Urti. Abbiamo appena visto che negli urti si conserva la quantità di moto del sistema, in generale però NON si conserva l energia cinetica.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Urti. Abbiamo appena visto che negli urti si conserva la quantità di moto del sistema, in generale però NON si conserva l energia cinetica."

Transcript

1 Urt Abbao appena sto che negl urt s consera la quanttà d oto del sstea, n generale però NON s consera l energa cnetca. Propro n funzone del coportaento dell energa cnetca gl urt engono dfferenzat n tre categore: Ø Urt elastc ne qual s consera anche l energa cnetca del sstea ΔT0 Ø Urt anelastc ne qual NON s consera l energa cnetca del sstea ΔT 0 Ø Urt perfettaente anelastc ne qual NON s consera l energa cnetca del sstea (ΔT 0) ed corp dopo l urto rsultano unt l uno all altro e s coportano coe un sngolo corpo d assa Mentre la quanttà d oto s consera n tutt tp d urt, l energa cnetca s consera solo negl urt elastc

2 Urt elastc (non c è dsspazone d energa cnetca) Consderao due partcelle d assa ed, che s uoono lungo una retta con eloctà nzal e, urtano ed escono dall urto con eloctà fnal f e f Nell urto elastco s conserano sa la quanttà d oto totale del sstea che l energa cnetca. algono qund le relazon: Conserazone della quanttà d oto Conserazone dell energa cnetca f f f f da cu (nel caso d oto n una densone) s può rcaare che: " f % " $ # ' % & $ # ' $ f & # " & % # " $ & % (Dostrazone alla laagna) NB: le eloctà possono essere poste negate o nulle

3 Urto frontale: f f f f Sosttuendo * n s ottene: ( f ) ( f ) ( f ) f ( ) ( ) f ( f ) f f ( ) ( ) ( )( ) f f / ( )( f / ) ( f )( ) ( f ) ( f ) f f f f * Sosttuendo l espressone per f nell equazone della conserazone della quanttà d oto s ottene la eloctà fnale della pra partcella n funzone delle asse delle due partcelle, della sua eloctà nzale e della eloctà nzale della seconda partcella f f ( ) f ( ) f Con un dscorso analogo s troa la eloctà fnale della seconda partcella: f ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )

4 Urt elastc- qualche caso partcolare " f % " $ # ' % $ & # ' $ f # & " & # % " $ & % Ø Se Ø Se la partcella è nzalente n quete ( ) Ø Se >> e Ø Se >> e f 0 0 f f f f 0 f In un urto frontale tra due partcelle ugual queste s scabano la eloctà 0 " f % $ # ' & $ f # " & % Se una assa olto pesante urta una assa leggera nzalente fera, la pallna olto pù pesante prosegue ndsturbata l suo oto entre la assa pù pccola rbalza con eloctà doppa rspetto a quella nzale della partcella pesante Se una assa olto leggera urta una assa olto pesante nzalente fera, la pallna leggera nerte la sua drezone antenendo costante la sua eloctà entre quella pesante rane fera

5 Urto perfettaente anelastco Consderao due partcelle d assa ed, che s uoono lungo una retta con eloctà nzal e Dopo un urto perfettaente anelastco tra le due partcelle esse rsultano fuse nsee e s uoono con una stessa eloctà fnale La quanttà totale del sstea s consera: f P costante p p p f ( ) f f Conoscendo le eloctà nzal delle due partcelle è possble calcolare la eloctà fnale coune

6 Sstea d punt In generale, per deternare copletaente l oto d un sstea costtuto da n punt ateral, s dee rsolere un sstea d 3n equazon. Abbao nfatt che: Il oto del sstea errà descrtto da n equazon ettoral (una per cascun punto): j a j F j con j,n Ed ognuna d queste equazon ettoral può essere rscrtta coe tre equazon lungo x,y,z: j a jx F jx j a jy F jy j a jz F jz j,n Defnao allora per cascun punto -so le seguent grandezze: Poszone: r eloctà Accelerazone: a F quanttà d oto Moento Angolare: L r energa cnetca p T Per l sstea coplesso d punt defnao noltre: Quanttà d oto totale del sstea P p Moento angolare totale del sstea L r Energa cnetca totale del sstea L T T

7 Centro d assa d un sstea Descrere l oto d un corpo esteso o d un sstea d punt può rsultare olto coplcato dato che ogn punto del corpo s uoe n anera dfferente dagl altr seguendo traettore dfferent Consderao per esepo una azza da baseball che ene lancata roteando n ara. Benché l oto sa coplcato e dfferente per cascuna parte della azza, esste un punto della azza che s uoe coe se n esso fosse contenuta tutta la assa della azza e coe se tutte le forze esterne agssero su d lu > oto parabolco Centro d Massa: d un corpo o d un sstea d corp è l punto che s uoe coe se tutta la assa fosse contenuta n esso e coe se tutte le forze esterne agssero su d esso Perette qund d descrere l oto coplesso del sstea Dal punto d sta ateatco, s defnsce centro d assa d un sstea d punt ateral l punto geoetrco la cu poszone è ndduata dal raggo ettore: r Poszone eda, r r 3r3 4r4 R c n n r n pesata n funzone delle asse

8 Centro d Massa n n n... r... r r r r r c R Esepo: Centro d assa d due partcelle d assa ed Poste entrabe sull asse x x x x c x Se >, x c s troerà pù cno alla poszone x k z j y x r ˆ ˆ ˆ doe k z j y x R c c c c ˆ ˆ ˆ c R

9 Centro d assa Esepo: Centro d assa d tre partcelle d assa ed ed 3 coe ostrate n fgura r r r r c R x c x x 3 x 3 3 d (d b) 4(d b) 4 7d 5b 7 d 5 7 b y c y y 3 y h h y d x r 0 y b d x r 0 h y b d x r bj b d j y x R c c c ˆ 7 4 ˆ 7 5 ˆ ˆ

10 Moto d un sstea d partcelle Consderao un sstea costtuto da n punt ateral. Assuendo che la assa totale M del sstea ranga costante possao deternare la eloctà del centro d assa derando rspetto al tepo l ettore poszone del CM: c d R c d r M Rcordando la defnzone d quanttà d oto totale del sstea: possao screre: c M La quanttà d oto totale del sstea è par al prodotto della assa totale del sstea per la eloctà del suo centro d assa> coè è uguale alla quanttà d oto d una partcella d assa M che s uoe con eloctà P P M c Veloctà del centro d assa Quanttà d oto totale del sstea P p c

11 Moto d un sstea d partcelle () Analogaente a quanto fatto per la eloctà s può rcaare l accelerazone del centro d assa: a c d c Se l sstea d rferento è nerzale: Rcordando che la rsultante delle forze nterne è nulla: a c M a a nt F j j M d k F est F k ext M R est M a F nt F ext R est Ma Teorea del centro d assa: Ø l centro d assa s uoe coe un punto aterale n cu sa concentrata tutta la assa del sstea ed a cu sa applcata la rsultante delle forze esterne, oppure, c Ø la rsultante delle forze esterne agent sul sstea d partcelle è uguale alla assa totale del sstea oltplcata per l accelerazone del centro d assa

12 Moto d un sstea d partcelle (3) Il centro d assa rappresenta l oto globale dell nsee d punt ateral. R c c a c sono dat dalle ede pesate sulle asse de ettor poszone eloctà ed accelerazone de sngol punt e fornscono nforazon sulle propretà ede del oto. Rcordando le defnzon d eloctà del centro d assa e d quanttà d oto totale del sstea: R ext M a c M d c dm c P M c s ottene che: R ext M a c d P la rsultante delle forze esterne è par alla derata della quanttà d oto totale del sstea Ø Il centro d assa è qund una quanttà ateatca, che gode d noteol propretà: ) Il oto del centro d assa è deternato dalle sole forze esterne R est M a c ) La sua eloctà è par alla quanttà d oto totale dsa la assa totale del sstea c P M 3) La sua accelerazone è par al rapporto tra la rsultante delle forze esterne e la assa totale del sstea. a c R ext M

13 Accenno a corp rgd ed al oto rotazonale Quando s consderano de corp estes ( una ruota, un dsco, un pattnatore )che ruotano ntorno ad un asse non è possble asslarl ad un punto aterale poché ogn loro punto ruoterà con eloctà e drezon derse Modello d corpo rgdo: S consdera l corpo esteso asslable ad un nsee d partcelle la cu utua dstanza rane costante nel tepo ( l corpo non s defora ) > è solo un approssazone n quanto nella realtà la aggor parte de corp sono deforabl. Con l odello d corpo rgdo la trattazone delle rotazon è olto seplfcata Forte analoga tra le grandezze che descrono ot traslazonal e quelle che descrono ot rotazonal: ot traslazonal ot rotazonal Poszone (coord. Cartesane x,y) Veloctà lneare Accelerazone lneare a Poszone (coord. Polar r,θ) Veloctà angolare Accelerazone angolare α

14 Coordnate Polar- eloctà angolare accelerazone angolare Consderao un dsco che ruota ntorno ad un asse fsso passante per l punto O e perpendcolare alla fgura. Il punto P, rappresentato dalle sue coordnate polar (r,θ) Durante la rotazone l punto P s sposta d un arco srθ Da cu s ottene la poszone angolare θ: θ s r Rapporto tra lunghezze > angol adensonal L angolo sta a ot rotazonal coe la poszone x sta al oto traslazonale In analoga con quanto sto per lo spostaento lneare Δx, s può defnre lo spostaento angolare Δθ: quando l punto P s sposta da una poszone A ad una B con una rotazone lo spostaento angolare è dato da: La eloctà angolare eda con cu aene questo spostaento è data da: ω eda Δθ Δt Δθ θ B θ A θ f θ E la eloctà angolare stantanea s ottene facendo l lte per Δtè0 Δθ ω l Δt 0 Δt dθ [ω] [rad][t ] doe l radante è adensonale NB : ω> 0 quando P ruota n senso antoraro (θ crescente)

15 Coordnate Polar- eloctà angolare accelerazone angolare () Se la eloctà angolare ara da un alore ω ad un alore ω f nell nterallo Δt l corpo è soggetto ad un accelerazone angolare. L accelerazone angolare eda e l accelerazone stantanea sono date rspettaente da: Δω ed α l Δt 0 Δt dω [α] [rad][t ] NB : α> 0 quando P ruota n senso antoraro con ω crescente o quando P ruota n senso oraro con ω decrescente α eda Δω Δt tutt punt d un corpo rgdo ruotando ntorno ad un asse, n un dato nterallo d tepo, spazzeranno lo stesso angolo θ, con la stessa eloctà angolare ω, e la stessa accelerazone angolare α. I ot rotator d un corpo rgdo ntorno ad un asse possono essere copletaente caratterzzat edante le tre grandezze θ,ω,α In realtà w ed a sono de ettor n quanto deono portare l nforazone rguardo la drezone dell asse d rotazone ed l erso d rotazone. S defnsce ettore eloctà angolare ω l ettore aente coe odulo ω, coe drezone la drezone dell asse d rotazone e erso defnto dalla regola della ano destra S defnsce ettore accelerazone angolare l ettore aente coe odulo α, coe drezone la drezone dell asse d rotazone e erso concorde con ω se ω è crescente o dscorde se ω è decrescente α

16 Moento Angolare() Ø Consderao una partcella d assa posta nella poszone con una quanttà d oto (che fora con un angolo φ) e che s uoe Ø S defnsce ettore oento angolare l prodotto ettorale tra e : L r p r p r L rpsnϕ L r p r L al pano defnto da r e p Ø Il oento angolare è la grandezza fsca assocata alle rotazon analoga alla quanttà d oto per le traslazon Ø Il oento angolare s sura n kg s -. r p p NB: l prodotto r snθ è la coponente d nella drezone perpendcolare a, coè r snφ r. Analogaente l prodotto p snθ è la coponente d nella drezone ortogonale ad r : p sn φ p. L L pr rp r contrbusce al oento angolare solo la coponente della eloctà perpendcolare al raggo ettore.

17 r Moento angolare() Se φ 0, π, coè se e sono parallel l oento angolare Questo corrsponde al caso n cu l oto è traslatoro lneare, passante per l orgne r p L rpsnφ rsnφ p 0 Se φ π/, coè se e sono perpendcolar l oento angolare L è asso ed L r Nel caso d oto crcolare, con centro nell orgne s ha: ωr L L E qund: L r ω Inoltre l ettore L è dretto coe l asse d rotazone. S può ntrodurre la notazone ettorale: L r ω NB: poché la eloctà angolare è assocata ad una rotazone ntorno ad un asse fsso, essa ene defnta coe un ettore che ha per odulo l alore ω, per drezone la drezone dell asse d rotazone e per erso quello della regola della ano destra

18 Moento d una forza Abbao sto che, per l oto traslatoro, la forza rsultante agente su un corpo è par alla derata teporale della quanttà d oto : F d p Vedao ora coe la legge d Newton preede un enuncato analogo nel caso n cu l oto sa una rotazone: Defnao oento d una forza, l ettore ottenuto dal prodotto ettorale tra l ettore poszone (defnto dal punto n cu è applcata la forza rspetto alla stessa orgne, detto polo) e la forza stessa. : M r F NB: Il oento d una forza è l analogo rotazonale della forza. Consderao la arazone nel tepo del oento angolare: d L d r p ( ) M d r p r d p "#$ r F F 0 M M d L Il oento rsultante delle forze agent su una partcella è par alla derata teporale del oento angolare della partcella. Questa relazone è l analogo rotazonale della seconda legge d Newton.

19 Moento d una forza() Sa dato un corpo rgdo pernato su un asse. Quando su questo corpo s applca una forza F e la retta d azone della forza non passa per l perno l corpo tende a ruotare ntorno all asse. Il oento della forza M descre la tendenza della forza a far ruotare l corpo ntorno all asse che fa da perno Il oento M della forza F A è defnto coe l prodotto ettorale tra l ettore poszone (defnto dal punto n cu è applcata la M F φ forza rspetto alla stessa orgne, detto polo) e la forza stessa. r φ P O M r F M r è perpendcolare al pano deternato da (punto d applcazone rspetto ad O) ed. doe F M rf snφ Fb b r snφ bracco della forza b r snφ è l bracco della forza, e corrsponde alla dstanza dell asse d rotazone dalla retta su cu gace F. Il oento della forza sarà nullo se la forza ene applcata lungo la drezone del ettore poszone, coè della retta congungente l punto d azone della forza all asse d rotazone NB: Il oento d una forza descre la capactà della forza stessa d ettere un corpo n rotazone rspetto ad un punto.

20 Esepo porta ncardnata Se pensao a quest'ulta e al gesto che copao pù olte al gorno per aprrla, possao assuere l luogo doe sono poszonat cardn coe nostro asse d rotazone (A); la dstanza tra questo e la angla coe bracco (b)( se spngao o trao ortogonalente alla porta); la stessa angla coe punto d'applcazone (P) e lo sforzo che eseguao per trare (o spngere) la porta erso d no coe forza (F). P F b A Dato che, a partà d oento della forza, la forza ed l bracco corrspondente sono grandezze nersaente proporzonal, all'auentare dell'una dnurà l'altra: Tanto pù cno sarà la angla all'asse d rotazone, tanto aggore sarà la forza da applcare alla angla e ceersa. Se olete bloccare una porta, doe ettete l peso? Lontano o cno a cardn?

21 Forze central Ø S defnsce forza centrale una forza agente n ogn punto dello spazo la cu drezone passa sepre attraerso un punto fsso, detto centro della forza. Ø Se l centro concde con l orgne d un sstea d rferento la forza centrale è dretta parallelaente al raggo ettore. Ø Esep d forze central sono la forza gratazonale e la forza d Coulob, drette sepre coe la congungente l corpo d proa con la sorgente del capo. r F Ø poché nel caso d forze central è parallelo ad, s ha che l oento della forza è nullo: M r Fc Ø Il oento angolare dee qund essere costante: Coè: per un corpo sottoposto all azone d una forza centrale l oento angolare è una quanttà conserata. NB:Poché L s consera ( e qund non ara la sua drezone) la traettora d una partcella sottoposta alle sole forze central gace su un pano ( che dee ranere narato n quanto perpendcolare al oento angolare) 0 M dl 0 L costate

1atm = 760 torr (o anche mmhg) = 101325 Pa = 1.01325 bar

1atm = 760 torr (o anche mmhg) = 101325 Pa = 1.01325 bar ressone: tendenza del gas ad espanders densonalente è Forza superce ewton L'untà d sura usata n pratca è l'atosera (at) a (ascal) at 760 torr (o anche Hg) 05 a.05 bar olue: sura d una porzone d spazo densonalente

Dettagli

Rotazione di un corpo rigido intorno ad un asse fisso

Rotazione di un corpo rigido intorno ad un asse fisso INGEGNERIA GESTIONALE corso d Fsca Generale Prof. E. Puddu LEZIONE DEL 14 15 OTTOBRE 2008 Rotazone d un corpo rgdo ntorno ad un asse fsso 1 Cnematca rotazonale y Supponamo d osservare un corpo rgdo sul

Dettagli

Macchine. 5 Esercitazione 5

Macchine. 5 Esercitazione 5 ESERCITAZIONE 5 Lavoro nterno d una turbomacchna. Il lavoro nterno massco d una turbomacchna può essere determnato not trangol d veloctà che s realzzano all'ngresso e all'uscta della macchna stessa. Infatt

Dettagli

Dai circuiti ai grafi

Dai circuiti ai grafi Da crcut a graf Il grafo è una schematzzazone grafca semplfcata che rappresenta le propretà d nterconnessone del crcuto ad esso assocato Il grafo è costtuto da un nseme d nod e d lat Se lat sono orentat

Dettagli

Principi di ingegneria elettrica. Lezione 6 a. Analisi delle reti resistive

Principi di ingegneria elettrica. Lezione 6 a. Analisi delle reti resistive Prncp d ngegnera elettrca Lezone 6 a Anals delle ret resste Anals delle ret resste L anals d una rete elettrca (rsoluzone della rete) consste nel determnare tutte le corrent ncognte ne ram e tutt potenzal

Dettagli

{ 1, 2,..., n} Elementi di teoria dei giochi. Giovanni Di Bartolomeo Università degli Studi di Teramo

{ 1, 2,..., n} Elementi di teoria dei giochi. Giovanni Di Bartolomeo Università degli Studi di Teramo Element d teora de goch Govann D Bartolomeo Unverstà degl Stud d Teramo 1. Descrzone d un goco Un generco goco, Γ, che s svolge n un unco perodo, può essere descrtto da una Γ= NSP,,. Ess sono: trpla d

Dettagli

Motore ad induzione: modelli matematici e modelli per la simulazione. 1.1 Modelli matematici del motore ad induzione

Motore ad induzione: modelli matematici e modelli per la simulazione. 1.1 Modelli matematici del motore ad induzione OTOE AD INDUZIONE ODEI ATEATICI E ODEI PE A IUAZIONE otore ad nduzone: odell ateatc e odell per la sulazone. odell ateatc del otore ad nduzone Nello studo degl azonaent ndustral è necessaro rappresentare

Dettagli

Appendice B. B Elementi di Teoria dell Informazione 1. p k =P(X = x k ) ovviamente, valgono gli assiomi del calcolo della probabilità: = 1;

Appendice B. B Elementi di Teoria dell Informazione 1. p k =P(X = x k ) ovviamente, valgono gli assiomi del calcolo della probabilità: = 1; Appendce B Eleent d Teora dell Inforazone Appendce B B Eleent d Teora dell Inforazone B Introduzone E noto da tepo che fenoen percettv possono essere foralzzat e studat edante la Teora dell Inforazone

Dettagli

Richiami di Termodinamica Applicata

Richiami di Termodinamica Applicata Unverstà degl Stud d aglar ors d Studo n Ingegnera hca ed Elettrca Rcha d Terodnaca Applcata Il ro rncpo della Terodnaca, o rncpo d onservazone dell Energa, n tern dfferenzal e con rferento all untà d

Dettagli

IL MAGNETISMO IL CAMPO MAGNETICO E ALTRI FENOMENI GSCATULLO

IL MAGNETISMO IL CAMPO MAGNETICO E ALTRI FENOMENI GSCATULLO IL MAGNETISMO IL CAMPO MAGNETICO E ALTRI FENOMENI GSCATULLO ( Il Magnetsmo La forze magnetca La forza Gà a temp d Talete (VI secolo a.c.), nell Antca Greca, era noto un mnerale d ferro n grado d attrare

Dettagli

Il campo magnetico. 1. Fenomeni magnetici 2. Calcolo del campo magnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz

Il campo magnetico. 1. Fenomeni magnetici 2. Calcolo del campo magnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz Il capo agnetico 1. Fenoeni agnetici 2. Calcolo del capo agnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz Prof. Giovanni Ianne 1/21 Fenoeni agnetici La agnetite è un inerale

Dettagli

Turbomacchine. Un ulteriore classificazione avviene in base alle modalità con cui l energia viene scambiata:

Turbomacchine. Un ulteriore classificazione avviene in base alle modalità con cui l energia viene scambiata: 1/11 a) Classfcazone delle macchne draulche b) Element costtutv d una turbomacchna c) Trangol d veloctà d) Turbomacchna radale e) Turbomacchna assale f) Esempo d calcolo Turbomacchne S defnsce come macchna

Dettagli

MODELLISTICA DI SISTEMI DINAMICI

MODELLISTICA DI SISTEMI DINAMICI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegnera Gestonale http://www.automazone.ngre.unmore.t/pages/cors/controllautomatcgestonale.htm MODELLISTICA DI SISTEMI DINAMICI Ing. Federca Gross Tel. 059 2056333 e-mal: federca.gross@unmore.t

Dettagli

Circuiti di ingresso differenziali

Circuiti di ingresso differenziali rcut d ngresso dfferenzal - rcut d ngresso dfferenzal - Il rfermento per potenzal Gl stad sngle-ended e dfferenzal I segnal elettrc prodott da trasduttor, oppure preleat da un crcuto o da un apparato elettrco,

Dettagli

Capitolo 3 Covarianza, correlazione, bestfit lineari e non lineari

Capitolo 3 Covarianza, correlazione, bestfit lineari e non lineari Captolo 3 Covaranza, correlazone, bestft lnear e non lnear ) Covaranza e correlazone Ad un problema s assoca spesso pù d una varable quanttatva (es.: d una persona possamo determnare peso e altezza, oppure

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO

LE CARTE DI CONTROLLO ITIS OMAR Dpartento d Meccanca LE CARTE DI CONTROLLO Carte d Controllo Le carte d controllo rappresentano uno degl struent pù portant per l controllo statstco d qualtà. La carta d controllo è corredata

Dettagli

ENERGIA CINETICA. T := 1 2 mv2. (1) T := N 1 2 m ivi 2. (2) i=1

ENERGIA CINETICA. T := 1 2 mv2. (1) T := N 1 2 m ivi 2. (2) i=1 ENERGIA CINETICA Teorema de energa cnetca Defnzone Per un punto P dotato d massa m e veoctà v, s defnsce energa cnetca a seguente quanttà scaare non negatva T := mv. () Defnzone Per un sstema dscreto d

Dettagli

Ministero della Salute D.G. della programmazione sanitaria --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA

Ministero della Salute D.G. della programmazione sanitaria --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA Mnstero della Salute D.G. della programmazone santara --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA La valutazone del coeffcente d varabltà dell mpatto economco consente d ndvduare gl ACC e DRG

Dettagli

Fotonica per telecomunicazioni Ottica guidata Pagina 1 di 7 ESERCIZI

Fotonica per telecomunicazioni Ottica guidata Pagina 1 di 7 ESERCIZI Fotonca per telecouncazon Ottca udata Pana d 7 ESERCIZI. Una fbra ottca a salto d'ndce ha un nucleo d rao a= 3µ ed ndce d rfrazone n=.5, un antello d ndce d rfrazone n =.5 e lunhezza L= K. In essa vene

Dettagli

E. Il campo magnetico

E. Il campo magnetico - 64 - - 65 - E. Il campo magnetco V è un mportante effetto che accompagna sempre la presenza d una corrente elettrca e s manfesta sa all nterno del conduttore sa al suo esterno: alla corrente elettrca

Dettagli

Fotogrammetria. O centro di presa. fig.1 Geometria della presa fotogrammetrica

Fotogrammetria. O centro di presa. fig.1 Geometria della presa fotogrammetrica Fotogrammetra Scopo della fotogrammetra è la determnazone delle poszon d punt nello spazo fsco a partre dalla msura delle poszon de punt corrspondent su un mmagne fotografca. Ovvamente, affnché questo

Dettagli

DALLA TEORIA DEGLI ERRORI AL TRATTAMENTO DEI DATI

DALLA TEORIA DEGLI ERRORI AL TRATTAMENTO DEI DATI Captolo - Dalla teora degl error al trattamento de dat DALLA TEORIA DEGLI ERRORI AL TRATTAMENTO DEI DATI LA MISURA DELLE GRANDEZZE Nel descrere fenomen, occorre da un lato elaborare de modell (coè delle

Dettagli

ESEMPIO DI AMPLIFICATORE A BJT AD EMETTITORE COMUNE CON RESISTENZA DI EMETTITORE

ESEMPIO DI AMPLIFICATORE A BJT AD EMETTITORE COMUNE CON RESISTENZA DI EMETTITORE SMPIO DI AMPIFIATO A JT AD MTTITO OMUN ON SISTNZA DI MTTITO (Dat uual all sepo d par.8.2, F.8. del testo..spener & M.M.Ghaus: Introduton to letron rut Desn) alolare l punto d laoro del JT Q d F., le aplfazon

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Progetto: Metodo di soluzione basato su generazione di colonne

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Progetto: Metodo di soluzione basato su generazione di colonne Metod e Modell per l Ottmzzazone Combnatora Progetto: Metodo d soluzone basato su generazone d colonne Lug De Govann Vene presentato un modello alternatvo per l problema della turnazone delle farmace che

Dettagli

Progetto Lauree Scientifiche. La corrente elettrica

Progetto Lauree Scientifiche. La corrente elettrica Progetto Lauree Scentfche La corrente elettrca Conoscenze d base Forza elettromotrce Corrente Elettrca esstenza e resstvtà Legge d Ohm Crcut 2 Una spra d rame n equlbro elettrostatco In un crcuto semplce

Dettagli

Simulazione seconda prova Tema assegnato all esame di stato per l'abilitazione alla professione di geometra, 2006

Simulazione seconda prova Tema assegnato all esame di stato per l'abilitazione alla professione di geometra, 2006 Smulazone seconda prova Tema assegnato all esame d stato per l'abltazone alla professone d geometra, 006 roposte per lo svolgmento pubblcate sul ollettno SIFET (Socetà Italana d Fotogrammetra e Topografa)

Dettagli

TITOLO: L INCERTEZZA DI TARATURA DELLE MACCHINE PROVA MATERIALI (MPM)

TITOLO: L INCERTEZZA DI TARATURA DELLE MACCHINE PROVA MATERIALI (MPM) Identfcazone: SIT/Tec-012/05 Revsone: 0 Data 2005-06-06 Pagna 1 d 7 Annotazon: Il presente documento fornsce comment e lnee guda sull applcazone della ISO 7500-1 COPIA CONTROLLATA N CONSEGNATA A: COPIA

Dettagli

Corso di laurea in Ingegneria Meccatronica. DINAMICI CA - 04 ModiStabilita

Corso di laurea in Ingegneria Meccatronica. DINAMICI CA - 04 ModiStabilita Automaton Robotcs and System CONTROL Unverstà degl Stud d Modena e Reggo Emla Corso d laurea n Ingegnera Meccatronca MODI E STABILITA DEI SISTEMI DINAMICI CA - 04 ModStablta Cesare Fantuzz (cesare.fantuzz@unmore.t)

Dettagli

Induzione elettromagnetica

Induzione elettromagnetica Induzone elettromagnetca L esperenza d Faraday L'effetto d produzone d corrente elettrca n un crcuto prvo d generatore d tensone fu scoperto dal fsco nglese Mchael Faraday nel 83. Egl studò la relazone

Dettagli

3. Esercitazioni di Teoria delle code

3. Esercitazioni di Teoria delle code 3. Eserctazon d Teora delle code Poltecnco d Torno Pagna d 33 Prevsone degl effett d una decsone S ndvduano due tpologe d problem: statc: l problema non vara nel breve perodo dnamc: l problema vara Come

Dettagli

LA COMPATIBILITA tra due misure:

LA COMPATIBILITA tra due misure: LA COMPATIBILITA tra due msure: 0.4 Due msure, supposte affette da error casual, s dcono tra loro compatbl quando la loro dfferenza può essere rcondotta ad una pura fluttuazone statstca attorno al valore

Dettagli

ELABORAZIONE DI SEGNALI E IMMAGINI

ELABORAZIONE DI SEGNALI E IMMAGINI Fltraggo d un segnale EABORAZIOE DI SEGAI E IAGII. Bertero P. Boccacc bertero@ds.unge.t boccacc@ds.unge.t Al ne d glorare la qualtà d un segnale dgtale una tecnca d prara portanza è l ltraggo. Con l quale

Dettagli

Costruzioni in c.a. Metodi di analisi

Costruzioni in c.a. Metodi di analisi Corso d formazone n INGEGNERIA SISICA Verres, 11 Novembre 16 Dcembre, 2011 Costruzon n c.a. etod d anals Alessandro P. Fantll alessandro.fantll@polto.t Verres, 18 Novembre, 2011 Gl argoment trattat 1.

Dettagli

Strutture deformabili torsionalmente: analisi in FaTA-E

Strutture deformabili torsionalmente: analisi in FaTA-E Strutture deformabl torsonalmente: anals n FaTA-E Il comportamento dsspatvo deale è negatvamente nfluenzato nel caso d strutture deformabl torsonalmente. Nelle Norme Tecnche cò vene consderato rducendo

Dettagli

MODELLI DI SISTEMI. Principi di modellistica. Considerazioni energetiche. manca

MODELLI DI SISTEMI. Principi di modellistica. Considerazioni energetiche. manca ONTOI UTOMTII Ingegnera della Gestone Industrale e della Integrazone d Impresa http://www.automazone.ngre.unmore.t/pages/cors/ontrollutomatcgestonale.htm MODEI DI SISTEMI Ing. ug Bagott Tel. 05 0939903

Dettagli

Algebra 2. 6 4. Sia A un anello commutativo. Si ricorda che in un anello commutativo vale il teorema binomiale, cioè. (a + b) n = a i b n i i.

Algebra 2. 6 4. Sia A un anello commutativo. Si ricorda che in un anello commutativo vale il teorema binomiale, cioè. (a + b) n = a i b n i i. Testo Fac-smle 2 Durata prova: 2 ore 8 1. Un gruppo G s dce semplce se suo unc sottogrupp normal sono 1 e G stesso. Sa G un gruppo d ordne pq con p e q numer prm tal che p < q. (a) Il gruppo G può essere

Dettagli

6 DINAMICA DEI SISTEMI DI PUNTI MATERIALI

6 DINAMICA DEI SISTEMI DI PUNTI MATERIALI 6 DINAMICA DEI SISTEMI DI PUNTI MATERIALI Consdeao un sstea d n unt ateal con n > nteagent ta loo e con l esto dell unveso. Nello studo d un tale sstea sulta convenente scooe la foza agente ( et) sull

Dettagli

Programma del corso di Biofisica: 1. Vettori 2. Ottica elettromagnetismo 3. Ottica lineare 4. Microscopia ottica 5. Livelli energetici (cenni) 6.

Programma del corso di Biofisica: 1. Vettori 2. Ottica elettromagnetismo 3. Ottica lineare 4. Microscopia ottica 5. Livelli energetici (cenni) 6. Pogaa del coso d Bofsca: 1. Vetto 2. Ottca elettoagnetso 3. Ottca lneae 4. Mcoscopa ottca 5. Lell enegetc (cenn) 6. Lase, fbe ottche 7. Mcoscopa d Fluoescenza 8. SEM 9. TEM 10. AFM, SNOM 11. Lell Enegetc

Dettagli

2. Le soluzioni elettrolitiche

2. Le soluzioni elettrolitiche . Le soluzon elettroltche Classfcazone degl elettrolt: 1) soluzon elettroltche ) solvent onc: a) sal fus b) lqud onc 3) elettrolt sold Struttura del solvente Interazone one/solvente Interazone one/one

Dettagli

La retroazione negli amplificatori

La retroazione negli amplificatori La retroazone negl amplfcator P etroazonare un amplfcatore () sgnfca sottrarre (o sommare) al segnale d ngresso (S ) l segnale d retroazone (S r ) ottenuto dal segnale d uscta (S u ) medante un quadrpolo

Dettagli

Prova di verifica n.0 Elettronica I (26/2/2015)

Prova di verifica n.0 Elettronica I (26/2/2015) Proa d erfca n.0 lettronca I (26/2/2015) OUT he hfe + L OUT - Fgura 1 Con rfermento alla rete elettrca d Fg.1, determnare: OUT / OUT / la resstenza sta dal generatore ( V ) la resstenza sta dall uscta

Dettagli

Convertitore DC-DC Flyback

Convertitore DC-DC Flyback Conerore C-C Flyback era al buck-boos e al poso ell nuore c è un rasforaore n ala frequenza: Fgura : schea prncpo el flyback conerer Prncpo funzonaeno: TO: la correne ene a enrare al pallno superore el

Dettagli

Amplificatori operazionali

Amplificatori operazionali mplfcator operazonal Parte www.e.ng.unbo.t/pers/mastr/attca.htm (ersone el 9-5-0) mplfcatore operazonale L amplfcatore operazonale è un sposto, normalmente realzzato come crcuto ntegrato, otato tre termnal

Dettagli

Capitolo 7. La «sintesi neoclassica» e il modello IS-LM. 2. La curva IS

Capitolo 7. La «sintesi neoclassica» e il modello IS-LM. 2. La curva IS Captolo 7 1. Il modello IS-LM La «sntes neoclassca» e l modello IS-LM Defnzone: ndvdua tutte le combnazon d reddto e saggo d nteresse per le qual l mercato de ben (curva IS) e l mercato della moneta (curva

Dettagli

Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili. Modelli per la Logistica: Single Flow One Level Model Multi Flow Two Level Model

Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili. Modelli per la Logistica: Single Flow One Level Model Multi Flow Two Level Model Rcerca Operatva e Logstca Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentl Modell per la Logstca: Sngle Flow One Level Model Mult Flow Two Level Model Modell d localzzazone nel dscreto Modell a Prodotto Sngolo e a Un

Dettagli

Fondamenti di Visione Artificiale (Seconda Parte) Corso di Robotica Prof.ssa Giuseppina Gini Anno Acc.. 2006/2007

Fondamenti di Visione Artificiale (Seconda Parte) Corso di Robotica Prof.ssa Giuseppina Gini Anno Acc.. 2006/2007 Fondament d Vsone Artfcale (Seconda Parte PhD. Ing. Mchele Folgherater Corso d Robotca Prof.ssa Guseppna Gn Anno Acc.. 006/007 Caso Bdmensonale el caso bdmensonale, per ndvduare punt d contorno degl oggett

Dettagli

CONFORMITA DEL PROGETTO

CONFORMITA DEL PROGETTO AMGA - Azenda Multservz S.p.A. - Udne pag. 1 d 6 INDICE 1. PREMESSA...2 2. CALCOLI IDRAULICI...3 3. CONFORMITA DEL PROGETTO...6 R_Idr_Industre_1 Str.doc AMGA - Azenda Multservz S.p.A. - Udne pag. 2 d 6

Dettagli

Aritmetica e architetture

Aritmetica e architetture Unverstà degl stud d Parma Dpartmento d Ingegnera dell Informazone Poltecnco d Mlano Artmetca e archtetture Sommator Rpple Carry e CLA Bozza da completare del 7 nov 03 La rappresentazone de numer Rappresentazone

Dettagli

CAPITOLO IV CENNI SULLE MACCHINE SEQUENZIALI

CAPITOLO IV CENNI SULLE MACCHINE SEQUENZIALI Cenn sulle macchne seuenzal CAPITOLO IV CENNI SULLE MACCHINE SEQUENZIALI 4.) La macchna seuenzale. Una macchna seuenzale o macchna a stat fnt M e' un automatsmo deale a n ngress e m uscte defnto da: )

Dettagli

0$*1(7267$7,&$ i m D E F )LJXUD6FKHPDWL]]D]LRQLGLGLSROLDGLSRORHOHWWULFREGLSRORPDJQHWLFR³DPSHULD QR FGLSRORPDJQHWLFR³FRXORPELDQR

0$*1(7267$7,&$ i m D E F )LJXUD6FKHPDWL]]D]LRQLGLGLSROLDGLSRORHOHWWULFREGLSRORPDJQHWLFR³DPSHULD QR FGLSRORPDJQHWLFR³FRXORPELDQR $*(767$7,&$,'(//,'(//$$*(767$7,&$ Coe necessara preessa alla agnetostatca s rpropongono alcune evdenze sperental: a), PDJQHWLQDWXUDOL, che per l uso d laboratoro sono perlopù nella fora d barre sottl (agh

Dettagli

Fondamenti di meccanica classica: simmetrie e leggi di conservazione

Fondamenti di meccanica classica: simmetrie e leggi di conservazione Fondament d meccanca classca: smmetre e legg d conservazone d Marco Tulu A. A. 2005/2006 1 Introduzone Un corpo s dce omogeneo se ha n ogn suo punto ugual propretà fsche e chmche, ed è sotropo se n ogn

Dettagli

Leggere i dati da file

Leggere i dati da file Esempo %soluzon d una equazone d secondo grado dsp('soluzon d a^+b+c') anput('damm l coeffcente a '); bnput('damm l coeffcente b '); cnput('damm l coeffcente c '); deltab^-4*a*c; f delta0 dsp('soluzon

Dettagli

Elettricità e circuiti

Elettricità e circuiti Elettrctà e crcut Generator d forza elettromotrce Intenstà d corrente Legg d Ohm esstenza e resstvtà Effetto termco della corrente esstenze n sere e n parallelo Legg d Krchoff P. Maestro Elettrctà e crcut

Dettagli

Valore attuale di una rendita. Valore attuale in Excel: funzione VA

Valore attuale di una rendita. Valore attuale in Excel: funzione VA Valore attuale d una rendta Nella scorsa lezone c samo concentrat sul problema del calcolo del alore attuale d una rendta S che è dato n generale da V ( S) { R ; t, 0,,,..., n,... } n 0 R ( t ), doe (t

Dettagli

Lavoro, Energia e stabilità dell equilibrio II parte

Lavoro, Energia e stabilità dell equilibrio II parte Lavoro, Energa e stabltà dell equlbro II parte orze conservatve e non conservatve Il concetto d Energa potenzale s aanca per mportanza a quello d Energa cnetca, perché c permette d passare dallo studo

Dettagli

Introduzione al Machine Learning

Introduzione al Machine Learning Introduzone al Machne Learnng Note dal corso d Machne Learnng Corso d Laurea Magstrale n Informatca aa 2010-2011 Prof Gorgo Gambos Unverstà degl Stud d Roma Tor Vergata 2 Queste note dervano da una selezone

Dettagli

Argomenti. Misure di corrente elettrica continua, di differenza di potenziale e di resistenza elettrica.

Argomenti. Misure di corrente elettrica continua, di differenza di potenziale e di resistenza elettrica. ppunt per l corso d Laboratoro d Fsca per le Scuole Superor rgoent Msure d corrente elettrca contnua, d dfferenza d potenzale e d resstenza elettrca. Struent d sura: prncp d funzonaento. Coe s effettuano

Dettagli

Relazione funzionale e statistica tra due variabili Modello di regressione lineare semplice Stima puntuale dei coefficienti di regressione

Relazione funzionale e statistica tra due variabili Modello di regressione lineare semplice Stima puntuale dei coefficienti di regressione 1 La Regressone Lneare (Semplce) Relazone funzonale e statstca tra due varabl Modello d regressone lneare semplce Stma puntuale de coeffcent d regressone Decomposzone della varanza Coeffcente d determnazone

Dettagli

Trasformazioni termodinamiche - I parte

Trasformazioni termodinamiche - I parte Le trasormazon recproche tra le energe d tpo meccanco e l calore, classcato da tempo come una delle orme nelle qual avvene lo scambo d energa, sono l oggetto d studo su cu s onda la Termodnamca, una mportante

Dettagli

Metastability, Nonextensivity and Glassy Dynamics in a Class of Long Range Hamiltonian Models

Metastability, Nonextensivity and Glassy Dynamics in a Class of Long Range Hamiltonian Models Alessandro Pluchno Metastablty, Nonextensvty and Glassy Dynamcs n a Class of Long Range Hamltonan Models Dscussone Tes per l consegumento del ttolo Febbrao 2005 Tutor: Prof.A.Rapsarda E-mal: alessandro.pluchno@ct.nfn.t

Dettagli

Verifica termoigrometrica delle pareti

Verifica termoigrometrica delle pareti Unverstà Medterranea d Reggo Calabra Facoltà d Archtettura Corso d Tecnca del Controllo Ambentale A.A. 2009-200 Verfca termogrometrca delle paret Prof. Marna Mstretta ANALISI IGROTERMICA DEGLI ELEMENTI

Dettagli

* * * Nota inerente il calcolo della concentrazione rappresentativa della sorgente. Aprile 2006 RL/SUO-TEC 166/2006 1

* * * Nota inerente il calcolo della concentrazione rappresentativa della sorgente. Aprile 2006 RL/SUO-TEC 166/2006 1 APAT Agenza per la Protezone dell Ambente e per Servz Tecnc Dpartmento Dfesa del Suolo / Servzo Geologco D Itala Servzo Tecnologe del sto e St Contamnat * * * Nota nerente l calcolo della concentrazone

Dettagli

Trigger di Schmitt. e +V t

Trigger di Schmitt. e +V t CORSO DI LABORATORIO DI OTTICA ED ELETTRONICA Scopo dell esperenza è valutare l ampezza dell steres d un trgger d Schmtt al varare della frequenza e dell ampezza del segnale d ngresso e confrontarla con

Dettagli

RETI TELEMATICHE Lucidi delle Lezioni Capitolo VII

RETI TELEMATICHE Lucidi delle Lezioni Capitolo VII Prof. Guseppe F. Ross E-mal: guseppe.ross@unpv.t Homepage: http://www.unpv.t/retcal/home.html UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà d Ingegnera A.A. 2011/12 - I Semestre - Sede PV RETI TELEMATICHE Lucd

Dettagli

Modellazione e calibrazione del traffico autostradale per la rete di Eindhoven

Modellazione e calibrazione del traffico autostradale per la rete di Eindhoven Modellazone e calbrazone del traffco autostradale per la rete d Endhoen Freeway traffc odelng and calbraton for the Endhoen networ Relatore: Prof. Alessandro Gua Supersor: Prof. Bart De Schutter DCSC TUDelft

Dettagli

Norma UNI CEI ENV 13005: Guida all'espressione dell'incertezza di misura

Norma UNI CEI ENV 13005: Guida all'espressione dell'incertezza di misura orma UI CEI EV 3005: Guda all'espressone dell'ncertezza d msura L obettvo d una msurazone è quello d determnare l valore del msurando, n altre parole della grandezza da msurare. In generale, però, l rsultato

Dettagli

Studio grafico-analitico di una funzioni reale in una variabile reale

Studio grafico-analitico di una funzioni reale in una variabile reale Studo grafco-analtco d una funzon reale n una varable reale f : R R a = f ( ) n Sequenza de pass In pratca 1 Stablre l tpo d funzone da studare es. f ( ) Determnare l domno D (o campo d esstenza) della

Dettagli

Calibrazione. Lo strumento idealizzato

Calibrazione. Lo strumento idealizzato Calbrazone Come possamo fdarc d uno strumento? Abbamo bsogno d dentfcare l suo funzonamento n condzon controllate. L dentfcazone deve essere razonalmente organzzata e condvsa n termn procedural: s tratta

Dettagli

Esercizi sui gas perfetti

Esercizi sui gas perfetti Eserz su gas perett Eserzo In un repente d esertata dal gas è d delle oleole d elo. 0 d sono ontenute ol d He. La pressone 5.5 Trasorao l volue n untà SI: 0d 0 Pa. Deternare la velotà quadrata eda Ravao

Dettagli

Unità Didattica N 25. La corrente elettrica

Unità Didattica N 25. La corrente elettrica Untà Ddattca N 5 : La corrente elettrca 1 Untà Ddattca N 5 La corrente elettrca 01) Il problema dell elettrocnetca 0) La corrente elettrca ne conduttor metallc 03) Crcuto elettrco elementare 04) La prma

Dettagli

Determinazione delle tensioni tangenziali massime di taglio nei bulloni e della pressione specifica nei fori della piastra d attacco alla fusoliera.

Determinazione delle tensioni tangenziali massime di taglio nei bulloni e della pressione specifica nei fori della piastra d attacco alla fusoliera. SCOO DEL ROGETTO Determnazone delle tenson tangenzal massme d taglo ne ullon e della pressone specfca ne for della pastra d attacco alla fusolera. 183 11 R15 35 6 7 1 1 60 5 5 R38 R15 15 5 3 R17 155 30

Dettagli

CURVE & SUPERFICI. C g. Scopo: fornire una rappresentazione matematica per rappresentare 2D e 3D degli oggetti. Grafica Computerizzata

CURVE & SUPERFICI. C g. Scopo: fornire una rappresentazione matematica per rappresentare 2D e 3D degli oggetti. Grafica Computerizzata Grafca opterzzata URVE & UPERFII copo: fornre na rappresentazone ateatca per rappresentare 2D e 3D del oett Unversty of Ferrara opter slaton rop http://www.d.nfe.t/~cs Grafca opterzzata Bsona scelere na

Dettagli

Analisi del moto pre e post urto del veicolo

Analisi del moto pre e post urto del veicolo Captolo Anals del moto pre e post urto del vecolo 3.1 Moto rettlneo p. xx 3.1.1 Accelerazone unforme p. xx 3.1. Dstanza per l arresto del vecolo ed evtabltà p. xx 3.1.3 Dagramm veloctà-tempo e dstanza

Dettagli

ORIGINE DELL ATTIVITÀ OTTICA

ORIGINE DELL ATTIVITÀ OTTICA ORIGINE DELL ATTIVITÀ OTTICA Rccardo Zanas Dpartmento d Chmca, Unverstà dsalerno 1 a Scuola Estva Nazonale d Spettroscope Chroottche Potenza, 28 Gugno - 1 Luglo 2004 24 gugno 2004 1 1 Potere rotatoro Per

Dettagli

bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo

bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo Momento di una forza Nella figura 1 è illustrato come forze uguali e contrarie possono non produrre equilibrio, bensì una tendenza a ruotare quando vengono applicate in punti diversi di un corpo esteso.

Dettagli

Variabili statistiche - Sommario

Variabili statistiche - Sommario Varabl statstche - Sommaro Defnzon prelmnar Statstca descrttva Msure della tendenza centrale e della dspersone d un campone Introduzone La varable statstca rappresenta rsultat d un anals effettuata su

Dettagli

MACROECONOMIA A.A. 2014/2015

MACROECONOMIA A.A. 2014/2015 MACROECONOMIA A.A. 2014/2015 ESERCITAZIONE 2 MERCATO MONETARIO E MODELLO /LM ESERCIZIO 1 A) Un economa sta attraversando un perodo d profonda crs economca. Le banche decdono d aumentare la quota d depost

Dettagli

9.6 Struttura quaternaria

9.6 Struttura quaternaria 9.6 Struttura quaternara L'ultmo lvello strutturale é la struttura quaternara. Non per tutte le protene è defnble una struttura quaternara. Infatt l esstenza d una struttura quaternara é condzonata alla

Dettagli

Comportamento meccanico dei nanomateriali: Aspetti generali e modelli computazionali

Comportamento meccanico dei nanomateriali: Aspetti generali e modelli computazionali Comportamento meccanco de nanomateral: Aspett general e Parma, 08-06-2011 1 Introduzone: Cos è la meccanca de sold? Cos è l Metodo degl Element Fnt? Perché applcare la nanomeccanca per lo studo del comportamento

Dettagli

Lezione 10. L equilibrio del mercato finanziario: la struttura dei tassi d interesse

Lezione 10. L equilibrio del mercato finanziario: la struttura dei tassi d interesse Lezone 1. L equlbro del mercato fnanzaro: la struttura de tass d nteresse Ttol con scadenza dversa hanno prezz (e tass d nteresse) dfferent. Due ttol d durata dversa emess dallo stesso soggetto (stesso

Dettagli

PROCEDURA INFORMATIZZATA PER LA COMPENSAZIONE DELLE RETI DI LIVELLAZIONE. (Metodo delle Osservazioni Indirette) - 1 -

PROCEDURA INFORMATIZZATA PER LA COMPENSAZIONE DELLE RETI DI LIVELLAZIONE. (Metodo delle Osservazioni Indirette) - 1 - PROCEDURA INFORMATIZZATA PER LA COMPENSAZIONE DELLE RETI DI LIVELLAZIONE (Metodo delle Osservazon Indrette) - - SPECIFICHE DI CALCOLO Procedura software per la compensazone d una rete d lvellazone collegata

Dettagli

D.G.R. VIII/8745. Punto 5.4 a) Nota interpretativa sulla valutazione quantitativa dell efficacia dei sistemi schermanti

D.G.R. VIII/8745. Punto 5.4 a) Nota interpretativa sulla valutazione quantitativa dell efficacia dei sistemi schermanti D.G.R. VIII/8745 Punto 5.4 a) Nota nterpretatva sulla valutazone quanttatva dell effcaca de tem schermant Cestec SpA Va Restell, 5/A 04 Mlano Italy - +39 0 66737400 Fax +39 0 66737499 nfo@cened.t - www.cened.t

Dettagli

Elemento Finito (FE) per travi 2D

Elemento Finito (FE) per travi 2D Eemento Fnto (FE) per trav D Govann Formca corso d Cacoo Automatco dee Strutture AA. 9/1 Premesse a modeo modeo fsco prncp d banco e dsspazone { Pest P nt = { q u S u = P nt φ modeo smuato (dscretzzazone)

Dettagli

Il modello markoviano per la rappresentazione del Sistema Bonus Malus. Prof. Cerchiara Rocco Roberto. Materiale e Riferimenti

Il modello markoviano per la rappresentazione del Sistema Bonus Malus. Prof. Cerchiara Rocco Roberto. Materiale e Riferimenti Il modello marovano per la rappresentazone del Sstema Bonus Malus rof. Cercara Rocco Roberto Materale e Rferment. Lucd dstrbut n aula. Lemare 995 (pag.6- e pag. 74-78 3. Galatoto G. 4 (tt del VI Congresso

Dettagli

Indicatori di rendimento per i titoli obbligazionari

Indicatori di rendimento per i titoli obbligazionari Indcator d rendmento per ttol obblgazonar LA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI A TASSO FISSO Per valutare la convenenza d uno strumento fnanzaro è necessaro precsare: /4 Le specfche esgenze d un nvesttore

Dettagli

Università degli Studi di Urbino Facoltà di Economia

Università degli Studi di Urbino Facoltà di Economia Unverstà degl Stud d Urbno Facoltà d Economa Lezon d Statstca Descrttva svolte durante la prma parte del corso d corso d Statstca / Statstca I A.A. 004/05 a cura d: F. Bartolucc Lez. 8/0/04 Statstca descrttva

Dettagli

Adattamento di una relazione funzionale ai dati sperimentali

Adattamento di una relazione funzionale ai dati sperimentali Adattamento d una relazone 1 funzonale a dat spermental Sno ad ora abbamo vsto come può essere stmato, con un certo lvello d confdenza, l valore vero d una grandezza fsca (dretta o dervata) con l suo ntervallo

Dettagli

Fondamenti e applicazioni di termodinamica

Fondamenti e applicazioni di termodinamica progetto ddattca n rete getto Dpartmento d Energetca Poltecnco d orno, dcembre 000 ddattca n ret Fondament e applcazon d termodnamca G. V. Fracastoro otto edtore FONDMENI E PPLICZIONI DI ERMODINMIC G.

Dettagli

1^A - Esercitazione recupero n 2

1^A - Esercitazione recupero n 2 1^A - Esercitazione recupero n 2 1. Un cavo di nylon si coporta coe una olla di costante elastica 5,0 10 4 N /. Con questo cavo, trasciniao sul paviento una cassa di 280 kg a velocità costante. Il coefficiente

Dettagli

Calcolo della caduta di tensione con il metodo vettoriale

Calcolo della caduta di tensione con il metodo vettoriale Calcolo della caduta d tensone con l metodo vettorale Esempo d rete squlbrata ed effett del neutro nel calcolo. In Ampère le cadute d tensone sono calcolate vettoralmente. Per ogn utenza s calcola la caduta

Dettagli

Programmazione e Controllo della Produzione. Analisi dei flussi

Programmazione e Controllo della Produzione. Analisi dei flussi Programmazone e Controllo della Produzone Anals de fluss Clent SERVIZIO Uscta Quanto al massmo produce l mo sstema produttvo? Quanto al massmo produce la ma macchna? Lo rsolvo con la smulazone? Sarebbe

Dettagli

Sensori meccanici. Caratterizzazione dei sensori meccanici: principio di funzionamento e grandezza misurata

Sensori meccanici. Caratterizzazione dei sensori meccanici: principio di funzionamento e grandezza misurata Sensor meccanc Caratterzzazone de sensor meccanc: prncpo d fnzonamento e grandezza msrata. I segnal meccanc d maggor nteresse. Pressone ed accelerazone (le ntà d msra del S.I.). Defnzone del tensore degl

Dettagli

Ottica geometrica. Capitolo. 1. Come si riflette la luce? Cosa è la luce? Come possiamo classificare le sorgenti luminose?

Ottica geometrica. Capitolo. 1. Come si riflette la luce? Cosa è la luce? Come possiamo classificare le sorgenti luminose? Captolo 8 Ottca geometrca 1. Come s rflette la luce? Cosa è la luce? Spacente: per l momento non rsponderemo a questa domanda. Invece d dre cosa la luce sa, ne analzzeremo dapprma l comportamento, utlzzando

Dettagli

Allegato A. Modello per la stima della produzione di una discarica gestita a bioreattore

Allegato A. Modello per la stima della produzione di una discarica gestita a bioreattore Modello per la stma della produzone d una dscarca gestta a boreattore 1 Produzone d Bogas Nella letteratura tecnca sono stat propost dvers modell per stmare la produzone d bogas sulla base della qualtà

Dettagli

Questo è il secondo di una serie di articoli, di

Questo è il secondo di una serie di articoli, di DENTRO LA SCATOLA Rubrca a cura d Fabo A. Schreber Il Consglo Scentfco della rvsta ha pensato d attuare un nzatva culturalmente utle presentando n ogn numero d Mondo Dgtale un argomento fondante per l

Dettagli

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Il Mnstro delle Infrastrutture e de Trasport VISTO l decreto legslatvo 30 aprle 1992, n. 285, come da ultmo modfcato dal decreto legslatvo 18 aprle 2011, n. 59, recante Attuazone delle drettve 2006/126/CE

Dettagli

5. Il lavoro di un gas perfetto

5. Il lavoro di un gas perfetto 5. Il lavoro d un gas perfetto ome s esprme l energa nterna d un gas perfetto? Un gas perfetto è l sstema pù semplce che possamo mmagnare: le nterazon a dstanza fra le molecole sono così debol da essere

Dettagli

Capitolo 6 - Aria umida

Capitolo 6 - Aria umida unt d FISIC TECIC Catolo 6 - ra uda ca sulle scele gassose... Proretà terodnace dell ara uda...5 elazon er l calcolo d alcune roretà nterne...7 Ttolo...7 Eseo nuerco...8 Entala...9 Eseo nuerco...0 olue

Dettagli

Corso di Automazione Industriale 1. Capitolo 7

Corso di Automazione Industriale 1. Capitolo 7 1 Corso d Automazone Industrale 1 Captolo 7 Teora delle code e delle ret d code Introduzone alla Teora delle Code La Teora delle Code s propone d svluppare modell per lo studo de fenomen d attesa che s

Dettagli

Corrente elettrica e circuiti

Corrente elettrica e circuiti Corrente elettrca e crcut Generator d forza elettromotrce Intenstà d corrente Legg d Ohm esstenza e resstvtà esstenze n sere e n parallelo Effetto termco della corrente Legg d Krchhoff Corrente elettrca

Dettagli