DIDATTICA DI DISEGNO E DI PROGETTAZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CARMELO MAJORANA ING. LAURA SGARBOSSA MODULO DUE
|
|
- Giuseppina Ferrara
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DIDTTIC DI DISEGNO E DI PROGETTZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CRELO ORN ING. LUR SGRBOSS ODULO DUE IL PROBLE DELL TRVE DI DE SINT VENNT (PRTE B) ODULI PER LO SPECILIZZNDO oduo 0 IN QUESTO ODULO: IL PROBLE DELL TRVE DI DE SINT VENNT; I QUTTRO CSI FONDENTLI.1 I quattro casi fondamentai studiati da De Saint Venant..1 Pressione sempice.. Fessione sempice e presso fessione (o sforo normae eccentrico).
2 .1 I quattro casi fondamentai studiati da De Saint Venant Si anaiano ora i quattro casi fondamentai risoti da De Saint Venant con i metodo semi inverso...1 Pressione sempice Si consideri, in reaione a sistema di assi cartesiani di riferimento come riportato in figura 4, uno stato di tensione costante e distribuito uniformemente sua superficie dee teste dea trave. figura 4 Tai fore sono così definite: f (, ) k ; f (, ) k con k > 0 ; 17) e risutanti di tai fore ammettono come unica souione: I 0 In tai condiioni, secondo i metodo semi-inverso si ipotia a souione in termini di stato di tensione che risuta: ±
3 (,, ) c conc > 0, τ (,, ) τ (,, ) 0 τ 0 cost. R 18) in termini di stato di deformaione si ha: N ε E E ε ε ε m me N me 19) Tai ipotesi di souione devono soddisfare e: a) condiioni di equiibrio indefinite; b) condiioni di congruena interna; c) condiioni di equiibrio a contorno. a) Controando e equaioni indefinite de equiibrio ) si vede subito, che ne caso di pressione sempice per cui soo 0, e prime due equaioni sono sicuramente soddisfatte; per a tera equaione: τ τ Z 0 dae ipotesi fatte si ha: τ τ Z 0, aora 0 e ciò impica,come ipotiato: costante. Essendo soddisfatte e equaioni indefinite de equiibrio ogni punto dea trave è equiibrato. Si può osservare inotre, che otre ad essere indipendente da e da o è anche da. Si giunge a verificare a soddisfaione de ipotesi di souione 18) considerando anche i parametri di soecitaione; in questo caso si ha: d cd c d c c N costante,
4 ciò significa che i parametro di soecitaione N 0 è invariante, cioè non varia a variare de punto su asse dea trave, quindi ogni punto dea trave è equiibrato. Osservaione: ne caso dea pressione sempice i dimensionamento dea trave dipende soo da parametro di area, seione dea trave, e quindi indipendente daa forma dea seione stessa. b) per o stato di deformaione si ha: ε E E c costante(,,) cioè e ε sono funioni costanti dee coordinate,, de punto generico appartenente aa superficie dea testa dea trave, aora sono soddisfatte e condiioni di congruena interna. c) in corrispondena aa base dea trave devono vaere dae equaioni a contorno 6): Z (, ) Z (, ) f (, ) f (, ) c f k c k con k>0; tae uguagiana soddisfa ipotesi di souione dea condiione di equiibrio a contorno. In concusione essendo a distribuione degi stati di tensione, dea trave, uniforme, si ha uno stato tensionae monoassiae; rappresentato secondo a convenione di ohr ne piano (, τ ) si ha a seguente figura:
5 figura 5 Osservaione: è importante osservare che uno stato deformativo di tipo biassiae, come ne caso di sforo normae, non impica che pure o stato di tensione o sia, infatti i caso di sforo normae ce o dimostra essendo o stato tensionae proprio monoassiae. Si definisce moduo di rigidea assiae, riferito a unità di unghea, i rapporto: R N N ε E NE N n E 0).. Fessione sempice e presso fessione (o sforo normae eccentrico). Scete e direioni degi assi, coincidenti con quee degi assi principai d ineria e baricentrici dee seioni traversai, si consideri a distribuione dee fore di superficie aa teste dea trave, figura 6, definite come: f (, ) o k ; f (, ) k con k > 0 ; 1) tae distribuione di fore ammette come risutante a coppia di momento 0. ±
6 figura 6 In tai condiioni, si ipotia a seguente souione in termini di stato di tensione: (,, ) c conc 0, τ (,, ) τ (,, ) 0 τ 0 cost. R ) in termini di stato di deformaione si ha: c ε E E ε ε ε m me c me 3) Tai ipotesi di souione devono soddisfare e: a) condiioni di equiibrio indefinite; b) condiioni di congruena interna; c) condiioni di equiibrio a contorno.
7 a) Controando e equaioni indefinite de equiibrio 4) si vede subito, anche ne caso di fessione sempice che e prime due equaioni sono sicuramente soddisfatte; per a tera equaione: τ τ Z 0 dae ipotesi fatte si ha: τ τ Z 0, aora c 0 costante; c costante; e ciò impica: i risutato costante esprime invariana di da seione a seione ungo asse, aora uguagiana: c costante, come ipotiato, è sicuramente verificata. b) daa 3) si osserva che e componenti deo stato di deformaione sono funioni variabii inearmente con pertanto e condiioni di congruena interna sono identicamente soddisfatte. c) in corrispondena aa base dea trave devono vaere, dae equaioni a contorno 6): Z, ) Z (, ) f (, ) ( 0 0 f (, ) c f k c k con k 0; tae uguagiana soddisfa ipotesi di souione dea condiione di equiibrio a contorno. Considerando a souione in funione dei parametri di soecitaione, nea seione trasversae corrente si trova: d cd c d cs N 0 cioè o sforo normae N è nuo essendo nuo i momento statico fatto rispetto a asse che è asse baricentrico. S d di perché
8 nche i momento fettente fatto rispetto agi assi baricentrici e : è uguae a ero poiché è nuo i momentino centrifugo d cd c 0 L unico parametro dea soecitaione diverso da ero è i momento fettente: d c d c d c dove d è i momento d ineria fatto rispetto a asse. Essendo quindi, c, sostituendo a costante c nea souione c si trova: detta formua di Navier. 4) figura 7 Fisicamente ciò sta ad indicare che ungo ogni fibra ciindrica con asse di direione paraea a asse, si trasmettono da seione a seione, sfori costanti corrispondenti aa tensione, unica tensione principae non nua, verificando e condiioni di equiibrio. Si consideri ora, a distribuione degi stati di tensione nea seione trasversae in figura 8, si osserva subito che si tratta di uno stato di tensione monoassiae ungo.
9 figura 8 In ogni seione si forma un asse, detto asse neutro n; tae asse è passante per i baricentro G, con direione, per i punti de quae a tensione è nua, e pure a deformaione è uguae a ero. L asse neutro è quindi caratteriato da annuarsi de momento statico dea seione rispetto a asse stesso: S 0 ; nea fessione retta asse neutro risuta inotre normae n aa giacitura in cui agisce a coppia di momento fettente, d atra parte quando asse neutro non è ortogonae aa giacitura de piano in cui agisce a coppia fettente si ha i caso di fessione deviata. Nea fessione retta si definiscono modui di resistena fessionae, inferiore e superiore dea seione trasversae, i rapporti (con i oro segno):
10 W,inf ; inf W,sup 5) sup aora si ha:,min sup 6a) W,sup,ma inf 6b) W,inf da cui risuta che i punti più soecitati sono quei più ontani da asse neutro. figura 9a
11 figura 9b Osservaione: ne caso di fessione sempice a differena dea pressione sempice, i parametri 6a), 6b) dipendono daa forma geometrica dea seione; quindi a parità di materiae esiste una forma che minimia e tensioni. ora a parità di momento, minimiare a tensione, equivae a minimiare i W moduo di resistena a fessione trasversae W (o parimenti a quantità dimensionae ). h Si definisce moduo di rigidea fessionae i rapporto: ( ) R f ( ) R f ϑ( ) E E 7) dove ϑ () è a curvatura dea inea d asse. Si consideri ora i caso di presso fessione o sforo normae eccentrico; si verifica questo caso quando o sforo normae appicato ae teste dea trave è eccentrico, cioè a distribuione deo sforo sua base è tae da avere una risutante N ungo asse non appicata su baricentro G ma su centro C chiamato centro di pressione di coordinate, rispetto a G, di eccentricità e, e, rispettivamente ungo e ungo.
12 figura 10 In generae non sono nue e seguenti soecitaioni: a) N,, per cui si ha i caso di presso fessione deviata; b) N,( N, ) per cui si ha i caso di presso fessione retta;, c), per cui si ha i caso di fessione deviata; questo si verifica poiché pensando aa risutante N come fora trasata da punto baricentrico G a punto C, sempre appartenente aa seione trasversae, è come se si considerassero diversi da ero anche i momenti fettenti: Ne 0 ; Ne 0. Lo stato di tensione è aora a composiione dei casi precedenti: N + + ; 8) si osserva subito che è inearmente indipendente da, è funione ineare invece di e.
13 Per determinare a reaione che descrive asse neutro, ne caso di presso-fessione si consideri a condiione (, ) 0, per cui è definito o stesso asse. Sostituendo, con i parametri indipendenti N e, e N, si ottiene a seguante equaione di una retta:,, neo stato di tensione 8) N Ne Ne ; 9) ricordando espressione che definisce i momenti d ineria ρ e ρ, dove ρ, ρ sono raggi d ineria, e sostituendo nea 9) si ha equaione de asse neutro: e e 1+ + ρ ρ 0. 30) Tae equaione è in corrispondena biunivoca con i centro di pressione C, cioè per ogni centro C esiste un asse neutro e viceversa. Inotre C non appartiene mai a asse neutro corrispondente, poiché i centro di pressione C deve avere una pressione normae diversa da ero che è in contrapposiione con a definiione stessa di asse neutro per cui (, ) 0. Infatti se si impone i passaggio di C ( e, e ) ne equaione de asse neutro si ottiene espressione dea conica: 1+ + ρ ρ e e 0 ; 31) si tratta di un eisse immaginaria, (a souione in campo reae è impossibie), quindi a reaione che ega i centro di pressione C a asse neutro è una poarità per cui non possono appartenersi. Se considero però i simmetrico di C, cioè C ( e, e ), aora ottengo una conica reae: equaione di un eisse ρ + ρ 1. 3)
14 Tae equaione è detta eisse di Cumann o eissoide principae d ineria e rappresenta antipoarità tra centro di pressione ed asse neutro, oppure possiamo dire che esprime a poarità tra i simmetrici dei centri di pressione e i reativi assi neutri. In particoare si osserva che se i centro di pressione C appartiene a eisse d ineria principae, aora asse neutro è tangente a eisse ne punto C s simmetrico a centro di pressione C. tro concetto importante è dato da noccioo centrae d ineria, definito come a ona in cui deve cadere i carico per avere soecitaioni di tipo omogeneo, per cui a seione risuta o tutta compressa o tutta in traione, in atre paroe i noccioo centrae d ineria è i uogo geometrico dei punti che hanno asse neutro esterno o tangente aa seione. Esempio in aboratorio esempi svoti.
DIDATTICA DI DISEGNO E PROGETTAZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CARMELO MAJORANA ING. LAURA SGARBOSSA MODULO UNO
ATTCA SEGNO E PROGETTAZONE ELLE COSTRUZON PROF. CARELO AJORANA NG. LAURA SGARBOSSA OULO UNO L PROBLEA ELLA TRAVE E SANT VENANT (PARTE A OULO PER LO SPECALZZANO oduo N QUESTO OULO: L PROBLEA ELLA TRAVE
Dettagli4.2 Sforzo normale e flessione, (presso-flessione e tenso-flessione)
DIDTTIC DI DISEGNO E PROGETTZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CRMELO MORN ING. LUR SGRBOSS MODULO QUTTRO IL PROBLEM DELL TRVE DI DE SINT VENNT (PRTE D) MTERILE DIDTTICO D UTILIZZRE IN UL (SCUOL SUPERIORE)
DettagliL EQUAZIONE DIFFERENZIALE DELLA LINEA ELASTICA
http://www.itimarconi.ct.it/sezioni/didatticaonine/edie/ostruzioni/linea%0eastic... Pagina di 06/0/006 L EQUAZIONE DIFFERENZIALE DELLA LINEA ELASTIA. BREVI RIHIAMI SULLA TEORIA DELLE TRAVI INFLESSE Si
DettagliJ yy > Jxx. l o H A R A R B
oitecnico di Torino I cedimento di una struttura soggetta a carichi statici può avvenire in acuni casi con un meccanismo diverso da queo di superamento dei imiti di resistena de materiae. Tae meccanismo
DettagliComportamento Meccanico dei Materiali. Calcolo delle caratteristiche di sollecitazione. Calcolo delle caratteristiche di sollecitazione.
. Principio di de Saint Venant Nee precedenti schede abbiamo visto come si ottengono e componenti de tensore dee tensioni per un soido di de Saint Venant. Moto spesso i soidi che devono essere cacoati
Dettagli6.4 j Flessione retta Stato di tensione. e ricavando s u dalla relazione precedente si ha: = pr s
6ttI_NUNZIANTE_1 /6/11 17:59 Pagina 455 6.4 j Flessione retta j 455 e ricavando s u dalla relaione precedente si ha: d pr s θ s che è anche nota come formula di ariotte per i tubi in parete sottile. In
DettagliEsercitazione 4 - Forze distribuite
Università degi Studi di ergamo orso di Laurea in Ingegneria essie orso di Eementi di eccanica Esercitazione 4 - Forze distribuite Esercizio n. acoare e reazioni vincoari e e azioni interne per asta di
DettagliComportamento meccanico dei materiali Unità 4: Cinematica ed equilibrio del corpo rigido
omportamento meccanico dei materiai Unità 4: inematica ed equiibrio de corpo rigido Definizioni Gradi di ibertà Numero minimo di coordinate con e quai è possibie definire in modo non ambiguo a posizione
Dettaglia A 5 F sen 2 a k 3 e z5 dz 5 2 Fa sen a cos a
3txtI_NUNZINTE_21 3/6/11 17:6 Pagina 161 3.2 j La trave infessa j 161 N 3 52F sen a N 4 5 N 5 52F cos a a B 5 F cos 2 a a 5 F sen 2 a È immediato rievare da equiibrio in direione verticae dee aioni su
DettagliCAP.3. P (x,y,z(x,y)) Y O
CAP. Gradi di ibertà e vincoi inora ci siamo occupati di stabiire e condiioni per cui punti materiai e corpi rigidi considerati iberi neo spaio siano in equiibrio. Nea pratica però situaioni di questo
DettagliCorso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 3 DIAGRAMMA DELLE SOLLECITAZIONI INTERNE
Istituto Professionae Statae per 'Industria e 'rtigianato "L.. berti" Rimini nno Scoastico 009/010 orso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici PITOLO 3 DIGRMM DELLE SOLLEITZIONI INTERNE Prof. Matteo
DettagliEsercitazione 07: Caratteristiche della sollecitazione
Meccanica e Tecnica ee Costruioni Meccaniche Esercitaioni e corso. Perioo I Prof. Leonaro ERTINI Ing. Ciro SNTUS Esercitaione 07: Caratteristiche ea soecitaione Inice Definiione ee caratteristiche ea soecitaione
DettagliUniversità degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale
Università degi Studi di Roma La Saienza Facotà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria erosaziae Insegnamento di Scienza dee Costruzioni Comito scritto de 27 gennaio 2001 (4 ore) 1. Meccanica dea
DettagliIl piano cartesiano, la retta e le funzioni di proporzionalità
MATEMATICAperTUTTI I piano cartesiano, a retta e e funzioni di proporzionaità ESERCIZIO SVOLTO I piano cartesiano. Per fissare un sistema di riferimento ne piano si considerano due rette orientate fra
DettagliLe equazioni di alcune superfici dello spazio
A Le equazioni di acune suerfici deo sazio L equazione di una suerficie ciindrica In geometria anaitica si dice suerficie ciindrica una quaunque suerficie ce a come direttrice una curva aartenente ad un
DettagliROTAZIONI DEGLI ESTREMI DI UNA TRAVE PRISMATICA APPOGGIATA ALLE ESTREMITÁ E SOGGETTA AD UN CARICO VERTICALE
M. G. USTO ROTZIONI DEGLI ESTREMI DI UN TRVE PRISMTIC PPOGGIT LLE ESTREMITÁ E SOGGETT D UN CRICO VERTICLE CSO DEI CRICHI TRINGOLRE, UNIFORME E CONCENTRTO mgbstudio.net PGIN INTENZIONLMENTE VUOT SOMMRIO
DettagliDue incognite ipertstatiche con cedimento elastico lineare sul vincolo
Dott. Ing aoo Serafini Cic per tutti gi appunti (AUTOAZIONE TRATTAENTI TERICI ACCIAIO SCIENZA dee COSTRUZIONI ) e-mai per suggerimenti Due incognite ipertstatiche con cedimento eastico ineare su vincoo
DettagliIL PENDOLO REVERSIBILE DI KATER
IL PENDOLO REVERSIBILE DI KATER I periodo dee osciazioni de pendoo sempice è dato daa formua: T 0 = π g Questa reazione è vaida per e piccoe osciazioni, quando, cioè, si può assimiare i seno de'angoo massimo
DettagliComportamento meccanico dei materiali
Il caso delle travi Sollecitaioni di flessione: piano Sollecitaioni di flessione: piano oduli di resistena Composiione dei momenti: flessione deviata e retta 006 Politecnico di Torino 1 semplice () Seione
DettagliEsempio di risoluzione di struttura iperstatica col metodo misto. Complemento alla lezione 47/50: Telai a nodi mobili
Esempio di risouzione di struttura iperstatica co metodo misto ompemento aa ezione 47/50: Teai a nodi mobii La struttura in figura è soggetta ad un cedimento verticae dea cerniera. Tutto i teaio ha sezione
DettagliIl modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:
IL PROBLEM DEL DE SINT-VENNT Il problema del De Saint-Venant è un particolare problema di equilibrio elastico di notevole interesse applicativo, potendosi considerare alla base della teoria tecnica delle
DettagliRisoluzione di travature reticolari iperstatiche col metodo delle forze. Complemento alla lezione 43/50: Il metodo delle forze II
Risouzione di travature reticoari iperstatiche co metodo dee forze ompemento aa ezione 3/50: I metodo dee forze II sercizio. er a travatura reticoare sotto riportata, determinare gi sforzo nee aste che
DettagliLezione 2 Equazioni famose
Moduo 7 U.D. Lez. Laura Citrini - Matematica de continuo Lezione Equazioni amose Matematica de continuo Moduo 7 - Funzioni di più variabii Unità didattica 4 Equazioni dierenziai Laura Citrini Università
DettagliEffetto di carichi distribuiti
Effetto di carichi distribuiti In acune appicazioni non si può più considerare carichi appicati mediante forze concentrate per a determinazione dee azioni interne. Si pensi a peso proprio (soai, bracci
DettagliRisoluzione delle Piastre Le piastre sottili in regime elastico
Corso di rogetto di Strutture OTENZA, a.a. 1 13 Risoluione delle iastre Le piastre sottili in regime elastico Dott. arco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/
DettagliPrima esercitazione progettuale Progetto di un capannone industriale in acciaio
Corso di Tecnica dee Costruzioni II Teoria dee Esercitazioni Bozza de 1//11 Prima esercitazione progettuae Progetto di un capannone industriae in acciaio 1 Verifica di stabiità fesso-torsionae dea capriata....
DettagliStudio dei vincoli di un solaio
Studio dei vincoi di un soaio ttraverso gi schemi statici per un determinato soaio, vengono definiti i gradi di vincoo per a vautazioni dee caratteristiche dee soecitazioni, agenti sua struttura. Tai vautazioni
DettagliELEMENTI COSTRUTTIVI DI MACCHINE BIOMEDICHE
ELEMENTI COSTRUTTIVI DI MACCHINE BIOMEDICHE PROBLEMA DELLA LINEA ELASTICA INSTABILITA DELLA TRAVE A CARICO DI PUNTA (PROBLEMA BUCKLING O DI EULERO) A cura di ing. Andrea Spezzaneve Ph.D. Mechanica Engineer
DettagliRichiami di geometria delle Aree
Università degli Studi di Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Laurea magistrale in Ingegneria Civile in Protezione Corso di Cemento rmato Precompresso / 2016-17 Richiami di geometria delle ree PREMESS L analisi
DettagliCapitolo 4. TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equazioni dell arco Equazioni di equilibrio
Capitolo 4 TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equaioni dell arco 4.1.1 Equaioni di equilibrio Si consideri una trave ad asse curvilineo. Per determinare le equaioni di equilibrio si consideri
DettagliEquilibrio del corpo rigido
Equiibrio de corpo rigido Probema1 Due sbarrette omogenee AB e BC aventi a stessa unghezza e a stessa massa di 6 kg, vengono sadate ne punto B in modo da formare un angoo di 90. Le due sbarrette così unite
DettagliUn metodo di calcolo per le strutture monodimensionali piane
www.carosantagata.it n metodo di cacoo per e strutture monodimensionai piane bstract. Si propone un metodo di cacoo per a determinazione dea configurazione di equiibrio dee strutture monodimensionai piane.
DettagliFigura 1.1. La struttura illustrata in figura risulta essere, dall analisi cinematica, una struttura due volte iperstatica a nodi spostabili.
TEMI ESAME Esercizio 1 Tema d esame de 1/09/1998 Si consideri a struttura iustrata in figura, con EJ costante. I vaore de azione concentrata F è pari a: Figura 1.1 1 F p 4 La struttura iustrata in figura
DettagliScrittura delle equazioni del moto di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1
Scrittura dee equazioni de moto di un sistema ineare viscoso a più gradi di ibertà Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 1 Matrice di rigidezza Teoricamente, i coefficienti dea matrice di rigidezza
DettagliCompito scritto di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo 24 Giugno 2004
Compito scritto di Eettricità e Magnetismo ed Eettromagnetismo 4 Giugno 4 ecupero I (II) esonero di Eettromagnetismo: esercizio C (D) in due ore Prova scritta di Eettricità e Magnetismo: esercizi A e B
DettagliRISOLUZIONE DI UN TELAIO CON IL METODO MATRICIALE
Università degi Studi di Paermo Facotà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Strutturae e Geotecnica a.a. 5-6 RISOLUZIOE DI U TELAIO CO IL METODO MATRICIALE Si ringrazia Ing. Faio Di Trapani per a coaorazione
DettagliLe Condizioni per l Equilibrio
Le Condizioni per Equiibrio La Statica studia e condizioni di equiibrio dei corpi ovvero e eggi cui azioni e reazioni devono soddisfare affinché aa struttura sia garantita inamovibiità. Le strutture, soggette
DettagliLIMITI E CONTINUITA. 1. Sul concetto di limite
LIMITI E CONTINUITA. Su concetto di imite I concetto di imite nasce da esigenza di conoscere i comportamento di una funzione agi estremi de suo insieme di definizione D. Quaora esso sia costituito da unione
DettagliI materiali. I materiali. Introduzione al corso. Tecnologia di produzione I materiali La misura della durezza. Le prove meccaniche distruttive
I materiai I materiai Introduzione a corso Tecnoogia di produzione I materiai La misura dea durezza Prove non distruttive La meccanica dei materiai 2 26 Poitecnico di Torino 1 Obiettivi dea ezione Conoscere
DettagliRisoluzione di un telaio iperstatico col metodo degli spostamenti
Risouzione di un teaio iperstatico co etodo degi spostaenti opeento aa ezione 9/50: enni sugi eeenti finiti per 'anaisi strutturae La struttura in figura è soggetta ad una coppia appicata ne nodo. I teaio
Dettagli= + G è il noto modulo di elasticità tangenziale. Le relazioni inverse delle (1-2) sono le seguenti:
. Petrucci Leioni di Costruione di Macchine 3. IL PROBLMA LASTICO Il problema elastico consiste nella determinaione del campo tensionale, delle deformaioni e degli spostamenti di un solido costituito di
DettagliEllisse. Come fa un giardiniere a creare un aiuola di forma ellittica?
Ellisse Come fa un giardiniere a creare un aiuola di forma ellittica? Pianta due chiodi, detti fuochi, nel terreno ad una certa distanza. Lega le estremità della corda, la cui lunghezza supera la distanza
Dettagliche sommato ai vettori v
CALCOLO VETTORIALE EX 1 Due vettori a e b soddisfano le seguenti condiioni: i) a b 1, ii) ( a + b ) a 1, iii) ( a + b ) b 8. Calcolare i moduli dei vettori e l angolo compreso. EX Un vettore a di modulo
DettagliCONOSCENZE 1. il concetto di parallelismo e. e perpendicolari. 2. la proiezione di un segmento
GEOMETRIA PREREQUISITI conoscere e caratteristiche de sistema decimae conoscere e proprietaá dee quattro operazioni e operare con esse operare con e misure angoari conoscere gi enti dea geometria e e oro
DettagliLe equazioni e le disequazioni lineari
MATEMATICAperTUTTI Le equazioni e e disequazioni ineari Le equazioni ineari ESERCIZIO SVOLTO Le equazioni. Chiamiamo equazione ad una incognita un uguagianza fra due espressioni agebriche di cui ameno
DettagliI Grandi Matematici Italiani online. Gino Fano Reti di complessi lineari dello spazio S 5 aventi una rigata assegnata di rette-centri
I Grandi Matematici Itaiani onine GINO FANO Gino Fano Reti di compessi ineari deo spazio S 5 aventi una rigata assegnata di rette-centri Rendiconti Acc. Naz. Lincei, Serie 6, Vo. II (1930), p. 227 232
Dettaglil B 1. la velocità angolare dell asta un istante prima dell urto; 2. la velocità v 0 ; 3. l energia cinetica dissipata nell urto;
1 Esercizio (tratto da Probema 8.29 de Mazzodi 2) Un asta di unghezza 1.2 m e massa M 0.5 Kg è incernierata ne suo estremo A ad un perno fisso e può osciare senza attrito in un piano verticae. A istante
DettagliInflessione nelle travi
Ifessioe ee travi Caso dea trave icastrata ad u estremità Data a trave a mesoa AB di ughezza, sottoposta a azioe de carico cocetrato F appicato a estremo ibero B, questa risuta soecitata, i ogi sezioe,
DettagliDefinizione Statico-Cinematica dei vincoli interni
Definizione Statico-Cinematica dei vincoi interni Esempi deo schema strutturae di una struttura in cemento armato e di due strutture in acciaio in cui sono presenti dei vincoi interni cerniera. Vincoo
DettagliEsercitazione 7 del corso di Statistica 2
Esercitazione 7 de corso di Statistica Prof. Domenico Vistocco Dott.ssa Paoa Costantini 9 Giugno 008 Esercizio La distribuzione dei pesi dei pesi pacchetti per confezionare per confezionare e caramee,
DettagliLa scala logaritmica
La scaa ogaritmica Obiettivi utiizzare coordinate ogaritmiche e semiogaritmiche 1. COORDINATE LOGARITMICHE Se un numero k eá maggiore di 10, i suo ogaritmo in base 10 eá moto piuá piccoo de numero stesso:
DettagliIl Principio dei Lavori Virtuali e le sue applicazioni
I T O L O 12 I rincipio dei Lavori Virtuai e e sue appicazioni di Giuiano ugusti e aoo Maria Mariano I rincipio dei Lavori Virtuai appassiona da moti secoi gi studiosi di Meccanica. Le figure sopra riportate
DettagliSi supponga ora che, con le stesse condizioni iniziali, l urto avvenga elasticamente. Calcolare in questo caso:
1 Esercizio (tratto da Probema 8.21 de Mazzodi 2) Un asta rigida di sezione trascurabie, unga = 1 m e di massa M = 12 Kg è imperniata ne centro ed è ibera di ruotare in un piano orizzontae xy. Contro un
DettagliEsercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave
Meccanica e Tecnica delle Costruzioni Meccaniche Esercitazioni del corso. Periodo I Prof. Leonardo BERTINI Ing. Ciro SNTUS Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave Indice 1 Forza normale
DettagliEsercitazione 03: Calcolo della linea elastica e carico critico di strutture a trave
Meccnic e Tecnic dee Costruzioni Meccniche Esercitzioni de corso. eriodo II rof. Leonrdo ERTINI Ing. Ciro SNTUS Esercitzione 03: Ccoo de ine estic e crico critico di strutture trve Indice 1 Trve incstrt
DettagliLa nuova norma europea sui blocchi in laterizio da solaio: parte I Vincenzo Bacco
a nuova norma europea sui bocci in aterizio da soaio: parte I Vincenzo Bacco a UNI EN 15037-3 può già essere appicata dao scorso 1 dicembre 2011 e per un intero anno avrà vaenza di norma voontaria. I produttori,
DettagliLE POTENZE DEI NUMERI
ARITMETICA LE POTENZE DEI NUMERI PREREQUISITI conoscere e proprietaá dee quattro operazioni svogere cacoi a mente ed in coonna con e quattro operazioni risovere espressioni con e quattro operazioni distinguere
DettagliMeccanica dei Manipolatori. Corso di Robotica Prof. Davide Brugali Università degli Studi di Bergamo
Meccanica dei Manipoatori Corso di Robotica Prof. Davide Brugai Università degi Studi di Bergamo Definizione di robot industriae Un robot industriae è un manipoatore mutifunzionae riprogrammabie, comandato
DettagliSfruttando le considerazioni appena fatte come misureresti il coefficiente di attrito statico μ s?
MISURA DEL COEFFICIENTE DI ATTRITO STATICO Materiae occorrente: piano incinato monete Nota a unghezza de piano, qua è a reazione che sussiste fra i coefficiente di attrito statico μ s e a configurazione
DettagliStudio generale di una conica
Studio generale di una conica Manlio De Domenico 19 Giugno 2003 Definizione 1 Si definisce conica C un equazione algebrica F (x 1, x 2, x 3 ) = 0 del secondo ordine omogenea. Detta A la matrice simmetrica
Dettaglix -x-2 =3 x 2 x-2 lim
G Limiti G Introduzione Si è visto, cacoando i dominio dee funzioni, che per certi vaori dea non è possibie cacoare i vaore dea Cò che ci si propone in questo capitoo è capire come si comporta a assegnando
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI ROMA TRE
UNIVESITA' DEGLI STUDI OMA TE POVA SCITTA DI ELETTOMAGNETISMO II 7//3 ) Un condensatore piano, con armature di superficie S cm, è riempito da due astre di dieettrico, di spessore d mm e d 3mm, e di costante
Dettagli( ) ( ) ESEMPI. lim. Attribuendo ad x dei valori minori di x 0 (ad es. 0,999,...,0,5) si nota che la
. Limiti di una funzione LIMITI DI UNA FUNZIONE Per ottenere un informazione competa su di una funzione occorrerebbe cacoare tutti i vaori dea funzione per ogni vaore di, ma ciò è impossibie perché tai
DettagliLa statistica descrittiva
MATEMATICAperTUTTI Dee seguenti indagine statistiche individua a popoazione, i carattere oggetto di studio e e possibii modaità di tae carattere. 1 ESERCIZIO SVOLTO Indagine: utiizzo de tempo ibero da
DettagliStabilità dell'equilibrio *
Introduzione aa stabiità de equiibrio Stabiità de'equiibrio * I probemi di stabiità de'equiibrio sono di tipo fondamentamente diverso dai probemi di equiibrio, sia in campo eastico, sia in campo easto-pastico.
DettagliElementi finiti Parte I
progetto didattica in rete Eementi finiti Parte I A. Gugiotta getto Poitecnico di Torino, maggio 2002 Dipartimento di Meccanica didattica in rete otto editore ELEMENTI FINITI Parte I A. GUGLIOTTA POLITECNICO
DettagliAffidabilità e Sicurezza delle Costruzioni Meccaniche Calcolo dello stato tensionale in sezioni 1 di diversa geometria
CeTe Aidabilità e Sicurea delle Costruioni eccaniche Eserciio - Data una seione rettangolare 000 mm soggetta ad uno soro normale - 0000 calcolare la tensione normale sulla seione. La ormula da utiliare
Dettagli1 Ampliamento del piano e coordinate omogenee
1 Ampliamento del piano e coordinate omogenee Vogliamo dare una idea, senza molte pretese, dei concetti che stanno alla base di alcuni calcoli svolti nella classificazione delle coniche. Supponiamo di
DettagliADATTATORI di IMPEDENZA
ADATTATORI di IMPEDENZA 1. Carta di Smith PREMESSA: per motivi che saranno chiari in seguito si ricorda che nel piano complesso, l equaione della generica circonferena di centro w 0 ( C ) e raggio R (
DettagliIl teorema dei lavori virtuali, l elasticità lineare ed il problema dell equilibrio elastico
5 Il teorema dei lavori virtuali, l elasticità lineare ed il problema dell equilibrio elastico Tema 5.1 Si consideri un corpo continuo libero nello spazio, di forma parallelepipedica e di dimensioni a
DettagliDISPENSA DI GEOMETRIA DELLE MASSE
DISPENSA DI GEOMETRIA DELLE MASSE (Andrea Albero) IPOTESI GENERALI PER LA GEOMETRIA DELLE MASSE E LA SCIENZA DELLE COSTRUZIONI: Materiale omogeneo Densità del materiale uniforme, costante ed unitaria (al
DettagliProprietà focali delle coniche.
roprietà focali delle coniche. Mauro Saita e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria, gennaio 2014 Indice 1 Coniche 1 1.1 arabola....................................... 1 1.1.1 roprietà focale
DettagliRette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1
ette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria federico.lastaria@polimi.it ette e piani nello spazio. 9 Gennaio
DettagliGEOMETRIA ANALITICA
GEOMETRIA ANALITICA matematica@blogscuola.it LE COORDINATE CARTESIANE Quando si vuole fissare un sistema di coordinate cartesiane su una retta r, è necessario considerare: un punto O detto origine; un
DettagliCORSI I.D.E.I. - LA PARABOLA CLASSI QUARTE Prof. E. Modica
ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSARÀ SEDE DI VIA FATTORI CORSI I.D.E.I. - LA PARABOLA CLASSI QUARTE Prof. E. Modica erasmo@galois.it DEFINIZIONI Definizione. Dicesi parabola il luogo
DettagliGeometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone
Geometria analitica del piano pag 12 Adolfo Scimone Fasci di rette Siano r e r' due rette distinte di equazioni r: ax + by + c r': a' x + b' y + c' Consideriamo la retta combinazione lineare delle due
DettagliGEOMETRIA ANALITICA Prof. Erasmo Modica
ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSARÀ SEZIONE DISTACCATA DI CEFALÙ CLASSE V C GEOMETRIA ANALITICA Prof. Erasmo Modica LE COORDINATE CARTESIANE Quando si vuole fissare un sistema di coordinate
DettagliEQUAZIONE DELLA RETTA
EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale
DettagliFlessione deviata. A B t mm A 1. x 50 mm y mm x mm y mm
Esercizio N.1 (pag. 81) La coppia M agisce in un piano verticale passante per l asse baricentrico di una trave la cui sezione trasversale è mostrata in figura. Determinare la tensione nel punto A. Soluzione
DettagliConvegno Nazionale XIV ADM XXXIII AIAS Innovazione nella Progettazione Industriale Bari, 31 Agosto - 2 Settembre 2004
Convegno Nazionae XIV DM XXXIII IS Innovazione nea Progettazione Industriae ari, 3 gosto - Settembre 4 PPLICZIONE DEL METODO CINEMTICO PER L STIM DELL EFFETTO DELLE TOLLERNZE SUGLI ERRORI DI POSIZIONE
DettagliDIFFUSIONE DELLE TENSIONI
UNIVESITA DEGLI STUDI DI FIENZE Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Seione geotecnica (www.dicea.unifi.it/geotecnica) DIFFUSIONE DELLE TENSIONI Corso di Fondamenti di Geotecnica Sciene dell
DettagliOrgani di collegamento
Organi di coegamento Linguette Ciavette Aeri scanaati Organi di coegamento - Carmine apoi pag. 1 di 10 LIGUETTA Per inguetta si intende un organo meccanico caettato in opportune cave degi aeri ed utiizzato
DettagliELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/2012)
ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/01) Soluioni di problemi elettrostatici I problemi elettrostatici riguardano lo studio degli effetti delle cariche
DettagliMutue posizioni della parabola con gli assi cartesiani
Mutue posizioni della parabola con gli assi cartesiani L equazione di una parabola generica è data da: Consideriamo l equazione che definisce i punti di intersezione della parabola con l asse delle ascisse
DettagliLezioni di Scienza delle Costruzioni (Ing_Ed_Arch) Diagrammi delle sollecitazioni. Lezione. Diagrammi delle sollecitazioni
ezioni di Scienza dee ostruzioni (Ing_d_rch) iagrammi dee soecitazioni semio Ricerca graica reazioni iagramma momento iagramma tagio IR2S4 1 ezioni di Scienza dee ostruzioni ezione iagrammi dee soecitazioni
DettagliRELAZIONI e CORRISPONDENZE
RELAZIONI e CORRISPONDENZE Siano X e Y due insiemi non vuoti si chiama relazione tra X e Y un qualunque sottoinsieme del prodotto cartesiano: X x Y = {(x,y): x X, y Y} L insieme costituito dai primi (secondi)
DettagliEsercizio su sforzi tangenziali indotti da taglio T in trave inflessa
Esercizio su sforzi tangenziali indotti da taglio T in trave inflessa t = 15 h = 175 Si consideri la sezione rappresentata in figura (sezione di trave inflessa) sulla quale agisca un taglio verticale T
DettagliNomenclatura e forme degli archi
Università degi Studi di Messina Facotà di Ingegneria A.A. 006/007 Statica e Sismica dee Costruzioni Murarie Docente: Ing. Aessandro Pameri Lezione n. 5: L Arco Funicoare Nomencatura e forme degi archi
DettagliBOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA
BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA Modesto Dedò Una dimostrazione de teorema di Lüroth. Boettino de Unione Matematica Itaiana, Serie 3, Vo. 9 (1954), n.2, p. 141 143. Zanichei
DettagliIngegneria Meccanica; Algebra lineare e Geometria 2008/2009
Capitolo Ingegneria Meccanica; Algebra lineare e Geometria 8/9. Esercii svolti su rette e piani Eserciio. Stabilire se le due rette r e s sono coincidenti oppure no: ( ( ( ( ( ( 7 r : = + t ; s : = + t
Dettagli[ RITORNA ALLE DOMANDE] 2) Definisci la parabola come luogo geometrico. 1) Che cos è una conica?
Matematica 1) Che cos è una conica? 2) Definisci la parabola come luogo geometrico. 3) Qual è l equazione di una parabola con asse di simmetria parallelo all asse delle y? 4) Qual è l equazione di una
DettagliLA PARABOLA E LA SUA EQUAZIONE
LA PARABOLA E LA SUA EQUAZIONE Prof. Giovanni Ianne CHE COS È LA PARABOLA DEFINIZIONE Parabola Scegliamo sul piano un punto F e una retta d. Possiamo tracciare sul piano i punti equidistanti da F e da
Dettagli5-6. Progetto della capriata: dimensionamento e verifica
5-6. Progetto dea capriata: dimensionamento e verifica I primo passo nea progettazione di una capriata in acciaio è i dimensionamento degi eementi. La progettazione effettuata agi stati imite utimi o ae
DettagliII parte: Teoria delle Piccole Oscillazioni
COMPLEMENTI di MECCANICA RAZIONALE Appunti dae ezioni de Prof. Giovanni FROSALI II parte: Teoria dee Piccoe Osciazioni Università degi Studi di Firenze Dipartimento di Matematica e Informatica U.Dini Firenze
DettagliMomento angolare. Capitolo Momento angolare orbitale
Capitoo Momento angoare Obiettivo di questo capitoo è queo di ricavare gi autovaori e gi autostati de momento angoare utiizzando un approccio agebrico a partire dae reazioni di commutazione Lx, L y i Lz,
DettagliStrutture in c.a. SLU per sollecitazioni taglianti
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA DIPARTIMENTO di INGEGNERIA CIVILE Strutture in c.a. SLU per sollecitaioni taglianti A. Recupero 1 Ing. A Recupero - Strutture in c.a. - SLU per sollecitaioni taglianti
DettagliGEOMETRIA /2009 II
Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA Edile e Edile-Architettura - a.a. 008/009 II Emisemestre - Settimana - Foglio 0 Docente: Prof. F. Flamini - Tutore:
DettagliMETODO DEGLI SPOSTAMENTI
Corso / MTODO DGLI SPOSTAMNTI.. Introuzione ee conizioni a contorno e souzione Per trovare gi spostamenti incogniti ei noi bisogna introurre nea reazione matriciae i equiibrio e conizioni a contorno, espresse
DettagliIn un triangolo un lato è maggiore della differenza degli altri due, pertanto dal triangolo si ha > dividendo per =1.
L iperbole L iperbole è il luogo geometrico dei punti del piano per i quali è costante la differenza delle distanze da due punti fissi detti fuochi. Come si evince del grafico, la differenza delle distanze
DettagliPRINCIPALI TIPI DI ELEMENTO E LORO IMPIEGO
PRINCIPALI TIPI DI ELEMENTO E LORO IMPIEGO PRINCIPALI TIPI DI ELEMENTO 2D 3D ASTA TRAVE SOLIDO GUSCIO Pb. Piastra/guscio di ElasticitàTravature piana Telai reticolari Piastra/guscio Pb. di Elasticità 3D
Dettagli