Prima parte (Argomenti di Analisi Matematica 1)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Prima parte (Argomenti di Analisi Matematica 1)"

Transcript

1 Registro delle lezioni del corso di Anlisi Mtemtic 2 Università di Firenze - Fcoltà di Ingegneri Corso di Lure in Ingegneri Meccnic M Z.. 20/202 - Prof. M.Ptrizi Per Prim prte (Argomenti di Anlisi Mtemtic ) settimn - inizio lezioni Testi di riferimento : - Anichini G. Conti G., Anlisi Mtemtic, Person Eduction, Anichini G. Conti G., Anlisi Mtemtic 2, Person Eduction, 200. Testi consigliti per consultzione : - Bertsch M. Dl Psso R. Gicomelli L., Anlisi Mtemtic, McGrw Hill, Milno Giquint M. Modic G., Note di Anlisi Mtemtic. Funzioni di un vribile, Pitgor Editrice, Bologn Giquint M. Modic G., Note di Anlisi Mtemtic. Funzioni di più vribili, Pitgor Editrice, Bologn Testo consiglito per i prerequisiti: - Anichini G. Crbone A. Chirelli P. Conti G., Precorso di Mtemtic, Person Eduction, 200. Testi consigliti per esercizi: - Benevieri P., Esercizi di Anlisi Mtemtic, Ed. De Agostini, Mrcellini P. Sbordone C., Esercitzioni di Mtemtic, Liguori Editore. - Mrcellini P. Sbordone C., Esercitzioni di Mtemtic 2, Liguori Editore. - Sls S. Squellti A., Esercizi di Anlisi Mtemtic, Znichelli, Sls S. Squellti A., Esercizi di Anlisi Mtemtic 2, Znichelli, 20. Versione del 24 prile 202

2 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Complementi sull teori dei iti Ricordimo che un funzione si dice infinitesim per x α (dove α può essere x 0 R o uno dei simboli x 0, x+ 0, +, ) se tende zero per x α. Anlogmente, diremo che un funzione è infinit per x α se tende ll infinito (per x α). I teoremi di de l Hôpitl sono utili strumenti per il clcolo del ite del rpporto di due funzioni entrmbe infinitesime o infinite per x α. In ltre prole, rppresentno un rtificio (nche se non l unico) per determinre il ite delle cosiddette forme indeterminte 0/0 e /. Si possono nche usre (con opportune trsformzioni) per risolvere forme indeterminte del tipo 0, 0 0,, 0. Teorem. (di de l Hôpitl) Sino f e g due funzioni infinitesime o infinite per x α e derivbili in un intorno forto di α. Supponimo che in tle intorno si bbi g (x) 0. Allor, se esiste il ite (finito o infinito) per x α di f (x)/g (x), risult f(x) x α g(x) = f (x) x α g (x). Per dre un ide del significto del teorem considerimo il cso prticolre in cui f e g sino derivbili con continuità d esempio in un intervllo (x 0 δ, x 0 + δ) e sino tli che f(x 0 ) = g(x 0 ) = 0 e g (x 0 ) 0. In tl cso, ricordndo l equivlenz tr derivbilità e differenzibilità per funzioni di un vribile si ottiene, in un opportuno intorno forto di x 0, f(x) g(x) = f(x 0) + f (x 0 )(x x 0 ) + (x x 0 )ɛ(x x 0 ) g(x 0 ) + g (x 0 )(x x 0 ) + (x x 0 )ɛ (x x 0 ) = = (x x 0)(f (x 0 ) + ɛ(x x 0 )) (x x 0 )(g (x 0 ) + ɛ (x x 0 )) = f (x 0 ) + ɛ(x x 0 ) g (x 0 ) + ɛ (x x 0 ), dove ɛ e ɛ sono funzioni infinitesime e continue in x 0. Pssndo l ite per x x 0 si ottiene f(x) x x 0 g(x) = f (x 0 ) g (x 0 ) = f (x) x x 0 g (x). Osservzione. L condizione espress dl Teorem di de l Hôpitl è solo sufficiente. Ad esempio inftti tende 2/3 per x +, m f(x) g(x) = 2x + cos x 3x + sen x f (x) g (x) = 2 sen x 3 + cos x Versione del 24 prile 202 2

3 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per non mmette ite per x +. Esempio. E utile l ppliczione del Teorem di de l Hôpitl per provre i seguenti iti: x n x + e x = 0 ; log x x + x = 0 ; Ad esempio, per qunto rigurd il primo ite, se pplichimo n volte il teorem di de l Hôpitl ci riducimo clcolre n! x + e x che ovvimente vle 0 (ricordimo che, dto n N, n, il numero n!, che si legge n fttorile, è così definito n! = n (n ) (n 2) 3 2 ). Esempio. Il Teorem di de L Hôpitl si può pplicre nche in lcuni csi in cui il rpporto f(x)/g(x) non è immeditmente riconoscibile. Per esempio, si può provre che x 0 x log x = 0 con de L Hôpitl scrivendo x log x = log x /x. Più in generle, con lo stesso metodo, si ottiene che Anlogmente x 0 xα ( log x ) β = 0, (α > 0, β > 0). x 0 xx = si può clcolre scrivendo x x = e x log x (cioè medinte l definizione di potenz in cmpo rele) e riconducendosi l cso precedente. Osservzione. In lcuni csi l uso del Teorem di de l Hôpitl non port d lcun risultto. Ad esempio, sino f(x) = x 2 +, g(x) = x e, quindi, f (x) = x, x 2 + g (x) =. Applicndo il Teorem di de l Hôpitl si ottiene f (x) x + g (x) = x + x x 2 +, che è il ite dell funzione reciproc di quell di prtenz. D ltr prte, d un clcolo diretto, si h subito f(x) x x + g(x) = 2 + =. x + x Versione del 24 prile 202 3

4 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Osservzione. Nell pplicre il Teorem di de l Hôpitl si deve fre ttenzione che le ipotesi sino rispettte; per esempio che il ite di un rpporto f(x)/g(x) si un form indetermint. Se inftti lo pplicssimo l rpporto x/(x + ) per x 0, che non è un form indetermint, otterremmo che ovvimente è flso. Clcolo di x α f(x) g(x). x 0 x x + =, Considerimo il ite per x α di un funzione del tipo f(x) g(x), dove f(x) > 0. Poiché ogni numero positivo c può essere scritto nell form e log c, si h f(x) g(x) = e log f(x)g(x) = e g(x) log f(x). È importnte quindi studire il ite per x α dell funzione g(x) log f(x). Per semplicità di linguggio, in ciò che segue, fccimo le seguenti convenzioni: e = 0, e + = +, log 0 =, log(+ ) = +. Supponimo che, per x α, f(x) e g(x) b, dove e b pprtengono i reli estesi. Nel cso che b log non si un form indetermint, in bse lle convenzioni ftte sopr possimo ffermre che x α f(x)g(x) = e g(x) log f(x) = e x α g(x) log f(x) = e b log. x α Ovvimente, nei pssggi precedenti si è tenuto conto dell continuità delle funzioni e x e log x. Anlizzimo or in quli csi l form b log risult indetermint. Si hnno solo due possibilità: ) b = 0 e log = ; 2) b = e log = 0. Il primo cso dà luogo due sottocsi: = 0 e = +. Il cso 2) può cpitre solo se =. L form b log risult quindi indetermint nelle seguenti tre situzioni: ) = 0 e b = 0 (form indetermint 0 0 ); b) = + e b = 0 (form indetermint 0 ); c) = e b = (form indetermint ). Esempi di forme indeterminte delle potenze: (0 0 ) x 0 x x = x 0 e x log x = e x 0 x log x = e 0 = ; ( 0 ) x + x /x = x + e log x/x = e x + log x/x = e 0 = ; Versione del 24 prile 202 4

5 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per ( ) x 0 ( + x) /x = e x 0 (/x) log(+x) = e = e. Per i primi due iti simo ricondotti x 0 x log x e x + log x/x che, come bbimo visto, si clcolno immeditmente pplicndo il Teorem di de l Hôpitl. Il terzo ite dipende dl ite notevole x 0 log( + x)/x =. Si potrebbe pensre di clcolre in modo più semplice x 0 log(+x)/x pplicndo il Teorem di de l Hôpitl invece di ricorrere ll dimostrzione più complict di tle ite notevole ftt in precedenz. Bst però osservre che tle ite notevole non è ltro che il ite del rpporto incrementle dell funzione x log( + x) in x 0 = 0 (cioè è l derivt di x log( + x) in x 0 = 0) e quindi non vrebbe senso usre l derivt di x log(+x) (cos che si frebbe pplicndo il Teorem di de l Hôpitl) per clcolre l derivt di x log( + x). Infinitesimi e infiniti Definizione. Sino f, g due infinitesimi [infiniti] per x α, dove con α indicheremo x 0 R oppure uno dei simboli +,, x + 0, x 0. Supponimo g(x) 0 in un intorno forto di α. Si dice che f(x) e g(x) sono infinitesimi [infiniti] dello stesso ordine se il rpporto f(x)/g(x) tende d un numero finito e diverso d zero (per x α). Si dice che f e g sono due infinitesimi [infiniti] equivlenti (per x α), e si scrive f(x) = g(x) per x α, se f(x)/g(x) per x α. Si osservi che se due infinitesimi [infiniti] sono equivlenti, llor sono nche dello stesso ordine (m in generle non è vero il vicevers). Si dice che f(x) è un infinitesimo di ordine superiore [infinito di ordine inferiore ] g(x) se il rpporto f(x)/g(x) tende zero per x α. Si dice che due infinitesimi [infiniti] sono non confrontbili se il rpporto f(x)/g(x) non mmette ite per x α. Tlvolt, qundo si fferm che un cert funzione f(x) è infinitesim [infinit] per x α, risult superflu l preciszione per x α, qundo è evidente dl contesto o dll ntur di f(x) qule si il punto α cui deve tendere l vribile ffinché f(x) risulti infinitesim [infinit]. Ad esempio, se si fferm che x 2 è un infinitesimo, è inutile ggiungere che lo è per x 0, in qunto x = 0 è l unico possibile punto cui può tendere x in modo che x 2 si un infinitesimo. Esempi di infinitesimi per x 0 : x, sen x, x, x + x 2, cos x, x, x 2 /( + cos x), 2x, x 2 x, tng(πx) x 2 sen(/x). Tenendo presente le regole di clcolo dei iti, osservimo che (per x 0) x = sen x, che cos x è di ordine superiore d x, che cos x è dello stesso ordine di x 2 (m non equivlente), che x è di ordine superiore x, che cos x = x 2 /2 = x 2 /(+cos x), che 2x e x 2 x sono dello stesso ordine, che tng(πx) = πx, che x 2 sen(/x) è di ordine superiore x m non è confrontbile con x 2. Versione del 24 prile 202 5

6 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Esempi di infinitesimi per x + : /x, /x 2, / x, /(x + x 2 ), sen x/(x cos x), / x, 2/x + /x 3, x/( + x x 2 ), sen(/x), sen(/x) + /x 2. Osservimo che (per x + ) /x 2 è di ordine superiore /x, che /(x + x 2 ) è equivlente /x 2 ; che /x è dello stesso ordine di 2/x + /x 3, che x/( + x x 2 ) e sen(/x) + /x 2 sono dello stesso ordine. Ulteriori esempi di infinitesimi: sen x per x π; sen x/x per x ± ; 2 x per x 2; 2 x per x 2 ; 2 x per x 2; 2 x per x 2 + ; /x per x ; /x per x ± ; x + x 2 per x ; x x 2 per x + ; tng x per x π. Esempi di infiniti per x + o per x : x, x, x + x 2, x, x ( > ), log x x 3 /( + rctng x), 3x 2, x 2 x, x 2 sen(/x), x 2 (3 + sen x). Tenendo presente le regole di clcolo dei iti, osservimo che (per x ± ) x+ x 2 è dello stesso ordine di x 2 m è di ordine superiore d x, che x 3 /(+rctng x) è dello stesso ordine di x 3 (m non equivlente), che x è di ordine superiore x, che 3x 2 e x 2 x sono dello stesso ordine, che x 2 sen(/x) è dello stesso ordine di x, che x 2 (3 + sen x) è di ordine superiore x, m non è confrontbile con x 2. Esempi di infiniti per x 0 : /x, /x 2, / x, /(x + x 2 ), / x, 2/x + /x 3, x/(x x 2 ). Osservimo, d esempio, che /(x + x 2 ) è dello stesso ordine di /x mentre è di ordine inferiore /x 2 e che 2/x + /x 3 è dello stesso ordine di /x 3 Ulteriori esempi di infiniti: / sen x per x π + ; / sen x per x π ; / 2 x per x 2 ; / 2 x per x 2; / log x per x ; tng x per x π/2 ; tng x per x π/2 +. Definizione. Sino f, g due infinitesimi [infiniti] per x α. Supponimo g(x) 0 in un intorno forto di α. Se esistono k > 0 e l 0 tli che x α f(x) (g(x)) k = l, Versione del 24 prile 202 6

7 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per si dice che f(x) è un infinitesimo [infinito] di ordine k > 0 rispetto ll infinitesimo cmpione g(x). Osservzione. L più semplice funzione infinitesim per x 0 è g(x) = x. Per questo motivo tle funzione viene spesso considert un riferimento per gli ltri infinitesimi per x 0. Si us dire inftti che f(x) è un infinitesimo del primo ordine se è dello stesso ordine di x, che è del secondo se è dello stesso ordine di x 2, che è di ordine superiore l primo se è di ordine superiore d x, e così vi. Più in generle, se x x 0 R si us come infinitesimo cmpione g(x) = x x 0 e, se x ±, si prende g(x) = /x. In mnier nlog, come infinito cmpione se x ± si us g(x) = x, mentre se x x 0 R si prende g(x) = /(x x 0 ). Se k non è un numero nturle, si deve prestre ttenzione l ftto che l infinitesimo [infinito] cmpione g(x) dovrà essere > 0 ffinché (g(x)) k si definito. Ad esempio f(x) = sen( x) è un infinitesimo di ordine /2 per x, cioè rispetto ll infinitesimo cmpione g(x) = x, m non vrebbe senso considerre g(x) = x. Esempio. Osservimo che sen x e tng x sono, per x 0, infinitesimi di ordine rispetto x, che cos x è di ordine 2 rispetto x; che x x 2, per x +, è un infinitesimo di ordine rispetto /x; che x2 x x, per x +, è un infinito di ordine 3/2 rispetto x. Osservzione. Non sempre esiste l ordine di un infinitesimo [infinito]. Ad esempio, usndo il Teorem di de l Hôpitl, bbimo provto che x + x = +, ( > ), xk qulunque si k > 0. Si esprime questo ftto dicendo che x è un infinito di ordine superiore qulunque k > 0. Abbimo nche provto che x 0 xα ( log x ) β ( log x ) β = x 0 /x α = 0, (β > 0), qulunque si α > 0. Si esprime questo ftto dicendo che ( log x ) β è un infinito (per x 0) di ordine inferiore qulunque α > 0. Prte principle di un infinitesimo. Si f(x) un infinitesimo di ordine k > 0 rispetto g(x). Perciò, esiste l 0 tle che x α f(x) (g(x)) k = l. Versione del 24 prile 202 7

8 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Di conseguenz, d cui l funzione f(x) l(g(x)) k x α (g(x)) k = 0, ɛ(x) := f(x) l(g(x))k (g(x)) k, è infinitesim per x α. Perciò, per x pprtenente d un intorno forto di α nel qule g(x) 0, si h f(x) = l (g(x)) k + ɛ(x)(g(x)) k. L infinitesimo l (g(x)) k è detto l prte principle di f(x) (rispetto ll infinitesimo cmpione g(x)). In prticolre, se f(x) un infinitesimo di ordine k rispetto g(x) = x e se l x k è l su prte principle, llor f(x) e l x k sono infinitesimi equivlenti. Notzione. Sino f, g due infinitesimi per x α. Se f(x) è di ordine superiore g(x), cioè se x α f(x)/g(x) = 0, si scrive f(x) = o(g(x)) e si legge f(x) è o-piccolo di g(x) per x tendente d α. Il simbolo o-piccolo è detto simbolo di Lndu. Esempio. L infinitesimo f(x) = sen x 2 è, per x 0, di ordine superiore l primo in qunto x 0 (sen x 2 )/x = 0. Si scrive sen x 2 = o(x). In mnier nlog, cos x = o(x). Con l notzione di Lndu, potremo nche scrivere l uguglinz sopr nel modo seguente: f(x) = l (g(x)) k + o((g(x)) k ). Esempio. Abbimo visto che f(x) = sen x è, per x 0, un infinitesimo di ordine rispetto x poiché (sen x)/x per x 0. Con l notzione di Lndu introdott sopr potremo rccogliere quest informzione nell seguente scrittur: sen x = x + o(x). In mnier nlog potremo scrivere cos x = 2 x2 + o(x 2 ). Osservimo inoltre che l prte principle (rispetto x) di f(x) = sen x è x, mentre quell di f(x) = cos x è (/2) x 2. Versione del 24 prile 202 8

9 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per 2 settimn - dl Esercizio. Determinre l ordine di infinitesimo (per x 0) e l prte principle (rispetto x) dei seguenti infinitesimi : x sen(2x), x 3, x cos(2x), x 2 x 3, 2 4 x. Esercizio. Determinre l ordine di infinitesimo per x + di f(x) = 3 x 5 + rctng x x x 5. Proposizione (Algebr degli 0-piccoli). Sino f e ϕ due infinitesimi per x 0. Sono di fcile verific le seguenti proprietà (k, j > 0):. se f(x) = o(x k ), llor x j f(x) = o(x k+j ); 2. se f(x) = o(x k ), llor cf(x) = o(cx k ) = o(x k ), c 0; 3. se f(x) = o(x k ) e ϕ(x) = o(x j ) llor f(x)ϕ(x) = o(x k+j ); 4. se f(x) = o(x k ) e j < k, llor f(x) = o(x j ); 5. se f(x) = o(x k ) e ϕ(x) = o(x j ) llor f(x) ± ϕ(x) = o(x h ), h = min{k, j}; 6. se f(x) = o(o(x k )), llor f(x) = o(x k ); 7. se f(x) = o(x k + o(x k )), llor f(x) = o(x k ). Dimostrzione. Provimo l 3). Si h Provimo l 4). Si h f(x)ϕ(x) f(x) x 0 x k+j = x 0 x k ϕ(x) x 0 x j = 0. f(x) f(x) x k x 0 x j = x 0 x k x j = f(x) x 0 x k xk j = 0 L dimostrzione delle ltre proprietà è nlog e viene lscit per esercizio. Esempio. Trovre l ordine di infinitesimo per x 0 di f(x)ϕ(x) e di f(x)/ϕ(x) dove f(x) = sen x 2 + x 3 e ϕ(x) = cos x + 3 x 2. Si h f(x)ϕ(x) = (x 2 + o(x 2 ) + x 3 )((/2)x 2 + o(x 2 ) + 3 x 2 ) = (x 2 + o(x 2 ))( 3 x 2 + o( 3 x 2 )) = x 8/3 + o(x 8/3 ) Versione del 24 prile 202 9

10 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per e f(x) ϕ(x) = x 2 + o(x 2 ) + x 3 ((/2)x 2 + o(x 2 ) + 3 x 2 ) = (x 2 + o(x 2 )) ( 3 x 2 + o( 3 x 2 )) = x2 2/3 ( + o(x 2 )/x 2 ) + o ( 3 x 2 )/ 3 x 2 Perciò f(x)ϕ(x) è, per x 0, un infinitesimo di ordine 8/3 rispetto x mentre f(x)/ϕ(x) è di ordine 4/3. Formul di Tylor Abbimo visto che, dt f : I R definit in un intervllo perto I e derivbile in un punto x 0 I, esiste un unico polinomio di primo grdo P (h) = f(x 0 )+f (x 0 )h tle che f(x 0 + h) P (h) = 0. h 0 h In tl cso, potremo scrivere f(x 0 + h) = P (h) + ɛ(h)h, dove l funzione ɛ(h) è continu in zero e null in zero. Proveremo che se f è derivbile n volte in x 0, esiste un unico polinomio P n (h) di grdo n tle che f(x 0 + h) P n (h) h 0 h n = 0. Ricordimo che, dto n N, n, il numero n! (si legge n fttorile) è così definito n! = n (n ) (n 2) 3 2. Esso denot cioè il prodotto di tutti i numeri nturli minori o uguli d n. Pertnto! =, 2! = 2, 3! = 3 2, ecc. È inoltre conveniente definire 0! = (ciò semplific l scrittur di lcune formule). Si h n! = n (n )!. Il numero n! rppresent il numero delle permutzioni (cioè degli ordinmenti) di n oggetti distinti ssegnti. Possimo dunque enuncire il teorem seguente Teorem (Esistenz dell formul di Tylor). Si f : I R un funzione di clsse C n in un intervllo perto I. Allor, fissto x 0 I, si h f(x 0 + h) = f(x 0) 0! + f (x 0 )! h + f (x 0 ) 2! h f (n) (x 0 ) h n + ɛ(h)h n, n! Versione del 24 prile 202 0

11 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per dove l funzione ɛ(h) è continu in zero e null in zero e h è mmissibile (ossi, tle che x 0 + h I). Dimostrzione. Definimo f(x 0 + h) f(x 0) 0! f (x 0 )! h f (x 0 ) 2! h 2 f (n) (x 0 ) n! h n ɛ(h) = h n, h 0 0 h = 0 Voglimo provre che ɛ(h) 0 per h 0. È sufficiente verificre che f(x 0 + h) f(x 0) 0! f (x 0 )! h f (x 0 ) 2! h 2 f (n) (x 0 ) n! h n h 0 h n = 0 A questo scopo, pplicndo il teorem di de l Hôpitl, si ottiene f (x 0 + h) f (x 0 )! f (x 0 )h f (n) (x 0 ) n! h n h 0 n h n, che è ncor un form indetermint 0/0. Applicndo ltre n volte il teorem di de l Hôpitl, simo ricondotti clcolre f (n) (x 0 + h) f (n) (x 0 ) h 0 n! che è ugule 0 per l continuità di f (n) in x 0. Il polinomio (di grdo n) P n (h) = n k=0 f (k) (x 0 ) h k = f(x 0) k! 0! + f (x 0 )! h + f (x 0 ) 2! h f (n) (x 0 ) h n n! è detto polinomio di Tylor di ordine n di f in x 0 (o di centro x 0 ). L espressione f(x 0 + h) = P n (h) + ɛ(h)h n è dett formul di Tylor di ordine n di f in x 0 (col resto nell form di Peno). L funzione R n (h) = ɛ(h)h n è chimt resto dell formul. Ovvimente si h R n (h) h 0 h n = 0, Versione del 24 prile 202

12 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per cioè il resto dell formul di Tylor è un infinitesimo di ordine superiore n. Ricordndo il simbolo di Lndu, il resto R n (h) è o(h n ) e l formul di Tylor si può scrivere nche nell form f(x 0 + h) = P n (h) + o(h n ). L formul di Tylor di centro x 0 = 0 si dice nche di formul di McLurin. In tl cso nche il polinomio e il resto si dicono di McLurin (oltre che di Tylor di centro zero). Il polinomio di Tylor di f di ordine n è un polinomio di grdo n. Non è detto inftti che il suo grdo si esttmente n ( meno che f (n) (x 0 ) si divers d 0). Non si deve quindi confondere l ordine di un formul di Tylor col grdo del suo polinomio (che non deve superre l ordine, m può essere nche minore). In ltre prole, l ordine di un formul di Tylor si giudic dl suo resto, e non dl suo polinomio. Ad esempio, come vedremo fcendo lo sviluppo di McLurin di sen x, le uguglinze sen x = x + o(x) e sen x = x + o(x 2 ) sono entrmbe vere. L prim è l formul di McLurin di sen x del prim ordine e l second è del second ordine. Entrmbe hnno lo stesso polinomio di McLurin, m l second, ovvimente, dà più informzioni dell prim. Ad esempio, ci dice che sin x x x 0 x 2 = 0, un ftto non deducibile dll prim. Osservzione. L prte principle di un infinitesimo per x 0 per il qule si poss scrivere l formul di McLurin è il monomio di grdo minimo contenuto in tle formul. N.B. l formul di Tylor di un funzione non è un pprossimzione dell funzione, m un uguglinz. Il polinomio di Tylor, invece, fornisce un pprossimzione dell funzione in un intorno del centro (più piccolo è l intorno e più elevto è il grdo del polinomio, migliore è l pprossimzione). Osservzione. Se f : I R è continu in x 0 I, llor risult f(x 0 + h) = f(x 0 ) + ɛ(h), e tle uguglinz rppresent l formul di Tylor di f di ordine zero in x 0. Osservzione. L formul di Tylor di centro x 0 di f(x) non è ltro che l formul di McLurin dell funzione g(h) := f(x 0 + h). Versione del 24 prile 202 2

13 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Esercizio. Scrivere l formul di Mc Lurin di ordine n delle funzioni e x, sen x, cos x, log( + x), rctn x. Esempio. Usndo l formul di Tylor, clcolimo x sen x x 0 x 3. Poiché, per x 0, risult sen x = x x3 6 + o(x3 ), si h x x sen x 3 6 x 0 x 3 = + o(x3 ) x 3 ( 6 x 0 x 3 = + o(x3) ) x 3 x 0 x 3 = 6, ricordndo che, per definizione di o-piccolo, risult o(x 3 ) x 0 x 3 = 0. Esempio. Usndo l formul di Tylor, clcolimo nuovmente cos x x 0 x 2. Poiché, per x 0, risult cos x = x2 2 + o(x2 ), si h x cos x 2 2 x 0 x 2 = + o(x2 ) x 2 ( 2 x 0 x 2 = + o(x2) ) x 2 x 0 x 2 = 2. Teorem (Unicità dell formul di Tylor). Si f : I R un funzione di clsse C n in un intervllo perto I e si x 0 I e supponimo che per ogni h mmissibile (ossi, tle che x 0 + h I) si bbi dove f(x 0 + h) = 0 + h + 2 h n h n + ɛ(h)h n, k R, k = 0,..., n, e l funzione ɛ(h) è continu in zero e null in zero. Allor 0 = f(x 0 ), = f (x 0 )!, 2 = f (x 0 ),..., n = f (n) (x 0 ). 2! n! Dimostrzione. Il teorem di esistenz dell formul di Tylor ci ssicur che f(x 0 + h) = f(x 0 ) + f (x 0 )! h + f (x 0 ) 2! h f (n) (x 0 ) h n + ɛ(h)h n, n! Versione del 24 prile 202 3

14 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per per ogni h mmissibile. Quindi, sottrendo le due uguglinze, si h 0 = ( 0 f(x 0 ))+( f (x 0 )! )h+( 2 f (x 0 ) 2! )h 2 + +( n f (n) (x 0 ) )h n +ɛ(h)h n, n! per ogni h mmissibile (osservimo inftti che l differenz di due funzioni ɛ(h) è ncor un funzione del tipo ɛ(h)). Dobbimo dunque dimostrre che se 0 = c 0 + c h + c 2 h c n h n + ɛ(h)h n, h tle che x 0 + h I, llor c 0 = 0, c = 0,..., c n = 0. Poiché tle uguglinz è ver nche per h = 0 (ricordrsi che x 0 I, e quindi h = 0 è mmissibile), si ottiene c 0 = 0. Conseguentemente, cncellndo c 0, si h 0 = c h + c 2 h c n h n + ɛ(h)h n, h tle che x 0 + h I. Pertnto, rccogliendo h, si ottiene 0 = h (c + c 2 h + + c n h n + ɛ(h)h n ), h tle che x 0 + h I. L funzione c + c 2 h + + c n h n + ɛ(h)h n è dunque null per tutti gli h 0 tli che x 0 + h I e, di conseguenz, poiché è continu nel punto h = 0 (essendo somm e prodotto di funzioni continue), possimo concludere che è null nche per h = 0 (ltrimenti si vrebbe un contrddizione con il teorem dell permnenz del segno per funzioni continue). Vle llor l uguglinz 0 = c + c 2 h + + c n h n + ɛ(h)h n, h tle che x 0 + h I. Di conseguenz, ponendo h = 0, si deduce che nche il coefficiente c deve essere nullo. Il risultto si ottiene procedendo llo stesso modo per pssi successivi. Abbimo visto che il teorem di esistenz dell formul di Tylor è utile per trovre le formule di McLurin delle funzioni elementri (cioè quelle non esprimibili combinndone ltre medinte operzioni di somm, prodotto, quoziente e composizione). Per le ltre funzioni è più prtico procedere combinndo tr loro le formule di McLurin delle funzioni elementri. Esempio (di clcolo di un formul di McLurin di un funzione combint). Clcolimo l formul di McLurin di f(x) = e x2. Poiché, per ogni y R si h e y = n k=0 y k k! + o(yn ), Versione del 24 prile 202 4

15 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per ponendo y = x 2 e tenendo conto dell unicità dell formul di Tylor, si ottiene n x 2k e x2 = + o(x 2n ). k! k=0 Esempio (di clcolo di un formul di McLurin di un funzione combint). Considerimo l funzione f(x) = x 2 sen 2x e determinimone l formul di Mc Lurin del quinto ordine. Si dovrà scrivere un uguglinz del tipo f(x) = P 5 (x)+ o(x 5 ), dove P 5 (x) è un polinomio di grdo minore o ugule cinque. Grzie ll presenz del termine x 2, è sufficiente determinre l formul di Mc Lurin del terzo ordine di sen 2x, e moltiplicrl poi per x 2. Si osservi inftti che il prodotto di x 2 per P 3 (x) + o(x 3 ), dove P 3 (x) è un polinomio di grdo non superiore tre, divent P 5 (x) + o(x 5 ), dove P 5 (x) è di grdo non superiore cinque. Ricordimo che per sen x si h sen x = x x3 6 + o(x3 ). Poiché tle uguglinz è vlid per ogni numero x, sostituendo 2x l posto di x si ottiene sen 2x = 2x 4 3 x3 + o(x 3 ), e quindi f(x) = x 2 (2x 4 3 x3 + o(x 3 )) = 2x x5 + o(x 5 ). Esempio (di clcolo dell derivt n-esim in un punto medinte l formul di Tylor). Considerimo l funzione f(x) = x 2 sen 2x dell esempio precedente e determinimo le sue derivte qurt e quint nel punto x 0 = 0. Abbimo già provto che f(x) = 2x x5 + ɛ(x)x 5. Il teorem di unicità dell formul di Tylor ci ssicur che f (4) (0)/4! = 0 (inftti, nel polinomio di grdo 5 trovto, non compre il termine con x 4 ) e che f (5) (0)/5! = 4/3. Quindi f (4) (0) = 0 e f (5) (0) = 5!( 4/3) = 60. Esercizio. Usndo gli sviluppi di Tylor clcolre il ite per x 0 delle seguenti funzioni x sen x ( cos x) log( + x), log( + tng x) x 2, ( + sen 2x) sen x +x 2 x rctng x, e sen x3 + x 3 x 4 log(cos x) x 6 (α + x) (α R), (sen 3x 3x) log( + 2 sen x) αx 3 e x (α R). x + sen x Esempio (di clcolo di un formul di McLurin di un funzione combint). Determinimo l formul di McLurin dell ottvo ordine dell funzione f(x) = 2x x 3 cos 2x + x x 8 e x cos x. Versione del 24 prile 202 5

16 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Osservimo che il termine x x 8 e x cos x è dell form ɛ(x)x 8, con ɛ(x) = x e x cos x. Quindi è sufficiente clcolre l formul di McLurin del quinto ordine di cos 2x (l moltipliczione per x 3 produrrà inftti un resto del tipo ɛ(x)x 8 ). Poiché l uguglinz cos x = x2 2! + x4 4! + ɛ(x)x5 è verifict per ogni numero x, sostituendo il numero 2x l posto di x si ottiene In conclusione, si h cos 2x = 2x x4 + ɛ(x)x 5. f(x) = 2x x 3 + 2x x7 + ɛ(x)x 8. Esercizio. Determinre l derivt quint e l derivt sest nel punto x 0 = 0 dell funzione f(x) dell esempio precedente. Esercizio. Determinre l formul di McLurin del quinto ordine dell funzione e clcolre f (5) (0). f(x) = x x 5 cos x x 2 sen 2x Esempio. Considerimo l funzione f(x) = 3x + 7x 2 x 4 + 5x 6 x 9. Voglimo clcolre il polinomio di Mc Lurin di ordine 5 di f. Poiché l funzione f è già ess stess un polinomio, si h P 5 (x) = 3x + 7x 2 x 4. Notimo che P 5 è un polinomio di grdo 4, cioè di grdo minore di 5. In questo cso, inftti, risult f (5) (0) = 0. Inoltre, essendo f un polinomio di grdo 9, l formul di McLurin di f di ordine n con n 9 è tle che R n (x) = 0 per ogni x R. Di conseguenz, P n (x) = f(x) per n 9. Esercizio. Scrivere l formul di Tylor di ordine 4 e di centro x 0 = 2 del polinomio f(x) = 2 + 4x 2 + 6x 3 x 4. Esempio. Determinimo or un formul di Tylor con centro diverso d zero. Ad esempio, clcolimo l formul del qurto ordine e centro x 0 = di f(x) = 2x + (x + ) 2 cos πx e clcolimo f (4) ( ). sostituzione Poiché il centro x 0 non è zero, conviene effetture l x = x 0 + h = + h. Versione del 24 prile 202 6

17 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per In questo modo è come se si clcolsse l formul di Mc Lurin di g(h) := f( + h). Si h g(h) = f( + h) = 2( + h) + h 2 cos (πh π) = 2 + 2h + h 2 cos (π πh) = 2 + 2h h 2 cos (πh) = 2 + 2h h 2 ( π2 2 h2 + o(h 2 )) = 2 + 2h h 2 + π2 2 h4 + o(h 4 ). Di conseguenz, l formul cerct è f(x) = 2 + 2(x + ) (x + ) 2 + π2 2 (x + )4 + o((x + ) 4 ). Supponimo or di voler clcolre l derivt qurt nel punto x 0 = dell funzione f(x) = 2x + (x + ) 2 cos πx. Dto che di f(x) bbimo già determinto l formul di Tylor del qurto ordine in x 0 =, è sufficiente pplicre il Teorem di unicità dell formul di Tylor, il qule ci ssicur che f (4) ( )/4! coincide col coefficiente π 2 /2 del monomio di qurto grdo di tle formul. Pertnto f (4) ( ) = π2 2 4! = 2π2. Esempio. (di clcolo dell derivt n-esim in un punto medinte l formul di Tylor). Clcolimo l derivt quint nel punto x 0 = 2 dell funzione f(x) = (2 x)6 cos x + (2 x) 5 x 2 + x 7. Allo scopo è sufficiente determinre l formul di Tylor di f(x) del quinto ordine in x 0 = 2. Ponendo x = 2 + h e sostituendolo nell espressione di f(x) si ottiene f(2 + h) = ( h)6 cos(2 + h) + ( h) 5 (2 + h) 2 + (2 + h) 7 = ɛ(h)h 5 h 5 (2 + h) 2 + (2 + h) 7 = ɛ(h)h5 h 5 ( ɛ(h)) = 4 29 h5 + ɛ(h)h 5. Quindi, per l unicità dell formul, risult f (5) (2) = 4 5! = = 60 = 3, Versione del 24 prile 202 7

18 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Voglimo or pplicre il teorem di esistenz dell formul di Tylor per determinre l generic formul di McLurin di ( + x) α, dett formul (di McLurin) binomile. Definizione. Dto un numero rele α ed un numero nturle k, l espressione α(α )(α 2)... (α k + ) k! si chim coefficiente binomile (generlizzto) e si denot col simbolo ( ) α k che si legge α su k (d non confondere con il rpporto α/k). Si verific fcilmente che il coefficiente di x k nell formul di McLurin di (+x) α è proprio ( α k). Per poter scrivere l formul binomile in modo sintetico (cioè utilizzndo il simbolo di sommtori) è conveniente definire α su k nche per k = 0, ponendo ( ) α =. 0 Si h perciò ( + x) α = n k=0 ( ) α x k + o(x n ). k Nel cso prticolre in cui α si un numero nturle n e k si un intero tr 0 e n (estremi inclusi), il coefficiente n su k è un numero nturle (verificrlo per esercizio) e compre nello sviluppo di ( + b) n (chimto Binomio di Newton). I veri coefficienti binomili (non generlizzti) sono proprio quelli che si riferiscono questo cso specile. Essi hnno nche un significto combintorio, utile, tr l ltro, nel clcolo delle probbilità. Esercizio. Scrivere l espressione dell formul di McLurin di ordine n di f(x) = ( + x) α nei csi specili in cui α = /2 e α =. Esercizio. Dedurre, dll esercizio precedente, l formul di McLurin di f(x) = /( x). Esercizio. Un punto mterile di mss ( riposo) m si muove con velocità (sclre) v. L su energi cinetic (reltivistic) T (v) è dt dl prodotto dell incremento di mss m dovuto l movimento per il qudrto dell velocità dell luce: T (v) = m c 2 = (m(v) m(0)) c 2. Spendo che l mss in movimento del punto mterile è m m(v) =, v2 c 2 Versione del 24 prile 202 8

19 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per si determini l formul di McLurin del secondo ordine di T (v). D dett formul si deduc che l prte principle di T (v) è 2 mv2. ( Sugg. Scrivere l formul di McLurin di T (v) = m ======================== Prte fcolttiv (non svolt lezione) ( ) ) ( v2 ) c 2 2 c 2 Uno degli scopi dell formul di Tylor è quello di esprimere il vlore di un funzione f in un punto x trmite informzioni rigurdnti il suo comportmento in un punto inizile x 0 (si osservi inftti il polinomio di Tylor dipende esclusivmente di vlori ssunti d f e dlle sue derivte in x 0 ). In generle non srà possibile vlutre con esttezz il vlore di f in x conoscendo soltnto ciò che ccde in x 0. Tuttvi, in tle formul, tutto ciò che non rigurd il comportmento di f in x 0 è confinto in un solo termine: il resto dell formul. Se nel vlutre f(x) si trscur il resto, si commette un errore, m tle errore, tlvolt, può essere mggiorto fcilmente se si s mggiorre il resto. Il teorem che segue fornisce un espressione del resto dell formul di Tylor che in lcuni csi non è difficile mggiorre. Teorem (Formul di Tylor con il resto nell form di Lgrnge). Si f : I R un funzione di clsse C n+ in un intervllo I e si x 0 I. Allor, esiste x (x 0, x) se x 0 < x oppure x (x, x 0 ) se x < x 0, tle che R n (x x 0 ) = f (n+) ( x) (x x 0) n+ (n + )! Osservzione. Per n = 0, l formul di Tylor con il resto nell form di Lgrnge non è ltro che il teorem di Lgrnge stesso. Osservzione. Ponendo h = x x 0, il resto dell formul di Tylor nell form di Lgrnge si può esprimere nche nel modo seguente: esiste h (0, h) se h > 0 oppure h (h, 0) se h < 0 tle che hn+ R n (h) = f (n+) ( h) (n + )!. Esempio. Clcolre sen 0, 2 con un errore inferiore 0 3. Considerimo lo sviluppo di f(x) = sen x con x 0 = 0 e x = 0, 2. Si trtt di determinre n in modo tle che R n (x) = f(x) P n (x) risulti minore di 0 3. Versione del 24 prile 202 9

20 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Poiché f (n+) (x) per ogni n e x, si ottiene, scrivendo R n (x) nell form di Lgrnge, R n (0, 2) = f (n+) (0, 2)n+ (0, 2)n+ ( x) < 0 3 (n + )! (n + )! L ultimo termine risult minore di 0 3 pur di prendere n 3. Perciò il numero P 3 (0, 2) = 0, 2 (0, 2) 3 /6 pprossim sen(0, 2) meno di 0 3. Esercizio. Usndo l formul di Tylor con il resto nell form di Lgrnge, pprossimre log(0, 8) con un errore inferiore 0 3. Suggerimento. Scrivere lo sviluppo di f(x) = log( + x) con x 0 = 0 e x = 0, 2 e osservre che f (n+) ( x) = ( )n+ n! ( + x) n+. Esercizio. Clcolre un vlore pprossimto del numero e (si sviluppi e x e si clcoli per x = ). Suggerimento. L formul di McLurin di f(x) = e x con il resto nell form di Lgrnge è n e x x k xn+ = + e x k! (n + )! k=0 Clcolre tle formul per x = e mggiorre R n () = e x (n + )! tenendo conto che un mggiornte di e x è, d esempio, il numero 3. Esercizio. Si f : R R derivbile n + volte e tle che f (n+) (x) = 0 per ogni x R. Provre che f è un polinomio di grdo minore o ugule d n (in prticolre, se n = 0, llor f è costnte). Suggerimento. Scrivere l formul di Mc Lurin di ordine n di f col resto di Lgrnge. Fine prte fcolttiv ============================== 3 settimn - dl Integrli indefiniti Definizione. Si X R un intervllo perto o, più in generle, un unione finit di intervlli perti e si f : X R un funzione rele di vribile rele. Si dice Versione del 24 prile

21 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per che un funzione derivbile F : X R è un primitiv di f se F (x) = f(x) per ogni x X. È evidente che se f(x) mmette un primitiv F (x), llor ogni funzione dell form F (x) + c, dove c è un costnte rele, è ncor un primitiv di f(x). Ad esempio, ogni funzione del tipo log x + c è un primitiv di /x, come si verific fcilmente derivndo. Se f è definit in un intervllo, l proprietà precedente si può invertire. Più precismente, si h Teorem. Si f un funzione definit in un intervllo e sino F e G due primitive di f. Allor l loro differenz è costnte. Dimostrzione. Denotimo con I l intervllo in cui è definit f. L funzione differenz H = G F è tle che H (x) = G (x) F (x) = f(x) f(x) = 0, x I. Quindi, per un noto corollrio del Teorem di Lgrnge (vlido per le funzioni definite in un intervllo), H è un funzione costnte. Rissumendo, dt un funzione f(x) definit in un intervllo e dt un su primitiv F (x), ogni ltr primitiv di f(x) si ottiene d F (x) ggiungendo un opportun costnte. Ossi, l insieme delle primitive di f(x) si esprime nell form F (x) + c, con c costnte rbitrri. Tuttvi, tle ffermzione è fls se viene rimoss l ipotesi che il dominio di f(x) si un intervllo. Ad esempio, le due funzioni F (x) = log x e G(x) = log x + x/ x hnno l stess derivt f(x) = /x m ovvimente non differiscono per un costnte (si osservi che inftti il loro dominio non è un intervllo: è R\{0}). Definizione. Si f : I R un funzione definit in un intervllo I R. Col simbolo f(x) dx, detto integrle indefinito di f(x) in dx, si denot l insieme delle primitive di f. Poiché il dominio di f è un intervllo, se F è un primitiv di f, si h f(x) dx = F (x) + c, dove c R è un rbitrri costnte. Se il dominio di un funzione f : X R non è un intervllo (come nel cso di f(x) = /x), col simbolo f(x) dx, si intenderà l insieme delle primitive dell restrizione di f d un qulunque sottointervllo del dominio e, di conseguenz, se F è un di queste primitive, srà Versione del 24 prile 202 2

22 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per ncor vlido scrivere f(x) dx = F (x) + c. Ad esempio, scriveremo dx = log x + c, x sottointendendo di vere scelto uno dei due intervlli (, 0) o (0, + ) che compongono il dominio R\{0} dell funzione f(x) = /x. L scelt dipende dllo scopo che si vuole rggiungere (vedremo più vnti cos può servire il clcolo di un primitiv di un funzione). Anlogmente si h cos 2 dx = tng x + c, x sottintendendo di vere scelto uno degli infiniti intervlli che compongono il dominio dell funzione integrnd (o, equivlentemente, di tng x). Esempi di integrli indefiniti elementri: x α dx = xα+ + c (α ), x dx = log x + c, α + sen x dx = cos x + c, cos x dx = sen x + c, e x dx = e x + c, dx = rctng x + c, + x2 senh x dx = cosh x + c, dx = rcsen x + c, x 2 cosh x dx = senh x + c, x 2 + dx = settsenhx + c = log(x + x 2 + ) + c, x 2 dx = settcoshx + c = log(x + x 2 ) + c. Osservzione. L integrle indefinito gode delle seguenti due proprietà: (f(x) + g(x)) dx = f(x) dx + g(x) dx ; λf(x) dx = λ f(x) dx (dove λ R). Versione del 24 prile

23 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Presentimo dei metodi per l ricerc delle primitive di lcune clssi di funzioni continue. Il primo metodo v sotto il nome di integrzione per prti ed è bsto sull formul di derivzione del prodotto. Formul di integrzione per prti per l integrle indefinito. Sino f e g due funzioni di clsse C in un intervllo I. Allor gli integrli (indefiniti) delle funzioni f(x)g (x) e g(x)f (x) sono legti dll seguente relzione: f(x)g (x) dx = f(x)g(x) g(x)f (x) dx. Dimostrzione. Dll regol di derivzione del prodotto di funzioni si h ( f(x)g(x) ) = f (x)g(x) + f(x)g (x). Quindi (f (x)g(x) + f(x)g (x) ) dx = f(x)g(x) + c Per l dditività dell integrle indefinito, si ottiene f (x)g(x) dx + f(x)g (x) dx = f(x)g(x) + c Inglobndo l costnte c nel primo integrle, si h infine f(x)g (x) dx = f(x)g(x) f (x)g(x) dx. Notzione (utile per il clcolo degli integrli). Dt un funzione derivbile f, il prodotto f (x) dx dell derivt di f (in x) per il simbolo dx si chim differenzile di f (in x) e si denot col simbolo df(x). Ad esempio, in bse tle notzione, scrivere sen 2 x dx oppure non f lcun differenz. sen x d cos x Versione del 24 prile

24 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Osservzione. Con i differenzili, l formul di integrzione per prti può essere scritt nel modo seguente: f(x)dg(x) = f(x)g(x) g(x)df(x). I termini f(x) e g(x) si chimno fttori finiti, mentre dg(x) e df(x) sono i cosiddetti fttori differenzili. Osservzione. Nell prtic, se dobbimo clcolre un integrle del tipo h(x)k(x) dx, si può determinre un primitiv di un delle due funzioni h(x) o k(x), per esempio H(x) primitiv di h(x), e poi scrivere, nel cso in cui k si di clsse C, h(x)k(x) dx = H(x)k(x) H(x)k (x) dx. L scelt di integrre h e derivre k (o vicevers) è quell che rende i clcoli più semplici (sempre che entrmbe le scelte sino possibili). In lcuni esempi si può vere h(x) = e si sceglie H(x) = x. Esempio. (x + )e x dx = (x + )e x e x dx = xe x + c. Esempio 2. L funzione log x non sembr scritt in form di prodotto, m lo divent se l pensimo come log x. Allor log x dx = x log x dx = x log x x + c. Se si preferisce, l form differenzile integrnd log x dx, è già scritt come prodotto di un funzione per il differenzile di un ltr: l prim funzione è f(x) = log x e l second è g(x) = x. Quindi log x dx = x log x x d log x = x log x dx = x log x x + c. Esempio 3. sen 2 x dx = ( sen x d cos x = sen x cos x ) cos x d sen x Versione del 24 prile

25 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per = sen x cos x + ( sen 2 x) dx = sen x cos x + x sen 2 x) dx. Quindi sen 2 x dx = (x sen x cos x) + c. 2 Esercizio. I seguenti integrli indefiniti si possono clcolre usndo il metodo di integrzione per prti: x 2 e x dx, x sen x dx, e x cos x dx, x log x dx, cos 2 x dx. È utile, nell ricerc dell primitiv di un funzione, imprre riconoscere qundo l funzione integrnd è l derivt di un funzione compost (o, equivlentemente, qundo l form differenzile integrnd è il differenzile di un funzione compost). Esempio. Studimo Ponendo h(x) = x 2 +, si h oppure, se si preferisce, Si ottiene quindi x x 2 + dx. x x 2 + = h (x) 2 h(x) x x 2 + dx = 2 h(x) dh(x) = d log h(x). 2 x x 2 + dx = h (x) 2 h(x) dx = log h(x) + c = 2 2 log(x2 + ) + c = log x c oppure, se si preferisce, x x 2 + dx = d(x 2 + ) 2 x 2 = d log(x 2 + ) = log(x2 + ) + c. Versione del 24 prile

26 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Esempio. Considerimo 3x (x 2 + ) 2 dx. Poiché l derivt di /x è /x 2, posto h(x) = /( + x 2 ), si vede che Allor si h oppure, se si vuole, 3x (x 2 + ) 2 dx = 3 2 3x (x 2 + ) 2 = 3 2 h (x)(h(x)) 2. 3x (x 2 + ) 2 dx = 3 2 x c (x 2 + ) 2 d(x 2 + ) = 3 2 (x2 + ) + c Esempio. Considerimo sen x cos 2 x dx. Si h sen x cos 2 x dx = (cos x) 2 d cos x = cos x + c. I tre esempi ppen descritti sono csi prticolri di un metodo per l ricerc delle primitive detto integrzione per sostituzione. Tle metodo è bsto sull formul di derivzione dell funzione compost. Formul di integrzione per sostituzione (o di cmbimento di vribili) per gli integrli indefiniti. Si f un funzione continu definit su un intervllo I e si ϕ: J I un funzione di clsse C in un intervllo J, vlori nel dominio I di f. Allor, se F è un primitiv di f, l funzione G(t) = F (ϕ(t)) è un primitiv di f(ϕ(t))ϕ (t). Vle quindi l relzione f(x) dx = f(ϕ(t))ϕ (t) dt (modulo x = ϕ(t)), il cui significto è il seguente: ogni funzione del secondo insieme si ottiene d un del primo con l sostituzione x = ϕ(t). Dimostrzione. Dt un primitiv F di f, per il teorem di derivzione di un funzione compost si h d dt F (ϕ(t)) = F (ϕ(t))ϕ (t) = f(ϕ(t))ϕ (t). Versione del 24 prile

27 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Pertnto F (ϕ(t)) è un primitiv di f(ϕ(t))ϕ (t). Nell formul di integrzione per sostituzione il termine ϕ (t) dt rppresent il differenzile di ϕ(t). Si potrà quindi scrivere f(x) dx = f(ϕ(t)) dϕ(t) (modulo x = ϕ(t)), mettendo così in rislto come si poss ricondurre il clcolo di un integrle del secondo tipo d uno del primo: in prtic, per clcolre il secondo integrle, bst trovre un primitiv F (x) di f(x) e sostituire poi ϕ(t) l posto dell vribile x, e per fr ciò l invertibilità di ϕ non è necessri. Più problemtico è invece il clcolo di un integrle del primo tipo riconducendolo d uno del secondo. Il motivo è che, dopo ver effettuto l sostituzione x = ϕ(t) ed ver clcolto un primitiv G(t) di f(ϕ(t))ϕ (t), per trovrne un di f(x) occorre ricvre t in funzione di x dll relzione x = ϕ(t) (che costituisce l equzione del grfico di ϕ). Ciò è possibile (lmeno teoricmente) se si suppone ϕ: J I strettmente monoton e suriettiv. Esempio. Clcolimo l integrle t cos (t 2 ) dt. In bse ll formul di integrzione per sostituzione con x = ϕ(t) = t 2, risult 2t cos (t 2 ) dt = cos x dx = sen x + c (modulo x = t2 ). Di conseguenz t cos (t 2 ) dt = 2 sen (t2 ) + c, com è fcile verificre derivndo il secondo membro. Ovvimente, l scelt dell letter per indicre l vribile indipendente è solo un questione di form, non di sostnz. Quindi nche l integrle x cos(x 2 ) dx si clcol nel seguente modo: x cos(x 2 ) dx = 2 cos(x 2 ) d(x 2 ) = 2 sen(x2 ) + c. Versione del 24 prile

28 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Esempio. Clcolimo l integrle t log t dt. In bse ll formul di integrzione per sostituzione con x = ϕ(t) = log t, risult log t d log t = dx = log x + c (modulo x = log t). x Perciò dt = log( log t ) + c. t log t Esempio. Clcolimo l integrle e t e t + dt In bse ll formul di integrzione per sostituzione con x = ϕ(t) = e t, risult e t + det = x + dx = log x + + c (modulo x = et ). Perciò e t e t + dt = log(et + ) + c. Esempio. Clcolimo l integrle e x dx + e x In bse ll formul di integrzione per sostituzione, ponendo t = e x = ϕ (x) (e, quindi, x = ϕ(t) = log t), si ottiene e x dx = + e x t + t dt = dt = rctng t+c, (modulo x = log t). + t2 t Perciò e x + e x dx = rctng ex + c. Versione del 24 prile

29 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Esempio. Clcolimo l integrle x + dx Anche in questo cso, si trtt di trovre un sostituzione opportun. Ponendo t = x = ϕ (x) (e, quindi, x = ϕ(t) = t 2 ) e usndo l formul di sostituzione si ottiene x + dx = 2t ( t + t + t + dt = 2 dt = 2( t + t + dt ) t + dt Perciò = 2t 2 log t + + c, (modulo x = t 2 ). x + dx = 2 x 2 log x + + c. Integrzione delle funzioni rzionli Prendimo or in considerzione l integrle indefinito di un funzione rzionle, cioè di un funzione che è dt dl quoziente di due polinomi. Per semplicità, considereremo solo il cso in cui l denomintore compre un polinomio di grdo 2. Osservzione. Osservimo che possimo sempre ricondurci l cso in cui il grdo del polinomio l numertore si minore del grdo del polinomio l denomintore eventulmente eseguendo l divisione tr il polinomio l numertore e quello l denomintore. Supponimo d esempio di voler clcolre l integrle indefinito dell funzione rzionle f(x) = x3 + 2x + 5 x 2. + Eseguendo l divisione si ottiene Perciò x 3 + 2x + 5 x 2 dx = + x 3 + 2x + 5 = x(x 2 + ) + x + 5. Ci si riconduce pertnto clcolre x + 5 x 2 + dx. x + 5 x2 x + 5 x dx + x 2 dx = x 2 + dx. Versione del 24 prile

30 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Si h x + 5 x 2 + dx = 2 2x x 2 + dx + = 2 log(x2 + ) + 5 rctng x + c. 5 x 2 + dx = In bse ll osservzione precedente simo ricondotti studire il cso in cui l numertore si bbi un polinomio di grdo. I csi significtivi sono i seguenti: A x + A (x + ) 2 e A x Si h A dx = A log x + + c, x + A A dx = (x + ) 2 x + + c, A 2 + x 2 dx = A rctng x + c. I primi due sono immediti. Per qunto rigurd il terzo si h 2 + x 2 = 2 ( + (x/) 2 ). e un primitiv di è ( + (x/) 2 ) rctn x. Tutti gli ltri csi sono riconducibili i tre precedenti, come mostreremo negli esempi che seguono. Esempio (denomintore con due rdici reli e distinte). Clcolimo Si h x + 3 (x + 2)(3x + ) dx. x + 3 (x + 2)(3x + ) = A x A 2 3x +, Versione del 24 prile

31 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per d cui, x + 3 = A (3x + ) + A 2 (x + 2). Per il principio di identità dei polinomi, si ottiene = 3A + A 2, 3 = A + 2A 2, d cui A = /5 e A 2 = 8/5. Di conseguenz, x + (x + 2)(3x + ) dx = 5 x + 2 dx x + dx = 5 log x log 3x + + c. 5 Esempio (denomintore con due rdici coincidenti). Clcolimo Si h x (x + 3) 2 dx. x (x + 3) 2 = A x A 2 (x + 3) 2. Procedendo come nell esempio precedente si ottiene A = e A 2 = 4, d cui x (x + 3) 2 dx = x (x + 3) 2 = log x x c. Osservimo che in questo cso le costnti A e A 2 si possono clcolre nche in mnier più rpid procedendo nel modo seguente: x (x + 3) 2 = x (x + 3) 2 = x + 3 (x + 3) (x + 3) 2 = x (x + 3) 2. Esempio (denomintore senz rdici reli). Clcolimo x 2 + x + dx. Poiché il discriminnte del trinomio denomintore è < 0, completndo il qudrto si ottiene x 2 + x + = (x + 2 )2 + 4 = (x + 2 )2 + 2, Versione del 24 prile 202 3

32 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per dove = si ottiene 4. Perciò, operndo l sostituzione t = x + 2 (cioè ϕ(t) = t 2 ), (x + 2 )2 + dx = 4 t dt = rctn t + c = 2 3 rctng 2(x + 2 ) 3 + c. Esempio (denomintore senz rdici reli). Clcolimo x + 2 x 2 x + dx. Rispetto ll esempio precedente, in questo cso il numertore dell funzione integrnd è un polinomio di primo grdo invece che di grdo zero. È possibile però ricondursi l cso di sopr nel modo seguente: d cui x + 2 x 2 x + = 2 2x x 2 x x 2 x +, x + 2 x 2 x + dx = 2 log(x2 x + ) + 5 rctng 2(x 2 ) + c. 3 3 Esercizio. Il seguente integrle si riconduce ll integrzione di un funzione rzionle. Clcolimo sen x cos x dx. Esprimendo sen x e cos x trmite tng(x/2) e operndo l sostituzione t = tng(x/2)) si ottiene 2t + 5 +t 2 2 2t t 2 + t2 + t 2 dt = + t 2 dt. +t 2 A questo punto si può procedere come negli esempi precedenti. Esercizio. Si riconduce ll integrzione di un funzione rzionle nche e 2x e x e 2x + e x + 3 dx. Versione del 24 prile

33 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per Inftti, operndo l sostituzione x = log t, si ottiene t 2 t t 2 + t + 3 t dt = t t 2 + t + 3 dt. Integrli definiti Un prtizione di un intervllo itto e chiuso [, b] è un insieme finito P = { 0,,... n } di punti di [, b] con l seguente proprietà: 0 = < < 2 < < n < n = b. Gli intervlli I = [ 0, ], I 2 = [, 2 ],..., I n = [ n, n ] si dicono intervlli (przili) dell prtizione. Un scelt di punti nell prtizione P è un insieme finito S = {x, x 2,... x n } di punti di [, b] tli che x I, x 2 I 2,..., x n I n. Un coppi α = (P, S) costituit d un prtizione P di [, b] e d un scelt S di punti in P si dice un prtizione puntt. Si or ssegnt un funzione f : [, b] R. Ad ogni prtizione puntt α = (P, S) di [, b] possimo ssocire il numero Σ(α) = n f(x i )( x) i, i= dove ( x) i = i i denotno le mpiezze degli intervlli I i dell prtizione P e x i i punti dell scelt S. Si h così un funzione rele (di vribile non rele) Σ: P R definit nell insieme P delle prtizioni puntte di [, b]. Intuitivmente l integrle in [, b] dell funzione f è, qundo esiste, il vlore ite che si ottiene fcendo tendere zero le mpiezze ( x) i degli intervlli delle possibili prtizioni puntte. Più precismente si può dre l seguente definizione. Definizione(di integrle definito non orientto). Si f : [, b] R un funzione rele di vribile rele definit in un intervllo itto e chiuso (se f non è definit in lcuni punti di [, b], l estendimo considerndol null in tli punti, purché questi sino un numero finito). Diremo che il numero l è l integrle di Versione del 24 prile

34 Anlisi Mtemtic 2 c.l. Meccnic M-Z.. 20/202 M.P.Per f in [, b] se, fissto un errore ɛ > 0, esiste un δ > 0 tle che, comunque si ssegni un prtizione puntt α con intervlli przili di mpiezz minore di δ, l somm Σ(α) sopr definit dist d l meno di ɛ. In ltre prole, denotndo con α l mssim mpiezz degli intervlli dell prtizione puntt α ( α si legge prmetro di finezz di α ), l integrle l di f in [, b] è il ite per α 0 dell sommtori Σ(α). Si scrive α 0 Σ(α) = l e, ripetimo, signific che per ogni ɛ > 0 esiste δ > 0 tle che se α < δ llor Σ(α) l < ɛ. Diremo che l funzione f è integrbile (in [, b]) secondo Cuchy-Riemnn qundo tle ite esiste finito (si può fcilmente verificrne l unicità). Esso si denot con uno dei seguenti simboli: f, f(x) dx, [,b] [,b] il primo dei quli si legge integrle in [, b] di f e il secondo integrle in [, b] di f(x) in dx. L f si chim funzione integrnd e l vribile x che ppre nell second delle due notzioni si dice vribile di integrzione. Tle vribile, non intervenendo nell definizione di integrle, potrà nche essere omess (come nell prim delle due notzioni) o essere indict con un qulunque ltr letter. Ad esempio, l integrle in [, b] di f si può scrivere nche f(t) dt oppure f(s) ds. [,b] [,b] Osservzione. Se un funzione f : [, b] R non è itt, llor il Σ(α), α 0 mmesso che esist, non può essere finito e, di conseguenz, f non può essere integrbile. Inftti, fisst un qulunque prtizione P di [, b] si può vrire l scelt S in P in modo d rendere Σ(α) rbitrrimente grnde (ciò implic che Σ(α) può essere grnde qunto si vuole indipendentemente dl prmetro di finezz di α). Osservzione. Verifichimo che l integrle definito in [, b] dell funzione costnte f(x) = c R coincide con l re del rettngolo di bse [, b] e ltezz c, cioè si h c dx = c(b ). [,b] Versione del 24 prile

Integrali dipendenti da un parametro e derivazione sotto il segno di integrale.

Integrali dipendenti da un parametro e derivazione sotto il segno di integrale. 1 Integrli dipendenti d un prmetro e derivzione sotto il segno di integrle. Considerimo l funzione f(x, t) : A [, b] R definit nel rettngolo A [, b], essendo A un sottoinsieme perto di R e [, b] un intervllo

Dettagli

Integrale Improprio. f(x) dx =: Osserviamo che questa definizione ha senso dal momento che per ogni y è ben definito l integrale b

Integrale Improprio. f(x) dx =: Osserviamo che questa definizione ha senso dal momento che per ogni y è ben definito l integrale b Integrle Improprio In queste lezioni riprendimo l teori dell integrzione in un vribile, l ide è di estendere l integrle definito nche in csi in cui l funzione integrnd o l intervllo di integrzione non

Dettagli

1 Integrale delle funzioni a scala

1 Integrale delle funzioni a scala INTEGRALE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE Teori di Riemnn 1 Integrle delle funzioni scl (1.1) Definizione Si dice suddivisione di un intervllo chiuso e limitto [, b] un sottoinsieme {,..., n } di [, b]

Dettagli

Capitolo 5. Integrali. 5.1 Integrali di funzioni a gradinata

Capitolo 5. Integrali. 5.1 Integrali di funzioni a gradinata Cpitolo 5 Integrli 5.1 Integrli di funzioni grdint Un concetto molto semplice m di fondmentle importnz per l trttzione dell integrle di Riemnn è quello di divisione di un intervllo [, b]. In sostnz si

Dettagli

CORSO ZERO DI MATEMATICA

CORSO ZERO DI MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA CORSO ZERO DI MATEMATICA ESPONENZIALI E LOGARITMI Dr. Ersmo Modic ersmo@glois.it www.glois.it POTENZA CON ESPONENTE REALE Definizione: Dti un numero

Dettagli

Esercizi svolti Limiti. Prof. Chirizzi Marco.

Esercizi svolti Limiti. Prof. Chirizzi Marco. Cpitolo II Limiti delle funzioni di un vribile Esercizi svolti Limiti Prof. Chirizzi rco www.elettrone.ltervist.org 1) Verificre che risult: = Dobbimo provre che per ogni ε positivo, rbitrrimente piccolo,

Dettagli

POTENZA CON ESPONENTE REALE

POTENZA CON ESPONENTE REALE PRECORSO DI MATEMATICA VIII Lezione ESPONENZIALI E LOGARITMI E. Modic mtemtic@blogscuol.it www.mtemtic.blogscuol.it POTENZA CON ESPONENTE REALE Definizione: Dti un numero rele > 0 ed un numero rele qulunque,

Dettagli

Laurea triennale in Scienze della Natura a.a. 2009/2010. Regole di Calcolo

Laurea triennale in Scienze della Natura a.a. 2009/2010. Regole di Calcolo Lure triennle in Scienze dell Ntur.. 2009/200 Regole di Clcolo In queste note esminimo lcune conseguenze degli ssiomi reltivi lle operzioni e ll ordinmento nell insieme R dei numeri reli. L obiettivo principle

Dettagli

7. Derivate Definizione 1

7. Derivate Definizione 1 7. Derivte Il concetto di derivt è importntissimo e molto nturle. Per vere un esempio concreto, penste l moto di un mcchin: se f(t) è l funzione che esprime qunt strd vete percorso fino d un certo istnte

Dettagli

Corso di Analisi Matematica Calcolo integrale per funzioni di una variabile

Corso di Analisi Matematica Calcolo integrale per funzioni di una variabile Corso di Anlisi Mtemtic Clcolo integrle per funzioni di un vribile Lure in Informtic e Comuniczione Digitle A.A. 2013/2014 Università di Bri ICD (Bri) Anlisi Mtemtic 1 / 40 1 L integrle come limite di

Dettagli

1 b a. f(x) dx. Osservazione 1.2. Se indichiamo con µ il valore medio di f su [a, b], abbiamo che. f(x) dx = µ(b a) =

1 b a. f(x) dx. Osservazione 1.2. Se indichiamo con µ il valore medio di f su [a, b], abbiamo che. f(x) dx = µ(b a) = Note ed esercizi di Anlisi Mtemtic - (Fosci) Ingegneri dell Informzione - 28-29. Lezione del 7 novembre 28. Questi esercizi sono reperibili dll pgin web del corso ttp://utenti.unife.it/dmino.fosci/didttic/mii89.tml

Dettagli

Corso di Analisi Matematica. Calcolo integrale

Corso di Analisi Matematica. Calcolo integrale .. 2011/12 Lure triennle in Informtic Corso di Anlisi Mtemtic Clcolo integrle Avvertenz Questi sono ppunti informli delle lezioni, che vengono resi disponibili per comodità degli studenti. Prte del mterile

Dettagli

, x 2. , x 3. è un equazione nella quale le incognite appaiono solo con esponente 1, ossia del tipo:

, x 2. , x 3. è un equazione nella quale le incognite appaiono solo con esponente 1, ossia del tipo: Sistemi lineri Un equzione linere nelle n incognite x 1, x 2, x,, x n è un equzione nell qule le incognite ppiono solo con esponente 1, ossi del tipo: 1 x 1 + 2 x 2 + x +!+ n x n = b con 1, 2,,, n numeri

Dettagli

INTEGRALI IMPROPRI. f(x) dx. e la funzione f(x) si dice integrabile in senso improprio su (a, b]. Se tale limite esiste ma

INTEGRALI IMPROPRI. f(x) dx. e la funzione f(x) si dice integrabile in senso improprio su (a, b]. Se tale limite esiste ma INTEGRALI IMPROPRI. Integrli impropri su intervlli itti Dt un funzione f() continu in [, b), ponimo ε f() = f() ε + qundo il ite esiste. Se tle ite esiste finito, l integrle improprio si dice convergente

Dettagli

Integrali. Il concetto di integrale nasce per risolvere due classi di problemi:

Integrali. Il concetto di integrale nasce per risolvere due classi di problemi: Integrli Il concetto di integrle nsce per risolvere due clssi di problemi: clcolo delle ree di figure delimitte d curve, clcolo di volumi, clcolo del lvoro di un forz, clcolo dello spzio percorso,... integrle

Dettagli

Appunti di Analisi Matematica 1

Appunti di Analisi Matematica 1 Appunti di Anlisi Mtemtic 1 MASTER IN ECONOMIA DIGITALE & e-business Centro per lo studio dei sistemi complessi Università di Sien Mrzo 2005 Prof. Polo Nistri Un funzione (o ppliczione) tr due insiemi

Dettagli

Integrali. Il concetto di integrale nasce per risolvere due classi di problemi:

Integrali. Il concetto di integrale nasce per risolvere due classi di problemi: Integrli Il concetto di integrle nsce per risolvere due clssi di problemi: clcolo delle ree di figure delimitte d curve, clcolo di volumi, clcolo del lvoro di un forz, clcolo dello spzio percorso,... integrle

Dettagli

Osserviamo che per trovare le costanti A e B possiamo anche ragionare così: se moltiplichiamo l equazione x + 1 (x + 2)(x + 3) = A.

Osserviamo che per trovare le costanti A e B possiamo anche ragionare così: se moltiplichiamo l equazione x + 1 (x + 2)(x + 3) = A. 88 Roberto Turso - Anlisi 2 Osservimo che per trovre le costnti A e B possimo nche rgionre così: se moltiplichimo l equzione + ( + 2)( + 3) = A + 2 + B + 3 per + 2, dopo ver semplificto, ottenimo + + 3

Dettagli

1 Il problema del calcolo dell area di una regione piana limitata

1 Il problema del calcolo dell area di una regione piana limitata Anlisi Mtemtic 2 1 CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 1 INTEGRALI DI FUNZIONI DI UNA VARIABILE REALE 1 Il problem del clcolo dell re di un regione pin limitt Se si consider un

Dettagli

" Osservazione. 6.1 Integrale indefinito. R Definizione (Primitiva) E Esempio 6.1 CAPITOLO 6

 Osservazione. 6.1 Integrale indefinito. R Definizione (Primitiva) E Esempio 6.1 CAPITOLO 6 CAPITOLO 6 Clcolo integrle 6. Integrle indefinito L nozione fondmentle del clcolo integrle è quell di funzione primitiv di un funzione f (). Tle nozione è in qulche modo speculre ll nozione di funzione

Dettagli

FUNZIONI CONTINUE A TRATTI E LORO INTEGRALI

FUNZIONI CONTINUE A TRATTI E LORO INTEGRALI FUNZIONI CONTINUE A TRATTI E LORO INTEGRALI Considerimo un funzione f : I R, dove I è un intervllo di R. Si c un punto interno I in cui f è discontinu. Diremo che c è un punto di discontinuità di prim

Dettagli

1 Equazioni e disequazioni di secondo grado

1 Equazioni e disequazioni di secondo grado UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA - Fcoltà di Frmci e Medicin - Corso di Lure in CTF 1 Equzioni e disequzioni di secondo grdo Sino 0, b e c tre numeri reli noti, risolvere un equzione di secondo

Dettagli

INTEGRALI IMPROPRI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Integrali impropri cap10.pdf 1

INTEGRALI IMPROPRI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Integrali impropri cap10.pdf 1 INTEGRALI IMPROPRI c Pol Gervsio - Anlisi Mtemtic - A.A. 6/7 Integrli impropri cp.pdf Abbimo visto che l integrle di Riemnn è definito per funzioni limitte e su intervlli limitti. Si or I R un intervllo

Dettagli

Esponenziali e logaritmi

Esponenziali e logaritmi Esponenzili e ritmi ESPONENZIALI Potenze con esponente rele L potenz è definit: se > 0, per ogni R se 0, per tutti e soli gli R se < 0, per tutti e soli gli Z Sono definite: ( ) ( ) ( ) 7 7 Non sono definite:

Dettagli

Campi. Una funzione F di n variabili reali e a valori in R n è detta campo di vettori. Nel seguito considereremo F : A R n con A aperto di R n.

Campi. Una funzione F di n variabili reali e a valori in R n è detta campo di vettori. Nel seguito considereremo F : A R n con A aperto di R n. Cmpi Ultimo ggiornmento: 18 febbrio 217 Un funzione F di n vribili reli e vlori in R n è dett cmpo di vettori. Nel seguito considereremo F : A R n con A perto di R n. 1. Integrli curvilinei di second specie

Dettagli

Area del Trapezoide. f(x) A f(a) f(b) f(x)

Area del Trapezoide. f(x) A f(a) f(b) f(x) Are del Trpezoide y o A f() trpezoide h B f() f() L're del trpezoide S puo' essere pprossimt dll're del trpezio AB. Per vere un migliore pprossimzione possimo suddividere il trpezio in trpezi piu' piccoli.

Dettagli

Differenziale. Consideriamo la variazione finita, x della variabile indipendente a cui corrisponde una variazione finita della funzione f x, f x y

Differenziale. Consideriamo la variazione finita, x della variabile indipendente a cui corrisponde una variazione finita della funzione f x, f x y Differenzile Considerimo l vrizione finit, dell vriile indipendente cui corrisponde un vrizione finit dell funzione f, f y Δf 1 Δ 2 L vrizione dell vriile dipendente puo' essere molto piccol, infinitesim

Dettagli

B8. Equazioni di secondo grado

B8. Equazioni di secondo grado B8. Equzioni di secondo grdo B8.1 Legge di nnullmento del prodotto Spendo che b0 si può dedurre che 0 oppure b0. Quest è l legge di nnullmento del prodotto. Pertnto spendo che (-1) (+)0 llor dovrà vlere

Dettagli

ANALISI REALE E COMPLESSA a.a. 2007-2008

ANALISI REALE E COMPLESSA a.a. 2007-2008 ANALISI REALE E COMPLESSA.. 2007-2008 1 Successioni e serie di funzioni 1.1 Introduzione In questo cpitolo studimo l convergenz di successioni del tipo n f n, dove le f n sono tutte funzioni vlori reli

Dettagli

2 x = 64 (1) L esponente (x) a cui elevare la base (2) per ottenere il numero 64 è detto logaritmo (logaritmo in base 2 di 64), indicato così:

2 x = 64 (1) L esponente (x) a cui elevare la base (2) per ottenere il numero 64 è detto logaritmo (logaritmo in base 2 di 64), indicato così: Considerimo il seguente problem: si vuole trovre il numero rele tle che: = () L esponente () cui elevre l bse () per ottenere il numero è detto ritmo (ritmo in bse di ), indicto così: In prticolre in questo

Dettagli

DISPENSE DI ANALISI MATEMATICA. Indice

DISPENSE DI ANALISI MATEMATICA. Indice DISPENSE DI ANALISI MATEMATICA ANNAMARIA MONTANARI Indice. Integrle di Riemnn.. Proprietà elementri dell integrle di Riemnn 5.2. Teorem fondmentle del clcolo integrle. Primitive 6.3. Integrle generlizzto

Dettagli

Integrali de niti. Il problema del calcolo di aree ci porterà alla de nizione di integrale de nito.

Integrali de niti. Il problema del calcolo di aree ci porterà alla de nizione di integrale de nito. Integrli de niti. Il problem di clcolre l re di un regione pin delimitt d gr ci di funzioni si può risolvere usndo l integrle de nito. L integrle de nito st l problem del clcolo di ree come l equzione

Dettagli

1 Integrali generalizzati su intervalli illimitati

1 Integrali generalizzati su intervalli illimitati Lezioni per il corso di Anlisi 2, AA 07-08. Dott.ss Sndr Lucente Argomento: Integrli generlizzti 1 1 Integrli generlizzti su intervlli ilitti Definizione 1.1. Si f : [,[ R un funzione continu. Se esiste

Dettagli

Serie di Potenze. Introduciamo il concetto di convergenza puntuale ed uniforme per successioni. { 0 se 1 < x < 1

Serie di Potenze. Introduciamo il concetto di convergenza puntuale ed uniforme per successioni. { 0 se 1 < x < 1 Serie di Potenze Introducimo il concetto di convergenz puntule ed uniforme per successioni di funzioni. Definizione 1 Si I un intervllo di R. Si dt l vrire di n N l funzione f n : I R. Dicimo che l successione

Dettagli

Equazioni 1 grado. Definizioni Classificazione Risoluzione Esercizi

Equazioni 1 grado. Definizioni Classificazione Risoluzione Esercizi Equzioni grdo Definizioni Clssificzione Risoluzione Esercizi Mteri: Mtemtic Autore: Mrio De Leo Definizioni Prendimo in esme le due espressioni numeriche 8 entrmbe sono uguli 7, e l scrittur si chim uguglinz

Dettagli

PNI SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1

PNI SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1 www.mtefili.it PNI 2005 - SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO È dto un trpezio rettngolo, in cui le bisettrici degli ngoli dicenti l lto obliquo si intersecno in un punto del lto perpendicolre lle bsi. Dimostrre

Dettagli

INTEGRALI IMPROPRI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 17/18 Integrali impropri cap10.pdf 1

INTEGRALI IMPROPRI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 17/18 Integrali impropri cap10.pdf 1 INTEGRALI IMPROPRI c Pol Gervsio - Anlisi Mtemtic - A.A. 7/8 Integrli impropri cp.pdf Abbimo visto che l integrle di Riemnn è definito per funzioni limitte e su intervlli limitti. Si or I R un intervllo

Dettagli

INTEGRALE INDEFINITO. Saper calcolare l integrale indefinito di una funzione utilizzando i diversi metodi

INTEGRALE INDEFINITO. Saper calcolare l integrale indefinito di una funzione utilizzando i diversi metodi INTEGRLE INDEFINITO OIETTIVI MINIMI: Sper definire l integrle indefinito di un funzione. onoscere le proprietà dell integrle indefinito. Sper clcolre l integrle indefinito di un funzione utilizzndo i diversi

Dettagli

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti Anno 5 Appliczione del clcolo degli integrli definiti 1 Introduzione In quest lezione vedremo come pplicre il clcolo dell integrle definito per determinre le ree di prticolri figure pine, i volumi dei

Dettagli

SPAZI VETTORIALI. 1. Spazi e sottospazi vettoriali

SPAZI VETTORIALI. 1. Spazi e sottospazi vettoriali SPAZI VETTORIALI 1. Spzi e sottospzi vettorili Definizione: Dto un insieme V non vuoto e un corpo K di sostegno si dice che V è un K-spzio vettorile o uno spzio vettorile su K se sono definite un operzione

Dettagli

Il problema delle aree. Metodo di esaustione.

Il problema delle aree. Metodo di esaustione. INTEGRALE DEFINITO. DEFINIZIONE E SIGNIFICATO GEOMETRICO. PROPRIETA DELL INTEGRALE DEFINITO. FUNZIONE INTEGRALE. TEOREMA DELLA MEDIA. TEOREMA FONDAMENTALE DEL CALCOLO INTEGRALE. FORMULA DI LEIBNITZ NEWTON.

Dettagli

Equazioni di 2 grado. Definizioni Equazioni incomplete Equazione completa Relazioni tra i coefficienti della equazione e le sue soluzioni Esercizi

Equazioni di 2 grado. Definizioni Equazioni incomplete Equazione completa Relazioni tra i coefficienti della equazione e le sue soluzioni Esercizi Equzioni di grdo Definizioni Equzioni incomplete Equzione complet Relzioni tr i coefficienti dell equzione e le sue soluzioni Esercizi Mteri: Mtemtic Autore: Mrio De Leo Definizioni Un equzione è: Un uguglinz

Dettagli

si definisce Funzione Integrale; si chiama funzione integrale in quanto il suo * x

si definisce Funzione Integrale; si chiama funzione integrale in quanto il suo * x Appunti elorti dll prof.ss Biondin Gldi Funzione integrle Si y = f() un funzione continu in un intervllo [; ] e si 0 [; ]; l integrle 0 f()d si definisce Funzione Integrle; si chim funzione integrle in

Dettagli

Matematica I, Funzione integrale

Matematica I, Funzione integrale Mtemtic I, 24.0.2. Funzione integrle Definizione Sino f : A R, funzione continu su A intervllo, e c in A. L funzione che ssoci d ogni in A l integrle di f sull intervllo [c, ], viene dett funzione integrle

Dettagli

Corso di Analisi: Algebra di Base. 4^ Lezione. Radicali. Proprietà dei radicali. Equazioni irrazionali. Disequazioni irrazionali. Allegato Esercizi.

Corso di Analisi: Algebra di Base. 4^ Lezione. Radicali. Proprietà dei radicali. Equazioni irrazionali. Disequazioni irrazionali. Allegato Esercizi. Corso di Anlisi: Algebr di Bse ^ Lezione Rdicli. Proprietà dei rdicli. Equzioni irrzionli. Disequzioni irrzionli. Allegto Esercizi. RADICALI : Considerto un numero rele ed un numero intero positivo n,

Dettagli

Il lemma di ricoprimento di Vitali

Il lemma di ricoprimento di Vitali Il lemm di ricoprimento di Vitli Si I = {I} un fmigli di intervlli ciusi contenuti in R. Diremo ce l fmigli I ricopre l insieme E nel senso di Vitli (oppure ce I è un ricoprimento di Vitli di E) se per

Dettagli

Minimi quadrati e problemi di distanza minima

Minimi quadrati e problemi di distanza minima Minimi qudrti e problemi di distnz minim Considerimo un mtrice rettngolre B, con elementi b ij, i 1,..., n, j 1,..., m, con m < n (quindi, più righe che colonne. Voglimo risolvere il sistem linere (1 Bx

Dettagli

FUNZIONI IPERBOLICHE

FUNZIONI IPERBOLICHE FUNZIONI IPERBOLICHE Umberto Mrconi Diprtimento di Mtemtic Pur e Applict Pdov Premess Si [, [, fissto. Voglimo cpire cos signific: w dw perché l funzione integrnd è illimitt. Se considerimo, per b [, [,

Dettagli

Integrali curvilinei (integrali di densità) Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1

Integrali curvilinei (integrali di densità) Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milno orso di Anlisi e Geometri 1 Federico Lstri federico.lstri@polimi.it Integrli curvilinei di prim specie (integrli di densità) 15 Dicembre 215 Indice 1 Integrli di line di prim specie

Dettagli

Esercizi su spazi ed operatori lineari

Esercizi su spazi ed operatori lineari Esercizi su spzi ed opertori lineri Corso di Fisic Mtemtic 2,.. 2013-2014 Diprtimento di Mtemtic, Università di Milno 23 Ottobre 2013 1 Spzio L 2 Esercizio 1. Per = 0, b = 1, dire quli delle seguenti funzioni

Dettagli

{ 3 x y=4. { x=2. Sistemi di equazioni

{ 3 x y=4. { x=2. Sistemi di equazioni Sistemi di equzioni Definizione Un sistem è un insieme di equzioni che devono essere verificte contempornemente, cioè devono vere contempornemente le stesse soluzioni. Definimo grdo di un sistem il prodotto

Dettagli

Successioni di Funzioni e Serie di Potenze

Successioni di Funzioni e Serie di Potenze Successioni di Funzioni e Serie di Potenze 1 Successioni di Funzioni e Serie di Potenze 1 Successioni di Funzioni Nel corso di nlisi di bse si sono studite le successioni numeriche. Qui considerimo un

Dettagli

26/03/2012. Integrale Definito. Calcolo delle Aree. Appunti di analisi matematica: Il concetto d integrale nasce per risolvere due classi di problemi:

26/03/2012. Integrale Definito. Calcolo delle Aree. Appunti di analisi matematica: Il concetto d integrale nasce per risolvere due classi di problemi: ppunti di nlisi mtemtic: Integrle efinito Il concetto d integrle nsce per risolvere due clssi di prolemi: Integrle efinito lcolo delle ree di fig. delimitte d curve clcolo di volumi clcolo del lvoro di

Dettagli

1 Espressioni polinomiali

1 Espressioni polinomiali 1 Espressioni polinomili Un monomio è un espressione letterle in un vribile x che contiene un potenz inter (non negtiv, cioè mggiori o uguli zero) di x moltiplict per un numero rele: x n AD ESEMPIO: sono

Dettagli

Valore del parametro Tipo di Equazione Soluzioni Equazione di I grado x = 4. Equazione Spuria x 1 = 0 x 2 = 5 Equazione Completa con < 0

Valore del parametro Tipo di Equazione Soluzioni Equazione di I grado x = 4. Equazione Spuria x 1 = 0 x 2 = 5 Equazione Completa con < 0 Equzioni letterli di II grdo Un equzione letterle di II grdo è un equzione che contiene, oltre l letter che rppresent l incognit dell equzione, ltre lettere, dette prmetri, che rppresentno numeri ben determinti,

Dettagli

2. Teoremi per eseguire operazioni con i limiti in forma determinata

2. Teoremi per eseguire operazioni con i limiti in forma determinata . Teoremi per eseguire operzioni con i iti in form determint Vedimo dunque i teoremi che consentono il clcolo dei iti, ttrverso i quli si riconducono le situzioni rticolte semplici operzioni lgebriche

Dettagli

LEZIONE 20. è lineare. Per la commutatività del prodotto scalare segue anche la linearità dell applicazione

LEZIONE 20. è lineare. Per la commutatività del prodotto scalare segue anche la linearità dell applicazione LEZIONE 20 20.1. Prodotti sclri. Definizione 20.1.1. Si V uno spzio vettorile su R. Un prodotto sclre su V è un ppliczione tle che:, : V V R (v 1, v 2 ) v 1, v 2 (PS1) per ogni v 1, v 2 V si h v 1, v 2

Dettagli

Calcolo integrale per funzioni di una variabile

Calcolo integrale per funzioni di una variabile Cpitolo 10 Clcolo integrle per funzioni di un vribile 10.1 Funzioni primitive Abbimo studito il problem di dedurre d un dt funzione l su derivt. Voglimo or occuprci del problem inverso: dt un funzione

Dettagli

Analisi matematica. Materiale didattico

Analisi matematica. Materiale didattico Anlisi mtemtic. Mterile didttico Lure triennle F.A.I. Rimini 7 ottobre 23 Indice Linguggio, funzioni elementri 2. Il linguggio degli insiemi.................................... 2.2 Numeri reli, vlore ssoluto,

Dettagli

b a 2. Il candidato spieghi, avvalendosi di un esempio, il teorema del valor medio.

b a 2. Il candidato spieghi, avvalendosi di un esempio, il teorema del valor medio. Domnde preprzione terz prov. Considert, come esempio, l funzione nell intervllo [,], il cndidto illustri il concetto di integrle definito. INTEGRALE DEFINITO, prendendo in esme un generic funzione f()

Dettagli

Pietro Baldi Successioni e serie di funzioni. 1 Convergenza puntuale

Pietro Baldi Successioni e serie di funzioni. 1 Convergenza puntuale Pietro Bldi Successioni e serie di funzioni Testi di riferimento: W. Rudin, Principi di Anlisi Mtemtic, McGrw-Hill Libri Itli; N. Fusco, P. Mrcellini, C. Sbordone, Anlisi Mtemtic Due, Liguori Editore;

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 2 Anno accademico

ANALISI MATEMATICA 2 Anno accademico ANALISI MATEMATICA 2 Anno ccdemico 27-8 ELENCO delle DEFINIZIONI e TEOREMI del CORSO DISPENSE Principio di sostituzione pg. 5 Integrli impropri pg. Serie numeriche pg. 27 Integrli Doppi pg. 43 SINTESI

Dettagli

Siano α(x), β(x) due funzioni continue in un intervallo [a, b] IR tali che. α(x) β(x).

Siano α(x), β(x) due funzioni continue in un intervallo [a, b] IR tali che. α(x) β(x). OMINI NORMALI. efinizione Sino α(), β() due funzioni continue in un intervllo [, b] IR tli che L insieme del pino (figur 5. pg. ) α() β(). = {(, ) [, b] IR : α() β()} si chim dominio normle rispetto ll

Dettagli

Lezione 14. Risoluzione delle equazioni algebriche.

Lezione 14. Risoluzione delle equazioni algebriche. Lezione Prerequisiti: Lezioni 8,. Risoluzione delle equzioni lgebriche. Si F un cmpo, e si K un chiusur lgebric di F. Si f ( ) F[ ] non costnte. Studimo i metodi di risoluzione per l equzione f ( ) = 0,

Dettagli

Il volume del cilindro è dato dal prodotto della superficie di base per l altezza, quindi

Il volume del cilindro è dato dal prodotto della superficie di base per l altezza, quindi Mtemtic per l nuov mturità scientific A. Bernrdo M. Pedone 3 Questionrio Quesito 1 Provre che un sfer è equivlente i /3 del cilindro circoscritto. r 4 3 Il volume dell sfer è 3 r Il volume del cilindro

Dettagli

SUGLI INSIEMI. 1.Insiemi e operazioni su di essi

SUGLI INSIEMI. 1.Insiemi e operazioni su di essi SUGLI INSIEMI 1.Insiemi e operzioni su di essi Il concetto di insieme è primitivo ed è sinonimo di clsse, totlità. Si A un insieme di elementi qulunque. Per indicre che è un elemento di A scriveremo A.

Dettagli

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in Cpitolo 5 Le omotetie 5. Richimi di teori Definizione Sino fissti un punto C del pino ed un numero rele. Si chim omoteti di centro C e rpporto ( che si indic con il simolo O, ) l corrispondenz dl pino

Dettagli

Lezione 16 Derivate ed Integrali

Lezione 16 Derivate ed Integrali Lezione 16 Derivte ed Integrli Frnk Sullivn 1 Dicembre 11 1 Prim Or Compiti di letture ed esercizi per 3 Dicembre Durnte l lezione di oggi pplicheremo le regole per differenzire funzioni l clcolo di integrli.

Dettagli

ESPONENZIALI E LOGARITMI

ESPONENZIALI E LOGARITMI ESPONENZIALI E LOGARITMI RICHIAMI DI TEORIA dom f Im f grfico Funzioni esponenzili y=^ con > Funzioni esponenzili y=^ con

Dettagli

Calcolo integrale. Capitolo Primitive ed integrale inde nito

Calcolo integrale. Capitolo Primitive ed integrale inde nito Cpitolo 9 Clcolo integrle 9.1 Primitive ed integrle inde nito De nizione 9.1 Assegnt un funzione f : A! R, si de nisce primitiv di f un qulunque funzione F : A! R derivbile, tle che F 0 (x) = f(x), per

Dettagli

Il calcolo letterale

Il calcolo letterale Progetto Mtemtic in Rete Il clcolo letterle Finor imo studito gli insiemi numerici (espressioni numeriche). Ν, Ζ, Q, R ed operto con numeri In mtemtic però è molto importnte sper operre con le lettere

Dettagli

Integrali. all integrale definito all integrale indefinito. Integrali: riepilogo

Integrali. all integrale definito all integrale indefinito. Integrali: riepilogo Integrli ll integrle deinito ll integrle indeinito Indice dell lezione Integrle Deinito Rettngoloide Integrle deinito come re del rettngoloide Esempi e propriet Primitiv Teorem ondmentle del clcolo integrle

Dettagli

Esercitazione di Matematica sulle equazioni di secondo grado (o ad esse riconducibili) nel campo reale

Esercitazione di Matematica sulle equazioni di secondo grado (o ad esse riconducibili) nel campo reale Esercitzione di Mtemtic sulle equzioni di secondo grdo (o d esse riconducibili) nel cmpo rele 1. Risolvere, nel cmpo rele, le seguenti equzioni di secondo grdo: () 81x 0; (b) (x 1) 7x ; (c) 7x x 0; (d)

Dettagli

Erasmo Modica. : K K K

Erasmo Modica.  : K K K L insieme dei numeri reli L INSIEME DEI NUMERI REALI Ersmo Modic helthinsurnce@tin.it www.glois.it Per introdurre l insieme dei numeri reli si hnno disposizione diversi modi. Generlmente l iennio si preferisce

Dettagli

Esercizi sulle serie di Fourier

Esercizi sulle serie di Fourier Esercizi sulle serie di Fourier Corso di Fisic Mtemtic,.. 3- Diprtimento di Mtemtic, Università di Milno Novembre 3 Sviluppo in serie di Fourier (esponenzile) In questi esercizi, si richiede di sviluppre

Dettagli

fattibile con le tecniche elementari che imparerai in seguito. Ad esempio il polinomio

fattibile con le tecniche elementari che imparerai in seguito. Ad esempio il polinomio Scomposizione di un polinomio in fttori Scomporre in fttori primi un polinomio signific esprimerlo come il prodotto di due più polinomi non più scomponibili Ad esempio 9 = ( 3) fttore 1 ( + 3) fttore +

Dettagli

1 Definizione di integrale di Riemann 1. 2 Condizioni di esistenza dell integrale di Riemann 3. 3 Proprietà dell integrale di Riemann 4

1 Definizione di integrale di Riemann 1. 2 Condizioni di esistenza dell integrale di Riemann 3. 3 Proprietà dell integrale di Riemann 4 DEFINIZIONE DI INTEGRALE DI RIEMANN Integrle di Riemnn Indice Definizione di integrle di Riemnn Condizioni di esistenz dell integrle di Riemnn 3 3 Proprietà dell integrle di Riemnn 4 4 Clcolo dell integrle

Dettagli

TEST DI MATEMATICA. Funzioni in una, Funzioni in due variabili Integrali Equazioni differenziali. 1) Il valore del limite seguente. e e. e 1.

TEST DI MATEMATICA. Funzioni in una, Funzioni in due variabili Integrali Equazioni differenziali. 1) Il valore del limite seguente. e e. e 1. TEST DI MATEMATICA Funzioni in un, Funzioni in due vriili Integrli Equzioni differenzili ) Il vlore del limite seguente e e e lim è ) Il vlore del limite seguente 5 lim 5 è : ) L derivt prim dell funzione

Dettagli

Esponenziali e logaritmi

Esponenziali e logaritmi Teori in sintesi ESPONENZIALI Potenze con esponente rele Esponenzili e ritmi L potenz è definit: se, per ogni R se, per tutti e soli gli R se, per tutti e soli gli Z. Sono definite: 7 7. Non sono definite:.

Dettagli

5 2d x x >12. con a, b, c e d parametri reali. Il grafico di f (x) passa per l origine del sistema di riferimento

5 2d x x >12. con a, b, c e d parametri reali. Il grafico di f (x) passa per l origine del sistema di riferimento Questionrio Risolvi quttro degli otto quesiti: L Città dello sport è un struttur sportiv progettt dll rchitetto Sntigo Cltrv e mi complett, situt sud di Rom Rispetto l sistem di riferimento indicto in

Dettagli

Esponenziali e logaritmi

Esponenziali e logaritmi Prof Emnuele ANDRISANI Teori in sintesi ESPONENZIALI Potenze con esponente rele L potenz è definit: se 0, per ogni R se 0, per tutti e soli gli R se 0, per tutti e soli gli Z Esponenzili e ritmi Sono definite:

Dettagli

II-8 Integrale di Riemann

II-8 Integrale di Riemann II-8 INTEGRALE DI RIEMANN DEFINIZIONE DI INTEGRALE DI RIEMANN II-8 Integrle di Riemnn Indice Definizione di integrle di Riemnn Condizioni di esistenz dell integrle di Riemnn 3 3 Proprietà dell integrle

Dettagli

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n.

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n. AUTOVALORI ED AUTOVETTORI Si V uno spzio vettorile di dimensione finit n. Dicesi endomorfismo di V ogni ppliczione linere f : V V dello spzio vettorile in sé. Se f è un endomorfismo di V in V, considert

Dettagli

8. Prodotto scalare, Spazi Euclidei.

8. Prodotto scalare, Spazi Euclidei. 8. Prodotto sclre, Spzi Euclidei. Ricordimo l definizione di prodotto sclre di due vettori del pino VO 2 (vle in modo del tutto nlogo nche in VO 3 ). Definizione: Sino v, w VO 2 e si θ l ngolo convesso

Dettagli

Le equazioni di grado superiore al secondo

Le equazioni di grado superiore al secondo Le equzioni di grdo superiore l secondo ITIS Feltrinelli nno scolstico 007-008 R. Folgieri 007-008 1 Teorem fondmentle dell lger Ogni equzione lgeric di grdo n h sempre n soluzioni, che possono essere

Dettagli

{ 1, 2,3, 4,5,6,7,8,9,10,11,12, }

{ 1, 2,3, 4,5,6,7,8,9,10,11,12, } Lezione 01 Aritmetic Pgin 1 di 1 I numeri nturli I numeri nturli sono: 0,1,,,4,5,6,7,8,,10,11,1, L insieme dei numeri nturli viene indicto col simbolo. } { 0,1,,, 4,5,6,7,8,,10,11,1, } L insieme dei numeri

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione ordinaria

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione ordinaria ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO Sessione ordinri Il cndidto risolv uno dei due problemi e 5 dei quesiti in cui si rticol il questionrio. PROBLEMA In un pino, riferito d un sistem

Dettagli

1 Integrali impropri di funzioni continue

1 Integrali impropri di funzioni continue ntegrli impropri di funzioni continue. ntegrli impropri su intervlli semiperti Definizione Dt un funzione continu f : [, b) R, con b +, si dice che f è integrbile se esiste finito il t b f(x) dx ed in

Dettagli

E U Q A U Z A I Z O I N O I N DI SE S C E O C N O DO

E U Q A U Z A I Z O I N O I N DI SE S C E O C N O DO EQUAZIONI DI ECONDO GRADO Riepilogo delle soluzioni in bse l segno di < φ : b > : b b Prof I voi, EQUAZIONI DI ECONDO GRADO EQUAZIONI PURE DI ECONDO GRADO : EEMPI ) ) ) 7 7 ) > φ (impossibile) ) impossibil

Dettagli

Micol Amr ANALISI MATEMATICA I - 999/2000 Dim. Considerimo il cso in cui l successione si crescente; l dimostrzione procede in modo del tutto nlogo, q

Micol Amr ANALISI MATEMATICA I - 999/2000 Dim. Considerimo il cso in cui l successione si crescente; l dimostrzione procede in modo del tutto nlogo, q TEOREMI DIMOSTRATI NEL CORSO. Successioni e serie numeriche. Teorem. (Unicit del ite) Si ( n ) n2in un successione di numeri reli convergente. Allor il suo ite e unico. Dim. Assumimo per ssurdo che n =

Dettagli

Formulario di Analisi Matematica 1

Formulario di Analisi Matematica 1 Formulrio di Anlisi Mtemtic Indice degli rgomenti Punti interni, isolti, di ccumulzione e di frontier Alcune costnti Proprietà delle potenze Proprietà degli esponenzili Proprietà dei logritmi Proprietà

Dettagli

TEORIA ELEMENTARE DEL PROBLEMA DI CAUCHY

TEORIA ELEMENTARE DEL PROBLEMA DI CAUCHY TEORIA ELEMENTARE DEL PROBLEMA DI CAUCHY DANIELE ANDREUCCI DIP. METODI E MODELLI, UNIVERSITÀ LA SAPIENZA VIA A.SCARPA 16, 00161 ROMA, ITALY ndreucci@dmmm.unirom1.it 1. Notzione fondmentle e prime definizioni

Dettagli

Unità 3 Metodi particolari per il calcolo di reti

Unità 3 Metodi particolari per il calcolo di reti Unità 3 Metodi prticolri per il clcolo di reti 1 Cos c è nell unità Metodi prticolri per il clcolo di reti con un solo genertore Prtitore di tensione Prtitore di corrente Metodi di clcolo di reti con più

Dettagli

Scheda Sei ESPONENZIALI E LOGARITMI. 0,+. Inoltre valgono le

Scheda Sei ESPONENZIALI E LOGARITMI. 0,+. Inoltre valgono le Sched Sei ESPONENZIALI E LOGARITMI L funzione esponenzile Assegnto un numero rele >0, si dice funzione esponenzile in bse l funzione Grfici dell funzione esponenzile Se = l funzione esponenzile è costnte:

Dettagli

Integrale Definito. Appunti di analisi matematica: Il concetto d integrale nasce per risolvere due classi di problemi: Integrale Definito

Integrale Definito. Appunti di analisi matematica: Il concetto d integrale nasce per risolvere due classi di problemi: Integrale Definito Appunti di nlisi mtemtic: Integrle Deinito Il concetto d integrle nsce per risolvere due clssi di prolemi: Integrle Deinito Clcolo delle ree di ig. delimitte d curve clcolo di volumi clcolo del lvoro di

Dettagli

Integrale definito. Introduzione: il problema delle aree

Integrale definito. Introduzione: il problema delle aree Integrle definito Introduzione: il prolem delle ree Il prolem delle ree è uno dei tre grndi prolemi che ci sono stti trmndti dgli ntichi, che lo definivno come il prolem dell qudrtur del cerchio: trovre,

Dettagli

Le frazioni algebriche

Le frazioni algebriche Progetto Mtemtic in Rete - Frzioni lgeriche - Le frzioni lgeriche Definizione se A e B sono due polinomi e B è diverso dl polinomio nullo, B A viene dett frzione lgeric. Esempio sono esempi di frzioni

Dettagli

Micol Amr ANALISI MATEMATICA I - 999/000 rispettivmente, hnno entrmbe come sostegno l circonferenz unitri di centro l'origine, m sono due curve distin

Micol Amr ANALISI MATEMATICA I - 999/000 rispettivmente, hnno entrmbe come sostegno l circonferenz unitri di centro l'origine, m sono due curve distin CURVE IN IR N. Denizione e prime propriet. Si I un intervllo contenuto in IR. Dt un N-pl di funzioni f i : I! IR, i =;:::;N, indicheremo con f : I! IR N l funzione che d ogni punto x I ssoci l N-pl fx)

Dettagli

Determinanti e caratteristica di una matrice (M.S. Bernabei & H. Thaler

Determinanti e caratteristica di una matrice (M.S. Bernabei & H. Thaler Determinnti e crtteristic di un mtrice (M.S. Bernbei & H. Thler Determinnte Il determinnte può essere definito solmente nel cso di mtrici qudrte Per un mtrice qudrt 11 (del primo ordine) il determinnte

Dettagli

Si noti che da questa definizione segue che il punto C è il punto medio del segmento PP'. Figura 1

Si noti che da questa definizione segue che il punto C è il punto medio del segmento PP'. Figura 1 APITOLO 3 LE SIMMETRIE 3. Richimi di teori Definizione. Si dto un punto del pino; si chim simmetri centrle di centro (che si indic con il simbolo s ) l corrispondenz dl pino in sé che d ogni punto P del

Dettagli