento di edifici esistenti in cemento armato. 2S.I. s.r.l. Consolidamento di edifici esistenti in cemento armato 2S.I. s.r.l. www.2si.it Ing. Marco Pizzolato Ing. Gennj Venturini 201310 Introduzione Una volta modellato un edificio esistente è possibile assegnare

Dettagli

ELEMENTI IN ACCIAIO MONO-SIMMETRICI CON ANIMA IRRIGIDITA. Domenico Leone

ELEMENTI IN ACCIAIO MONO-SIMMETRICI CON ANIMA IRRIGIDITA. Domenico Leone ELEMENTI IN ACCIAIO MONO-SIMMETRICI CON ANIMA IRRIGIDITA Domenico Leone ELEMENTI IN ACCIAIO MONO-SIMMETRICI CON ANIMA IRRIGIDITA Domenico Leone Il prof. Domenico Leone vanta un esperienza più che trentennale

Dettagli

Statica del corpo rigido: esercizi svolti dai compitini degli anni precedenti

Statica del corpo rigido: esercizi svolti dai compitini degli anni precedenti Statica de corpo riido: eercizi voti dai compitini dei anni precedenti II COMPITIO 00 003 Un ae di eno orizzontae omoenea, di maa M0 k e unhezza L m, è appoiata u due cavaetti. L ae pore di 60 cm otre

Dettagli

SOLAI SOLAI RIFERIMENTO NORMATIVA D.M. 14.02.1992 CAPITOLO 7 Art.7.0 CLASSIFICAZIONE SOLAI PIENI IN C.A. o C.A.P. PER QUESTO TIPO DI STRUTTURE VALGONO TOTALMENTE LE INDICAZIONI STRUTTURALI E DI CALCOLO

Dettagli

Ing. Mariagrazia Dotoli Controlli Automatici NO (9 CFU) Antitrasformata di Laplace PROCEDIMENTI DI ANTITRASFORMAZIONE

Ing. Mariagrazia Dotoli Controlli Automatici NO (9 CFU) Antitrasformata di Laplace PROCEDIMENTI DI ANTITRASFORMAZIONE PROCEDIMENTI DI ANTITRASFORMAZIONE L'operazione di paaggio invero dal dominio della frequenza complea al dominio del tempo F() f(t) è detta antitraformata o traformazione invera di Laplace. Data una funzione

Dettagli

Note su alcuni principi fondamentali di macroeconomia Versione parziale e provvisoria. Claudio Sardoni Sapienza Università di Roma

Note su alcuni principi fondamentali di macroeconomia Versione parziale e provvisoria. Claudio Sardoni Sapienza Università di Roma Note u alcuni principi fondamentali di macroeconomia Verione parziale e provvioria Claudio Sardoni Sapienza Univerità di Roma Anno accademico 2010-2011 ii Indice Premea v I Il breve periodo 1 1 Il fluo

Dettagli

Fessurazione. Condizioni ultime Aderenza lamina-calcestruzzo. Condizioni di servizio. Crisi per delaminazione

Fessurazione. Condizioni ultime Aderenza lamina-calcestruzzo. Condizioni di servizio. Crisi per delaminazione Rinforzo di trutture in c.a. con materiali compoiti fibrorinforzati (FRP) Condizioni ultime Aderenza lamina-calcetruzzo Condizioni di ervizio Feurazione Crii per delaminazione Simplified modelling F F

Dettagli

TERMOPANNELLO COPERTURA ISOCOP 3G

TERMOPANNELLO COPERTURA ISOCOP 3G TERMOPANNELLO COPERTURA IOCOP 3G 40 IOCOP-3G 500 20 500 IOCOP 3G 43 21 43 21 58 IOCOP 3G è un pannello di copertura autoportante. La sua conformazione a 3 greche per metro lineare (ogni 500 mm) da al pannello

Dettagli

2. LA DIFFUSIONE - CONCETTI BASE

2. LA DIFFUSIONE - CONCETTI BASE LA DIFFUSIONE . LA DIFFUSIONE - CONCETTI BASE Molte reazioni e molti procei di rilevante importanza nel trattamento dei materiali i baano ul traporto di maa. Queto traporto può avvenire o all interno di

Dettagli

Direzione e Depositi:

Direzione e Depositi: Sede Legale e Uffici: Via P. Rondoni,1 20146 Milano Tel. 0039 02 42 41 421 Fax 0039 02 47 71 93 72 E-mail: ventemilano@icamtui.com Direzione e Depoiti: Via Marziana, 21 27020 Parona Lomellina (PV) Tel.

Dettagli

Teorema del Limite Centrale

Teorema del Limite Centrale Teorema del Limite Centrale Una combinazione lineare W = a 1 X + a Y + a 3 Z +., di variabili aleatorie indipendenti X,Y,Z, ciacuna avente una legge di ditribuzione qualiai ma con valori attei comparabili

Dettagli

STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - III

STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - III Suidi didattici per il coro di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Franceco Zanghì STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO - III AGGIORNAMENTO 26/09/2012 Coro di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Franceco Zanghì STATI LIMITE

Dettagli

ERRORE STATICO. G (s) H(s) Y(s) E(s) X (s) YRET(s)

ERRORE STATICO. G (s) H(s) Y(s) E(s) X (s) YRET(s) Preciione a regime: errore tatico ERRORE STATICO Alimentazione di potenza E() YRET() G() Y() H() Per errore tatico i intende lo cotamento, a regime, della variabile controllata Y() dal valore deiderato.

Dettagli

Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali) [ ]

Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali) [ ] 41 1. Calcolo dell armatura longitudinale delle travi in funzione delle azioni riultanti dall analii; 2. Calcolo dell armatura a taglio delle travi in funzione del taglio dovuto ai momenti reitenti delle

Dettagli

SOLETTA SU LAMIERA GRECATA

SOLETTA SU LAMIERA GRECATA SOLETTA SU LAMIERA GRECATA (Revisione 3-01-006) Fig. 1 I solai composti in acciaio-calcestruzzo sono costituiti da una lamiera grecata di acciaio su cui viene eseguito un getto di calcestruzzo normale

Dettagli

RINFORZO CON INCAMICIATURA IL CALCESTRUZZO FIBRORINFORZATO

RINFORZO CON INCAMICIATURA IL CALCESTRUZZO FIBRORINFORZATO RINFORZO CON INCAMICIATURA IL CALCESTRUZZO FIBRORINFORZATO 4.0 4.0 61 HPFRC: HIGH PERFORMANCE FIBER REINFORCED CONCRETE Calcetruzzo ibro- rinorzato ad elevate pretazioni DM 14 GENNAIO 008 8.6 Materiali

Dettagli

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN)

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) SALA C SALA A SALA B Ing. FRANCESCO POTENZA Ing. UBERTO DI SABATINO 1 1. PREESSA La presente relazione illustra i risultati

Dettagli

PROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012

PROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012 Cognome e nome PROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012 Si ricorda al candidato di rispondere alle domande di Idraulica, Scienza delle costruzioni e Tecnica delle

Dettagli

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e 1 2 Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a Metodo utilizzato da FaTA-e La presenza dei tamponamenti in una struttura in c.a., come evidenziato nei vari eventi tellurici avvenuti, riveste un

Dettagli

Strumenti della Teoria dei Giochi per l Informatica A.A. 2009/10. Lecture 11: 13-14 Maggio 2010. Meccanismi per la Condivisione dei Costi

Strumenti della Teoria dei Giochi per l Informatica A.A. 2009/10. Lecture 11: 13-14 Maggio 2010. Meccanismi per la Condivisione dei Costi Strumenti della Teoria dei Giochi per l Informatica A.A. 2009/0 Lecture : 3-4 Maggio 200 Meccanimi per la Condiviione dei Coti Docente Paolo Penna Note redatte da: Paolo Penna Primo Eempio Vogliamo vendere

Dettagli

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati

Dettagli

a) Caso di rottura duttile con armatura compressa minore di quella tesa

a) Caso di rottura duttile con armatura compressa minore di quella tesa LEZIONI N 39 E 40 FLESSIONE SEMPLICE: LA DOPPIA ARMATURA E LA SEZIONE A T LA VERIFICA DELLA SEZIONE INFLESSA CON DOPPIA ARMATURA a) Cao di rottura duttile con armatura comprea minore di quella tea Si può

Dettagli

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti;

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti; !""##"!$%&'((""!" )**&)+,)-./0)*$1110,)-./0)*!""##"!$%&'((""!" *&)23+-0-$4--56%--0.),0-,-%323 -&3%/ La presente relazione ha lo scopo di illustrare il meccanismo di calcolo che sta alla base del dimensionamento

Dettagli

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

Lezione. Tecnica delle Costruzioni Lezione Tecnica delle Costruzioni Classificazione dei collegamenti Tipi di collegamenti 1. Collegamento a parziale ripristino di resistenza In grado di trasmettere le caratteristiche di sollecitazione

Dettagli

VALIDAZIONE DEL CODICE DI CALCOLO IS PALI

VALIDAZIONE DEL CODICE DI CALCOLO IS PALI VALIDAZIONE DEL CODICE DI CALCOLO IS PALI Tel. 011.4470755 - Fax 011.4348458 - www.cdmdolmen.it - dolmen@cdmdolmen.it Sommario PREMESSA 1 1 DATI GENERALI 1 2 BASI TEORICHE E ALGORITMI IMPIEGATI 1 2.1 Carico

Dettagli

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura La deformazione plastica La deformazione plastica Lavorazioni per deformazione Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della lezione Valutare

Dettagli

SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI

SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI 1.1 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI travi secondarie

Dettagli

1 Generalità sui sistemi di controllo

1 Generalità sui sistemi di controllo 1 Generalità ui itemi di controllo Col termine proceo nell impiantitica chimica i intende un inieme di operazioni eeguite u una certa quantità di materia allo copo di modificarne in tutto o in parte alcune

Dettagli

Il c.a.p. nelle nuove Norme Tecniche

Il c.a.p. nelle nuove Norme Tecniche Il c.a.p. nelle nuove Norme Tecniche plizzari@ing.unibs.it Università di Brescia Corso di Tecnica delle Costruzioni Verifica di una struttura esistente Corso Tecnica delle Costruzioni 2/71 Comportamento

Dettagli

Trasformazioni Elementari 2D

Trasformazioni Elementari 2D Traformazioni Elementari 2D Le traformazioni affini ono operazioni di ROTAZIONE, TRASLAZIONE e SCALATURA che permettono di modificare l oggetto 2D o 3D. Una traformazione è definita da una matrice T. Applicare

Dettagli

NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo e progettazione è la seguente:

NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo e progettazione è la seguente: Sono illustrati con la presente i risultati dei calcoli che riguardano il progetto della scala in c.a da realizzarsi nel rifugio Cima Bossola in località Marciana NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa

Dettagli

Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria.

Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. Politecnico di Torino Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. III parte Pag. 1 Le componenti dell azione sismica devono essere considerate come agenti simultaneamente,

Dettagli

PROGETTO E VERIFICA DELLE ARMATURE LONGITUDINALI DELLE TRAVI IN C.A. SOLUZIONI

PROGETTO E VERIFICA DELLE ARMATURE LONGITUDINALI DELLE TRAVI IN C.A. SOLUZIONI Laurea in Ingegneria Civile PROGETTO E VERIFICA DELLE ARMATURE LONGITUDINALI DELLE TRAVI IN C.A. SOLUZIONI 1) Si conideri la truttura in c.a. rappreentata in figura. Ea è oggetta ad un carico uniformemente

Dettagli

Il progetto allo SLU per la flessione semplice e composta

Il progetto allo SLU per la flessione semplice e composta Il progetto allo SLU per la leione emplie e ompota Nomenlatura σ R h y.n. σ 0,8y b σ T /0 Ipotei i bae onervazione elle ezioni piane La eormazione in ogni punto ella ezione è proporzionale alla itanza

Dettagli

LOMBARDI AMPLIFICAZIONI di Lombardi Renato

LOMBARDI AMPLIFICAZIONI di Lombardi Renato LOMBARDI AMPLIICAZIONI di Lombardi Renato via G. Mengozzi 1/b - 47011 Castrocaro Terme (C) tel/fax: 054376748 cel: 3397769 P.I. 055890408 - C.. LMBRNT6C16D704J STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA Dott. Ing. ANDREA

Dettagli

2. In un mercato concorrenziale senza intervento pubblico non si ha perdita di benessere sociale netto.

2. In un mercato concorrenziale senza intervento pubblico non si ha perdita di benessere sociale netto. Beanko & Breautigam Microeconomia Manuale elle oluzioni Capitolo 10 Mercati concorrenziali: applicazioni Soluzioni elle Domane i ripao 1. In corriponenza ell equilibrio i lungo perioo, un mercato concorrenziale

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

Progetto delle armature longitudinali del solaio

Progetto delle armature longitudinali del solaio prof. Renato Giannini Progetto delle armature longitudinali del solaio (arch. Lorena Sguerri) orrezioni del diagramma di momento flettente Prescrizioni di normativa specifiche per il solaio Progetto delle

Dettagli

Esercitazione: Edificio Multipiano in Acciaio

Esercitazione: Edificio Multipiano in Acciaio Università degli Studi di Cagliari Esercitazione: Ediicio ultipiano in Acciaio Sommario Introduzione.... Analisi dei carichi... 3. Veriica delle travi... 5.. Trave N... 5.. Trave N... 7.3. Trave N 3...

Dettagli

Il fissaggio mediante ancoranti chimici o meccanici

Il fissaggio mediante ancoranti chimici o meccanici Il fissaggio mediante ancoranti chimici o meccanici Hilti. Passione. Performance. 1 Agenda 1. Campi di applicazione 2. Principi di funzionamento 3. Inquadramento normativo e metodo di calcolo 4. Fattori

Dettagli

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:

Dettagli

Esercitazione n 4. Morganti Nicola Matr. 642686. Saldature

Esercitazione n 4. Morganti Nicola Matr. 642686. Saldature Saldature Esercitazione n 4 23 Nelle figure sottostanti sono rappresentate le sette diverse tipologie di strutture saldate; noti i carichi applicati ed alcune dimensioni dei collegamenti, completare il

Dettagli

26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA

26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA 26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA 26 GIUGNO 2012 Intervento ing. Donato Chiffi Progettazione costruttiva dei dispositivi di ancoraggio e verifica

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI

Dettagli

Verifica di sicurezza di un capannone industriale in acciaio

Verifica di sicurezza di un capannone industriale in acciaio Verifica di sicurezza di un capannone industriale in acciaio 1 Elementi strutturali Travi principali reticolari (capriate); travi secondarie (arcarecci); pilastri; controventi di falda; controventi longitudinali

Dettagli

MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO

MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO MECCANISMO RESISTENTE A PETTINE Un elemento di calcestruzzo tra due fessure consecutive si può schematizzare come una mensola incastrata nel corrente

Dettagli

4 Risposta sismica del sistema terreno-struttura

4 Risposta sismica del sistema terreno-struttura 4 Ripota imica del itema terreno-truttura 4.1 ANALISI DELL INTERAZIONE TERRENO-STRUTTURA 4.1.1 Generalità Il itema di cui i è tudiata la ripota imica conta di due parti con differenti proprietà (fig. 4.1):

Dettagli

K EC = ck 200. V sdu V cd + V wd. (stati limite italiani) essendo: V cd = 0.60 f ctd b w d δ d s.

K EC = ck 200. V sdu V cd + V wd. (stati limite italiani) essendo: V cd = 0.60 f ctd b w d δ d s. BSRC RO D WWW.DRIOFLCCOVIO.I UI I DIRII RISERVI raggiungere il collao per deformazione ecceiva, riconoce quindi alle barre la capacità di aorbire ancora una tenione reidua. In realtà il modello Europeo

Dettagli

Strutture in Acciaio:

Strutture in Acciaio: Strutture in Acciaio: i Verifica degli elementi strutturali STATI LIMITE DI ESERCIZIO STATI LIMITE ULTIMI DELLE SEZIONI (RESISTENZA DELLE SEZIONI) Si possono considerare due stati limite: 1. Stato

Dettagli

Designazione alfanumerica. (GRUPPO 1) Acciai designati in base al loro impiego ed alle loro caratteristiche meccaniche o fisiche

Designazione alfanumerica. (GRUPPO 1) Acciai designati in base al loro impiego ed alle loro caratteristiche meccaniche o fisiche DESIGNAZIONE DEGLI ACCIAI SECONDO UNI EN 10027 La tabella UNI EN 10027 1 (sostituisce la UNI EU 27) definisce la designazione alfanumerica degli acciai. La tabella UNI EN 10027 2 definisce la designazione

Dettagli

CALCOLO DEL NUOVO PONTE

CALCOLO DEL NUOVO PONTE CALCOLO DEL NUOVO PONTE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI I materiali utilizzati sono: - Calcestruzzo Rck450 = 2500 Kg/m 3 Resistenza di esercizio a flessione: f cd = 0,44*45 = 19,8 N/mm 2 = 198 Kg/cm 2 -

Dettagli